Arcidiocesi di Utrecht: differenze tra le versioni

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{{nota disambigua|l'arcidiocesi vetero-cattolica|Arcidiocesi vetero-cattolica di Utrecht (vetero-cattolica)}}
{{nota disambigua|l'antico principato vescovile|Principato vescovile di Utrecht}}
{{diocesi della chiesa cattolica
|nome= [[Arcidiocesi]] di [[Utrecht]]
|immagine= Catharijnekerk Utrecht.jpg
|latino= Archidioecesis Ultraiectensis
|titolo= [[arcivescovo]] [[metropolia|metropolita]]
|titolare= [[cardinale]] [[Willem Jacobus Eijk]]
|ausiliari= Theodorus Cornelis Maria Hoogenboom<ref>[[Vescovo titolare]] di [[Diocesi di Bistue|Bistue]].</ref>,<br />Herman Willebrordus Woorts<ref>[[Vescovo titolare]] di [[Diocesi di Giufi Salaria|Giufi Salaria]].</ref>
|emeriti=
|emeriti=[[cardinale]] [[Adrianus Johannes Simonis]]
|vicario=
|stato= Paesi Bassi
|ritoliturgico= [[rito romano|romano]]
|eretta=[[ 695]], ristabilita 4 marzo [[1853]]
|stemma= Wappen Bistum Utrecht.png
|mappa= BisdomUtrechtLocatie.png
|mappacollocazione=
|mappaprovincia=
|suffraganee= [[Diocesi di Breda|Breda]], [[Diocesi di Groninga-Leeuwarden|Groninga-Leeuwarden]], [[Diocesi di Haarlem-Amsterdam|Haarlem-Amsterdam]], [[Diocesi di Roermond|Roermond]], [[Diocesi di Rotterdam|Rotterdam]], [[Diocesi di 's-Hertogenbosch|'s-Hertogenbosch]]
|battezzati=753 693.700000
|popolazione= 4.070318.300200
|proporzione=18 16,50
|sacerdotisecolari=140 117
|sacerdotiregolari= 183
|sacerdoti=323 300
|battezzatipersacerdote= 2.333310
|diaconi=79 71
|religiosi= 283
|religiose= 540
|vicariati= 3
|parrocchie=53 46
|superficie= 10.000
|cattedrale= [[Cattedrale di Santa Caterina (Utrecht)|Santa Caterina]]
|indirizzo= Maliebaan 38-40, 3581 EA Utrecht; P.B. 14019, 3508 SB Utrecht, Nederland
|sito= www.aartsbisdom.nl/
|anno=2018 2024
|ch=utre
|gc=utre0
}}
[[File:Low Countries Medieval Dioceses-NL.png|thumb|upright=1.2|La diocesi di Utrecht prima degli scorpori territoriali del [[1559]] (estratta da: Reginald Lane Poole, [http://www.maproom.org/00/36/present.php?m=0037 ''Historical Atlas of Modern Europe''], 1902, tavola XXXVII - ''Germania Sacra'').]]
[[File:Political map of the Low Countries (1350)-FR.svg|thumb|upright=1.2|Il territorio del principato arcivescovile di Utrecht a metà del [[XIV secolo]] (in colore viola).]]
[[File:Lambertusbasiliek Hengelo (cropped).JPG|thumb|upright=1.2|La basilica di San Lamberto a [[Hengelo (Overijssel)|Hengelo]].]]
[[File:St. Walburgius-basiliek Arnhem mei 2007.jpg|thumb|upright=1.2|La basilica di San Walburg a [[Arnhem]].]]
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[[File:Aartsbisschoppelijk paleis 2.JPG|thumb|upright=1.2|Il palazzo arcivescovile di Utrecht.]]
 
L<nowiki>{{'</nowiki>}}'''arcidiocesi di Utrecht''' (in [[lingua latina{{latino|latino]]: ''Archidioecesis Ultraiectensis''}}) è una [[Metropolia|sede metropolitana]] della [[Chiesa cattolica nei Paesi Bassi]]. Nel [[2017]]2023 contava 753693.700000 battezzati su 4.070318.300200 abitanti. È retta dall'[[arcivescovo]] [[cardinale]] [[Willem Jacobus Eijk]].
 
