|
|Panorama =
|Didascalia =
|Bandiera = Montegranaro-GonfaloneBandiera.png
|Voce bandiera =
|Stemma = Montegranaro-Stemma.png
|Voce stemma =
|Stato = ITA
|Divisione amm grado 1 = Marche
|Divisione amm grado 2 = Fermo
|Amministratore locale = EdianaEndrio ManciniUbaldi
|Partito = [[lista civica]] ''Montegranaro ripartisempre''
|Data elezione = 26-5-201410-2021
|Data istituzione =
|Altitudine =
|Sottodivisioni = Guazzetti, Santa Leandra, Santa Maria, San Tommaso, Vallone, [[Villa Luciani]], il Torrione , San Liborio. ▼
|Abitanti = 12642
|Divisioni confinanti = [[Monte San Giusto]] ( [[Provincia di Macerata|MC ]]), [[Monte San Pietrangeli]], [[Monte Urano]], [[Montecosaro]] (MC), [[Morrovalle]] (MC), [[Sant'Elpidio a Mare]], [[Torre San Patrizio]] ▼
|Note abitanti = [http://demo.istat.it/bilmens2020gen/index.html Dato Istat] - Popolazione residente al 31 agosto 2020 (dato provvisorio).
|Aggiornamento abitanti = 31-8-2020
▲|Sottodivisioni = Guazzetti, Santa Leandra, Santa Maria, San Tommaso, Vallone, [[Villa Luciani]], il Torrione.
▲|Divisioni confinanti = [[Monte San Giusto]] (MC), [[Monte San Pietrangeli]], [[Monte Urano]], [[Montecosaro]] (MC), [[Morrovalle]] (MC), [[Sant'Elpidio a Mare]], [[Torre San Patrizio]]
|Codice postale = 63812<ref>Il vecchio CAP usato fino al 29 ottobre [[2010]] era 63014.</ref>
|Codice statistico = 109018<ref>Il vecchio codice ISTAT era 044041.</ref>
|Zona sismica = 2
|Gradi giorno = 1908
|Diffusività =
|Nome abitanti = montegranaresi
|Patrono = [[San Serafino da Montegranaro|san Serafino]]
}}
'''Montegranaro''' (''Montegranà'' in [[Dialetti marchigiani#Zona maceratese-fermana-camerte|dialetto fermano]]), l'antica ''Veregra''<ref>{{Cita libro|autore=Enrico Dehò|titolo=Paesi marchigiani|p=191|annooriginale=1910|editore=Industrie grafiche}}</ref> medievale secondo la tradizione anche se non esiste alcuna prova storiografica, è un [[Comune (Italia)|comune italiano]] di {{formatnum:12642Popolazione|ITA}} abitanti<ref name="template divisione amministrativa-abitanti" /> della [[provincia di Fermo]] nelle [[Marche]].
== Geografia fisica ==
== Storia ==
La moderna Montegranaro è forse l'erede dell'antica città romana di ''Beregra'' o ''Veregra'', colonia dell'[[antica Roma]] che comprendeva il circostante ''ager Veregranus'', confinante con le colonie romane di ''Firmum'', ''Pausula'' e ''Cluana''<ref>Così anche in Tolomeo, in Cluverio e Plinio il Vecchio nella sua "''Naturalis Historia''". Nel ''Liber Coloniarum'' l'''Ager Veregranus'' è menzionato con quelli di Tolentino e Treia</ref>. L'attuale nome della cittadina viene fatto pure risalire all'antico ''mons Granarius'', ovveroriferibile unoalla dei depositipresenza di granoun chedeposito idi Romani erano soliti impiantare nei territori soggetti a Roma per l'approvvigionamento delle legionigrano. Un decreto degli Imperatoriimperatori [[Ludovico il Pio]] e [[Lotario I|Lotario]], dell'anno 829 d.C. menziona Montegranaro come donazione all'[[Abbazia di Farfa]]. ''Mons Granarius'', poi, sarà assoggettata anche alla città di [[Fermo (Italia)|Fermo]], come uno dei suoi [[Castelli di Fermo|castelli]]. Solo nella prima metà del [[XIII secolo]] riacquistò l'autonomia. Nel [[1354]] incorse nella scomunica comminatainflitta dal cardinale [[Egidio Albornoz]], revocata solo nel [[1356]]. Nell'era delle signorie, Marco Zeno dei conti di Venezia fu designato ''Vicario, Rettore, Governatore e Padrone della Terra'' per conto di [[papa Urbano VI]]. Nel 1394 il capitano di ventura [[Luca di Canale]] si impossessò del paese, che fu poi venduto a [[Fermo (Italia)|Fermo]] in cambio del rilascio di quest'ultimo.
