Doria: differenze tra le versioni
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{{Casata
|cognome = Doria
|stemma =
|motto = {{maiuscoletto|'''Altiora peto'''<ref>{{cita web|url=http://www.anmicarrara.it/Caio_Duilio1.html|titolo=CORAZZATA CAIO DUILIO|opera=www.anmicarrara.it|accesso=18 gennaio 2019}}</ref>}}<br />(in [[lingua italiana|italiano]]: ''Miro a cose più eccelse''<ref>{{cita web|url=http://www.pievedirevigozzo.org/07latino/antiquitatis_analecta/antiquitatis_analecta_a.htm|titolo=Ipse dixit, S.P.Q.R., locuzioni latine, motti e proverbi latini|opera=www.pievedirevigozzo.org|accesso=18 gennaio 2019}}</ref>)
|blasonatura = Spaccato d'oro e d'argento all'aquila spiegata di nero, membrata, imbeccata, linguata e coronata di rosso, attraversante sul tutto<ref name="d">{{cita web|url=http://www.nobili-napoletani.it/Doria.htm#1)|titolo=Famiglia Doria|opera=www.nobili-napoletani.it|accesso=18 gennaio 2019}}</ref>
|stato = {{simbolo|Flag of Genoa.svg|20|border}} [[Repubblica di Genova]] <br />{{simbolo|Coat of arms of Judicate of Arborea.svg|20}} [[Giudicato di Arborea]] <br />{{simbolo|Coat of Arms of the House of Doria.svg|20}} [[Principato di Oneglia|Signoria di Oneglia]]<br />{{simbolo|Coat of Arms of the House of Doria.svg|20}} [[Principato di Oneglia]]<br />{{simbolo|Coat of Arms of the House of Doria.svg|20}} [[Marchesato di Dolceacqua|Signoria di Dolceacqua]]<br />{{simbolo|Coat of Arms of the House of Doria.svg|20}} [[Marchesato di Dolceacqua]]<br />{{simbolo|Flag of Cross of Burgundy.svg|20|border}} [[Regno di Napoli]]<br />{{simbolo|Flag of Savoie.svg|20|border}} [[Regno di Sardegna]]<br />{{
|titoli =
/>
|fondatore = [[Arduino di Narbona]]<ref name="d"/>
|ultimosovrano =
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|ramicadetti = {{sp}}
* {{simbolo|Coat_of_Arms_of_the_House_of_Doria_Landi_Pamphili.svg|15}} [[Doria Landi Pamphili|Doria-Landi-Pamphilj]]<ref name="d"/><ref name="D"/><small> (estinto nel [[2000]])</small>
* {{simbolo|Coat of arms of Judicate of Arborea.svg|20}} [[De Serra Bas|Doria-Bas]]<small> (estinto nel [[1407]])</small>|* [[Ricolfi Doria]]
}}
[[File:Grande parato con stemma doria 01.JPG|thumb|Lo stemma dei Doria su di un [[arazzo]] nel [[Villa del Principe|Palazzo del Principe]] a [[Genova]].]]
I '''Doria'''<ref name="D">{{Treccani|doria_(Enciclopedia-Italiana)|DORIA|autore=Vito Antonio Vitale|accesso=18 gennaio 2019}}</ref>
Sino al [[XIV secolo]] i Doria primeggiarono, tra gare e rivalità, con le altre grandi famiglie feudali
Con [[Andrea Doria|Andrea]]
Durante le varie epoche, i Doria hanno dato vari [[Cardinale|cardinali]], [[Arcivescovo|arcivescovi]] e [[Vescovo|vescovi]] alla [[Chiesa cattolica]] e ben sei [[Doge (Repubblica di Genova)|dogi]] alla [[Repubblica di Genova]]: [[Giovanni Battista Doria|Giovanni Battista]] ([[1537]]–[[1539]]); [[Nicolò Doria|Nicolò]] ([[1579]]–[[1581]]); [[Agostino Doria|Agostino]] ([[1601]]–[[1603]]); [[Ambrogio Doria (doge)|Ambrogio]]
== Storia ==
=== Origini della famiglia Doria ===
Non essendo i Doria, come la maggior parte delle famiglie nobili genovesi, di origine feudale, le loro radici si possono far risalire con difficoltà a non prima del [[X secolo]], perdendosi comunque in congetture che sfiorano la leggenda. <br/>Giova tuttavia ricordare un aneddoto che, per la sua diffusione, potrebbe nascondere un fondo di verità: secondo la vulgata, nata probabilmente dal bisogno di attribuire origini illustri e feudali ad una famiglia, con ogni probabilità autoctona, che dal commercio era giunta al potere politico e al possesso di signorie, i Doria trarrebbero le loro origini da un [[Arduino di Narbona|Arduino, visconte di Narbona]], il quale, passando da [[Genova]] per andare [[crociato]] a [[Gerusalemme]], si ammalò gravemente. Ospitato in casa di una vedova della famiglia [[Cattaneo (famiglia)|De Volta]] e curato, si innamorò di una delle sue due figlie, Orietta, detta Oria, la quale ebbe infine un figlio: Ansaldo che, dal nome della madre, fu detto ''figlio d'Oria.'' I nomi con cui i genovesi ne indicarono i figli e poi i discendenti sono infatti Auriae e D'Oria.<ref name="treccani.it">{{Cita web|url=http://www.treccani.it/enciclopedia/ansaldo-doria_%28Dizionario-Biografico%29/|titolo="Ansaldo Doria"}}</ref> Questo genitivo dopo il nome di battesimo è appunto la forma che usarono gli annalisti del Comune per indicare i singoli personaggi della casata; mentre per indicarli collettivamente, come clan, scrissero ''illi de Auria'': ''quelli di Oria'', ovvero i ''D'Oria''. Nel tempo tuttavia ha prevalso la denominazione contratta Doria con cui la famiglia è nota.▼
