Ceccano: differenze tra le versioni
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|Divisione amm grado 1 = Lazio
|Divisione amm grado 2 = Frosinone
|Amministratore locale =
|Partito = [[
|Data elezione =
|Data istituzione =
|Altitudine =
|Sottodivisioni =
|Divisioni confinanti = [[Arnara]], [[Castro dei Volsci]], [[Frosinone]], [[Giuliano di Roma]], [[Patrica]], [[Pofi]], [[Villa Santo Stefano]]
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}}
'''Ceccano''' è un [[Comune (Italia)|comune italiano]] di {{
== Geografia fisica ==
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[[Classificazione climatica dei comuni italiani|Classificazione climatica]]: zona D, 1775 GR/G
Il clima di Ceccano è quello tipico delle quote più basse della [[Valle del Sacco]]: precisamente di [[clima mediterraneo|tipo mediterraneo]] con influenze [[Clima continentale|continentali]] a causa della sua distanza dal mare rispetto alle zone che godono di un classico clima mediterraneo. Le caratteristiche continentali si riscontrano maggiormente nei valori minimi invernali e nei valori massimi estivi. L'estate infatti è calda con temperature massime medie tra i 31 e i 33° e minime intorno ai 19-20° mentre l'inverno è abbastanza freddo con valori minimi che in dicembre e gennaio scendono spesso sottozero in condizioni di soleggiamento e [[Anticiclone|anticicloniche]] mentre le massime si attestano tra i 9 e i 12° mediamente nei mesi più freddi. Le [[Precipitazione (meteorologia)|precipitazioni]] si concentrano nelle mezze stagioni ma sono generalmente sparse in tutto il corso dell'anno con minimi in Estate. Il mese più piovoso è novembre, quello meno piovoso è luglio (dove le precipitazioni sono spesso [[temporale]]sche). Generalmente si registrano accumuli pluviometrici annui compresi tra i 900 ed i 1200 mm. Anche l'[[Umidità relativa|umidità]] è un fattore protagonista nella zona: sono diffuse le [[Nebbia|nebbie]] o le foschie nelle notti invernali e autunnali. La [[neve]] non è un fenomeno abituale, la località registra mediamente 0,5
== Storia ==
=== Storia antica ===
Ceccano è considerata l'antica ''[[Fabrateria Vetus]]'', città [[Volsci|volsca]], già esistente nel [[330 a.C.]], situata lungo le rive del [[Sacco (fiume)|fiume Sacco]] denominato dai [[Roma antica|Romani]] ''Trerus'' o ''Tolerus''. Il collegamento tra Ceccano e l'antica ''Fabrateria'' si fonda su antiche iscrizioni rinvenute tra il Settecento e l'Ottocento nel territorio comunale. Il mutamento del nome, secondo lo storico locale Michelangelo Sindici<ref>{{Cita|M. Sindici, 2010|}}.</ref> avvenne nel [[VII secolo]] in onore di [[Petronio Ceccano]] Console di
Nel [[Martirologio Romano]] del [[2001]], ''Fabrateria Vetus'' è citata in riferimento a [[Magno di Anagni|San Magno]], patrono di [[Anagni]]. Questo obbliga a riscrivere la storia del grande santo che, fino ad oggi, si credeva martirizzato a [[Fondi]]. La citazione del Martirologio conferma quanto fossero giuste le intuizioni di Michelangelo Sindici il quale aveva, già nel [[1893]], scritto di martirologi antichissimi che collegavano San Magno a Ceccano. Resta da chiarire se ''Fabrateria Vetus'' era la sede vescovile, come Sindici supponeva, oppure San Magno si trovava in ''Fabrateria'', quando fu ucciso, per altri motivi.
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Tra il [[900]] e il [[1450]] Ceccano fu dominata da una potente famiglia detta dei [[Conti de Ceccano]] di probabile provenienza germanica, imparentata con le più importanti famiglie della nobiltà romana.
La contea ceccanese comprendeva i territori di [[Amaseno]], [[Giuliano di Roma]], [[Prossedi]], [[Pisterzo]], [[Villa Santo Stefano]], [[Carpineto]], [[Patrica]], [[Morolo]], [[Supino (Italia)|Supino]], [[Maenza]], [[Giardino di Ninfa|Ninfa]], [[Monte Cacume]], Monteacuto, fino a raggiungere, per un periodo, [[Terracina]]. I
Nel [[915]] i ceccanesi ebbero un importantissimo ruolo nella battaglia del [[Garigliano]], quando le truppe alleate del Papa sconfissero i saraceni che minacciavano [[Roma]].