==Territorio==
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Sede arcivescovile è la città di [[Utrecht]], dove si trova la [[Cattedrale di Santa Caterina (Utrecht)|cattedrale di Santa Caterina]]. Sono otto le basiliche minori presenti nell'arcidiocesi: San Giorgio ad [[Almelo]], l'Esaltazione della Croce a [[Raalte]], San Lamberto a [[Hengelo (Overijssel)|Hengelo]], San Nicola a [[IJsselstein]], San Pancrazio a [[Tubbergen]], San Plechelmo a [[Oldenzaal]], San Walburg a [[Arnhem]] e Santa Maria Assunta a [[Zwolle]].
 
Il territorio si estende su 10.000{{M|10000}}&nbsp;km² ed è suddiviso in 5346 [[parrocchie]], raggruppate in 3 [[Vicariato|vicariati]]: Utrecht, [[Deventer]] e [[Arnhem]]. Alcune parrocchie per gli immigrati non fanno capo a nessun decanato.<ref>Dal [https://www.aartsbisdom.nl/home/organisatie/parochies-aartsbisdom-utrecht/ Sito web dell'arcidiocesi].</ref>
 
===Provincia ecclesiastica===
La [[provincia ecclesiastica]] di Utrecht, istituita nel [[1559]], comprende le seguenti [[Diocesi suffraganea|suffraganee]]:
*[[diocesi di Breda]],
*[[diocesi di Groninga-Leeuwarden]],
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==Storia==
La diocesi di Utrecht fu eretta nel [[695]] quando [[san Villibrordo]] fu consacrato vescovo dei [[Frisi]] a [[Roma]] da [[papa Sergio I]] e con il beneplacito di [[Pipino di Herstal]] andò ad occupare la cattedra dell'importante città di [[Utrecht]].
Dopo la morte di Villibrordo la diocesi ebbe a soffrire enormi danni dalle incursioni dei [[Frisi]] e, più tardi, da quelle dei [[Normanni]].
 
Tempi migliori trascorse durante il regno degli imperatori sassoni che frequentemente invitarono i vescovi di Utrecht alle diete ed ai concili imperiali. Nel [[1024]] i vescovi furono investiti dell'autorità e del lignaggio di principi del [[Sacro Romano Impero]]. Con l'ottenimento della [[immediatezza imperiale]], il vescovo ottenne il titolo di principe dell'Impero: il territorio su cui estendeva la sua autorità politica comprendeva lo ''[[Principato vescovile di Utrecht|Sticht]]'', corrispondente all'attuale [[provinceUtrecht dei Paesi Bassi(provincia)|provincia]] di [[Utrecht (provincia)|Utrecht]]<ref>Diocesi di Utrecht, ''Het oudste cartularium van het Sticht Utrecht'', [[L'Aia|'s-Gravenhage:]], Martinus Nijhoff, 1892</ref>, ma anche alcuni territori conosciuti come l<nowiki>{{'</nowiki>}}''Oversticht'', corrispondenti ''grosso modo'' alle attuali province di [[Drenthe]] e di [[Overijssel]] e alla città di [[Groninga]], che non erano in continuità con lo ''Sticht'' perché vi si interponevano i territori della [[Ducato di Gheldria]], corrispondente all'attuale provincia della [[Gheldria]]<ref>C. A. van Kalveen, ''Het bestuur van bisshop en Staten in het Nedersticht, Oversticht en drenthe'', [[Groninga|Groningen:]], Tjeenk Willink, 1974</ref>.
 
