Vittoria del Regno Unito: differenze tra le versioni

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A quei tempi non c'erano particolari restrizioni ad avere un monarca bambino, per cui Vittoria avrebbe potuto essere incoronata come un adulto. Per evitare uno scenario di questo tipo, il Parlamento promulgò il ''[[Regency Act]] 1831'' ("Atto per la Reggenza 1831"), in cui si prevedeva che, in caso di premorienza del Re e ascesa al trono di Vittoria, sua madre, la duchessa di Kent e Strathearn, sarebbe stata reggente fino alla sua maggiore età<ref>{{Cita|Hibbert|p. 31}}.</ref>: ignorando i precedenti, il Parlamento non previde un consiglio per limitare i poteri del reggente sebbene lo stesso sovrano, Guglielmo IV, non apprezzasse le capacità della cognata al punto da dichiarare pubblicamente (nel 1836) che avrebbe cercato di vivere finché la nipote avesse avuto 18 anni, pur di evitare una reggenza<ref>{{Cita|Hibbert|p. 46}}.</ref><ref>{{Cita|Longford|p. 54}}.</ref>.
 
In ogni caso, nonostante il suo futuro ruolo pubblico, la principessa passò una giovinezza da lei stessa descritta "alquanto malinconica"<ref>{{Cita|Hibbert|p. 19}}.</ref><ref>{{Cita|Marshall|p. 25}}.</ref>: la madre, infatti, estremamente protettiva, teneva la figlia isolata dagli altri coetanei al palazzo di Kensington, sede di una vera e propria corte parallela, completamente dominata dalla figura di Sir [[John Conroy]], da molti ritenuto l'amante della duchessa Vittoria di Sassonia<ref>{{Cita|Hibbert|p. 27}}.</ref><ref>{{Cita|Longford|pp. 35-38 e 118-119}}.</ref>; rari erano, infine, i rapporti con la corte di Londra dal momento che la madre della principessa era in contrasto con re Guglielmo e poiché desiderava preservarla da ogni rapporto sconveniente (in particolare con i figli illegittimi del sovrano)<ref>{{Cita|Marshall|p. 19}}.</ref><ref>{{Cita|Lacey|pp. 133-136}}.</ref>.
 
=== Incontro con il principe Alberto ===
[[File:John Partridge (1790-1872) - Prince Albert (1819-61) - RCIN 404543 - Royal Collection.jpg|thumb|John Partridge (1790-1872) - Prince Albert (1819-61) - RCIN 404543 - Royal Collection]]
Nel 1836 la principessa Vittoria, diciassettenne, probabilmente mediante l'interessamento dello zio materno, il re dei Belgi [[Leopoldo I del Belgio|Leopoldo I]]<ref>{{Cita|Longford|p. 29}}.</ref>, incontrò il suo futuro marito, il principe [[Alberto di Sassonia-Coburgo-Gotha]], suo coetaneo. I due erano primi cugini: il padre di lui era fratello della madre di lei.
 
Lo zio, il re Guglielmo IV, preferendo un matrimonio con [[Alessandro di Orange-Nassau]]<ref>{{Cita|St. Ayubin|p. 43}}.</ref>, disapprovava l'unione, ma le sue obiezioni non dissuasero la coppia<ref>{{Cita|Longford|p. 51}}.</ref>. In ogni caso molti studiosi hanno suggerito che il principe Alberto non fosse particolarmente coinvolto emotivamente dal possibile matrimonio con la giovane Vittoria e che entrò in relazione con lei solo per elevare il suo ''status''; in effetti era un principe tedesco di minore importanza e le chiacchiere di corte suggerirono che la sua azione fosse dovuta anche al desiderio di assecondare la propria famiglia, che avrebbe ambito a quel matrimonio<ref>{{Cita|Stratchey|p. 46}}.</ref>.
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=== Irlanda ===
La giovane regina Vittoria si innamorò dell'[[Irlanda]], scegliendo, nel 1849, per le vacanze, la città di [[Killarney]] nel [[Contea di Kerry|Kerry]], facendone una delle prime località turistiche del [[XIX secolo]]<ref>{{Cita|Longford|p. 191}}.</ref>.
 
