Lo scudo di Talos: differenze tra le versioni
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{{libro
|titolo = Lo scudo di Talos
|titoloalfa = Scudo di Talos, Lo
|annoorig = 1988
|tipo = storico
|genere = [[romanzo]]
|sottogenere = [[romanzo storico|storico]]
|lingua = it
|ambientazione = [[Peloponneso]]
|immagine =
}}
'''''Lo scudo di Talos''''' è un romanzo
Il libro ha avuto molte edizioni in [[lingua italiana|italiano]]<ref>V. Catalogo SBN</ref>; inoltre è stato tradotto in [[lingua spagnola|spagnolo]]<ref>{{Cita web|url=https://search.worldcat.org/it/title/432878279|titolo=Talos de Esparta|lingua=en|accesso=3 agosto 2024}}</ref>, [[lingua greca moderna|neogreco]]<ref>{{Cita web|url=https://search.worldcat.org/it/title/1111709287|titolo=Η ασπίδα της Σπάρτης|lingua=en|accesso=3 agosto 2024}}</ref>, [[lingua russa|russo]]<ref>{{Cita web|url=https://search.worldcat.org/it/title/71354683|titolo=Спартанец: [роман]|lingua=en|accesso=3 agosto 2024}}</ref>, [[lingua polacca|polacco]]<ref>{{Cita web|url=https://search.worldcat.org/it/title/76348623|titolo=Spartanin|lingua=en|accesso=3 agosto 2024}}</ref>, [[lingua slovena|sloveno]]<ref>{{Cita web|url=https://search.worldcat.org/it/title/449246964|titolo=Talosov ščit|lingua=en|accesso=3 agosto 2024}}</ref>, [[lingua inglese|inglese]]<ref>{{Cita web|url=https://search.worldcat.org/it/title/969667529|titolo=Spartan : [a novel]|lingua=en|accesso=3 agosto 2024}}</ref>.
==Trama==
===Prima parte===
Kleidemos è un ragazzo spartano nato nella nobile famiglia [[Spartiati|spartiata]] dei Kleomenidi, tra le più importanti di Sparta, ma a causa di una malformazione al piede
Il [[fato]] vuole che Talos salvi una sua cara amica e futura fidanzata, Antinea (figlia di un contadino ilota che Talos stava aiutando nei campi), da una tentata violenza fisica da parte di Brithos e dei suoi amici, ignaro che
Allo scoppio delle [[guerre persiane]]
Al loro rientro in patria, però, i tre guerrieri superstiti sono accusati di diserzione e codardia, poiché un agente della [[Crypteia|Krypteia]],
===Seconda parte===
In seguito alla gloriosa morte di Brithos, Talos è riconosciuto come Spartano e unico superstite della famiglia dei Kleomenidi, e scopre il suo vero nome, Kleidemos; tornato da Platea a Sparta
A [[Bisanzio]], Pausanias illustra a Kleidemos i suoi piani futuri: vorrebbe, con l'aiuto del re di Persia, rovesciare gli [[Eforo|Efori]] e il re [[Leotichida]]
Tornato in patria a sua volta, Pausanias riceve un biglietto di Lahgal, che lo invita a recarsi in un luogo isolato per parlare con lui. Non spiegandosi perché sia ancora vivo, visto che aveva ordinato a Kleidemos di ucciderlo, Pausanias spera di
▲In seguito alla gloriosa morte di Brithos, Talos è riconosciuto come Spartano e unico superstite della famiglia dei Kleomenidi, e scopre il suo vero nome, Kleidemos; tornato da Platea a Sparta, si reca presso la sua vera madre, Ismene, che però muore subito dopo averlo riabbracciato. A quel punto, sotto la protezione del re [[Pausania (generale)|Pausanias]], il giovane intraprende la regna militare al servizio di Sparta. Dopo essere sbarcato a [[Cipro]], dove conosce il giovane schiavo siriano Lahgal, Kleidemos comanda per quattro anni il quarto battaglione di [[Tracia]], divenendo "uno sterminatore lucido e implacabile". Una sera, in preda allo scoramento, è sul punto di suicidarsi, ma Lahgal, divenuto servo del re Pausanias, gli comunica che se compirà una missione per conto del re, potrà poi tornare a Sparta.
