Winston Churchill: differenze tra le versioni
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| nome = Winston Churchill
| immagine = Sir Winston Churchill - 19086236948.jpg
| didascalia = Winston Churchill
| carica = [[Primi ministri del Regno Unito|Primo ministro del Regno Unito]]
| mandatoinizio = 10 maggio [[1940]]
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[[File:Winston Churchill 1874 - 1965 ZZZ5426F.jpg|miniatura|verticale|Churchill in uniforme, 1895]]
Nel febbraio 1895 Churchill fu assegnato al [[4th Queen's Own Hussars|IV reggimento Ussari]] dell'[[British Army|Esercito britannico]], di stanza ad [[Aldershot]]<ref>{{Cita|Martin Gilbert 1991|p. 51}}.</ref>. Lo stipendio ammontava a 150 sterline all'anno, ben al di sotto del suo tenore di vita<ref name="Jenkins21"/>. Nel luglio dello stesso anno, Churchill fece ritorno a [[Londra]] per organizzare i funerali della sua vecchia tata Everest, che pagò personalmente<ref>{{Cita|Martin Gilbert 1991|p. 53}}.</ref>. Ansioso di partecipare ad azioni militari, sfruttò l'influenza della madre per farsi assegnare in zone di guerra<ref>{{Cita|Martin Gilbert 1991|p. 62}}.</ref>. Nell'autunno del 1895 partì per [[Cuba]] insieme a Reginald Barnes, per assistere alla [[guerra d'indipendenza cubana|guerra d'indipendenza]] che l'isola stava combattendo contro la [[Spagna]]. Qui si unì alle truppe spagnole come corrispondente di guerra e fu testimone di vari scontri con i ribelli indipendentisti<ref>{{Cita|Roy Jenkins 2001|pp. 28-29}}.</ref>. Nella stessa occasione Churchill venne anche reclutato dall'[[intelligence]] britannica tramite il colonnello Edward Chapman, al fine di raccogliere informazioni su un nuovo tipo di pallottola in uso all'esercito spagnolo<ref name="Roberts1"/>. Terminata questa esperienza trascorse un periodo di soggiorno negli [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]], dove fece la conoscenza del deputato [[Partito Democratico (Stati Uniti d'America)|democratico]] [[William Bourke Cockran]], amico di sua madre e famoso oratore del tempo, il quale ebbe notevole influenza sul giovane Winston<ref>{{Cita|Martin Gilbert 1991|pp. 57-58}}.</ref>.
[[File:Battle of Omdurman.jpg|miniatura|sinistra|La battaglia di Omdurman a cui Churchill prese parte in una carica di cavalleria]]
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[[File:Yalta summit 1945 with Churchill, Roosevelt, Stalin.jpg|miniatura|I "Tre grandi" alla Conferenza di Yalta, 1945]]
Sempre nell'ottica del nuovo ordine mondiale post-bellico, Churchill si fece fautore, anche contro le resistenze del suo gabinetto, di una [[Turchia]] forte e indipendente, che potesse svolgere un ruolo di contenimento anti-sovietico. Sulla Turchia la tattica di Churchill si svolse in due fasi differenti: dapprima tentò, smarcandosi dagli Stati Uniti, di coinvolgerla attivamente nel conflitto. Lo scopo era una riedizione dell'approccio già adottato nel conflitto precedente, ma fallito proprio a causa dell'ostilità turca: penetrare nel Continente europeo dai [[Penisola balcanica|Balcani]], in modo da tagliare in due il fronte orientale e prevenire un'eccessiva espansione russa nell'area<ref name="Tamkin" />. A questo scopo Churchill si incontrò nel [[1943]], di ritorno dalla [[conferenza di Casablanca]], con il presidente turco [[İsmet İnönü]] ad [[Adana]]<ref name="Tamkin">N. Tamkin ''Britain, Turkey and the Soviet Union, 1940–45'' 2009 p. 86</ref>, senza tuttavia riuscire a convincerlo a entrare in guerra a fianco degli [[Alleati della seconda guerra mondiale|Alleati]]<ref name="Tamkin" />. Alla successiva [[Seconda Conferenza del Cairo]] del dicembre 1943, presente anche Roosevelt, i due leader occidentali premettero invece per mantenere la neutralità della nazione anatolica poiché, di fronte alla sempre più probabile sconfitta tedesca e all'incalzare della [[Campagna d'Italia (1943-1945)|Campagna d'Italia]], oltre che ai preparativi per l'ormai improrogabile [[Operazione Overlord|apertura di un nuovo fonte in Francia]], i mezzi per sostenere lo sforzo bellico turco scarseggiavano<ref name="Matloff">[http://www.history.army.mil/books/wwii/sp1943-44/chapter16.htm U.S. Army: "Strategic Planning for Coalition Warfare, 1943-1944" by Maurice Matloff, Chapter XVI, pp. 379-380.] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20150924051816/http://www.history.army.mil/books/wwii/sp1943-44/chapter16.htm |