Il suo amore per l'isola fu corrisposto da un iniziale sentimento di amicizia da parte del popolo irlandese per la giovane regina. Nel [[1845]] l'Irlanda fu colpita da una malattia delle [[Solanum tuberosum|patate]] che in quattro anni costò la vita a oltre mezzo milione di irlandesi e vide l'emigrazione di un altro milione di abitanti. In risposta a ciò che venne chiamata ''[[Grande carestia irlandese|Grande carestia]]'', in inglese ''Great Famine'' (''An Gorta Mor''), la regina donò personalmente {{formatnum:5000}} sterline e fu coinvolta in molte iniziative caritatevoli. Ciononostante la politica del primo ministro [[John Russell, I conte di Russell|Lord John Russell]], largamente accusata di peggiorare le conseguenze della carestia, oscurò la fama della regina. Agli occhi dei repubblicani estremisti Vittoria fu soprannominata «Regina della carestia» e vennero comunemente accettate storie in cui la regina aveva donato in beneficenza solo 5 sterline.
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Lo scandalo, unito al dolore per la morte dei cugini, [[Pietro V del Portogallo|Pietro V]] e Ferdinando di Braganza, indebolirono ancora di più la salute del principe Alberto<ref>{{Cita|Weintraub|p. 405}}.</ref>: il 9 dicembre di quell'anno [[William Jenner]] gli diagnosticò la [[febbre tifoide]], alla quale si aggiunse poi un'improvvisa congestione polmonare che portò Alberto alla morte, sopraggiunta alle 22:50 del 14 dicembre 1861 nella Blue Room del Castello di Windsor, alla presenza della regina e di cinque dei suoi figli<ref>{{Cita|Weintraub|pp. 425-431}}.</ref>.
 
La regina fu sconvolta dalla morte del marito ed entrò in uno stato di [[lutto]] e sconforto: per il resto della vita indossò sempre abiti neri, cessò di apparire in pubblico e smise di visitare [[Londra]]<ref>{{Cita|St Aubyn|p. 343}}.</ref> al punto che presto guadagnò il nomignolo di ''Widow of Windsor''<ref>{{Cita|Stratchey|p. 306}}.</ref>, mentre parallelamente si indeboliva l'immagine della monarchia.<ref>{{Cita|Marshall|pp. 170-172}}.</ref>.
 
Infatti, sebbene non mancasse di svolgere i suoi doveri costituzionali, Vittoria trascorreva il suo tempo nelle residenze di campagna, a [[Castello di Windsor|Windsor]], presso [[Osborne House]] e soprattutto a [[Castello di Balmoral|Balmoral]] in Scozia e nei giardini del castello, attorniata da pochissime fidate persone, fra le quali preferiva la giovane lady [[Florence Trevelyan]], la bella e malinconica orfana figlia della sua dama di corte Catherine Anne Trevelyan, la cui nonna Lady Maria Wilson era cugina della regina Vittoria e che questa allevava come una figlia.
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=== Gladstone, Disraeli e l'attentato di O'Connor ===
[[File:Victoria Disraeli cartoon.jpg|thumb|upright=0.9|[[John Tenniel]], ''Nuove corone per i soliti vecchi'', da un'antica favola araba, rappresenta [[Benjamin Disraeli]] come un venditore ambulante in atto di offrire a Vittoria la corona imperiale, vignetta, 15 aprile [[1876]], su [[Punch (rivista)|Punch]]]]
Nel [[1868]] lord Derby fu costretto alle dimissioni e sostituito dal conservatore [[Benjamin Disraeli]] il quale, sin dall'insediamento, acquisì la fiducia e la simpatia della regina; il suo ministero però cadde presto e fu rimpiazzato da [[William Ewart Gladstone]], membro del [[Partito Liberale (Regno Unito)|Partito Liberale]] (nome assunto dalla coalizione ''Whig-Peelisti'') che, invece, non fu particolarmente apprezzato dalla sovrana<ref>{{Cita|Hibbert|pp. 318-320}}.</ref><ref>{{Cita|Longford|ppp. 401}}.</ref><ref>{{Cita|Stratchey|pp. 246-247}}.</ref>.
 
