Louis-Ferdinand Céline: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Al*from*Lig (discussione | contributi)
Opere principali: Rigodon, in particolare. Dopo averlo letto....
Etichette: Modifica da mobile Modifica da web per mobile Modifica da mobile avanzata
 
(30 versioni intermedie di 6 utenti non mostrate)
Riga 12:
|Epoca = 1900
|Attività = scrittore
|Attività2 = medico
|Attività3 = militare
|Nazionalità = francese
|Immagine = L.-F. Céline c Meurisse 1932.jpg
Riga 172:
=== Il terzo matrimonio e l'esilio ===
[[File:Céline - photo Henri Manuel.jpg|thumb|upright=0.9|Céline nel 1936]]
Dopo l'inizio della guerra<ref>{{Cita web |url=http://www.louisferdinandceline.com/biografia_1.html |titolo=Céline: biografia |accesso=30 aprile 2013 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140222192635/http://www.louisferdinandceline.com/biografia_1.html |urlmorto=sì }}</ref> sposò la sua terza moglie (seconda per la legge francese), anch'essa ballerina, [[Lucette Destouches|Lucie Georgette Almansor]]<ref>{{Cita web |url=http://www.medialibre.eu/culture/lucette-fete-aujourdhui-ses-100-ans-par-robert-faurisson/12657 |titolo=Lucette fête aujourd'hui ses 100 ans, par Robert Faurisson |accesso=18 febbraio 2014 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140222015902/http://www.medialibre.eu/culture/lucette-fete-aujourdhui-ses-100-ans-par-robert-faurisson/12657 |urlmorto=sì }}</ref> (nata nel [[1912]]-[[2019]]), detta ''Lucette'' o ''Lili'', conosciuta nel [[1936]].<ref name="Biografia di Céline" />
 
Fino al [[1944]] Céline vive a [[Montmartre]], inal num. 4 di Rue Girardon, quinto piano<ref>Vedasi "''Inediti e altri manoscritti ritrovati''" con foto.</ref>, dove ospita spesso il colonnello delle [[Schutzstaffel|SS]] Hermann Bickler<ref>{{cita web |url=https://www.ilgiornale.it/news/spettacoli/complotto-sgangherato-uccidere-c-line-nazi-1680146.html|titolo=Il complotto (sgangherato) per uccidere il Céline "nazi"|autore=Alessandro Gnocchi|data=16 Aprile 2019}}</ref> ([[1904]]-[[1984]]), il quale, come segno di amicizia, il 18 marzo [[1945]], gli fornirà il visto di espatrio dalla Francia occupata verso la [[Danimarca]].<ref>{{cita libro|titolo=Céline - 3e partie - Cavalier de l’Apocalypse (1944–1961)|autore=François Gibault|editore=Mercure de France|città=Parigi|anno=1985|isbn=2-7152-1247-X}}</ref> Per sfuggire da probabili ritorsioni contro di lui, con l'avanzata degli [[Alleati della seconda guerra mondiale|Alleati]], Céline abbandona il proprio appartamento, che viene saccheggiato da membri della [[Resistenza francese|Resistenza]], dei suoi manoscritti, oltre seimila pagine manoscritte, con altri documenti.<br/>All'annuncio del loro ritrovamento, solamente nel [[2021]], è seguito quello della pubblicazione di [[#Inediti e altri manoscritti ritrovati|questi ricchissimi inediti]]. Tra essi, due romanzi giovanili, ''Guerre'' e ''Londre''. Quest'ultimo è stato scritto, probabilmente, prima del [[1936]] e dei famigerati scritti antisemiti, poiché in esso è presente il personaggio di un medico ebreo, ''Yugenbitz'', che viene descritto in termini benevoli, nonché come colui che lo ha introdotto alla professione.<ref>{{Cita news|titolo='London', a new unpublished novel by Céline arrives in bookstores this Thursday ('Londra', un nuovo romanzo inedito di Céline arriva nelle librerie il prossimo giovedì)|url=https://time.news/london-a-new-unpublished-novel-by-celine-arrives-in-bookstores-this-thursday/|data=14 ottobre 2022|giornale=Time.News|accesso=15 ottobre 2022|lingua=en}}</ref>
 
Tra l'ottobre del 1944 e il marzo 1945, Céline attraversò a piedi il territorio francese giungendo fino in Germania, a [[Sigmaringen]], ove [[Commissione governativa di Sigmaringen|i Tedeschi]] avevano fatto confluire i membri del governo [[Governo di Vichy|collaborazionista di Vichy]] e i fiancheggiatori dell'occupazione. L'apocalittica visione delle devastazioni belliche e del crepuscolo dell'impero nazista, culmina nei contatti con le orde di profughi civili e militari, mentre lui cura alcuni ammalati e aiuta diversi sfollati. Di questo periodo della vita del "Dottore", lo scrittore laureato in medicina, sappiamo quello che traspare dai tre romanzi che compongono la cosiddetta "Trilogia del Nord": ''[[Da un castello all'altro]]'', ''[[Nord (romanzo)|Nord]]'' e ''[[Rigodon]]''; altro ancora si può desumere dalle poche lettere che Céline scrisse agli amici, sotto [[pseudonimo]].
 
