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Nel 1970 l’azienda si aggiudica il premio per la stivaleria da montagna dell’Accademia Internazionale dell’Alta Moda di Torino. Nel 1976 istituisce il Premio Atleta d’Oro, un riconoscimento ai migliori atleti e professionisti sportivi di tutto il mondo che diventa nell’arco di circa quindici anni la più importante manifestazione sportiva del genere. Strutturato in sezioni – Atleta d’Oro, Giovane speranza, Premio Giornalistico, Premio Fotografico, Miglior Tecnico Sportivo – è stato conferito tra gli altri a Sara Simeoni, Guido Zucchi, Franco Baresi, Pietro Mennea, Giuseppe Bergomi, Giovanni Trappattoni, Tamara Bykova, Michel Platini, Diego Armando Maradona, Emanuela Audisio, Arrigo Sacchi, Salvatore Schillaci, Nicoletta Grifoni.
 
Negli [[Anni 1970|anni Settanta]], e in particolare con [[Giochi della XXI Olimpiade|Montréal 1976]], il marchio (all'inizio i cerchi olimpici; dal 1973 assume la forma della freccia alata) si impone nel mondo dello ''sport'' attraverso la sponsorizzazione di alcuni celebri campioni del ''tennis'' e del calcio, fra i quali [[Björn Borg]], [[Roberto Bettega]], [[Marco Tardelli]], [[Walter Zenga]] e [[Giuseppe Gentile]], seguiti dall'atletica leggera, da [[Gabriella Dorio]] sino a [[Ben Johnson]]. Questa campagna di sponsorizzazione traina Diadora in ambito internazionale: la produzione supera i tre milioni di paia, che vengono distribuiti da oltre 3.500 punti di vendita in 45 paesi di tutto il mondo. Grazie a Diadora (in cui già da tempo lavorano i tre figli di Marcello Danieli, ossia Roberto, Pierluigi, Diego) nasce anche la moda della scarpa da ''tennis'' calzata al di fuori del contesto sportivo, usata dai ragazzi come accessorio [[casual]].
 
Sempre negli anni Settanta è attuata una diversificazione della gamma di sport sponsorizzati, che ingloba [[pallacanestro]], [[pallavolo]], [[pugilato]], [[scherma]], [[automobilismo]], [[motociclismo]], [[ciclismo]] e [[pentathlon]], ma soprattutto la creazione nel 1981 del Centro Ricerche Diadora in collaborazione con i bioingegneri e gli ortopedici del Politecnico del Don Gnocchi di Milano, che porta a Diadora grandi innovazioni tecniche e materiali d'avanguardia.
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===Guida Moretti Polegato===
[[File:Diadora Mythos Axeler.JPG|thumb|upright|Diadora Mythos Axeler, un modello della gamma [[2009]]]]
 
L'intenso sviluppo (nel [[1997]] la società ha ricavi per 550 miliardi delle vecchie lire e 650 dipendenti) desta qualche affanno. Il 30 giugno [[1998]] l'[[Invicta]], storica azienda torinese specializzata in zaini, acquista l'azienda di [[Caerano di San Marco|Caerano,]] fondendosi successivamente con essa e spostando nel Trevigiano la propria sede principale. Il sodalizio è però destinato a durare poco: la pessima situazione economica del gruppo costringe nel [[2006]] alla vendita dell'[[Invicta]] alla [[Seven (azienda)|Seven]], mentre tre anni dopo sarà lo stesso marchio Diadora a essere ceduto dal curatore fallimentare alla finanziaria della famiglia Moretti Polegato, azionista di riferimento del gruppo montebellunese [[Geox]]. La proprietà sarà così controllata al 100% dalla Lir, la cassaforte della famiglia Moretti Polegato (85% di [[Mario Moretti Polegato]], 15% del figlio [[Enrico Moretti Polegato]]).<ref>''OggiTreviso.it'', 12 luglio 2017.</ref> La guida dell'azienda sarà affidata al figlio del fondatore della [[Geox]]. L'azienda viene ristrutturata con una diminuzione del numero dei dipendenti e nel 2016 Enrico Moretti Polegato, trentacinquenne e avvocato, dichiara che il risanamento è stato completato.<ref>''NordEst Economia'', 22 luglio 2016</ref> Nel [[2016]] più del 60% del fatturato (arrivato a quota 152 milioni di euro con un aumento del 18,4%) è ottenuto in Italia.<ref name="Ore 2017"/>
 
