Cimitero monumentale di Milano: differenze tra le versioni
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{{Cimitero
|Nome = Cimitero monumentale di Milano
|Immagine = Cimitero Monumentale di Milano nella sua vista esterna frontale.jpg
|Dimensione = <!--da inserire solo se la dimensione è diversa da 300px-->
|Didascalia = L'ingresso
|Tipo = Civile
|Confessione religiosa = Mista
|Stato = In uso
|Nazione = ITA
|Città = [[Milano]]
|Periodo costruzione = 1864 - 1866
|Data apertura = 1º gennaio [[1867]]
|Data chiusura =
|Data riapertura =
|Area =
|Ingegnere =
|Architetto = [[Carlo Maciachini]]
|Tombe famose = v. [[Sepolture illustri del Cimitero Monumentale di Milano]] e [[Edicole funerarie del Cimitero Monumentale di Milano]]
|Note = Contiene Famedio, antico e pionieristico Tempio Crematorio, sezione acattolica e sezione israelita
|Indirizzo = Piazzale Cimitero monumentale
}} Il '''cimitero monumentale di Milano''' è il grande [[cimitero]] cittadino che si estende nei pressi del centro del [[Milano|capoluogo lombardo]].
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[[File:Milano, Cimitero Monumentale.jpg|thumb|left|Vista dall'interno verso l'ingresso, foto d'epoca]]
Il
La prima deliberazione relativa all'erezione del nuovo cimitero fu quella presa nel 1837 dalla Congregazione Municipale (l'attuale giunta municipale delle città italiane) presieduta dal podestà conte [[Gabrio Casati]] nel suo primo anno di mandato: in quella deliberazione la giunta bandiva un concorso per un nuovo cimitero che fosse «degno del lustro di Milano, onde riunirvi lapidi e monumenti per distinti cittadini e sepolcri di famiglia, e vasto a raccogliere tutte le spoglie dei trapassati»
Dal 1837, data della prima delibera, al 1863, data dell'approvazione del progetto definitivo del Maciachini, trascorse un quarto di secolo segnato da difficoltà, contrasti e litigi. L'iniziale delibera del 1837 aveva previsto che il cimitero sorgesse su un'area fuori città di {{formatnum:55200}} mq alle Cascine Abbadesse (oggi nei pressi via Melchiorre Gioia): nel giugno 1839, allo scadere del concorso, vennero presentati venticinque progetti fra i quali ebbero grande appoggio quelli degli architetti [[Alessandro Sidoli]] e [[Giulio Aluisetti]]; i progetti vennero sottoposti per un parere all'[[Accademia delle Belle Arti di Brera]], che preferì il progetto del Sidoli. Nonostante questo parere autorevole, il 12 agosto 1843 il consiglio incaricò l'Aluisetti di redigere un secondo disegno che venne quindi approvato il 4 settembre 1846.
[[File:9151 - Milano - Carlo Maciachini, Cimitero Monumentale (1866) - Foto Giovanni Dall'Orto, 25-Sept-2007.jpg|thumb|left|Dettaglio del loggiato]]
Il nuovo progetto, tuttavia, si arenò per una serie di eccezioni e obiezioni sollevate sull'area prescelta e sulle caratteristiche del terreno che lasciavano temere un inquinamento delle acque potabili che lo attraversavano. Superata ogni obiezione grazie al rapporto del celebre chimico [[Antonio Kramer]], il progetto venne inviato per approvarne la spesa al
I [[Cinque giornate di Milano|fatti politici del 1848]] portarono a un ulteriore stallo della questione ma non della lotta fra il progetto del Sidoli e quello dell'Aluisetti: nel 1855, infatti, con Milano nuovamente sotto l'amministrazione asburgica, la congregazione risollevò il tema del
[[File:Cimitero monumentale di Milano 01.jpg|thumb|Uno dei viali alberati interni del cimitero]]
Cominciarono dunque i lavori di spianamento del terreno e costruzione del muro di cinta. La sopraggiunta liberazione dall'Austria tuttavia determinò che il nuovo
Venne quindi indetto un nuovo concorso con termine il 30 settembre 1861, poi protratto al 31 dicembre e infine al febbraio 1863, al quale parteciparono ventuno progetti fra cui quello di [[Carlo Maciachini]] che, nella seduta del 10 luglio 1863 venne indicato come il migliore. Negli stessi anni in cui si dava avvio ai lavori per la [[
=== L'apertura del Monumentale ===
La benedizione inaugurale fu impartita da [[monsignore|monsignor]] Giuseppe Calvi il [[Commemorazione dei defunti|2 novembre (giorno della commemorazione dei defunti)]] del [[1866]], alla presenza del sindaco Beretta; nello stesso giorno avvenne la prima tumulazione, quella della salma, traslata dal [[
|titolo = Iscrizioni delle chiese e degli altri edifici di Milano dal secolo VIII ai giorni nostri
|autore-capitolo = Forcella, Vincenzo |url = https://archive.org/details/iscrizionidellec78forc |editore = |città = Milano |anno = 1889 |capitolo = Cimitero Monumentale |url_capitolo = https://archive.org/stream/iscrizionidellec78forc#page/104/mode/2up/search/noseda |p = 14}}</ref>.