Nel [[1945]], finita la [[seconda guerra mondiale]], le accuse di [[antisemitismo]] e collaborazionismo gli impedirono di ritornare in Francia.<ref name=notte/> Rimarrà in esilio in [[Danimarca]] fino al [[1951]]. Céline, che in ''Rigodon'' descrive la Danimarca come l'agognata terra promessa, è costretto a ricredersi sin dai primi giorni: appena arrivato a [[Copenaghen]], telegrafa a Parigi per avere notizie di sua madre. La risposta di un parente gli annuncia che ella è morta e lui deve considerarsi responsabile di quella morte.<ref name=notte/>
 
Durante i primi mesi in [[Danimarca]] (dove si è recato per recuperare del denaro dei diritti d'autore depositato prima della guerra), da marzo a dicembre 1945, Céline e la moglie Lili vissero in clandestinità nell'appartamento di un'amica danese allora assente. Venne comunque notata la loro presenza e il 17 dicembre 1945 i coniugi Destouches vennero arrestati da poliziotti in borghese. Céline, credendo si trattasse di assassini, si diede alla fuga sui tetti, salvo essere catturato e rinchiuso in prigione nel carcere Vestre Faengsel<ref>È il più grande carcere danese, costruito nel [[1895]], ancora in funzione.</ref> per quattordici mesi. La moglie viene liberata ma lui è trattenuto in custodia preventiva per un anno e tre mesi.
La segregazione in cella, l'obbligo di restar seduto tutto il giorno, lo [[scorbuto]] e la [[pellagra]] dovuti all'alimentazione insufficiente devastano il fisico dello scrittore, già provato dall'esperienza di Sigmaringen.<ref name=notte/>
[[File:Maison Louis-Ferdinand Céline à Meudon 2.JPG|miniatura|La casa di Céline a [[Meudon]], dove passò gli ultimi anni della sua vita]] In Danimarca cominciò una cordiale corrispondenza epistolare con lo scrittore italiano [[Curzio Malaparte]], che gli inviò una piccola somma di denaro.<ref>[https://journals.openedition.org/cei/3424#tocto1n1 Malaparte, Céline: una poetica del disincanto]</ref>
{{Citazione|Caro Malaparte, sono profondamente commosso del suo bel gesto così caloroso, così fraterno! rifiutare sarebbe empio! ma mi sono accordato con Tosi [illeggibile] perché questa somma provvidenziale sia messa a sua disposizione a Parigi in altro modo… ''[[Kaputt]]'' qui è su tutte le labbra. Intendo dire le labbra dei membri dell’élite che legge, piuttosto timorata del resto, ma per la Danimarca è un trionfo. Ancora grazie, fraternamente e a presto spero! un abbraccio a Camus<ref>Un medico omonimo dello scrittore, amico di entrambi.</ref> da parte mia, mio colonnello!|Lettera a Malaparte del 19 novembre 1947}}
 
Nel febbraio del [[1947]] Céline ottiene la libertà provvisoria ed è ricoverato al Rigshospitalet di [[Copenaghen]]. Quattro mesi dopo viene liberato e va a vivere con la moglie in una soffitta della ''Kronprinsessegade''<ref>Strada del centro storico di Copenaghen, collega la principale via dello shopping ''Købmagergade'' a ovest con ''Pilestræde'' a est.</ref> Il periodo del suo soggiorno danese che va dall'estate del [[1948]] all'estate del [[1950]] lo passò a [[Korsør]], in una capanna sulle rive del [[Mar Baltico|Baltico]], di proprietà dell'avvocato di Céline, Albert Naud (1904-1977)<ref>Avvocato, giornalista, attivista si battè contro la pena di morte.</ref>, priva di gas, elettricità ed acqua. Ma quel che più pesa a Céline è la solitudine. Il [[1950]], che vede la condanna di Céline da parte del Tribunale di Parigi e la travagliata operazione di Lili a Copenaghen, segna il momento forse più doloroso del suo esilio danese.<ref name=notte/> Lo scrittore viene condannato in contumacia a un anno di carcere da scontare in Francia. Nel [[1951]], l'[[amnistia]], che libera buona parte dei collaborazionisti o commuta le loro pene, e la guarigione di Lili porranno fine al periodo più buio di questa esperienza.<ref name=notte/>
 
=== Gli anni di Meudon ===
Riga 202:
Di quando in quando riceveva un giornalista al quale dimostrava la nausea per l'ingratitudine dei compatrioti e per lamentarsi dei suoi persecutori che gli avevano causato danni morali ed economici.<ref name=notte/> Pur non avendo subito la condanna capitale come toccò ad altri celebri uomini di cultura che collaborarono con il [[Philippe Pétain|maresciallo Pétain]] (come [[Robert Brasillach|Brasillach]]) egli soffrì e visse come un condannato, accentuando la sua [[misantropia]].
 
