Francesco Netti: differenze tra le versioni

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== Biografia ==
[[File:Casa natale di Francesco Netti.jpg|miniatura|Casa natale dell'artista a Santeramo in Colle]]
Nacque dal ricco proprietario terriero Nicola Netti (1798-1899) sposato con Giuseppina Maria Vitale (1806-1869), di [[Conversano]]. Una lapide su [[Palazzo Netti]], in via Sant'Eligio a [[Santeramo in Colle]], ricorda il luogo della nascita.
Nicola Netti e Giuseppina Maria Vitale di Conversano ebbero quattro maschi (Francesco Saverio, Luigi, Antonio e [[Raffaele Netti|Raffaele]]) e cinque femmine (Mariannina, Lucrezia, Maria, Lucia e Rosa).
 
I dipinti di Francesco Netti, con persone di famiglia, sonoː ''La crisi'' 1887,<ref>Rappresenta la cognata, moglie del fratello Luigi, ammalata.</ref> ''La sorella Mariannina al pianoforte'', ''Ritratto del fratello Antonio'' e ''Ritratto della nipote Giuseppina Netti''.<ref>{{Cita web|url=https://www.francesconetti.com/biografia-di-f-netti|titolo=Francesco Netti|sito=www.francesconetti.com|lingua=it|accesso=2023-04-29}}</ref>
 
=== Giovinezza a Napoli ===
Francesco trascorre quasi cinquant'anni della sua vita lontano dalla famiglia e dal paese di origine. Nel 1843, a Napoli, studia nel collegio ''San Carlo alle MartelleMortelle'' dei padri scolopi e a Napoli si laurea la in giurisprudenza. Ha lezioni private di pittura da [[Domenico Morelli (pittore)|Domenico Morelli]] e nel 1855 entra nell'[[Accademia di belle arti di Napoli]]; prosegue quindi a Roma gli studi di pittura (1856-1859) e compie viaggi d'istruzione a Firenze, a Torino, a Venezia, a Padova, a Ferrara, a Bologna e a Ravenna.
 
Stringe amicizia con artisti, tra cui [[Achille Carrillo]], [[Ottorino Caracciolo]], [[Giuseppe Bonolis]], [[Tommaso De Vivo]], [[Michele De Napoli]], [[Adriano Cecioni]], [[Marco De Gregorio]], [[Giuseppe De Nittis]], [[Federico Rossano]], [[Camillo Miola]].
 
Durante la lunga permanenza a Napoli si affianca al movimento artistico della [[Scuola di Resìna]], fondato nel 1863 da Marco De Gregorio (1829-1876) e che ha avuto come affiliati, tra altri, il toscano Adriano Cecioni, il barlettano Giuseppe De Nittis, il napoletano Federico Rossano, [[Enrico Gaeta]] e il siciliano [[Antonino Leto]].
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=== Soggiorno in Francia ===
In Francia - dal 1866 al 1871 - visita [[Parigi]], [[Fontainebleau]] e [[Grez (Oise)|Grez]]. Incontra e stringe amicizia con [[Giuseppe Palizzi]] e con gli aderenti alla [[Scuola di Barbizon]], che si cimenta nella pittura dal vero e anche [[en plein air]] (all'aperto).
 
La Scuola di Barbizon - che prende il [[Barbizon|nome di una località francese]] - tra il 1830 e il 1870 ha raccolto esponenti del realismo, tra cui [[Jean-François Millet]], [[John Constable]], [[Théodore Rousseau]], [[Jean-Baptiste Camille Corot]]. Vi aderisce anche Giuseppe De Nittis.
Appartiene al periodo francese il quadro di Netti del 1870 ''Festa a Grez'', oggi alla [[Pinacoteca metropolitana di Bari]]: al centro della scena giovani bendati cercano di tagliare il collo a un'oca, appesa ad una fune, mentre all'ombra delle case donne e bambini assistono divertiti. Sono coeve le sue opere ''Barricate in una strada'', ''Orgia e lavoro'', ''Dopo il veglione''.
 