Nel 1870 la [[Comune di Parigi (1871)|rivoluzione parigina]] ridestò il movimento repubblicano, già in crescita sin dalla morte del principe Alberto e dall'isolamento della regina Vittoria: una manifestazione repubblicana in quell'anno pretese l'[[abdicazione]] della sovrana, e il partito radicale continuò con ancor maggiore veemenza l'opposizione alla politica della regina<ref>{{Cita|St Aubyn|pp. 385-386}}.</ref><ref>{{Cita|Stratchey|pp. 248-250}}.</ref>. Tra l'agosto e il settembre del [[1871]], inoltre, Vittoria subì le conseguenze di un [[ascesso]] al braccio, che fu curato dal medico [[Joseph Lister]]<ref>{{Cita|Longford|p. 385}}.</ref>, mentre a dicembre, nel pieno delle proteste repubblicane, il [[Edoardo VII del Regno Unito|principe del Galles]] si ammalò di febbre tifoidea e la regina temette per la salute del figlio<ref>{{Cita|Hibbert|p. 343}}.</ref>.
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Due giorni dopo la cerimonia, mentre Vittoria stava scendendo da una carrozza, il diciassettenne irlandese [[Arthur O'Connor]] si rivolse alla regina con una pistola in una mano e una petizione per liberare prigionieri irlandesi nell'altra: l'intento era dimostrativo, infatti la pistola era scarica e l'attentatore confidava di convincere la sovrana ad accogliere la petizione; in ogni caso John Brown, al fianco della regina, buttò il ragazzo a terra prima che essa stessa potesse vedere la pistola e fu ricompensato con una medaglia per il suo coraggio mentre O'Connor fu condannato a un anno di carcere<ref>{{Cita|St Aubyn|pp. 388-389}}.</ref>. L'attentato fece riacquistare a Vittoria numerosi consensi<ref>{{Cita|Hibbert|pp. 345-347}}.</ref>.
 
Le elezioni del [[1874]] premiarono i conservatori di Disraeli, il quale, seguendo il sentimento imperialista assai diffuso nella società europea e britannica, dedicò notevoli cure nell'amministrazione dell'India, la maggiore delle colonie britanniche: infatti, a seguito della [[Moti indiani del 1857|rivolta del 1857]] i domini della [[Compagnia britannica delle Indie orientali]] così come numerosi principati indigeni, furono annessi direttamente all'Impero, anche per evitare, nelle parole della regina, un nuovo bagno di sangue e per garantire una maggiore comprensione e la tolleranza religiosa<ref>{{Cita|Woodham-Smith|pp. 384-386}}.</ref><ref>{{Cita|Hibbert|pp. 249-251}}.</ref>.
 
Tale politica di amalgama dell'India all'interno dell'Impero britannico fu conclusa da Disraeli che, con il ''Royal Titles Act 1876'', conferì alla regina Vittoria il titolo di "Imperatrice d'India" dal 1º marzo del 1876<ref>{{Cita|Longford|pp. 405-407}}.</ref><ref>{{Cita|St Aubyn|p. 434}}.</ref>. La regina ricompensò il gesto del suo primo ministro nominandolo [[Conte di Beaconsfield]]<ref>{{Cita|Stratchey|p. 150}}.</ref>.
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Nel [[1887]] il Regno Unito festeggiava il ''Golden Jubilee'' (50 anni di regno). Vittoria celebrò il 20 giugno [[1887]] il cinquantesimo anniversario dell'ascesa al trono con un banchetto a cui parteciparono 50 fra re e principi europei; il giorno dopo prese parte a una processione che, nelle parole di [[Mark Twain]], «andava da orizzonte a orizzonte»<ref>{{Cita|St Aubyn|pp. 502-508}}.</ref><ref>{{Cita|Hibbert|pp. 447-448}}.</ref>. In quei giorni Vittoria giunse probabilmente all'apice della sua popolarità (la morte di Brown aveva sopito i pettegolezzi sulla sua vita privata e questo aveva reso Vittoria un vero e proprio simbolo morale).
 
