Sensibilità (sentimento): differenze tra le versioni

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{{Nota disambigua||Sensualità (disambigua)|Sensualità}}
[[Nicola Abbagnano]] ha definito la ''sensibilità'' in senso filosofico in quattro tipi:
[[File:Meliboeus and Tityrus.jpg|thumb|upright=1.3|Esempio letterario di sensibilità nel personaggio Titiro delle ''[[Bucoliche]]'', che solidarizza col destino di profugo di Melibeo, offrendogli in ospitalità la propria casa (I Egloga).<ref>Miniatura da un manoscritto francese del 1469.</ref>]]
La '''sensibilità''' (dal [[lingua latina|latino]] ''sēnsibilitās'') nell'ambito della [[filosofia]] e della [[psicologia]], oltre che nella [[letteratura]] e nel [[gergo|linguaggio colloquiale]], denota una particolare capacità di provare [[emozioni]], [[stato d'animo|stati d'animo]] e [[sentimenti]], dovuta a un'intensa ricettività nei confronti dell'ambiente esterno o delle altre persone.<ref name=treccani>{{Treccani|v=sì|sensibilita|Sensibilità}}</ref> Può essere indotta da [[empatia]], [[simpatia]], [[intuizioni]], [[impressione (filosofia)|impressioni]], [[percezioni]] [[organi di senso|sensoriali]], oppure da '''sensualità''' [[erotismo|erotica]] o [[estetica]].<ref>{{Treccani|v=sì|sensualita|Sensualità}}</ref>
 
==Definizioni==
{{quote|1°, L'intera sfera delle operazioni sensibili dell'uomo, comprensiva sia della conoscenza sensibile sia degli appetiti, degli istinti e delle emozioni. 2°, La capacità di ricevere sensazioni e di reagire agli stimoli. Per es., "La S. delle piante". 3°, La capacità di giudizio o di valutaione in un campo deteminato. Per es., "S.morale", "S.artistica", ecc. 4°, la capacità di partecipare alle emozioni altrui o di simpatizzare. In questo senso si dice sensibile chi si commuove con gli altri e insensibile chi resta indifferente alle emozioni altrui.| N.Abbagnano, ''Dizionario di filosofia'', UTET 1971, p.782 }}
[[Nicola Abbagnano]] elenca quattro possibili definizioni di sensibilità:<ref name=abbagnano>[[Nicola Abbagnano]], ''Dizionario di filosofia'', UTET, 1971, pag. 782.</ref>
{{quote|1. L'intera sfera delle operazioni sensibili dell'uomo, comprensiva sia della [[conoscenza]] sensibile sia degli [[appetito|appetiti]], degli [[istinti]] e delle [[emozioni]].<br/>
2. La capacità di ricevere sensazioni e di reagire agli stimoli. Per es., "La S. delle piante".<br/>
3. La capacità di giudizio o di valutazione in un campo determinato. Per es., "S.morale", "S.artistica", ecc.<br/>
4. la capacità di partecipare alle emozioni altrui o di simpatizzare. In questo senso si dice sensibile chi si commuove con gli altri e insensibile chi resta indifferente alle emozioni altrui.|Nicola Abbagnano, ''Dizionario di filosofia'', UTET, 1971, p. 782}}
 
===Storia del significato filosofico del termine===
Per quanto il concetto di ''sensibilità'' si leghi a quello di ''senso'', se ne distingue per il giudizio di valore implicito nel primo: sebbene la realtà venga percepita genericamente attraverso i sensi, non tutti sono ''sensibili'' allo stesso modo, per cui la sensibilità diventa misura della capacità di senso.
 
[[Virgilio]] è considerato un maestro di sensibilità poetica e educativa;<ref>Michael von Albrecht, ''Vergil, Bucolica, Georgica, Aeneis: eine Einführung'', pag. 43, Winter, 2006.</ref> nelle sue ''[[Egloghe]]'' ([[Bucoliche|poesie pastorali]]) egli descrive un mondo idilliaco ed onirico pervaso da umori sottili e profonde emozioni umane che ne caratterizzano gli abitanti.<ref>{{cita web|url=http://www.fedoa.unina.it/8695/1/RomanoAlessandra.pdf|titolo=Virgilio tra poesia e ideologia|autore=Alessandra Romano|editore=Università degli Studi di Napoli Federico II|pp=24 e 105|anno=2011}}</ref>
==Introduzione==
In filosofia la parola ha due significati principali , quello di s.estetica e quello di s.morale. Nel primo caso essa è facoltà concernente l'intuizione della bellezza nell'arte, nella musica e nella poesia, nelsecondo caso è l'intuizionedella moralità e della solidarietà umana.
 
