Profondo rosso: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Nessun oggetto della modifica
Etichette: Modifica da mobile Modifica da web per mobile
 
(11 versioni intermedie di 5 utenti non mostrate)
Riga 7:
|anno uscita = 1975
|durata = 127 min
|genere = Thriller horror
|genere 2 = GialloThriller
|genere 3 = Giallo
|lingua originale = [[Lingua italiana|italiano]], [[lingua inglese|inglese]]
|regista = [[Dario Argento]]
Riga 55 ⟶ 56:
 
== Trama ==
Durante una conferenza sul paranormale in un teatro, la sensitiva tedesca Helga Ulmann percepisce la presenza di un omicida tra il pubblico e, spaventata, è costretta a interrompere la seduta. Impaurita, diceconfidandosi acon un suo collega, lodell'identità psichiatradel Giordanisospetto, organizzatoreil dellaquale serata,purtroppo di sapere chi èirrompe la persona da lei percepita; la scoperta le sarà però fatale in quanto quella sera il killer, che era rimasto nascostostessa nel teatrosuo eappartamento avevauccidendola ascoltato le parole della sensitiva nascosto tra le tende del teatrobrutalmente, entra in casa sua e la uccide brutalmente dopo averla colpita diverse volte con una mannaia. L'assassinio è preceduto dalla registrazione di un'inquietante ninna nanna per bambini, di cui la stessa sensitiva aveva fatto menzione durante la conferenza.
 
Il pianista jazz Marc Daly, che abita nello stesso stabile di Helga, ha appena finito di provare con la sua orchestra e si trova nellain piazzastrada sottocon casail suasuo con l'amico Carlo, anch'egli abile pianista, ma con gravi problemi di alcolismo. Qui ie dueode sentonoimpotente le gridaurla della vittima. e Marc la vede mentre viene scaraventata contro il vetro della finestra dalla quale stava chiedendo aiuto.Una Precipitatosivolta nell'appartamento, può solo constatareconstatarne la morte di Helga e vedere l'assassino di spalle mentre si allontana. Il commissario Calcabrini interroga Marc, più come sospettato che come testimone, ma non sembra interessarsi molto delle parole dell'uomo. Quando torna a casa a notte inoltrata, Marc trova l'amico Carlo ancora in piazza, pesantemente ubriaco, e gli confida di aver notato un quadro entrando nell'appartamento del delitto, quadro che poi è misteriosamente scomparso. Carlo commenta che quel quadro forse è stato fatto sparire perché nascondeva qualcosa di importante.
 
Anche la giovane giornalista Gianna Brezzi è interessata alle indagini sull'omicidio, dal quale spera di ricavare un buon articolo, e inizia a indagare con Marc, che inizialmente mal sopporta il comportamento spregiudicato e disinvolto della ragazza che, al contrario, sembra fin da subito attratta dal pianista.
 
Marc va a trovare Carlo a casa, ma non lo trova, e si ferma a chiacchierare con la madre di Carlo, una ex attrice che sembra presentare segni di demenza. Lei lo indirizza da un amico del giovane. Questi, dichiaratamente omosessuale, ha un rapporto molto ambiguo con Carlo, il quale si dichiara come non eterosessuale. Marc parla ancora con l'amico riguardo al quadro sparito, incuriosito dalle sue parole. Carlo tuttavia dà la colpa al suo stato di ubriachezza e gli consiglia di dimenticare questa brutta storia e fuggire per non essere preso di mira dall'assassino. La sera stessa, mentre Marc si esercita al pianoforte, l'assassino riesce a entrare in casa sua. Marc avverte la sua presenza sentendo la stessa canzoncina che aveva preceduto la morte di Helga: sta per essere aggredito, ma una telefonata di Gianna gli permette di barricarsi nella sala approfittando dell'effetto sorpresa. Il killer fugge, non prima di averlo minacciato di morte.
 
Il giorno seguente, Giordani dichiara che si tratta probabilmente di un paziente schizofrenico, che si serve della ninna nanna per ricreare il clima di un precedente omicidio. Il brano tra l'altro avrebbe un collegamento con la "leggenda della villa del bambino urlante", come riportato nel saggio ''Fantasmi di oggi e leggende nere dell'età moderna''. Attraverso il libro, Marc risale all'autrice Amanda Righetti, ma l'assassino, che sembra spiare i suoi movimenti, la rintraccia prima di lui. La sventurata scrittrice viene brutalmente assassinata in casa sua e il suo volto viene ustionato nell'acqua bollente della vasca da bagno. Marc troverà il cadavere qualche ora dopo. Avvertita Gianna, inizia a temere che si possa sospettare di lui; la giornalista gli consiglia di scappare, ma Marc non ne vuole sapere e tra il pianista e la giornalista inizia a nascere qualcosa. Marc avverte Giordani, che il giorno successivo, in un sopralluogo sulla scena, riesce con un'intuizione a ricostruire la dinamica della morte di Amanda: prima di morire, la donna aveva scritto sul muro il nome di chi l'aveva uccisa sfruttando il vapore prodotto dall'acqua calda.
Riga 85 ⟶ 86:
[[File:Marta - profondo rosso.png|thumb|[[Clara Calamai]], interprete della madre di Carlo]]
 
