Hacker: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
richiesta revdel
Etichetta: Annullato
m Annullata la modifica di 79.22.252.78 (discussione), riportata alla versione precedente di Moxmarco
Etichetta: Rollback
 
(38 versioni intermedie di 30 utenti non mostrate)
Riga 1:
{{revdel|129659597|commento=Rd4, nome e cognome}}
{{NN|informatica|febbraio 2013|una sola nota in tutta la voce}}
{{Organizzare|ad una rapida occhiata, vedo vari problemi di scrittura: alcuni tratti vanno riorganizzati|informatica|ottobre 2019}}
{{nd}}
Riga 6 ⟶ 4:
'''Hacker''' è un [[Prestito linguistico|prestito]] dalla [[lingua inglese]] che designa una persona che utilizza le proprie competenze informatiche per esplorare i dettagli dei sistemi programmabili e sperimenta come estenderne l'utilizzo.<ref>{{Cita web|url=http://www.catb.org/jargon/html/H/hacker.html|titolo=Jargon File|accesso=14 maggio 2019}}</ref>
 
La parola deriverebbederiva dal verbo "To hack", che non indicava più l'attività di saldare circuiti dalle strane sembianze, bensì quella di comporre insieme vari programmi, con poco rispetto per quei metodi o procedure usate nella scrittura del software "ufficiale". Significava inoltre migliorare l'efficienza e la velocità del software già esistente che tendeva a ingolfare le risorse della macchina. È qui che successivamente si colloca una diversa radice del termine hacker, la forma sostantiva del verbo inglese "to hack" che significa "tagliare", "sfrondare", "infrangere", "ridurre", "aprirsi un varco", appunto fra le righe di codice che istruiscono i programmi software.<ref>[[Arturo Di Corinto]], Tommaso Tozzi, ''Hacktivism. La libertà nelle maglie della rete'', 2002, Manifestolibri, ISBN 88-7285-249-8</ref>
 
Le origini del termine risalirebbero alla seconda metà del [[XX secolo]] e col tempo è diventato rappresentativo di una cultura e un'[[etica]] legata all'idea del [[software libero]]. Successivamente è stato utilizzato in senso generale anche per indicare individui che studiano e sperimentano la materia, per conoscerne i segreti e analizzarla in profondità. Dal punto di vista informatico, non è da confondere con i [[Cracker (informatica)|''cracker'']], o pirati informatici, il cui scopo è prettamente violare e danneggiare un sistema.<ref name=":0" />, cui si riferisce impropriamente il mondo giornalistico con il termine ''hacker''. Sebbene strettamente collegato al concetto vi sia il fenomeno dell{{'}}''[[hacking]]'', la maggioranza degli hacker preferisce utilizzare il termine [[Cracker (informatica)|cracker]] - qualcuno che volontariamente decide di violare un [[sistema informatico]] per rubarne o manomettere dei dati - per indicare quegli hacker che abusino delle proprie capacità.<ref>{{Cita libro|autore=Arturo Di Corinto|titolo=Un dizionario hacker|anno=2014|editore=[[Manni Editori]]|città=S. Cesario di Lecce|isbn=978-88-6266-516-2}}</ref>
 
== Storia ==
Riga 26 ⟶ 24:
 
Furono i concetti di innovazione collettiva e proprietà condivisa del software a distanziare l'attività di computer hacking degli [[Anni 1960|anni sessanta]] da quelle di tunnel hacking e phone hacking del decennio precedente. Queste ultime tendevano a rivelarsi attività condotte in solitaria o in piccoli gruppi, per lo più limitate all'ambito del campus, e la natura segreta di tali attività non favoriva l'aperta circolazione di nuove scoperte. Invece i computer hacker operavano all'interno di una disciplina scientifica basata sulla collaborazione e sull'aperto riconoscimento dell'innovazione. Non sempre hacker e ricercatori "ufficiali" andavano a braccetto, ma nella rapida evoluzione di quell'ambito i due gruppi di programmatori finirono per impostare un rapporto basato sulla collaborazione.{{Senza fonte}}
[[File:Richard Matthew Stallman.jpeg|thumb|[[Richard Stallman]]]]
 