Si appartò con Lucette in una casa zeppa di libri e cianfrusaglie, circondato da [[Canis lupus familiaris|cani]] e [[gatto|gatti]] e in compagnia del [[pappagallo]] ''Toto'' spesso ritratto con lui. Si vestiva come un barbone con un paio di vecchi pantaloni sformati e tenuti su da una corda, maglioni consunti ed infilati l'uno sull'altro, la barba incolta.<ref name="Biografia di Céline" />
 
Nel [[1958]] ricevette la visita di due [[Beat Generation|autori beat]] statunitensi: il poeta [[Allen Ginsberg]] (di origini ebraiche) e lo scrittore [[William Seward Burroughs (scrittore)|William S. Burroughs]], suoi ferventi ammiratori.<ref name="Due beat a Meudon" />
 
Con la salute in rapido declino, lavorò agli ultimi romanzi. Il 29 giugno [[1961]] comunicò all'editore di aver terminato il romanzo ''Rigodon''; il 1º luglio [[1961]] fu colpito da [[aneurisma cerebrale|aneurisma]]: si spense, per la successiva [[emorragia cerebrale]] e nell'indifferenza generale del mondo culturale, uno dei più grandi scrittori del '900, colui che seppe raccogliere, talvolta precorrendoli, i temi portanti del "secolo della violenza". La sua morte<ref>{{cita web |url=https://www.lemonde.fr/archives/article/1961/07/05/louis-ferdinand-celine-dont-la-mort-avait-ete-tenue-secrete-depuis-samedi-a-ete-inhume-au-cimetiere-de-meudon_2266220_1819218.html|titolo=Louis-Ferdinand Céline: dont la mort avait été tenue secrète depuis samedi a été inhumé au cimetière de Meudon|autore=Jacqueline Piatier|data=5 luglio 1961|lingua=FR}}</ref> fu inoltre oscurata sui giornali francesi dalla morte di un altro scrittore tra luci e ombre, celebrato in vita e vincitore del [[premio Nobel per la letteratura]], [[Ernest Hemingway]]<ref>{{cita web|url=https://archivio.unita.news/assets/main/1986/07/02/page_010.pdf|titolo=(Inserto Cultura) 2 luglio 1961: Céline-Hemingway|autore=Alberto Capatti, R. R., Massimo Bacigalupo|data=2 luglio 1986}}</ref> [[suicida]] il giorno dopo.<ref>[http://www.lastampa.it/2011/06/27/cultura/libri/anniversari-celine-e-hemingway-pCRjRjWZMB9UkT7zym1mxM/pagina.html ''Anniversari: Céline e Hemingway'']</ref>
 
Il quotidiano italiano ''[[La Stampa]]'' lo ricordò con un breve articolo del 2 luglio, in cui lo scrittore fu definito «[[anarchico]] che predicò il razzismo» e liquidato come autore di libri dal "successo fugace", "pieni di [[oscenità]], [[Scetticismo filosofico|scetticismo]], odio e antisemitismo" e ormai in "squallida decadenza".<ref>[https://1.bp.blogspot.com/_0fkpRShN_Is/TQUUHmYzXRI/AAAAAAAABMk/nGBzxovyc8w/s1600/C%25C3%25A9lineStampa.JPG Immagine dell'articolo del quotidiano torinese sulla morte di Céline], 2 luglio 1961, a firma di Sandro Volta</ref>
 
La casa di Céline, abitata dalla vedova fino alla sua morte<ref>{{cita diweb|url=https://www.lemonde.fr/disparitions/article/2019/11/08/lucette-destouches-veuve-de-celine-est-morte_6018517_3382.html|titolo=Lucette questaDestouches, (veuve de Céline, est morte|autore=Thomas Wieder|data=8 novembre 2019|lingua=FR}}</ref> avvenuta l'[[8 novembre]] [[2019]], (all'età di ben 107 anni), nel [[1969]] fu devastata da un incendio che distrusse gran parte delle sue carte.<ref>[https://lf-celine.blogspot.it/2008/04/cline-meudon.html Céline a Meudon]</ref>
 
=== La sepoltura al Cimetière des Longs Réages ===
Riga 217:
Céline credette fino alla fine di venire sepolto al [[cimitero di Père-Lachaise|Père-Lachaise]], il più prestigioso dei cimiteri di Francia dopo il [[Pantheon di Parigi]], nella cappella di famiglia. La moglie, ben sapendo che il popolo francese si sarebbe opposto (nonostante per la legge lo scrittore ne avesse il diritto), lo fece invece seppellire nel cimitero di Meudon.
 
La sepoltura avvenne con la presenza di sole trenta persone, i più noti: [[Marcel Aymé]], l'editore Claude Gallimard ([[1914]]-[[1991]]), [[Roger Nimier]], [[Robert Poulet]], il cantautore, musicista e attore'' anarchico'' Jean-Roger Caussimon ([[1918]]-[[1985]]) e [[Lucien Rebatet]].
La tomba di Céline è una tomba molto semplice, una pietra sulla quale oltre a nome e date sono incise una croce in alto a sinistra e un veliero a tre alberi al centro: il veliero rappresenta l'amore per il viaggio che nutriva il dottore. Sulla tomba fu inciso anche il nome della moglie con la data di nascita, lasciando vuota la data di morte, a testimonianza del desiderio di essere sepolti insieme dei coniugi Destouches.
 
