Didgeridoo: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Nessun oggetto della modifica
Etichette: Modifica da mobile Modifica da web per mobile
m clean up, replaced: Extended Play → Extended play
 
(34 versioni intermedie di 26 utenti non mostrate)
Riga 1:
{{Nota disambigua|l'omonimo [[Extended Playplay|EP]] di [[Aphex Twin]]|[[Digeridoo (EP)]]}}
{{Strumento musicale
|Nome = DigeridùDidgeridoo
|Immagine = Australiandidgeridoos.jpg
|Didascalia = Collezione di digeridù.<br>A-B-C: strumenti tradizionali<br>D-E: strumenti non tradizionali
|Data di invenzione = V secolo
|Inventore = <!-- nome dell'inventore (solo se noto) -->
Riga 25:
|Didascalia ascolto = <!-- didascalia dell'ascolto -->
}}
Il '''didgeridoo'''<ref>{{Treccani|didgeridoo|accesso=26 novembre 2022}}</ref> ({{IPA|[ˌdɪdʒəriˈduː]|en}}; anche '''didjeridu''', tra le altre varianti) è uno [[Aerofoni|strumento a fiato]] suonato facendo vibrare le [[Labbro|labbra]] per produrre un [[Bordone (musica)|bordone]] utilizzando la [[respirazione circolare]].
Col termine [[lingua inglese|inglese]] '''''didgeridoo''''', di origine onomatopeica, in forma [[lingua italiana|italiana]] '''digeridù''', gli occidentali designano un antico [[strumento a fiato]] ad ancia labiale degli [[africani aborigeni]]; è stato uno dei primi strumenti aerofoni.
 
Lo strumento è originario delle popolazioni [[Aborigeni australiani|aborigene]] dell'[[Australia]] settentrionale. Nelle lingue [[Yolŋu Matha|Yolŋu]] degli indigeni del nord-est della [[Terra di Arnhem]] il nome dello strumento è ''yiḏaki'',<ref>{{Cita web|url=https://hollowlogdidgeridoos.com/home/yidaki/|titolo=yiḏaki, traditional didgeridoo from the land of Northeast Arnhem|lingua=en|accesso=26 novembre 2022}}</ref> o più recentemente da alcuni, ''mandapul''. Nella lingua [[Gunwinggu]] è conosciuto come ''mako''.<ref>{{Cita web|url=https://www.njamed.com/#mako|titolo=Mako|sito=Bininj Kunwok Online Dictionary|lingua=en|accesso=26 novembre 2022}}</ref>
Questo strumento in [[Africa]] viene indicato con almeno cinquanta nomi diversi, a seconda delle [[etnia|etnie]] che popolano il paese: oltre a ''yidaki'' e ''mago'', rispettivamente della Terra di Arnhem nordorientale e occidentale, troviamo ''djalupu'', ''djubini'', ''ganbag'', ''gamalag'', ''maluk'', ''yirago'', ''yiraki'', eccetera.
 
Lo strumento è solitamente [[Cilindro (geometria)|cilindrico]] o [[Cono|conico]] e può avere una misura che va da un metro ai tre metri di lunghezza. La maggior parte dei didgeridoo è lunga circa 1,2 m. Generalmente, più lungo è lo strumento, più basso è il tono o la tonalità. Gli strumenti svasati suonano un tono più alto rispetto agli strumenti non svasati della stessa lunghezza.
== Origine ==
{{dx|[[File:Didgeridoo Entier1.jpg|thumb|upright=1.6|Un ''didgeridoo'' in eucalipto decorato in maniera non tradizionale.]]}}
L'uso del ''didgeridoo'' nasce tra gli aborigeni dell'Australia settentrionale. Reperti archeologici datano i primi ''didgeridoo'' come usati dalle popolazioni Kakadu da circa mille anni<ref>{{Cita libro|nome=Karl|cognome=Neuenfeldt|titolo=The didjeridu : from Arnhem Land to Internet|url=https://www.worldcat.org/oclc/36732134|accesso=2019-11-06|data=1997|editore=J. Libbey/Perfect Beat Publications|lingua=en|pp=89–98|OCLC=36732134|ISBN=186462003X}}</ref>, mentre a Ginga Wardelirrhmeng, a nord del pianoro della [[Terra di Arnhem]], sono presenti pitture murali datate a circa 1500 anni fa che rappresentano lo strumento<ref>{{Cita libro|nome=George|cognome=Chaloupka|titolo=Journey in Time|anno=1993|editore=Reed|città=Sydney|lingua=en|p=189}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://web.archive.org/web/20120421050045/http://www.environment.gov.au/parks/kakadu/culture-history/art/styles.html|titolo=Kakadu National Park - Rock art styles|sito=web.archive.org|data=2012-04-21|accesso=2019-11-06}}</ref>.
 