▲<br/>Giova tuttavia ricordare un aneddoto che, per la sua diffusione, potrebbe nascondere un fondo di verità: secondo la vulgata, nata probabilmente dal bisogno di attribuire origini illustri e feudali ad una famiglia, con ogni probabilità autoctona, che dal commercio era giunta al potere politico e al possesso di signorie, i Doria trarrebbero le loro origini da un [[Arduino di Narbona|Arduino, visconte di Narbona]], il quale, passando da [[Genova]] per andare [[crociato]] a [[Gerusalemme]], si ammalò gravemente. Ospitato in casa di una vedova della famiglia [[Cattaneo (famiglia)|De Volta]] e curato, si innamorò di una delle sue due figlie, Orietta, detta Oria, la quale ebbe infine un figlio: Ansaldo che, dal nome della madre, fu detto ''figlio d'Oria.'' I nomi con cui i genovesi ne indicarono i figli e poi i discendenti sono infatti Auriae e D'Oria<ref name="treccani.it">{{Cita web|url=http://www.treccani.it/enciclopedia/ansaldo-doria_%28Dizionario-Biografico%29/|titolo="Ansaldo Doria"}}</ref>.
Occorre osservare che il termine "famiglia", nel caso dei Doria come in quello di altre famiglie genovesi dell'epoca, va inteso, più che nel senso ristretto di nucleo di consanguinei conviventi, piuttosto come un ampio gruppo di persone, composto da vari nuclei familiari in senso moderno, che condividono origini comuni, vincoli di interessi o schieramento politico, zona di residenza e talvolta, come in questo caso, anche il cognome. <br/>Il modello di questo tipo di associazione è quello del cosiddetto "''[[Albergo dei Nobili]]''"<ref>{{cita web|url=http://www.treccani.it/enciclopedia/albergo-dei-nobili_(Enciclopedia-Italiana)/|titolo="Albergo dei Nobili"}}</ref> tipico, oltre che di [[Genova]], anche di altre aree della [[Liguria]] e del [[Piemonte]] medioevale. A tale proposito si consideri che alcuni genealogisti identificano fino a 40 linee all'interno della famiglia, e che alla [[battaglia della Meloria]] nel [[1284]] sembra partecipassero 250 Doria.<ref>{{cita web|url=http://www.treccani.it/enciclopedia/doria_(Enciclopedia-Italiana)/|titolo="Doria"}}</ref> All'interno dei Doria, tuttavia, anche i vincoli di sangue furono sempre forti, data la costante abitudine di contrarre matrimoni nell'ambito familiare.
I primi Doria dei quali abbiamo notizia certa sono Ansaldo<ref name="treccani.it" />, nato all'inizio del [[XII secolo]], ed i figli, tra i quali Simone<ref>{{cita web|url=http://www.treccani.it/enciclopedia/ansaldo-doria_%28Dizionario-Biografico%29/|titolo="Simone Doria"}}</ref>. In quest'epoca la famiglia già possedeva a [[Genova]] ampie aree nella zona di [[Piazza San Matteo]], sulle quali sorgeranno i suoi palazzi.
Le fonti già descrivono i primi Doria come protagonisti di primo piano della vita del [[Repubblica di Genova|Comune genovese]] dell'epoca: importanti mercanti attivi in varie aree del [[Mediterraneo]], uomini d'arme pronti a difendere ed espandere i propri interessi e politici impegnati in magistrature cittadine, quali il [[Console (storia medievale)|consolato]]. <br/>In particolare, l'attività politica dei Doria si orientò verso due obiettivi: partecipare alla vita politica del comune genovese ed acquistare domini feudali su aree spesso indipendenti da [[Genova]] (come ad esempio nel caso dei cosiddetti [[feudi imperiali]]) e soggetti solo ai Doria stessi. Inizialmente questi feudi furono posti in [[Liguria]], in particolare nel [[Ponente ligure|ponente]], espandendosi poi nella parte meridionale del [[Piemonte]] ed in [[Sardegna]].