Nel [[1122]], con il [[Concordato di Worms]], il diritto di investitura dell'imperatore fu abrogato ed il diritto di provvedere all'elezione del vescovo fu riservato al [[capitolo (cristianesimo)|capitolo]] della [[cattedrale]] il quale, molto presto, si trovò a doverlo condividere con i quattro capitoli delle chiese collegiate più importanti della città (San Salvatore, San Giovanni, San Pietro e Santa Maria). I conti di [[Conti d'Olanda|Olanda]] e di [[Duchi di Gheldria|Gheldria]], fra i cui possessi si estendevano le terre governate dal principe-vescovo di Utrecht, tentarono di acquisire influenza politica sulla scelta dei capitoli cercando spesso di imporre un candidato a loro gradito. Tale situazione provocò frequenti dispute e controversie con conseguenti frequenti interventi della [[Santa Sede]], la quale si vide costretta ad interferire in più di un'elezione. Dopo la metà del [[XIV secolo]] i [[papa|papi]] ripetutamente nominarono direttamente i vescovi senza alcun riguardo per il diritto dei cinque capitoli, forzati dalla situazione di grave ingerenza esercitata dai poteri politici locali e confinanti.
 
Nel [[1527]] l'ultimo principe-vescovo alienò i suoi territori all'imperatore [[Carlo V d'Asburgo|Carlo V]] ed il principato divenne parte dei dominii degli [[Asburgo]]; nel contempo, i cinque capitoli trasferirono volontariamente il loro diritto di elezione all'imperatore, con il consenso di [[papa Clemente VII]].
 
Il 12 maggio [[1559]] con la [[bolla pontificia|bolla]] ''Super Universas'' di [[papa Paolo IV]] Utrecht cedette una porzione del suo territorio a vantaggio dell'erezione delle diocesi di Haarlem (oggi [[diocesi di Haarlem-Amsterdam]]), di [[diocesi di Deventer (cattolica)|Deventer]], di Groninga (oggi [[diocesi di Groninga-Leeuwarden]]), di [[diocesi di Leeuwarden|Leeuwarden]] e di [[diocesi di Middelburg|Middelburg]] e contestualmente fu elevata al rango di [[arcidiocesi]] [[metropoliaSede metropolitana|metropolitana]] con sei [[diocesi suffraganea|diocesi suffraganee]].
 
Ma il nuovo stato di cose non durò a lungo. Quando le province settentrionali dei [[Paesi Bassi]] si rivoltarono, l'arcidiocesi decadde con la fine del potere spagnolo. Secondo i termini dell'Unione di Utrecht, i diritti ed i privilegi dei cattolici avrebbero dovuto essere garantiti, ma il 14 giugno [[1580]] la pratica della religione cattolica venne proibita dai magistrati di Utrecht. La cattedrale di San Martino fu devastata ed il governo delle [[Province Unite]] fu incapace di controllare gli estremisti. Il 25 agosto dello stesso anno l'arcivescovo Schenk morì e due successori nominati dal [[re di Spagna]] non riuscirono ad entrare nel territorio della diocesi.
 
Nel [[1592]] [[papa Clemente VIIVIII]] dichiarò i territori a nord del [[Waal (fiume)|fiume Waal]] territorio di missione, la Missione Olandese, affidata a vicari apostolici.
 
La sede rimase vacante fino al [[1602]], quando l'incarico di arcivescovo fu conferito ai vicari apostolici della Missione Olandese (''Hollandse Zending''). Questi vicari furono consacrati come [[arcivescovo titolare|arcivescovi titolari]] per non urtare la sensibilità del governo olandese, ma a condizione che avrebbero assunto il titolo di arcivescovi di Utrecht quando le circostanze lo avrebbero permesso.
Durante l'ultimo periodo del [[vicariato apostolico]], fra il clero della diocesi si diffusero le teorie [[Giansenismo|gianseniste]] e [[gallicanesimo|gallicane]], avversate dalla [[Curia Romana]] e tollerate dal vescovo Van Neercassel. Quando a questi succedette [[Petrus Codde]], acceso sostenitore del giansenismo, si aprì un aperto conflitto con Roma che si risolse solo con la sospensione del presule e con la sua sostituzione con un nuovo vescovo e vicario apostolico. Codde, d'altra parte e fino alla fine dei suoi giorni, continuò a considerarsi arcivescovo e ad esercitare una residua autorità al di fuori della comunione con la Santa Sede. La maggioranza del clero dell'arcidiocesi, anche dopo la sua scomparsa, continuò a rivendicare il diritto all'elezione dell'arcivescovo.
 