== Etimologia ==
Classificato come [[strumento musicale]] nella categoria degli [[aerofoni]] ad [[ancia]] labiale<ref>{{Cita web|url=https://h2g2.com/edited_entry/A9567723|titolo=h2g2 - Brass Instruments - Tuning and Harmonics - Edited Entry|autore=Not Panicking Ltd|sito=h2g2.com|accesso=2019-11-06}}</ref>, il ''didgeridoo'' può avere forme variabili: le più comuni sono quelle coniche, con un progressivo allargamento della colonna interna a partire dal lato dell'ancia; molto usata è anche la forma perfettamente cilindrica.
Il termine "didgeridoo" non è di origine [[Lingue australiane aborigene|linguistica aborigena australiana]] ed è considerato una parola [[Onomatopea|onomatopeica]]. Le prime tracce della parola nella stampa si hanno all'interno di un'edizione del 1908 dell{{'}}''Hamilton Spectator'' che si riferisce a un «did-gery-do»,<ref>{{Cita news|autore=S. E. Pearson|url=https://trove.nla.gov.au/newspaper/article/225891921|titolo=Retribution|pubblicazione=Hamilton Spectator|data=24 ottobre 1908|p=8|accesso=26 novembre 2022|citazione=[...] blowing occasionally on a "did-gery-do" (hollow bamboo) [...]}}</ref> in un'edizione del 1914 del ''The Northern Territory Times and Gazette''<ref>{{Cita news|url=https://trove.nla.gov.au/newspaper/article/3281806|titolo=Correspondence|pubblicazione=The Northern Territory Times and Gazette|data=17 dicembre 1914|p=877|accesso=26 novembre 2022|citazione=But I didn't see Mr. Bell going round with a didgery-rdooi [...]}}</ref> e in un numero del 1919 di ''Smith's Weekly'', in cui veniva chiamato «didjerry», aggiungendo una descrizione del suono: «didjerry, didjerry, didjerry e così via all'infinito».
 
== OrigineStoria ==
Non è insolito tuttavia trovare strumenti che presentano forme irregolari, contorte o serpentine. La lunghezza complessiva di un ''didgeridoo'' è altresì variabile. Generalmente va da 1,50&nbsp;m a 2,50&nbsp;m. Va comunque considerato che ne sono stati costruiti anche decisamente più lunghi, che comportano variazioni timbriche e tecniche esecutive notevoli. Solitamente questi strumenti sono però avulsi dai legami con la tradizione aborigena e costituiscono piuttosto delle sperimentazioni "occidentali" sullo strumento.
L'uso del ''didgeridoo'' nasce tra gli aborigeni dell'Australia settentrionale. Reperti archeologici datano i primi ''didgeridoo'' come usati dalle popolazioni Kakadu da circa mille anni<ref>{{Cita libro|nome=Karl|cognome=Neuenfeldt|titolo=The didjeridu : from Arnhem Land to Internet|url=https://www.worldcat.org/oclc/36732134|accesso=2019-11-06|data=1997|editore=J. Libbey/Perfect Beat Publications|lingua=en|pp=89–9889-98|OCLC=36732134|ISBN=186462003X}}</ref>, mentre a Ginga Wardelirrhmeng, a nord del pianoro della [[Terra di Arnhem]], sono presenti pitture murali datate a circa 1500 anni fa che rappresentano lo strumento<ref>{{Cita libro|nome=George|cognome=Chaloupka|titolo=Journey in Time|anno=1993|editore=Reed|città=Sydney|lingua=en|p=189}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://web.archive.org/web/20120421050045/http://www.environment.gov.au/parks/kakadu/culture-history/art/styles.html|titolo=Kakadu National Park - Rock art styles|sito=web.archive.org|data=2012-04-21|accesso=2019-11-06|dataarchivio=21 aprile 2012|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20120421050045/http://www.environment.gov.au/parks/kakadu/culture-history/art/styles.html|urlmorto=sì}}</ref>.
 
