Andrea Romano: differenze tra le versioni

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|titolo di studio = Laurea in [[Storia]]; dottorato di ricerca in Storia
|alma mater = [[Università degli Studi di Pisa]], [[Università degli Studi di Torino]]
|professione = Docente universitario e politico
|firma =
|incarichi =
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}}
 
È stato direttore di ''[[Democratica (rivista)|Democratica]]'', [[giornale online]] del [[Partito Democratico (Italia)|Partito Democratico]] dopo la dismissione de ''[[l'Unità]]''.<ref>{{Cita web|url=http://www.ilfattoquotidiano.it/2017/06/30/pd-lancia-democratica-il-quotidiano-di-matteo-renzi-abbandonata-lunita-staino-hanno-fatto-tutto-di-nascosto/3698205/|titolo=Pd lancia "Democratica", il quotidiano di Matteo Renzi. Abbandonata "L'Unità". Staino: "Hanno fatto tutto di nascosto"|sito=Il Fatto Quotidiano|data=2017-06-30|lingua=it-IT|accesso=2021-01-01}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.repubblica.it/politica/2017/06/30/news/nasce_democratica_il_nuovo_giornale_del_pd_totalmente_multimediale_e_gratuito_-169594331/|titolo=Unità addio, nasce Democratica, il nuovo giornale del Pd. Staino: "Hanno fatto tutto di nascosto"|sito=la Repubblica|data=2017-06-30|lingua=it|accesso=2021-01-01}}</ref>
 
== Biografia ==
Andrea Romano frequenta la scuola dai [[Società Salesiana di San Giovanni Bosco|salesiani]] nella sua città natale<ref name=":0">{{Cita web|url = http://www.vittoriozincone.it/2013/01/05/andrea-romano-sette-gennaio-2013/|titolo = Andrea Romano (Sette – gennaio 2013)|accesso = 2016-01-16}}</ref>, [[Livorno]], nel 1992 si laurea in storia all'[[Università di Pisa]], nel 1993 è borsista della [[Fondazione Luigi Einaudi (Torino)|Fondazione Luigi Einaudi]] di [[Torino]]<ref>''Annali della Fondazione Luigi Einaudi'', vol. XXVII, 1993, pp. 50.</ref> e, successivamente, consegue un [[dottorato di ricerca]] in ''Crisi e trasformazioni della società'' a [[Torino]]<ref name=":2">{{Cita web|url = http://www.andrearomano.net/chi-sono/|titolo = Chi sono {{!}} Andrea Romano|accesso = 2016-01-16}}</ref>.
 
In seguito si trasferisce a [[Mosca (Russia)|Mosca]], dove impara il [[Lingua russa|russo]]<ref name=":0" /><ref name=":1">{{Cita web|url = http://espresso.repubblica.it/dettaglio/lex-dalemiano-che-ispira-monti/2199248|titolo = L'ex dalemiano che ispira Monti|accesso = 2016-01-16|sito = l'Espresso|urlmorto = sì}}</ref>, per approfondire i propri studi sulla formazione del sistema [[stalinista]] degli [[anni '30]]<ref name=":0" /> e sui rapporti tra partito bolscevico e società rurale. Dopo la Russia torna in Italia da ricercatore per la [[Fondazione Istituto Gramsci]], dal [[1993]]<ref name="Espresso">[http://espresso.repubblica.it/dettaglio/lex-dalemiano-che-ispira-monti/2199248 L'ex dalemiano che ispira Monti - l'Espresso, 30 gennaio 2013]</ref> al [[1998]]<ref name=":2" />.
 
In seguito diventa responsabile della saggistica di [[Giulio Einaudi Editore]], che lascerà per diventare consulente della [[Marsilio Editori|Marsilio]].<ref name="Espresso" /><ref>{{Cita web|url=https://archivio.corriere.it/Archivio/interface/landing.html|titolo=Archivio Corriere della Sera|sito=archivio.corriere.it|accesso=2022-05-03}}</ref>
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Condivide l'agenda del senatore [[Mario Monti]] che «''incarna l'Italia delle trasformazioni forti e dolorose: un centrismo riformista che non sia conservazione e palude''»<ref name=":1" />. Si definisce un [[Riformismo|riformista]]<ref name=":2" />.
 
