Gironico: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
FrescoBot (discussione | contributi)
m Annullata la modifica di 78.208.83.109 (discussione), riportata alla versione precedente di Emilio2005
Etichetta: Rollback
 
(21 versioni intermedie di 5 utenti non mostrate)
Riga 28:
}}
 
'''Gironico'''<ref>{{Dipi|Gironico}}</ref> (''Girònich'' in [[dialetto comasco]]<ref>{{Cita libro|nome=Dante|cognome=Olivieri|titolo=Dizionario di toponomastica lombarda|url=https://books.google.com/books?id=YPzTAgAAQBAJ|accesso=12 settembre 2016|data=1 gennaio 2001|editore=Lampi di stampa|ISBN=9788848801195}}</ref><ref group="N">Per il dialetto comasco, si utilizza l'[[ortografia ticinese]], introdotta a partire dal 1969 dall'associazione culturale ''Famiglia Comasca'' nei vocabolari, nei documenti e nella produzione letteraria''.''</ref>, <small>[[Alfabeto fonetico internazionale|AFI]]</small>: {{IPA|/ʤiˈrɔnek/|lmo}}), è un centro abitato della [[Lombardia]], frazione del comune sparso di [[Colverde]], di cui costituisce un [[Municipio (Italia)|municipio]].<ref>{{Cita web|url=https://dait.interno.gov.it/documenti/statuti/statuto-comune-co-colverde.pdf|titolo=Statuto comunale di Colverde}}</ref> Fino al 3 febbraio 2014 costituiva un [[Comune (Italia)|comune]] autonomo. È, suddiviso a sua volta nelle frazioni principali di Gironico al Piano, Gironico al Monte e Salvadonica, acon cuil'aggiunta si aggiungonodi quelle più piccole di Campo Amato e Cerè<ref>{{Cita web|url=https://www.halleyweb.com/c013109/zf/index.php/storia-comune|titolo=Comune di Gironico|sito=www.halleyweb.com|accesso=2024-01-02}}</ref>.
 
== Geografia fisica ==
Il territorio di Gironico, ricco di aree verdi, si compone di una pluralità di colli disposti attorno a una zona pianeggiante.<ref name=":0" />
 
Dal punto di vista idrografico, la porzione meridionale del territorio è lambita dal [[Lura (torrente)|torrente Lura]]. Un altro corso d'acqua che attraversa il territorio gironichese è il ruscello Riale.<ref name=":0" />
 
Un altro corso d'acqua che attraversa il territorio gironichese è il ruscello Riale,<ref name=":0" /> affluente del Lura. In origine, il Riale scorreva liberamente fino alla località Ceré, dove si butta nel Lura; tuttavia, per ragioni sia igieniche che viabilistiche, a partire dagli anni 1960 venne intubato e coperto in più tratti (compreso quello situato nella zona del lavatoio). Per evitare intasamenti del tubo vennero messi in opera dapprima una grata e, infine, una [[cassa d'espansione]], opera idraulica che richiese la realizzazione di un terrapieno e di una chiusa nella località detta Ciüsa (che in dialetto locale, significa appunto, ''chiusa''). Il toponimo di quest'ultima località è tuttavia anteriore a tale opera idraulica, e indicherebbe il fatto che si tratti di una zona di "chiusura" della pianura compresa tra [[Montano Lucino|Montano]], Gironico al Monte, Salvadonica, e i colli del Ronco e del Roccolo.
 
== Storia ==
La più antica attestazione storica dell'esistenza dell'abitato è costituita da un documento, datato [[2 aprile]] [[724]], attraverso cui il re [[Longobardi|longobardo]] [[Liutprando]] conferiva alla [[Basilica di San Carpoforo]] alcuni diritti tra cui un'area boschiva situata a ''Gelonico''.<ref name=":123">{{cita|Mancini|p. 8|comunitàstoria|titolo=Colverde [...] una sola storia}}</ref> Tale area, un tempo detta ''silva dominica'', corrisponderebbe all'attuale località di Salvadonica.<ref name=":123" />
 
Al [[962]] risale invece un documento che riporta la presenza di un tal ''Teudebertus [[Presbitero|presbiter]] de vico Geronico'',<ref name="”:17”">{{cita|Mario Bernaschina|p. 83|1212|cid=1212|titolo="Alla scoperta del nostro paese" – Gironico e la sua chiesa}}</ref> dipendente dalla [[pieve di Uggiate]]<ref name=":0">{{Cita web|url=https://mycolverde.it/contenuti/105471/origini-gironico|titolo=Le origini di Gironico {{!}} Comune di Colverde|sito=mycolverde.it|accesso=2020-05-02}}</ref>''<ref name=":06">{{cita|Borghese|p. 236}}.</ref>''. Nello stesso secolo, il paese era inserito nel [[Contado della Martesana]]''<ref name=":06" />''.
 