La tomba di Céline è una lastra semplice di pietra sulla quale oltre a nome e date sono incise una croce in alto a sinistra e un veliero a tre alberi al centro: il veliero rappresenta l'amore per il viaggio che nutriva il dottore. Sulla tomba<ref>{{cita web|url=https://www.franceinfo.fr/culture/livres/lucette-destouches-la-femme-de-louis-ferdinand-celine-est-morte-a-l-age-de-107-ans_3694495.html|titolo=Lucette Destouches, la femme de Louis-Ferdinand Céline, est morte à l'âge de 107 ans|autore=France-Info Culture/AFP Télévisions - Rédaction Culture|data=8 novembre 2019|lingua=FR}}</ref> furono pure incise, nel [[1961]], per precisa volontà della consorte, anche le sue generalità "''Lucie Destouches née Almansor''" con la data di nascita, [[1912]], lasciando vuota (ovviamente non potendolo sapere) la sua di morte, scritta sino ai numeri riguardante [[Secolo XX|il secolo "''19..''"]], presumendo
di restarne inserita. Decisione che evidentemente le ha portato fortuna. La scritta è ancora incompleta.
 
== Opere principali ==
Riga 252 ⟶ 255:
 
Céline stesso vieterà la riedizione dei pamphlet, che saranno diffusi solo con edizioni non autorizzate, a parte in Canada (2012), dove nel 2011 i diritti sono scaduti e le opere cadute in pubblico dominio. Solo nel 2017, per motivi economici dovute alle sue condizioni di salute, la vedova (all'epoca di 105 anni) decise di dare il permesso per la pubblicazione. I quattro pamphlet, più alcuni scritti di autodifesa del dopoguerra, avrebbero dovuto essere stampati con apparato critico in unico volume nel 2018 da Gallimard, con il titolo ''Scritti polemici'' (ripresa dell'edizione canadese per il Quebec), ma le numerose proteste e le richieste di associazioni contro il razzismo e di ex deportati o loro famiglie (tra cui l'associazione fondata da [[Serge Klarsfeld|Serge]] e [[Beate Klarsfeld]]) hanno fatto decidere l'editore per bloccare l'edizione a data da destinarsi.<ref>{{Cita web |url=https://www.lesmotslibresedizioni.it/2018/01/17/pamphlet-celine-gallimard/ |titolo=Gallimard e i pamphlet di Céline |accesso=14 agosto 2019 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20190814100959/https://www.lesmotslibresedizioni.it/2018/01/17/pamphlet-celine-gallimard/ |urlmorto=sì }}</ref><ref>{{cita web|titolo=Serge Klarsfeld: 'Les textes de Céline sont meurtriers'|titolotradotto=Serge Klarsfeld: 'I testi di Céline sono letali'|autore=Serge Klarsfeld|wkautore=Serge Klarsfeld|url=https://www.actualitte.com/article/monde-edition/serge-klarsfeld-les-textes-de-celine-sont-meurtriers/86700|accesso=12 dicembre 2022|lingua=fr}}</ref>
Antoine Gallimard, presidente dell'omonima casa editrice dal 1988, sostiene di non aver rinunciato al suo progetto, perché «quest'edizione è essenziale per mostrare la storia dell'antisemitismo in Francia nel periodo tra le due guerre. Non dobbiamo avere paura, un editore deve poter pubblicare tutto».<ref name="gallimard">{{cita news|titolo=Premiata ditta Gallimard|rivista=[[Il Venerdì di Repubblica]]|data=9 dicembre 2022|autore=Anais Ginori|p=101}}</ref> In Francia la legge è esplicita: la libertà creativa è garantita, e non deve subire impedimenti di carattere morale o ideologico, «altrimenti», conclude Gallimard, «si dovrebbe smettere di leggere [[Louis Aragon]] perché ha elogiato [[JosifIosif Stalin]].<ref name="gallimard"/>
 
I pamphlet saranno nel pubblico dominio nel 2031.<ref>{{Cita web|editore=[[Agence France-Presse]] |titolo=Gallimard compte toujours éditer les pamphlets de Louis-Ferdinand CÉLINE (2022)|titolotradotto=Gallimard ha ancora intenzione di pubblicare i pamphlet di Céline (2022)|url=http://www.lepetitcelinien.com/2022/05/gallimard-publication-pamphlets-louis-ferdinand-celine.html |sito=lepetitcelinien.com|data=5 maggio 2022 |accesso=12 dicembre 2022|lingua=fr}}</ref>
Riga 260 ⟶ 263:
=== ''Pantomima per un'altra volta'' ===
{{vedi anche|Pantomima per un'altra volta|Normance}}
Céline racconta due passaggi importanti della propria vita: gli ultimi mesi nel suo appartamento di Parigi in Rue Girardon a [[Montmartre]] dove lavora come medico (prima di andare in esilio, prima in Germania e poi in Danimarca dove sarà arrestato); ed il periodo della sua carcerazione immediatamente successiva alla fine della seconda guerra mondiale.
La narrazione è inframmezzata da episodi grotteschi al limite del carnevalesco; fantasmi, sogni, deliri ed ossessioni appaiono e scompaiono per poi riapparire nuovamente, intersecandosi così col particolare stile musicale di Céline, in un mondo ove la nuda realtà viene costantemente sottomessa alla fantasia dell'autore, con affermazioni del tipo: «Quando vorrete, vi proverò l'esistenza di Dio al contrario».
 
