Castello delle Forme: differenze tra le versioni
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'''Castello delle Forme''' è una frazione del comune di [[Marsciano]] ([[Provincia di Perugia|PG]]). È abitato da
== Geografia ==
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==Storia==
Le origini del Castello delle Forme risalgono probabilmente al periodo romano e ciò lo si deduce dalla urbanistica del borgo in cui le vie si incrociano perpendicolarmente dando forma a quella struttura di "cardo" e "decumano" tipici dei castri romani e molto poco comune invece nella maggior parte dei borghi umbri di origine strettamente medievale.
Nel vocabolo Campo Filoncia è stata rinvenuto l'ingresso ad un cunicolo e, forse, ad una tomba di età [[etruschi|etrusca]], a testimoniare l'antico insediamento in questi luoghi. Il castello esisteva almeno dal [[1163]], quando il [[Federico Barbarossa|Barbarossa]] cita, nel suo diploma, la chiesa ivi contenuta: la sua posizione strategica, a guardia della riva destra del Tevere, permetteva il controllo della strada che conduceva da [[Perugia]] a [[Roma]], anticamente percorsa dai mulattieri che si riunivano qui e poi scendevano in pianura.▼
▲Nel vocabolo "Campo Filoncia" è stata comunque rinvenuto l'ingresso ad un cunicolo e, forse, ad una tomba di età [[etruschi|etrusca]], a testimoniare l'antico insediamento in questi luoghi.
Nel [[1312]] dovette subitre l'assalto delle soldatesche di [[Enrico VII di Lussemburgo]], per poi essere conquistato più in avanti dal fuoriuscito perugino Armanno Guidaletti. [[Porta di San Pietro (Perugia)|Porta San Pietro]] era il riferimento per questo ''castrum'', che doveva pagare regolarmente un tributo al capitano del contado. Durante la [[guerra del sale (1540)|guerra del sale]], che oppose Perugia allo [[Stato Pontificio]], il castello rimase fedele alla Chiesa, pur essendosi svolta in loco una delle più cruente battaglie tra i due contendenti: per la sua fedeltà, esso venne dispensato dal pagamento delle imposte per quindici anni, a partire dal [[1545]].▼
▲Nel [[1312]] dovette
La zona era feudo dei della Corgna. Il palazzo, nella piazza principale, mantiene ancora qualche testimonianza del passato, come i resti di un capitello in pietra e dipinti. La famiglia, nei pressi dell'antica chiesa di S. Costanzo, aveva anche una residenza di campagna, sul cui ingresso ancora oggi è visibile lo stemma gentilizio.▼
La zona come detto era feudo dei duchi Della Corgna ed il palazzo, nella piazza principale, mantiene ancora i fregi dell'albero di corniolo incisi nelle grate metalliche sovrastanti i portoni principali. All'interno del Palazzo Della Corgna di Castello delle Forme sono ancora visibili altre testimonianze come un affresco di una "madonna col bambino" al cui fianco emerge lo stemma con l'albero di Corniolo lo stesso visibile anche in un più ampio affresco riprodotto sotto la torre campanaria del paese.
Nel [[XVIII secolo]] Castello delle Forme ebbe un cittadino illustre, Giovanni Lupattelli, noto ebanista chiamato a Roma da Papa [[Pio VI]] per eseguire numerosi lavori. Tornato in Umbria con sua moglie, Giovanna Caselli di Deruta, fu eletto consigliere nel distretto di quest'ultima città. Morì probabilmente nel primo decennio dell'[[Ottocento]].<ref>Francesco Cavallucci, ''Marsciano'', ed. la Rocca, Marsciano, 2005 pag. 356-358</ref>▼
Altri precisi elementi architettonici all'interno del Palazzo come i resti di un antico capitello nel loggiato ovest ma anche i conci in pietra bugnata nonché le notevoli volte e le arcate del piano terra denotano le sue prime origini risalenti probabilmente al XIII secolo. Sul lato Ovest del Castello una splendido "hortus conclusus" tuttora ricco di erbe aromatiche ed alberi da frutto lascia spazio ad una balconata che permette allo sguardo di spaziare per decine di miglia verso nord fino a Torgiano, Perugia ed oltre.
