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I '''Culdei''' ([[Lingua gaelicairlandese|gaelicodalla lingua celtica]]: ''Céilí DéCuildich'', <small>lett.</small>&nbsp;"Compagniritirato dia [[Dio]]"parte”) successori del monachesimo irlandese, erano membri di comunità [[Cristianesimo celtico|cristiane]] [[Monachesimo|monastiche]] ed [[Eremita|eremitiche]] d'[[Irlanda]], [[Scozia]] e [[Inghilterra]] nel [[Medioevo]]. L'etimologia del termine, le persone da esso designate, la loro origine, le loro dottrine, la regola o le regole sotto le quali vivevano e i limiti della loro autorità e dei loro privilegi sono state tutte materie oggetto di controversie. Tutti ammettono, tuttavia, che (all'inizio di tutti glialmeno eventiinizialmente) i Culdei eraerano separati dalla massa dei fedeli, che le loro vite erano dedicate alla religione e che vivevano in comunità. Apparsi per la prima volta in Irlanda e successivamente in Scozia, collegati alle chiese cattedrali o collegiate, vivevano alla maniera monastica pur non prendendo voti monastici.<ref name=Dalton>[http://www.newadvent.org/cathen/04563b.htm D'Alton, Edward. "Culdees." The Catholic Encyclopedia. Vol. 4. New York: Robert Appleton Company, 1908. 13 aprile 2015]</ref> Dal XII secolo il cristianesimo scozzese e irlandese fu regolato sul modello romano e nel processo anche i Culdei persero qualsiasi tratto distintivo che potevano aver avuto precedentemente e furono ricondotti sotto la regola [[Diritto canonico|canonica]]. Erano eremiti e non monaci.
{{T|inglese|storia|febbraio 2017}}
 
I '''Culdei''' ([[Lingua gaelica|gaelico]]: ''Céilí Dé'', <small>lett.</small>&nbsp;"Compagni di [[Dio]]") erano membri di comunità [[Cristianesimo celtico|cristiane]] [[Monachesimo|monastiche]] ed [[Eremita|eremitiche]] d'[[Irlanda]], [[Scozia]] e [[Inghilterra]] nel [[Medioevo]]. L'etimologia del termine, le persone da esso designate, la loro origine, le loro dottrine, la regola o le regole sotto le quali vivevano e i limiti della loro autorità e dei loro privilegi sono state tutte materie oggetto di controversie. Tutti ammettono, tuttavia, che (all'inizio di tutti gli eventi) i Culdei era separati dalla massa dei fedeli, che le loro vite erano dedicate alla religione e che vivevano in comunità. Apparsi per la prima volta in Irlanda e successivamente in Scozia, collegati alle chiese cattedrali o collegiate, vivevano alla maniera monastica pur non prendendo voti monastici.<ref name=Dalton>[http://www.newadvent.org/cathen/04563b.htm D'Alton, Edward. "Culdees." The Catholic Encyclopedia. Vol. 4. New York: Robert Appleton Company, 1908. 13 aprile 2015]</ref> Dal XII secolo il cristianesimo scozzese e irlandese fu regolato sul modello romano e nel processo anche i Culdei persero qualsiasi tratto distintivo che potevano aver avuto precedentemente e furono ricondotti sotto la regola [[Diritto canonico|canonica]].
 