Nel 2021 il fatturato è triplicato grazie a una strategia diversificata di crescita del marchio avviata con la politica di reshoring nel 2015 e basata successivamente sulla differenziazione dei target tra life style e sport e cospicui investimenti nella ricerca e innovazione.<ref>{{Cita web|url=https://www.ilsole24ore.com/art/la-corsa-diadora-fatturato-triplicato-usa-e-investimenti-reshoring-AEIFkqZ|titolo=La corsa di Diadora: fatturato triplicato negli Usa e investimenti nel reshoring|autore=Chiara Beghelli|sito=Il Sole 24 ORE|data=28 luglio 2021|lingua=it|accesso=16 febbraio 2024}}</ref> Negli ultimi anni, Diadora ha anche puntato sulla sostenibilità, cercando di ridurre l'impatto ambientale dei suoi processi produttivi, avviando l’utilizzo di materiali riciclati e promuovendo pratiche di produzione più eco-sostenibili.<ref>{{Cita web|url=https://sustainability.diadora.com/?gad_source=1&gclid=Cj0KCQiAnrOtBhDIARIsAFsSe526Wh0gdoHipKdwq9_doyypRdRF1TXZEiWRTP9xHg_p-cqwXgp5bnoaAiiAEALw_wcB&gclsrc=aw.ds|titolo=Report Sostenibilità - Diadora|sito=sustainability.diadora.com|accesso=16 febbraio 2024}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://nordesteconomia.gelocal.it/imprese/2022/10/04/news/persone_prodotto_pianeta_diadora_presenta_il_suo_primo_bilancio_di_sostenibilita-10255400/|titolo=Persone, prodotto, pianeta: Diadora presenta il suo primo bilancio di sostenibilità|sito=Nord Est Economia|data=4 ottobre 2022|lingua=it|accesso=16 febbraio 2024}}</ref> L'azienda è riuscita a rimanere una delle principali eccellenze italiane nel settore delle scarpe e dell'abbigliamento sportivo, aprendosi anche al mercato statunitense.<ref>{{Cita web|url=https://wumagazine.com/2021/12/30/diadora-n9000-storia-modelli-collaborazioni/|titolo=DIADORA N9000 - ITALIANA PER ECCELLENZA|autore=Elisa Scotti|sito=WU|data=30 dicembre 2021|lingua=it|accesso=16 febbraio 2024}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.pambianconews.com/2016/05/05/polegato-diadora-pronta-per-lo-sbarco-diretto-in-usa-195496/|titolo=Polegato: "Diadora pronta per lo sbarco diretto in Usa" - Pambianconews notizie e aggiornamenti moda, lusso e made in Italy|sito=https://www.pambianconews.com/|data=5 maggio 2016|lingua=it|accesso=16 febbraio 2024}}</ref>
 
===Made in Italy===
Diadora ha iniziato a dislocare la produzione all'estero negli anni '90 guidata da considerazioni economiche e strategiche, volte a sfruttare i vantaggi competitivi offerti dalla produzione in Paesi con costi del lavoro più bassi, come in quel periodo fecero molte aziende a livello globale. Nel 2015 Diadora ha riaperto la manovia di Caerano di San Marco, investendo anche nella formazione e nello sviluppo delle competenze del personale, e ha avviato una politica di reshoringrilocalizzazione per riportareriportando in Italia la produzione di prodotti che erano precedentemente delocalizzati all'estero. La riorganizzazione della catena di approvvigionamento e la creazione di partenariati con fornitori locali ha potuto garantire un sempre maggiore controllo di qualità dei prodotti fabbricati in Italia e una considerevole riduzione dei tempi di consegna. La produzione nazionale ha anche consentito a Diadora di promuovere l'etichetta "Made in Italy" e beneficiare dell'immagine di alta qualità associata ai prodotti italiani.<ref>{{Cita web|url=https://www.rainews.it/archivio-rainews/media/ContentItem-4a7fe141-ff76-4839-b0b8-c14bc64688da.html|titolo=Diadora: resurrezione di un marchio|sito=Rainews|data=4 gennaio 2015|lingua=it|accesso=16 febbraio 2024}}</ref>
 