I
Già nel [[X secolo]] la contea ceccanese era tenuta in gran conto nella curia. Il conte Amato è citato come potente benefattore dell'[[abbazia di Montecassino]] e, in seguito, (1099) Gregorio de Ceccano fu uno dei più potenti [[cardinale|cardinali]] della Chiesa del tempo, mentre il conte Gregorio, omonimo del primo, influente personaggio, scortò con i suoi uomini, nel [[1104]], [[papa Pasquale II]] nel suo viaggio nel [[Sora (Italia)|Sorano]].
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Nel [[1168]] i ceccanesi inflissero una dura sconfitta alle truppe papali guidate dall'[[arcivescovo di Magonza]], Corrado, schieratosi con Papa Alessandro III dopo che l'Imperatore Federigo Barbarossa lo aveva sostituito con Cristiano.
Tra gli uomini illustri dei de Ceccano, che nella loro storia vantano importanti personaggi nell'Ordine dei [[Cavalieri di Malta]], oltre a sei cardinali va citato il [[Annibaldo Caetani|cardinale Annibaldo]], potentissimo personaggio della Chiesa del [[XIV secolo]], che durante la cattività avignonese fu inviato dal papa a [[Roma]] per aprire il [[Giubileo universale della Chiesa
Già [[Arcidiocesi di Napoli|arcivescovo di Napoli]], ottimo diplomatico, spesso il Papa lo inviò in missione per dirimere importanti controversie tra i sovrani d'[[Europa]]. Fu protagonista di un tentativo di mediazione tra [[Inghilterra]] e [[Francia]] durante la [[guerra dei cent'anni]], in un conflitto che sarebbe stato decisivo per la storia dell'umanità. Nonostante le difficoltà, Annibaldo riuscì a ottenere una, seppur breve, tregua. Inviato in [[Ungheria]] fu mediatore di un accordo tra il sovrano di quel paese e la regina di Napoli. Gli fu inoltre affidato l'incarico di risolvere "il problema" [[Cola di Rienzo]].
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=== Onorificenze ===
Il
{{Onorificenze
|immagine= Merito civile silver medal BAR.svg
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=== Architetture religiose ===
* Santuario di Santa Maria a Fiume: risalente al [[XII secolo]], monumento nazionale, edificato sui resti di un tempio romano dedicato a Faustina, moglie dell'Imperatore [[Antonino Pio]], venne distrutta dai bombardamenti nella [[seconda guerra mondiale]] e poi ricostruita fedelmente negli [[Anni 1950|anni cinquanta]]. Anticamente nel santuario vi erano pitture che la tradizione attribuì alla scuola di Giotto, andati persi durante il bombardamento del gennaio 1944. Pregevoli, al suo interno, il pulpito e l'acquasantiera, unici elementi non andati distrutti.
* Chiesa di San Nicola ([[XII secolo]]):
* Collegiata di San Giovanni Battista: luogo principale dell'attività liturgica, era già stata costruita nel 1196. Subì numerose incursioni che ne determinarono il cambiamento di struttura. Consacrata nel 1767 si presentava con la facciata rivolta dove ora è l'abside: nei primi anni del XX secolo essa fu "girata" ponendo l'entrata nella piazza S. Giovanni, dove è tuttora. La collegiata contiene numerosi oggetti d'arte: appena entrati a sinistra vi è la cappella del tesoro con preziosi messali del
* Chiesa della Madonna della Pace: anticamente fuori le mura, la chiesetta risale al sec. XVII e veniva usata come lazzaretto. All'interno pregevole tavola, purtroppo rovinata dall'umidità, raffigurante la ''Natività del Signore'', del
* Chiesa di San Rocco: sita lungo la strada per Frosinone, la chiesa risalente al
* Chiesa di San Sebastiano: posta in piazza del Comune, la chiesa venne costruita per ordine del cardinale Annibaldo IV de Ceccano, nel 1350 e affidata ai frati minori francescani. Abbandonata nel XV secolo, venne ricostruita in forme barocche attorno alla prima metà del XVII secolo e affidata nel XIX secolo alle suore di carità che lasciarono tale chiesa nel 1969, anno in cui venne chiusa per poi venire riaperta, dopo un grande restauro, il 19 gennaio 1980. La chiesa si presenta a un'unica navata con due altari laterali: nell'altare di sinistra affresco con le ''Stigmate di san Francesco'', nell'altare di destra, anticamente dedicato al Sacro Cuore, affresco della ''Natività'' risalente agli inizi del XVII secolo. Nella parte absidale è possibile vedere una volta a crociera, unico esempio della precedente costruzione gotica, sotto la quale si ammira la bella iconostasi con stucchi e affreschi del XIX secolo, siti al lato della statua di ''San Sebastiano'' del XVI secolo.