Riga 267 ⟶ 270:
=== ''Trilogia del Nord'' ===
{{vedi anche|Da un castello all'altro|Nord (romanzo)|Rigodon}}
''D'un château l'autre'' (''[[Da un castello all'altro]]'' ([[1957]]) nella traduzione) è il primo di una serie di tre romanzi che saranno per l'[[Italia]] riuniti sotto il nome di ''Trilogia del Nord'' (scritta negli anni di Meudon), gli altri due titoli sono ''[[Nord (romanzo)|Nord]]'' ([[1960]]) e ''[[Rigodon]]'' (pubblicato
dopo la sua morte nel [[1969]]), i quali impegneranno l'autore fino alla morte.
 
Riga 276 ⟶ 279:
=== ''Rigodon'' ===
{{Vedi anche|Rigodon}}
In particolare riguardo ''Rigodon'', come detto apparso dopo la sua morte, nel 1969 e facente parte della [[trilogia]] vi è un maggiore contenuto tragi-comico, nello stile del quale Céline è ritenuto un maestro. Benché ambientato nella cupa e tetra atmosfera della [[Battaglia di Berlino|Berlino]] durante il periodo della [[Seconda guerra mondiale|IIª guerra mondiale]], il sergente Destouches è testimone di quello che resta dello [[Commissione governativa di Sigmaringen|stato francese a [[Sigmaringen]] e vive la fuga di sua moglie ''Lucette'' insieme al gatto di casa ''Bébert'' in una Germania distrutta, in fiamme, allo stremo. Si respira l'atmosfera apocalittica della fine del [[TerzoGermania Reichnazista|Reich]] proclamatosi "''millenario''". Questa ultima trilogia prima della morte dell'autore con "''Da un castello all'altro''" del [[1957]] e "''Nord''"<ref>{{cita web|url=https://archivio.unita.news/assets/main/1976/02/18/page_003.pdf|titolo=Versione italiana di "Nord": Céline nella disfatta|autore=Nino Romeo|data=18 febbraio 1976}}</ref> del [[1960]] rappresenta per gli studiosi dell'autore l'apoteosi di un'opera senza pari.
Céline che sfiorò la morte diverse volte vivendo la guerra anche fra ospedali e cure. SulSulla nave "''Chella''" (1939),<ref>{{cita web|url=http://www.lepetitcelinien.com/2011/07/louis-ferdinand-celine-et-le-chella.html?m=1|titolo=Louis-Ferdinand Céline et le Chella|data= 28 luglio 2011|lingua=FR}}</ref> e in Germania fra l'agosto del [[1944]] e marzo [[1945]], testimone poi lui stesso medico e più che mai fermo con l'ideale del ''mai più'' un simile orrore. "''[[Viaggio al termine della notte]]''" sarà poi il suo manifesto di repulsione della guerra.
 
== OpereAltre opere ==
=== Serie ''Infanzia-Guerra-Londra'' ===
In una lettera al suo editore Robert Denoël del 16 luglio 1934, Céline disse di voler lavorare a un progetto diviso in tre parti: ‘Infanzia, Guerra, Londra’. L’infanzia concerne ''Morte a credito'', la Prima Guerra Mondiale nel ''Viaggio al termine della notte'', e Londra in ''Guignol’s band''. L'attribuzione del ciclo, rimasto incompiuto, rimane oggetto di discussione. ''Guerre'', riapparso tra gli inediti e pubblicato nel maggio 2022, fa parte del trittico.
* ''Voyage au bout de la nuit'' (1932)
** trad. Alex Alexis [pseudonimo di Luigi Alessio], ''[[Viaggio al termine della notte]]'', Milano, Corbaccio, 1933; nuova ediz., Collana Scrittori di tutto il mondo, Milano, Dall'Oglio, 1962, 1971, 1980.
Riga 298 ⟶ 301:
* {{Cita libro|titolo=Guerre|altri=a cura di Pascal Fouché, Prefazione di François Gibault|edizione=Collection Blanche|editore=Gallimard|città=Paris|anno=2022|isbn=978-20-729-8322-1}}
** {{Cita libro|titolo=[[Guerra (romanzo)|Guerra]]|trad=[[Ottavio Fatica]]|altri=a cura di Pascal Fouché, Premessa di François Gibault|edizione=Collana Biblioteca n.748|editore=Adelphi|città=Milano|anno=2023|isbn=978-88-459-3793-4}}
* ''Londres'', Prefazione e cura di [[Régis Tettamanzi]], Paris, Gallimard, 2022, pp.576, ISBN 978-20-729-8337-5.
** {{Cita libro|titolo=Londra|trad=Ottavio Fatica|collana=Biblioteca n.777|editore=Adelphi|città=Milano|mese=settembre|anno=2025|isbn=978-88-459-4024-8}}
* ''La Volonté du Roi Krogold suivi de La Légende du Roi René'', Édition établie et présentèe par Véronique Chovin, Paris, Gallimard, 2023, pp.&nbsp;320, ISBN 978-20-729-8327-6.
 
