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==Storia==
Recenti studi farebbero risalire i primi insediamenti stabili addirittura all'[[Impero Romanoromano|epoca romana]]: tale ipotesi è suffragata dall'origine etimologica del nome, che deriverebbe dal nome proprio di persona ''Bellelo''.
 
Già allora il territorio era cosparso di innumerevoli agglomerati urbani di minuscole dimensioni, caratteristica che il paese ha mantenuto nel corso dei secoli. Le località ''Brevieno'', ''Ghisalerio'' ed appunto ''BielloBlello'' (oltre a numerosi casolari sparsi), che compongono il territorio comunale, sono unite idealmente tra loro dalla [[Chiesa della Santissima Annunziata (BielloBlello)|chiesa]] [[Chiesa parrocchiale|parrocchiale]], dedicata all'Annunciazione di Maria. Edificata nel corso del [[XVIII secolo]] sul ''Monte Faggio'', e ristrutturata un secolo più tardi, presenta opere pittoriche dei pittori locali Quarenghi e Pollazzo.
 
Nel corso dei secoli, BielloBlello ha sempre mantenuto le caratteristiche deldi un piccolo borgo montano, con un numero limitato di abitanti, per lo più dediti a vivere di ciò che la natura forniva loro.
 
Conseguentemente le attività principali sono sempre state quelle del pastore, dell'allevatore, del boscaiolo e del [[carbonaio]], ovvero colui che trasformava la legna in [[carbone vegetale]].
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Poche sono quindi le informazioni storiche del paese che parecchi secoli fa gravitava politicamente nell'orbita della [[Valle Imagna]]: ora inserito nel contesto sociale ed economico della Valle Brembilla, dipende amministrativamente dalla Val Brembana.
 
Si sa comunque che i piccoli borghi che compongono BielloBlello furono soltanto marginalmente interessati dalle lotte di fazione, avvenute in epoca [[Medioevo|medievale]], tra [[guelfi e ghibellini]]. Qui infatti non si verificarono episodi di cronaca, anche se spesso persone dei paesi vicini, in fuga dalle persecuzioni perpetrate dall'una o dall'altra parte, si rifugiavano in questi posti isolati.
 
Gli abitanti stessi infatti, al pari di quelli del vicino comune di Gerosa, cercarono sempre di mantenersi estranei alle dispute di potere, cosa che garantì loro tranquillità al riparo da scontri e ritorsioni sia durante le suddette lotte, sia dopo l'avvento della [[Repubblica di Venezia]].
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=== Simboli ===
Lo stemma è stato riconosciuto con D.C.G. del 17 ottobre 1932.<ref>{{Cita web|url=https://patrimonioacs.cultura.gov.it/patrimonio/8371ee9f-886e-48a0-9cfb-87e7500478b1/229-blello|titolo=Bozzetto dello stemma del Comune di BielloBlello|accesso=14 ottobre 2024|sito=ACS, Raccolta dei disegni degli stemmi di comuni e città}}</ref>
{{citazione|[[Troncato]]: nel primo d'oro all'effigia della Santissima Annunziata; nel secondo [[bandato]] d'oro e di azzurro, sostenuto da una [[trangla]] di rosso, caricata di una stella d'oro a sei raggi. Ornamenti esteriori da Comune.}}
La Madonna dell'Annunciazione è titolare della chiesa parrocchiale e patrona della comunità. Il bandato d'oro e d'azzurro e la fascia diminuita di rosso sono emblema della Val Brembilla, che comprendeva gli ex comuni di Gerosa e di Brembilla.<ref>{{Cita web|url=https://www.stemmiprovinciabergamo.it/comune/blello/|titolo=BielloBlello|accesso=2023-03-14|sito=Stemmi dei comuni bergamaschi}}</ref>
 
==Società==