==Nome==
Il nome è da alcunierroremente considerato come una corruzione del [[Lingua latina|latino]] ''cultores Dei'', daderiva altridall’antico piùtermine probabilmenteceltico comeCuildich di linguaritirato celticaa ([[Linguaparte”. In irlandese|irlandese]] ''CeileCéile De'', [[Lingua scozzese|scozzese]] ''Kelidei'', [[Lingua inglese|inglese]] ''Culdees'') e significherebbe "servosposo di Dio" (latinizzato poi in ''Colidei''). Tale nome, ignoto a [[Beda il Venerabile|Beda]] (morto nel 735), pare antecedente al X secolo.<ref name="Treccani">{{TreccaniEI|culdei_(Enciclopedia-Italiana)culdei}}</ref> Secondo [[Philip Schaff]], infatti, il termine appare per la prima volta nell'VIII secolo. Pur "dando origine a molte controversie e teorie insostenibili", probabilmente significa servitori o adoratoricompagno di Dio. Fu applicato agli [[anacoreti]], che, in totale isolamento dalla società, cercavano la perfezione della santità. Essi in seguito si associarono in comunità di eremiti, e furono infine portati sotto la regola canonica insieme al clero secolare, finché alla fine il nome di culdeo divenne quasi sinonimo di quello di canonico secolare.<ref name=Schaff>[http://www.ccel.org/ccel/schaff/hcc4.i.ii.xiv.html Schaff, Philip. "The Culdees", ''History of the Christian Church'', Vol. IV]</ref> Tuttavia mantenevano una loro autonomia e identità, molto organizzata e strutturata.
 
==Storia==
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Nel corso del IX secolo, sono menzionati nove luoghi in Irlanda (inclusi [[Armagh]], [[Monastero di Clonmacnoise|Clonmacnoise]], [[Clones]], [[Devenish]] e [[Sligo]]) dove furono stabilite comunità di Culdei.<ref name="ReferenceA">{{cita libro|titolo=Culdees|enciclopedia=[[Encyclopædia Britannica Eleventh Edition|Encyclopedia Britannica]]|data=1910|p=615|edizione=11th ed.|url=https://books.google.com/books?id=WU40AQAAMAAJ&pg=PA615&lpg=PA615&dq=nine+culdee+communities+9th+century&source=bl&ots=JG92DiIlJy&sig=pW50X0znxgKpKOilQFAUbpq8_kM&hl=en&sa=X&ved=0ahUKEwiXioPZlYnQAhUM7YMKHQu9CFoQ6AEIKDAC#v=onepage&q&f=false|accesso=1º novembre 2016}}</ref>
 
Il più famoso culdeo fu [[Óengus di Tallaght]], che visse nell'ultimo quarto dell'VIII secolo ed è più noto come l'autore del ''Félire Óengusso'' , "Il [[martirologio]] of Óengus". [[Máel Ruain|Maelruan]], sotto cui visse Óengus, redasse una regola per i Culdei di Tallaght che prescriveva le loro preghiere, digiuni, devozioni e penitenze, ma non abbiamo testimonianze che questa regola fosse ampiamente accettata anche negli altri stabilimenti culdei. Si dice che [[Fedelmid mac Crimthainn]], re di Munster (820-846) fosse stato un eminente culdeo.<ref>[httphttps://www.jstor.org/stable/20495158 F.J. Byrne, ''Irish Kings and High Kings'', pp. 211-212, Londra, 1973]</ref>
 
Secondo [[William Reeves (vescovo)|William Reeves]], i Culdei erano analoghi ai canonici secolari e occupavano una posizione intermedia tra il clero monastico e parrocchiale. Ad Armagh se ne contavano circa dodici, guidati da un priore. Erano il clero officiante delle chiese and e divennero i ministri permanenti della cattedrale. Sembra che la cura del servizio divino e, in particolare, la pratica della venerazione corale siano state la loro funzione speciale e ne fece un elemento importante dell'economia della cattedrale.<ref name=Reeves/>
 