La parte alta del Palazzo della Corgna fu sicuramente riedificata all'inizio del XVIII secolo e ciò lo si deduce da una formella in cotto murata sul retro del primo piano con una incisione datata 1708 ma soprattutto dal fatto che gli ultimi due piani evidenziano una struttura meno antica ed appunto più simile a gran parte degli altri corpi edificati a cavallo e dopo il rinascimento sulla piazza del Castello con mattoni di manifattura locale quando probabilmente il palazzo stesso era già stato annesso ai possedimenti della nobile famiglia perugina dei Boncambi.
Da notare sono poi i resti di una antica grande meridiana che si intravedono ancora sul lato destro della facciata principale del palazzo mentre al suo interno alcuni arredi ed utensili agresti e di cucina(quello che forse è l'unico "Ferro da Cialda" del borgo e stato rinvenuto nelle cucine del primo piano) narrano ancora della sua nobile origine così come mentre nei piani alti rimangono tuttora intatti gli appartamenti settecenteschi della servitù, nei piani interrati ci sono ancora le cantine ricavate tra le volte che collegavano le fondazioni dei setti murari del castello. Impossibile poi non menzionare le memorie dei vecchi abitanti del borgo che ricordano la presenza in quel palazzo non solo della scuola del paese fino a tutti gli anni '50 del XX secolo me anche di un terrificante "tracasello" (botola) in fondo al quale una serie di spade affilate portava alla morte gli eretici ivi gettati ai tempi dell'inquisizione. Tale botola non è ancora stata rinvenuta sebbene i setti murari adiacenti il campanile dove si dice il pertugio sia stato murato negli anni sessanta, non siano stati ancora sfondati.
Il Palazzo di Castello delle Forme si può dunque annoverare tra le più pregevoli dimore della famiglia Della Corgna. Insieme ai più noti e blasonati edifici di [[Castiglion del Lago]], di [[Città della Pieve]] e [[Colle Umberto I]] esso fu certamente tra i palazzi preferiti dal Duca Ascanio e per il quale evidenti testimonianze scritte evidenziano come suo fratello, Cardinale perugino della chiesa di Roma spesso a lui si raccomandava per proteggere i possedimenti di famiglia nella zona, i paesani del castello stesso ed I loro diritti.
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▲Nel [[XVIII secolo]] Castello delle Forme ebbe infine un altro cittadino illustre, Giovanni Lupattelli, noto ebanista chiamato a Roma da Papa [[Pio VI]] per eseguire numerosi e famosissimi lavori lignei in San Pietro. Tornato in Umbria con sua moglie, Giovanna Caselli di Deruta, fu eletto consigliere nel distretto di quest'ultima città. Morì probabilmente nel primo decennio dell'[[Ottocento]].<ref>Francesco Cavallucci, ''Marsciano'', ed. la Rocca, Marsciano, 2005 pag. 356-358</ref>
==Monumenti e luoghi d'interesse==
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* Piazza principale, con la torre campanaria e il palazzotto signorile, appartenuto ai Della Corgna: al centro, dopo la recente pavimentazione, c'è la mappa del castello
* Due piazze di minore estensione da cui si gode un vasto e interessante panorama
* Le vie (i "borghi") confluiscono ad [[angolo retto]] sulla via principale, il che farebbe pensare ad un ''[[castrum]]'' di epoca romana.
== Società ==
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==Galleria d'immagini==
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File:Palazzo Della Corgna, vista da ovest del Castello delle Forme.jpg
File:Vista di Perugia dall'arco della piazza, Castello delle Forme.jpg
File:Palazzo Della Corgna, hortus conclusus, Castello delle Forme.jpg
File:Palazzo Della Corgna, lato nord, Castello delle Forme.jpg
File:Palazzo Della Corgna, uliveto, Castello delle Forme.jpg
File:Palazzo Della Corgna.jpg
File:Palazzo Della Corgna, vista da nord ovest, Castello delle Forme.jpg
File:Torre campanaria, Castello delle Forme.jpg
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