Venga a prendere il caffè... da noi: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
FrescoBot (discussione | contributi)
m Bot: spazi attorno alle parentesi
 
(45 versioni intermedie di 26 utenti non mostrate)
Riga 4:
|immagine= Venga a prendere il caffè da noi.jpg
|didascalia= Emerenziano Paronzini tra le sorelle Tettamanzi
|titolo italiano= Venga a prendere il caffè... da noi
|titolo originale= Venga a prendere il caffè... da noi
|paese= [[Italia]]
|anno uscita= [[1970]]
|durata = 95 min
|aspect ratio=
|genere= commedia
|regista= [[Alberto Lattuada]]
|aiuto registaproduttore= [[CarloMaurizio CottiLodi-Fè]]
|casa produzione= [[Mars Film Produzione]]
|produttore= [[Maurizio Lodi Fé]]
|casa produzione= [[Mars Film Produzione]]
|casa distribuzione italiana= [[Paramount]]
|soggetto= [[Piero Chiara]] (romanzo)
|sceneggiatore= [[Alberto Lattuada]]<br, />[[Adriano Baracco]]<br, />[[Tullio Kezich]]<br />[[e Piero Chiara]]
|attori= *[[Francesca Romana Coluzzi]]: Tarsilla Tettamanzi
*[[Angela Goodwin]]: Fortunata Tettamanzi
*[[Ugo Tognazzi]]: Emerenziano Paronzini
*[[Milena Vukotic]]: Camilla Tettamanzi
*[[Angela Goodwin]]: Fortunata Tettamanzi
*[[Jean Jacques Fourgeaud]]: Paolino Mentasti
*[[Valentine (attrice)|Valentine]]: Caterina, la cameriera
*[[Checco Rissone]]: Mansueto Tettamanzi, il padre delle sorelle
*[[Piero Chiara]]: ragionier Pozzi
*[[NatalePiero NazzarenoChiara]]: garzonePozzi
*[[Nazzareno Natale]]: garzone
*[[Carla Mancini]]: studentessa
*[[Alberto Lattuada]]: dottor Raggi, il dottore
*[[Antonio Piovanelli]]: donDon Casimiro
|doppiatori italiani= *[[Franca Lumachi]]: Tarsilla Tettamanzi
*[[Nino Castelnuovo]]: Paolino Mentasti
|fotografo= [[Lamberto Caimi]]
|montatore= [[Sergio Montanari]]
|effetti speciali=
|musicista= [[Fred Bongusto]]
|musica= [[Fred Bongusto]], Il brano [[Tutta tutta]] scritto da Alberto Lattuada e cantato da [[I Giganti]]
|scenografo= [[Vincenzo Del Prato]]
|costumista= [[Dario Cecchi]]
|truccatore= [[Eligio Trani]]
}}
'''''Venga a prendere il caffè... da noi''''' è un film del 1970, diretto da [[Alberto Lattuada]] e tratto dal romanzo ''[[La spartizione]]'' di [[Piero Chiara]] pubblicato nel [[1964]].
 
==Trama==
I protagonisti sono [[Ugo Tognazzi]], [[Francesca Romana Coluzzi]], [[Angela Goodwin]] e [[Milena Vukotic]].
Emerenziano Paronzini, invalido della [[seconda guerra mondiale]] dopo aver combattuto nel [[Campagna italiana di Grecia|fronte greco-albanese]], è impiegato presso il [[Ministero delle finanze]], per il quale gira il [[provincia di Varese|varesotto]] e [[provincia di Como|comasco]]. Alla fine è trasferito in qualità di vice-capufficio a [[Luino]], sul [[lago Maggiore]].
 