Tuttavia, dopo la morte di Maelruan nel 792, Tallaght è dimenticata, e il nome Ceile-De scompare dagli annali irlandesi fino al 919, quando i [[Annali dei Quattro Maestri|Quattro Maestri]] registrano che Armagh fu depredata dai Danesi ma che le case di preghiera, "con il popolo di Dio, cioè i Ceile-De", furono risparmiate. Successive annotazioni negli annali mostrano che c'erano Culdei a Clondalken, a Monahincha nel Tipperar e a Scattery Island.<ref name=Dalton/>
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Le guerre danesi influenzarono le case culdee. Clondalken e Clones scomparvero completamente. A Clonmacnoise, fin dall'undicesimo secolo, i Culdei erano laici e sposati, mentre quelli a Monahincha e Scattery Island, essendo totalmente corrotti e incapaci, o indisponibili, a riformarsi lasciarono spazio ai canonici regolari. Ad Armagh i canonici regolari furono introdotti nella chiesa cattedrale nel dodicesimo secolo ed ebbero precedenza sui Culdei, sei di numero, un priore e cinque vicari. Questi continuarono ancora a condurre un'esistenza comunitaria, incaricati della celebrazione degli uffizi divini e della cura dell'edificio ecclesiastico: avevano terre separate e a volte la guida di parrocchie. Quando si formava un capitolo, nel 1160 circa, il priore di solito ricopriva l'ufficio di [[precentore]], i suoi fratelli essendo vicari del coro, ed egli stesso venendo nel capitolo subito dopo il cancelliere. Era eletto dai suoi fratelli Culdei e confermato dal primate, e aveva voce nell'elezione dell'arcivescovo in virtù della sua posizione nel capitolo.<ref name=Dalton/>
 
Poiché l'Ulster fu l'ultima delle province irlandesi ad essere effettivamente portata sotto il dominio inglese, i Culdei di Armagh durarono più a lungo dei loro confratelli nel resto dell'Irlanda, formando una corporazione o collegio.<ref name="Treccani"/> I Culdei di [[Armagh]] resistettero alla [[Dissoluzione dei monasteri in Inghilterra|dissoluzione]] nel 1541 e godettero una fugace resurrezione nel 1627, subito dopo la quale la loro antica proprietà passò ai vicari del coro della cattedrale.<ref name=Reeves>[http://www.mocavo.co.uk/Ulster-Journal-of-Archaeology-October-1897-Volume-4/369850/232#225 William Reeves, "The Ancient Churches of Armagh", in ''Ulster Journal of Archaeology'', vol. IV, n. 4, p. 213, luglio 1898] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20160319164757/http://www.mocavo.co.uk/Ulster-Journal-of-Archaeology-October-1897-Volume-4/369850/232#225 |data=19 marzo 2016 }}.</ref>
 
===Scozia===
In Scozia i Culdei erano più numerosi che in Irlanda: tredici istituzioni monastiche erano popolate da loro, otto delle quali in collegamento con le cattedrali. I monaci ionani erano stati espulsi dal re [[Pittipitti (popolo)|pittico]] [[Nechtan IV dei Pitti|Nechtan figlio di Derile]] nel 717. Non c'è menzione di Culdei in alcun monastero colombano, né in Irlanda né in Scozia, fino a molto tempo dopo il periodo di Columba: è nel 1164 infatti che si menziona che i Culdei sono a Iona ma in posizione subordinata.<ref>{{cita libro|cognome1=D'Alton|nome1=Edward|titolo="Culdees."}}</ref> I Culdei di [[Loch Leven (Kinross)|Loch Leven]] vivevano sull'[[Isola di St. Serf]], che era stata donata loro da un principe pittico, [[Bridei IV dei Pitti|Brudei]], inforno al 700.<ref>Sir Archibald Lawrie, ''Early Scottish Charters Prior to A.D. 1153'', Glasgow, 1905, n. iii.</ref> Nel 1093 cedettero la loro isola al vescovo di St. Andrews in cambio di vitto e vestiario perpetuo, ma il vescovo Roberto, nel 1144, trasferì tutti i paramenti sacri, libri e altre proprietà, insieme all'isola, ai canonici regolari appena fondati, nei quali i Culdei furono probabilmente incorporati.<ref name="ReferenceA"/>
 