Dal 10 dicembre 2013 al 4 giugno 2014 è stato capogruppo di [[Scelta Civica per l'Italia]] alla [[Camera dei deputati (Italia)|Camera dei Deputati]].<ref>{{Cita web|url=https://agvilvelino.it/articolo-archivio-storico/|titolo=Articolo dall'Archivio Storico|sito=AGV|lingua=it-IT|accesso=2022-05-03|dataarchivio=18 dicembre 2021|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20211218142027/https://agvilvelino.it/articolo-archivio-storico/|urlmorto=sì}}</ref>
 
Il 21 ottobre [[2014]] lascia il partito e il gruppo parlamentare di [[Scelta Civica]], passando al [[Gruppo misto nella XVII legislatura|gruppo misto]] e comunicando la propria intenzione futura di aderire al [[Partito Democratico (Italia)|Partito Democratico]] (PD)<ref>{{Cita web|url=http://www.ansa.it/sito/notizie/politica/2014/10/21/andrea-romano-esco-da-scaderiro-a-pd_7a19f6ce-b5d5-45c7-b944-0960d5d47861.html|titolo=Andrea Romano, esco da Sc,aderirò a Pd - Politica|sito=ANSA.it|data=2014-10-21|lingua=it|accesso=2022-05-03}}</ref>. In seguito, il 27 ottobre aderisce ufficialmente al [[Partito Democratico (Italia)|PD]], seguendo l'auspicio del segretario PD e [[Matteo Renzi]], che aveva auspicato l'evoluzione del [[Partito Democratico (Italia)|PD]] in un grande "''Partito della Nazione''" capace di tenere insieme personalità diverse come l'area moderata centrista di Romano (ex [[Scelta Civica]]) e quella più radicale e di sinistra di [[Gennaro Migliore]] (ex [[Sinistra Ecologia Libertà|SEL]]).
 
Il 18 maggio 2015 viene nominato ''sub-commissario'' del [[Partito Democratico (Italia)|Partito Democratico]] per il [[Municipio Roma XIII|XIII municipio]] di [[Roma]].<ref>{{Cita web |url=http://pdroma.it/pd-roma-nominati-sei-nuovi-commissari-municipali/ |titolo=Pd Roma: nominati sei nuovi commissari municipali - pdroma.it |accesso=14 aprile 2016 |dataarchivio=24 aprile 2016 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160424092845/http://pdroma.it/pd-roma-nominati-sei-nuovi-commissari-municipali/ |urlmorto=sì }}</ref>
 
Il 17 settembre [[2016]] diventa co-direttore del quotidiano ''[[L'Unità]]'', in affiancamento a [[Sergio Staino]], incarico che gli viene revocatarevocato il 29 aprile [[2017]].<ref>{{cita news | url = http://www.repubblica.it/politica/2016/09/08/news/l_unita_-147379933/ | titolo = Cambio all'Unità: arriva la coppia Staino-Romano. "Sarà un giornale più aperto" | giornale = [[la Repubblica (quotidiano)|la Repubblica]] | giorno = 8 | mese = settembre | anno = 2016 | accesso = 8 settembre 2016}}</ref><ref>{{Cita web|url=http://www.huffingtonpost.it/2017/03/29/andrea-romano-lascia-la-condirezione-de-lunita_a_22017416/|titolo=Andrea Romano non è più condirettore dell'Unità "a sua insaputa"|sito=L’Huffington Post|accesso=2017-03-29}}</ref>
 
Il 30 giugno 2017 viene nominato direttore di ''[[Democratica (rivista)|Democratica]]'', il nuovo quotidiano online del [[Partito Democratico (Italia)|PD]].<ref>{{Cita web|url=http://www.ilfattoquotidiano.it/2017/06/30/pd-lancia-democratica-il-quotidiano-di-matteo-renzi-abbandonata-lunita-staino-hanno-fatto-tutto-di-nascosto/3698205/|titolo=Pd lancia "Democratica", il quotidiano di Matteo Renzi. Abbandonata "L'Unità". Staino: "Hanno fatto tutto di nascosto"|sito=Il Fatto Quotidiano|data=2017-06-30|accesso=2017-07-01}}</ref>
 