Nel [[1723]] i capitoli, avendo ottenuto il permesso del governo olandese, provvidero ad eleggere un nuovo arcivescovo, al quale però [[Benedetto XIII]] decise di negare il suo assenso e di comminare la [[scomunica]] (1725). Questo fu l'inizio dello [[scisma di Utrecht]] (o scisma vetero-cattolico), che tuttora si prolunga. Ciò nonostante, fino al [[1858]] tutti gli arcivescovi vetero-cattolici eletti notificarono la loro elezione al Papa e fino al [[Concilio Vaticano I]] non si considerarono separati dalla Chiesa di Roma.
 
Nel [[1725]] gli [[Stati Generali dei Paesi Bassi]], in un tentativo di indebolire e dividere i cattolici, espulsero i vicari apostolici dal paese. I superiori della Missione Olandese si stabilirono a [[Bruxelles]] fino al [[1794]], successivamente il superiore Ludovico Ciamberlani ([[1794]]-[[1828]]) ebbe residenza a [[Münster]] e poi ad [[Amsterdam]] e il suo successore Francesco Capaccini pose la residenza al[[l'Aia]], dove rimarrà fino al ristabilimento della gerarchia. Intanto nel [[1795]] la [[Repubblica batava]] concesse a tutti i cittadini, compresi i cattolici, libertà di religione.
 
Nel 1843, la Missione d'Olanda, retta dall'incaricato d'affari vaticano presso il governo olandese, il futuro cardinale [[Innocenzo Ferrieri]], comprendeva oltre mezzo milione di cattolici, 406 tra [[parrocchie]] e stazioni missionarie, e oltre 650 sacerdoti. La missione era suddivisa in 7 arcipreture:<ref>{{Cita pubblicazione|titolo =Notizia statistica delle missioni cattoliche in tutto il mondo|autore = Propaganda Fide|rivista = Die Propaganda, ihre Provinzen und ihr Recht|città = Gottingen|anno = 1852|p = 505|cid = Propaganda Fide, ''Notizia statistica delle missioni cattoliche''|url= https://books.google.it/books?id=sFYQAQAAIAAJ&hl=it&pg=PA505}}</ref>
Il 4 marzo [[1853]] la [[Santa Sede]], con il [[breve apostolico|breve]] ''Ex qua die'' di [[papa Pio IX]], ristabilì una propria gerarchia nei Paesi Bassi, ufficiosamente chiamata Nuova Chiesa Cattolica e fu ripristinata l'arcidiocesi di Utrecht con quattro sedi suffraganee.
* l'arcipretura di [[Olanda (provincia)|Olanda]] e [[Zelanda]], che comprendeva, tra le altre, [[Amsterdam]], [[Rotterdam]], [[L'Aja]], [[Leida]]. [[Haarlem]] e [[Middelburg]];
* l'arcipretura di [[Utrecht]];
* l'arcipretura di [[Gheldria]], con sede principale a [[Arnhem]];
* l'arcipretura di [[Twente]];
* l'arcipretura di [[Salland]] e [[Drenthe]], con sede principale a [[Zwolle]];
* l'arcipretura della [[Frisia (provincia)|Frisia]], con sede principale a [[Leeuwarden]];
* l'arcipretura di [[Groninga (provincia)|Groninga]].
 
Il 4 marzo 1853 la [[Santa Sede]], con il [[breve apostolico|breve]] ''[[Ex qua die]]'' di [[papa Pio IX]], ristabilì una propria gerarchia nei Paesi Bassi, ufficiosamente chiamata Nuova Chiesa Cattolica e fu ripristinata l'arcidiocesi di Utrecht con quattro sedi suffraganee: [[Diocesi di Haarlem-Amsterdam|Haarlem]], [[Diocesi di 's-Hertogenbosch|Boscoducale]], [[Diocesi di Breda|Breda]] e [[Diocesi di Roermond|Roermond]]. La nuova arcidiocesi di Utrecht comprendeva la maggior parte della Missione d'Olanda, ossia le province di Utrecht, Groninga, Gheldria, Frisia e Drenthe.<ref>{{Cita pubblicazione|titolo =Ex qua die|autore = [[Papa Pio IX]]|rivista = Iuris pontificii de propaganda fide. Pars prima|città = Romae|anno = 1894|vol = VI|pp = 159-160, nº 5|cid = Breve, ''Ex qua die''|url = https://books.google.it/books?id=vp0sAAAAYAAJ&hl=it&pg=PA158|lingua = la}}</ref>
Il 16 luglio [[1955]] ha ceduto una porzione del suo territorio a vantaggio dell'erezione della diocesi di Groninga (oggi [[diocesi di Groninga-Leeuwarden]]).
 
