Nerviano: differenze tra le versioni

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{{Divisione amministrativa
{{wik|settembre 2005}}
|Nome = Nerviano
{{Stub comuni|Lombardia}}
|Panorama = NervianoOlona.jpg
<!-- Il testo commentato è SOLO UN ESEMPIO -->
|Didascalia = Scorcio dell'[[Olona]] accanto al municipio, che ha sede nel restaurato [[Monastero degli Olivetani (Nerviano)|Monastero degli Olivetani]].
{{Template:Comune
|Voce bandiera =
|nomeComune = Nerviano
|Voce stemma =
|linkStemma = Nerviano-Stemma.png
|siglaRegioneStato = LOMITA
|Grado amministrativo = 3
|siglaProvincia = MI
|Divisione amm grado 1 = Lombardia
|latitudineGradi = 45
|Divisione amm grado 2 = Milano
|latitudineMinuti = 33
|Amministratore locale = Daniela Colombo <!--nome, cognome SENZA titoli-->
|latitudineSecondi = 0
|Partito = [[liste civiche]]
|longitudineGradi = 8
|Data elezione = 22-10-2021
|longitudineMinuti = 59
|Data istituzione =
|longitudineSecondi = 0
|mappaXAltitudine = 61
|Sottodivisioni = Cantone, [[Garbatola]], Sant'Ilario, Villanova, Costa San Lorenzo
|mappaY = 54
|Divisioni confinanti = [[Arluno]], [[Cerro Maggiore]], [[Lainate]], [[Origgio]] (VA), [[Parabiago]], [[Pogliano Milanese]]
|altitudine = <!-- solo valore numerico dell'altitudine -->
|superficieZona sismica = 134
|Gradi giorno = 2545
|abitanti = 17.523
|Nome abitanti = nervianesi
|anno = 31-12-04
|Patrono = [[Fermo e Rustico|san Fermo]]
|densita = 1286
|Festivo = [[9 agosto]]
|frazioni = Garbatola, Sant'Ilario, Villanova, Cantone, Costa S. Lorenzo
|PIL =
|comuniLimitrofi = [[Cerro Maggiore]], [[Origgio]] (VA), [[Lainate]], [[Parabiago]], [[Pogliano Milanese]], [[Arluno]]
|PIL procapite =
|cap = 20014
|Mappa = Map of comune of Nerviano (province of Milan, region Lombardy, Italy).svg
|prefisso = 0331
|Didascalia mappa = Posizione del comune di Nerviano nella città metropolitana di Milano
|istat = 015154
}}
|fiscale = F874
|nomeAbitanti = nervianesi
|patrono = San Fermo
|festivo = <!-- [[7 aprile]] -->
|sito = http://www.comune-nerviano.it/
}} <!-- fine della tabella - per la compilazione vedi -> Aiuto:Comune -->
'''Nerviano''' (in [[insubre]] Nervian) è un comune di 16.715 abitanti della [[provincia di Milano]].
 
'''Nerviano''' (<small>[[Alfabeto fonetico internazionale|AFI]]</small>: {{IPA|[nerˈvjaːno]|it}}, ''Nervian'' in [[Dialetto milanese|dialetto locale]]<ref>{{cita libro|AA. |VV. | Dizionario di toponomastica. Storia e significato dei nomi geografici italiani |1990 |UTET |Torino}}</ref><ref>sia nell'[[Ortografia classica milanese|ortografia classica]] che in [[Ortografia moderna|quella moderna]]</ref>, <small>AFI</small>: {{IPA|[nerˈvjãː]}}) è un [[Comune (Italia)|comune italiano]] di {{Popolazione|ITA}} abitanti<ref name="template divisione amministrativa-abitanti" /> della [[città metropolitana di Milano]] in [[Lombardia]].
== Detto ==
''Quadar la Tur, quadar i ur e quadar Lur'' - traduzione:
quadrata è la Torre (emblema di Nerviano), quadrato l'orologio posto sulla Torre e testa quadra pure Loro (i nervianesi).
 
