Andrea Giuseppe Croce: differenze tra le versioni

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== Biografia ==
Nacque a Genova nel 1914 da una famiglia benestante, appassionandosi presto all'ambiente marinaresco della città. Fu cresciuto dal nonno Beppe,<ref>Il nonno, oltre a possedere e dirigere una compagnia di assicurazioni, era anche un appassionato sportivo e fondatore della Federazione Italiana Tennis (Federazione Italiana Tennis) che presiedette dal 1913 al 1929; presiedette anche il Tennis Club Genova dal 1913 al 1929. L'edizione 1922 della Coppa Davis si tenne nel giardino del Croce a Nervi, Genova, dove fece installare allo scopo alcuni campi in erba.</ref> dopo che suo padre Luigi era morto nel 1918 per una malattia contratta mentre prestava servizio come ufficiale dell'esercito a Trieste durante la [[prima guerra mondiale]]. Il nonno materno, invece, Emilio Borzino, fu presidente del [[Partito Liberale Italiano]] fino al [[1927]].
 
Durante la [[seconda guerra mondiale]], Beppe prestò servizio come [[Ufficiale (forze armate)|ufficiale]]. All'età di venticinquenne, nel [[1939]] Croce vinse il campionato italiano di classe [[Star (nautica)|Star]].<ref>{{Cita web|url=https://www.yachtclubitaliano.it/it/eventi-170/classe-star.html|titolo=Classe Star|sito=Yacht Club Italiano}}</ref> Dopo l'[[armistizio di Cassibile|armistizio]] del [[1943]] rimase fedele al re [[Vittorio Emanuele III]]. Alla fine del conflitto, e dopo aver assunto nel [[1946]] (fino al [[1980]]) la presidenza del [[Lloyd Italico]], la compagnia di assicurazioni fondata dal nonno, gareggiò poi nella classe [[6 metri]] alle [[Giochi olimpicidella estiviXIV Olimpiade|Olimpiadi estive del 1948]].
 
Nell'immediato [[dopoguerra]], insieme all'amico René Levainville, presidente del Yacht Club de France, e Franco Gavagnin, nel 1952 Croce fondò la GiragliaRegata Cupdella Giraglia. Nel [[1953]] si tenne la prima regataedizione tra [[Saint Tropez]] e Genova organizzata dallo [[Yacht Club Italiano]] in collaborazione con lo Yacht Club de France, che in seguito avrebbe coinvolto centinaia di velisti e maxi yacht.<ref>{{Cita web|url=https://www.rolexgiraglia.com/it/news-6/storia.html|titolo=Storia|sito=Rolex Giraglia}}</ref>
 
Dal [[1957]] al [[1981]] fu presidente della [[Federazione Italiana Vela]] (FIV), mentre dal [[1957]] al [[1981]] Presidentenonché dello [[Yacht Club Italiano]]. Dal [[1958]] al 1986, inoltre, fu stato vicepresidente del [[Comitato olimpico nazionale italiano|Comitato Olimpico Nazionale Italiano]] (CONI). Come presidente del Comitato Olimpico, contribuìContribuì all'organizzazione delle Olimpiadi veliche di Napoli del [[1960]].<ref>{{Cita pubblicazione|url=https://issuu.com/ryccsavoia/docs/afc_savoia_libro2020_ita_dig|titolo=1960 Napoli Olimpica|autore=Archivio Fotografico Riccardo Carbone|editore=Effegi Srl|città=Portici|curatore=Sergio Pepe|curatore2=Paolo Rastrelli}}</ref>
 
Nel [[1964]] vinse, con Manuela VI, un'edizione della regata della [[Centomiglia]] sul [[Lagolago di Garda]], conclusa da sole tre barche su cinquanta per la presenza di condizioni meteorologiche molto avverse. Nel [[1969]] vinse il campionato italiano di classe 5.50 sul Lagolago di Garda con Manuela VII<ref>{{Cita web|url=https://www.circolovelatorbole.com/it/p/la-nostra-storia|titolo=Arriva il ’68, la Centomiglia e “Manuela VII”}}</ref>
 
Dal [[1969]] alla sua morte nel [[1986]], Croce divenne ilfu presidente dell'della IYRU - [[InternationalFederazione Internazionale Sailingdella FederationVela]], il primo di nazionalità non britannica.
 