=== XIII - XV secolo ===
Già nel [[XIII secolo]] la famiglia deteneva posizioni preminenti nel governo di Genova, ove rappresentò tradizionalmente il partito [[ghibellino]]. Questa posizione la schierò per lungo tempo a fianco di altre famiglie dello stesso orientamento, come gli [[Spinola]], ed in opposizione alle casate guelfe, quali i [[Fieschi]] ed i [[Grimaldi (famiglia)|Grimaldi]].<br />In questo periodo si affermò Pietro Doria<ref>http://www.treccani.it/enciclopedia/pietro-doria_(Dizionario-Biografico)</ref> (circa [[1233]] - [[1278]]), importante armatore, finanziere, e mercante che fu padre di [[Oberto Doria|Oberto]], [[Lamba Doria|Lamba]] e [[Jacopo Doria|Jacopo]].
[[Oberto Doria]] ([[Genova]], [[1230]]
[[Lamba Doria]] ([[Genova]], [[1245]]
Nella battaglia i veneziani perdettero ottantacinque navi: di queste, diciotto furono catturate e le rimanenti, in spregio, furono bruciate.
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Nel secolo successivo si segnalano gli ammiragli [[Pagano Doria]]<ref>http://www.treccani.it/enciclopedia/pagano-doria_(Dizionario-Biografico)</ref>, che batté Veneziani e Catalani nella battaglia del Bosforo del 1352 e nella [[battaglia di Sapienza]] batté i Veneziani nel [[1354]], e [[Luciano Doria (ammiraglio)|Luciano]], vincitore su [[Vettor Pisani]] a [[Pola]] nel [[1379]].
[[File:Via chiossone 1, pace gagini (attr.), portale con trionfo dei doria 03.JPG|sinistra|miniatura|''[[Portale del trionfo Doria|Trionfo dei Doria]]'', [[Genova]], [[XV secolo]].]]
Parallelamente alla crescita dell'influenza politica della famiglia, vennero anche a crearsi i primi possessi feudali. Oberto Doria acquistò nel [[1263]] la [[Contea di Loano]], grazie alla cessione da parte del [[Vescovo di Albenga]] di quel territorio, quasi un'isola in terra incuneata tra territori appartenenti a Genova ("Loano isola del Ponente"). Il feudo fu trasmesso ai discendenti di Oberto, dal figlio Corrado I fino a Corrado III che nel [[1505]] lo vendette ai Fieschi; dopo la congiura di questi ultimi, Loano fu riassegnata da [[Carlo V]] ad Andrea Doria, da cui passò ai suoi eredi ''[[Principe di Melfi|Principi di Melfi]]'', che l'hanno tenuta fino all'eversione della feudalità. I Doria di Loano tennero anche [[San Remo]], assieme ai [[de Mari (famiglia)|de Mari]], dal [[1297]] al [[1361]].▼
▲Oberto Doria acquistò nel [[1263]] la [[Contea di Loano]], grazie alla cessione da parte del [[Vescovo di Albenga]] di quel territorio, quasi un'isola in terra incuneata tra territori appartenenti a Genova ("Loano isola del Ponente"). Il feudo fu trasmesso ai discendenti di Oberto, dal figlio Corrado I fino a Corrado III che nel [[1505]] lo vendette ai Fieschi; dopo la congiura di questi ultimi, Loano fu riassegnata da [[Carlo V]] ad Andrea Doria, da cui passò ai suoi eredi ''[[Principe di Melfi|Principi di Melfi]]'', che l'hanno tenuta fino all'eversione della feudalità. I Doria di Loano tennero anche [[San Remo]], assieme ai [[de Mari (famiglia)|de Mari]], dal [[1297]] al [[1361]].
Percorso simile a quello di Loano seguì il [[Marchesato di Torriglia]], già dei [[Fieschi]], poi dato da [[Carlo V]] ad [[Andrea Doria]] e da questi ai Principi di Melfi.
