Almè: differenze tra le versioni

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{{F|centri abitati della Lombardia|aprile 2012}}
{{Divisione amministrativa
|Grado amministrativo = 3
|Nome = Almè
|Stato = ITA
|StemmaBandiera = Almè-StemmaGonfalone.png
|Voce bandierastemma =
|Bandiera=Almè-Gonfalone.png
|Voce stemmabandiera =
|Panorama = Almè.JPG
|Voce bandiera=
|Didascalia = La vecchia parrocchiale
|Panorama=Almè.JPG
|Divisione amm grado 21 =Bergamo Lombardia
|Didascalia=
|Divisione amm grado 12 =Lombardia Bergamo
|Amministratore locale =Antonio NaccariMassimo Bandera
|Divisione amm grado 2=Bergamo
|Partito = [[lista civica]] di [[centro-destra]] Vivere Almè
|Amministratore locale=Antonio Naccari
|Data elezione = 20-9-2020
|Partito=[[Commissario prefettizio]]
|Data elezioneistituzione =08-01-2020
|Superficie =
|Data istituzione=
|Note superficie =
|Superficie=
|Sottodivisioni = ''nessuna''<ref>
|Note superficie=
|Abitanti=5541
|Note abitanti=[http://demo.istat.it/bilmens2019gen/index.html Dato Istat] - Popolazione residente al 30 novembre 2019.
|Aggiornamento abitanti=30-11-2019
|Sottodivisioni=''nessuna''<ref>
[http://incomune.interno.it/sites/incomune/files/contenuti/statuti/statuto-comune-bg-alme.pdf Comune di Almé - Statuto]</ref>
|Divisioni confinanti = [[Almenno San Bartolomeo]], [[Almenno San Salvatore]], [[Paladina]], [[Sorisole]], [[Villa d'Almè]]
|Zona sismica =4 3
|Gradi giorno = 2418
|Nome abitanti = almensi
|Patrono = [[Giovanni Battista|san Giovanni Battista]]<ref>Statuto comunale</ref>
|Festivo = 24 giugno
|PIL =
|PIL procapite =
|Mappa = Map of comune of Almè (province of Bergamo, region Lombardy, Italy).svg
|Didascalia mappa = Posizione del comune di Almè nella provincia di Bergamo
|Diffusività=
}}
{{Citazione|''…terra di qua dal Brembo in piano al piedi dei monti de Villa de Almè, confina fin a riva di Brembo''|[[Giovanni da Lezze]]}}
 
'''Almè''' {{IPA|[alˈmɛ]}} (''Almè''<ref>{{citaCita libro| AA. | VV. | Dizionario di toponomastica. Storia e significato dei nomi geografici italiani. | 1996 | GARZANTIGarzanti | Milano | isbn=88-11-30500-4 | p=21 | url=https://archive.org/details/dizionarioditopo00unse/page/21 }}</ref> {{IPA|[alˈmɛ]}} o, ''’Lmè'' {{IPA|[ˈlmɛ]}} o ''Lmé''<ref>{{cita libro|curatore=Carmelo Francia, Emanuele Gambarini |titolo=Dizionario italiano-bergamasco |url=https://archive.org/details/dizionarioitalia0000unse |anno=2001 |editore=Grafital |città=Torre Boldone |isbn=88-87353-12-3 }}</ref> {{IPA|[ˈlme]}} in [[dialetto bergamasco]]) è un [[Comune (Italia)|comune italiano]] di {{formatnum:5541Popolazione|ITA}} abitanti<ref name="template divisione amministrativa-abitanti" /> della [[provincia di Bergamo]], in [[Lombardia]]. Situato tra l'imbocco della [[Val Brembana]] e la piana di Almenno, sulla sponda sinistra del [[Brembo (fiume)|fiume Brembo]], dista circa 8 chilometri a nord-ovest dal [[Bergamo|capoluogo orobico]].
 