Il 16 luglio [[1955]] ha ceduto una porzione del suo territorio a vantaggio dell'erezione della diocesi di Groninga (oggi [[diocesi di Groninga-Leeuwarden]]).
 
==Cronotassi==
===Vescovi e arcivescovi di Utrecht===
* ''San'' [[San Villibrordo|Villibrordo]] † ([[696]] - 7 novembre [[739]] deceduto)
* Wera † ([[739]] ? - [[752]]/[[753]])
* ''Sant'''[[Sant'Eobano|Eobano]] † ([[753]] - 5 giugno [[754]] deceduto)
* ''San'' [[Gregorio di Utrecht|Gregorio]] † ([[754]] - [[778]])<ref>Dopo il martirio di [[Sant'Eobano]], [[papa Stefano II]] e [[Pipino il Breve]] ordinarono a Gregorio di occuparsi della diocesi: è per questo motivo che egli viene talvolta chiamato "vescovo", benché non sia mai stato consacrato come tale.</ref>
* ''Sant'''[[Alberico di Utrecht|Alberico]] † ([[778]] - 21 agosto [[784]] deceduto)
* Teodardo † ([[784]] - [[791]] deceduto)
* Amacaro † ([[791]] - 28 agosto [[804]] deceduto)
* Ricfredo † ([[804]] - 5 ottobre [[827]] deceduto)
* ''San'' [[Federico di Utrecht|Federico]] † ([[828]] - 18 luglio [[838]] deceduto)
* Alberico II † ([[838]] - 19 novembre [[845]] deceduto)
* Eginardo † ([[845]] - [[847]] deceduto)
* Ludgero † ([[847]] - 22 aprile [[856]] deceduto)
* ''Sant'''Ungero † ([[856]] - 22 dicembre [[866]] deceduto)
* Adalboldo I † ([[870]] - 10 dicembre [[890]] deceduto)
* Egilboldo † ([[900]] - 25 settembre [[900]] deceduto)
* ''San'' [[Radbodo]] † ([[901]] - 29 novembre [[918]] deceduto)
* [[Balderico di Utrecht|Balderico]] † ([[918]] - 8 gennaio [[977]] deceduto)
* [[Folcmaro di Utrecht|Folcmaro (Poppone)]] † ([[977]] - 11 dicembre [[990]] deceduto)
* Baldovino I † ([[991]] - 10 maggio [[994]] deceduto)
* ''Sant'''[[Ansfrido di Utrecht|Ansfrido]] † ([[995]] - 3 maggio [[1010]] deceduto)
* Adalboldo II, [[Ordine di San Benedetto|O.S.B.]] † ([[1010]] - 27 novembre [[1027]] deceduto)
* ''San'' [[Bernoldo di Utrecht|Bernoldo]] † ([[1027]] - 19 luglio [[1054]] deceduto)
* [[Guglielmo I di Utrecht|Guglielmo I]] † ([[1054]] - 28 aprile [[1076]] deceduto)
* Corrado † ([[1076]] - 14 aprile [[1099]] deceduto)
* Burchard † ([[1099]] - 18 maggio [[1112]] deceduto)
* Godebold † ([[1114]] - [[1127]] dimesso)
* Andreas van Cuijk † ([[1128]] - 23 giugno [[1138]] deceduto)
* Hartbert † ([[1138]] - 10 novembre [[1150]] deceduto)
* Herman van Hoorn † ([[1152]] - 23 marzo [[1156]] deceduto)
* Godfried van Rhenen † ([[1156]] - 27 maggio [[1177]] deceduto)
* Baldovino d'Olanda † ([[1178]] - 10 maggio [[1196]] deceduto)
* Arnold van Isenburg † ([[1196]] - 8 aprile [[1197]] deceduto)
* Dirk van Holland † ([[1197]] - dopo il 9 agosto [[1198]] deceduto)
* Dirk van Are (van Ahr) † ([[1198]] - 5 dicembre [[1212]] deceduto)
* Otto van Gelre † ([[1213]] - 26 marzo [[1215]] deceduto)
* [[Otto II di Lippe]] † ([[1215]] - 1º agosto [[1228]] deceduto)
* [[WilbrandVilbrando vandi Oldenburg]] † ([[1228]] - 26 luglio [[1235]] deceduto)