La cappella culdea di [[St. Andrews]] a Fife si può vedere a nord-est delle rovine della cattedrale e del muro della città. È dedicata a "Santa Maria sulla Rocca" (''St. Mary on the Rock'') ed è [[Pianta cruciforme|cruciforme]]. È usata dalle chiese locali di St. Andrews per la messa della mattina di Pasqua. Nei tempi antichi vi erano parecchie istituzioni culdee a Fife, probabilmente piccole e rozze strutture che alloggiavano 30 o 40 fedeli, ed è possibile che una struttura simile sorgesse sulla o vicino alla chiesa attuale. Nel 1075 d.C. fu concesso il decreto di fondazione della Chiesa di Dunfermline da re Malcolm III, e tra i possedimenti che egli conferì alla chiesa vi fu la contea di Kirkcaladinit, come era chiamata allora Kirkcaldy.<ref>[http://www.stbrycekirk.org/history/oldhistory.php Estratto da "St Bryce Kirk" (Kirkcaldy Old Kirk Building)] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20071008144531/http://www.stbrycekirk.org/history/oldhistory.php |data=8 ottobre 2007 }}</ref> [[Crínán di Dunkeld]], il nonno di [[Malcolm III di Scozia|Máel Coluim III]], era un abate laico, e la tradizione vuole che anche i membri del clero fossero sposati, benché diversamente dai preti della [[Chiesa ortodossa|Chiesa ortodossa orientale]], vivessero separati dalle mogli durante il periodo del servizio sacerdotale.<ref name="ReferenceA"/>
 
Le immagini che abbiamo della vita dei Culdei nel XII secolo variano considerevolmente. Le case principali in Scozia erano a [[St. Andrews]], [[Scone (Scozia)|Scone]], [[Dunkeld]], [[Loch Leven (Kinross)|Lochleven]], [[Monymusk]] nell'[[Aberdeenshire (tradizionale)|Aberdeenshire]], [[Abernethy]] e [[Brechin]]. Ciascuna era un'istituzione indipendente interamente controllata dal proprio [[abate]] e apparentemente divisa in due sezioni, una sacerdotale e l'altra laica e perfino sposata. A St. Andrews fino all'anno 1100 c'erano tredici Culdei che rivestivano la carica per possesso ereditario e che prestavano più attenzione alla propria prosperità e alla propria esaltazione che ai servizi della chiesa o ai bisogni della popolazione. A Loch Leven non c'è traccia di questa parziale indipendenza.<ref name="ReferenceA"/>
 
Una controversa riforma fu inaugurata dalla regina [[Margherita di Scozia (santa)|Margherita]] e portata a termine dai suoi figli [[Alessandro I di Scozia|Alessandro I]] e [[Davide I di Scozia|Davide I]]. Gradualmente l'intera posizione passò nelle mani di [[Thurgot]] e dei suoi successori nel vescovato. Furono istituiti i [[canonici regolari]] e alcuni dei Culdei si unirono al nuovo ordine. A coloro che rifiutarono fu concessa una rendita vitalizia sulle loro entrate e permasero come corpo separato ma sempre più ridotto fino al principio del XIV secolo, quando, esclusi dalla possibilità di votare nell'elezione del vescovo, scompaiono dalla storia. Allo stesso modo i Culdei di Monymusk, originariamente forse una colonia di St. Andrews, divennero i Canonici regolari dell'[[Ordine di Sant'Agostino|ordine agostiniano]] all'inizio del XIII secolo, e quellii di Abernethy nel 1273. A Brechin, famosa come Abernethy per la sua torre rotonda, il priore culdeo e i suoi monaci contribuirono a formare il capitolo della diocesi fondata da Davide I nel 1145, sebbene il nome abbia persistito per una generazione o due.<ref name="ReferenceA"/>
 