== Geografia fisica ==
==Amministrazione comunale==
Situata a circa 12&nbsp;chilometri (in linea d'aria) a nord-ovest del [[Lombardia|capoluogo lombardo]] lungo l'antica [[strada romana]] che collegava [[Milano]] con il [[Lago Maggiore|Verbano]], la [[via Severiana Augusta]] (la moderna [[Strada statale 33 del Sempione]]), Nerviano è situata in un territorio bagnato dal fiume [[Olona]], dal torrente [[Bozzente]] e attraversato dal [[canale Villoresi]]. La presenza dei tre corsi d'acqua, utilissima un tempo per le coltivazioni, crea oggi diversi problemi soprattutto in considerazione dell'intensa antropizzazione della zona.
{{ComuniAmministrazione|NomeSindaco=Sergio Girotti<!--nome, cognome SENZA titoli-->
 
|DataElezione=10/06/2003. <!--DATA DI ELEZIONE, usare il formato GG/MM/AAAA-->
== Storia ==
Da maggio 2005 la giunta è caduta e ci sarà il commissariamento fino alla fine dell'anno.
=== Antichità e Alto Medioevo ===
|TelefonoComune=0331 438911 <!--TELEFONO DEL CENTRALINO prefisso spazio numero telefonico-->
Da Nerviano, in [[Civiltà romana|epoca romana]], passava la ''[[via Severiana Augusta]]'', [[Strade romane|strada romana]] [[Strade consolari|consolare]] che congiungeva ''[[Mediolanum]]'' (la moderna [[Milano]]) con il ''Verbannus Lacus'' (il Lago Verbano, ovvero il [[Lago Maggiore]], e da qui al [[passo del Sempione]] ([[Lingua latina|lat.]] ''Summo Plano'').
|EmailComune=info@comune.nerviano.mi.it <!--E-MAIL del comune-->
 
}}
Di origine antica, come è dimostrato dai ritrovamenti archeologici e dallo stesso toponimo di formazione latina, Nerviano, con la chiesa matrice di Santo Stefano, nel [[Medioevo]] fu a capo di una delle più note [[Pieve di Nerviano|pievi]] del contado di Milano. Da essa dipendevano [[Barbaiana]], [[Caronno]], [[Castellazzo]], [[Cornaredo]], [[Garbatola]], [[Lainate]], [[Lucernate]], [[Mantegazza]], [[Monzoro]], [[Origgio]], [[Passirana]], [[Pogliano Milanese|Pogliano]], [[Pregnana Milanese|Pregnana]], [[Rho]], [[Saronno]], [[San Pietro all'Olmo]], [[Vanzago]] e il "prepositus", secondo il ''Liber Notitiae Sanctorum Mediolani'' attribuito a [[Goffredo da Bussero]], poteva vantare l'esistenza di trenta chiese, con trentotto altari sottoposti alla sua giurisdizione.
 
=== Basso Medioevo ===
Collocato in una posizione strategica importante, durante l'invasione del [[Federico Barbarossa|Barbarossa]] il paese fu al centro della lotta ingaggiata dai milanesi contro l'imperatore e dovette sopportare i disagi provocati dal passaggio delle truppe alemanne. Come si legge nelle ''[[Gesta Federici I imperatoris]]'', verso la fine del maggio [[1160]] Federico Barbarossa operò il taglio delle viti, distrusse le biade e saccheggiò Pogliano, Vanzago, Rho, Nerviano e [[Legnano]] per sbarrare la strada dei rifornimenti a Milano. Non si può escludere che ad attirare le truppe imperiali abbia concorso anche il fiorente mercato di Nerviano, di cui si ha testimonianza già in un atto del [[1158]].
 
Dopo la scomparsa del Barbarossa, Nerviano fu ancora al centro di aspre contese. Così nel [[1257]] [[Della Torre#Signori di Milano|Martino della Torre]], capo dei popolani esclusi dall'arcivescovo [[Leone da Perego]] dal governo del comune di Milano, pose l'accampamento in paese nel tentativo di contrastare i nobili. Nella circostanza Martino aveva fatto venire il [[Carroccio]] da Milano e già si predisponeva alla lotta, quando gli avversari scesero a più miti pretese e preferirono firmare la [[tregua di Parabiago]], località equidistante dai due campi. La situazione però non si normalizzò e ben presto si riaccesero le lotte interne, che videro allinearsi sugli opposti schieramenti i Torriani e i [[Visconti]], fino al successo finale di questi ultimi.
 
