Statuetta di Cheope: differenze tra le versioni

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La '''Statuetta di Cheope''' è un'antica [[statua]] [[Antico Egitto|egizia]]. Manufatto artisticamente e archeologicamente rilevante, fu scoperta nel [[1903]] da Sir [[Flinders Petrie]] durante gli scavi di Kom el-Sultan, presso [[Abido (Egitto)|Abido]]. Rappresenta l'antico [[faraone]] [[Cheope]], il più celebre sovrano (2589 - 2566 a.C.<ref>Clayton, Peter A. Chronicle of the Pharaohs. Thames and Hudson, London, 2006. ISBN 978-0-500-28628-9 p. 42</ref><ref>Malek, Jaromir, "The Old Kingdom" in The Oxford History of Ancient Egypt, ed. Ian Shaw, Oxford University Press 2000, ISBN 978-0-19-280458-7 p.88</ref>) della [[IV dinastia egizia]] ([[Antico Regno (Egitto)|Antico Regno]]), costruttore della [[Piramide di Cheope|Grande Piramide]].
 
Ad oggi, questa piccola figura seduta è l'unica raffigurazione [[Tridimensionalità|tridimensionale]] di Cheope a essersi conservata sostanzialmente integra dall'[[Storia antica|epoca antica]], mentre di altre sue sculture esistono solamente frammenti.{{cn}} La maggior parte degli archeologi la ritiene coeva a Cheope o degli anni immediatamente successivi; ma, soprattutto a causa del luogo inusuale della scoperta, tale datazione è stata messa spesso in discussione. L'[[Egittologia|egittologo]] [[Zahi Hawass]] ha espresso riserve circa l'attribuzione agli anni della IV dinastia, preferendo ascriverla alla [[XXVI dinastia egizia]] ([[664 a.C.|664]] - [[525 a.C.]]). Tale teoria non ha ricevuto molto credito, ma nemmeno è stata confutata e resta dibattuta. Lo scopo, forse rituale, del reperto è ugualmente dubbio. Se coeva a Cheope, forse servì al suo culto, in vita o postumo; se appartenente all'[[Periodo tardo dell'Egitto|epoca tarda]], potrebbe trattarsi di un'[[offerta votiva]] (come sostiene Hawass). L'artista che la realizzò è sconosciuto.
 
== Descrizione ==
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== Scoperta ==
Il manufatto fu rinvenuto nel 1903 da Flinders Petrie nella [[necropoli]] di Kom el-Sultan ad Abido, in una delle stanze del "Magazzino C" del grande e danneggiato [[Tempio egizio|tempio]] di [[Osiride]]-[[Chontamenti]], nel settore meridionale del [[sito archeologico]]<ref name=":0" /><ref name=":1" />. Il tempio di Kom el-Sultan fu dedicato al dio [[sciacallo]] Chontamenti già nel [[Periodo arcaico dell'Egitto]] ([[XXXII secolo a.C.|XXXII]] - [[XXVII secolo a.C.]]), forse durante la [[III dinastia egizia|III dinastia]]. Ai tempi del [[Medio Regno (Egitto)|Medio Regno]] vi fu eretto un santuario in onore del [[Divinità egizia|dio]] [[Mummia|mummiforme]] Osiride, al quale molto presto la figura di Chontamenti fu assimilata: il complesso templare fu così considerato il santuario di Osiride-Chontamenti<ref name=":2">Barry J. Kemp, "The Osiris Temple at Abydos" in ''Mitteilungen des Deutschen Archäologischen Instituts, Abteilung Kairo.'' (MDAIK) No. 23, 1968, pp. 138–155.</ref>. Nel medesimo locale del "Magazzino C" furono rinvenute parti in [[Gesso (roccia)|gesso]] di statue lignee, ascrivibili a quell'epoca<ref name=":0" /><ref name=":1" /><ref name=":2" />.
 
== Importanza storica e artistica ==
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== Bibliografia ==
* [[Zahi Hawass]]., ''The Khufu Statuette: Is it an Old Kingdom Sculpture?'' in Paule Posener-Kriéger (ed.): ''Mélanges Gamal Eddin Mokhtar'' (= ''Bibliothèque d'étude'', Vol. 97, 1)., Cairo, Institut français d'archéologie orientale du Caire, Cairo 1985, ISBN 2-7247-0020-1.
* [[Flinders Petrie]]., ''Abydos Part II.'' The Egypt Exploration Fund, London 1903, ([https://archive.org/stream/abydos24petr#page/30/mode/2up Versione online]).
* Abeer El-Shahawy, Farid S. Atiya. ''The Egyptian Museum in Cairo. A Walk Through the Alleys of Ancient Egypt''., New York/Cairo, American University in Cairo Press, New York/Cairo 2005, ISBN 9771721836.
* William Stevenson Smith, William Kelly Simpson.Simpsonm ''The Art and Architecture of Ancient Egypt'' (= ''Pelican history of art'', Vol. 14). terza edizione, New Haven, Yale University Press, New Haven 1998, ISBN 0300077475.
* ''Die Hauptwerke im Ägyptischen Museum in Kairo.'', Officialcatalogo Catalogue.ufficiale, Editeda bycura thedel [[Ministero delle Antichità|Supreme Council of Antiquities]] of the Arab Republic of Egypt., Mainz, von Zabern, Mainz 1986, ISBN 3-8053-0640-7; ISBN 3-8053-0904-X, No. 28.
 
==Voci correlate==
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[[Categoria:Ritratti scultorei di sovrani]]
[[Categoria:Opere nel Museo Egizio del Cairo]]
[[Categoria:Scoperte archeologiche nel 1903]]