Appartiene al periodo francese il quadro di Netti del 1870 ''Festa a Grez'', oggi allaesposto nella [[Pinacoteca metropolitana di Bari]]: al centro della scena giovani bendati cercano di tagliare il collo a un'oca, appesa ad una fune, mentre all'ombra delle case donne e bambini assistono divertiti. Sono coeve le sue opere ''Barricate in una strada'', ''Orgia e lavoro'', ''Dopo il veglione''.
 
=== Ritorno a Napoli ===
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=== Viaggio in Oriente ===
Un viaggio-crociera nell'Oriente (a luglio 1884), offertogli dall'amico e mecenate [[Giuseppe Caravita]] [[Sirignano|principe di Sirignano]], allarga gli orizzonti artistici di Francesco Netti: il fascino del mondo orientale, per gli ambienti naturali, architettonici, paesaggistici e umani, gli offre spunti per passare ad una nuova, intensa e inedita produzione.
 
Dall'esperienza del viaggio e dai cimeli portati dall'Oriente - tappeti, piante, abiti, schizzi e foto e oggetti decorativi - nascono opere come: ''Veliero'', ''Sul Bosforo'', ''Siesta'', ''Ragazza assopita'', ''Ricamatrici levantine'' e ''Donna turca''.
 
Un gruppo di opere di Netti sono state donate dalla famiglia [[Accolti|Accolti Gil Vitale]] al comune di [[Conversano]] e collocate nel Museo del palazzo Comunale: ''Ricamatrici levantine'', ''Nudo di donna'', ''Nudo di donna di spalle'', ''Ritratto muliebre'', ''Prigioniera'', ''Sul sagrato della chiesa'', ''Angolo di Santeramo'', ''Il traino Madonna con angeli'' e l'arazzo “Madonna con santi”
[[File:Francesco_netti,_la_pioggia,_1864.JPG|thumb|upright=1.4|''La pioggia'']]
=== Testimone dell'Ottocento ===
Hanno ispirato la vena artistica di Netti avvenimenti di cronaca, vicende di natura storica, aspetti di vita contemporanea e momenti di vita quotidianaːquotidiana: ''Un episodio del 15 maggio 1848'', ''Processione di penitenza'', ''Donna malata'', ''Sartina'', ''Donna che legge'', ''Lettura'', ''Nuda sul letto'', ''Gli amanti asfissiati'', ''In corte d'assise'' ([[Pinacoteca provinciale di Bari]]) e ''Convalescenza''.
 
=== A Santeramo ===
Un altro filone della produzione artistica di Francesco Netti è legato al paese natale, Santeramo.
 
In età avanzata decide di curare, con l'aria salubre di Santeramo, la sua salute malferma. Osserva attentamente la dura vita dei contadini e si sofferma sul paesaggio brullo della campagna. Negli ultimi anni si avvia verso le nuove tecniche pittoriche [[Impressionismo|impressionistiche]].
 
Opere realizzate a Santeramo e su Santeramo: ''Un angolo del mio studio'', ''Soldatini'', ''Vecchie case a Santeramo'', ''Angolo di Santeramo'', ''Sul sagrato della chiesa'', ''Coro della chiesa matrice'', ''Pozzo in un cortile'', ''Contadino che carica un traino'', ''Masseria'', ''Sulla via di Santeramo'', ''Traino'', ''Una famiglia sull'asino'', ''Donna con bambino a cavallo'', ''Abbeveratoio'', ''[[Sant'Efrem|Sant'Effremo]]'' (1892)<ref>Tela per la chiesetta della Pietà, costruita nel 1889, dove sorgeva una cappella interrata, già intitolata a [[Efrem il Siro|sant'Effremo]], santo orientale della Siria, venerato a Santeramo fin dal XIII secolo. (Pinacoteca provinciale di Bari).</ref> Il "Ciclo dei mietitori", (1890-1894) comprende:'' Riposo in mietitura'', ''Pasto dei mietitori'' e ''La messe''. Allo stesso periodo risalgono anche i pochi documenti che dimostrano l'interesse del Netti anche per la fotografia. Sono immagini quasi tutte connesse al ciclo dei Mietitori od a paesaggi della [[Murgia]].<ref> Farese Sperken Christine,''La pittura dell'Ottocento in Puglia'', Adda Editore, Bari, 1996, ISBN 9788880822516</ref>
 
