Francesco Netti: differenze tra le versioni
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Etichette: Modifica da mobile Modifica da web per mobile |
m Orfanizzo. |
||
(8 versioni intermedie di 7 utenti non mostrate) | |||
Riga 19:
== Biografia ==
[[File:Casa natale di Francesco Netti.jpg|miniatura|Casa natale dell'artista a Santeramo in Colle]]
Nacque dal ricco proprietario terriero Nicola Netti
Nicola Netti e Giuseppina Maria Vitale di Conversano ebbero quattro maschi (Francesco Saverio, Luigi, Antonio e [[Raffaele Netti|Raffaele]]) e cinque femmine (Mariannina, Lucrezia, Maria, Lucia e Rosa).
I dipinti di Francesco Netti, con persone di famiglia, sonoː ''La crisi'' 1887,<ref>Rappresenta la cognata, moglie del fratello Luigi, ammalata.</ref> ''La sorella Mariannina al pianoforte'', ''Ritratto del fratello Antonio'' e ''Ritratto della nipote Giuseppina Netti''.<ref>{{Cita web|url=https://www.francesconetti.com/biografia-di-f-netti|titolo=Francesco Netti|sito=www.francesconetti.com|lingua=it|accesso=2023-04-29}}</ref>
Riga 27:
Francesco trascorre quasi cinquant'anni della sua vita lontano dalla famiglia e dal paese di origine. Nel 1843, a Napoli, studia nel collegio ''San Carlo alle Mortelle'' dei padri scolopi e a Napoli si laurea in giurisprudenza. Ha lezioni private di pittura da [[Domenico Morelli (pittore)|Domenico Morelli]] e nel 1855 entra nell'[[Accademia di belle arti di Napoli]]; prosegue quindi a Roma gli studi di pittura (1856-1859) e compie viaggi d'istruzione a Firenze, a Torino, a Venezia, a Padova, a Ferrara, a Bologna e a Ravenna.
Stringe amicizia con artisti, tra cui [[Achille Carrillo]], [[Ottorino Caracciolo]], [[Giuseppe Bonolis]], [[Tommaso De Vivo]], [[Michele De Napoli]], [[Adriano Cecioni]], [[Marco De Gregorio]], [[Giuseppe De Nittis]], [[Federico Rossano]], [[Camillo Miola]].
Durante la lunga permanenza a Napoli si affianca al movimento artistico della [[Scuola di Resìna]], fondato nel 1863 da Marco De Gregorio (1829-1876) e che ha avuto come affiliati, tra altri, il toscano Adriano Cecioni, il barlettano Giuseppe De Nittis, il napoletano Federico Rossano, [[Enrico Gaeta]] e il siciliano [[Antonino Leto]].
Riga 58:
In età avanzata decide di curare, con l'aria salubre di Santeramo, la sua salute malferma. Osserva attentamente la dura vita dei contadini e si sofferma sul paesaggio brullo della campagna. Negli ultimi anni si avvia verso le nuove tecniche pittoriche [[Impressionismo|impressionistiche]].
Opere realizzate a Santeramo e su Santeramo: ''Un angolo del mio studio'', ''Soldatini'', ''Vecchie case a Santeramo'', ''Angolo di Santeramo'', ''Sul sagrato della chiesa'', ''Coro della chiesa matrice'', ''Pozzo in un cortile'', ''Contadino che carica un
Alla [[Galleria dell'Accademia (Napoli)|Galleria dell'Accademia di Belle Arti]] sono presenti due opere di Nettiː ''Coro antico'',
Suoi eredi d'arte e discepoli sono stati Bartolomeo Paradiso (1878-1971) ed Hero Paradiso (1912-1994). Francesco Netti è sepolto nel cimitero di Santeramo.
Riga 73:
* [[Galleria nazionale d'arte moderna e contemporanea]], Roma
* [[Museo di Capodimonte]], Napoli
* [[Gallerie d'Italia di
* [[Museo civico (Barletta)|Museo e Pinacoteca Comunali]], Barletta
* [https://www.abmcaltamura.it/ Archivio Biblioteca Museo civico], Altamura
*[https://www.gallerianazionalepuglia.beniculturali.it/ ''Galleria Nazionale della Puglia “Girolamo e Rosaria Devanna''], Bitonto
*[https://collections.louvre.fr/ Museo del Louvre], Parigi
*[https://catalogo.beniculturali.it/approfondimento/puglia-provincia-bari/duomo-altamura Cattedrale di Santa Maria Assunta], Altamura
=== Suoi scritti ===
Riga 92 ⟶ 93:
== Bibliografia ==
* Giuseppe Protomastro, ''Francesco Netti'', Vecchi Editorie, Trani, 1894.
* {{cita testo |curatore=Anna Caputi, Raffaello Causa, Raffaele Mormone |titolo=La Galleria dell'Accademia di Belle Arti in Napoli |data=1971 |editore=Banco di Napoli |città=Napoli |cid=Galleria dell'Accademia |SBN =
* ''Francesco Netti (1832-1894), un intellettuale del Sud'', De Luca Editore, Bari, 1980.
* F. C. Greco, M. Picone Petrusa, I. Valente ''La pittura napoletana dell'Ottocento'', Napoli, Tullio Pironti Editore, 1993.
|