=== L'evoluzione concettuale dagli anni 1970 ===
Riga 35 ⟶ 32:
== Descrizione ==
{{Vedi anche|Cultura hacker}}
L'hacker si impegna nell'affrontare sfide intellettuali per aggirare o superare creativamente le limitazioni che gli vengono imposte, non limitatamente ai suoi ambiti d'interesse, ma in tutti gli aspetti della sua vita. In ambito informatico l'hacker, con riferimento alla rete Internet, è un esperto di programmazione e di reti telematiche che, perseguendo l’obiettivo di democratizzare l'accesso all'informazione e animato da princìpi etici, opera per aumentare i gradi di libertà di un sistema chiuso e insegnare ad altri come mantenerlo libero ed efficiente<ref name=":0">{{Cita web|url=http://www.treccani.it/enciclopedia/hacker/|titolo=hacker nell'Enciclopedia Treccani|accesso=14 maggio 2019}}</ref>. Nella cultura mediatica l'hacker è indicato come un esperto di [[informatica]], [[Programmazione (informatica)|programmazione]], [[sistema informatico|sistemi]] e [[sicurezza informatica]], in grado di introdursi/violare [[rete informatica|reti]] di [[computer]] illegalmente, ovvero senza [[Autorizzazione (informatica)|autorizzazione]]<ref name=":1">{{Cita web|url=https://www.spazioconsumatori.tv/comunicati-stampa/consumi/itemlist/tag/hacker.html|titolo=hacker tag nel sito Spazio Consumatori|accesso=14 maggio 2019|dataarchivio=13 maggio 2019|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20190513235328/https://www.spazioconsumatori.tv/comunicati-stampa/consumi/itemlist/tag/hacker.html|urlmorto=sì}}</ref>.
 
Il concetto di ''hacking'' che indica l'attività si è poi esteso alla comunità di hobbisti per l'[[Home computer|home computing]], concentrandosi sull'hardware alla fine degli anni settanta (ad esempio l'[[Homebrew Computer Club]])<ref>Levy, part 2</ref> e sul software ([[video game]]<ref>Levy, part 3</ref>, [[software cracking]], [[demoscene]]) negli anni ottanta e novanta. Successivamente, ciò avrebbe continuato a comprendere molte nuove definizioni inerenti all'arte e la filosofia di vita.
Riga 80 ⟶ 77:
* ''[[I signori della truffa]]'' (''Sneakers'') ([[1992]])
* ''[[Hackers]]'' ([[1995]])
* ''[[Johnny Mnemonic]]'' ([[1995]])
* ''[[The Net - Intrappolata nella rete]]'' (''The Net'') ([[1995]])
* ''[[Masterminds - La guerra dei geni]]'' (''Masterminds'') ([[1997]])
* ''[[I pirati di Silicon Valley]]'' (''Pirates of Silicon Valley'') ([[1999]])
* Trilogia di ''"[[Matrix (trilogia)|Matrix]]''" ([[1999]]-[[2003]])
* ''[[Takedown]]'' (''Track Down'') ([[2000]])
* ''[[Codice Swordfish]]'' (''Swordfish'') ([[2001]])
Riga 97 ⟶ 94:
* ''[[Citizenfour|CitizenFour]]'' ([[2014]])
* ''[[The Hacker Wars]]'' ([[2014]])
* ''[[Blackhat (film)|Blackhat (film)]]'' (2015)]]
* ''[[Mr. Robot]]'', serie TV ([[2015]]-[[2018]])
* ''[[Snowden (film)|Snowden]]'' (2016)
* ''[[Revolution OS]]'', documentario (2001)
 
== Note ==
Riga 108 ⟶ 105:
{{C|Da sfoltire, molti titoli sembrano poco attinenti o non di utile approfondimento, sarebbe meglio limitarsi ai titoli usati per stendere la voce|informatica|gennaio 2015}}
* {{cita libro | cognome=Levy | nome=Steven | wkautore=Steven Levy | titolo=Hackers. Gli eroi della rivoluzione informatica | editore=Shake Editore | città=Milano | anno=1997 | ISBN = 88-86926-02-2}}
* [[wikidata:Q57320342|Gianluca Miscione, Gianluca]]. “hAcK3rZ and Information Warfare.” ''Quaderni di Sociologia'', 2000, 21. <nowiki>https://doi.org/10.4000/qds.1359</nowiki>.<ref>{{Cita pubblicazione|nome=Gianluca|cognome=Miscione|data=1º gennaio 2000|titolo=hAcK3rZ and Information Warfare|pp=21|lingua=it|accesso=17 maggio 2022|url=https://www.wikidata.org/wiki/Q111217931}}</ref>
* [[Pekka Himanen]], ''L'etica hacker e lo spirito dell'età dell'informazione'', 2003, Feltrinelli, ISBN 88-07-81745-4
* [[Bruce Sterling]], ''Giro di vite contro gli hacker'', 2004, Shake Editore, ISBN 88-04-52387-5
Riga 145 ⟶ 142:
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto|q|wikt=hacker|preposizione=sugli}}
 
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
* {{cita web|url=http://hacks.mit.edu/|titolo=The IHTFP Gallery - Sito ufficiale degli Hacks del MIT|lingua=en|accesso=2 luglio 2018}}
* {{cita web|url=http://catb.org/jargon/html/index.html|titolo=Il New Hacker Dictionary|lingua=en|accesso=2 luglio 2018}}