[[Tommaso d'Aquino]] riteneva, sulle orme di [[Aristotele]], che gli esseri umani non possano conoscere nulla di ciò che prima non abbiano percepito. Egli distingue tra ''sensibilitas'' e ''sensualitas'': il primo termine si riferisce al processo di [[percezione (filosofia)|percezione]] e [[cognizione]], il secondo al [[piacere]] o [[dispiacere]] fisico.<ref>{{cita web|url=https://sintesis.uai.cl/index.php/intusfilosofia/article/viewFile/271/246|titolo=La sensualitas según Tomás de Aquino|autore=Martìn Echavarría|anno=2011|rivista=Intus-Legere Filosofia|numero=2|volume=5|lingua=es}}</ref>
==Storia del termine==
 
Nel [[filosofia rinascimentale|Rinascimento]] la sensibilità diventa una caratteristica non solo degli uomini ma anche della [[natura]] nel suo complesso, che [[Giordano Bruno]] ad esempio riteneva tutta viva e animata,<ref>[http://books.google.it/books?id=0SmsUO9GS94C&pg=PA240#v=onepage&q=panpsichismo&f=false ''Giordano Bruno''] in Nicola Ubaldo, ''Atlante illustrato di filosofia'', Firenze, Giunti Editore, p. 240, 2000. ISBN 8844009277; ISBN 9788844009274. Nuova ed.: 2005. ISBN 8809041925; ISBN 9788809041929.</ref> giungendo a una visione ''pansensista'' o ''[[panpsichismo|panpsichista]]'' dell'universo, propria del [[neoplatonismo]].<ref>Si trattava di concetti già espressi da [[Platone]], il quale, richiamandosi alla tradizione dell'[[ilozoismo]] arcaico, sosteneva che il mondo è una sorta di grande animale, supportato da una «[[Anima del mondo|Grande Anima]]» infusagli dal [[Demiurgo]], che impregna il cosmo e gli dà vitalità generale (''[[Timeo (dialogo)|Timeo]]'', 34 b).</ref>
==Voci collegate==
*[[Senso (filosofia)]]
*[[Individualità]]
*[[Intuizione]]
 
La filosofia del [[sensismo]] nell'Inghilterra del XVII secolo si basava sulla capacità di [[sensazione (filosofia)|sensazione]] come elemento fondamentale della [[conoscenza]]. Nel periodo successivo, per i materialisti sensuali come [[Claude Adrien Helvétius]] o [[Diderot]] la sensibilità corporea (''sensibilité physique'') è la caratteristica centrale dell'essere umano, da cui deriva anche la facoltà di [[giudizio (filosofia)|giudizio]]. Per [[Diderot]], la sensibilità universale della materia consente alle sostanze organiche di emergere dai più piccoli elementi costitutivi della materia. [[Pierre Louis Moreau de Maupertuis]] attribuiva sensibilità anche alla natura inanimata.<ref>Analogamente [[Giacomo Leopardi]] per certi versi ha fatto riferimento al [[panpsichismo]], dichiarando: «Che la materia pensi, è un fatto» ([[s:Zibaldone/4288|''Zibaldone'', 4288]].</ref>
==Collegamenti esterni==
 