=== <small>Libri in ordine cronologico</small> ===
Riga 461 ⟶ 465:
* ''Céline contro Vailland. Due scrittori, una querelle, un palazzo di una via di Montmartre sotto l'Occupazione tedesca'', a cura di Andrea Lombardi, Massa, Eclettica, 2019
 
=== Inediti e altri manoscritti ritrovati ===
[[File:4, rue Girardon.JPG|thumb|La casa di [[Montmartre]], ([[Arrondissement municipali di Parigi|18⁰ arrondissement]]) rue ''Girardon'', num. 4, dove al quinto piano visse lo scrittore Céline dal [[1941]] al giugno [[1944]] con la moglie Lucette e il gatto Bébert.<ref>{{cita web|url=https://www.rsi.ch/cultura/letteratura/Gatto-e-padrone--2215407.html|titolo=Gatto e padrone: Bébert, storia di un felino che ha vissuto gli orrori della storia e reso eterno nei libri di Louis-Ferdinand Céline|autore=Mattia Mantovani|data=28 agosto 2024}}</ref><ref>{{cita web|url=https://www.ilgiornale.it/news/cultura/c-line-e-suo-gattaccio-due-randagi-romanzo-voyage-899925.html|titolo=Céline e il suo gattaccio, due randagi da romanzo|autore=Luigi Mascheroni|data=26 marzo 2013}}</ref> La casa fu perquisita in seguito dalla [[Resistenza francese]] e nel [[2021]]<ref>{{cita web|url=https://www.lemonde.fr/societe/article/2021/11/18/manuscrits-retrouves-de-louis-ferdinand-celine-l-enquete-pour-recel-de-vol-classee-sans-suite_6102583_3224.html|titolo=Manuscrits retrouvés de Louis-Ferdinand Céline : l’enquête pour « recel de vol » classée sans suite|autore=Jérōme Dupuis|data=18 novembre 2022|lingua=FR}}</ref> sono ricomparsi alcuni manoscritti inediti di Céline<ref>{{cita web|url=https://www.barbadillo.it/100083-ritorna-louis-ferdinand-celine-con-la-una-inedita-petit-musique/|titolo=Ritorna Louis-Ferdinand Céline con una inedita “petit musique”|autore=Andrea Lombardi|data=5 agosto 2021}}</ref>, dati poi dal critico teatrale Jean-Pierre Thibaudat all’avvocato Emmanuel Pierrat alla morte della vedova di Céline [[Lucette Destouches|Lucette Almansor]] ([[1912]]-[[2019]]). Eredi probabili il biografo céliniano François Gibault e la signora Véronique Chovin<ref>Ex allieva di danza e vecchia amica di Lucette come rivelato da Jérôme Dupuis su “Le Monde”.</ref><ref>{{cita web|url=https://www.ilgiornale.it/news/ecco-i-capolavori-inediti-c-line-storia-furto-finito-2386778.html|titolo=Ecco i capolavori inediti di Céline. Storia di un furto finito in tribunale|data=26 ottobre 2024}}</ref>]]
Nell'agosto 2021 viene reso noto che nel marzo 2020 Jean-Pierre Thibaudat, giornalista di ''[[Libération]]'', aveva consegnato alla polizia di [[Nanterre]] seimila pagine inedite, che contengono alcune opere considerate complete: ''La Volonté du roi Krogold'', una saga medievale alla quale l'editore Denoël aveva negato la pubblicazione nonostante il successo del ''Voyage''<ref>{{cita web|url=http://www.lepetitcelinien.com/2012/01/celine-et-le-theme-du-roi-krogold-par.html|titolo=Céline et le thème du Roi Krogold (Céline e il tema del Roi Krogold)|data=24 gennaio 2012 |accesso=9 settembre 2021 |lingua=fr}}</ref>, uscito finalmente nel 2023; il romanzo ''Londres''; più altri scritti su temi già presenti in opere già pubblicate (''Casse-pipe'', ''Morte a credito'', ''Viaggio al termine della notte''). Queste pagine, verosimilmente, furono sottratte dall'appartamento di Parigi di Céline dopo la sua fuga alla fine della seconda guerra mondiale.<ref>{{cita news|url=https://www.lemonde.fr/livres/article/2021/08/04/lettres-manuscrits-photos-inedites-les-archives-retrouvees-de-celine-constituent-une-decouverte-extraordinaire_6090545_3260.html|titolo= Lettres, manuscrits, photos inédites… les archives retrouvées de Céline constituent une découverte extraordinaire (Lettere, manoscritti e fotografie inediti… gli archivi ritrovati di Céline costituiscono una scoperta straordinaria|pubblicazione=Le Monde|data=4 agosto 2021|accesso=10 agosto 2021|lingua=fr}}</ref><ref>{{cita news|url=https://blogs.mediapart.fr/jean-pierre-thibaudat/blog/060821/le-tresor-retrouve-de-louis-ferdinand-celine|titolo=Le trésor retrouvé de Louis-Ferdinand Céline (Blog di Jean-Pierre Thibaudat sul 'tesoro ritrovato' di Céline)|data=6 agosto 2021|accesso=8 settembre 2021|lingua=fr}}</ref><ref>{{cita web|url=https://www.francetvinfo.fr/culture/livres/roman/des-milliers-de-feuillets-inedits-de-louis-ferdinand-celine-retrouves-un-evenement-extraordinaire-pour-ses-ayants-droit_4729471.html|titolo=Des milliers de feuillets inédits de Louis-Ferdinand Céline retrouvés (Ritrovate migliaia di pagine inedite di Céline)|data=6 agosto 2021|accesso=8 settembre 2021|lingua=fr}}</ref> La mole di pagine ritrovate fece pensare ad alcuni, tra cui David Alliot, scrittore francese e esperto di Céline, che ci volessero molti anni prima che questi scritti potessero essere pubblicati integralmente<ref>{{cita web|url=https://www.marianne.net/culture/litterature/manuscrits-retrouves-dix-ou-quinze-ans-de-publications-inedites-de-celine-nous-attendent|titolo=Manuscrits retrouvés : 'Dix ou quinze ans de publications inédites de Céline nous attendent!' (Intervista a David Alliot sugli inediti di Céline: 'ci attendono tra i dieci e i quindici anni di pubblicazione degli inediti'|data=6 agosto 2021|accesso=8 settembre 2021|lingua=fr}}</ref>. L'editore [[Gallimard|Antoine Gallimard]], detentore dei diritti esclusivi di tutti gli inediti, ha dichiarato di voler ripubblicare ''Casse-pipe'', integrato delle parti ritrovate, nella prestigiosa ''Collection Blanche'' nel 2023, e nello stesso anno il terzo volume dei romanzi di Céline nella [[Bibliothèque de la Pléiade]].<ref>{{cita web|url=https://www.franceculture.fr/litterature/inedits-de-celine-mon-reve-ce-serait-une-edition-de-casse-pipe-des-lannee-prochaine|titolo=Inédits de Céline : 'Mon rêve, ce serait une édition de Casse-pipe dès l’année prochaine' (Inediti di Céline: 'il mio sogno sarebbe un'edizione di Casse-pipe l'anno prossimo)|data=18 agosto 2021|accesso=8 settembre 2021|lingua=fr}}</ref>
 