* Nell'abbazia dei Padri Passionisti, dedicata a
=== Architetture civili ===
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=== Aree naturali ===
* Parco
== Storia e archeologia industriale di Ceccano e della Valle del Sacco ==
Nel XX Secolo l'area di Ceccano ha visto lo sviluppo, nelle aree circostanti l'abitato, di una serie di imprese di dimensioni medie. L'industria bellica [[Bombrini Parodi Delfino]] (Bpd) di Colleferro, fondata nel 1912, nel 1936 ampliò i propri stabilimenti, e il 21 aprile 1939, acquistò dall'allora podestà di Ceccano, Enrico Bruni, l’intero patrimonio boschivo, iniziando a creare proprio nel territorio di Ceccano un nuovo polo industriale, mentre nel periodo fra le due guerre l'[[ISVEIMER|Isveimer]] (Istituto per lo sviluppo economico dell’Italia meridionale, costituito con r.d.l. 883/3 giugno 1938, riordinato con l. 298/11 aprile 1953 e posto in liquidazione nel 1996)<ref>{{Cita web|url=https://www.industriaeambiente.it/schede/valle_del_sacco/|titolo=Industria e Ambiente|accesso=2022-03-28}}</ref> anticipò la messe di incentivi diretti e infrastrutture create nel secondo dopoguerra. Con l'inaugurazione, nel 1962, della tratta Roma-Capua dell'[[Autostrada del sole|Autostrada del Sole]]<ref name="Storia | Asi">{{Cita web|url=https://www.asifrosinone.it/storia|titolo=Storia {{!}} Asi|accesso=2022-03-28|dataarchivio=22 maggio 2022|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20220522200036/https://www.asifrosinone.it/storia|urlmorto=sì}}</ref>, la pianificazione industriale promossa dalla “Cassa per le opere straordinarie di pubblico interesse per il Mezzogiorno” ([[Cassa del Mezzogiorno|Casmez]]) portò alla creazione del Nucleo di industrializzazione della [[Valle del Sacco]], istituito con D.P.R. n. 1526 dell’11.10.1963. Il progetto era quello di fornire incentivi perché le imprese, anche straniere, investissero in stabilimenti da costruire (o mantenere) nella Valle, per contrastare lo spopolamento della zona. Alle imprese già esistenti, che avevano impiantato stabilimenti nell'area (quali la [[Permaflex]] e la Italbed di Pistoia), la [[SNIA|Snia Viscosa]] (che occupò gli spazi della Bomprini Parodi Delfino, chiusa nel 1968), si aggiunsero così altre imprese: Mallory Timers Continental, gli stabilimenti Prinz Brau di Ferentino<ref>{{Cita web|url=http://www.prinzbrau.com/prinz-braeu-1961-1980.html|titolo=PRINZ BRÄU 1961-1980 - PRINZ BRÄU|accesso=2022-03-28}}</ref>, voluti nel 1963 dal gruppo tedesco Rudolf-August Oetker di Bielefeld (Germania) con un logo specifico per l'Italia, oltre<ref>{{Cita pubblicazione|autore=lASM - Istituto per l'assistenza allo sviluppo del Mezzogiorno|anno=1968|titolo=Consorzio per il nucleo di industrializzazione della Valle del Sacco|rivista=Principali aziende industriali installate nelle aree e nei nuclei di industrializzazione del mezzogiorno|url=https://doczz.it/doc/890600/leggi-il-volume---archivi-dello-sviluppo-economico-territ...}}</ref> a numerose altre aziende, anche di valenza strategica, che con sede in Ceccano, o comunque legate alla città per l'indotto e la logistica, contribuivano al benessere della zona; fra le altre, proprio in città, la APD - Accumulatori Piombo Derivati (che contava 100 dipendenti), installata presso la ss Monti Lepini, km 6.600; la Forgia Nuova - all'epoca in costruzione - che avrebbe dato lavoro a 150 persone, per la produzione di stampati in acciaio, il birrificio Hen Med di Ceccano con 200 addetti, la B.P.D. - SIGME, con 300 dipendenti, per la costruzioni di parti di missili. Nel 1969 erano 26 le industrie in funzione, con 5.000 addetti, 17 in costruzione, con 1.600 addetti, e 52 in programmazione, con previsione di 7.000 addetti, anche grazie agli incentivi e finanziamenti forniti dalla politica<ref name="Storia | Asi" />.