==Storia==
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{{vedi anche|Lemine}}
 
Successivamente si verificò la [[Impero Romanoromano|dominazione romana]], i cui abitanti si fusero con quelli di origine celtica presenti precedentemente. Anche gli insediamenti ebbero un notevole sviluppo, favoriti dalla costruzione di un'importante strada di comunicazione, utilizzata principalmente dai militari, che collegava la città orobica con quella di [[Lecco]], da cui poi era possibile raggiungere il nord [[Europa]].
 
La costruzione di questa via prevedeva anche la costruzione di un ponte, denominato ''[[ponte della Regina]]'', che superava il fiume Brembo collegando il borgo di Almè alla piana di Almenno.
{{vedi anche|Ponte di Lemine}}
 
Questa favorì notevolmente la trasformazione del sito da postazione militare a centro demico, rinominato quindi ''pagus Lemennis''. Altri sono i resti del periodo romano, tra cui spicca un'incisione su pietra, attualmente conservata presso il [[Museo archeologico di Bergamo]], recante la seguente iscrizione:
{{Citazione|''Martia lis reburri V.S.L.M. – P.F. et hygia Silvano''}}
 
Con il termine dell'impero romano il territorio visse un periodo di scarsa antropizzazione, terminato con l'arrivo della popolazione dei [[Longobardi]] nel [[VI secolo]], che diede vita alla ''curtis lemennis'', inserita nel [[ducato di Bergamo]].
 
A questa popolazione subentrarono, a partire dall'[[VIII secolo]], i [[Franchi]], con i quali Lemine diventò un [[beneficium]] entrando nell'ordinamento e nel [[Feudalesimo|costume feudale]]. Inizialmente i territori vennero dati in feudo ai conti [[Gisalbertini di Bergamo]], a cui subentrò il vescovo di Bergamo, il quale in seguito li diede in gestione ai monaci della [[valle di Astino]], come citato in documenti del [[1234]].
 
Il toponimo ebbe a formarsi in questi anni derivante dal nome della zona, ''Lemine'', poi diventato ''Lemen in Plano'' e successivamente abbreviato in ''Almè''.
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In quegli anni il borgo di Almè vide un progressivo ma inesorabile declino, e la sua importanza andò scemando già nel [[XIV secolo]], dovuta al sempre minore utilizzo della strada per Lecco, favorita dal crollo del ponte della regina, avvenuto nel [[1493]].
 
Poco interessato dai regimi che si susseguirono nella provincia di Bergamo, passò alla [[Repubblica di Venezia]] nel [[XV secolo]], con la quale terminarono gli scontri tra fazioni avverse, alla [[Repubblica Cisalpina]] nel [[1797]], al [[Regno Lombardo-Veneto]] nel [[1815]] ed infine al [[Regno d'Italia]] nel [[1859]], durante i quali venne più volte unito amministrativamente al vicino paese di [[Villa d'Almè]], l'ultima delle quali avvenuta nel [[1927]], con la definitiva autonomia sopraggiunta soltanto nel [[1948]].
 
[[File:Almè railway station.jpg|thumb|La vecchia stazione di Almè]]
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Almè era servita dalle stazioni di Paladina e [[Stazione di Almè|di Almè]] poste lungo la [[ferrovia della Valle Brembana]], attiva fra il [[1906]] e il [[1966]]<ref>{{cita libro| autore=Giulio Leopardi, Carlo Ferruggia, Luigi Martinelli| titolo=Treni e tramvie della Bergamasca| anno=1988| editore=Editrice Cesare Ferrari| città=Clusone| cid=Leopardi, Ferruggia, Martinelli (1988)}}</ref>.
 