Nell'agosto 2021<ref>{{cita web|url=https://www.en-attendant-nadeau.fr/2021/12/15/deshonneur-patrie-affaire-celine/|titolo=Déshonneur et patrie : retour sur l’affaire Céline|autore=Philippe Roussin|data=15 dicembre 2021|lingua=FR}}</ref> viene reso noto che nel marzo [[2020]] Jean-Pierre Thibaudat, giornalista di ''[[Libération]]'', aveva consegnato alla polizia di [[Nanterre]] seimila pagine inedite, che contengono alcune opere considerate complete: ''La Volonté du roi Krogold'', una saga medievale alla quale l'editore Denoël aveva negato la pubblicazione nonostante il successo del ''Voyage''<ref>{{cita web|url=http://www.lepetitcelinien.com/2012/01/celine-et-le-theme-du-roi-krogold-par.html|titolo=Céline et le thème du Roi Krogold (Céline e il tema del Roi Krogold)|data=24 gennaio 2012 |accesso=9 settembre 2021 |lingua=fr}}</ref>, uscito finalmente nel [[2023]]; il romanzo ''Londres''; più altri scritti su temi già presenti in opere già pubblicate (''Casse-pipe'', ''Morte a credito'', ''Viaggio al termine della notte''). Queste pagine, verosimilmente, furono sottratte dall'appartamento parigino del [[Arrondissement municipali di Parigi|18⁰ arrondissement]] dove aveva vissuto il celebre scrittore, al num. 4, quinto piano, di Célinerue ''Girardon'' a [[Montmartre]] dopo la sua fuga alla fine della [[seconda guerra mondiale]] e avventurosamente recuperate.<ref>{{cita news|url=https://www.lemonde.fr/livres/article/2021/08/04/lettres-manuscrits-photos-inedites-les-archives-retrouvees-de-celine-constituent-une-decouverte-extraordinaire_6090545_3260.html|titolo= Lettres, manuscrits, photos inédites… les archives retrouvées de Céline constituent une découverte extraordinaire (Lettere, manoscritti e fotografie inediti… gli archivi ritrovati di Céline costituiscono una scoperta straordinaria|pubblicazione=Le Monde|data=4 agosto 2021|accesso=10 agosto 2021|lingua=fr}}</ref><ref>{{cita news|url=https://blogs.mediapart.fr/jean-pierre-thibaudat/blog/060821/le-tresor-retrouve-de-louis-ferdinand-celine|titolo=Le trésor retrouvé de Louis-Ferdinand Céline (Blog di Jean-Pierre Thibaudat sul 'tesoro ritrovato' di Céline)|data=6 agosto 2021|accesso=8 settembre 2021|lingua=fr}}</ref><ref>{{cita web|url=https://www.francetvinfo.fr/culture/livres/roman/des-milliers-de-feuillets-inedits-de-louis-ferdinand-celine-retrouves-un-evenement-extraordinaire-pour-ses-ayants-droit_4729471.html|titolo=Des milliers de feuillets inédits de Louis-Ferdinand Céline retrouvés (Ritrovate migliaia di pagine inedite di Céline)|data=6 agosto 2021|accesso=8 settembre 2021|lingua=fr}}</ref> La mole di pagine ritrovate, i fogli ingialliti, fece pensare ad alcuni, tra cui David Alliot, scrittore francese e esperto di Céline, che ci volessero molti anni prima che questi scritti potessero essere pubblicati integralmente<ref>{{cita web|url=https://www.marianne.net/culture/litterature/manuscrits-retrouves-dix-ou-quinze-ans-de-publications-inedites-de-celine-nous-attendent|titolo=Manuscrits retrouvés : 'Dix ou quinze ans de publications inédites de Céline nous attendent!' (Intervista a David Alliot sugli inediti di Céline: 'ci attendono tra i dieci e i quindici anni di pubblicazione degli inediti'|data=6 agosto 2021|accesso=8 settembre 2021|lingua=fr}}</ref>. L'editore [[Gallimard|Antoine Gallimard]], detentore dei diritti esclusivi di tutti gli inediti, ha dichiarato di voler ripubblicare ''Casse-pipe'', integrato delle parti ritrovate, nella prestigiosa ''Collection Blanche'' nel [[2023]], e nello stesso anno il terzo volume dei romanzi di Céline nella [[Bibliothèque de la Pléiade]].<ref>{{cita web|url=https://www.franceculture.fr/litterature/inedits-de-celine-mon-reve-ce-serait-une-edition-de-casse-pipe-des-lannee-prochaine|titolo=Inédits de Céline : 'Mon rêve, ce serait une édition de Casse-pipe dès l’année prochaine' (Inediti di Céline: 'il mio sogno sarebbe un'edizione di Casse-pipe l'anno prossimo)|data=18 agosto 2021|accesso=8 settembre 2021|lingua=fr}}</ref>
 