Se dal punto di vista economico e di benessere sociale, nell'area di Ceccano, tra il 1951 ed il 1969, si ebbe un progresso percentuale pari al 327%, con un reddito pro-capite cresciuto in dieci anni del 204%, e l'industrializzazione proseguì con l'approvazione del Piano Regolatore dell'Area, il 31 marzo 1970, da parte del Consiglio dei Ministri (con decreto n. 7650 la superficie di impiego industriale passava così dagli iniziali 400 ettari a 2.500), le problematiche ambientali ed economiche erano in agguato<ref>{{Cita pubblicazione|nome=Fabrizio Nunnari|titolo=Il “nucleo di industrializzazione Valle del Sacco”. Un rischioso tentativo di sviluppo}}</ref>.
L'inquinamento dell'acqua, i cui sistemi irrigui alimentavano sia le abitazioni che i cicli produttivi delle aziende (48 km di impianti che al 1981 offrivano una quantità di acqua pari a 780 litri al minuto), quello atmosferico, portarono all'apertura di una serie di inchieste, nel 1967, che si estesero ad analizzare lo stato del terreno<ref>{{Cita pubblicazione|data=2 luglio 1967|titolo=L'aria di Ceccano diventa irrespirabile|rivista=Il Messaggero}}</ref>.
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Negli anni settanta, poi, la fine del supporto da parte della Cassa per il Mezzogiorno, portarono non pochi imprenditori ad abbandonare le strutture. È il caso della MTI (Mallory Timers Continental) fondata in comproprietà fra la [[PR Mallory & Company]] statunitense e la [[Autovox]] e presieduta da [[Carlo Daroda]] che, dopo aver prodotto, a Frosinone, macchine segnatempo per lavatrici, lavastoviglie, ed altri elettrodomestici, annunciò la cessazione della propria attività nel 1974<ref>{{Cita pubblicazione|data=martedì 8 ottobre 1974|titolo=Occupata da un mese la MTC di Frosinone|rivista=l'Unità}}</ref> per poi chiudere alla fine del decennio.<ref>{{Cita pubblicazione|titolo=Gazzetta Ufficiale|url=https://www.gazzettaufficiale.it/atto/serie_generale/caricaArticolo?art.versione=1&art.idGruppo=0&art.flagTipoArticolo=1&art.codiceRedazionale=010G0249&art.idArticolo=1&art.idSottoArticolo=1&art.idSottoArticolo1=10&art.dataPubblicazioneGazzetta=2011-01-26&art.progressivo=236}}</ref><ref>{{Cita web|url=http://www.retuvasa.org/snia-bpd/libro-bianco-del-fulc-colleferro-1977|titolo=Libro Bianco del FULC-Colleferro-1977|lingua=it|accesso=2022-03-28}}</ref>
La fase "industriale" di Ceccano declinò verso la fine del novecento, con la chiusura delle aziende principali; chiuse la Hen Med, mentre la APD, assorbita dalla Uranio, cessò di esistere come tale nel 1995<ref>{{Cita pubblicazione|titolo=Gazzetta Ufficiale|url=https://www.gazzettaufficiale.it/eli/id/1995/06/10/S-14754/p2}}</ref>. Se alcuni capannoni sono stati riconvertiti, ed altri abbattuti, è possibile oggi vedere gli scheletri di alcune delle imprese della seconda metà del novecento
== Società ==