Classificato come [[strumento musicale]] nella categoria degli [[aerofoni]] ad [[ancia]] labiale<ref>{{Cita web|url=https://h2g2.com/edited_entry/A9567723|titolo=h2g2 - Brass Instruments - Tuning and Harmonics - Edited Entry|autore=Not Panicking Ltd|sito=h2g2.com|accesso=2019-11-06}}</ref>, il ''didgeridoo'' può avere forme variabili: le più comuni sono quelle coniche, con un progressivo allargamento della colonna interna a partire dal lato dell'ancia; molto usata è anche la forma perfettamente cilindrica.
Il ''didgeridoo'' tradizionale è ricavato da un ramo di [[eucalipto]] (pianta assai diffusa nel nord dell'Australia)<ref>{{Cita pubblicazione|autore=Taylor R., Cloake J, e Forner J.|anno=2002|titolo=Harvesting rates of a Yolgnu harvester and comparison of selection of didjeridu by the Yolngu and Jawoyn, Harvesting of didjeridu by Aboriginal people and their participation in the industry in the Northern Territory|rivista=Report to AFFA Australia|editore=Northern Territory Parks and Wildlife Service, Department of Infrastructure, Planning and Environment|città=Palmerston, NT|volume=|numero=|pp=25–31|lingua=en|curatore=R. Taylor}}</ref>, scelto tra quelli il cui interno è stato scavato dalle [[termite|termiti]]. Scortecciato, ripulito e accuratamente rifinito, lo strumento viene poi decorato e colorato con pitture tradizionali che richiamano la [[mitologia]] aborigena. Gli aborigeni lo usano non solo come strumento a fiato, nel quale soffiano e al tempo stesso pronunciano parole, suoni, rumori, ma anche come strumento di percussione, se colpito con i ''[[clap stick]]'' (bastoncini in legno usati come percussioni) o con un ''[[boomerang]]''. Viene suonato con la tecnica della [[respirazione circolare]].
 
Non è insolito tuttavia trovare strumenti che presentano forme irregolari, contorte o serpentine. La lunghezza complessiva di un ''didgeridoo'' è altresì variabile. Generalmente va da 1,50&nbsp;m a 2,50&nbsp;m. Va comunque considerato che ne sono stati costruiti anche decisamente più lunghi, che comportano variazioni timbriche e tecniche esecutive notevoli. Solitamente questi strumenti sono però avulsi dai legami con la tradizione aborigena e costituiscono piuttosto delle sperimentazioni "occidentali" sullo strumento.
== ''Festival'' ==
 
Il ''didgeridoo'' tradizionale è ricavato da un ramo di [[eucalipto]] (pianta assai diffusa nel nord dell'Australia)<ref>{{Cita pubblicazione|autore=Taylor R., Cloake J, e Forner J.|anno=2002|titolo=Harvesting rates of a Yolgnu harvester and comparison of selection of didjeridu by the Yolngu and Jawoyn, Harvesting of didjeridu by Aboriginal people and their participation in the industry in the Northern Territory|rivista=Report to AFFA Australia|editore=Northern Territory Parks and Wildlife Service, Department of Infrastructure, Planning and Environment|città=Palmerston, NT|volume=|numero=|pp=25–3125-31|lingua=en|curatore=R. Taylor}}</ref>, scelto tra quelli il cui interno è stato scavato dalle [[termite|termiti]]. Scortecciato, ripulito e accuratamente rifinito, lo strumento viene poi decorato e colorato con pitture tradizionali che richiamano la [[mitologia]] aborigena. Gli aborigeni lo usano non solo come strumento a fiato, nel quale soffiano e al tempo stesso pronunciano parole, suoni, rumori, ma anche come strumento di percussione, se colpito con i ''[[clap stick]]'' (bastoncini in legno usati come percussioni) o con un ''[[boomerang]]''. Viene suonato con la tecnica della [[respirazione circolare]].
 