Nel maggio [[2022]] [[Gallimard]] pubblica ''Guerre,'', primo romanzo inedito compreso in questo ritrovamento., Lungolungo 150 pagine, il curatore. [[Pascal Fouché]], che ne è il curatore in collaborazione con François Gibault, ritiene che sia stato scritto nel 1934<ref>{{Cita news|titolo='Guerre' de Louis-Ferdinand Céline : que vaut cet incroyable inédit de l'écrivain controversé? ('Guerra' di L.-F. Céline: quanto vale questo incredibile romanzo del controverso scrittore?)|url=https://www.leparisien.fr/culture-loisirs/livres/guerre-de-louis-ferdinand-celine-que-vaut-cet-incroyable-inedit-de-lecrivain-controverse-04-05-2022-7IPVQ4O6NZEPTBU4GZVF5PAOZY.php|giornale=Le Parisien|data=4 maggio 2022|accesso=13 ottobre 2022|lingua=fr}}</ref>. Il secondo, ''Londres'', è stato pubblicato nell'ottobre 2022; consta di 576 pagine e fu verosimilmente scritto prima del [[1936]] e della deriva antisemita di Céline, in quanto vi appare la figura estremamente positiva del medico ebreo Yugenbitz.<ref>{{Cita news|titolo='Londres', nouvel inédit de Céline : comment l'écrivain banni est revenu sur le devant de la scène littéraire ('Londra', nuovo inedito di Céline: come lo scrittore bandito è ritornato sulla scena letteraria)|url=https://www.leparisien.fr/culture-loisirs/livres/londres-nouvel-inedit-de-celine-comment-lecrivain-banni-est-revenu-sur-le-devant-de-la-scene-litteraire-12-10-2022-RSYAH77YKBFRFDKSYC7FBYNLTA.php|giornale=Le Parisien|data=12 ottobre 2022|accesso=13 ottobre 2022|lingua=fr}}</ref>
 
== Citazioni nella cultura di massa ==
Riga 498 ⟶ 504:
 
== Bibliografia ==
* Frédérick Vitoux, ''Bébert il gatto di Louis-Ferdinand Celine'', introduce Pino dì Branco, Milano, editore La Vita Felice, 2013, ISBN 978-8877994042.
* Marina Alberghini, ''Louis-Ferdinand Céline. Gatto randagio'', Milano, Mursia, 2009, ISBN 9788842536581.
* Philipe Alméras, ''Céline'', trad. di Francesco Bruno, Milano, Corbaccio, 1997 [''Céline. Entre haines et passion''].