===Simboli===
==Blasonatura stemma e gonfalone==
Lo stemma e il gonfalone sono stati approvati con la delibera di consiglio comunale del 21 maggio 1955<ref name="SCB">{{cita web|url= https://www.stemmiprovinciabergamo.it/comune/alme/ |titolo= Almè |sito= Stemmi dei comuni bergamaschi |accesso= 23 febbraio 2023 }}</ref> e concessi con D.P.R. del 19 aprile 1956.<ref>{{cita web|url= http://dati.acs.beniculturali.it/comuni/comuni.printDetail.html?959 |titolo= Almè |sito= Archivio Centrale dello Stato |accesso= 23 febbraio 2023 }}</ref>
; Stemma:
:''{{citazione|Di rosso, alle tre [[Cotissa|cotisse]] d'argento, poste in banda; sul tutto due [[Torre (araldica)|torri]] dello stesso, murate di nero. Ornamenti esteriori di Comune''.}} (D.P.R. del 19 aprile [[1956]])
Le tre cotisse rappresentano il complesso stradale che solca il territorio, mentre le due torri d'argento ricordano le fortificazioni del paese.<ref name="SCB"/>
 
;Gonfalone:
:''{{citazione|Drappo partito di bianco e di rosso...''rosso…}}
 
==LuoghiMonumenti e luoghi d'interesse==
[[File:Almè chiesa nuova.JPG|thumb|Chiesa nuova di Almè.]]
 
Nel paese si possono ancora osservare alcuni scorci dall'alto contenuto storico: è il caso del quartiere del ''Borghetto'', in cui sono ancora visibili segni di antiche fortificazioni, e della '''piazza San Fermo''' dove si trova un'antica torre risalente all'[[XI secolo]]. Sul territorio di Almè vi era documentata già dal [[IX secolo]] la [[Chiesa di San Michele (Almè)|chiesa dedicata a san Michele]].<ref>{{cita libro|titolo=Sulle tracce del Romanico in provincia di Bergamo|autore=Moris Lorenzi, Alessandro Pellegrini|editore=Provincia di Bergamo|anno=2003}}</ref>
 
In ambito religioso molto interessante è la vecchia chiesa parrocchiale, di cui si hanno notizie già nel [[XV secolo]]. Ampliata e ristrutturata nel corso del [[XVIII secolo|XVIII]] e del [[XIX secolo]], è stata sconsacrata in seguito alla costruzione della nuova '''chiesa parrocchiale[[Chiesa di San Giovanni Battista e SantaBeata Maria Vergine Assunta''']], avvenuta nel [[1956]]. Al suo interno si possono ammirare interessanti opere, tra cui spiccano dipinti di [[Carlo Ceresa]] e di [[Palma il Vecchio]], appartenuti alla vecchia chiesa, nella quale suonano ancora le campane dal momento che l'attualela nuova chiesa non è dotata di torre campanaria.
 
Infine degne di nota sono '''Villa Carnazzi''' e '''Villa Odoni-Mismetti''', costruzioni signorili risalenti al [[XVIII secolo]].
 
Il progetto della Piazza San Fermo è stato realizzato nel 2006 in lastre di serpentino con nove tonalità di verde.
 
==Società==
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|[[Sindaco (Italia)|Sindaco]]
|<ref>{{Cita web|url=https://elezionistorico.interno.gov.it/index.php?back=yes&tpel=G&dtel=05/06/2016&tpa=I&tpe=C&ms=S&es3=N&ne3=120050&levsut3=3&lev3=50&lev2=12&ne2=12&es2=S&levsut2=2&lev1=3&ne1=3&es1=S&levsut1=1&lev0=0&es0=S&levsut0=0&unipro=uni|titolo=Risultato delle elezioni amministrative del 6 giugno 2016|sito=Archivio Storico delle Elezioni del Ministero dell'Interno}}</ref>
}}
{{ComuniAmminPrec
|20 settembre [[2020]]
|in carica
|Massimo Bandera
|Vivere Almè ([[Lega per Salvini Premier|LN]] e [[Liste Civiche]])
|[[Sindaco (Italia)|Sindaco]]
|<ref>{{Cita web|url=https://https/|titolo=Copia archiviata|accesso=2 giugno 2023|dataarchivio=25 giugno 2020|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20200625000000/https://https//udn.com/news/story/121424/4659358|urlmorto=sì}}</ref>
}}
{{ComuniAmminPrecFine}}
[[File:Almè (BG) - piazza San Fermo.jpg|miniatura|Piazza San Fermo]]
 
==Note==
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{{Portale|Bergamo}}
 
[[Categoria:ComuniAlmè| della provincia di Bergamo]]