All'inizio del [[XV secolo|Quattrocento]], giunse Ludovico[[Lodovico Migliorati]], cui il castello di Montegranaro fu dato in vicariato dal [[Concilio di Costanza]]<ref>Così nel Breve di [[Martino V]] del 1417</ref>. Nel [[1433]] [[Francesco Sforza]] invase la [[Marca d'Ancona]] e a lungo rimase signore della zona. Successivamente, Montegranaro si schierò col duca di Milano e [[papa Eugenio IV]] lo scomunicò nuovamente nel [[1442]]. Nel 1445, Montegranaro sottoscrisse dei capitolati di sottomissione con i cardinali emissari del Pontefice e tornò sotto il dominio della Chiesa cui restò poi sempre fedele. Fino al [[XVIII secolo|Settecento]] il paese si resse con proprie magistrature comunali e prosperò nell'agricoltura, soprattutto nel settore cerealicolo e nella produzione di vino ede olio. Tra la fine del Settecento ede il primo decennio dell'[[XIX secolo|Ottocento]] un tal Granatelli iniziò la produzione della ''chiochiera'', una sorta di pantofola di stoffa con la suola di pelle di cavallo. Fu l'inizio della fortuna della terra montegranarese. Dalla pantofola si passò alla scarpa in pelle: ciò che è divenuto il futuro ede il presente della cittadina.
Nel 2009 il comune di Montegranaro è passato dalla provincia di Ascoli Piceno alla provincia di Fermo.
=== Architetture religiose ===
[[File:Annibal Caro.jpg|thumb|right|Annibal Caro, Priore della Chiesa dei Santi Filippo e Giacomo]]
A Montegranaro sono da ricordare e da visitare in particolare modo le chiese di Sant'Ugo, San Serafino, di San Francesco e dei Santi Filippo e Giacomo.
==== CriptaChiesa di Sant'Ugo ====
La Chiesa di Sant'Ugo,<ref>[{{Cita web |url=http://criptasantugo.altervista.org/ |titolo=Cripta di Sant'Ugo] |accesso=20 febbraio 2015 |dataarchivio=20 febbraio 2015 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150220190352/http://criptasantugo.altervista.org/ |urlmorto=sì }}</ref> erroneamente definita “cripta” o “criptoportico”, è in realtà una costruzione romanica databile intorno all'anno 800 d.C. È pensabile che insista su un preesistente edificio di epoca anteriore, forse romana. La Chiesa, edificata fuori dalla cinta muraria e parte di un monastero benedettino (passato poi alla [[Congregazione Benedettina Silvestrina|congregazione silvestrina]]), era intitolata ai Santi Filippo e Giacomo e solo successivamente fu dedicata a Sant'Ugo, dopo che venne costruito un nuovo tempio più in alto sul crinale che, nelle successive modificazioni e ampliamenti, inglobò la chiesa mutandola, di fatto, in una pseudo-cripta.<br />Al suo interno possiamo ammirare tre cicli di affreschi di epoche differenti: il primo datato esattamente al 1299, il secondo intorno alla metà del 1300 e il terzo nel 1500. Questo fornisce la possibilità di visualizzare nello spazio di pochi metri l'evoluzione dell'arte nell'arco di tre secoli. Tutti i cicli sono di estremo interesse storico e artistico, in particolare ilIl primo eciclo più antico che può essere considerato un unicum nel mondo, adè opera di un non meglio identificato artista che gli storici dell'arte definiscono “maestro di Montegranaro”.<br />La struttura della costruzione presenta un'unica navata chiusa in alto da una volta a botte in cui l'abside risulta ancora splendidamente affrescatoaffrescata. Le finestre strombate e di piccole dimensioni lasciano entrare una suggestiva luce diffusa che, nelle ore diurne, fornisce un'atmosfera unica al luogo.