Dal XVII secolo, il termine ''sensibilité'' è stato usato più frequentemente in Francia nei discorsi morali, sensuali e amorosi, fino a diventare un [[ideale (etica)|ideale]] etico ed estetico nella narrativa [[illuminismo|illuminista]] inglese e francese del XVIII secolo, in qualità di sentimento della propria [[esistenza]] e come risultato di un'intensa [[introspezione]] dentro di sé.<ref>Eric Voegelin, [https://books.google.it/books?id=czCHCwAAQBAJ&newbks=1&newbks_redir=0&printsec=frontcover&hl=it&source=gbs_ge_summary_r&cad=0#v=onepage&q=sensibilit%C3%A9%20illuminismo&f=false ''Dall'illuminismo alla rivoluzione''], a cura di Dario Caroniti, Gangemi Editore, 1975.</ref>
[[Jean-Jacques Rousseau]] descriveva l'importanza preponderante delle proprie sensazioni ed emozioni nello sviluppo della sua filosofia<ref>{{quote|Ho [[Passione (psicologia)|passioni]] ardentissime e finché mi agitano nulla eguaglia la mia impetuosità. [...] Prendetemi nella calma, sono l'indolenza e la [[timidezza]] in persona; tutto mi sgomenta, tutto mi ripugna; ho paura del volo di una mosca; dire una parola, fare un gesto spaventa la mia pigrizia; paura e vergogna mi soggiogano al punto che vorrei eclissarmi agli occhi di tutti i mortali. Se occorre agire, non so che fare; se occorre parlare, non so che dire; se mi si guarda, mi smarrisco. Quando mi appassiono, so trovare a volte le parole da dire; ma nelle conversazioni abituali non trovo nulla, proprio nulla; mi riescono insopportabili solo per questo: sono obbligato a parlare.|J.-J. Rousseau, ''[[Le confessioni (Rousseau)|Le confessioni]]''}}</ref>
Rousseau ribadiva anche nella ''[[Giulia o la nuova Eloisa|Nuova Eloisa]]'' che "fatale dono del cielo è un'anima sensibile! Colui che l’ha ricevuto non deve aspettarsi che pene e dolori sulla terra". L'epoca letteraria della sensibilità si fermò con la [[Rivoluzione francese]] ma continuò nel [[Romanticismo]], rappresentando una reazione al [[razionalismo]]. L'accresciuta sensibilità assumeva ora spesso un carattere [[malinconia|malinconico]], come nel concetto di «[[Weltschmerz|dolore cosmico]]» coniato da [[Jean Paul]], o si manifestava sotto forma di sensibilità, introspezione ed entusiasmo [[cristianesimo|cristiani]] veicolati dal [[pietismo]].<ref>[https://books.google.it/books?newbks=1&newbks_redir=0&hl=it&id=osc9AQAAIAAJ&dq=jean+paul+%22sensibilit%C3%A0%22+pietismo&focus=searchwithinvolume&q=%22jean+paul%22+%22sensibilit%C3%A0%22+pietismo ''Rivista di letterature moderne'', pag. 225], Casa Editrice Arethusa, 1950.</ref>
[[William Wordsworth]] pubblicò una sorta di manifesto della poesia romantica come effetto della sensibilità, nelle introduzione alle ''[[Lyrical Ballads]]''.
{{quote|la poesia è lo spontaneo straripamento di potenti sensazioni: prende origine dall’emozione ricondotta nella tranquillità [...] le poesie a cui possa essere affibbiato un qualsivoglia valore […] furono sempre composte da un uomo che, in possesso una inusuale sensibilità, avesse lungamente e profondamente riflettuto.}}
 
===Sensibilità come capacità di sensazione===
{{Portale|filosofia}}
{{vedi anche|Sensibilità (fisiologia)|Sensazione}}
Il termine ''sensibilità'' è usato anche in [[fisiologia]] per definire genericamente la capacità, mediata dal [[Sistema nervoso umano|sistema nervoso]], di percepire [[sensazioni]] e di reagire agli [[stimoli]], provenienti dall'ambiente o dall'interno del corpo.<ref>[http://www.treccani.it/enciclopedia/sensibilita_%28Dizionario-di-Medicina%29/ Sensibilità] sul Dizionario di Medicina Treccani</ref>
 
In particolare, il [[sistema nervoso centrale]] può comportare a volte una notevole sensibilità e un'elaborazione [[cognizione|cognitiva]] profonda degli stimoli fisici, sociali ed emotivi,<ref>{{cita web|url=https://www.psicologionline.net/articoli-psicologia/articoli-psicologia-dintorni/23-sensibilita-emotiva#:~:text=la%20sensibilit%C3%A0%20emotiva%3F-,In%20psicologia%2C%20la%20sensibilit%C3%A0%20%C3%A8%20la%20facolt%C3%A0%20degli%20esseri%20viventi,trauma%20o%20a%20un%20particolare%20contesto.|titolo=Sensibilità emotiva: punto di debolezza o di forza?|sito=PsicologiOnline|lingua=ita}}</ref> reagendo anche agli stimoli sottili e impiegando [[Strategie adattative (psicologia)|strategie adattative]] di elaborazione cognitiva.<ref>{{cita web|url=https://www.psicologia-e-benessere.it/psicologia/sensibilita.htm|titolo=Sensibilità - Significato in psicologia|sito=Psicologia e benessere|lingua=ita}}</ref>
 
===Sensibilità morale e artistica===
In filosofia la parola hapuò assumere due significati principaliulteriori significati, quello di s.sensibilità [[estetica]], e quello di s.sensibilità [[morale]].<ref name=abbagnano/> Nel primo caso essa èconsiste nella facoltà concernentedi l'intuizioneintuire dellala [[bellezza]] nell'[[arte]], nella [[musica]] e nella [[poesia]], nelsecondonel casosecondo èsi l'intuizionedellatratta di riconoscere negli altri la presenza di doti come la [[moralità]], l'[[amore]] e dellala [[solidarietà umana]].
 