Entro la fine del tredicesimo secolo la maggior parte delle case culdee scozzesi erano scomparse. Alcune, come Dunkeld e Abernethy, furono soppiantate dai canonici regolari: altre, come Brechin e Dunblane, si estinsero con l'introduzione dei capitoli delle cattedrali. Una almeno, Monifieth, passò nelle mani di laici. A St. Andrews continuavano a vivere fianco a fianco dei canonici regolari e si aggrappavano ancora al loro antico privilegio di poter eleggere l'arcivescovo. Ma la loro rivendicazione fu respinta a Roma, e nel 1273 furono esclusi anche dal diritto di voto. Continuarono ad essere menzionati fino al 1332 nei registri di St. Andrews, dove "formarono un piccolo collegio di clerici secolari di grado elevato, strettamente collegati al vescovo e al re".<ref name="Barrow">[https://books.google.com/books?id=TNsrhs2mF3oC&pg=PA187&lpg=PA187&dq=Culdees&source=bl&ots=YlFLpphg2Y&sig=gPSJf1JNFH2rYoFG2e70etdCVcQ&hl=en&sa=X&ei=dpssVffnH4i1yASGs4GQBg&ved=0CEUQ6AEwBzge#v=onepage&q=Culdees&f=false Barrow, G. W. S., ''The Kingdom of the Scots'', Edinburgh University Press, 2003], ISBN 9780748618033.</ref> Prima della Riforma erano infine scomparsi, e nel 1616 le terre che un tempo possedevano furono annesse alla sede vescovile di St. Andrews.
 
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===EnglandInghilterra ande WalesGalles===
SimilarProcessi absorptionssimili nodi doubtassorbimento accountnelle forfile thedei disappearancecanonici ofregolari thespiegano Culdeessenza ofdubbio la scomparsa dei Culdei di [[York]], thel'unica onlyistituzione Englishinglese establishmentche thatusasse usesquesto the namenome, borneportato bydai thecanonici canonsdi ofSan StPietro Peter'sintorno aboutal 925 wherequando theysvolgevano performednel indecimo thesecolo tenthla centuryduplice thefunzione doubledi dutyofficiare ofnella officiating inchiesa thecattedrale cathedrale churchdi andsoccorrere ofi relievingmalati thee sickai and poorpoveri. WhenQuando asorse newuna cathedralnuova arosecattedrale undersotto aun Normannuovo archbishoparcivescovato normanno, theyessi ceasedinterruppero theiril connectionloro withcollegamento thecon cathedral,la cattedrale butma, helpedaiutati bydalle donationsdonazioni, continuedcontinuarono toa relievesoccorrere thei destitutebisognosi. The dateLa atdata whichnella theyquale finallyinfine disappearedscomparvero isè unknownsconosciuta. Nor doconosciamo weil knowfato thedella fatecasa ofculdea thedel CuldeanGalles houseche inesisteva Wales that existed ata [[Snowdon (Galles)|Snowdon]] ande a [[Bardsey Island]] in northnel [[WalesGalles]] insettentrionale theai daystempi ofdi [[Giraldus Cambrensis]], mentionedmenzionato (c. 1190) rispettivamente in ''Speculum Ecclesiae'' ande in ''Itinerarium'' respectively. TheLa formerprecedente communitycomunità wasera, heegli saysdice, sorelygravemente oppressedoppressa bydagli the covetousavidi [[CistercianCistercensi]]s. TheseQuesti seemsembrano toessere begli theunici onlycasi casesin wherecui theil termtermine "Culdeeculdeo" issi foundtrova in EnglandInghilterra ande WalesGalles.<ref name="ReferenceA"/>
 