In [[età comunale]], Gironico si trovò nel mezzo nelle dispute tra [[Como|comaschi]] e [[Milano|milanesi]], con questi ultimi che riuscirono a ottenere il controllo sul territorio gironichese per una breve parentesi temporale''<ref name=":06" />''.
Riga 50 ⟶ 52:
A partire dal [[1629]] e fino ad oltre la metà del XVIII secolo, il comune di Gironico al Piano costituì un [[Infeudazione|feudo]] della famiglia Porta<ref name=":1" />. Diverso destino toccò a Gironico al Monte, infeudato nel corso dei secoli ma non più nel 1751, quando risulta già redento e attivo nei pagamenti quindecennali relativi al riscatto dall'infeudazione<ref name=":2" />.
 
In precedenza, nel [[1652]], sia le terre di Gironico al monte che quelle di Gironico al piano erano state messe all'asta dal governo spagnolo del [[Stato di Milano]], intenzionato a finanziare le spese militari di [[Filippo IV di Spagna|Filippo IV]]. All'asta partecipò anche la [[Como|città di Como]], interessata ad evitare che queste zone e altri territori delle pievi di Uggiate, [[Pieve di Fino|Fino]] e [[Pieve di Zezio|Zezio]] finissero nelle mani di terzi che - in virtù dei diritti feudali concessi al vincitore dell'asta - avrebbero potuto sottrarre gli abitanti di tali terre all'obbligo di versare tasse alla stessa città.<ref>{{cita|Mancini|pp. 15-19.||titolo=}}</ref>
 
[[File:Map of comune of Gironico (province of Como, region Lombardy, Italy).svg|miniatura|Mappa dell'ex comune di Gironico nella provincia di Como|sinistra|234x234px]]Dal 1757 Gironico al Piano e Gironico al Monte risultano formare un unico comune, creato all'interno del Contado di Como del [[Ducato di Milano]]<ref name=":3">{{Cita web|url=http://www.lombardiabeniculturali.it/istituzioni/schede/3001040/?view=toponimi&hid=0|titolo=Comune di Gironico, 1757 - 1797 – Istituzioni storiche – Lombardia Beni Culturali|accesso=2020-05-02}}</ref> in seguito al [[Catasto Teresiano|catasto teresiano]] dell'anno precedente<ref name=":0" />.
Riga 63 ⟶ 65:
Lo stemma e il gonfalone di Gironico erano stati concessi con decreto del presidente della Repubblica del 14 marzo 1955.<ref>{{cita web |titolo= Gironico, decreto 1955-03-14 DPR, concessione di stemma e gonfalone |url= http://dati.acs.beniculturali.it/comuni/comuni.printDetail.html?892 |sito= Archivio Centrale dello Stato |accesso= 5 agosto 2022 }}</ref>
{{citazione|Stemma di verde, alla [[Porta (araldica)|porta]] d'argento.}}
La figura nello scudo è ripresa dal blasone della nobile famiglia dei [[Della Porta]], che ebbero in feudo Gironico.<ref name=":1232">{{cita|Mancini|p. 10|comunitàstoria|titolo=Colverde [...] una sola storia}}</ref>
 
Il gonfalone era un drappo partito di bianco e di verde.<ref>{{cita web|url= https://patrimonioacs.cultura.gov.it/patrimonio/491694b2-d54b-494c-8923-08aaceed1785/822-gironico |titolo= Gironico |sito= Ministero della cultura }}</ref>
Riga 71 ⟶ 73:
[[File:Colverde - Chiesa dei SS. Nazaro e Celso - 2023-09-17 23-15-23 001.jpg|miniatura|Chiesa dei SS. Nazaro e Celso]]
==== Chiesa parrocchiale dei santi Nazaro e Celso ====
{{vedi anche|Chiesa dei Santi Nazaro e Celso (Colverde)}}
{{vedi anche|Chiesa dei Santi Nazaro e Celso (Gironico)}}Già attestata nel [[XIII secolo]] come cappella dipendente dalla [[pieve di Uggiate]], nel [[1455]] la chiesa dedicata ai santi Nazaro e Celso fu elevata a parrocchiale con l'appoggio della famiglia [[Rusca (famiglia)|Rusca]]<ref name=":0" />. Dopo esser stata ricostruita, nello stesso luogo, a partire dal 1708<ref name=":0" /><ref>{{Cita web|url=http://www.lombardiabeniculturali.it/architetture/schede/CO260-00534/?view=luoghi&offset=0&hid=2.898&sort=sort_int|titolo=Chiesa dei SS. Nazaro e Celso - complesso, Via alla Chiesa - Gironico (CO) – Architetture – Lombardia Beni Culturali|accesso=2020-05-02}}</ref>, nel 1939 la chiesa fu dotata di una facciata [[Architettura neoclassica|neoclassica]]<ref name=":0" />. All'interno della chiesa, una [[Pala d'altare|pala]] di [[Carlo Innocenzo Carloni]]<ref name=":0" /> e dipinti attribuiti alla sua scuola<ref name=":0" />.
 