Con l'approssimarsi della fine del conflitto, l'assetto deciso da Churchill e Stalin a Mosca divenne la base sulla quale venne discussa la [[conferenza di Jalta]]. Come risultato del consesso di [[Palazzo di Livadija]] le linee confinarie del nuovo stato polacco vennero confermate secondo i termini già negoziati tra Churchill e Stalin nel 1942. La Polonia era stata significativamente esclusa dall'accordo delle percentuali. Il destino del Paese baltico fu il principale tema di discussione della conferenza, insieme alle zone di spartizione della Germania tra le potenze vincitrici e all'adesione dell'URSS alla costituenda [[Organizzazione delle Nazioni Unite]]. Il maggior successo diplomatico di Churchill a Yalta fu quello di aver frustrato la volontà sovietica di azzeramento economico della Germania<ref name="riccardi" />; su questo punto infatti, egli poteva contare sull'appoggio statunitense, in particolare del [[Dipartimento di Stato degli Stati Uniti d'America|Dipartimento di Stato]], che si oppose nettamente ai piani di annichilimento paventati dal Tesoro guidato da [[Henry Morgenthau Jr.]]<ref name="riccardi" />. L'obiettivo strategico comune delle potenze anglosassoni rimaneva l'equilibrio di potenza sul continente europeo e la ripresa tedesca era giudicata essenziale per impedire l'affermarsi di un'egemonia russo-sovietica. La formulazione finale sul punto vide escluso qualsiasi riferimento all'ammontare delle riparazioni, una netta vittoria delle posizioni anglo-americane che Stalin fu costretto ad accettare<ref name="riccardi" />.
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Sebbene il giorno fissato per le [[Elezioni generali nel Regno Unito del 1945|elezioni]] fosse il 5 luglio, i risultati finali del voto non furono noti fino al 26 luglio, a causa della necessità di raccogliere i voti dei numerosi militari britannici all'estero. La vittoria laburista fu schiacciante e lo stesso Churchill, nel suo collegio elettorale, anche se incontrastato dai partiti maggiori aveva vinto con una maggioranza molto ridotta contro un candidato indipendente. Quello stesso pomeriggio il suo medico personale, [[Charles Wilson, I barone Moran|Lord Moran]] si lamentò con lui della "ingratitudine" del popolo britannico, ma Churchill rispose: «Non la chiamerei così. Hanno passato anni terribili»<ref name="GilbertVIII"/>. Avendo perso le elezioni, Churchill si dimise da primo ministro quella sera, passando il testimone a un governo laburista guidato da [[Clement Attlee]], che era stato il suo vice durante la guerra. Ciononostante, numerosi sondaggi condotti fino alla fine della guerra continuarono a mostrare un altissimo gradimento personale per Churchill, costantemente attestato intorno al 90 per cento, più di qualsiasi altro Primo ministro britannico prima o dopo di lui<ref>The Gallup International Public Opinion Polls: Great Britain 1937-1975 by George H. Gallup, New York 1976</ref>.
Sono state date molte spiegazioni per la sconfitta elettorale di Churchill: in primo luogo il desiderio di riforme sociali diffuso tra la popolazione, che egli non fu in grado di intercettare, mettendo al centro del suo programma il mantenimento di una posizione internazionale di potenza che i britannici ormai consideravano un fardello di cui liberarsi<ref>Jenkins pp. 789-794</ref>. Giocarono inoltre i toni estremamente duri usati da Churchill contro gli avversari, la memoria della [[Grande depressione]] e dell'Appeasement degli anni '30, che rendevano impopolari i conservatori, nonché il fatto che durante il conflitto egli avesse delegato quasi interamente ad Attlee, in qualità di vice premier, la gestione del
La mattina del 27 luglio Churchill tenne un'ultima riunione del gabinetto. Tuttavia, contrariamente alle aspettative, non cedette la leadership conservatrice ad [[Anthony Eden]], che divenne il suo vice, ma che non era propenso a sfidare il suo mentore. Sarebbe passato un altro decennio prima che Churchill si ritirasse definitivamente dalla scena.