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=== I Doria in Sardegna e Corsica ===
I Doria ebbero sin dal [[XII secolo]] molti interessi in [[Sardegna]], in particolare nei Giudicati di [[Giudicato di Torres|Torres (Logudoro)]], [[Giudicato di Arborea|Arborea]] ed, in misura minore, di [[Giudicato di Gallura|Gallura]]. Il loro nome è associato a città come [[Alghero]] (che si ritiene da essi fondata), [[Castelsardo]], [[Chiaramonti (Italia)|Chiaramonti]], [[Monteleone Rocca Doria]], [[Valledoria]]. Fra i Doria attivi in [[Sardegna]] si possono citare [[Nicolò Doria (podestà)|Nicolò]] (? – [[1276]]) e [[Branca Doria]] ([[1233]] circa – [[1325]]), protagonista dell'Inferno [[Dante Alighieri|dantesco]], con i suoi discendenti, tra i quali il nipote [[Brancaleone Doria|Brancaleone]], sposo nel [[XIV secolo]] di [[Eleonora d'Arborea|Eleonora]] signora di [[Giudicato di Arborea|Arborea]], e padre di [[Federico di Arborea|Federico]] e [[Mariano V di Arborea]]. Con loro termina la rilevanza politica della presenza dei Doria in Sardegna, sconfitta dalla nascente potenza dei re [[Regno d'Aragona|aragonesi]]. I Doria avrebbero mantenuto il controllo di Castelgenovese (l'odierna [[Castelsardo]]), l'ultima loro piazzaforte nell'isola, fino al 1448.<ref>{{cita libro|nome=Francesco Cesare|cognome=Casula|wkautore=Francesco Cesare Casula|titolo=La Storia di Sardegna|anno=1998|editore=Carlo Delfino Editore|città=Sassari|pagine=389|isbn=88-7741-760-9|mese=marzo}}</ref>
I Doria ebbero interessi anche in [[Corsica]], che fu a lungo soggetta a Genova. Qui fu attivo, ad esempio, il primo conte di Montaldeo Giorgio nel sec. XVI. Alcuni rami della famiglia vi si stabilirono e vi restarono sino all'età moderna.
=== Andrea Doria ed i Principi di Melfi ===
[[File:Andrea Doria.jpg|miniatura|destra|[[Andrea Doria]] ritratto da [[Sebastiano del Piombo]] nel [[1526]] circa.]]
[[Andrea Doria]] ([[Oneglia]], [[1466]] - [[Genova]], [[1560]]) non ebbe figli, ma costituì attorno a sé un nucleo familiare di eredi ben definito attraverso le figure dei nipoti, in particolare il figlio del cugino Tommaso, [[Giannettino Doria (erede di Andrea Doria)|Giannettino]]<ref>http://www.treccani.it/enciclopedia/giannettino-doria_(Dizionario-Biografico)</ref> ([[1510]]-[[1547]]), ed il figlio di primo letto della propria moglie, Peretta. Costei era vedova di [[Alfonso I Del Carretto]], [[marchesato di Finale|marchese di Finale]], dal quale aveva avuto il figlio Marcantonio, poi adottato da Andrea.
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Il matrimonio di [[Zanobia Del Carretto Doria]], figlia di Marcantonio, con Gianandrea, riunì questi due rami permettendo la nascita, con il loro primogenito Andrea II ([[1570]]-[[1612]]), erede anche dei feudi liguri già di [[Pagano (famiglia)|Pagano]], della linea dei Doria principi di Melfi.
[[File:Il Principato di Melfi.png|left|thumb|''Il Principato di Melfi sotto il dominio dei Doria'', [[1600]]-[[1650]], [[Melfi]], [[Museo archeologico nazionale del Melfese|Museo del Melfese]], Quadreria Doria.]]
Agli inizi del [[XVII secolo]] il figlio di Andrea II, Giovanni Andrea II ([[1607]]-[[1640]]), sposò [[Maria Polissena Landi]], principessa di [[Stato Landi|Valditaro]]: in seguito a tale matrimonio vennero acquisiti il patrimonio, il nome e le insegne dei [[Landi]], ancor oggi presenti nello [[stemma]] della famiglia, che da allora si chiamò [[Doria-Landi]]. I Doria rivendettero poi nel [[1688]] lo [[stato Landi]] ai [[Farnese]], mantenendo i titoli.
Un Doria strettamente legato ad Andrea, anche se non suo stretto parente, fu l'ammiraglio Filippino<ref>http://www.treccani.it/enciclopedia/filippo-doria_(Dizionario-Biografico)</ref> ([[1480]]? - [[1558]]?), vincitore della [[battaglia di Capo d'Orso|battaglia navale di Capo d'Orso]] (tra [[Amalfi]] e [[Vietri sul Mare]]) nel [[1528]] contro i francesi, e decisivo alleato di Andrea nella reazione alla congiura dei Fieschi.
In questo secolo un Doria, [[Girolamo Doria|Girolamo]], fu nominato per la prima volta cardinale.
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Un altro ramo notevole della famiglia che ebbe il suo apogeo nel [[XVI secolo]] può essere fatto risalire a [[Giovanni Battista Doria|Giovanni Battista]], stretto collaboratore di Andrea Doria, che divenne nel [[1537]] il primo Doge Doria. Ricoprirono poi la stessa carica i fratelli [[Nicolò Doria|Nicolò]] (nominato nel [[1579]]) ed [[Agostino Doria|Agostino]] ([[1601]])<ref>[https://www.treccani.it/enciclopedia/agostino-doria_(Dizionario-Biografico) Agostino Doria in Dizionario Biografico degli Italiani.]</ref>, figli del fratello di G. Battista, Giacomo.
