Cena in Emmaus (Caravaggio Milano): differenze tra le versioni
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{{Opera d'arte
| immagine=
| titolo=Cena in Emmaus
| artista=[[Michelangelo Merisi da Caravaggio]]
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| ubicazione=[[Pinacoteca di Brera di Milano|Pinacoteca di Brera]]
}}
La '''''Cena in Emmaus''''' è un dipinto a [[Pittura a olio|olio]] su [[Pittura su tela|tela]] (
Fu realizzato da Caravaggio a [[Palestrina]] o a [[Zagarolo]], feudi dei suoi protettori Colonna, subito dopo essere scappato da Roma per l'assassinio di [[Ranuccio
== Descrizione e stile ==
Il rimando immediato è alla [[Cena in Emmaus (Caravaggio Londra)|tela col medesimo soggetto]] del [[1601]] e conservata a [[Londra]]; ma mentre nella prima c'era più luce e la composizione era più complessa, qui la scena è estremamente semplice e scura, con pochi oggetti sul tavolo che creano profonde ombre. Rispetto alla tela giovanile, il momento qui raffigurato è successivo, in quanto il pane appare sulla tavola già chiaramente spezzato. Caravaggio vuole evidentemente rappresentare il momento del congedo. Al posto dell'accurata natura morta che compariva sulla tavola dell'opera londinese, che comprendeva una splendida canestra di frutta molto simile alla celebre [[Canestra di frutta|canestra]] conservata all'[[Pinacoteca Ambrosiana|
Lo stile abbandona decisamente la grande accuratezza che aveva caratterizzato le opere giovanili, dove venivano enfatizzati i dettagli in grado di conferire verità e concretezza alla scena. Qui la resa più sommaria contribuisce a focalizzare l'attenzione sul forte contenuto emotivo del soggetto, che colpisce fortemente lo spettatore non più distratto dalla minuzia dei particolari. Permangono comunque brani di notevole naturalismo che mostrano l'eccezionale perizia dell'autore, quali il contrasto fra le due mani appoggiate alla tavola, giovane e delicata quella del Cristo, segnata dal sole e dalla fatica quella del pellegrino.<ref>Mina Gregori, ''Caravaggio'', Milano 1993, p. 123.</ref>
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== Critica ==
Secondo Maurizio Marini potrebbe essere la prima opera dipinta dopo la fuga da Roma, da mettere in rapporto con l{{'
[[Bernard Berenson]] richiama la ''[[Cena in Emmaus (Moretto)|Cena in Emmaus]]
[[Roberto Longhi (storico dell'arte)|Roberto Longhi]] scrive che l'opera ha uno stile "rapido e sprezzato", mentre il boccale a destra sul tavolo, sembra essere nei modi del maestro olandese [[Frans
Alfred Moir precisa come le varianti di colore e composizione rispetto alla precedente versione di Londra, indichino "una mutata concezione del soggetto"
Rodolfo Papa, facendo riferimento ad una supposta etimologia del nome Luca, "che si eleva", "che si alza", come spiegato nella ''[[Legenda Aurea]]'' di Jacopo da Varazze, identifica il personaggio di destra, che ha le braccia puntate sul tavolo, in quello "che si alza" (passando dall'amore per gli uomini in terra, per quello di Dio in cielo), in San Luca; questa identificazione può essere resa possibile anche dal fatto che Gregorio nei ''Moralia in Job'', afferma che il compagno di Cleofa (il personaggio presente a sinistra) nella strada per Emmaus era S. Luca<ref>San Luca a cena con Cristo risorto</ref>. Lo stesso studioso afferma che Caravaggio avrebbe ripreso la figura dell'oste, presente in entrambe le versioni, dalla ''Cena in Emmaus'' di [[Tiziano Vecellio|Tiziano]], del 1540, conservata al [[Museo del Louvre|Louvre]]. Mia Cinotti rileva come la figura della vecchia serva a destra sia della stessa modella che ha posato per la S. Anna nella ''[[Madonna dei Palafrenieri]]'' della [[Galleria Borghese]]<ref>Mia Cinotti, Caravaggio</ref>. Rispetto alla prima versione notiamo il fondo alle spalle del Cristo completamente scuro, di un nero bituminoso; l'oste che nella prima versione era a sinistra, qui è a destra ed è l'ombra di Cristo che si proietta sul suo abito
== Note ==
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*Mina Gregori, ''Caravaggio'', Milano, Electa, 1993.
*Francesca Marini (a cura di), ''Caravaggio'', Milano, Skira, 2003.
*''Pinacoteca di Brera'', a cura di Carlo Ludovico Ragghianti, Arnoldo Mondadori, Milano, 1970.
*Mia Cinotti, ''Caravaggio'', Bergamo, 1991.
*
*Alfred Moir, ''Caravaggio'', New York, 1982.
*Maurizio Marini, ''Caravaggio pictor praestantissimus'', Roma, Newton compton, 2005.
*{{Cita libro|titolo = Cena in Emmaus (scheda)|autore = Sandrina Bandera|curatore = [[Claudio Strinati]]|editore = Skira|città = Milano |anno = 2010|opera = Caravaggio (Catalogo della Mostra tenuta a Roma nel 2010)|pp = 184-193|ISBN = 978-88-572-0601-1}}
==Voci correlate==
* [[Cena in Emmaus (Caravaggio Londra)]]
* [[Cena in Emmaus (Moretto)]]
== Altri progetti ==
{{interprogetto
== Collegamenti esterni ==
* {{cita web | 1 = http://www.brera.beniculturali.it/ | 2 = Pinacoteca di Brera - sito ufficiale | accesso = 28 giugno 2007 | dataarchivio = 21 febbraio 2016 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20160221172514/http://www.brera.beniculturali.it/ | urlmorto = sì }}
{{Michelangelo Merisi}}
{{Palazzo di Brera}}
{{Portale|
[[Categoria:Dipinti sulla cena in Emmaus|Caravaggio Milano]]
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