===Diffusione sul continente europeo===
===Spread on the European Continent===
NumerousNumerose missionsmissioni ofdei theCuldei Culdeesfurono werefondate establishedin onEuropa the Continent of Europecontinentale. TheLe Culdeancompagnie companiesculdee ofdi ColumbanusColumbano, Fridolt, Germanus,Germano ande ClodwigClodoveo II firmlyinsediarono establishedsaldamente theiri monasteriesloro acrossmonasteri thein Frenchtutti andi Germanterritori territoriesfrancesi e tedeschi. Molti Manydi of themessi stillresistono standancora todayoggi, likecome ata Luxeuil. TheGli Benedictinesstessi builtBenedettini themselvessi uponbasarono thesulle missionaryconquiste accomplishmentsmissionarie of thedei CuldeesCuldei. MorePer onmaggiori thisparticolari foundsu inquesti theaspetti Chapter,si “Spreadveda il capitolo ''Spread of the Culdean Church”Church'' from(''Diffusione “Historydella Chiesa culdea'') della ''History of the Scottish Nation”Nation'' or(''Storia della nazione scozzese'') o ''The History of The Celtic Church (All Three Volumes): History of Civilization From Pre-historic Times To Medieval Times'' (''La storia della Chiesa celtica (tutti e tre i volumi): storia della civiltà dai tempi preistorici ai tempi medievali'').<ref name=Wylie>[{{Cita web |url=http://christsassembly.com/2016/08/spread-of-the-culdean-church-free-chapter-from-history-of-the-scottish-nation-or-the-history-of-the-celtic-church-all-three-volumes-history-of-civilization-from-pre-historic-times-to-medieval-t/ |titolo=WYLIE, REV. J. A., LL.D, ''History of the Scottish Nation'' Chapter: "Spread of the Culdean Church", LondonLondra: Hamilton, Adams & Co. Andrew Elliot, EdinburghEdimburgo, 1886, ASIN: B00IIUI57Y] |accesso=22 febbraio 2017 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20161022224055/http://christsassembly.com/2016/08/spread-of-the-culdean-church-free-chapter-from-history-of-the-scottish-nation-or-the-history-of-the-celtic-church-all-three-volumes-history-of-civilization-from-pre-historic-times-to-medieval-t/ |dataarchivio=22 ottobre 2016 |urlmorto=sì }}</ref>
 
==OriginOrigine==
[[Hector Boece]] innella hissua ''Latin history of Scotland'' (1516),''Storia makeslatina thedella CuldeesScozia'', of1516), therende 9thi toCuldei thedal 12thIX centuryal theXII directsecolo successorsi of thesuccessori Irishdiretti anddel [[Ionamonachesimo]]n irlandese e [[monasticismiona]]no ofdal theVI 6th to the 8thall'VIII centurysecolo. SomeAlcuni havehanno suggestedsuggerito thatche thesequeste viewsopinioni wereerano disproveddisapprovate byda [[William Reeves (bishopvescovo)|William Reeves]] (1815–1892), [[bishopvescovo ofdi Down, Connor ande Dromore]]. James A. Wylie (1808–1890) makesporta buone ragioni a strongsostegno del casefatto thatche thei CuldeesCuldei (Keledei) ofdi ScotlandScozia aresiano relatedlegati toalla thespiritualità Celticcristiana Christianceltica spiritualitydei ofmonaci the monks ofdi Iona.<ref name="ReferenceA"/>
 
Reeves suggestssuggerisce thatche Maelruan maypotrebbe haveessere beenstato awareconsapevole ofdell'insediamento thedi establishmentcanonici of canons ina Metz by Archbishopdall'arcivescovo [[Crodegango di Metz|Chrodegang]], (dm. 766), ascome anclasse intermediateintermedia classtra betweeni monksmonaci ande seculari priestspreti secolari, adoptingadottando thela disciplinedisciplina of thedel monasticsistema systemmonastico, withoutsenza thei vows,voti anded dischargingespletando thegli officesuffici ofdi ministersministri in variousvarie churcheschiese.<ref>[https://books.google.com/books?id=FZJRAAAAYAAJ&pg=RA2-PA76&dq=Culdees&hl=en&sa=X&ei=EaQsVfThJsqcyAT8lYGwBg&ved=0CCcQ6AEwAjgK#v=onepage&q=Culdees&f=false Reeves, William. "A Memoir on the Culdees of Ireland and Great Britain", ''The Transactions of the Royal Irish Academy'', vol. XXIV, DublinDublino, 1867].</ref>
 
==Un'interpretazione contrastante==
==A Conflicting Interpretation==
Il termine culdeo è stato applicato impropriamente all'intera Chiesa celtica, rivendicando per esso una superiore purezza. Si è anche asserito che i ''Kelts'' o Culdei fossero i precursori del protestantesimo.
The term Culdee has been improperly applied to the whole Celtic church, and a superior purity has been claimed for it. It has also been asserted, that the Kelts or Culdees were the forerunners of Protestantism. [[Protestant]] writers alleged that the Culdees had preserved [[Celtic Christianity]], free from supposed [[Roman Catholic|Roman]] corruptions, in one remote corner of western Europe. This view was enshrined in [[Thomas Campbell (poet)|Thomas Campbell]]'s ''Reullura'':
 