▲[[File:Peter_Paul_Rubens_Ritratto_di_Giovanni_Carlo_Doria_a_cavallo.jpg|right|thumb|[[Pietro Paolo Rubens]], ''Ritratto di Giovanni Carlo Doria a cavallo'', [[1606]]-[[1607]], [[Genova]], [[Galleria nazionale di palazzo Spinola|Gallerie Nazionali di Palazzo Spinola]]]]
▲Un altro ramo notevole della famiglia che ebbe il suo apogeo nel [[XVI secolo]] può essere fatto risalire a [[Giovanni Battista Doria|Giovanni Battista]], stretto collaboratore di Andrea Doria, che divenne nel [[1537]] il primo Doge Doria. Ricoprirono poi la stessa carica i fratelli [[Nicolò Doria|Nicolò]] (nominato nel [[1579]]) ed [[Agostino Doria|Agostino]] ([[1601]])<ref>[https://www.treccani.it/enciclopedia/agostino-doria_(Dizionario-Biografico) Agostino Doria in Dizionario Biografico degli Italiani.]</ref>, figli del fratello di G. Battista, Giacomo. Da Nicolò nacque [[Giovanni Stefano Doria|Giovanni Stefano]] ([[1578]] - [[1643]]), anch'egli nominato Doge nel [[1633]], mentre fu figlio di Agostino [[Giovanni Carlo Doria|Giovanni Carlo]] ([[1576]] - [[1625]]), appassionato collezionista d'arte, ritratto a cavallo in un famoso quadro di [[Pietro Paolo Rubens|Rubens]]<ref>[https://rkd.nl/en/explore/artists/445394 Giovanni Carlo Doria]</ref><ref>Viviana Farina, Giovan Carlo Doria: promotore delle arti a Genova nel primo Seicento, EDIFIR, 2002, ISBN 9788879701211</ref>.
=== Altri feudi Doria nel Regno di Napoli ===
Oltre al [[principe di Melfi|principato di Melfi]], i Doria ebbero altri importanti feudi nel [[Regno di Napoli]], grazie anche, dal [[XVI secolo]] in poi, ai rapporti privilegiati con la [[Spagna]].
Carlo Doria<ref>http://www.treccani.it/enciclopedia/carlo-doria_(Dizionario-Biografico)</ref>, figlio di Gianandrea e fratello cadetto di Andrea II, eredita dal padre la contea, poi ducato, di [[Tursi]], e riceve da [[Filippo III di Spagna]] il principato di [[Avella]]; per lui il padre acquistò dai [[Grimaldi (famiglia)|Grimaldi]] il fastoso palazzo genovese da allora noto come [[Palazzo Doria-Tursi|Doria-Tursi]]. Carlo dette origine alla linea dei Doria del Carretto duchi di Tursi e principi di Avella, che si estinguerà per matrimonio, alla fine del sec. XVIII, nei [[Colonna (famiglia)|Colonna di Paliano]]<ref>per il matrimonio di Fabrizio (III) Colonna di Paliano con Bianca Doria del Carretto, dal quale nacque [[Aspreno I Colonna]] o Colonna - Doria</ref>; questi, eredi dei titoli, useranno talvolta in seguito il cognome Doria assieme al proprio.[[File:Castello Doria-Angri (Sa).jpg|miniatura|''Il Castello'' - ''Palazzo gentilizio Doria ad Angri'', annesso al Torrione medievale ornato da cinta muraria del XVI° secolo.|sinistra]]
Marcantonio Doria<ref>fu figlio di un Agostino, da alcuni identificato con [[Agostino Doria|Agostino]] Doge di Genova nel [[1601]]; questa parentela, con le risorse e le relazioni della famiglia, si inserirebbe bene nella biografia di Marcantonio. Altri tuttavia rigettano questa ipotesi ed identificano diversamente il Marcantonio figlio del Doge Agostino; v. http://www.treccani.it/enciclopedia/marcantonio-doria_(Dizionario-Biografico)</ref> acquistò nel [[1612]] il feudo di [[Angri]]<ref>{{Cita web |url=http://www.angri.gov.it/angri/detail.jsp?otype=100089&id=100611 |titolo=Copia archiviata |accesso=13 dicembre 2015 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20151223124657/http://www.angri.gov.it/angri/detail.jsp?otype=100089&id=100611 |urlmorto=sì }}</ref>, elevato nel [[1636]] a principato dal [[re di Spagna]]
=== I Doria di Melfi a Roma ===
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Nel [[XVI secolo]] questo ramo aveva già avuto un cardinale, [[Giovanni Doria|Giovanni]] o Giannettino, figlio di Gianandrea I, cui si aggiunsero, tra la fine del [[XVIII secolo|XVIII]] e l'inizio del [[XIX secolo]], [[Antonio Maria Doria Pamphilj|Antonio Maria]], [[Giuseppe Maria Doria Pamphilj|Giuseppe Maria]] e [[Giorgio Doria Pamphilj Landi|Giorgio]].