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====== Kenya e Malesia ======
Le priorità interne di Churchill nel suo ultimo governo furono messe in ombra da una serie di crisi in politica estera, che erano in parte il risultato del continuo declino del potere e del prestigio militare e imperiale britannico. Essendo un forte sostenitore del Regno Unito come potenza internazionale, Churchill spesso privilegiò l'azione militare diretta. Un esempio fu il suo invio di truppe britanniche in [[Kenya (colonia britannica)|Kenya]] per affrontare la ribellione dei [[Mau-Mau]]<ref name="Jenkins843">Jenkins, pp. 843–61</ref>. Cercando di conservare ciò che poteva dell'Impero, una volta dichiarò: «Non presiederò a uno smembramento»<ref name="Jenkins843"/>.
Un altro dossier fu quello che divenne noto come l'[[emergenza malese]]. In [[
==== Relazioni con gli Stati Uniti, Medio Oriente e guerra fredda ====
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[[File:Churchill with children Randolph and Diana.jpg|miniatura|sinistra|Churchill con i figli Randolph e Diana nel 1923. La figlia primogenita, sofferente di depressione, si suicidò nel 1963.]]
Gli ultimi anni di vita di Churchill furono funestati dalla salute malferma e soprattutto dal tragico suicidio della figlia primogenita [[Diana Churchill|Diana]] nell'ottobre 1963. Come il padre sofferente di [[Disturbo depressivo|disturbi depressivi]] e più volte sottoposta a ricoveri in cliniche psichiatriche, dopo il fallimento del secondo matrimonio ingerì una dose fatale di [[barbiturici]]. Come raccontò in seguito la figlia minore Mary: "Mio padre comprese solo lentamente ciò che gli dissi, ma poi si chiuse in un silenzio profondo e distante"<ref name="Gilbert448"/>.
Nonostante la cattiva salute, Churchill cercò ancora di rimanere attivo nella vita pubblica e nel giorno di San Giorgio del 1964, mandò un messaggio di congratulazioni ai veterani del [[Raid di Zeebrugge]] del 1918 che stavano assistendo a una messa di commemorazione a [[Deal (Regno Unito)|Deal]], nel [[Kent]], dove due vittime dell'incursione erano state sepolte nel cimitero di Hamilton Road. Sedette l'ultima volta alla [[Camera dei Comuni (Regno Unito)|Camera dei Comuni]] il 27 luglio 1964<ref name="Gilbert448"/>. Il 30 novembre successivo compì 90 anni e si mostrò alla finestra della sua abitazione a Hyde Park Gate per salutare la folla che lo acclamava mostrando il segno di vittoria<ref name="Gilbert448"/>.
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Il treno funebre delle carrozze Pullman che trasportavano i suoi familiari in lutto fu trainato dalla locomotiva a vapore della classe ''Battle of Britain No. 34051 Winston Churchill''. Nei campi lungo il percorso, e nelle stazioni attraverso cui passava il treno, migliaia di compatrioti si fermarono in silenzio per dare il loro ultimo saluto a Churchill. Su sua richiesta, fu sepolto nel camposanto di famiglia a St Martin's Church, Bladon, vicino a [[Woodstock (Oxfordshire)|Woodstock]], non lontano dal suo luogo natale, [[Blenheim Palace]]. Accanto a lui riposano i suoi genitori e tutti i suoi antenati e discendenti.
Più tardi, nel 1965, un memoriale di Churchill, inciso da Reynolds Stone, fu posto nell'[[abbazia di Westminster]]<ref>{{Cita web |url=http://www.westminster-abbey.org/our-history/people/sir-winston-churchill2 |titolo=Copia archiviata |accesso=22 dicembre 2017 |dataarchivio=20 gennaio 2018 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180120041422/http://www.westminster-abbey.org/our-history/people/sir-winston-churchill2 |urlmorto=sì }}</ref>.
== Attività di scrittore, storico e artista ==
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== Controversie ==
{{controversie}}
=== Idee sulla razza ===
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* {{cita web|http://freepages.genealogy.rootsweb.com/~jamesdow/winston.htm|Un'altra biografia su Churchill con lunghe citazioni dei suoi discorsi|lingua=en}}
* {{en}} ''[https://www.loc.gov/exhibits/churchill/interactive Churchill e la Grande Repubblica]''. Exhibition explores Churchill's lifelong relationship with the United States.
* {{en}} [http://www.jewishpost.com/jewishpost/jpn201b.html Churchill e il sionismo] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20060514205144/http://www.jewishpost.com/jewishpost/jpn201b.html |
* {{cita web|http://www.earthstation1.com/churchil.html|Alcuni discorsi di Churchill scaricabili|lingua=en}}
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