==== Chiesa di San Grato ====
La Chiesa di San Grato fu costruita nel centro di Gironico al Piano nel 1672<ref name=":0" /><ref name=":5">{{Cita web|url=http://www.lombardiabeniculturali.it/architetture/schede/CO260-00537/?view=luoghi&hid=2.898&sort=sort_int&offset=1|titolo=Chiesa di S. Grato, Via S. Grato - Gironico (CO) – Architetture – Lombardia Beni Culturali|accesso=2020-05-02}}</ref>. L'edificioRifatta sinegli presentaanni 1708-1718, la chiesa confinava con una facciataun scanditapiccolo dacarcere [[Lesena|lesene]]che evenne sovrastatachiuso danel corso del Settecento. I carcerati potevano assistere alle celebrazioni attraverso alcune feritoie che, un [[Timpanotempo, si trovavano nella parete destra del (architettura)|timpano]]presbiterio.
 
Originariamente intitolata a [[Domenico di Guzmán|San Domenico]], la chiesa assunse l'attuale dedicazione solamente nella seconda metà dell'800: negli atti di una visita pastorale del 1874, si legge infatti che la chiesa era stata da poco rinominata in San Grato.
L'edificio, a unica navata, al suo interno ospita alcuni affreschi comprensivi di una cinquecentesca ''Adorazione dei pastori'' di uno stile che rimanda al [[Bernardino Luini|Luini]], oltre che di una ''Gloria di San Grato<ref name=":0" />''. La chiesa conserva inoltre una pala d'altare raffigurante [[Grato di Aosta|San Grato]] che blandisce la grandine, oltre che a una tela secentesca su ''San Carlo in adorazione del Crocefisso<ref name=":0" />''.
 
Esternamente, l'edificio si presenta con una facciata scandita da [[Lesena|lesene]] e sovrastata da un [[Timpano (architettura)|timpano]].
 
L'edificio,Edificio a unica navata, al suo interno ospita alcuni affreschi comprensivi di una cinquecentesca ''Adorazione dei pastori'' di uno stile che rimanda al [[Bernardino Luini|Luini]], oltre che di una ''Gloria di San Grato<ref name=":0" />''. La chiesa conserva inoltre una pala d'altare di [[Torildo Conconi]] raffigurante [[Grato di Aosta|San Grato]] che blandisce la grandine, oltre che a una tela secentesca su ''San Carlo in adorazione del Crocefisso<ref name=":0" />''. Altri dipinti si trovano nello spazio destinato ai fedeli: sul lato sinistro si trova un ''San Domenico'', mentre sul lato opposto trova posto la raffigurazione di un frate cappuccino con barba e la scritta Charitatem (probabilmente: [[Francesco da Paola|San Francesco da Paola]]).
 
L'edificio è oggi proprietà privata<ref name=":5" /> della famiglia Taiana.
 
==== Chiesa di Santa Caterina ====
Affacciata sulla piazzetta di Gironico al Monte si trova la chiesa di [[Santa Caterina d'Alessandria|Santa Caterina]], compresa nel complesso di Villa Raimondi''<ref name=":0" />''<ref>{{Cita web|url=http://www.lombardiabeniculturali.it/architetture/schede/CO260-00538/?view=luoghi&hid=2.898&sort=sort_int&offset=2|titolo=Villa Raimondi - complesso, Via Raimondi, 7 (P) - Gironico (CO) – Architetture – Lombardia Beni Culturali|accesso=2020-05-02}}</ref>. Come attestato da un'iscrizione conservata all'interno della chiesa, l'edificio fu dedicato nel 1451<ref name=":1232223">{{cita|Mancini|p. 53|storia|titolo=Colverde [...] una sola storia}}</ref> e restaurato nel 1501 su commissione della famiglia [[Rusca (famiglia)|Rusca]]''<ref name=":0" />'''<ref name=":1223">{{cita|Langè|p. 87|Santi}}.</ref>'''''.
 