Da sempre diviso tra l'etica del lavoro (si dimostra inflessibile con i raccomandati) e quella del lubrìco, concedendosi qualche avventura a pagamento, si sente ormai "arrivato", contempla e cerca di applicare i principi dello scrittore [[Paolo Mantegazza]], di cui viene citata e letta dal protagonista l'opera "Fisiologia del piacere". Un uomo vero come lui, a una certa età, per poter star bene deve avere le ''3 C'': ''carezze, caldo, comodo''.
La prima proiezione in sala è avvenuta il 22 settembre [[1970]].
 
Decide quindi di fidanzarsi con una delle tre ricche sorelle Tettamanzi, ereditiere di un bel gruzzoletto lasciato dal padre Mansueto, "patrocinatore legale" con la passione per la scienza e la biologia. Sceglie Fortunata, ma dopo il viaggio di nozze inizia a sollazzarsi anche con le due cognate, intensificando sempre più i rapporti.
==Trama==
La vicenda si svolge alla fine degli [[anni sessanta]]. Emerenziano Paronzini è un impiegato quarantenne del [[Ministero delle Finanze]], per il quale gira [[provincia di Varese|varesotto]] e [[provincia di Como|comasco]]. Alla fine è trasferito in qualità di vice-capufficio nell'[[Ufficio Imposte]] di [[Luino]], sul [[lago Maggiore]]. Ferito ai glutei da una scheggia di bomba sul [[Campagna italiana di Grecia|fronte greco-albanese]] durante la [[seconda guerra mondiale]], è diviso tra l'etica del lavoro (si dimostra inflessibile con i raccomandati) e l'attrazione per le donne con qualche avventura a pagamento. A Luino si sente ormai "arrivato" e cerca di applicare alla propria vita i principi che ha tratto dalla ''[[Fisiologia del piacere]]'' dello scrittore e [[fisiologo]] [[Paolo Mantegazza]]. Cioè che "alla mia età un uomo, un uomo vero come me, ha bisogno dei famosi 3 C: carezze, caldo, comodo". Si mette quindi alla ricerca di una moglie con i tre requisiti: possibilmente non bella, che lo mantenga e che non possa, ma soprattutto non voglia, avere figli.
 
Una domenica a messa nota le tre sorelle Tettamanzi: Camilla, Fortunata e Tarsilla, bruttine e già sull'età, ma ereditiere di un bel gruzzoletto lasciato dal padre Mansueto, [[patrocinatore legale]] con la passione per la [[scienza]] e la [[biologia]]. Le tre donne sono state relegate dal padre in un’esistenza “casa e chiesa, chiesa e casa” e ormai rassegnate a restare zitelle. Paronzini le segue e si rende conto che da loro può trovare almeno due dei "3 C": caldo e comodo. Per entrare in contatto con le donne, Paronzini invia un cartella di [[accertamento tributario]] al loro indirizzo. Dopo qualche giorno incontra Tarsilla mentre entra nell'Ufficio Imposte per avere spiegazioni sulla pratica. Le fa capire di poter intervenire e la donna lo invita a prendere un caffè da loro. Paronzini accetta, comincia a frequentare casa Tettamanzi e decide di fidanzarsi con Fortunata. Tornato dal viaggio di nozze con la moglie, la cui salute ha risentito dei rapporti coniugali, con il passare del tempo inizia a frequentare anche le camere da letto delle cognate, prima Tarsilla e poi Camilla. La situazione perdura felicemente con il Paronzini nel ruolo di "trigamo" fin quando, dopo aver raggiunto il record di tutte e tre le sorelle in una notte, mentre cerca di concupire anche la giovane cameriera Caterina viene colpito da [[trombosi]] e finisce in carrozzella: muto e immobilizzato, ma servito e riverito dal suo [[harem]] personale. Da segnalare la metamorfosi delle sorelle durante il ménage à quatre con il cognato: grazie alle attenzioni non soltanto sessuali, ma anche culinarie del Paronzini (il cibo a questo punto potrebbe diventare il "quarto C"), si trasformano al punto che l'uomo durante un pranzo lo rileva in modo volgare come sua abitudine: "Però anche voi, che cambiamento! Sembrate tre p...!".
 