==== Chiesa di San Serafino ====
[[File:Crocifissione di Filippo Ricci.jpg|thumb|Chiesa di San Serafino - ''Crocifissione'' di Filippo Ricci]]
La chiesa di [[san Serafino da Montegranaro]] è intitolata all'omonimo santo (Montegranaro 1540-1604), poi, però, sepolto nella [[Chiesa di San Serafino da Montegranaro|chiesa ''dei Cappuccini'']] in [[Ascoli Piceno]], dove morì. La chiesa presenta pregevoli altari lignei, decorati con pale di [[San Lorenzo]] ede i santi protettori dei calzolai: i [[santi Crispino e Crispiniano]]. Sono presenti tele di [[Alessandro Ricci (pittore)|Alessandro]] e [[Filippo Ricci]].<ref>{{Cita web|url=http://www.ilgiornaledellarte.com/articoli/2010/5/102695.html|titolo=Altri due Ricci nella Marca|autore=Marta Paraventi|sito=Il Giornale dell'arte|data=maggio 2010 (numero 298)|accesso=2016-03-18}}</ref>
==== Chiesa di San Francesco ====
La chiesa di San Francesco venne edificata nel [[1245]] fuori le mura. Dopo sfortunate vicende venne restaurata, nel [[1603]], grazie all'interessamento di [[Sisto V]], pontefice marchigiano. Il convento, ricostruito nei primi anni del [[XVI secolo|Seicento]], è oggi sede degli uffici comunali ed è noto come Palazzo Francescani. La chiesa presenta un notevole portale in travertino con ricchi fregi, colonne tornite e lo stemma di Sisto V all'apice dell'arco. Al suo interno opere di Nicola Monti e Luca di Costantino
'''Chiesa dei SS. Filippo e Giacomo'''
La chiesa dei Santi Filippo e Giacomo è di [[Abbazia di Farfa|fondazione farfense]]. Nel [[1539]], fu designato suo Priore "secolare" il celebre letterato civitanovese [[Annibal Caro]]. La chiesa attuale risale al XVIII secolo e presenta un arredo di tipo barocco con preziosi stucchi, tempere su tutta la volta e pareti e, una magnifica pala d'altare di Nicola Monti raffigurante l'Immacolata e una Madonna del Carmine di Filippo Ricci. Lungo la navata è custodita una tela, attribuita alla scuolabottega del Barocci, raffigurante la circoncisione di Nostro Signore e un Sacello Lauretano del XVII secolo.
'''Chiesa di San Pietro Apostolo'''
Chiesetta barocca della fine del Settecento, particolarissimaparticolare per la sua pianta ellittica e per la finta cupola finemente decorata con stucchi, così come l'intera chiesa. All'interno tele settecentesche di autori ignoti raffiguranti San Liborio e Sant'Amico e Santa Rosa da Lima, nonché una tela di Orazio Orazi del 1903 rappresentante San Pietro con il Gallo.
'''Pieve del SS. Salvatore'''
Di edificazione alto-medievale con datazione incerta, è quasi completamente scomparsa. Sul sito ove sorgeva ora insiste un locale parrocchiale adibito a incontri e manifestazioni. Sulla parete esterna, però, permane uno splendidoun portale romanico-gotico con finiture in travertino e terracotta. Recentemente, durante studi archeologici condotti dall'A.C. Arkeo, è stata rinvenuta una porzione definibile come cappella o sacrestia che attualmente rimane semi murata e di difficile accesso.
=== Altre testimonianze storico-artistiche ===
=== Architetture civili ===
Di grande interesse anche i palazzi gentilizi Conventati, Ranier - Luciani e Cruciani. Notevole anche il Torrione, un antico mulino fortificato databile a prima dell'anno 1000, edificato nella pianura del fiume Chienti, nell'omonima contrada.
== Società ==
[[File:Battesimo di Gesù.jpg|thumb|Battesimo di Gesù (Maestro di Montegranaro, 1299) Chiesa di Sant'Ugo]]
=== Evoluzione demografica ===
{{Demografia/Montegranaro}}
=== Etnie e minoranze straniere ===
Al 31 dicembre 2022 gli stranieri residenti erano 1.189, pari al 9,17% della popolazione.<ref>{{cita web|url=https://demo.istat.it/app/?i=P03&l=it}}</ref>
== Economia ==
{{cn|Montegranaro è un centro [[Calzaturificio|calzaturiero]] di grande rilievo.