=== Dal XIII al XVI secolo ===
 
[[File:Ora blu sull'Olona.jpg|thumb|left|Il fiume Olona a Nerviano]]
 
L'esercizio del potere da parte dei Visconti fu tuttavia insidiato da vari ostacoli, tra cui una congiura contro [[Matteo I Visconti]], vicario imperiale per la Lombardia. La trama fu ordita da [[Pietro Visconti]], marito di Antiochia discendente dal ceppo dei [[Crivelli (famiglia)|Crivelli]] che, dalla sede di Nerviano, avevano ramificato il loro potere su alcuni territori del [[Seprio]].
Come conseguenza si ebbe il tracollo di Matteo e il rientro dei Torriani a Milano. L'attività politica di costoro fu però turbata da una nuova congiura in cui, tra gli altri nobili, fu coinvolto Cressone Crivelli che, esiliato, entrò in Nerviano nel [[1305]], cercò di provocare una sollevazione ma, in seguito all'arrivo dei milanesi, dovette abbandonare il paese, poi dato alle fiamme.
 
Ancora al centro della lotta tra [[Azzone Visconti]] e suo cugino [[Lodrisio Visconti|Lodrisio]], aspirante al potere in Milano, Nerviano sembrò recuperare tranquillità dopo la [[battaglia di Parabiago]] del [[1339]], svoltasi sui campi di confine tra i due borghi, e fu oggetto di continue attenzioni e privilegi per tutto il [[XIV secolo]] da parte dei pontefici [[Papa Giovanni XXII|Giovanni XXII]] e [[Papa Benedetto XII|Benedetto XII]]. Fu di nuovo un membro della stessa famiglia, Ugolino Crivelli, a sostenere nel [[1468]] la costruzione del [[monastero olivetano di Santa Maria Incoronata]] (poi soppresso dalla [[Repubblica Cisalpina]] nel [[1798]] e oggi sede del municipio). Numerosi furono, all'inizio del Cinquecento, i privilegi concessi al monastero dagli [[Sforza]], preoccupati di tenerlo sotto la propria egida, quasi in concorrenza con quello di Parabiago, affidato allora ai [[Ordine di Sant'Ambrogio ad Nemus|monaci di Sant'Ambrogio ''ad Nemus'']].
 
=== Epoca moderna ===
Con la dominazione spagnola Nerviano fu avvolta, come altri centri della Lombardia, da una sorta di neofeudalesimo e con investitura feudale l'imperatore la cedette prima a Marcello Fossati nel [[1650]], poi a Prospero [[Crivelli]] nel [[1669]] e successivamente a Gaspare Uberto Po. Censita nel [[1730]] per un'estensione pari a circa 16.000 pertiche, valutate 87.000 lire, Nerviano vide la popolazione scendere da 2800 a 2062 persone, com'era anche dimostrato dalle numerose case non più abitate.
Quando [[Napoleone Bonaparte|Napoleone]] scese in Italia e costrinse gli austriaci a ritirarsi, Nerviano prestò giuramento di fedeltà per bocca dei suoi amministratori; quando poi gli austriaci ritornarono, si affrettò a salutarli con un solenne ''Te Deum'' cantato nell'[[Santuario abbazia della Colorina|abbazia della Colorina]]. Un altro canto del genere fu intonato, in segno di entusiasmo religioso e patriottico, quando a Milano sorse il [[Governo provvisorio di Milano|Governo provvisorio]] del [[1848]]. In seguito Nerviano partecipò alle operazioni di voto in occasione del plebiscito per l'annessione della [[Lombardia]] al [[Regno di Sardegna (1720-1861)|Piemonte]]: iniziate il 12 maggio nelle case parrocchiali, terminarono il 29 maggio, giorno consacrato alla commemorazione della [[battaglia di Legnano]]. Il risultato vide emergere la preferenza per l'annessione immediata, che però non ebbe luogo per la sconfitta del re [[Carlo Alberto di Savoia|Carlo Alberto]] a [[Battaglia di Novara (1849)|Novara]] e il ritorno degli austriaci. Non mancò per questo il contributo dei nervianesi nelle lotte del [[Risorgimento]], alle quali parteciparono numerosi, distinguendosi in particolare con Giulio Cesare Lampugnani, caduto in [[Sicilia]].
 
Nel 1859, dopo la [[battaglia di Magenta]], re [[Vittorio Emanuele II]] sostò a Nerviano, come è ricordato da due lapidi, una nel capoluogo, l'altra nella frazione di Sant'Ilario Milanese. In memoria del suo passaggio il sovrano concesse ai residenti, soprattutto nella frazione, di fregiarsi con il prefisso "Re-": "Re Fraschini", "Re Calegari", "Re Cecconi", "Re Dionigi", "Re Sartò", "Re de' Paolini" (poi divenuto "Redepaolini"). Un'improbabile leggenda popolare recita tuttavia che egli, in loco, si dette ai piaceri della vita corteggiando le donne di Sant'Ilario e passando con esse alcune notti: tali relazioni avrebbero generato come conseguenza una sorta di discendenza reale nell'abitato.
 
