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|Superficie = 85.48
|Note superficie = [http://www.comuni-italiani.it/076/007/ Dati di riferimento alla superficie]
|Sottodivisioni = [[Castel Lagopesole]], [[Possidente (frazione di Avigliano)|Possidente]], Sant'Angelo
|Abitanti = 10513
|Note abitanti = {{Istat|076|7|2024}}
|Aggiornamento abitanti = 31-7-2024
|Sottodivisioni = Badia, Bancone di Sopra, Bancone di Sotto, Bruciate di Sopra, Bruciate di Sotto, Bufolaria (o Bufalaria), Canarra, Canestrelle, Carpinelli, Cascia, [[Castel Lagopesole]], Cerza Montanara, Chicone, Ciccolecchia, Contrada Cefalo, Frusci, Gallicchio, Gianturco di Sant'Angelo, Giardiniera Inferiore, Giardiniera Superiore, Lacciola, Lazzi e Spilli, Limitone, Masi, Masseria Bozzelli, Masseria Nardella, Mezzomiero, Miracolo, Moccaro, Montemarcone Alto, Montemarcone Basso, Pantani, Paoladoce, Patacca, Piano del Conte, Piano del Lago, [[Possidente (frazione di Avigliano)|Possidente]], Riseca Don Ciccio, Salinas, Sant'Angelo, Sarachelle, Sarnelli, Sassano, Serra Ventaruli, Stagliuozzo, Torretta
|Divisioni confinanti = [[Atella (comune)|Atella]], [[Bella (Italia)|Bella]], [[Filiano]], [[Forenza]], [[Pietragalla]], [[Potenza (Italia)|Potenza]], [[Ruoti]]
|Zona sismica = 1
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|Didascalia mappa = Posizione del comune di Avigliano all'interno della provincia di Potenza
}}
'''Avigliano''' (''Avigliànë'' in dialetto aviglianese<ref>{{Cita libro| AA. | VV. | Dizionario di toponomastica. Storia e significato dei nomi geografici italiani. | 1996 | Garzanti | Milano | isbn=88-11-30500-4 | p=273 | url=https://archive.org/details/dizionarioditopo00unse/page/273 }}</ref>) è un [[Comune (Italia)|comune italiano]] di {{formatnum:10513Popolazione|ITA}} abitanti<ref name="template divisione amministrativa-abitanti" /> della [[provincia di Potenza]] in [[Basilicata]]. Con decreto del 27 dicembre 1991 a firma del [[presidente della Repubblica]] [[Francesco Cossiga]], ad Avigliano è stato conferito il titolo araldico di città<ref>{{Cita|M. Ostuni |pag. 103}}.</ref>.
 
== Geografia fisica ==
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=== Cinquecento e Seicento ===
Avigliano era legata fin dal [[XIV secolo]] al feudo di [[Melfi]], dominato prevalentemente dalla famiglia [[Caracciolo]] ma anche con altre nobiltà locali quali i marchesi Telesca di Gaetano, i Vuy-Cinzoja de Sales, i duchi Sabia Ventimiglia e le varie famiglie baronali. Nel [[secolo XVI]] fu costituita in [[università del Regno]] e i poteri dei feudatari furono limitati con una convenzione stipulata nel [[1579]].
Nel [[1612]] il feudo di Avigliano passò ai [[Doria]].
 
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Nel [[1926]] venne inaugurato nella piazza principale un monumento dedicato a [[Emanuele Gianturco]], giurista e politico nato ad Avigliano. Con il contributo degli aviglianesi emigrati negli Stati Uniti, il 25 maggio [[1930]] fu inaugurato inoltre un monumento ai Caduti del Mezzogiorno e, nel corso della stessa cerimonia anche la linea ferroviaria tra Avigliano città e Avigliano scalo, costruita dalla [[Società per le Strade Ferrate del Mediterraneo|Società Mediterranea per le linee ferrate calabro-lucane]] e che permetteva il collegamento di Avigliano alla linea ferroviaria [[Potenza (Italia)|Potenza]]-[[Foggia]], e a quella verso [[Bari]]. Nel [[1935]], con la realizzazione del tronco autonomo Avigliano scalo - Potenza inferiore, la linea ferroviaria ebbe un collegamento diretto con la città di Potenza.
Sempre nel 1935 furono edificati il Riformatorio giudiziario, dipendente dal [[Ministero di grazia e giustizia]], e l'edificio scolastico elementare che in seguito fu intitolato a [[Silvio Spaventa Filippi]].
[[File:Paolo Monti - Servizio fotografico (Avigliano, 1970) - BEIC 6362043.jpg|miniatura|[[Castel Lagopesole]] nel 1970 fotografato da [[Paolo Monti]] (BEIC)]]
 