Nel [[XIX secolo]] [[Filippo Andrea V Doria Pamphili]] fu [[Sindaci di Roma|sindaco facente funzioni di Roma]] subito dopo [[Porta Pia]], tra il dicembre [[1870]] ed il marzo [[1871]] e, più tardi, senatore. Il figlio [[Alfonso Doria Pamphili Landi|Alfonso]] fu anch'egli attivo nell'amministrazione di Roma e senatore. L'ultimo principe di Melfi è stato [[Filippo Andrea VI Doria Pamphili]], [[Sindaci di Roma|primo sindaco di Roma]] dopo la liberazione nel [[1944]], morto nel [[1958]] lasciando una sola figlia, Orietta.
A Roma è residente la famiglia Doria Colonna discendente in linea retta dal grande ammiraglio [[Lamba Doria]].▼
▲A Roma è residente la famiglia Doria Colonna discendente in linea retta dal grande ammiraglio Lamba Doria.
=== I Doria a Genova dopo il XVI secolo ===
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Nel [[XVIII secolo]] un Doria di Genova, [[Sinibaldo Doria|Sinibaldo]], fu nominato cardinale.
I Doria stabilitisi in Corsica hanno spesso mantenuto legami con la città di origine. Tra di essi si possono ricordare i cugini [[Antonio Doria (patriota)|Antonio]]<ref>http://www.treccani.it/enciclopedia/antonio-doria_res-935cb418-87ec-11dc-8e9d-0016357eee51_(Dizionario-Biografico)</ref> e [[Raimondo Doria|Raimondo]]<ref>http://www.treccani.it/enciclopedia/raimondo-doria_(Dizionario-Biografico)</ref> Doria di [[San Colombano Certenoli|San Colombano]], attivi nella [[Carboneria]] all'inizio del [[XIX secolo]].[[File:Trota Caput.JPG|miniatura|destra|''Il castello dei Doria'' a [[Portovenere]].]]
=== Epoca recente ===
Una linea della famiglia Doria sempre rimasta a [[Genova]] fino ai giorni nostri è quella dei Conti di [[Montaldeo]]<ref>{{cita web |url=http://www.economia.unige.it/doc/quaderno_1.pdf |titolo=Copia archiviata |accesso=27 dicembre 2015 |urlmorto=sì |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160105230248/http://www.economia.unige.it/doc/quaderno_1.pdf }}</ref>. Questo feudo, allora nello stato di [[Milano]], fu acquistato nel [[1567]] da Giorgio Doria<ref>http://www.treccani.it/enciclopedia/giorgio-doria_res-94f46ba8-87ec-11dc-8e9d-0016357eee51_(Dizionario-Biografico)</ref>, figlio di un Melchiorre a sua volta fratello di [[Antonio Doria (condottiero)|Antonio Doria]]<ref>http://www.treccani.it/enciclopedia/antonio-doria_(Dizionario-Biografico)</ref>, ammiraglio e collaboratore di Andrea. Nel sec. XIX un altro [[Giorgio Doria (senatore)|Giorgio]]<ref>http://www.treccani.it/enciclopedia/giorgio-doria_(Dizionario-Biografico)</ref> fu imprenditore, uomo politico e senatore prima del [[Regno di Sardegna]] e poi di quello d'[[Regno d'Italia (1861-1946)|Italia]], come i figli [[Ambrogio Doria (senatore)|Ambrogio]] e [[Giacomo Doria|Giacomo]]. Appartengono a questo ramo Giorgio Doria ([[1929]] - [[1998]]), vicesindaco di [[Genova]] negli [[anni 1970|anni '70]] del [[XX secolo]]<ref>http://archiviostorico.corriere.it/1998/luglio/13/morto_Giorgio_Doria_marchese_rosso_co_0_9807133896.shtml</ref>, ed il figlio [[Marco Doria|Marco]], sindaco di Genova dal [[2012]] al [[2017]] per il [[Centro-sinistra in Italia|centrosinistra]].
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== Possedimenti dei Doria ==
La famiglia Doria ha o ha avuto possedimenti in tutto il territorio italiano.