=== Dall'Unità d'Italia ai giorni nostri ===
[[File:NervianoTorre.jpg|thumb|La Torre dell'acquedotto, inaugurata il 12 novembre [[1933]].]]
[[File:NervianoRotondina.jpg|thumb|La Rotondina]]
 
Con la proclamazione del [[Regno d'Italia]] e con il censimento del [[1861]], il paese contava una popolazione presente di 3.854 persone e aveva una compagnia della Guardia Nazionale forte di 102 effettivi.
 
Nel primo [[XX secolo|Novecento]] Nerviano visse gli avvenimenti legati alle trasformazioni sociali e politiche in atto e assistette alla graduale emancipazione delle masse popolari, più manifesta tra gli operai che non fra i contadini dediti alle tradizionali coltivazioni. Il paese conobbe le sofferenze legate al primo conflitto mondiale, cui pagò il proprio tributo di sangue con il sacrificio di numerosi abitanti.
 
Durante il primo dopoguerra si ebbero profondi rivolgimenti sociali ed economici sul piano nazionale; del disorientamento e della crisi approfittò il [[fascismo]] per impadronirsi del potere. Poi anche il fascismo si avviò al tramonto e, con la caduta caratterizzata da soluzioni violente anche in quel di Nerviano, il secondo conflitto mondiale volse a conclusione. Si ebbe quindi il grande salto di qualità: le trasformazioni industriali cambiarono radicalmente la fisionomia del paese. Grandi imprese come l'[[Aeritalia]], l'Ipisystem e la [[Farmitalia]] si installarono sul territorio con il corollario di altre piccole e medie aziende operanti prevalentemente nel settore metalmeccanico e in quello del legno, mentre il ramo tessile subì un notevole ridimensionamento.
 
Gli ultimi anni hanno visto l'ammodernamento delle strutture esistenti, l'approvazione di un piano di adeguamento e di sviluppo industriale e commerciale e un'importante serie di opere pubbliche, compreso il restauro degli edifici storici più rappresentativi. D'altro canto la realtà urbana di Nerviano è radicalmente mutata assumendo un nuovo aspetto: l'installazione di svariate attività e l'alto tasso di urbanizzazione hanno reso sempre più ridotte le aree agricole e boschive, oggi raccolte nel [[Parco del Roccolo]].
 
===Simboli===
Lo stemma e il gonfalone sono stati riconosciuti con decreto del capo del governo del 21 settembre 1933.<ref>{{cita web|url= http://dati.acs.beniculturali.it/comuni/comuni.printDetail.html?2328 |titolo= Nerviano |sito= Archivio Centrale dello Stato |accesso= 18 agosto 2023 }}</ref>
{{citazione|[[Inquartato]] di azzurro e di rosso, alla croce di verde. Ornamenti esteriori da Comune.}}
Lo storico emblema della Comunità di Nerviano è presente a pagina 328 del volume I dello [https://www.archiviodigitale.icar.beniculturali.it/it/185/ricerca/detail/648911 Stemmario Cremosano], una delle più importanti raccolte di stemmi lombardi.
 
Il gonfalone è un drappo di bianco con la bordatura di rosso.
 
== Monumenti e luoghi d'interesse ==
{{vedi anche|Chiesa di Santo Stefano Protomartire (Nerviano)}}
A dare un tono di civetteria alla moderna struttura urbana di Nerviano concorrono antichi manieri di nobili casate, come quelli dei [[Crivelli (famiglia)|Crivelli]], Caccia Dominioni, Caimi, Belloni, Lampugnani, Piazzi.
 
L'arricchimento artistico del paese è assicurato inoltre dalla presenza di numerosi monumenti religiosi: a partire dallo stesso municipio, che ha sede nello storico [[Monastero degli Olivetani (Nerviano)|monastero degli Olivetani]], dalla neoclassica [[Chiesa di Santo Stefano Protomartire (Nerviano)|chiesa di Santo Stefano Protomartire]] e dal secentesco [[santuario abbazia della Colorina]], che sono i più noti, ma è opportuno ricordare anche l'ultima chiesa costruita, quella della parrocchia di Maria Madre della Chiesa ([[1983]]-[[1985]], architetto Alessandro Foresti), e gli edifici adibiti al culto nelle frazioni di Sant'Ilario, Garbatola, Cantone, Villanova. Da una particolare angolatura storica e artistica vanno invece valutate le costruzioni del [[Lazzaretto]] e della [[La Rotondina|Rotondina]], l'antica cappella campestre (oggi completamente inurbata) dedicata alla Beata Vergine dell'Annunciata. Di importanza storica è anche la torre civica, (Torre Littoria), la prima torre idrica ad essere stata costruita in Italia per motivi di propaganda. È stata inaugurata nel 1933.
 