Due giorni dopo, il 23 giugno<ref>Longford, p. 502</ref> assunse due musulmani indiani come camerieri, uno dei quali era [[Abdul Karim]]. Fu presto promosso a "[[Munshi]]": le insegnava la [[lingua indostana]] e faceva l'impiegato.<ref>{{Cita|Hibbert|pp. 447-448}}; Longford, p. 508; St Aubyn, p. 502; Waller, p. 441</ref> La sua famiglia e i servitori furono inorriditi e accusarono Abdul Karim di fare la spia per la Lega Patriottica Musulmana e di influenzare la regina contro gli Hindu.<ref>{{Cita|Hibbert|pp. 448-449}}.</ref> [[Equerry]] [[Frederick Ponsonby, primo Barone Sysonby|Frederick Ponsonby]] (il figlio di Sir Henry) scoprì che il Munshi aveva mentito sui suoi genitori, e riferì a [[Victor Bruce, IX conte di Elgin|lord Elgin]], Viceré dell'India, che "il Munshi occupa proprio la stessa posizione che era di John Brown".<ref>{{Cita|Hibbert|pp. 449-451}}.</ref> Vittoria respinse le loro lamentele come pregiudizi razziali.<ref>{{Cita|Hibbert|ppp. 447}}; Longford, p. 539; St Aubyn, p. 503; Waller, p. 442</ref> Abdul Karim rimase al suo servizio finché alla sua morte tornò in India con una pensione.<ref>{{Cita|Hibbert|p. 454}}.</ref>
 
[[File:Queen Victoria and Abdul Karim.jpg|thumb|upright=0.9|''Vittoria e [[Abdul Karim]]'', [[fotografia]]]]
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=== Morte e successione ===
[[File:Tomb of Queen Victoria and Prince Albert.jpg|thumb|left|upright=0.9|''Tomba della regina Vittoria e del principe [[Alberto di Sassonia-Coburgo-Gotha|Alberto]]'', [[Frogmore House]]]]
Seguendo un'usanza che mantenne durante tutta la sua vedovanza, Vittoria trascorse tutti i Natali a [[Osborne House]] (il cui restauro era stato progettato dal principe Alberto in persona) all'[[Isola di Wight]]<ref>{{Cita|Stratchey|p. 308}}.</ref>. Ormai anziana, spesso confusa e gravemente minata dai [[Reumatismo|reumatismi]]<ref>{{Cita|Longford|p. 559}}.</ref><ref>{{Cita|St Aubyn|p. 592}}.</ref>, la regina morì alle 18:30 del 22 gennaio [[1901]], dopo un regno di 63 anni, 7 mesi e 2 giorni. Una delle ultime persone ad assistere la Regina sul suo letto di morte fu il Kaiser [[Guglielmo II di Germania|Guglielmo II]], suo nipote, il quale alla notizia dell'aggravarsi delle condizioni della nonna si era recato immediatamente in Inghilterra per assisterla nei suoi ultimi momenti. I suoi funerali furono celebrati il 2 febbraio e, dopo due giorni di lutto nazionale, venne tumulata al [[Frogmore House|Mausoleo Frogmore]] accanto al marito<ref>{{Cita|Longford|p. 565}}.</ref>.
 
A Vittoria succedette il primogenito, principe di Galles, che regnò con il nome di [[Edoardo VII del Regno Unito|Edoardo VII]] e che fu [[Incoronazione di re Edoardo VII e della regina Alessandra|incoronato il 9 agosto 1902]].
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=== Filmografia ===
Il personaggio della regina Vittoria è apparso in numerosi film, tra di essi si può ricordare ''[[The Young Victoria]]'', del 2009 diretto da [[Jean-Marc Vallée]] e con [[Emily Blunt]] nelle vesti della regina, vincitore del [[Premi Oscar 2010|premio Oscar 2010]] per i [[Oscar ai migliori costumi|migliori costumi]]; ''[[Vittoria e Abdul]]'' del 2017 e diretto da [[Stephen Frears]], basato sull'omonimo libro di Shrabani Basu, il film racconta la storia vera dell'amicizia tra la regina Vittoria e il suo segretario indiano [[Abdul Karim]].<ref>{{cita web|url=http://www.lastampa.it/2017/07/09/esteri/la-regina-elisabetta-nomina-il-primo-scudiero-personale-nero-nella-storia-della-monarchia-tv0sGa7jeNk8ucOXSfmfML/pagina.html|titolo=La Regina Elisabetta nomina il primo scudiero personale nero nella storia della monarchia|editore=lastampa.it|autore=| accesso=30 maggio 2017}}</ref> Da agosto 2016 è stata trasmessa la [[serie televisiva]] ''[[Victoria (serie televisiva)|Victoria]]'' con [[Jenna Coleman]] che interpreta la protagonista.
 