Alla [[Galleria dell'Accademia (Napoli)|Galleria dell'Accademia di Belle Arti]] sono presenti due opere di Nettiː ''Coro antico'', 18791877, olio su tela, 207x112 cm e ''MietitoriLa Messe'', 18811894, olio su tela, 283x185 cm.<ref>{{cita|Galleria dell'Accademia| p. 115 e tav. LXXVII}}.</ref>
 
Alla [[Galleria dell'Accademia (Napoli)|Galleria dell'Accademia di Belle Arti]] sono presenti due opere di Nettiː ''Coro antico'', 1879, olio su tela, 207x112 cm e ''Mietitori'', 1881, olio su tela, 283x185 cm.<ref>{{cita|Galleria dell'Accademia| p. 115 e tav. LXXVII}}.</ref>
Suoi eredi d'arte e discepoli sono stati Bartolomeo Paradiso (1878-1971) ed Hero Paradiso (1912-1994). Francesco Netti è sepolto nel cimitero di Santeramo.
 
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* Polo Museale Comunale, [[Conversano]]
* [[Museo di San Martino]], Napoli
* [[Galleria dell'Accademia (Napoli)|Galleria dell'Accademia di Belle Arti]], Napoli
* [[Galleria internazionale d'arte moderna (Venezia)|Museo d'Arte Moderna]], Venezia
* [[Galleria degli Uffizi]], Firenze
* [[Galleria nazionale d'arte moderna e contemporanea]], Roma
* [[Museo di Capodimonte]], Napoli
* [[Gallerie d'Italia di palazzoNapoli|Gallerie Zevallosd'Italia]], Napoli
* [[Museo civico (Barletta)|Museo e Pinacoteca Comunali]], Barletta
* [https://www.abmcaltamura.it/ Archivio Biblioteca Museo civico], Altamura
*[https://www.gallerianazionalepuglia.beniculturali.it/ ''Galleria Nazionale della Puglia “Girolamo e Rosaria Devanna''], Bitonto
*[https://collections.louvre.fr/ Museo del Louvre], Parigi
*[https://catalogo.beniculturali.it/approfondimento/puglia-provincia-bari/duomo-altamura Cattedrale di Santa Maria Assunta], Altamura
 
=== Suoi scritti ===
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== Bibliografia ==
* Giuseppe Protomastro, ''Francesco Netti'', Vecchi Editorie, Trani, 1894.
* {{cita testo |curatore=Anna Caputi, Raffaello Causa, Raffaele Mormone |titolo=La Galleria dell'Accademia di Belle Arti in Napoli |data=1971 |editore=Banco di Napoli |città=Napoli |cid=Galleria dell'Accademia |SBN =IT\ICCU\NAP\0178087NAP0178087}}
* ''Francesco Netti (1832-1894), un intellettuale del Sud'', De Luca Editore, Bari, 1980.
* F. C. Greco, M. Picone Petrusa, I. Valente ''La pittura napoletana dell'Ottocento'', Napoli, Tullio Pironti Editore, 1993.
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== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
* {{DBI|nome = NETTI, Francesco|nomeurl = francesco-netti|autore = Laura Lombardi|anno = 2013|pagine = |volume = LXXVIII volume|accesso = 30 agosto 2013}}
 
{{Controllo di autorità}}
 
{{Portale|biografie|letteratura|pittura}}