===Aree naturali===
* [[Parco del Roccolo]]. I boschi e i prati nei pressi e oltre la frazione di Cantone sono stati inclusi dal [[1997]] nel "Parco locale di interesse sovraccomunale del Roccolo", già istituito nel [[1991]] tra i comuni di Parabiago, [[Busto Garolfo]], [[Casorezzo]], [[Arluno]], [[Canegrate]] e riconosciuto tale nel [[1994]] dalla [[Lombardia|Regione Lombardia]]. Il parco, che deve il nome alla piccola e alta costruzione utilizzata un tempo dagli uccellatori chiamata appunto [[Roccolo (caccia)|roccolo]], si estende per circa 16&nbsp;km<sup>2</sup> e ha lo scopo di salvaguardare, conservare e migliorare fauna, flora e attività agricole locali. Dal punto di vista botanico è caratterizzato dalla presenza di specie arboree autoctone ([[quercia]], [[ciliegio]], [[pino silvestre]], [[castagno]]) e altre specie importate dall'America o dall'Asia ([[robinia]], [[quercia rossa]], [[prunus serotina]], [[ailanto]]). Attualmente è in progetto una sua estensione fino all'oasi [[WWF]] del [[Vanzago#Natura|bosco di Vanzago]].
* [[Parco dei Mulini]]. Riconosciuto dalla [[Provincia di Milano]] il 10 marzo [[2008]], il nuovo "Parco agricolo sovracomunale dei Mulini" si sviluppa lungo le rive dell'[[Olona]] come naturale espansione del parco Bosco di [[Legnano#Parchi naturali|Legnano]] (detto anche Parco Castello o Parco di Legnano) e attraversa i comuni di [[Canegrate]], [[San Vittore Olona]] e [[Parabiago]]. È prevista l'adesione del comune di Nerviano con i "Prati della Bergamina" e con le zone riparie del fiume fino al [[Monastero degli Olivetani (Nerviano)|Monastero degli Olivetani]], così da contribuire al recupero e alla salvaguardia delle acque nonché all'abbattimento del rischio idrogeologico con aree di esondazione controllata.
 
==Società==
===Evoluzione demografica===
*1000 nel [[1751]]
*1739 nel [[1771]]
*1767 nel [[1805]]
*1954 nel [[1809]] dopo annessione di [[Garbatola]]
*3089 nel [[1853]]
*3278 nel [[1859]]
{{Demografia/Nerviano}}
 
==Cultura==
 
===Linguistica===
Il 15 aprile 2007 si è tenuto presso il Monastero degli Olivetani il ''Primo Forum per la Lingua [[Dialetto milanese|Milanese]]'', cui sono intervenute le maggiori associazioni linguistiche d'[[Insubria]], fra le quali il [[Circolo Filologico Milanese]], la [[Credenza de Sant'Ambroeus]] e l'attore ticinese [[Yor Milano]] in rappresentanza del TEPSI (Teatro Popolare della Svizzera Italiana). L'evento fu organizzato dalle associazioni NervianoViva e Domà Nunch.
 