La situazione perdura felicemente fin quando,volendo festeggiare la ricorrenza del conferimento della croce di guerra (nel giorno di Santa Prisca vergine) si concede una grande abbuffata con abbondanti bevute e di sera dopo aver raggiunto il record di tutte e tre in una notte, nel momento di concupire anche la giovane cameriera Caterina viene colto da [[trombosi]] e finisce in sedia a rotelle, muto, servito e riverito.
Parallela alla vicenda del Paronzini con Fortunata, nel film come nel romanzo, è quella della cognata Tarsilla. La donna, arrivata alla soglia dei quarant'anni senza aver mai avuto un uomo, vuole rifarsi. Per questo crea le condizioni per avviare una relazione con Paolino Mentasti, un giovane rigattiere dongiovanni e perditempo che ha il negozio davanti alla villa delle tre sorelle. Paolino seduce Tarsilla allo scopo di sposarla e vivere di rendita, ma viene battuto sul tempo dal Paronzini e quando chiede Tarsilla in matrimonio, la donna prende tempo. Per forzarle la mano il giovane invia una lettera anonima al parroco della chiesa chiusa al [[culto]] dove si incontrano di nascosto. Il sacerdote li sorprende sul fatto; Paolino gli dice di essere disposto a sposare Tarsilla, ma lei prende l'occasione per lasciarlo, anche perché nel frattempo ha iniziato la relazione con il cognato. A questo punto l'uomo, il cui negozio nel frattempo è fallito, per sfuggire ai creditori non ha altra soluzione che cercare di varcare di nascosto la frontiera con la [[Svizzera]]. Giunto di notte al confine, viene fermato da due guardie. Pensando di essere ancora in Italia, Paolino inveisce contro la Svizzera. Ma è sfortunato: le guardie erano elvetiche e lo arrestano per oltraggio.
 