Durante gli anni della [[seconda guerra mondiale]], Avigliano divenne luogo di [[confino]] per molti ebrei e internati politici di fede [[antifascista]]. I profughi ebrei furono 35, di diversa nazionalità e provenienza, inclusa una bambina. Gli internati furono tutti liberati con l'arrivo dell'esercito alleato nel settembre 1943. Alcuni di essi furono in grado di emigrare negli Stati Uniti già nel luglio 1944. Gli altri rimasero nell'Italia meridionale in attesa della fine della guerra. Uno di loro (Ernesto Orbach) morì a Avigliano per cause naturali, il 2 novembre 1944.<ref>[http://www.annapizzuti.it/regioni/basilicata.php Ebrei stranieri internati in Basilicata].</ref>
 
Nell'immediato dopoguerra, trenta frazioni ricadenti nella parte nord del territorio comunale si fecero promotrici di un comitato per ottenere l'autonomia amministrativa da Avigliano; nel [[1951]] esse si distaccarono da Avigliano e costituirono un nuovo comune con capoluogo [[Filiano]].
 
=== Simboli ===
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[[File:Coat of Arms of Avigliano.svg|130px|left|Stemma della Città di Avigliano]]
 
Lo Statutostatuto comunale della Città di Avigliano, all'art. 3<ref>{{cita web|url= https://www.comune.avigliano.pz.it/wp-content/uploads/2021/12/lo-statuto.pdf |autore= Comune di Avigliano |titolo= Statuto comunale}}</ref>, afferma che:
{{citazione|1) Il Comune ha diritto di fregiarsi dello stemma e del gonfalone attribuiti con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri. 2) L'emblema del Comune è una raffigurazione costituita da un [[Nocciolo (araldica)|albero di nocelle]] con due leoni rampanti, sovrastati da una corona turrita.|Art. 3, cc. 1 e 2 dello Statuto comunale<ref>{{cita web|url= https://www.comune.avigliano.pz.it/schedadocumento/369 |sito= Comune di Avigliano |titolo= Statuto comunale}}</ref>}}
Il gonfalone è un drappo di azzurro.
Il medesimo articolo afferma che:
Lo stemma e il gonfalone sono stati concessi con DPR del 27 dicembre 1991.<ref>{{Cita web|url=http://dati.acs.beniculturali.it/comuni/comuni.printDetail.html?5064|titolo=Avigliano|accesso=2025-04-03|sito=Archivio Centrale dello Stato}}</ref>
{{citazione|L'emblema del Comune è una raffigurazione costituita da un [[Nocciolo (araldica)|albero di nocelle]] con due leoni rampanti, sovrastati da una corona turrita.}}
 
=== Onorificenze ===
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=== Lingue e dialetti ===
{{citazioneSenza necessariafonte|Nei comuni di Avigliano e di [[Filiano]] ed in alcune frazioni di [[Ruoti]] e di [[Bella (Italia)|Bella]] (San Cataldo, Serra di Pepe e Spinosa), di Pietragalla (San Giorgio, San Nicola), di Atella (Sant'Ilario) si parla un [[dialetto]] locale denominato "aviglianese", appartenente al gruppo dei [[dialetti italiani meridionali]] e che presenta inoltre alcune caratteristiche tipiche dei [[dialetti gallo-italici di Basilicata]].
 
È presente nella pronuncia un suono di [[consonante occlusiva]] [[consonante retroflessa|retroflessa]] sonora: ḏḏ {{IPA|ɖ}}, si pronuncia come ''d'' mettendo però la lingua fra i denti e il palato. Nell'aviglianese solitamente ha grado doppio (esempio: cavaḏḏe per cavallo).}}
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* se la «e» in finale di parola è [[accento (linguistica)|accentata]] si pronuncia;
* nel [[Infinito (modo)|modo infinito]] del [[verbo]], le [[vocale|vocali]] presenti risultano essere quasi sempre accentate;
* nella particella [[Pronome|particella pronominale]] «ci», la consonante «c» si trasforma in «n»;
Esempio: in italiano, l'espressione "ce ne andiamo" in dialetto aviglianese diventa "n sciam" (sciam: prima persona plurale del presente del verbo andare)
* le parole al singolare che cominciano per "ca" diventano "cua" o "qua";
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=== Cucina ===
Tipici prodotti della cucina aviglianese sono la ''[[strazzata]]'', focaccia a ciambella con pepe, e la ''[[carchiola]]'', focaccia azzima con farina di mais cotta in camino. Un tempo parte della "cucina povera" locale, oggi sono rivalutati come prodotti [[streetcibo di foodstrada]],<ref>{{Cita web|url=https://www.lacucinaitaliana.it/news/in-primo-piano/strazzata-lucana/|accesso=6 ottobre 2020|titolo=Fucuazza e strazzata: le due stelle lucane|sito=lacucinaitaliana.it}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.intavoliamo.it/Info/prodotti-tipici-lucani/carchiola|accesso=6 ottobre 2020|titolo=Carchiola|sito=intavoliamo.it}}</ref> e certificati come [[prodotti agroalimentari tradizionali lucani]].<ref>{{Cita web|url=https://www.regione.basilicata.it/giuntacma/files/docs/DOCUMENT_FILE_3063590.pdf|accesso=13 agosto 2020|titolo=Lista prodotti agroalimentari tradizionali lucani|sito=regione.basilicata.it|dataarchivio=8 ottobre 2020|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20201008221934/https://www.regione.basilicata.it/giuntacma/files/docs/DOCUMENT_FILE_3063590.pdf|urlmorto=sì}}</ref> La ''carchiola'' è altresì riconosciuta come prodotto [[Presidi e Arca del Gusto di Slow Food|Arca del Gusto Slow Food]].<ref>{{Cita web |titolo=Carchiola |accesso=17 marzo 2021 |url= https://www.fondazioneslowfood.com/it/arca-del-gusto-slow-food/carchiola/}}</ref>
 
