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'''Dvin''' ([[lingua armena{{armeno|armeno]]: Դվին}}; [[lingua greca{{Lang-el|greco]]: Δούβιος o Τίβιον|Notaios}}; anche '''Duin''' o '''Dwin''' secondo le fonti antiche) era una grande città commerciale e capitale dell'[[Armenia]] dell'[[Alto Medioevo]]. Si trovava a nord della precedente capitale di [[Artašat]], lungo le rive del fiume [[Metsamor]], 35 km a sud dell'odierna [[Erevan]]. Il sito dell'antica città non è molto più grande di una collina situata tra le moderne [[Hnaberd (Ararat)|Hnaberd]] (subito fuori dalla strada principale che l'attraversa) e [[Verin Dvin]]. Scavi sistematici a Dvin sono stati eseguiti fin dal 1937, ed hanno prodotto un'abbondanza di materiali risalenti alla cultura armena del V-XIII secolo.
== Etimologia ==
L'antica città di Dvin fu costruita da [[Chosroes III di Armenia]] nel [[335]], nel luogo in cui sorgeva un antico insediamento e fortezza del III millennio a.C. Da allora la città fu usata come residenza principale dei re armeni della dinastia degli [[Arsacidi d'Armenia]]. Dvin aveva una popolazione di circa 100 000 persone.
Dopo la caduta del [[Regno d'Armenia]] nel 428, Dvin divenne la residenza dei [[Sasanidi]] nominati ''marzpan'' (governatori), dei ''[[Curopalate|kouropalate]]'' bizantini ede in serguito dagli [[Omayyadi]] e [[Abbasidi]] nominati ''[[ostikan'']] (governatori), che vantavano il titolo di [[nakharar]]. Nel 640 Dvin era il centro dell'[[Arminiya|emirato di ArmeniaArmeni]]<nowiki/>a.
Durante il regno Arshakuni, Dvin prosperò come una delle più popolose e ricche città ad est di [[Costantinopoli]]. La sua civiltà perdurò anche dopo la spartizione dell'Armenia tra Romani e SassanidiSasanidi Persianipersiani, per poi diventare un obbiettivoobiettivo ambito durante le invasioni arabe. Secondo [[Sebeos]] e JohnGiovanni V lo Storico, Dvin fu conquistata nel 640 durante il regno di [[Costante II]] equando Ezra era [[Catholicos Ezrad'Armenia|Catholicos]]. Gli arabi la chiamarono DabilDabīl.
Nonostante il fatto che Dvin sia statostata un campo di battaglia per Arabi e Bizantini nei successivi due secoli, nel IX secolo era ancora una città fiorente. I frequenti terremoti e la continua oppressione araba portarono al declino della città all'inizio del X secolo. Durante il grande [[Terremoto di Dvin dell'893|terremoto dell'893]] la città fu distrutta e buona parte dei 70 000 abitanti morì.
I bizantiniBizantini conquistarono l'Armenia e Dvin nel 1045, daistrappandola ai [[Bagratidi|Bagratuni]]. Nel 1064 i [[Selgiuchidi]] occuparono la città. I curdi [[Shaddadidi]] governarono la città come vassalli dei Selgiuchidi fino a quando il re georgiano [[Giorgio III di Georgia|Giorgio III]] la conquistò nel 1173. Nel 1201-1203, durante il regno della [[Tamara di Georgia|regina Tamara]], la città divenne nuovamente georgiana. Nel 1236 la città fu completamente distrutta dai [[Mongoli]].
Dvin fu il luogo di nascita di [[Najm adal-Din Ayyub|Najm al-Dīn Ayyūb]] e [[Shirkuh|Asad adal-Din ShirkuhShīrkūh bin Shadhi]], generaliguerrieri [[curdi]] al servizio dei Selgiuchidi;<ref>Lyons, Malcolm Cameron e David Edward Pritchett Jackson, ''Saladin: The Politics of the Holy War'', (Cambridge University Press, 1982), p. 2.</ref> Il figlio di Najm adal-DinDīn AyyubAyyūb, [[Saladino]], fu il fondatore della dinastia degli [[Ayyubidi]]. Saladino nacque a [[Tikrit]], in Iraq, ma la sua famiglia era originaria di Dvin.
== Cattedrale di San Gregorio ==
[[Image:Dvin Capital.jpg|thumb|left|Capitello della cattedrale di San Gregorio]]
Posizionata nella piazza centrale dell'antica città, si trova la cattedrale di San Gregorio. Fu costruita inizialmente nel III secolo come tempio pagano a tre [[navata|navate]] e con sette coppie di supporti strutturali interni. Il tempio fu ricostruito nel IV secolo come chiesa cristiana, con un'[[bsideabside]] pentagonale che si protendeva leggermente dal lato orientale. A metà del V secolo fu aggiunto una galleria ad archi esterna. In quel periodo fu costruita la cattedrale, la più grande d'Armenia con i suoi 30, 41 per 58,17 metri.
[[Image:DvinCross.jpg|thumb|Croce di due metri trovata a Dvin]]
==Bibliografia==
*{{Cita libro|titolo=The Capitals of Armenia|nome=Sergey|cognome=Vardanyan|editore=Apolon|città=Yerevan|anno=1995|pagine=109–121|ISBN=5-8079-0778-7}}
*{{Cita libro|cognome=Harutyunyan|nome=V.|titolo=Architectural landmarks of Dvin|editore=Accademia delle SCienzeScienze della [[Repubblica Socialista Sovietica Armena]]|anno=1947}}
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