== CuriositàProduzione ==
Il film venne girato soprattutto a [[Luino]] e a [[Cuvio]], in [[provincia di Varese]]; la casa delle tre sorelle è Villa Battaglia<ref>{{cita web|url=http://www.davinotti.com/index.php?forum=50005075|titolo=Location verificate: Venga a prendere il caffè... da noi (1970)|accesso=18 novembre 2023|sito=il Davinotti}}</ref>.
*La trama si svolge quasi del tutto a Luino, il paese sul lago Maggiore in [[provincia di Varese]] dove Piero Chiara era nato e dove ha ambientato gran parte della sua opera narrativa a partire dal romanzo di esordio, ''[[Il piatto piange (romanzo)|Il piatto piange]]''. La casa delle sorelle Tettamanzi è Villa Battaglia.<ref>{{Cita web|url=https://www.davinotti.com/index.php?forum=50005075|titolo=LOCATION VERIFICATE: Venga a prendere il caffè... da noi (1970)|sito=Il Davinotti|data=11 maggio 2014|lingua=it|accesso=20 dicembre 2018}}</ref> Il film è stato girato in parte anche a [[Cuvio]] e a [[Missaglia]],<ref>{{Cita news|lingua=it|autore=Redazione Varese News|url=http://www.casateonline.it/articolo.php?idd=12388&origine=2&t=Missaglia%3A+La7+gira+le+scene+di+un+programma+nel+Monastero%2C+ricordando+il+film+con+Tognazzi+del+%2771}}</ref><ref>{{Cita web|url=http://www.youtube.com/watch?v=nsJdGAIqkFY}}</ref> nell'ex Monastero francescano di Santa Maria della Misericordia, la [[chiesa sconsacrata]] dove Paolino e Tarsilla si incontrano di nascosto.
*Alla genesi e ai retroscena del film [[LA7]] ha dedicato nel 2010 una puntata del programma ''[[La valigia dei sogni (programma televisivo)|La valigia dei sogni]]'' condotto da [[Simone Annicchiarico]].<ref>{{Cita news|lingua=it|nome=|cognome=|autore=|url=https://vimeo.com/39117968/|}}</ref>
*Protagonista è Ugo Tognazzi, per la prima volta alle prese con un personaggio di Piero Chiara. Tognazzi infatti ha partecipato anche a un'altra pellicola tratta dalle opere dello scrittore luinese (''[[La stanza del vescovo]]'', diretta da [[Dino Risi]] nel [[1977]]).
*Per il ruolo di Paronzini Lattuada aveva pensato a [[Marcello Mastroianni]]. L'attore aveva accettato la parte, ma dopo numerosi contatti non se ne fece nulla a causa di impegni precedenti e il regista si rivolse a Tognazzi.<ref>{{Cita news|lingua=it|nome=Federico|cognome=Roncoroni|autore=|url=https://www.laprovinciadicomo.it/stories/cultura-e-spettacoli/185442_mastroianni_e_la_spartizione_storia_mancata_di_un_capolavoro/|titolo=Mastroianni e la Spartizione - Storia mancata di un capolavoro|pubblicazione=[[La Provincia|La Provincia di Como]]|data=13 febbraio 2011|accesso=20 dicembre 2018}}</ref>
*Alle riprese ha preso parte anche lo stesso Chiara nel ruolo del ragionier Pozzi: nel film ha un certo rilievo, mentre nel romanzo è citato soltanto di passaggio. Anche Lattuada fa un [[cameo]] nel ruolo del dottor Raggi.
*Fra i titoli considerati da Lattuada c'erano ''Emerenziano Paronzini'' e ''[[Il trigamo]]''. Quest'ultimo sarà poi usato da Chiara come titolo della riduzione teatrale in due atti che trarrà dalla ''Spartizione'' con la collaborazione del regista [[Aldo Trionfo]] e che sarà portata in scena nel 1970 dalla [[Compagnia dei Quattro]], con [[Valeria Moriconi]] e [[Gianni Agus]] nel ruolo del Paronzini.<ref>{{Cita web|url=http://lunariateatro.it/archivio-trionfo/}}</ref>
*L'opera di Lattuada, oltre al titolo (che è comunque una frase del romanzo), si discosta dal lavoro di Chiara in diversi altri punti, in particolare dal finale, poiché il Paronzini non muore d'infarto, ma viene colpito da un [[ictus]] e resta invalido sulla sedia a rotelle, amorosamente accudito dalle tre sorelle. Inoltre nel romanzo la serva di casa Tettamanzi si chiama Teresa ed è anziana, mentre nel film è la giovane Caterina. Anche il periodo storico viene traslato dall'[[epoca fascista]] degli anni [[1928]]-[[1935]] al [[1969]]-[[1970]].
*[[Carla Del Poggio]], moglie di Lattuada, suggerì al regista ''La spartizione'' come soggetto per un film. Lattuada accolse l'idea e il libro gli piacque tanto da farlo leggere a [[Lisa Gastoni]] nel suo film ''[[L'amica]]'' del 1969.
*La pellicola contiene alcune scene giudicate "spinte" per l'epoca che le valsero il [[divieto di visione]] per i minori di 14 anni.
 
== Distribuzione ==
{{...|film commedia}}
 
== Riconoscimenti ==
* 1971 - [[Nastro d'argento]] [[1971]]
** [[Nastro d'argento alla migliore sceneggiatura|Migliore sceneggiatura]]
** [[Nastro d'argento alla migliore attrice non protagonista|Migliore attrice non protagonista]] ([[Francesca Romana Coluzzi]])
 