Tipica è anche la ''fucuazza'', una tradizionale focaccia cotta a legna con una storia secolare, risalente al 1500,<ref>{{Cita web|url=https://www.quotidianodelsud.it/basilicata/cronache/cronaca/2015/01/10/lo-street-food-lucano-e-la-fucuazzala-storia-dellantico-forno-valvano/|accesso=13 agosto 2020|titolo=Lo street food lucano è la “fucuazza”. La storia dell’Antico forno Valvano|sito=quotidianodelsud.it}}</ref> condita con pomodoro, olio e origano (''fucuazza cu la prmmarora'') o, nella versione bianca, con verdure e formaggi. Molto diffuso nella gastronomia locale è il [[baccalà]], protagonista di ricette tradizionali come il ''[[baccalà alla lucana|baccalà aviglianese]]'', preparato con [[peperoni cruschi]], aglio e prezzemolo,<ref>{{Cita web|url=https://www.aptbasilicata.it/Il-baccala-aviglianese.679.0.html|accesso=13 agosto 2020|titolo=Avigliano (PZ) - Il baccalà aviglianese|sito=aptbasilicata.it|dataarchivio=2 aprile 2019|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20190402233148/http://www.aptbasilicata.it/Il-baccala-aviglianese.679.0.html|urlmorto=sì}}</ref> e le ''polpette di baccalà e patate'', aromatizzate con peperone crusco in polvere.<ref>{{Cita web|url=https://saporilucani.com/polpette-baccala-patate/|accesso=7 ottobre 2020|titolo=Polpette di baccalà e patate|sito=saporilucani.com}}</ref> Come dolci vi si trovano i taralli glassati aromatizzati all'[[Bevanda spiritosa all'anice|anice]] detti ''mustazzuol''' (da non confondere con i biscotti [[mustazzoli]]) e la ''[[paparotta]]'', dolce a base di mosto cotto aromatizzato con cannella e/o chiodi di garofano. Liquore tipico di Avigliano è la China China Laguardia<ref>[https://www.lagazzettadelmezzogiorno.it/news/potenza/1264331/arriva-a-natale-la-china-china-laguardia-che-piaceva-a-emanuele-gianturco.amp China China Laguardia]</ref>, un elisir ottenuto dall'infusione idroalcolica di cortecce di [[China calissaia]].
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== Sport ==
 
=== Calcio ===
 
[[File:Aviglianopz0067.JPG|thumb|Stadio di Avigliano]]
Ha sede nel comune la società Avigliano Calcio, nata nel [[1927]], che milita nel campionato di Eccellenza Lucana. Il campo di gioco è il "Comunale" in erba sintetica, con una capienza di circa 1.200 posti.
 
HaLa sedeprincipale nelsquadra comunedi lacalcio societàdella città è l{{'}}''[[Avigliano Calcio,]]'' nata nel [[1927]], che milita nel campionato di nell'[[Eccellenza Lucana(calcio)|Eccellenza]]. Il campo di gioco è il "Comunale" in erba sintetica, con una capienza di circa 1.200 posti.
Ad Avigliano ha sede l'ASD Tennis Avigliano.
 
=== Tennis ===
 
Ad Avigliano ha sede l{{'ASD}}''A.S.D. Tennis Avigliano''.
 
=== Impianti sportivi ===
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== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
 
{{Avigliano}}
{{Comuni della provincia di Potenza}}