== Discendenza ==
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# [[Alberto Azzo II d'Este]], Marchese d'Este ([[1009]] [[1097]])
#: <small>Bonifaci→[[Obertenghi]]→[[Este]]→'''[[Welfen|WELFEN]]'''→[[Tavole genealogiche della Casa dei Welfen#Braunschweig I|Braunschweig I]]→[[Tavole genealogiche della Casa dei Welfen#Lüneburg II|Lüneburg II]]→[[Tavole genealogiche della Casa dei Welfen#Lüneburg III|Lüneburg III]]→[[Tavole genealogiche della Casa dei Welfen#Hannover|Hannover]]</small>
# [[Guelfo III di Baviera|Guelfo III]], [[Sovrani di Baviera|Duca di Baviera]] ([[1037]]-[[1101]])
# [[Enrico IX di Baviera|Enrico IX]], [[Sovrani di Baviera|Duca di Baviera]] ([[1074]]-[[1126]])
# [[Enrico X di Baviera|Enrico X]], [[Sovrani di Baviera|Duca di Baviera]] ([[1108]]-[[1139]])
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<gallery mode="traditional">
File:Royal Standardstandard of the United Kingdom.svg|Stendardo reale britannico
File:Royal Monogram of Queen Victoria of Great Britain.svg|Monogramma di Vittoria
File:Dual Cypher of Queen Victoria and Prince Albert of Great Britain.svg|Monogramma di Vittoria e [[Alberto di Sassonia-Coburgo-Gotha|Alberto]]
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=== Onorificenze britanniche ===
{{Onorificenze
|immagine = Order of the Garter UK ribbon.pngsvg
|nome_onorificenza = Sovrana del Nobilissimo Ordine della Giarrettiera
|collegamento_onorificenza = Ordine della Giarrettiera
Riga 502:
|collegamento_onorificenza = Ordine della Stella d'India
|motivazione =
|data = 25 giugno 1861 (fondatrice)<ref>{{Cita web|url=https://www.thegazette.co.uk/London/issue/22523/page/2621|titolo=Page 2621 {{!}} Issue 22523, 25 June 1861 {{!}} London Gazette {{!}} The Gazette|sito=www.thegazette.co.uk|accesso=2025-02-25 febbraio 2025}}</ref>
}}
{{Onorificenze
Riga 516:
|collegamento_onorificenza = Ordine dell'Impero indiano
|motivazione =
|data = 1º gennaio 1878 (fondatrice), come Ordine dell'Impero indiano; ridenominazione corrente dal 15 febbraio 1887<ref>{{Cita web|url=https://www.thegazette.co.uk/London/issue/25673/page/787|titolo=Page 787 {{!}} Issue 25673, 15 February 1887 {{!}} London Gazette {{!}} The Gazette|sito=www.thegazette.co.uk|accesso=2025-02-25 febbraio 2025}}</ref>
}}
{{Onorificenze
Riga 523:
|collegamento_onorificenza = Ordine reale vittoriano
|motivazione =
|data = 21 aprile 1896 (fondatrice)<ref>{{Cita web|url=https://www.thegazette.co.uk/London/issue/26733/page/2455|titolo=Page 2455 {{!}} Issue 26733, 24 April 1896 {{!}} London Gazette {{!}} The Gazette|sito=www.thegazette.co.uk|accesso=2025-02-25 febbraio 2025}}</ref>
}}
{{Onorificenze
Riga 530:
|collegamento_onorificenza = Distinguished Service Order
|motivazione =
|data = 6 settembre 1886 (fondatrice)<ref>{{Cita web|url=https://www.thegazette.co.uk/London/issue/25641/page/5385|titolo=Page 5385 {{!}} Issue 25641, 9 November 1886 {{!}} London Gazette {{!}} The Gazette|sito=www.thegazette.co.uk|accesso=2025-02-25 febbraio 2025}}</ref>
}}
{{Onorificenze
Riga 537:
|collegamento_onorificenza = Ordine della Corona d'India
|motivazione =
|data = 1º gennaio 1878 (fondatrice)<ref>{{Cita web|url=https://www.thegazette.co.uk/London/issue/24539/page/113|titolo=Page 113 {{!}} Issue 24539, 4 January 1878 {{!}} London Gazette {{!}} The Gazette|sito=www.thegazette.co.uk|accesso=2025-02-25 febbraio 2025}}</ref>
}}
{{Onorificenze
Riga 551:
|collegamento_onorificenza = Ordine reale di Vittoria e Alberto
|motivazione =
|data = 10 febbraio 1862 (fondatrice)<ref>{{Cita web|lingua=en|url=https://www.rct.uk/collection/442015/badge-of-the-order-of-victoria-and-albert-first-class|titolo=Tommaso Saulini (1793-1864) - Badge of the Order of Victoria and Albert (first class)|sito=www.rct.uk|accesso=2025-02-25 febbraio 2025}}</ref>
}}
{{Onorificenze
Riga 558:
|collegamento_onorificenza = Venerabile ordine di San Giovanni
|motivazione =
|data = 1888 (fondatrice)<ref>{{Cita web|url=https://web.archive.org/web/20150402132742/http://museumstjohn.org.uk/faq/index.html|titolo=FAQs < Museum of the Order of St John, Clerkenwell London|sitodata=|accesso=25 febbraio 2025|dataarchivio=2 aprile 2015|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150402132742/http://museumstjohn.org.uk/faq/index.html|dataurlmorto=2015-04-02|accesso=2025-02-25}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.thegazette.co.uk/London/issue/26725/page/1959|titolo=Page 1959 {{!}} Issue 26725, 27 March 1896 {{!}} London Gazette {{!}} The Gazette|sito=www.thegazette.co.uk|accesso=2025-02-25 febbraio 2025}}</ref>
}}
 