* In [[Liguria]] e [[Piemonte]] ([[Feudi imperiali]] liguri): a [[Genova]], [[Buronzo]], [[Montaldeo]], [[Redabue]], [[Savona]], [[Palazzo Doria (Savona)|Palazzo Doria]], [[Pinerolo]], [[Loano]], [[Marchesato di Torriglia|Torriglia]], [[Garbagna]], [[Grondona]], [[Vargo]], [[Carrega Ligure|Carrega]], [[Ottone (Italia)|Ottone]], [[Santo Stefano d'Aveto]], [[Cabella Ligure|Cabella]], [[Fontanarossa (Gorreto)|Fontanarossa]], [[San Sebastiano Curone]], [[Cairote]], [[Cremonte]], [[Veppo]], [[Calice al Cornoviglio]]. Il [[marchesato di Dolceacqua]] dipendeva dai [[Casa Savoia|Savoia]]. Questi s'impossessarono anche del [[principato di Oneglia]], uno dei primi feudi dorieschi.
* In [[Emilia-Romagna|Emilia]]: per matrimonio furono titolari dello [[Stato Landi]].
* Nel [[Lazio]] i beni di origine [[Pamphilj]]: i feudi di [[Valmontone]] e [[San Martino al Cimino]]; i palazzi [[Palazzo Doria-Pamphili|Doria Pamphilj]] al Corso e [[Palazzo Pamphilj|Pamphilj]] a Piazza Navona a [[Roma]].
* In [[Campania]]: la [[Villa Doria d'Angri|Villa Doria]] e il [[Palazzo Doria d'Angri|Palazzo Doria]] a [[Napoli]], il castello di [[Angri]]
* In Puglia: [[Candela (Italia)|Candela]], [[Lacedonia]], [[Ginosa]], Lequile.
* In [[Basilicata]]: a [[Melfi]] (con il relativo [[castello di Melfi|castello]]), [[Avigliano]], [[Forenza]], [[Lagopesole]], [[San Fele]].
* In [[Sardegna]]: [[Alghero]], [[Anglona]], [[Castelsardo]] (Castel Genovese), [[Monteleone Rocca Doria]] e [[Valledoria]].
== Chiese patrocinate dai Doria ==
Tra le chiese patrocinate dai Doria in [[Italia]] si ricordano:
* [[Chiesa di San Matteo (Genova)|Chiesa di San Matteo]] in [[Piazza San Matteo (Genova)|piazza San Matteo;]]▼
* [[Chiesa di
* [[Abbazia di San Fruttuoso|Abbazia di San Fruttuoso (Capodimonte)]];
* [[San Bartolomeo della Certosa (Certosa di Rivarolo)|Certosa di Rivarolo;]]▼
▲* [[Chiesa di San Matteo (Genova)
▲* Chiesa di [[Sant'Agnese in Agone]] a Piazza Navona a Roma.<ref>proprietà privata Doria Pamphilj fino al 1992, passò poi al Vicariato di Roma; cfr {{cita web|url=http://www.lastampa.it/2015/02/23/vaticaninsider/ita/documenti/moro-don-todescato-i-miei-ricordi-custoditi-a-santagnese-in-agone-T7nPy9oR2UVDncDLDQKALM/pagina.html|titolo="Moro, don Todescato: «I miei ricordi custoditi a Sant'Agnese in Agone»"}}</ref>
▲* [[Chiesa di San Bartolomeo della Certosa
== Personaggi di spicco della famiglia ==
=== Altri personaggi di spicco ===
===Cardinali===▼
Tra parentesi l'anno della nomina:▼
*[[Girolamo Doria]] ([[1529]]);▼
*[[Giovanni Doria]] ([[1604]]);▼
*[[Sinibaldo Doria]] ([[1731]]); ▼
*[[Giorgio Doria]] ([[1743]]);▼
*[[Antonio Maria Doria Pamphilj]] ([[1785]]);▼
*[[Giuseppe Maria Doria Pamphilj]] ([[1785]]);▼
*[[Giorgio Doria Pamphilj Landi|Giorgio Doria Pamphilj]] ([[1816]]).▼
==== X secolo ====
*[[Arduino di Narbona]] ([[X secolo|sec. X]]-[[XI secolo|XI]]), capostipite della famiglia.
==== XI-XIV secolo ====
*[[Rosso Doria]] ([[XIII secolo|sec. XII]]), primo governatore di
*[[Percivalle Doria]] ([[1195]] circa - [[1264]]), condottiero;
*[[Jacopo Doria]] ([[XIII secolo|sec. XIII]]), annalista;
*[[Oberto Doria]] (m. [[1295]]), capitano del popolo e [[ammiraglio]];
*[[Branca Doria]] ([[1233]] circa - post [[1325]]), feudatario, posto all'[[inferno (Dante)|inferno]] da [[Dante Alighieri]];
*[[Lamba Doria]] ([[1245]]-[[1323]]), ammiraglio e capitano del popolo;
*[[Pietro Doria]] (?-[[1380]]), ammiraglio
*[[Pagano Doria]] (?-), ammiraglio
* [[Ilario Doria]] (? - [[1424]]), diplomatico e marito di [[Zampia Paleologa]], sorellastra dell'imperatore [[Manuele II Paleologo]].