. Gli scrittori [[Protestantesimo|protestanti]] sostenevano che i Culdei avessero preservato il [[cristianesimo celtico]], liberi dalle presunte corruzioni [[Chiesa cattolica|romane]], in un angolo remoto dell'Europa occidentale. Questa visione fu custodita gelosamente nella poesia ''Reullura'' di [[Thomas Campbell]]:
:Peace to their shades. The pure Culdees
:Were [[Albyn]]'s earliest priests of God,
:Ere yet an island of her seas
:By foot of [[Anglo-Saxons|Saxon]] monk was trod.<ref name="ReferenceA"/>
 
{{citazione
However, Schaff maintains, "...this inference is not warranted. Ignorance is one thing, and rejection of an error from superior knowledge is quite another thing. ...There is not the least evidence that the Keltic church had a higher conception of Christian freedom, or of any positive distinctive principle of Protestantism..."<ref name=Schaff/>
|Pace alle loro ombre. I puri Culdei<br>furono di [[Alba (Scozia)|Alba]] i primi preti di Dio,<br>Ancor pria che un'isola dei suoi mari<br>Da piede di monaco [[Anglosassoni|sassone]] fosse calpestata.
|[[Thomas Campbell]], ''Reullura''
|Peace to their shades. The pure Culdees<br>Were Albyn's earliest priests of God,<br>Ere yet an island of her seas<br>By foot of Saxon monk was trod.<ref name="ReferenceA"/>
|lingua=en
|lingua2=it
}}
 
Tuttavia, Schaff sostiene, "...questa inferenza non è assicurata. L'ignoranza è una cosa, e il rigetto di un errore per una conoscenza superiore è tutta un'altra cosa. ...Non c'è la minima prova che la Chiesa celtica avesse una concezione più elevata della libertà cristiana, o di qualsiasi principio distintivo positivo del protestantesimo..."<ref name=Schaff/>
=="Culdee" in fiction==
 
=="Culdeo" nella narrativa==
*In [[The Railway Series]] by [[W.V. Awdry|Rev. W. Awdry]] there is a [[rack railway]] called the [[Culdee Fell Railway]]. One of the steam locomotives is named ''[[Culdee Fell Railway#Culdee|Culdee]]''. In the Island of Sodor's fictional language of Sudric, 'Culdee' is said to translate as 'Companion of God', the mountain being named for the island's Patron Saint, Machan. The Rev. Mr Awdry often used names from religion and the [[Anglican Church]] as placenames in his books. The island of [[Sodor (fictional island)|Sodor]] where the series takes place, for example, is named after a [[Church of England]] [[Diocese]].
*[[Geoffrey Moorhouse]]'s 'Sun Dancing', the fictional sections feature an account of a particular ascetic Culdee
*[[Stephen Lawhead]]'s novels ''Byzantium'', ''Patrick'', and the ''Celtic Crusades'' trilogy focus on the Cele De.
*J.P. Moore's short story [http://www.mytholog.com/fiction/moore_usefulvisions.html "Useful Visions"] is set in a Culdee monastery.
*A colony of Culdees in Iceland appears in H. Warner Munn's fantasy novel, Merlin's Ring.
*Culdees are a prominent part of the story of the "The Tile Cutters' Penny" by Caiseal Mor
 