 
=== Onorificenze straniere ===
{{Onorificenze
|immagine = Order of Queen Maria Luisa (Spain) - ribbon bar.pngsvg
|nome_onorificenza = Dama nobile del Reale Ordine delle Dame Nobili della Regina Maria Luisa (Spagna)
|collegamento_onorificenza = Ordine della regina Maria Luisa
Riga 574 ⟶ 573:
|nome_onorificenza = Dama dell'Ordine reale di Santa Isabella (Regno del Portogallo)
|collegamento_onorificenza = Ordine di Santa Isabella
|data = 23 febbraio [[1836]] <ref>[Bragança, Jose Vicente de (2014), "Agraciamentos Portugueses Aos Príncipes da Casa Saxe-Coburgo-Gota" [Portuguese Honours awarded to Princes of the House of Saxe-Coburg and Gotha], Pro Phalaris (in Portuguese), vol. 9–10, p. 6, archived from the original on 25 November 2021, retrieved 28 November 2019]</ref>
}}
{{Onorificenze
Riga 581 ⟶ 580:
|collegamento_onorificenza = Ordine di Santa Caterina
|motivazione =
|data = 26 giugno [[1837]] <ref>{{Cita libro|titolo=Список кавалерам россійских императорских и царских орденов|url=https://books.google.it/books?id=z_QxAQAAMAAJ&redir_esc=y|accesso=2025-02-25 febbraio 2025|data=1850|editore=в тип. Ii-го отд. собственной канцеляріи|lingua=ru}}</ref>
}}{{Onorificenze
|nome_onorificenza = Dama di Gran Croce dell'Ordine della Legion d'Onore (Francia)
|immagine = Legion_Honneur_GC_ribbon.svg
|collegamento_onorificenza = Legion d'onore
|data = 5 settembre [[1843]] <ref>[Wattel, Michel; Wattel, Béatrice (2009), Les Grand'Croix de la Légion d'honneur de 1805 à nos jours. Titulaires français et étrangers (in French), Paris: Archives & Culture, pp. 21, 460, 564, ISBN 978-2-35077-135-9]</ref>
}}{{Onorificenze
|immagine = 676px ribbon bar of the Order of Louise.svg
Riga 592 ⟶ 591:
|collegamento_onorificenza = Ordine di Luisa
|motivazione =
|data = 11 giugno [[1857]] <ref name="Queen Victoria p. 171">[Queen Victoria, "Thursday, 11th June 1857", Queen Victoria's Journals, vol. 43, p. 171, archived from the original on 25 November 2021, retrieved 2 June 2012 – via The Royal Archives]</ref>
}}
{{Onorificenze
Riga 599 ⟶ 598:
|collegamento_onorificenza = Ordine imperiale di Pietro I
|motivazione =
|data = 3 dicembre [[1872]] <ref name="Queen Victoria p. 171">[Queen Victoria, "Thursday, 11th June 1857", Queen Victoria's Journals, vol. 43, p. 171, archived from the original on 25 November 2021, retrieved 2 June 2012 – via The Royal Archives]</ref>
}}{{Onorificenze
|nome_onorificenza = Dama di I classe dell'Ordine di Aftab (Persia)
|immagine = Order_of_Aftab_Ribbon_Bar_-_Imperial_Iran.svg
|collegamento_onorificenza = Ordine di Aftab
|data = 20 giugno [[1873]] <ref>{{Cita libro|nome=Shah of Iran|cognome=Robarts - University of Toronto|nome2=James W. (James William)|cognome2=Redhouse|titolo=The diary of H.M. the Shah of Persia, during his tour through Europe in A.D. 1873. By J.W. Redhouse. A verbatim translation|url=https://archive.org/details/diaryofhmshahofp00nasiuoft/page/148/mode/2up|accesso=2025-02-25 febbraio 2025|data=1874|editore=London J. Murray}}</ref>