La maggior parte dell'artigianato locale si basa proprio sulla produzione di [[Scarpa|scarpe]] ede accessori da parte di medie e grandi imprese. Attraverso la continua ricerca tecnologica e di stile, oggi Montegranaro, si colloca nel panorama mondiale tra i maggiori centri di produzione di calzature di alta qualità.
Molto florida anche l'[[agricoltura]].}}
== Infrastrutture e trasporti ==
=== Strade ===
I collegamenti più importanti sono:
* [[Dorsale Marche-Abruzzo-Molise]] "''Mezzina''", collegamento nord-sud in costruzione funzionante in alcuni tratti tra cui quello che va da [[Montecosaro]] a [[Fermo (Italia)|Fermo]];
* [[Strada statale 77 della Val di Chienti|SS 77]], la città si trova a pochi chilometri dall'arteria di collegamento est-ovest che va da [[Civitanova Marche]] a [[Foligno]].
== Amministrazione ==
[[File:Montegranaro-Gonfalone.png|thumb|100px|Il gonfalone comunale]]
{{ComuniAmminPrecTitolo}}
{{ComuniAmminPrec|13 giugno [[2004]]|6 giugno [[2009]]|Giovanni Basso|[[lista civica]]|[[Sindaco (Italia)|sindaco]]}}
{{ComuniAmminPrec
{{ComuniAmminPrec|7 giugno [[2009]]|22 ottobre [[2013]]|Gastone Gismondi|[[lista civica]]|[[Sindaco (Italia)|sindaco]]|}}
| 13 giugno [[2004]]
{{ComuniAmminPrec|23 ottobre [[2013]]|25 maggio [[2014]]|Maurizio Ianieri||[[commissario prefettizio]]|}}
| 6 giugno [[2009]]
{{ComuniAmminPrec|26 maggio [[2014]]|26 maggio [[2019]]|Ediana Mancini|[[lista civica|La strada giusta]]|[[Sindaco (Italia)|sindaco]]|}}
| Giovanni Basso
{{ComuniAmminPrec|Nome=Ediana Mancini|Inizio=27 maggio [[2019]]|Fine=16 dicembre [[2020]]|Carica=[[Sindaco (Italia)|sindaco]]|Partito=[[lista civica|La strada giusta]]}}{{ComuniAmminPrec|Nome=Francesco Martino|Inizio=17 dicembre [[2020]]|Fine=3 ottobre [[2021]]|Carica=[[commissario prefettizio]]}}
| [[lista civica]]
{{ComuniAmminPrec|Nome=Endrio Ubaldi|Inizio=4 ottobre [[2021]]|Fine=''in carica''|Partito=[[lista civica|Montegranaro sempre]]}}
| [[Sindaco (Italia)|sindaco]]
}}
{{ComuniAmminPrec
| 7 giugno [[2009]]
| 22 ottobre [[2013]]
| Gastone Gismondi
| [[lista civica]]
| [[Sindaco (Italia)|sindaco]]
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{{ComuniAmminPrec
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| 25 maggio [[2014]]
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| [[commissario prefettizio]]
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| Ediana Mancini
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=== Gemellaggi ===
* {{Senza fonte|{{Gemellaggio|Italia| Aiello del SabatoOppeano}}}} ▼
* {{Senza fonte|{{Gemellaggio|Italia|OppeanoAiello del Sabato}}}}
▲* {{Gemellaggio|Italia|Aiello del Sabato}}
=== Altre informazioni amministrative ===
Fa parte delladell'Area Zona territoriale n.Vasta 114 di Fermo, dell'Azienda Sanitaria Unica Regionale delle Marche (in sigla ZA.TV. n. 114 - A.S.U.R. Marche).
== Sport ==
Hanno sede nel comune le squadre di [[pallacanestro]] maschile, [[Società Sportiva Sutor]], e Milwaukee BecksASD Montegranaro Basket, militanti rispettivamente in serie BC gold e in Promozioneserie D.
{{cn|Le società di calcio locali sono: la Montegranaro Calcio e la Veregra 2012, che hanno disputato campionati dilettantistici regionali. Nel calcio a 5 esistono due società, la Montegranarese e la Poligranarese.}}
== Altri progetti ==
{{interprogetto}}
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
{{Comuni della provincia di Fermo}}
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