Clan D'Alessandro: differenze tra le versioni
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Il '''clan D'Alessandro''' è un sodalizio [[Camorra|camorristico]]<ref>[http://www.informazione.it/a/8ECD2F3A-2DA9-41AB-9D33-AC857B488991/Clan-D-Alessandro-arrestato-boss Clan D'Alessandro, arrestato boss]</ref><ref>[https://www.meetup.com/demograssic/messages/boards/thread/4925684 125 anni ai D´Alessandro]</ref><ref>[http://www.casertanews.it/public/articoli/200908/art_20090818071502.htm Carabinieri arrestano latitante clan D'Alessandro] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20150217202104/http://www.casertanews.it/public/articoli/200908/art_20090818071502.htm |data=17 febbraio 2015 }}</ref><ref>[http://news.excite.it/cronaca/607674/Ucciso-affiliato-clan-DAlessandro Ucciso affiliato clan D'Alessandro]</ref> operante a sud della [[provincia di Napoli]], nell'area del comune di [[Castellammare di Stabia]], e originario della frazione di [[Scanzano (Castellammare di Stabia)|Scanzano]].
In collaborazione con il clan Di Martino, è attivo anche in [[Emilia-Romagna]] (province di [[Provincia di Rimini|Rimini]], [[Provincia di Bologna|Bologna]], [[Provincia di Ravenna|Ravenna]] e [[Provincia di Parma|Parma]], soprattutto a [[Salsomaggiore Terme]], dove sarebbe operativa una propaggine del clan)<ref>{{Cita web|autore = |url = http://www.legalita.rn.it/wp-content/uploads/2015/07/mappatura-famiglie.pdf|titolo = ‘NDRANGHETA CAMORRA E MAFIA SICILIANA IN EMILIA-ROMAGNA (2010-2015)|accesso = |data = |dataarchivio = 5 marzo 2016|urlarchivio = https://web.archive.org/web/20160305021740/http://www.legalita.rn.it/wp-content/uploads/2015/07/mappatura-famiglie.pdf|urlmorto = sì}}</ref>. Secondo una indagine partita nel
== Storia ==
La origine risale alla metà degli anni Settanta e le cui alleanze hanno attraversato la storia dei [[Raffaele Cutolo|Cutolo]], dei [[Clan dei casalesi|Bardellino]], dei [[Clan Nuvoletta|Nuvoletta]] e dei [[Clan Gionta|Gionta]] – non ha fatto affari solo con la droga, che comunque fa arrivare al porto di [[Ravenna]] per poi trasportarla via terra in altre zone, tra la bassa [[Campania]] e la [[Calabria]]. Ci sono night club, ristoranti, bar e negozi di abbigliamento, soprattutto gli outlet e quelli di intimo, nei quali piazzarci come commesse alcune delle ragazze fatte arrivare
Per quanto riguarda invece il capitolo delle infiltrazioni in riva
Il clan, secondo le ipotesi degli investigatori avrebbero organizzato pure combattimenti clandestini tra cani. Ad agosto del 2003 fu scoperto un vero e proprio cimitero di animali. Gli investigatori misero in relazione il luogo con Luigi
==Boss==
'''[[Michele
Parole in codice pronunciate quale testimonianza di una scelta di vita mai rinnegata dal boss a differenza di altri esponenti di spicco della camorra pentitisi
'''Luigi D’Alessandro''': Fratello del boss Michele, è stato scarcerato nel 2018, e secondo gli inquirenti, con il suo ritorno in libertà può ancora spostare gli equilibri malavitosi dell’area stabiese. Perché dopo quasi 30 anni di carcere, nelle scorse ore, Gigginiello, cofondatore della cosca di Scanzano, ha potuto rivedere il suo rione e Castellammare. Dove tutto è cominciato, dove gli affari illeciti si fanno ancora per conto e nel nome della medesima organizzazione criminale. Di quel clan, del quale è stato sempre considerato mente economica ed imprenditoriale. Era il 1993 quando i poliziotti bussarono alla porta di un appartamento della cittadina stabiese. In casa insieme a una nipote della coppia c’erano il boss Luigi D’Alessandro e sua moglie Annunziata Napodano. Gigginiello era latitante dal maggio del 1992, perché colpito da una ordinanza di custodia cautelare per inosservanza degli obblighi della sorveglianza speciale e di soggiorno a Camerota, nel Cilento. Il provvedimento era stato emesso nel febbraio dello stesso anno. A Luigi D’Alessandro, secondo quanto fu accertato all’epoca dagli investigatori, era affidata la gestione del clan durante i periodi di detenzione del fratello (Michele, anche lui latitante nel 1993).<ref name="A" /> '''Renato Cavaliere''', ex killer pentito della clan non ha dubbi: "Ho saputo che Luigi D’Alessandro è stato scarcerato. Adesso è lui che ha assunto il dominio del clan e decide tutte le strategie di Scanzano."<ref>[http://www.metropolisweb.it/metropolisweb/2018/12/14/castellammare-clan-dalessandro-comanda-solo-luigi Castellammare. Clan D’Alessandro: «Comanda solo Luigi»]</ref>▼
▲'''Luigi
'''Teresa Martone''': Rappresenta la regista di un sodalizio criminale ben ramificato a Castellammare e nei comuni limitrofi: una donna intelligente, capace di stringere alleanze eccellenti con la mala di [[Secondigliano]] e in grado di gestire i gruppi di fuoco con estrema “parsimonia”. I killer intervengono solo quando “non se ne può fare a meno” per poi sparire nel nulla: un segnale significativo di come l’intento dei D’Alessandro sia quello di controllare criminalmente parlando la zona senza fare “inutile chiasso”, ovvero senza attirare l’attenzione delle forze dell’ordine in modo controproducente.▼
▲'''Teresa Martone''': Rappresenta la regista di un sodalizio criminale ben ramificato a Castellammare e nei comuni limitrofi: una donna intelligente, capace di stringere alleanze eccellenti con la mala di [[Secondigliano]] e in grado di gestire i gruppi di fuoco con estrema
'''Luigino''', '''Pasquale''', '''Vincenzo d’Alessandro''': questi i nomi degli eredi del boss di Scanzano che sarebbero stati magistralmente diretti dalla madre Teresa nelle parentesi storiche più delicate del clan, quando nessuno sembrava avere la capacità di risollevare l’immagine di un casato camorristico fortemente temuto dagli altri gruppi della Nuova Famiglia.<ref name="B" />▼
▲'''Luigino''', '''Pasquale''', '''Vincenzo
==La faida con il clan Imparato==
'''Umberto Mario Imparato''', allora il cassiere dei
Era
Successivamente perderà la vita anche in un agguato il figlio di Imparato mentre la figlia '''Tatiana''', inizialmente accusata di essere la reggente del clan, verrà assolta da ogni accusa a suo carico.<ref>[https://www.ilgazzettinovesuviano.com/2017/04/08/umberto-mario-imparato-attivista-boss Umberto Mario Imparato, da attivista a feroce boss della camorra. La sanguinosa faida con Scanzano]</ref>
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