===Radiofonia===
A Nerviano ha avuto sviluppo un'intensa attività editoriale radiotelevisiva con pochi comparabili esempi in [[Lombardia]]. Vi nacquero:
* Tra il 1976 e il 1977: Euroradio (95,200&nbsp;MHz) e Radio Capo Torre (93,500&nbsp;MHz)
* Nel 1983 vi si trasferì da [[San Vittore Olona]] (e prima ancora da [[Rescaldina]]) Radio Delta International (100,500&nbsp;MHz, ancora in attività).
* Nel 1982, nella frazione Sant'Ilario, fu fondata [[NBC Radio]], poi NBC Milano, da cui discese in linea indiretta Radio Planet Milano) - peraltro tornata in attività (col claim ''NBC Milano We Play Again!'') come progetto pilota dell'I.P. broadcasting in Italia nel marzo 2016, con nuovi studi prima in Via Donizetti a Nerviano e poi in Via Taramelli 11/C a Legnano (oggi denominata 70-80.it e diffusa in 10 regioni italiane in DAB e digitale tv terrestre canale 351).
* La RSI Radio Sant'Ilario FM 93,950&nbsp;MHz, oggi Radio Missione (dei [[Oblati dei Santi Ambrogio e Carlo|Padri Oblati]] di [[Rho]])
* [[Tele NBC]] (ospitata come One Tv su LCN 112 prima nel mux del digitale terrestre della cremonese Lombardia Tv e poi su quello di Videostar e con diffusione in proprio sul canale 29 UHF fino alla primavera 2016 coi programmi Tele NBC e One Tv NBC), unica stazione televisiva locale ancora in attività nel nord-ovest della provincia di Milano (con marchio One Tv canale 79 del digitale tv terrestre).
* A Sant'Ilario, inoltre, hanno avuto strutture tecniche significative anche la bergamasca [[Videostar]] (canale UHF 35) di [[Treviglio]] e la cremonese Video Blu–Lombardia Tv di [[Soresina]] (canale UHF 58).
 
== Economia ==
A Nerviano ha sede l'azienda [[Dolciaria Balconi]], fondata nel 1950 e presente sia sui mercati nazionali sia su quelli internazionali.
 
==Geografia antropica==
===Frazioni===
[[File:Torretta.jpg|thumb|[[Strada statale 33 del Sempione|Statale del Sempione]], torretta ornamentale sulla Costa di [[San Lorenzo (Parabiago)|San Lorenzo]], al confine con [[Parabiago]].]]
* [[Garbatola]] (''La Garbatola''), a nord della statale del Sempione al confine con [[Pogliano Milanese]]. La festa patronale si tiene durante la prima settimana di settembre;
* Sant'Ilario (''Cassina del Pé'', ''Cassina''), situata oltre il Villoresi, verso [[Lainate]];
* Villanova (''Vilanoeuva''), anch'essa oltre il [[canale Villoresi]], prossima alla Garbatola ma di gran lunga inferiore come frazione;
* [[Cantone (Nerviano)|Cantone]] (''Cantòn''), nei pressi della [[Ferrovia Domodossola-Milano]] e dei boschi del [[Parco del Roccolo]];
* Costa San Lorenzo (''Costa San Lorens''), sulla [[Statale del Sempione]] a ridosso di [[San Lorenzo (Parabiago)|San Lorenzo di Parabiago]].
 
== Infrastrutture e trasporti ==
Il trasporto pubblico a Nerviano è effettuato mediante autocorse suburbane svolte dalla società [[MOVIBUS]].
 
Fra il [[1880]] e il [[1966]] la località era servita dalla [[tranvia Milano-Gallarate]], gestita dalla [[STIE]]<ref>Alessandro Albè, Guido Boreani, Giampietro Dall'Olio, ''La tramvia Milano - Gallarate'', Calosci, Cortona, 1993. ISBN 9788877850867</ref>.
== Ciò che persino i nervianesi ignorano... ==
 