* Otto[[Ottone vanIII Hollandd'Olanda]] † ([[1235]] - 3 aprile [[1249]] deceduto)
* Gozewijn van Amstel (van Randerath) † ([[1249]] - 4 giugno [[1250]] deposto)
* Hendrik van Vianden † (25 ottobre [[1250]] - 2 giugno [[1267]] deceduto)
* Jan van Nassau † ([[1267]] - [[1288]] dimesso)
* Jan van Sierck † (10 gennaio [[1291]] - 3 febbraio [[1296]] nominato vescovo di [[diocesi di Toul|Toul]])
* Willem Berthout † (4 febbraio [[1296]] - 4 luglio [[1301]] deceduto)
* Guido d'Avesnes † (1301 - 29 maggio 1317 deceduto)<ref>[https://www.deutsche-biographie.de/gnd138601321.html#ndbcontent Biografia] della [[Neue Deutsche Biographie]].</ref>
* Guido d'Avesnes<ref>[http://www.treccani.it/enciclopedia/dampierre_(Enciclopedia-Italiana) Enciclopedia Treccani on line]</ref> † ([[1301]] - 29 maggio [[1317]] deceduto)
* Frederik van Sierck † (21 novembre [[1317]] - 20 luglio [[1322]] deceduto)
** Jacob van Oudshoorn † ([[1322]] - 22 settembre [[1322]] deceduto) (vescovo eletto)
* Jan van Diest † (8 novembre [[1322]] - 1º giugno [[1341]] deceduto)
** [[Niccolò Capocci]] † (10 gennaio [[1342]] - [[1342]] dimesso) (vescovo eletto)
* Jan[[Giovanni vand'Arkel (vescovo)|Giovanni d'Arkel]] † (20 novembre [[1342]] - 15 aprile [[1364]] nominato vescovo di [[diocesi di Liegi|Liegi]])
* Jan van Virneburg † (24 aprile [[1364]] - 23 giugno [[1371]] deceduto)
* Arnold van Hoorn † (9 luglio [[1371]] - [[1378]] nominato vescovo di [[diocesi di Liegi|Liegi]])
* Floris van Wevelinkhoven † (7 novembre [[1379]] - 4 aprile [[1393]] deceduto)
* Frederik van Blankenheim † (7 luglio [[1393]] - 10 ottobre [[1423]] deceduto)
* Zweder van Culemborg † (6 febbraio [[1425]] - 10 dicembre [[1432]] deposto)
** Rudolf van Diepholt † (26 settembre [[1426]] - 10 dicembre [[1432]] nominato vescovo) (antivescovo)
* Rudolf van Diepholt † (10 dicembre [[1432]] - 25 marzo [[1455]] deceduto)
** Walraven[[Walram von MeursMoers]] † ([[1434]] - [[1448]] dimesso) (antivescovo sostenuto dall'imperatore [[Sigismondo di Lussemburgo]])
** [[Gijsbrecht van Brederode]] † (7 aprile [[1455]] - [[1457]] dimesso) (vescovo eletto)
* [[Davide di Borgogna]] † (12 settembre [[1457]] - 16 aprile [[1494]] deceduto)
* Frederik van Baden † (11 agosto [[1496]] - [[1517]] dimesso)
* Filippo di Borgogna † (18 marzo [[1517]] - 7 aprile [[1524]] deceduto)
* Heinrich von Rhein † (15 luglio [[1524]] - 20 agosto [[1529]] dimesso)
* [[Willem Enckenwoirt]] † (1º ottobre [[1529]] - 19 luglio [[1534]] deceduto)
* Georg van Egmond † (26 febbraio [[1535]] - 26 settembre [[1559]] deceduto)
* Frederik Schenck van Toutenburg † (10 marzo [[1561]] - 25 agosto [[1580]] deceduto)
** Herman van Rennenberg (Konrad) † ([[1580]] - 28 settembre [[1592]] deceduto) (vescovo eletto)
** Jan van Bruhesen † ([[1592]] - 2 settembre [[1600]] deceduto) (vescovo eletto)
 