* In ''[[The Railway Series]]'' del [[W.V. Awdry|rev. W. Awdry]] c'è una [[ferrovia a cremagliera]] chiamata ''Culdee Fell Railway'' ("Ferrovia della Montagna Culdee"). Una delle locomotive a vapore è chiamata ''Culdee''. Nella lingua immaginaria dell'[[Isola di Sodor]], il ''sudric'', si dice che ''Culdee'' si traduce come "Compagno di Dio", la montagna prendendo nome dal santo patrono dell'isola, Machan. Il rev. Awdry spesso usa nomi della religione e della [[Chiesa anglicana]] come toponimi nei suoi libri. L'isola immaginaria di Sodor dove ha luogo la serie, ad esempio, prende il nome da una diocesi della [[Chiesa anglicana]], la [[diocesi di Sodor e Man]].
==See also==
* In ''Sun Dancing'' di [[Geoffrey Moorhouse]], le sezioni immaginarie contengono un racconto di particolare asceta culdeo.
* [[Christianity in Medieval Scotland]]
*[[Stephen Lawhead]]'sI novelsromanzi ''Byzantium'', ''Patrick'', ande thela trilogia ''Celtic Crusades'' trilogydi [[Stephen Lawhead]] focussi onconcentrano thesui Cele De.
* [[Leabhar Breac]]
*J.P. Moore'sLa shortstoria storybreve [http://www.mytholog.com/fiction/moore_usefulvisions.html "Useful Visions"] isdi J. P. Moore è setambientata in aun Culdeemonastero monasteryculdeo.
-->
* Una colonia di Culdei in Islanda appare nel romanzo fantastico di H. Warner Munn, ''Merlin's Ring''.
*Culdees areI aCuldei prominentsono partuna ofparte theessenziale storydella ofstoria thedi "''The Tile Cutters' Penny"'' bydi Caiseal Mor.
 
==Note==
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Questa voce incorpora testo da una pubblicazione ora nel [[dominio pubblico]]: Chisholm, Hugh, ed. (1911). [https://en.wikisource.org/w/index.php?title=1911_Encyclopædia_Britannica/Culdees&mobileaction=toggle_view_desktop "Culdees"]. ''[[Encyclopædia Britannica Eleventh Edition|Encyclopædia Britannica]]'' (11th ed.). Cambridge University Press.
 
=== Ulteriori letture ===
*''Rule of the Céli Dé'', in [[E.J. Gwynn]] (a cura di), ''The Rule of Tallaght'', Hermathena 44, Secondo Suppelemento. 1927.
*Westley Follett, ''Céli Dé in Ireland. Monastic Writing and Identity in the Early Middle Ages'', Londra, 2006, ISBN 978-1-84383-276-8.
* Donald MacKinnon, ''The Culdees of Scotland'', in ''Society of Friends of Dunblane Cathedral'', 3:2, 1939, pp. 58–67.
* Peter O'Dwyer, ''Célí Dé. Spiritual reform in Ireland, 750–900'', Dublino, 1981.
* Peter O'Dwyer, ''The Céli Dé reform'', in ''Irland und Europa – Ireland and Europe. Die Kirche im Frühmittelalter – the early Church'', ed. Próinséas Ní Chatháin and Michael Richter, Stoccarda, 1984, pp. 83–88.
* Patricia Rumsey, ''A Study of Community in Eighth-Century Ireland Based on ''Navigatio Sancti Brendani Abbatis'' and the Céli Dé Rules'', in ''[[American Benedictine Review]]'', 58:2, 2007, pp. 121–36.
 
==Collegamenti esterni==
* {{TreccaniEI|culdei_(Enciclopedia-Italiana)culdei|autore=[[Egidio Caspani]]|data=1931}}
* {{cita pubblicazione|cognome1=Gwynn|nome1=E. J.|cognome2=Purton|nome2=W. J.|data=dicembre 1911|titolo=The Monastery of Tallaght|rivista=Proceedings of the Royal Irish Academy|editore=Thesaurus Linguae Hibernicae|città=University College Dublin|volume=29C|pp=115–180115-180|url=http://www.ucd.ie/tlh/trans/gp.pria.29.001.t.text.html}}
* [http://www.ceilede.co.uk/ The Path of Culdee – The Living Celtic Spiritual Tradition]
 
{{portalePortale|Cattolicesimo|Regno UnitoScozia|medioevo}}
 
[[Categoria:Monachesimo cristiano]]