== Amministrazione ==
Comune dell'ex circondario di Gallarate, con circa 16.000 abitanti e una superficie di 13,48 chilometri quadrati, a nord-ovest di Milano, dalla quale dista 21 Km, affacciata lungo l'antica strada consolare del Verbano, Nerviano è situata in un territorio bagnato dal fiume Olona e attraversato dal canale Villoresi.
{{ComuniAmminPrecTitolo}}
Di origine antichissima, come è dimostrato dai ritrovamenti archeologici, Nerviano, con la chiesa matrice di S. Stefano, nel Medioevo, fu a capo di una delle più rinomate pievi del contado di milano. Da essa dipendevano Barbaiana, Caronno, Castellazzo, Cornaredo, Garbatola, Lainate, Lucernate, Mantegazza, Monzoro, Origgio, Passirana, Pogliano, Pregnana, Rho, Saronno, S. Pietro all'Olmo, Vanzago e il "prepositus", secondo il ''Liber Notitiae Sanctorum Mediolani'', attribuito a Goffredo da Bussero, poteva vantare l'esistenza di trenta chiese, con trentotto altari sottoposti ala sua giuristizione.
{{ComuniAmminPrec|[[1994]]|[[2003]]|Sergio Parini|[[Lega Nord]]|[[Sindaco (Italia)|Sindaco]]|}}
Collocato in una posizione strategica importante, il paese, durante l'invasione dell'imperatore Federico I, fu al centro della lotta ingaggiata dai Milanesi contro di lui e dovette sopportare i disagi provocati dal passaggio delle truppe alemanne.
{{ComuniAmminPrec|[[2003]]|[[2006]]|Sergio Girotti|[[Lega Nord]]|[[Sindaco (Italia)|Sindaco]]|}}
Come si legge nei ''Gesta Federici I Imperatoris'', l'imperatore, verso la fine del maggio 1160, operò il taglio delle viti, distrusse le biade e saccheggiò Pogliano, vanzago, Rho, Nerviano e legnano, per sbarrere la strada dei rifornimenti a Milano.
{{ComuniAmminPrec|[[2006]]|[[2011]]|Enrico Cozzi|[[centro-sinistra]]|[[Sindaco (Italia)|Sindaco]]|}}
Nè si può escludere che ad attirare il barbarossa concorresse anche il fiorente mercato di Nerviano, di cui abbiamo testimonianza già in atto del 1158.
{{ComuniAmminPrec|[[2011]]|[[2016]]|Enrico Cozzi|[[centro-sinistra]]|[[Sindaco (Italia)|Sindaco]]|}}
Ritornata la tranquillità, dopo il ritiro dalla scena bellica del Barbarossa, nerviano fu ancora al centro di aspre contese, nel 1257, allorché Martino della Torre, capo dei popolani esclusi per opera dell'arcivescovo milanese del rango degli ordinari della metropolitana, pose l'accampamento in paese, nel tentativo di contrastare i nobili.
{{ComuniAmminPrec|[[2016]]|[[2021]]|Massimo Cozzi|[[Lega Nord]]|[[Sindaco (Italia)|Sindaco]]}}
Nella circostanza, Martino aveva fatto venire il carroccio da Milano e già si predisponeva ala lotta, se gli avversari non fossero scesi a più miti pretese e non avessero preferito firmare una tregua a Parabiago, località equidistante dai due campi. la situazione era però tutt'altro che tranquilla e ben presto si riaccesero le lotte interne, che videro allinearsi sugli opposti schieramenti i Torriani e i Visconti, fino al uccesso finale di questi ultimi.
{{ComuniAmminPrec|[[2021]]|in carica|Daniela Colombo<ref>{{cita web|url=https://elezioni.prealpina.it/elezioni-comunali-settembre-2021/comuni/nerviano/|titolo=Comune di Nerviano|editore=[[La Prealpina]]|data=2021|accesso=2025-04-04}}</ref>|[[Lista civica]]|[[Sindaco (Italia)|Sindaco]]}}
L'esercizio del potere da parte loro fu tattavia insidiato da ostacoli vari, tra cui una congiura preparata contro Matteo Visconti, vicario imperiale per la Lombardia. La trama fu ordita da Pietro Visconti, marito di Antiochia discendente dal ceppo dei Crivelli che, dalla sede di Nerviano, avevano ramificato il loro potere su alcuni territori del Seprio.
{{ComuniAmminPrecFine}}
Come conseguenza si ebbe il tracollo di Matteo e il rientro dei Torriani a Milano. L'attività politica di costoro fu però turbata da una nuova congiura, in cui, tra li altri nobili, fu coinvolto Cressone Crivelli che, esiliato, entrò in Nerviano nel 1305, cercò di provocare una sollevazione, ma in seguito all'arrivo dei Milanesi, dovette abbandonare il paese, poi dato alle fiamme.
Ancora al centro della lotta tra Azzone Visconti e suo cugino Lodrisio aspirante al potere in Milano, Nerviano sembrò recuperare tranquillità dopo la battaglia svoltasi sui campi confinanti con parabiago, nel 1339 e fu oggetto di continue attenzioni e privilegi, per tutto il sec. XIV, da parte dei pontefici Giovanni XXII e Benedetto XII.
Fu ancora un membro della stesa famiglia, Ugolino Crivelli, a sostenere, nel 1468, la costruzione del [[monastero olivetano di S. Maria Incoronata]], soppresso dalla Repubblica Cisalpina, nel 1798. Numerosi furono, all'inizio del 1500, i privilegi concessi dagli Sforza al monastero, preoccupati di tenerlo sotto la propria egida, quasi in concorrenza con quello di Parabiago, affidato allora ai monaci di S. Ambrogio ''ad Nemus''.