All'inizio dell'inverno del
▲A [[Bisanzio]], Pausanias illustra a Kleidemos i suoi piani futuri: vorrebbe, con l'aiuto del re di Persia, rovesciare gli [[Eforo|Efori]] e re [[Leotichida]]s, instaurando un regime dove gli Spartiati e gli Iloti sarebbero riconosciuti come uguali; Kleidemos accetta di partire con Lahgal per dirigersi a Kelainai, in [[Frigia]], dove consegnerà un messaggio di Pausanias e attenderà la risposta. Giunto a Kelainai, Kleidemos incontra il [[satrapo]] [[Artabazo]]s, che assicura il suo completo appoggio ai progetti di Pausanias. Tornato a Bisanzio, Kleidemos riferisce quanto detto da Artabazos a Pausanias; questi, di rimando, gli riferisce di essersi incontrato con Karas, che gli ha detto che gli Iloti sono pronti e aspettano un segnale di Kleidemos. Dopo questa discussione, Kleidemos si imbarca per la Grecia, poiché Pausanias gli ha ordinato di tornare a Sparta per tenersi pronto.
▲Tornato in patria a sua volta, Pausanias riceve un biglietto di Lahgal, che lo invita a recarsi in un luogo isolato per parlare con lui. Non spiegandosi perché sia ancora vivo, visto che aveva ordinato a Kleidemos di ucciderlo, Pausanias spera di poter indurlo a non parlare con gli Efori, ma non sa che dietro la casa sono appostati degli Spartiati, pronti a testimoniare contro di lui quando lo sentiranno confessare i suoi crimini; infatti, nello scusarsi con Lahgal, Pausanias confessa le sue trame con i Persiani (ma non accennando a Kleidemos). Sulla via del ritorno, accorgendosi che gli Efori lo aspettavano per arrestarlo, Pausanias si rifugia in un tempio, dove è murato vivo e muore di stenti.
La battaglia finale inizia quella stessa notte, ma mentre si combatte arditamente da entrambe le parti
▲All'inizio dell'inverno del [[464 a.C.]], Kleidemos lascia la Sissitia, andando a vivere nella casa dei Kleomenidi, dove egli ordina al più vecchio e fedele dei servitori iloti, Alesos, di andare a prendere sua madre adottiva sul Taigeto e di portargliela. La madre, su sua richiesta, gli comunica che Antinea e il padre Pelias vivono in Messenia, a tre giorni di cammino; di Karas, invece, confessa di non sapere più nulla da ben tre mesi. Una mattina, Kleidemos parte per andare a trovare Antinea e, una volta rimessosi dal difficile viaggio, racconta a lei e al padre le sue vicende; si unisce ad Antinea quella stessa notte, poi riparte il mattino dopo. Sulla via del ritorno, però, si verifica un [[Terremoto di Sparta del 464 a.C.|violentissimo sisma]] e, tornato in città, Kleidemos scopre che Sparta è in gran parte distrutta; vede poi gli Iloti scendere dalla montagna per attaccare la città e resta a guardare i combattimenti sostenuti dai pochi Spartiati rimasti, che resistono valorosamente e respingono l'attacco. Dopo il combattimento, Karas, cieco da un occhio, poiché la [[Krypteia]] l'aveva torturato senza risultato per sapere cosa gli aveva detto Pausanias, giunge a casa di Kleidemos e gli chiede di scegliere definitivamente se schierarsi con gli Spartiati o con gli Iloti. Kleidemos decide di tornare dagli Iloti, ma prima recupera dall'Eforo Episthenes il rotolo che Leonida aveva scritto prima delle Termopili, e dato a lui e Brithos, ma sottratto da un inviato della Krypteia e sostituito con uno bianco.