===Vicari apostolici===
* Sasbout Vosmeer † (22 settembre [[1602]] - 3 maggio [[1614]] deceduto)
* [[Philippus Rovenius]] † (11 ottobre [[1614]] - 11 ottobre [[1651]] deceduto)
* Jacobus de la Torre † (11 ottobre [[1651]] succeduto - 16 settembre [[1661]] deceduto)
* Baldwin von Catz † (31 maggio [[1662]] - 18 maggio [[1663]] deceduto)
* Johannes van Neercassel † (18 maggio [[1663]] succeduto - 6 giugno [[1686]] deceduto)
* [[Petrus Codde]], [[Confederazione dell'oratorio di San Filippo Neri|C.O.]] † (9 ottobre [[1688]] - 3 aprile [[1704]] sollevato)
* Gerhard Potcamp † (7 dicembre [[1705]] - 16 dicembre [[1705]] deceduto)
* Adam Daemen † (10 febbraio [[1707]] - [[1717]] deceduto)
* Johannes van Bijlevelt † (22 ottobre [[1717]] - 20 gennaio [[1727]] deceduto)
 
===Superiori della Missione olandese===
* [[Giuseppe Spinelli (cardinale)|Giuseppe Spinelli]] † ([[1727]] - [[1731]])
* Vincenzo Montalto † ([[1731]] - [[1732]])
* [[Silvio Valenti Gonzaga]] † (29 febbraio [[1732]] - 28 gennaio [[1736]] dimesso)
* Franciscus Goddard † ([[1736]] - [[1737]])
* [[Luca Melchiore Tempi]] † ([[1737]] - [[1743]])
* Petrus Paulus Testa † ([[1744]])
* [[Ignazio Michele Crivelli]] † ([[1744]] - [[1755]])
* Carlo Molinari † ([[1755]] - [[1763]])
* Bartolomeo Soffredini † ([[1763]])
* [[Tommaso Maria Ghilini]] † ([[1763]] - [[1775]])
* Joannes Antonius Maggiora † ([[1775]] - [[1776]])
* [[Ignazio Busca]] † ([[1776]] - [[1785]])
* Michael Causati † ([[1785]] - [[1786]])
* [[Antonio Felice Zondadari]] † ([[1786]] - [[1792]])
* [[Cesare Brancadoro]] † ([[1792]] - [[1794]])
* Luigi Ciamberlani † ([[1794]] - [[1828]])
* [[Francesco Capaccini]] † ([[1829]] - [[1831]])
* [[Antonio Benedetto Antonucci]] † ([[1831]] - [[1841]])
* [[Innocenzo Ferrieri]] † ([[1841]] - [[1847]])
* [[Joannes Zwijsen]] † ([[1847]] - [[1848]])
* [[Carlo Belgrado]] † ([[1848]] - [[1853]])
 