Con la dominazione spagnola, Nerviano fu avvolta, come altri centri della Lombardia, da una sorta di neofeudalesimo, che vide l'investitura da perte dell'imperatore, prima a marcello Fossati, nel 1650, poi a Prospero Crivelli, nel 1671, e successivamente a Gaspare Uberto Po.
Censita, nel 1730, per un'estensione pari a circa 16000 pertiche, valutate £. 87.000, Nerviano vide la popolazione scensere da 2800 anime a 2062, come era dimostrato dalle numerose case sfitte.
Quando Napoleone scese in Italia e costrinse gli Austriaci a ritirarsi, Nerviano prestò giuramento di fedeltà, per bocca dei suoi amministratori e quando gli Austriaci ritornarono, si affrettò a salutarli con un solenne ''Te Deum'', cantato nella chiese della "Colorina". Un altro canto del genere fu intonato, in segno di entusiasmo religioso e patriottico, quando sorse, a Milano, il Governo Provvisorio del 1848.
In seguito Nerviano partecipò alle operazioni di voto, in occasione del plebiscito per l'annessione della Lombardia al Piemonte, che iniziarono il 12, nelle case parrocchiali, e terminarono il 29 maggio, giorno consacrato alla battaglia di Legnano.
Il risultato vide emergere la preferenza per l'annessione immediata, che però non ebbe luogo, per il ritorno degli Austriaci.
Non mancò per questo il contributo dei Nervianesi nelle lotte del Risorgimento, alla quali parteciparono numerosi, distinguendosi in particolare con Giulio Cesare Lampugnani, caduto in Sicilia.
Nel 1859, dopo la battaglia di Magenta, il re Vittorio Emanuele II, sostò a Nerviano, come è ricordato da due lapidi, una nel capoluogo, l'altra nella frazione di S. Ilario Milanese.
Con la proclamazione del Regno d'Italia e con il censimento del 1861, il paese contava una popolazione presente di 3854 persone; aveva una Guardia Nazionale costituita da una compagnia, con 102 militi attivi.
Nei primi del 1900 Nerviano ha vissuto gli avvenimenti legati alle trasformazioni sociali e politiche in atto ed ha assistito alla graduale emancipazione delle masse popolari, più manifesta presso gli operai che non presso i contadini diditi alle tradizionali coltivazioni. Il paese ha conosciuto le sofferenze legate al primo conflitto mondiale, al quale hanno pagato il contributo di sangue numerosi abitanti.
Colla conclusione della guerra si ebbero profondi rivolgimenti sociali ed conomici sul piano nazionale; del disorientamento e della crisi approfittò il fascismo, per impadronirsi del potere. Poi anche il fascismo si aviò al tramonto e, con la caduta caratterizzata da soluzioni violente anche in quel di nerviano, il secondo conflitto mondiale volse a conclusione.
Quindi il grande salto di qualità: le trasformazioni industriali hanno cambiato radicalmente la fisionomia del paese. Grandi imprese come l'[[Aeritalia]], l'Ipisystem, la farmitalia si sono installate sul territorio e a loro hanno fatto da corollario altre piccole e medie aziende operanti prevalentemente nel settore metalmeccanico e in quello del legno, mentre il ramo tessile ha subito un notevole ridimensionamento.
Gli ultimi anni hanno visto l'Amministrazione comunale costantemente proiettata al miglioramento delle strutture esistenti, all'approvazione di un piano di adeguamento e di sviluppo industriale e commerciale, al reperimento di aree per la creazione di attrezzature sportive, con l'attenzione di migliorare gli interventi nel settore della sanità, dell'istruzione, della difesa dell'ambiente e della casa, con la volontà di effettuare un'importante serie di opere pubbliche, compreso il restauro degli edifici storici più rappresentativi e tali da mutare la relatà urbana di nerviano che, grazie alle trasformazioni sopra accennate, ha potuto assumere un nuovo aspetto, con la installazione di svariate attività.
A darle un tono di civetteria concorrono antichi manieri di nobili casate, quali quelli dei Crivelli, Silvia, Caccia Dominioni, Caimi, Belloni, Lampugnani, Piazzi.
L'arricchimento artistico del paese è assicurato dalla presenza di numerosi monumenti religiosi.
Oltre alla già detta [[chiesa di S. Stefano]] e della[[ Colorina]], conviene ricordare l'ultima costruita e dedicata a [[Maria Madre della Chiesa]], senza dimenticare gli edifici adibiti al culto di S. Ilario, Garbatola, Cantone, Villanova, mentre da un particolare angolatura storia e artistica vanno viste le costruzioni del [[Lazzaretto]] e della [[Rotondina]].
 
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