In un primo momento Dario Argento pensò di affidare il ruolo di Marc ascritturare [[Lino Capolicchio]]. L'attorenel peròruolo nondi potéprotagonista, accettareil quale dovette declinare a causa di un grave incidente automobilistico che lo bloccòtenne in convalescenza per alcuni mesi, nonostante Argentoil regista fosse disposto a rimandare le riprese.<ref>{{Cita web|url=https://www.filmtv.it/post/34976/aneddoti-e-curiosita-by-dizionario-del-turismo-cinematografi/|titolo=Aneddoti e curiosità by Dizionario del Turismo Cinematografico: L'occasione mancata di Lino Capolicchio in PROFONDO ROSSO di Dario Argento! {{!}} FilmTV.it|sito=FilmTV|data=2017-09-09|lingua=it|accesso=2023-05-18}}</ref>
 
LaNon casuale la scelta di [[Clara Calamai]], (unadiva dellecinematografica maggioridegli diveanni deltrenta cinemae italianoquaranta, duranteal ilfine [[Fascismo|ventennio fascista]]) perdi interpretare l'assassina non è casuale: Argento voleva infattirealisticamente un'attrice anziana, un tempo famosa ma in seguitopoi dimenticata, in parte per la lunga assenza dallo schermo, in parte perché passata di moda. Nella scena in cui Marc si reca per la prima volta in casa della madre di Carlo, le foto che questa gli mostra non sonoLe immagini fittizie ma sono proprio le vere fotografie di [[Clara Calamai]], che la ritraggono suinel setfilm deisono suoiinfatti filmdelle degliautentiche [[Annifoto 1930|annidi trenta]]scena e [[Anni 1940|quaranta]]dell'attrice.<ref>"Spaghetti Nightmares" di Luca M. Palmerini e Gaetano Mistretta</ref> ''Profondo rosso'' fuè l'ultimala pellicolasua interpretataultimissima dall'attriceapparizione primasul delgrande suo definitivo ritiro dal cinemaschermo. Nella versione in lingua inglese il personaggio della Calamai viene presentato conha il nome di Marta (reso graficamente anglicizzato nei crediti in Martha), mentree in quella in lingua italiana, il nome di battesimo della donna non è mai menzionatocome (anche nei titoli, diè codaaccreditata ilquale personaggio viene semplicemente indicato come ''"madre di Carlo'')".
 
Nella scena della telefonata tra Marc (nel bar) e Gianna (nella sede del giornale), il giovane cheda lalei donna fermafermato per prendere appunti è interpretato da Fabio Pignatelli, all'epoca bassista della band dei [[Goblin]], gli autori della colonna sonora.
 
Le mani guantate dell'assassino, coperte da guanti, sono in realtà quelle del regista Dario Argento<ref>[https://www.youtube.com/watch?v=palBsTFHXE4 Speciale Profondo Rosso (Dario Argento 1975) - YouTube]</ref>, che avevaespediente utilizzato lo stesso espediente anche in altri film.
 
=== Riprese ===
Riga 110 ⟶ 111:
In una scena del film, quando Gianna entra in casa di Marc, trova la foto di una donna su un mobile: chiede chi sia, e alle risposte evasive di lui reagisce buttando lo scatto fotografico nel cestino. La donna rappresentata nella foto è stata scambiata per [[Marilù Tolo]], come sostenuto dalla stampa dell'epoca, ma Argento sostiene nella sua autobiografia ''Paura'' che si trattava della fidanzata del direttore di produzione.<ref name=":0">{{Cita libro|autore = Dario Argento|titolo = Paura|anno = 2014|editore = Einaudi|città = }}</ref>.
 
Gli inquietanti quadri nell'appartamento di Helga Ulmann sono opera di [[Enrico Colombotto Rosso]].<ref name="A" /> Mentre iI disegni fattiinfantili dadi Carlo e dadi Olga si devono aall'architetto fiorentino Giorgio Galletti, architetto fiorentino che fu compagno di liceo di Daria Nicolodi. <ref> https://www.carmillaonline.com/2017/04/05/universo-dario-argento/ </ref>
 
== Colonna sonora ==
Riga 142 ⟶ 143:
 
=== Doppiaggio ===
Pur essendo una produzione tutta italiana il film venne girato in lingua inglese – tranne i dialoghi di Clara Calamai,<ref>Il personaggio di [[Clara Calamai]] nella versione in lingua inglese viene presentato con il nome di Martha mentre in quella italiana il nome di battesimo della donna non viene mai menzionato e anche nei titoli di coda il personaggio viene indicato semplicemente come ''madre di Carlo''.</ref> che recita in italiano, come si vede bene dal labiale – e solo successivamente fu doppiato in [[post-produzione]], sotto la direzione di [[Mario Maldesi]]<ref>{{Cita web|url=https://www.antoniogenna.net/doppiaggio/voci/vocimmald.htm|titolo=IL MONDO DEI DOPPIATORI - La pagina di MARIO MALDESI|sito=www.antoniogenna.net|accesso=2025-09-05}}</ref>: [[David Hemmings]] venne doppiato da [[Gino La Monica]], [[Clara Calamai]] da [[Isa Bellini]], [[Liana Del Balzo]] da [[Wanda Tettoni]], [[Furio Meniconi]] da [[Corrado Gaipa]], [[Nicoletta Elmi]] da [[Emanuela Rossi]] e [[Geraldine Hooper]] da [[Renato Cortesi]]; tutti gli altri attori si auto-doppiarono.
 
== Riconoscimenti ==