=== Rielezione col PD ===
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Nella [[XVIII legislatura della Repubblica Italiana|XVIII legislatura della Repubblica]] è stato componente della [[Commissione Trasporti, poste e telecomunicazioni della Camera dei deputati|9ª Commissione Trasporti, poste e telecomunicazioni]], della [[Commissione parlamentare per l'indirizzo generale e la vigilanza dei servizi radiotelevisivi|Commissione parlamentare di vigilanza Rai]], del Comitato per la comunicazione e l'informazione esterna, della [[Commissione Affari esteri e comunitari della Camera dei deputati|3ª Commissione Affari esteri e comunitari]], in sostituzione del [[Ministri della difesa della Repubblica Italiana|Ministro della Difesa]] [[Lorenzo Guerini]] durante il [[Governo Conte II]], e presidente della seconda [[Commissione parlamentare d'inchiesta]] sulle cause del [[Disastro del Moby Prince|disastro della nave "Moby Prince"]].<ref>{{Cita web|url=https://www.camera.it/leg18/29?tipoAttivita=&tipoVisAtt=&tipoPersona=&shadow_deputato=306181&idLegislatura=18|titolo=XVIII Legislatura - Deputati e Organi - Scheda deputato - ROMANO Andrea|sito=www.camera.it|lingua=it|accesso=2023-01-17}}</ref>
 
In vista delle [[Elezioni primarie del Partito Democratico del 2019 (Italia)|elezioni primarie del PD del 2019]] sostiene la mozione del [[Partito Democratico (Italia)#Segretario nazionale|segretario uscente]] [[Maurizio Martina]], ex [[Ministri delle politiche agricole alimentari e forestali della Repubblica Italiana|ministro delle politiche agricole]] nei [[Governo della Repubblica Italiana|governi]] [[Governo Renzi|Renzi]] e [[Governo Gentiloni|Gentiloni]] e rappresentante l'area "''filo-[[Matteo Renzi|renziana]]''" del partito, che risulterà perdente arrivando secondo con il 22% dei voti dietro a [[Nicola Zingaretti]] (66%)<ref>{{Cita web|url=https://www.firenzepost.it/2018/12/14/pd-85-parlamentari-renziani-firmano-per-martina-segretario/|titolo=Pd: 85 parlamentari renziani firmano per Martina segretario|autore=Redazione|sito=Firenze Post|data=2018-12-14|lingua=it-IT|accesso=2024-02-12}}</ref>. Successivamente aderisce alla corrente interna del PD "''Base Riformista''", di stampo [[Riformismo|riformista]] e [[Centrismo|centrista]], guidata da [[Lorenzo Guerini]] e [[Luca Lotti]], di cui diventa portavoce nazionale.<ref>{{Cita web|url=https://pagellapolitica.it/articoli/la-mappa-delle-correnti-del-partito-democratico|titolo=La mappa delle correnti del Partito democratico|sito=Pagella Politica|lingua=it|accesso=2024-02-12}}</ref>
 
A giugno [[2020]] è tra i principali sostenitori tra i deputati della campagna "''IoColtivo''" in merito alla [[Legalità della cannabis|legalizzazione della cannabis]], sebbene ciò provochi reazioni contrastanti all'interno della stessa maggioranza riguardo alla modalità scelta.<ref>{{Cita web|url=https://www.iltempo.it/politica/2020/06/25/news/andrea-romano-cannabis-come-vino-fumo-legalizzazione-coltivazione-alessandro-di-battista-pd-m5s-marijuana-23455576/|titolo=La cannabis come il vino. Le parole choc del deputato Pd. E Dibba si infuria|lingua=it|accesso=2022-05-03}}</ref>
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==Vita privata==
Aveva un figlio, Dario, avuto dal suo primo matrimonio con Costanza Craveri, [[disabile]] dalla nascita e mortodeceduto il 22 febbraio [[2021]] per un arresto cardiaco all'età di 24 anni.<ref>{{Cita web|url=https://www.leggilo.org/2021/04/23/andrea-romano-figlio-sepoltura/|titolo=Figlio morto da due mesi e senza sepoltura, a Roma. La replica “È stato cremato, intanto. Non è urgente”|data=23 aprile 2021}}</ref> Dal matrimonio con Costanza sono nati anche Guido ed Elena, seguiti poi dalla figlia Nina nata dall'unione con Francesca Santolini.
 
Da dicembre [[2020]] è sposato con la [[giornalista]] [[Sara Manfuso]], ex [[Modello (professione)|modella]] ed ex compagna dell’ex deputato [[Partito Democratico (Italia)|PD]]/[[Articolo Uno (partito politico)|Articolo Uno]] [[Alfredo D'Attorre]].
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* ''Compagni di scuola. Ascesa e declino dei postcomunisti'', Milano, Mondadori, 2007.
* ''Il partito della nazione. Cosa ci manca e cosa no del comunismo italiano'', Roma, Paesi Edizioni, 2020.
* ''[https://www.amazon.it/Futura-umanità-Storia-sinistra-raccontata/dp/8856689790 Futura Umanità. Storia della sinistra raccontata ai miei figli]'', Milano, Piemme, 2023.
 
== Note ==