In questo periodo, Croce ebbe un ruolo chiave anche nell'organizzazione dell'[[Azzurra (imbarcazione)|AzzuraAzzurra]] America's Cup Challenge del [[1982]], la prima sfida italiana di [[America's Cup|Coppa America]], finanziata dall'amico [[Gianni Agnelli]], all'epoca ex presidente della [[FIAT|Fiat]]. L'imbarcazione gareggiò con il patrocinio dello Yacht Club Costa Smeralda, fondato da [[Karim Aga Khan IV|Karim Aga Khan]]. Insieme ad Agnelli, Croce aveva già visitato il presidente [[John Fitzgerald Kennedy]] per convincerlo ad accettare la sfida italiana.{{Senza fonte}}
 
Croce morì a Portofino il 16 settembre del 1986. Dopo la sua morte, si tenne una celebrazione commemorativa presso la [[Cattedrale di Westminster]] di [[Londra]]. Alla cerimonia parteciparono il [[Filippo di Edimburgo|Principeprincipe Filippo]], re [[Costantino II di Grecia|Re Costantino II di Grecia]], Rere Olaf[[Olav V di [[Norvegia]] e il [[Karim Aga Khan IV|Principeprincipe Aga Khan IV]].
 
Durante la sua vita, Croce fu un appassionato collezionista di ritratti di yacht del 1800, che adornavano le pareti della sua casa di [[Portofino]], città in cui era anche proprietario dell'Hotel Splendido.<ref>{{Cita news|url=https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1985/05/08/una-multinazionale-di-navi-container-acquista-portofino.html|pubblicazione=[[La Repubblica (quotidiano)|la Repubblica]]|titolo=Una multinazionale di navi e container acquista a Portofino l'Hotel Splendido|data=8 maggio 1985}}</ref> La famiglia ha dato in comodato d'uso al [[Galata − Museo del mare|Galata Museo del Mare]] di Genova più di cento dipinti di tale collezione,<ref>{{Cita web|url=https://genova.repubblica.it/cronaca/2010/10/08/foto/beppe_croce-7863889/1/|titolo=Beppe Croce, la collezione sbarca al museo Galata|pubblicazione=la Repubblica|data=8 ottobre 2010}}</ref><ref>{{cita libro|titolo=Yacht Portraits nella collezione di Beppe Croce|autore=Aldo Caterino|autore2=Carlo Borlenghi|anno=2000|editore=Yachting Library}}</ref><ref>{{Cita web|url=http://95.110.163.143/superyacht/530/arte/croce.htm|titolo=Beppe Croce e gli yaht portraits|urlmorto=sì}}</ref>, in mostra permanente presso la Galleria Beppe Croce del museo.<ref>{{Cita web|url=https://www.galatamuseodelmare.it/yacht-portraits/|titolo=Yacht Portraits - Galleria Beppe Croce|sito=Galata Museo del Mare|accesso=16 novembre 2020|dataarchivio=21 ottobre 2020|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20201021023032/https://www.galatamuseodelmare.it/yacht-portraits/|urlmorto=sì}}</ref>
 
== Intitolazioni ==
In memoria di Beppe Croce, la Federazione Internazionale Vela presenta ogni anno dal [[1989]] il Beppe Croce Trophy ISAF<ref>{{Cita web|url=https://www.sailing.org/worldsailing/about/beppe_croce.php|titolo=Beppe Croce Trophy|sito=Sailing World|lingua=en|accesso=16 novembre 2020|dataarchivio=20 settembre 2020|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20200920085441/https://sailing.org/worldsailing/about/beppe_croce.php|urlmorto=sì}}</ref> a un soggetto che abbia dato un significativo contributo volontario allo sport della vela.
 
Nel [[2000]] gli viene intitolata la Scuola di Mare Beppe Croce,<ref>{{Cita web|url=https://www.yachtclubitaliano.it/it/news-128/scuola-di-mare-beppe-croce.html|sito=Yacht Club Italiano|titolo=Scuola di Mare Beppe Croce}}</ref> dello [[Yacht Club Italiano]] voluta dal figlio Carlo e aperta a tutti, anche ai non soci dello [[Yacht Club Italiano]], com'era nel disegno del padre.
 
Nel 7 ottobre [[2010]] gli è stata intitolata la Galleria del [[Galata − Museo del mare|Galata Museo del Mare]] di Genova.
 
A Beppe Croce è intitolato anche un battello Nelson 40 del [[1984]], costruito dai cantieri inglesi Thornycroft, che lo [[Yacht Club Italiano]] usa come barca d'appoggio durante le regate che organizza.
 
== Note ==
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== Collegamenti esterni ==
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