Nel 2020 il Centro di Ricerca, chiuso temporaneamente negli anni Novanta, viene riaperto e nel 2022 avviata la collaborazione tecnica per la ricerca con il marciatore [[Massimo Stano]], vincitore della medaglia d’oro alle [[Giochi della XXXII Olimpiade|Olimpiadi di Tokyo del 2021]], e nel 2023 quella con il velocista italiano [[Samuele Ceccarelli]].<ref>{{Cita web|url=https://runningmag.sport-press.it/diadora-inaugura-ufficialmente-il-crd-e-presenta-il-suo-nuovo-atleta-samuele-ceccarelli/|titolo=Diadora inaugura ufficialmente il CRD e presenta il suo nuovo atleta Samuele Ceccarelli|autore=cristinaturini|sito=Running Magazine|data=25 ottobre 2023|lingua=it|accesso=16 febbraio 2024}}</ref>
 
Nel 2021 Diadora lancia Equipe Atomo storica scarpa da running dell’azienda che dopo 30 anni torna ad essere studiata, sviluppata e prodotta in Italia.<ref>{{Cita web|url=https://www.esquire.com/it/stile/accessori-uomo/a38386534/sneakers-da-corsa-diadora/|titolo=Una corsa attraverso l'Italia con le runner Diadora|sito=Esquire|data=8 dicembre 2021|lingua=it|accesso=16 febbraio 2024}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.rivistaundici.com/2021/11/30/diadora-equipe-atomo-campagna/|titolo="Cartoline dall'Italia", la campagna di Diadora Equipe Atomo celebra il Made In Italy|sito=Rivista Undici|data=30 novembre 2021|lingua=it|accesso=16 febbraio 2024}}</ref>
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==Marchio==
===Nome===
Il nome venne suggerito a Danieli da un suo rappresentante: Diadora era il nome antico di Zara, la città dalmata in cui era nato e da dove era dovuto fuggire profugo in Italia, a seguito della cessione della città alla Jugoslavia.<ref name="ReferenceA"/> C'è anche chi sostiene che prese spunto da uno storico sodalizio sportivo fondato nel 1898 a Zara e rifondato poi dagli esuli nel 1962 al [[Lido di Venezia]], il [[Circolo Canottieri Diadora]]. Etimologicamente di derivazione greca, ''Diadora'' ha comunque un doppio significato: il primo si lega alla zona dalmata di [[Zara]] (più precisamente, con ''Diadora'' veniva indicato lo zaratino); il secondo significato deriva dall'unione delle parole greche d''ia'' e d''orea'', che in italiano si può tradurre con 'condivisione di doni o onori'.
 
===Logo===
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=== Calcio ===
[[File:Boots of Roberto Baggio.jpg|thumb|Scarpini da calcio Diadora indossati da [[Roberto Baggio]]]]
 
Nel 1978 Diadora realizza un prototipo di scarpe da calcio per [[Roberto Bettega]] che il calciatore indossa durante un’amichevole Italia-Argentina durante la Campionati del Mondo. È stata fornitrice ufficiale della [[nazionale italiana di calcio]] dal 1986 al 1994 vestendola nei campionati mondiali [[Mondiali di calcio Messico 1986|Messico 1986]], [[Mondiali di calcio Italia 1990|Italia 1990]] e di [[Mondiali di calcio Stati Uniti 1994|USA 1994]], oltre a [[Campionato europeo di calcio 1988|Euro 1988]] in [[Germania Ovest]]; inoltre, ha fornito i palloni [[Diadora Samba 90|Samba 90]] per la [[coppa delle nazioni africane 1994]].
 