Il recinto in muratura venne completato nel 1870, mentre l'Ossario, con allora soprastante cappella cattolica, fu terminato nel 1874. Da allora il
Per l'altissimo valore artistico di sculture, tombe, edicole funerarie e altre opere presenti al suo interno, il
Al [[1970]] risale un ampliamento con intervento "mimetico" in forme [[Architettura neogotica|neogotiche]].
== Descrizione ==
Il progetto Maciachini si caratterizza per la funzionale distribuzione delle costruzioni architettoniche: la facciata dell'ingresso si presenta come una aggregazione ordinata e simmetrica di edifici dal cui fulcro, originariamente destinato a chiesa e trasformato in [[Famedio]] nel corso dei lavori, si dipartono ali porticate (dette ''Gallerie'') che terminano piegandosi in avanti di 90° per delimitare un piazzale. Le Gallerie sono scandite dalle cosiddette ''Edicole'', che si trovano in testa e agli angoli di intersezione dei porticati. Anche all'interno del Monumentale prevale questa composizione modulare, con un viale centrale che lo divide in due parti simmetriche e che si incrocia a metà percorso con un asse trasversale, determinando le coordinate di una griglia entro la quale sono compresi i vari ''Riparti''. La rigorosità dell'insieme è tuttavia movimentata dalla varietà di architetture, ispirate a scelte stilistiche eclettiche e meno severe rispetto ad altri cimiteri neoclassici di cui si erano nel frattempo dotate altre città italiane. Importante anche l'uso dei materiali, che Maciachini aveva scelto facendo attenzione alla qualità funzionale ma anche alla resa cromatica, giocando sul contrasto fra il bianco del [[Marmo Botticino|Botticino]] e il rosso scuro della [[pietra Simona]] nelle fasce orizzontali che risaltano sulla facciata.
=== Famedio ===
[[File:Monumentale di Milano ingresso.jpg|thumb|Il Famedio|alt=|sinistra]]
Il [[
Dal [[1869]] si incominciò a pensare di far divenire questa chiesa mancata, appunto, un
Nel [[1895]] morì [[Cesare Cantù]],
[[File:Cimitero Monumentale Central Hall.jpg|thumb|Interno del famedio con la tomba di Alessandro Manzoni al centro]]
I milanesi tumulati direttamente nel
Nel
Nel [[1983]] gli [[Affresco|affreschi]] delle volte del
Oltre al
Tutte queste tumulazioni speciali sono completamente a carico del
[[File:Cimitero Monumentale di Milano - Tomba di Arturo Toscanini straightened.jpg|thumb|Edicola di [[Arturo Toscanini]], inizialmente costruita per il figlio Giorgio, bambino morto di [[difterite]] a [[Buenos Aires]] nel [[1906]] mentre era al seguito del padre; è opera dell'architetto [[Mario Labò]]; si notano, scolpiti da [[Leonardo Bistolfi]], simboli d'infanzia e di viaggio in mare, il mesto viaggio di ritorno che dovette fare la piccola salma<ref>{{Cita news|lingua=IT|autore=|url=http://www.rocaille.it/cimitero-monumentale-milano/|titolo=Cimitero Monumentale, Milano|pubblicazione=Rocaille - A Blog about Decadence, Kitsch and Godliness|data= 15 dicembre 2014 |accesso= 11 marzo 2017 }}</ref>]]
=== Tempio crematorio ===
[[File:Monumentale di Milano ingresso al Tempio Crematorio.jpg|miniatura|Tempio Crematorio]]
Nel 1876 venne edificato, per volontà dell'industriale tessile Alberto Keller, il primo [[Cremazione|tempio crematorio]] in Italia. Il primitivo apparecchio crematorio presente nel tempio, consisteva in un'ara dove l'incenerimento della salma era assicurato da una serie di fiammelle alimentate a gas illuminante su sistema Polli-Clericetti. Nel corso degli anni si succedettero numerose modifiche fino all'installazione nel 1896 dei quattro forni di tipo [[Paolo Gorini|Gorini]], originariamente alimentati a legna, tuttora visibili<ref>{{Cita web|url=https://monumentale.comune.milano.it/index.php/cimitero-monumentale/tempio-crematorio|titolo=Tempio Crematorio {{!}} Cimitero Monumentale Milano|sito=monumentale.comune.milano.it|accesso=2023-05-12}}</ref>.
