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{{Divisione amministrativa
|Nome=Robassomero
|Panorama=Robassomero municipio.jpg
|Didascalia=Il municipio
|Bandiera=Robassomero-Gonfalone.png
|Voce bandiera=
|Stemma=Robassomero-Stemma.png
|Voce stemma=
|Stato=ITA
|Grado amministrativo=3
|Divisione amm grado 1=Piemonte
|Divisione amm grado 2=Torino
|Amministratore locale=Rosalia Mangani
|Partito=
|Data elezione=
|Data istituzione=
|Altitudine=
|Sottodivisioni=
|Divisioni confinanti=[[Caselle Torinese]], [[Cirié]], [[Druento]], [[Fiano]], [[Nole]], [[San Maurizio Canavese]], [[Venaria Reale]]
|Zona sismica = 3
|Gradi giorno = 2894
|Nome abitanti=robassomeresi
|Patrono=[[san Gregorio Taumaturgo]] vescovo
|Festivo=
|PIL=
|PIL procapite=
|Mappa=Map - IT - Torino - Municipality code 1220.svg
|Didascalia mappa=Localizzazione del Comune di Robassomero nella Provincia di Torino.
}}
'''Robassomero''' (''Robassomé'' in [[lingua piemontese|piemontese]] pronuncia /rubasu'me/) è un [[Comune (Italia)|comune italiano]] di {{Popolazione|ITA}} abitanti<ref name="template divisione amministrativa-abitanti" /> della [[città metropolitana di Torino]], in [[Piemonte]].
==Geografia fisica==
Robassomero è un piccolo comune posto su un terrazzo panoramico sulla sponda destra della [[Stura di Lanzo]], alle porte di [[Torino]] ({{M|19
Si affaccia sulla valle di Lanzo
Si trova a 360
==Origini del nome==
Il nome deriva dal piemontese ''roba somé'', che significa "ruba somaro"{{sf}}.
==Storia==
Robassomero è stato il primo comune denuclearizzato d'Italia: infatti il 17 dicembre [[1981]]<ref>''Storia movimento per la pace italiano nel secondo dopoguerra'', testo di Alessandro Marescotti on-line su [http://www.peacelink.it/pace/a/1635.html www.peacelink.it] (consultato nell'aprile 2011)</ref> il consiglio comunale ha approvato una delibera dal valore altamente simbolico che dichiarava Robassomero "zona denuclearizzata", ovvero zona nella quale è vietato installare ordigni atomici e centrali nucleari.
===Simboli===
;Stemma
{{Citazione|Lo stemma del Comune è rappresentato da [[blasonatura]] di azzurro, con [[Leone (araldica)|leone]] d'oro, [[Corona all'antica|coronato all'antica]] dello stesso.|Art. 6 c. 2 dello Statuto comunale<ref name="Statuto">{{cita testo|autore= Comune di Robassomero |titolo= Statuto |url= https://dait.interno.gov.it/documenti/statuti/statuto-comune-to-robassomero.pdf |posizione= Art. 6 ''Stemma e Gonfalone'' }}</ref>}}
; Gonfalone
{{Citazione|Il gonfalone del Comune è costituito da un drappo di colore bordeaux, ricami in argento, con al centro lo stemma comunale sormontato da [[Corona muraria|corona]] in argento, contornato da alloro verde con bacche rosse e foglie di quercia verde, con l’iscrizione [[Attributi araldici di posizione#Centrato|centrata]] in argento "Comune di Robassomero", retro colori nazionali, rifinito con cordone e frange in argento, ornati esteriori da Comune; asta in ottone cromato sormontato da lancia in ottone con stemma del Comune, traversa con rosoni, cordone con fiocchi in argento, nastro tricolore.|Art. 6 c. 3 dello Statuto comunale<ref name="Statuto"/>}}
==Società==
===Evoluzione demografica===
In cinquant'anni a partire dal 1971, la popolazione residente ''è raddoppiata''.
{{Demografia/Robassomero}}
===Etnie e minoranze straniere===
Secondo i dati ISTAT, al 31 dicembre 2009 la popolazione straniera residente era di 89 persone. Le nazionalità maggiormente rappresentate in base alla loro percentuale sul totale della popolazione residente erano:
*[[Romania]] 53 (1,76%)
== Amministrazione ==
Di seguito è presentata una tabella relativa alle amministrazioni che si sono succedute in questo comune.
{{ComuniAmminPrecTitolo}}
{{ComuniAmminPrec|Nome=Antonio Baravalle|Inizio=11 maggio 1987|Fine=24 maggio 1990|Partito=[[lista civica]]|Note=<ref name=interno>http://amministratori.interno.it/</ref>}}
{{ComuniAmminPrec|Nome=Luigi Moroni|Inizio=24 maggio 1990|Fine=24 aprile 1995|Partito=[[lista civica]]|Note=<ref name=interno />}}
{{ComuniAmminPrec|Nome=Donato Adduci|Inizio=24 aprile 1995|Fine=14 giugno 1999|Partito=-|Note=<ref name=interno />}}
{{ComuniAmminPrec|Nome=Donato Adduci|Inizio=14 giugno 1999|Fine=14 giugno 2004|Partito=[[lista civica]]|Note=<ref name=interno />}}
{{ComuniAmminPrec|Nome=Mauro Pagliarani|Inizio=15 giugno 2004|Fine=8 giugno 2009|Partito=[[centro-sinistra]]|Note=<ref name=interno />}}
{{ComuniAmminPrec|Nome=Antonio Massa|Inizio=8 giugno 2009|Fine=26 maggio 2014|Partito=[[lista civica]]: il gruppo|Note=<ref name=interno />}}
{{ComuniAmminPrec|Nome=Antonio Massa|Inizio=26 maggio 2014|Fine=26 maggio 2019|Partito=[[lista civica]]: il gruppo|Note=<ref name=interno />}}
{{ComuniAmminPrec|Nome=Rosalia Mangani|Inizio=26 maggio 2019|Fine= in carica|Partito=[[lista civica]]: il gruppo|Note=<ref name=interno />}}
{{ComuniAmminPrecFine}}
==Economia==
Dagli anni '70 è la sede della divisione italiana della [[Suzuki]], inizialmente per moto e motori marini, da metà anni '90 anche per le auto; ivi ha anche sede l'unico Centro Stile europeo della casa di Hamamatsu.
== Note ==
<references/>
== Bibliografia ==
* ''Comuni della provincia di Torino'', Vol. V, tomo 2 - Collana ''I comuni del Piemonte'', a cura del Consiglio Regionale del Piemonte - Direzione comunicazione istituzionale dell'Assemblea regionale. Stampa Arti grafiche Giacone Srl - Chieri (TO) - 2009.
== Altri progetti ==
{{interprogetto}}
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
[[Categoria:Comuni della città metropolitana di Torino]]
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