Furono sviluppate nuove tecnologie per migliorare la performance degli atleti, come l'introduzione dei primi tacchetti intercambiabili sulle scarpe da calcio e l’introduzione di un design personalizzato e colorato per squadre o singoli calciatori<ref>{{Cita web|url=https://www.figc.it/it/museo-del-calcio/la-collezione-digitale/la-collezione-digitale/cimelio/|titolo={{!}} FIGC|autore=FIGC|sito=Federazione Italiana Giuoco Calcio|data=7 ottobre 2019|lingua=en|accesso=8 febbraio 2024}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://barbaraganz.blog.ilsole24ore.com/2021/05/26/diadora-celebra-collezione-roberto-baggio-divin-codino/|titolo=Il Sole 24 Ore, 26 maggio 2021}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://video.gazzetta.it/diadora-weah-impegno-la-promozione-sport/e8d29d84-0dd9-11ee-a477-411a56a97087|titolo=Diadora, il legame con Weah e l'impegno per la promozione dello sport- Video Gazzetta.it|sito=La Gazzetta dello Sport|data=19 giugno 2023|lingua=it|accesso=8 febbraio 2024}}</ref>.
 
Alcuni calciatori famosi hanno scelto Diadora per il loro [[abbigliamento tecnico]] e non solo, come [[Marco Tardelli]], [[Arthur Antunes Coimbra|Artur Antunes Coimbra]] (meglio noto come Zico), [[Walter Zenga]], [[Paolo Maldini]], [[Marco Van Basten]], [[Gianluca Vialli]], [[Frank Rijkaard]], [[Francesco Totti]], [[Antonio Cassano]], [[Filippo Inzaghi]], [[Felipe Melo]], [[Giuseppe Signori]], [[Christian Panucci]], [[K'akhaber K'aladze]], [[Christian Vieri]], [[Martin Jørgensen]]; e specialmente ha avuto come suo maggior testimone [[Roberto Baggio]]. Diadora sponsorizza il [[Viking FK]], il [[Fotballklubben Bodø/Glimt]] e il [[Giresunspor]]. Fino al 2019, è stata inoltre sponsor tecnico dell'[[Associazione Italiana Arbitri]]<ref>{{Cita web|url=https://www.gazzetta.it/Sportlife/Moda/21-08-2015/diadora-nuove-divise-arbitri-debutto-prima-campionato-1201026079661.shtml|titolo=Diadora, le nuove divise degli arbitri. Il debutto alla prima di Campionato|sito=La Gazzetta dello Sport - Tutto il rosa della vita|data=2015|lingua=it|accesso=8 febbraio 2024}}</ref>. Dalla stagione [[2022]] - [[2023]] diventa il nuovo sponsor tecnico del [[Giresunspor]] nella [[Super Lig]] turca, sponsorizza il [[lMağusa Türk Gücü Spor Kulübü|Mağusa Türk Gücü]] e del [[Eskişehirspor]] nella [[KTFF Süper Lig]] o [[Birinci Lig]] e sarà presente anche in [[Danimarca]] sulle maglie [[Fodbold Club Helsingør|Helsingør]] e del [[Vendsyssel Forenede Fodboldklubber|Vendsyssel]] nella [[1. Division]]. Dal 2023 diventa il nuovo sponsor tecnico del [[Club Atlético Vélez Sarsfield|Vélez Sarsfield]] nella [[Primera División (Argentina)|Liga Profesional Argentina]].
 
Nell’ambito del calcio femminile Diadora ha sponsorizzato la calciatrice della nazionale giamaicana [[Allyson Swaby]], oggi al [[Associazione Calcio Milan|Milan]], Paige Nielsen dell’[[Angel City Football Club|Angel City FC]] e [[Yūki Nagasato|Yuki Nagasato]] che ha giocanogiocato nella nazionale giapponese durante i mondiali di Cina e Germania ed è attaccante nella [[Chicago Red Stars]].
 
=== Atletica leggera ===
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=== Pallacanestro ===
Nel 1993 Diadora ha firmato un contratto pluriennale di sponsorizzazione con la [[Federazione Italiana Pallacanestro]] per fornire l'abbigliamento ufficiale alla squadra italiana. Ha anche sponsorizzato vari club di pallacanestro, tra gli italianane la [[Virtus Roma 1960|Pallacanestro Virtus Roma]] e la [[Pallacanestro Varese]] tra quelli europei la [[Stella Azzurra Roma]] in Italia, la Union Olimpija in Slovenia, l'[[Athlītikī Enōsis Kōnstantinoupoleōs|AEK Atene]] in Grecia e il Galatasaray in Turchia.
 