}}{{Onorificenze
|immagine = GRE Order of George I - Grand Cross BAR.png
Riga 610 ⟶ 609:
|collegamento_onorificenza = Ordine del Leone d'oro
|motivazione =
|data = 25 aprile [[1885]] <ref>{{Cita libro|cognome=Hesse-Darmstadt (Grand duchy)|titolo=Grossherzoglich hessische ordensliste.|url=https://babel.hathitrust.org/cgi/pt?id=uiug.30112089248626&view=1up&seq=43&skin=2021|accesso=2025-02-25 febbraio 2025|data=0000 uuuu}}</ref>
}}
{{Onorificenze
Riga 616 ⟶ 615:
|nome_onorificenza = Dama di Gran Croce dell'Ordine del Sigillo di Salomone (Impero d'Etiopia)
|collegamento_onorificenza = Ordine del Sigillo di Salomone
|data = 22 giugno [[1897]] <ref>{{Cita web|autore=WebitectPRO!|url=https://ethiopiancrown.org/decorations.htm#TheOrderofSolomonsSeal|titolo=The Crown Council of Ethiopia|sito=ethiopiancrown.org|accesso=2025-02-25 febbraio 2025|urlarchivio=httphttps://web.archive.org/web/20211010030428/http://www.ethiopiancrown.org/decorations.htm#TheOrderofSolomonsSeal|dataarchivio=2021-10-10 ottobre 2021|urlmorto=no}}</ref>
}}
{{Onorificenze
Riga 623 ⟶ 622:
|collegamento_onorificenza = Ordine reale di Kamehameha I
|motivazione =
|data = luglio [[1881]] <ref>[Kalakaua to his sister, 24 July 1881, quoted in Greer, Richard A. (editor, 1967) "The Royal Tourist – Kalakaua's Letters Home from Tokio to London Archived 19 October 2019 at the Wayback Machine", Hawaiian Journal of History, vol. 5, p. 100]</ref>
}}
{{Onorificenze
Riga 647 ⟶ 646:
* {{cita libro|nome=Christopher|cognome=Hibbert|titolo=Queen Victoria: A Personal History|url=https://archive.org/details/queenvictoriaper0000hibb|anno=2000|editore=HarperCollins|città=Londra|isbn=0-00-638843-4|cid=Hibbert|lingua=en}}
* {{cita libro|nome=Elisabeth|cognome=Longford|titolo=Victoria R.I|url=https://archive.org/details/victoriari0000long|anno=1964|editore=Weidenfeld & Nicolson|città=Londra|isbn=0-297-17001-5|lingua=en|cid=Longford}}
* {{cita libro|autore=Elisabeth Longford|titolo=Vittoria R.I.|trad=Marisa Vassalle|edizione=Collana Storica|editore=Dall'Oglio|città=Milano|anno=1967, 1977|isbn=978-88-771-8282-1|ppp=736}} - Res Gestae, 2024, ISBN 978-88-669-7496-3.
* {{cita libro|nome=Doroty|cognome= Marshall|titolo=The Life and Times of Queen Victoria|anno=1972 (ristampa 1992)|editore=Weidenfeld & Nicolson|città=Londra|isbn=0-297-83166-6|cid=Marshall}}
* {{cita libro|nome=Anka| cognome=Muhlstein|titolo=Victoria Regina|anno=1970|editore=Bompiani|città=Milano}}
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|precedente = [[Guglielmo IV del Regno Unito|Guglielmo IV]]
|successivo = [[Edoardo VII del Regno Unito|Edoardo VII]]
|immagine = Royal Standardstandard of the United Kingdom.svg
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