==== XV-XVI secolo ====
*[[Andrea Doria]] ([[1466]]-[[1560]]), ammiraglio genovese;
*[[Brancaleone Doria]], marito di [[Eleonora d'Arborea]];
*[[Filippino D'Oria|Filippino Doria]], ammiraglio, cugino di Andrea;
*[[Nicolò Doria]], [[
*[[Gianandrea Doria]] ([[1539]]-[[1606]]), ammiraglio, nipote di Andrea;
*[[Mariano V di Arborea|Mariano V Doria-Bas]] ([[1379]]-[[1407]]), [[Giudici di Arborea|Giudice d'Arborea]], [[Conti del Goceano|Conte di Goceano e di Marmilla]], [[visconti di Bas|Visconte di Bas]].
==== XVIII secolo ====
* [[Antonio Raffaello Doria]], marito di Maria Anna Pescara di Diano dei Marchesi di [[Castelluccio Inferiore|Castelluccio]], tra i 25 rappresentanti della [[Repubblica Napoletana (1799)|repubblica napoletana del 1799]].
==== XX secolo ====
*[[René Italo Ricolfi Doria]] (1901-1970), industriale elvetico di origine italiana
*[[Marina Ricolfi Doria]] (1935), moglie di [[Vittorio Emanuele di Savoia (1937)|Vittorio Emanuele di Savoia]] e madre di [[Emanuele Filiberto di Savoia (1972)|Emanuele Filiberto di Savoia]]
*[[Marco Doria]] (1957), accademico e politico, [[Sindaci di Genova|sindaco di Genova]] dal [[2012]] al [[2017]]
*[[Carlo Doria]] (1966) [[senatore]].
▲===Cardinali===
▲Tra parentesi l'anno della nomina dei cardinali:
▲*[[Girolamo Doria]] ([[1529]]);
▲*[[Giovanni Doria]] ([[1604]]);
▲*[[Sinibaldo Doria]] ([[1731]]);
▲*[[Giorgio Doria]] ([[1743]]);
▲*[[Antonio Maria Doria Pamphilj]] ([[1785]]);
▲*[[Giuseppe Maria Doria Pamphilj]] ([[1785]]);
▲*[[Giorgio Doria Pamphilj Landi|Giorgio Doria Pamphilj]] ([[1816]]).
== Note ==
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== Bibliografia ==
=== Fonti storiche ===
* Natale Battilana, ''Genealogia delle famiglie nobili di Genova'', Pagano, Genova 1925.
* Teresa Luzzatto Guerrini, ''I Doria'', Nemi, Firenze 1937.
* Antonio Arecco, ''Lo scudo della galea e le Zecche dei Doria'', Litografia Ligure, Loano 2000.
* {{Cita libro|autore=Nicola Della Monica|titolo=Le grandi famiglie di Napoli, le vicende, gli aneddoti, le curiosità mondane dei tanti illustri casati protagonisti della storia partenopea|url=https://www.google.it/books/edition/Le_grandi_famiglie_di_Napoli/1zy1AQAACAAJ?hl=it|accesso=15 luglio 2025|edizione=2|collana=Quest'Italia|dataoriginale=Ottobre 1998|anno=2004|editore=[[Newton Compton Editori]]|città=Roma (RM)|pp=169, 170, 171, 172 e 173|capitolo=I Doria|ISBN=88-8183-789-7}}
* Paolo Lingua, ''I Doria a Genova'', Frilli, Genova 2007.
* [[Giuseppe Meloni]], ''Insediamento umano nella Sardegna settentrionale. I possedimenti dei Doria alla metà del XIV secolo'', in "Atti del XIV Congresso di Storia della Corona d'Aragona", Sassari-Alghero, 19-24 maggio, 1990, vol. II, La Corona d'Aragona in Italia (secc. XIII-XVIII), 1, Il “regnum Sardiniae et Corsicae” nell'espansione mediterranea della Corona d'Aragona, tomo II, Sassari, 1995, pp.
* Bruno Giontoni, Franca Balletti, ''I Feudi imperiali della Val Trebbia - Società e territorio tra Genova e Piacenza'', De Ferrari Editore, Genova 2019, ISBN 978-88-5503-057-1 (88-5503-057-4)
Riga 205 ⟶ 194:
*[[Abbazia di San Fruttuoso]]
*[[Castello di Dolceacqua]]
*[[Castello Doria (Angri)]]
*[[Doria Landi Pamphili]]
*[[Lamba Doria]]
Riga 213 ⟶ 203:
*[[Piazza San Matteo]]
*[[Società Ginnastica Andrea Doria]]
*[[Villa del Principe]]{{Div col end}}
== Altri progetti ==
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