Dalla fine del XIX secolo, sempre più psicologi e scrittori si sono occupati del fenomeno di un'accresciuta sensibilità in tal senso, derivante strettamente dall'ascesa del culto del [[genio (filosofia)|genio]], ma anche dalla diffusa celebrazione del senso di [[decadentismo|decadenza]]. Nel romanzo di [[Joris-Karl Huysmans]] ''[[Controcorrente (Huysmans)|Controcorrente]]'', l'eroe coltiva la sua sensibilità patologica in parte con l'aiuto di [[droghe]].<ref>Jürgen Sänger, ''Aspekte dekadenter Sensibilität: J.-K. Huysmans' Werk von "Le drageoir aux épices" bis zu "A rebours", Lang, 1978.</ref>
 
===Sensibilità empatica===
{{vedi anche|Empatia|Simpatia}}
''Sensibilità'' può essere intesa infine come una forma di [[simpatia]],<ref name=abbagnano/> quando ci si senta attratti da [[sentimento|sentimenti]] ed [[emozioni]] di un'altra persona,<ref>{{cita web|url=http://www.treccani.it/enciclopedia/simpatia/|titolo=Simpatia}}</ref> oppure come sensitività [[empatia|empatica]], ossia la condivisione di stati d'animo, comportamenti ed emozioni altrui.<ref>F. Fortuna, A. Tiberio, ''Il mondo dell'empatia. Campi di applicazione'', FrancoAngeli, 1999, p. 11.</ref> Sensibilità e sensitività in tal senso possono essere usati come sinonimi,<ref>{{Treccani|v=sì|sensitivita|Sensitività}}</ref> sebbene la sensitività possa acquisire anche significati [[paranormali]] come capacità [[intuito|intuitiva]] di [[percezione extrasensibile|percepire la realtà extrasensibile]].<ref>{{cita web|url=https://dizionari.corriere.it/dizionario_italiano/S/sensitivo.shtml|titolo=Sensitivo}}</ref>
 
La sensibilità emotiva è riconosciuta come una forma di [[intelligenza]].<ref>{{cita web|url=https://dilei.it/psicologia/se-sei-sensibile-sei-una-persona-intelligente/627531/|titolo=Se sei sensibile, sei una persona intelligente|sito=DiLei|data=17 agosto 2019|lingua=ita}}</ref><ref>{{cita web|url=https://lamenteemeravigliosa.it/sensibilita-abito-elegante-intelligenza/|titolo=La sensibilità: l'abito più elegante dell'intelligenza|sito=La mente è meravigliosa|lingua=ita}}</ref><ref>{{cita web|url=https://dilei.it/psicologia/stretto-legame-fra-sensibilita-intelligenza/599513/|titolo=Lo stretto legame fra sensibilità e intelligenza|sito=DiLei|data=20 apr 2019|lingua=ita}}</ref><ref>{{cita web|url=https://giornodopogiorno.org/2019/04/18/la-sensibilita-e-una-forma-di-intelligenza-ma-e-inutile-spiegarlo-a-chi-ne-e-privo-il-ritratto-delle-persone-sensibili/|titolo=La sensibilità è una forma di intelligenza, ma è inutile spiegarlo a chi ne è privo. Il ritratto delle persone sensibili|sito=Giorno dopo Giorno|data=18 aprile 2019|lingua=ita}}</ref><ref>{{cita web|url=https://www.ariannaeditrice.it/articolo.php?id_articolo=32542|titolo=La sensibilità è un dono raro fatto di intelligenza e di affettività matura|sito=Ariannaeditrice|data=24 maggio 2010|lingua=ita}}</ref>
 
==Note==
<references/>
 
==Voci collegatecorrelate==
{{div col}}
*[[Empatia]]
*[[Intuizione]]
*[[Ipersensibilità (psicologia)|Ipersensibilità]]
*[[Organi di senso]]
*[[Panpsichismo]]
*[[Sentimento]]
*[[Sensazione]]
*[[Sensismo]]
*[[Sensitività]]
*[[Simpatia]]
{{div col end}}
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|filosofia|letteratura|psicologia}}
[[Categoria:Concetti e principi filosofici]]
[[Categoria:Emozioni e sentimenti]]
[[Categoria:Estetica]]
[[Categoria:Etica]]
[[Categoria:Letteratura]]
[[Categoria:Psicologia sociale]]
[[Categoria:Poesia]]
[[Categoria:Sensi]]
[[Categoria:Sociologia della cultura]]