Serafino Aldo Barbaro: differenze tra le versioni

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== Biografia ==
Conclusi gli studi al liceo "Petrarca" di [[Trieste]], città nella quale i suoi genitori si erano trasferiti, Barbaro aveva deciso di frequentare l'Accademia militare. Sottotenente nel [[Brigata meccanizzata "Sassari"|151º Reggimento della Divisione "Sassari"]], nel febbraio del 1943 era stato mandato nei [[Penisola balcanica|Balcani]], inquadrato nel [[52º Reggimento fanteria "Alpi"|52º Reggimento della Divisione "Cacciatori delle Alpi"]].
 
Rimpatriato subito dopo l'[[8 settembre 1943|armistizio]], il giovane ufficiale a metà settembre era già tra i partigiani della [[Brigate Garibaldi|II Divisione d'assalto Garibaldi "Piemonte"]], distinguendosi in numerose audaci azioni nelle [[Valli di Lanzo]]. Alcune di queste sono ricordate nella motivazione della massima ricompensa al valore militare di cui è stato insignito: attacchi a formazioni nazifasciste, distruzione d'impianti militari, sabotaggi alle vie di comunicazione.
 
A Barbaro fu fatale la realizzazione di un piano per rifornire di armi le formazioni partigiane: con un gruppo di uomini in divisa da "[[repubblichini]]" era andato a "dare il cambio" alle guardie di un deposito d'armi. I partigiani non avevano destato sospetti ed erano riusciti ad entrare nell'edificio, dove avevano caricato di armi e munizioni un autocarro. Furono intercettati poco dopo essersi allontanati dal deposito. Raggiunto da un proiettile, Barbaro, che era alla guida dell'automezzo, riuscì a mantenerne il controllo e a condurre l'automezzo sino ad una casa isolata presso [[Coassolo]], dove i partigiani si disposero per la notte. Ma i nazifascisti avevano organizzato subito un rastrellamento nella zona. Sorpresi nel sonno i partigiani, grazie al loro comandante che li copriva, riuscirono a sganciarsi. Barbaro, dopo aver sparato sino all'ultimo colpo del suo mitra, fu catturato e immediatamente passato per le armi.
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<references/>
 
== Collegamenti esterni ==
==Bibliografia==
* {{Collegamenti esterni}}
{{Partigiani d'Italia|indirizzo=serafino-aldo-barbaro}}
 
{{Portale|biografie|storia}}
 
[[Categoria:Medaglie d'oro al valor militare]]