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Il Gambia ha le sue radici storiche, come molte altre nazioni dell'Africa occidentale, nel commercio degli schiavi. Era infatti questa la ragione che spinse prima i portoghesi, e poi gli inglesi, ad avere una colonia sul fiume Gambia. Dall'indipendenza, ottenuta nel 1965, il Gambia ha goduto di una relativa stabilità politica, a eccezione del periodo di governo militare dopo il colpo di stato del 1994 che ha visto come presidente Yahya Jammeh.
 
Grazie alla terra fertile, l'economia del paese è basata sull'agricoltura, ma hanno rilevanza anche la pesca e il turismo. Circa un terzo della popolazione vive al di sotto della [[soglia di povertà]] internazionale di 1,25 [[dollari]] al giorno.
 
== Storia ==
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Dopo le [[Elezioni presidenziali in Gambia del 2016|elezioni del 1º dicembre 2016]], la commissione elettorale dichiarò vincitore delle presidenziali [[Adama Barrow]]. Data la sua sconfitta elettorale, Jammeh, al potere da 22 anni, in un primo momento espresse l'intenzione di ritirarsi, per poi dichiarare nulli i risultati con la richiesta di una ulteriore votazione ma innescando così la crisi istituzionale che portò all'[[Operazione Restore Democracy|invasione]] del Gambia da parte di una coalizione a guida [[Comunità economica degli Stati dell'Africa occidentale|ECOWAS]]. Il 20 gennaio 2017 Jammeh annunciò ancora una volta il suo ritiro e due giorni dopo fuggì in Camerun, portando con sé ingenti risorse finanziarie sottratte al patrimonio Statale del proprio Paese.
 
Il 14 febbraio 2017 il Gambia ha iniziato le procedure per la riammissione nel Commonwealth e ha formalmente presentato la domanda di riunione al Segretario Generale Patricia Scotland il 22 gennaio 2018. [[Boris Johnson]], primo [[Segretari di Stato per gli affari esteri e del Commonwealth|Segretario di Stato per gli affari esteri e del Commonwealth]] a visitare il Gambia dall'indipendenza del 1965, ha annunciato che il governo britannico dava il suo benestare al ritorno del Gambia nel Commonwealth.
 
== Geografia ==
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== Economia ==
Il Gambia è uno dei paesi più poveri e meno sviluppati al mondo. Il [[Programma delle Nazioni Unite per lo sviluppo]] l'lo ha piazzatocollocato al 173º posto su 188 paesi.<ref>{{Cita web|url=http://hdr.undp.org/en/composite/HDI|titolo={{!}} Human Development Reports|sito=hdr.undp.org|lingua=en|accesso=27 aprile 2018}}</ref>
 
In ordine di importanza, i maggiori settori dell'economia sono: l'agricoltura di sussistenza; la coltivazioneproduzione, la lavorazione e l'esportazione di [[Arachide (seme)|arachidi]]; il turismo; le [[Rimessa|rimesse]] di denaro di cittadini emigrati all'estero; l'industria; il re-export attraverso il porto del paese; gli aiuti finanziari esteri.
 
Circa tre quarti della popolazione lavora nell'agricoltura.<ref>{{Cita pubblicazione|autore=The Gambia Bureau of Statistics|titolo=The Gambia Demographic and Health Survey 2013|rivista=|volume=|numero=|url=https://dhsprogram.com/pubs/pdf/FR289/FR289.pdf}}</ref> Questa è rimasta essenzialmente invariata e consiste in colture di [[Sorghum vulgare|sorgo]] e [[Zea mays|granoturco]] per metà delle aree coltivate, di arachidi per un altro quarto e il resto per piccole colture di sussistenza. I raccolti coprono solo metà del fabbisogno alimentare del paese. Paradossalmente le terre coltivate sono solo metà di quelle disponibili con l'altra metà che non viene sfruttata.<ref name=":4">{{Cita web|url=https://www.cia.gov/library/publications/the-world-factbook/geos/ga.html|titolo=The World Factbook — Central Intelligence Agency|lingua=en|accesso=27 aprile 2018|dataarchivio=24 aprile 2020|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20200424094354/https://www.cia.gov/library/publications/the-world-factbook/geos/ga.html|urlmorto=sì}}</ref><ref name=":5">{{Cita libro|autore=David Perfect|titolo=Historical Dictionary of The Gambia|anno=2006|editore=|p=28}}</ref> L'allevamento e la pesca giocano un importante ruolo nello sfamare la popolazione ma contribuiscono molto poco al PIL.<ref name=":6">{{Cita pubblicazione|autore=|titolo=UNCTAD, The fisheries sector in the Gambia, 2014|rivista=|volume=|numero=|url=http://unctad.org/en/PublicationsLibrary/ditc2013d4_en.pdf}}</ref> Un terzo della popolazione non ha un fabbisogno alimentare garantito. Secondo l'[[Organizzazione mondiale della sanità]] tra il 2014 e il 2016 oltre 200.000 persone hanno dovuto fare affidamento sugli [[aiuti umanitari]].<ref>{{Cita pubblicazione|autore=|titolo=OCHA, 2014-2016 Revised Strategic Response