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{{ComuniAmminPrec|[[1994]]|[[2002]]|Maurizio Cerroni|[[Partito Democratico della Sinistra]]|[[Sindaco]]|<ref>Primo Sindaco eletto direttamente dai cittadini. Eletto il 26 giugno 1994 al ballottaggio (contro il candidato del Centrodestra Stefano Gizzi) a capo di una coalizione di Centrosinistra composta da [[Partito Democratico della Sinistra]], [[Partito della Rifondazione Comunista]], [[Partito Socialista Italiano]] e le civiche "Progresso e Libertà" e "Insieme per Ceccano". Confermato per il secondo mandato nel 1998 vincendo al primo turno a capo di una coalizione di Centrosinistra composta da [[Partito Democratico della Sinistra]], [[Partito Popolare Italiano (1994)|Partito Popolare Italiano]], [[Socialisti Democratici Italiani]] e la civica "Insieme per Ceccano".</ref>|}}
{{ComuniAmminPrec|[[2002]]|[[2012]]|Antonio Ciotoli|[[Socialisti Democratici Italiani]]|[[Sindaco]]|<ref>Eletto al ballottaggio (contro un cartello di liste civiche guidato da Giovanni Querqui) per la prima volta nel 2002 a capo di una coalizione di Centrosinistra che comprendeva ''[[Socialisti Democratici Italiani]]'', ''[[Democratici di Sinistra]]'' e ''[[Partito della Rifondazione Comunista]]''. Rieletto nel 2007 al primo turno sempre con il Centrosinistra, in una coalizione composta da ''[[Democratici di Sinistra]]'', ''[[Socialisti Democratici Italiani]]'', ''[[Partito della Rifondazione Comunista]]'', ''[[Partito dei Comunisti Italiani]]'' e la lista civica ''Insieme per Ceccano''.</ref>|}}
{{ComuniAmminPrec|[[2012]]|[[2014]]|Manuela Maliziola|[[Partito Socialista Italiano (2007)|Partito Socialista Italiano]]|[[Sindaco]]|<ref>Primo Sindaco donna della città. Eletta al ballottaggio (contro il candidato di centrodestra Massimo Ruspandini) nel 2012 a capo di una coalizione di Centrosinistra che comprendeva ''[[Partito Socialista Italiano (2007)]]'', ''[[Sinistra Ecologia e Libertà]]'', ''[[Partito della Rifondazione Comunista]]'', ''[[Italia dei Valori]]'' e le civiche Insieme per Ceccano, La tua Ceccano e Impegno Comune. Il Sindaco Maliziola è stato sfiduciato dalla maggioranza del Consiglio comunale il 12 giugno 2014..</ref>}}
{{ComuniAmminPrec|[[2014]]|[[2014]]|Edoardo D'Alascio|...|[[Commissario]]|<ref>Nominato in data 18.06.2014 Commissario Prefettizio, si è dimesso dalla carica dopo pochi mesi ed è stato sostituito in data 15.09.2014 dal dottor Emilio Dario Sensi.</ref>}}{{ComuniAmminPrec|[[2014]]|[[2015]]|Emilio Dario Sensi|...|[[Commissario]]}}{{ComuniAmminPrec|[[2015]]|[[2019]]|Roberto Caligiore| [[Fratelli d'Italia
{{ComuniAmminPrec|[[2024]]|[[2025]]|Fabio Giombini|...|[[Commissario]]|<ref>Nominato in data 30.10.2024 Commissario Prefettizio dal prefetto di Frosinone Ernesto Liguori, in seguito all'arresto per corruzione del Sindaco Roberto Caligiore, avvenuto in data 24.10.2024, e alle successive dimissioni dei consiglieri comunali di maggioranza e minoranza il 29.10.2024.</ref>}} {{ComuniAmminPrec|[[2025]]|in carica|Andrea Querqui|[[Partito Democratico (Italia)|Partito Democratico]]}}{{ComuniAmminPrecFine|[[Sindaco]]=}}
=== Gemellaggi ===
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=== Calcio ===
* ''A.S.D. Ceccano Calcio 1920'' (colori sociali Rosso Blu) che, nel campionato
* ''A. S. D. Omnia Ceccano Academy'' (colori sociali Bianco Rosso Blu) che, nel campionato 2023-24, milita nel campionato maschile di [[Seconda Categoria]].<ref>[https://www.tuttocampo.it/Lazio/TerzaCategoria/GironeAFrosinone/Squadra/OmniaCeccano/1105906/Scheda La squadra sul sito Tuttocampo]</ref>
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