Assedio di Torino: differenze tra le versioni
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{{Campagnabox Guerra di successione spagnola}}
L{{'}}'''assedio di Torino''' ebbe luogo nel 1706 durante la [[guerra di successione spagnola]]<ref name="comune.torino.it">{{cita web|url=http://www.comune.torino.it/cultura/biblioteche/ricerche_cataloghi/pdf/bibliografie/assedio.pdf|titolo=comune.torino.it-1706. L’assedio di Torino|accesso=19 gennaio 2011|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180827155031/http://www.comune.torino.it/cultura/biblioteche/ricerche_cataloghi/pdf/bibliografie/assedio.pdf|urlmorto=sì}}</ref>. Oltre {{formatnum:44000}} soldati francesi [[accerchiamento|accerchiarono]] la [[
L'[[assedio]] durò centodiciassette giorni; a conclusione della guerra, con la firma del [[Trattato di Utrecht]] del 1713 e [[Trattato di Rastadt|Rastadt]] dell'anno successivo<ref name="ssbernardobrigida.it">{{cita web|url=http://www.ssbernardobrigida.it/Assedio1706.htm|titolo=La battaglia di Torino|accesso=19 gennaio 2011|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20090112232809/http://www.ssbernardobrigida.it/Assedio1706.htm}}</ref>, [[Vittorio Amedeo II di Savoia|Vittorio Amedeo II]], [[duca di Savoia]], divenne il primo re della sua [[Casa Savoia|dinastia]].
Per le rilevanti dimensioni e importanza della città (una delle pochissime capitali d'Europa in cui sia mai stato posto un [[assedio scientifico|assedio scientificamente studiato]]), ebbe grande risonanza internazionale.
== La guerra ==
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=== La Cittadella ===
[[File:Torino-cittadella-wiki.jpg|thumb|Antica stampa raffigurante la fortificazione pentagonale bastionata della Cittadella di Torino]]▼
{{vedi anche|Cittadella di Torino}}
▲[[File:Torino-cittadella-wiki.jpg|thumb|Antica stampa raffigurante la fortificazione pentagonale bastionata della Cittadella di Torino]]
Strette tra due fuochi (a ovest la Francia e a est l'esercito spagnolo che controllava la [[Lombardia]]), le terre sabaude vennero circondate e attaccate da tre eserciti; perdute [[Susa (Italia)|Susa]], [[Vercelli]], [[Chivasso]], [[Ivrea]] e [[Nizza]] (1704), a resistere rimaneva solo la [[Cittadella di Torino]], [[fortificazione alla moderna|fortificazione]] fatta erigere dal duca [[Emanuele Filiberto I di Savoia]] circa centoquarant'anni prima, ovvero intorno alla metà del [[XVI secolo]]<ref name="milesgloriosus.it"/>.
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==== Preparazione ====
La difesa sotterranea di fortezze e castelli, utilizzata fin dai tempi più remoti, conobbe nuovo impulso e sistematizzazione dopo la caduta di [[Battaglia di Famagosta|Famagosta]]<ref>Durante l'[[assedio di Famagosta]] ci fu un episodio simile a quello di Pietro Micca: i turchi [[Ottomani]], in procinto di conquistare il forte difeso dal comandante Roberto Malvezzi, saltarono in aria con quest'ultimo che, eroicamente, decise di far saltare in aria l'intera polveriera (compreso se stesso, dato che non avrebbe avuto il tempo materiale per fuggire) piuttosto che far penetrare i Turchi nella fortezza; l'intero [[assedio]] fu un susseguirsi di azioni eroiche, basti pensare che i {{formatnum:7000}} Veneziani asserragliati nella fortezza riuscirono a tenere in scacco un esercito di gran lunga più numeroso ({{formatnum:200000}} unità, centinaia di bocche di fuoco e di navi) per diversi mesi, crollando solo per mancanza di viveri (nonostante fossero rimasti appena in 700, compresi i feriti) - vedi {{cita web|url=http://www.milesgloriosus.it/Scenari/Torino_1706/Assedio_Torino_1706.pdf|titolo=Assedio di Torino, maggio-settembre 1706|accesso=21 gennaio 2011}}</ref>, nel 1571 e, soprattutto, dopo il lungo [[assedio di Candia]], concluso nel
Già nel 1572 Emanuele Filiberto ordinava la costruzione della [[Forte Pastiss|casamatta denominata ''Pastiss'']], dotata di una propria galleria di contromina, per difendere il bastione San Lazzaro della Cittadella<ref>{{cita|Gariglio|pp. 178-180|gariglio}}.</ref>. Tuttavia solo nei mesi precedenti l'attacco francese del 1706 fu effettivamente realizzato, sotto gli spalti e le opere principali della cittadella e delle difese urbane, un esteso e capillare sistema di contromina, progettato da [[Antonio Bertola]]<ref>{{cita|Bevilacqua e Zannoni|}}.</ref>.
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[[File:Statua Pietro Micca.JPG|thumb|sinistra|Statua a Pietro Micca]]
Grandi manifestazioni vennero organizzate per celebrare il bicentenario e il tricentenario della battaglia: nel 1906, in una Torino ormai divenuta
In occasione del terzo centenario, nel 2006, la battaglia venne riproposta attraverso una grande ricostruzione storica, grazie all'intervento di figuranti provenienti dalle associazioni storiche di mezza Europa: a ricordo dell'evento, una mostra tematica venne lasciata fruibile al pubblico nel Mastio della Cittadella di Torino<ref>{{cita web|url=http://www.comune.torino.it/cultura/tricentenario/calendario.pdf|titolo=Torino 1706: l'alba di un regno|accesso=7 settembre 2009|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20061008184428/http://www.comune.torino.it/cultura/tricentenario/calendario.pdf}}</ref>.
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=== Atti di convegno ===
* {{cita conferenza|autore=[[Gustavo Mola di Nomaglio]]|coautori=Roberto Sandri Giachino; Giancarlo Melano; Piergiuseppe Menietti|titolo=Torino 1706. Memorie e attualità dell'Assedio di Torino del 1706 tra spirito europeo e identità regionale|conferenza=Atti del Convegno, Torino 29-30 settembre 2006 |editore=Torino, Centro Studi Piemontesi|organizzazione=Associazione Torino 1706-2006|anno=2006 }}
** {{cita conferenza|autore=Marco Anibaldi Ranco|titolo=Cartografia numerica delle opere di difesa e assedio di Torino del 1706 georeferenziata sella cartografia tecnica regionale al
** {{cita conferenza|autore=Fabrizio Antonielli d’Oulx|coautori=Maria Luisa Reviglio della Veneria|titolo=Cenni sugli ordini reali e militari francesi, sabaudi e imperiali dell’assedio di Torino|conferenza=Torino 1706. Memorie e attualità dell'Assedio di Torino del 1706...|pp=253-272}}
** {{cita conferenza|autore=Giuseppe Balbiano d’Aramengo|titolo=L’assedio di Torino nei documenti di Giuseppe Maria Solaro della Margarita |conferenza=Torino 1706. Memorie e attualità dell'Assedio di Torino del 1706...|pp=677-678}}
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