Piero Umiliani: differenze tra le versioni
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
(2 versioni intermedie di 2 utenti non mostrate) | |||
Riga 39:
== Biografia ==
Nacque a [[Firenze]], in via Coluccio Salutati, nel quartiere di [[Gavinana (Firenze)|Gavinana]], il 17 luglio 1926 da Guido e Eleonora Cecconi. Studiò presso il
{{citazione|Negli anni '40 vivevo a Firenze. Un giorno vidi in un negozietto un disco dal titolo ''Hot & Bothered'' edito da un'etichetta di New York. In Italia, all'epoca, nessuno sapeva chi fosse Duke Ellington e ascoltare quel genere di musica era proibito, illegale, al punto che se venivi scoperto si poteva anche finire in galera! Scoppiò la guerra e io ricordo che ogni volta che suonavo ''Mood Indigo'' al pianoforte mi dicevo che era il più bel pezzo di musica mai scritto. Una melodia così dolce, così diversa da tutto quello che avevo ascoltato e suonato fino ad allora... Quando, finalmente, le truppe americane arrivarono a Firenze portarono i V-disc. È così che ho scoperto il ritmo e il suono di questa musica.<ref>{{cita|Campanella|p. 15}}.</ref>|Estratto dal diario di Piero Umiliani.}}
Riga 51:
Un grande punto di svolta avvenne nel 1968, quando il regista [[Luigi Scattini]] chiese ad Umiliani di comporre la colonna sonora del film [[Svezia inferno e paradiso]]. Durante la composizione della musica per questo film, Umiliani compose anche la celebre canzone ''[[Mah-nà mah-nà]]'', originariamente intitolata ''Viva la sauna svedese'', con cui ottenne il successo mondiale grazie ai numerosi utilizzi da parte di programmi televisivi internazionali. Un ulteriore cambiamento avvenne il 27 dicembre 1968 quando Umiliani decise di comprare dei locali a Roma che trasformò in studio di registrazione personale che prese il nome di Sound Work-Shop Studio, prendendo ispirazione dal più famoso [[BBC Radiophonic Workshop]]. In questo studio compose e registrò quasi tutti gli album e le colonne sonore degli anni successivi, dedicandosi al contempo anche alla realizzazione di album destinati al mercato di sonorizzazioni per i programmi e i documentari della [[Rai]].<ref>{{cita|Campanella|pp. 27-28}}.</ref>
Nel febbraio 1984, dopo un'intervista radiofonica presso gli studi Rai di Via Asiago a [[Roma]], viene colto da un ictus debilitante che lo tiene lontano dal lavoro per un lungo periodo. Nel 1991, dopo la riabilitazione, ritorna in scena e, l'anno seguente, esce l'album ''Umiliani Jazz Family'', nato dalla collaborazione con [[Paolo Fresu (musicista)|Paolo Fresu]], [[Giovanni Tommaso]] e Gianpaolo Ascolese, con la figlia Alessandra in veste di vocalist per la prima volta<ref>{{Cita web|url=http://www.umiliani.com/piero_umiliani.html|titolo=Piero Umiliani|accesso=2021-07-23}}</ref>. {{
Una serie di raccolte e ristampe di successo (per lo più realizzate da [[Right Tempo]] e [[Cinevox]]) convinsero Umiliani a ritornare a suonare dal vivo partecipando a diversi festival e rassegne fino all'ultimo concerto, tenuto al Classico Village per il [[Roma Jazz Festival]], il 25 ottobre del 2000.
|