=== Pallavolo ===
Una delle sponsorizzazioni più importanti di Diadora nel campo della pallavolo è stata quella con la [[Nazionale di pallavolo maschile dell'Italia|nazionale italiana maschilimaschile]] dal 2011 al 2016,. Diadora ha anche sponsorizzato alcune squadre di club di pallavolo, come ad esempio dal 2016 l'Imoco Volley Conegliano, squadra di punta del campionato italiano femminile. Tra gli atleti più importanti in questa disciplina che hanno collaborato con Diadora c’è [[Andrea Zorzi]], giocatore del club di Modena.
 
=== Rugby ===
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Nel 2006 secondo la ''Guida al vestire critico'':<ref>{{Cita libro|titolo=Guida al vestire critico|autore=Centro nuovo modello di sviluppo|anno=2006|editore=EMI Editrice Missionaria Italiana|città=Bologna|ISBN=978-88-307-1514-1}} (poi pubblicato in Spagna da Editorial Popular nel 2007 col titolo ''Guía ética de las marcas'')</ref> «Diadora ottiene parte dei suoi prodotti da terzisti localizzati in [[Cina]], [[Birmania]] e [[Vietnam]], paesi che vietano ogni libertà sindacale»; la stessa fonte afferma che «nel 2001, nella fabbrica [[indonesia]]na [[PT Istana Garmindo Jaya]], che produceva per diverse imprese europee, fra cui [...] Diadora, un sindacalista è stato licenziato.<ref>{{cita web|url=https://archive.cleanclothes.org/urgent-actions-list/685-help-needed-for-fired-union-activist-in-indonesia|titolo=Help needed for fired union activist in Indonesia|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160304094814/https://archive.cleanclothes.org/urgent-actions-list/685-help-needed-for-fired-union-activist-in-indonesia }}</ref> [...] vi sono state proteste dei lavoratori per chiedere il reintegro del sindacalista, ma la dirigenza ha rifiutato. Per giunta ha impedito agli scioperanti il rientro in fabbrica».
 
Dalla gestione Enrico Moretti Polegato, Diadora ha avvitatoavviato delle politiche di sostenibilità lungo tutta la filiera produttiva, come risulta dal rapporto di sostenibilità pubblicato nel 2021. L'approccio collaborativo utilizzato dall'azienda nei confronti dei fornitori permette di verificare le condizioni del personale e dei fornitori stessi. Nel 2021 l'azienda ha aderito all'iniziativa Better Cotton per contribuire al miglioramento delle condizioni di vita delle comunità che dipendono dalla coltivazione del cotone in modo più sostenibile, proteggendo e ripristinando contestualmente l'ambiente.<ref>{{Cita web|url=https://ilnuovoterraglio.it/polegato-diadora-la-sostenibilita-deve-essere-qualcosa-che-sei-non-qualcosa-che-fai/|titolo=Diadora: “La sostenibilità deve essere qualcosa che sei, non qualcosa che fai"|autore=Nicola Zaffalon|sito=Il Nuovo Terraglio|data=11 ottobre 2022|lingua=it|accesso=16 febbraio 2024}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.pambianconews.com/2020/12/10/diadora-e-storicita-e-italianita-con-un-occhio-attento-alla-sostenibilita-306540/|titolo=Diadora è storicità e italianità. Con un occhio attento alla sostenibilità - Pambianconews notizie e aggiornamenti moda, lusso e made in Italy|sito=https://www.pambianconews.com/|data=10 dicembre 2020|lingua=it|accesso=16 febbraio 2024}}</ref>
 
Negli ultimi anni Diadora si è aggiudicata le certificazioni di sostenibilità dall’ente certificatore Ecovadis, medaglia d’oro nel 2020-21, medaglia di platino nel 2021-22 e medaglia d’oro nel 2024-25.<ref>{{Cita web|url=https://www.elle.com/it/moda/ultime-notizie/a32247288/diadora-collezione-sportswear-eco/|titolo="La sostenibilità è un percorso, non un punto di arrivo" nel DNA di Diadora business fa rima con eco|sito=ELLE|data=23 aprile 2020|lingua=it|accesso=16 febbraio 2024}}</ref>