▲Dopo aver preso il rotolo, Kleidemos, ridiventato Talos il Lupo, torna dagli Iloti: Karas toglie la maledizione dalla spada di [[Aristodemo (re dei Messeni)|Aristodemo]] e Kleidemos guida gli Iloti a ricostruire la loro città leggendaria, [[Itome (monte)|Ithome]], che è fortificata e sistemata in vista di un assedio. Nel primo anno di [[Terza guerra messenica|combattimenti]], [[Cimone]] di Atene, simpatizzante degli Iloti, manda un esercito in loro aiuto, ma viene sconfitto dagli Spartani e [[Ostracismo|ostracizzato]] dagli ateniesi, che restaurano un governo anti-spartano. Il secondo anno, Antinea, dopo aver avuto un bambino, viene colpita da un dardo ateniese, ma si salva e si rimette; anche quell'estate gli Iloti resistono valorosamente contro le superiori forze nemiche. Il terzo anno, però, Talos sa di non poter resistere, e ordina quindi a Karas di sgomberare donne, vecchi e bambini prima che riprenda l'assedio, poi si incontra personalmente col secondo re spartano [[Plistarco|Pleistarchos]] per chiedergli di togliere l'assedio, ma questi rigetta la proposta, anche quando Talos tenta di convincerlo dicendogli che [[Leonida I|Leonidas]] avrebbe voluto concedere la cittadinanza agli Iloti (riferendosi al rotolo che aveva scritto prima della battaglia).
▲La battaglia finale inizia quella stessa notte, ma mentre si combatte arditamente da entrambe le parti, all'improvviso gli Efori mandano dei messaggeri tramite i quali chiedono, sulla base di un [[oracolo di Delfi]], di sospendere la battaglia, lasciando che gli Iloti possano andare a colonizzare un luogo offerto loro dagli Ateniesi. Il libro si conclude quando, finiti i festeggiamenti, Karas torna a cercare Talos, ma trova solamente un lupo che lo conduce all'armatura da lui indossata, che potrà rivestire solo quando il suo popolo sarà nuovamente in difficoltà.
== Note storiche ==▼
== Edizioni ==
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*Valerio Massimo Manfredi, ''Lo scudo di Talos'': ed. scolastica, lettore: Manuela Faoro, Feltre: Centro internazionale del libro parlato, [dopo il 2010]
*Valerio Massimo Manfredi, ''Eroi'', Milano: Mondadori, 2011, contiene: ''Lo scudo di Talos, Le paludi di Hesperia, L'armata perduta''
*{{cita libro |autore=Valerio Massimo Manfredi |titolo=Lo scudo di Talos |editore=Mondadori |collana=Oscar junior |data=26 marzo 2013 |p=398 |ISBN=9788804627227}}
*{{cita libro |autore=Valerio Massimo Manfredi |titolo=Lo scudo di Talos |editore=Mondadori |collana=Oscar absolute |data=21 giugno 2016 |p=318 |ISBN=9788804662648}}
*Valerio Massimo Manfredi, ''Lo scudo di Talos'', Milano: Centauria, 2016
*{{cita libro |autore=Valerio Massimo Manfredi |titolo=Lo scudo di Talos |editore=Mondadori |collana=Oscar junior |data=5 maggio 2020 |p=416 |ISBN=9788804725213}}
*Valerio Massimo Manfredi, ''Lo scudo di Talos'', illustrazioni di [[Tanino Liberatore]]; con uno scritto di Johnny Costantino, Milano: Mondadori, 2022
*{{cita libro |autore=Valerio Massimo Manfredi |titolo=Lo scudo di Talos |editore=Mondadori |collana=Oscar junior |data=5 settembre 2023 |p=416 |ISBN=9788804778615}}
;Versione a fumetti:
*Onofrio Catacchio, ''Lo scudo di Talos: il graphic novel'', (Valerio Massimo Manfredi); adattamento di [[Onofrio Catacchio]]; disegni di Alessio Fortunato; lettering e colori di Christian Marra, Milano: Oscar Mondadori, 17 ottobre 2023, pp.144 ISBN 9788804743552
<references/>
==Collegamenti esterni==
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