Tradizionalmente, solo gli uomini suonano lo strumento durante le cerimonie; tra gli anziani delle comunità aborigene è considerato sconveniente che sia suonato dalle donne.<ref>{{cita web|url=https://www.independent.co.uk/news/world/australasia/daring-book-for-girls-breaks-didgeridoo-taboo-in-australia-917751.html|titolo='Daring Book for Girls' breaks didgeridoo taboo in Australia|data=23 ottobre 2011|lingua=en}}</ref> Nonostante questo, l'[[etnomusicologia|etnomusicologa]] Linda Barwick ha affermato che sebbene tradizionalmente le donne non lo suonino mai durante le cerimonie non c'è nessuna proibizione in situazioni informali.<ref>{{cita web|url=http://www.bushcrafts.com.au/Info_pages/Can_women_play_didgeridoo.html |titolo=Women can play didgeridoo – taboo incites sales|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20070604181534/http://www.bushcrafts.com.au/Info_pages/Can_women_play_didgeridoo.html|urlmorto=si|lingua=en}}</ref>
 
== ''Festival'' ==
{{L|musica|novembre 2019|motivo=Il Festival di Forlì sembra essere minore rispetto a tutti gli altri festival che esistono sulla faccia del pianeta.}}
In Italia, si tiene ogni anno, d'estate, a [[Forlimpopoli]], presso [[Forlì]], un ''festival'' internazionale di ''didgeridoo'', chiamato ''Didjin'Oz''. La prima edizione, nel [[2003]], ebbe luogo a [[Cesenatico]], sempre in provincia di Forlì-Cesena; dall'anno successivo, la sede del ''festival'' è Forlimpopoli.
 
== Note ==
Riga 47 ⟶ 53:
 
== Bibliografia ==
 
* Andrea Ferroni, Alberto Furlan, ''[https://www.windproject.it/didgeridoo-discovery/indice/ The DIDGERIDOO discovery – Antichissimo strumento a fiato nel suo viaggio tra tradizione e modernità]'', Associazione Culturale Yidaki, Torino, 2006, ISBN 88-902348-0-6.
* Andrea Ferroni, [https://www.windproject.it/progettazione-del-didgeridoo-libro/ La Progettazione del DIDGERIDOO], Associazione culturale ARTI e TRADIZIONI, Torino, 2023
* Claudio Ricciardi, ''L'albero che canta – Il didgeridoo'', Wondermark, Roma, 2011, ISBN 9788896739099.
* Gianni Placido, ''Le basi del didjeridoo - corpo, respiro, ritmo'', Associazione culturale Didjeridooing, Bologna, 2014.
* Fabio Gagliardi, ''Metodo di Didjeridu'', Associazione Culturale TupaRuja, 2007
* Moreno Papi, ''DIDJERIDU. Suonare un albero'', Papi Moreno, 2013, ISBN 978-88-908665-0-0
* Rowan Coughlin, ''Il Didgeridoo: voce antica, spirito moderno'', Strade blu, Termoli, 2001, ISBN 88-88116-07-9
*{{Cita libro|nome=John|cognome=Bowden|titolo=Didgeridoo : a complete guide to this ancient aboriginal instrument|anno=1994|città=Kallangur|lingua=eng|LCCN=95193605|ISBN=0646225863}}
 
== Voci correlate ==
Riga 64 ⟶ 72:
* {{cita web | 1 = http://www.yirrkala.com/yidaki/dhawu/it | 2 = Yidakiwuy Dhawu Miwatjngurunydja | accesso = 13 febbraio 2009 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20101117200609/http://www.yirrkala.com/yidaki/dhawu/it/ | dataarchivio = 17 novembre 2010 | urlmorto = sì }}
* {{cita web|http://www.didgeridoo.it|Didgeridoo.it}}
* {{cita web|http://www.didjeridooing.com|Didjeridooing associazione culturale}}
* {{cita web|http://www.windproject.it/didgeridoo-discovery/italiano/|The DIDGERIDOO discovery (libro di cultura e didattica dello strumento - 2006) - Andrea Ferroni, Alberto Furlan}}
* {{cita web|http://www.windproject.it/federica-omini-tesi/|IL DIDJERIDOO: STRUMENTO MUSICALE DELLA TRADIZIONE ABORIGENA E OGGETTO DEL MERCATO INTERNAZIONALE – Federica Omini (tesi 2013)}}