La chiesa si presenta cono una facciata caratterizzata da affreschi in pessimo stato di conservazione, tra i quali si trova un ''[[San Cristoforo]]'' di probabile realizzazione Quattrocentesca''<ref name=":0" />''.
Riga 89 ⟶ 96:
==== Ossario ====
Non lontano dal [[sagrato]] della parrocchiale si trova un ossario [[Arte barocca|barocco]] che al suo interna ospita affreschi di Alessandro Caldani. Nell'ossario trovano inoltre posto un altare con statua lignea della Madonna della cintura e un rilievo policromo che raffigura le ''Anime purganti<ref name=":0" />''.
 
==== Altro ====
 
* ''Signùr de Praa'' - Localmente nota anche come ''Signùr de la Ciüsa'', si tratta di una cappella che ospita un Crocefisso ligneo di devozione popolare. Il Crocifisso risale agli anni [[1916]]-[[1918]], mentre la cappella fu costruita, a più riprese, tra gli [[anni 1970]] e il Natale [[1998]]. Le decorazioni floreali che ornano la cappella sono opera di un'artista di [[Albiolo]].
* ''Croci di Missione'' - Si tratta di due croci, una posta poco sotto Gironico al Monte ([[1950]]) e l'altra ([[1960]]) fuori dal cimitero, che sono state piantate a seguito di cosiddette "[[missioni popolari]]". Le croci sono prive di crocifisso, a simboleggiare le sofferenze che ciascuno deve sopportare nel corso della propria vita.
* ''Ex-chiesa di San Cristoforo'' - Presente a Salvadonica fino al XX secolo, è stata trasformata in un'abitazione privata.
 
=== Architetture civili ===
 
==== Villa Raimondi ====
L'edificio civile di maggiore rilevanza è la Villa Raimondi, anticamente nota come Villa Rusca.'''''<ref name=":6">{{Cita|TCI|p. 284|TCI99|titolo=Guida d'Italia [...]}}.</ref>''''' La costruzione originale è del [[XV secolo]]<ref name=":1223" /><ref name=":1222">{{cita|Langè|p. 86|Santi}}.</ref><ref name=":1232224">{{cita|Mancini|p. 52|storia|titolo=Colverde [...] una sola storia}}</ref>, quando fu fatta costruire dalla famiglia [[Rusca (famiglia)|Rusca]]''<ref name=":0" />'' - forse con funzioni anche difensive.<ref name=":1223" /><ref name=":12322">{{cita|Mancini|p. 49|storia|titolo=Colverde [...] una sola storia}}</ref> La dimora venne Ampliataampliata nel corso della prima metà del [[XVII secolo|Seicento]];'''''<ref name=":1223" />''''' nello stesso secolo, il cortile d'onore venne rielaborato in stile [[Manierismo|manierista]]<ref name=":12322" />. Dopo essere divenuto di proprietà degli [[Odescalchi]],<ref name=":12322" /><ref name=":1232223" /> nel XIX secolo il complesso passò per via ereditaria a [[Giorgio Giuseppe Raimondi|Giorgio Raimondi]]<ref name=":12322" />,'''''<ref name=":1223" />'''''<ref name=":1232225">{{cita|Mancini|pp. 53-54|storia|titolo=Colverde [...] una sola storia}}</ref> al quale si deve non solo il cui nome con cui la dimora è oggi indicata''<ref name=":0" />'' ma anche la denominazione di altre sontuose due ville che, all'atto di ereditare il complesso gironichese, lo stesso Raimondi già possedeva a [[Birago (Lentate sul Seveso)|Birago]] e a [[Fino Mornasco]].'''''<ref name=":1223" />''''' Nel XX secolo, Maria Rosnati - nuora di Giorgio Raimondi e vedova dell'omonimo figlio di quest'ultimo - cedette la villa alla famiglia Valerio.<ref name=":123222">{{cita|Castiglioni|pp. 54-59|storia|titolo=Colverde [...] una sola storia}}</ref>
 