Il crematorio ha cessato il suo funzionamento dopo l'introduzione dei più moderni forni del crematorio nel [[cimitero di Lambrate]]<ref>{{Cita web|url=https://www.milanofree.it/milano/monumenti/crematorio-di-lambrate.html|titolo=Crematorio di Lambrate|sito=Milanofree.it|lingua=it-it|accesso=2023-05-12}}</ref>.
=== Sepolture illustri ===
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=== Il Riparto israeliti ===
Il Riparto, progettato dal Maciachini, fu aperto nel [[1872]] in sostituzione delle zone israelitiche dei soppressi cimiteri milanesi. Si trova ad est del
La numerazione delle tombe si ripete, in quanto il Riparto è suddiviso in 6 campi e un ampliamento. Vi sono inoltre tre campi comuni di cui uno per i bambini, con sepolture comprese tra il [[1873]] e il [[1894]], composto da piccole lapidi in mezzo a un prato riportanti nome, cognome e data di morte.
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Numerosi sono i monumenti di valore artistico a cui hanno contribuito architetti e scultori importanti, descritti nella guida storico-artistica di Giovanna Ginex e Ornella Selvafolta<ref>Giovanna Ginex, Ornella Selvafolta, ''Il Cimitero Monumentale di Milano, Guida storico-artistica'', Silvana Editore, 1999</ref>.
Hanno lavorato nel Riparto israeliti, gli architetti Carlo Maciachini (edicole Davide Leonino e Pisa), [[Giovanni Battista Bossi]] (tomba Anselmo de Benedetti), [[Ercole Balossi Merlo]] (edicola Leon David Levi), [[Luigi Conconi]] (edicola Segre), [[Giovanni Ceruti]] (edicola Vitali), Carlo Meroni (tomba Taranto), Cesare Mazzocchi (edicola Giulio Foligno), [[Manfredo D'Urbino]] (edicola Jarach, tomba Mayer, tomba Besso, monumento ai Martiri Israeliti del Nazismo), [[Gigiotti Zanini]] (tomba Zanini), Adolfo Valabrega (edicola Moisè Foligno), Agostino Caravati (tomba Alessandro Forti), Luigi Perrone (edicola Goldfinger), e gli scultori [[Emilio Quadrelli]] (edicola Pisa), Giuseppe Daniele Benzoni (tomba Ottolenghi Finzi), Luigi Vimercati (tomba Estella Jung), Rizzardo Galli (tomba Vittorio Finzi), [[Enrico Cassi]] (tomba De Daninos), [[Attilio Prendoni]] (tombe Errera e Conforti), [[Eduardo Ximenes]] (edicola Treves), [[Giulio Branca]] (tomba Giovanni Norsa, tomba Michelangelo Carpi), fratelli Bonfanti (tombe Davide e Beniamino Foà), [[Enrico Astorri]] (tombe Carolina Padova e Fanny Levi Cammeo), [[Egidio Boninsegna]] (tomba Giuseppe Levi), [[Dario Viterbo]] ([[Colombario|colombaro]] Levi Minzi), [[Giannino Castiglioni]] (tombe Ettore Levis e Goldfinger), [[Adolfo Wildt]] (tomba Cesare Sarfatti), [[Eugenio Pellini]] (tomba Bettino Levi), [[Arrigo Minerbi]] (tomba Renato del Mar), [[Roberto Terracini]] (tomba Nino Colombo).<ref>Si veda la descrizione delle principali tombe e degli artisti che le hanno realizzate sul sito https://www.monumentale-israelitico.it/</ref>
Il padiglione centrale è stato arricchito nel maggio [[2015]] con vetrate artistiche rappresentanti le [[Dodici tribù di Israele]], opere dell'artista Diego Pennacchio Ardemagni<ref>{{Cita news|lingua=IT|autore=|url=http://www.mosaico-cem.it/articoli/vita-ebraica/inaugurato-il-nuovo-tempietto-al-monumentale|titolo=Inaugurato il nuovo tempietto al Monumentale - Mosaico|pubblicazione=Mosaico|data=2015-05-28|accesso=2017-03-12}}</ref>.