===Arcivescovi di Utrecht (sede restaurata)===
* [[Joannes Zwijsen]] † (4 marzo [[1853]] - 4 febbraio [[1868]] nominato arcivescovo, titolo personale, di [[Diocesi di 's-Hertogenbosch|'s-Hertogenbosch]])
* [[Andreas Ignatius Schaepman]] † (4 febbraio [[1868]] succeduto - 19 settembre [[1882]] deceduto)
* Pieter Mathijs Snickers † (3 aprile [[1883]] - 2 aprile [[1895]] deceduto)
* Hendrik van de Wetering † (11 luglio [[1895]] - 18 novembre [[1929]] deceduto)
* Johannes Henricus Gerardus Jansen † (11 aprile [[1930]] - 6 febbraio [[1936]] dimesso<ref>Nominato [[arcivescovo titolare]] di [[Arcidiocesi di Selimbria|Selimbria]].</ref>)
* [[Johannes de Jong]] † (6 febbraio [[1936]] succeduto - 8 settembre [[1955]] deceduto)
* [[Bernard Jan Alfrink]] † (31 ottobre [[1955]] succeduto - 6 dicembre [[1975]] ritirato)
* [[Johannes Willebrands|Johannes Gerardus Maria Willebrands]] † (6 dicembre [[1975]] - 3 dicembre [[1983]] dimesso)
* [[Adrianus Johannes Simonis]] (3 dicembre [[1983]] succeduto - 14 aprile [[2007]] ritirato)
* [[Willem Jacobus Eijk]], dall'11 dicembre [[2007]]
 
==Statistiche==
L'arcidiocesi nel 20172023 su una popolazione di 4.070318.300200 persone contava 753693.700000 battezzati, corrispondenti al 1816,50% del totale.
{{tabella dati diocesi}}
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| 2017 || 753.700 || 4.070.300 || 18,5 || 323 || 140 || 183 || 2.333 || 79 || 283 || 540 || 53
|-
| 2020 || 762.100 || 4.115.800 || 18,5 || 307 || 124 || 183 || 2.482 || 74 || 283 || 540 || 47
|-
| 2022 || 689.000 || 4.292.430 || 16,1 || 300 || 117 || 183 || 2.296 || 71 || 283 || 540 || 46
|-
| 2023 || 693.000 || 4.318.200 || 16,0 || 300 || 117 || 183 || 2.310 || 71 || 283 || 540 || 46
|}
 
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==Bibliografia==
*{{la}} [[Pius Bonifacius Gams]], [http://www.wbc.poznan.pl/dlibra/doccontent?id=65154&dirids=1 ''Series episcoporum Ecclesiae Catholicae''], [[Lipsia|Leipzig]], 1931, pp.&nbsp;255–256
*{{la}} [[Konrad Eubel]], ''Hierarchia Catholica Medii Aevi'', [httphttps://sul-derivativesarchive.stanford.eduorg/derivative?CSNID=00002716&mediaType=applicationdetails/hierarchiacathol01eubeuoft/page/490/mode/pdf1up vol. 1], pp.&nbsp;490–491; [httphttps://sul-derivativesbooks.stanfordgoogle.eduit/derivativebooks?CSNIDid=00002717zo0sAQAAMAAJ&mediaTypehl=application/pdfit&pg=PA253#v=onepage&q&f=false vol. 2], p.&nbsp;XXXX, 253; [httphttps://sul-derivativesarchive.stanford.eduorg/derivative?CSNID=00002718&mediaType=applicationdetails/hierarchiacathol03eube/page/316/mode/pdf1up vol. 3], p.&nbsp;316; vol. 8, pp.&nbsp;574–575
*{{la}} [http://books.google.it/books?id=jeEXAAAAYAAJ&pg=PA559 Bolla ''Super universas''], in ''Bullarum diplomatum et privilegiorum sanctorum Romanorum pontificum Taurinensis editio'', Vol. VI, pp.&nbsp;559–565
*{{la}} [http://books.google.it/books?id=YiMRAAAAYAAJ&pg=PA416 Breve ''Ex qua die''], in ''Pii IX Pontificis Maximi Acta. Pars prima'', Romae, 1854, pp.&nbsp;416–425
 
==Voci correlate==
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==Collegamenti esterni==
*[[Annuario pontificio]] del 20152024 e precedenti, in {{Catholic-hierarchy}}
*{{nl}} [http://www.aartsbisdom.nl/ Sito ufficiale] dell'arcidiocesi
*{{gcatholic|utre0}}