== Colonna sonora ==
{{Album
|titolo = Venga a prendere il caffécaffè da noi
|artista = Fred Bongusto
|tipo album = Singolo
|anno = 1970
|durata =
Riga 82 ⟶ 72:
|formati = 7"
}}
La colonna sonora del film, composta da [[Fred Bongusto]], comprende il [[leitmotiv|motivo conduttore]] '' [[Tutta tutta]] '', compostacomposto da Fred Bongusto su testo di Lattuada, ed eseguitaeseguito da [[I Giganti]], e poi ''Venga a prendere il caffè da noi''. La colonna sonora non risulta sia mai stata pubblicata integralmente su LpLP o altro supporto fonografico a lunga durata. SonoÈ statistato pubblicatipubblicato solamente i dueil 45 giri concontenente il tema principale del film e quello con la canzone dei Giganti.<ref name="discogs">{{Discogs|release|8909877|Fred Bongusto - Venga a prendere il caffécaffè da noi}}</ref><ref>[http://discografia.dds.it/scheda_titolo.php?idt=3284]</ref>
 
=== Tracce ===
Riga 89 ⟶ 79:
|Visualizza durata totale = no
 
|Titolo1 = Tema principale <ref>[https://www.youtube.com/watch?v=bh-Cwv4lu-Q]</ref>
|Durata1 =
 
|Titolo2 = Preludio
|Durata2 =
 
|Titolo3 = Tutta tutta (I Giganti) <ref>[https://www.youtube.com/watch?v=305ZbfSLPOg]</ref>
|Durata3 =
 
}}
Riga 104 ⟶ 91:
 
==Bibliografia==
*{{cita libro|Claudio |Camerini, ''|capitolo=Venga a prendere il caffè... da noi'', in ''|Alberto Lattuada'', |collana=[[Il Castoro Cinema n. ]]|numero=91/92,|luglio-agosto 1981|La Nuova Italia, |Firenze, luglio-agosto 1981. }}
*{{cita libro|Callisto |Cosulich, ''|capitolo=Venga a prendere il caffè... da noi'', in ''|I film di Alberto Lattuada'', |1985|Gremese, |Roma 1985 (|ISBN =88-7605-187-2), |pp.&nbsp;96–101.=96-101}}
*{{cita libro|curatore=Angelo Zanellato (a cura di), ''|titolo=Venga a prendere il caffè... da noi'', |editore=Quaderni di CinemaSud, |città=Avellino |anno=2016.|altri=prefazione di Orio Caldiron}} Contiene la sceneggiatura, l'analisi filmica e storica del curatore con la sua testimonianza sulla lavorazione (fu infatti presente sul set), un'antologia critica, fotografie di scena e degli ambienti (dell'epoca o di oggi) e l'inedito carteggio tra Piero Chiara e Alberto Lattuada. Prefazione di Orio Caldiron.
*Domenico Meccoli (a cura di) ''Come un libro diventa un film'' in ''Epoca'', 8 novembre 1970 <ref>[https://between.hypotheses.org/282]</ref>.
*Angelo Zanellato (a cura di), ''Venga a prendere il caffè... da noi'', Quaderni di CinemaSud, Avellino 2016. Contiene la sceneggiatura, l'analisi filmica e storica del curatore con la sua testimonianza sulla lavorazione (fu infatti presente sul set), un'antologia critica, fotografie di scena e degli ambienti (dell'epoca o di oggi) e l'inedito carteggio tra Piero Chiara e Alberto Lattuada. Prefazione di Orio Caldiron.
 
==Collegamenti esterni==
* {{Collegamenti esterni}}
* {{Discogs|release|8909877|Fred Bongusto - Venga a prendere il caffécaffè da noi}}
 
{{Alberto Lattuada}}
{{Portale|cinema}}
 
[[Categoria:Film commedia]]
[[Categoria:Film commedia all'italiana]]
[[Categoria:Film diretti da Alberto Lattuada]]
[[Categoria:Film basati su opereromanzi di narrativaautori italiani]]
[[Categoria:Film ambientati in Lombardia]]
[[Categoria:Adattamenti di opere di Piero Chiara]]