== Autori celebri di opere funerarie nel cimitero monumentale ==
La sepoltura al Monumentale divenne nel corso degli anni una forma importante di rappresentanza sociale, soprattutto dopo l'istituzione (1895) delle sepolture perpetue che, garantendo una permanenza nel tempo dell'edificazione di una tomba di famiglia, diede slancio all'attività di grandi architetti, scultori e artisti che nel tempo hanno reso il cimitero un campionario significativo degli stili e delle testimonianze artistiche che si sono avvicendate dall'[[XIX secolo|Ottocento]] in avanti. Le opere più numerose risalgono ai primi anni del [[XX secolo|Novecento]], quando gli spazi non si erano ancora saturati, ma non mancano esempi di stili successivi, tanto da rendere possibile l'intreccio di diverse letture: non solo il passaggio di diverse stagioni artistiche, ma anche la storia civile e l'immagine stessa della città.
All'elevatissimo numero di edicole, monumenti funebri, statue, gruppi scultorei hanno lavorato nel corso della storia del cimitero diversi artisti, tra cui:[[File:Monumentale di Milano Edicola Antonio Bernocchi 2 (1936) Arch. Alessandro Minali, scultore Giannino Castiglioni.jpg|thumb|La tomba di [[Antonio Bernocchi]], realizzata da [[Giannino Castiglioni]]]]{{div col|cols=Riccardo Pitter (1899-1976)}}
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*[[Giovanni Broggi]] (1853-1919)
*[[Enrico Butti]] (1847-1932)
*[[Antonio Carminati (scultore)|Antonio Carminati]] (1859-1908)
*[[Giannino Castiglioni]] (1884-1971)
*[[Ettore Cedraschi]] (1909-1996)
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File:Francesco Hayez cimitero monumentale milano.jpg|Monumento a [[Francesco Hayez]] nella Cripta del Famedio
File:Monumentale di Milano busto di Verdi nel Famedio.jpg|Busto di [[Giuseppe Verdi]] nel Famedio
File:Tomba di Carlo Cattaneo
File:Alessandro Manzoni monumentale.jpg|Tomba di [[Alessandro Manzoni]] nel Famedio
File:Cimitero monumentale 0000.jpg|Un monumento funebre
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File:Monumentale di Milano edicola Erba (1898-1910) (Borsani-Savoldi).jpg|Edicola Erba
File:Monumentale di Milano edicola Origgi (Giuseppe Boni, 1909).jpg|Edicola Origgi
File:Cimitero monumentale di milano 001.jpg|Monumento funebre a memoria di
File:Monumentale di Milano edicola Gaetano Casati.jpg|Edicola Gaetano Casati, progettata da [[Gaetano Moretti]]
File:Adolfo Wildt, edicola körner, 1929, 02.jpg|Edicola [[Guglielmo Korner|Korner]], progettata da [[Giulio Ulisse Arata]], con scultura di [[Adolfo Wildt]]
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== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
* {{cita web|url=http://www.comune.milano.it/wps/portal/ist/it/vivicitta/luoghicultura/musei_spazi_espositivi/cimitero_monumentale/visita_monumentale|titolo=
* {{cita web|url=https://monumentale.comune.milano.it/index.php/personaggi-celebri|titolo=Persone sepolte, tumulate e ricordate nel Famedio di Milano}}
* {{cita web|url=https://monumentale-israelitico.it|titolo=Guida al riparto israelitico del Cimitero Monumentale di Milano}}
{{Cimiteri di Milano}}
{{Monumenti di Milano}}
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