Cinta a occidente dalla chiesa di Santa Caterina e da una serie di [[Rustico (edificio)|rustici]],<ref name=":1222" /> la villa ospita tre cortili,<ref name=":12">{{cita|Langè|p. 18|Santi}}.</ref> disposti in successione lungo l'asse sudovest-nordest e collegati mediante portali in [[Stile Barocco|stile barocco]].<ref name=":122">{{cita|Langè|pp. 92-93|Santi}}.</ref> Al primo cortile, di tipo rustico, segue quello d'onore, di forma quadrangolare.<ref name=":12" /> Una [[serliana]]''<ref name=":0" />'''<ref name=":0522222242" />'''''<ref name=":12322" /> conduce dal cortile d'onore al terzo e più interno cortile,<ref name=":12" /> sul quale si affaccia una doppia fila di [[Loggia|logge]]<ref name=":1222" /><ref name=":12" /> databili al XVII secolo''<ref name=":0" />'''<ref name=":1223" /><ref name=":0522222242">{{cita|Belloni et al.|p. 248}}.</ref>''''' e uno scalone di grande impatto visivo'''''<ref name=":0522222242" />'''''. Questa scala conduce alla galleria del piano nobile, arricchita da una serie di affreschi, tra cui il più antico è una ''Crocefissione'''<ref name=":1223" /><ref name=":6" />''''' quattrocentesca''<ref name=":0" /><ref name=":06" /><ref name=":1222" />'''<ref name=":1223" />'''''. La galleria conduce alla sala d'armi,<ref name=":12322" />'''''<ref name=":1223" />''''' la quale si affaccia a sua volta su una lunga scalinata che, tra due file di statue, attraversa la porzione di parco a est della dimora<ref name=":1225">{{cita|Langè|p. 91|Santi}}.</ref>.
 
Il lato sud-est della villa si apre su un [[Parterre (giardinaggio)|''parterre'']] sorretto da muraglioni, in fondo al quale si trova un portale che conduce a una scenografica doppia scalinata<ref name=":1224">{{cita|Langè|p. 89|Santi}}.</ref>.<ref name=":1222" />'''''<ref name=":1223" />'''''
 
Nella villa trovano posto anche una sala con un grande camino in [[Stile rinascimentale|stile rinascimento]], oltre a numerose stanze ornate da affreschi e altre decorazioni in stile [[barocco]]'''''<ref name=":0522222242" />'''''.<ref name=":1226">{{cita|Langè|pp. 94-98|Santi}}.</ref> Una delle sale è dedicata a Benedetto Odescalchi,<ref name=":1232223" /> meglio noto come [[papa Innocenzo XI]], ivi raffigurato in un dipinto realizzato probabilmente da [[Carlo Maratta]]<ref name=":1232223" />.
Cinta a occidente dalla chiesa di Santa Caterina e da una serie di [[Rustico (edificio)|rustici]],<ref name=":1222" /> la villa ospita tre cortili,<ref name=":12">{{cita|Langè|p. 18|Santi}}.</ref> disposti in successione lungo l'asse sudovest-nordest e collegati mediante portali in [[Stile Barocco|stile barocco]].<ref name=":122">{{cita|Langè|pp. 92-93|Santi}}.</ref> Al primo cortile, di tipo rustico, segue quello d'onore, di forma quadrangolare.<ref name=":12" /> Una [[serliana]]''<ref name=":0" />'''<ref name=":0522222242" />''''' conduce dal cortile d'onore al terzo e più interno cortile,<ref name=":12" /> sul quale si affaccia una doppia fila di [[Loggia|logge]]<ref name=":1222" /><ref name=":12" /> databili al XVII secolo''<ref name=":0" />'''<ref name=":1223" /><ref name=":0522222242">{{cita|Belloni et al.|p. 248}}.</ref>''''' e uno scalone di grande impatto visivo'''''<ref name=":0522222242" />'''''. Questa scala conduce alla galleria del piano nobile, arricchita da una serie di affreschi, tra cui il più antico è una ''Crocefissione'''<ref name=":1223" /><ref name=":6" />''''' quattrocentesca''<ref name=":0" /><ref name=":06" /><ref name=":1222" />'''<ref name=":1223" />'''''. La galleria conduce alla sala d'armi,'''''<ref name=":1223" />''''' la quale si affaccia a sua volta su una lunga scalinata che, tra due file di statue, attraversa la porzione di parco a est della dimora<ref name=":1225">{{cita|Langè|p. 91|Santi}}.</ref>.
 
==== Altro ====
Il lato sud-est della villa si apre su un [[Parterre (giardinaggio)|parterre]] sorretto da muraglioni, in fondo al quale si trova un portale che conduce a una scenografica doppia scalinata<ref name=":1224">{{cita|Langè|p. 89|Santi}}.</ref>.<ref name=":1222" />'''''<ref name=":1223" />'''''
 
* Ghiacciaia in località Gironico al Monte<ref name=":1232222">{{cita|Mancini|pp. 50-52|storia|titolo=Colverde [...] una sola storia}}</ref>
Nella villa trovano posto anche una sala con un grande camino in [[Stile rinascimentale|stile rinascimento]], oltre a numerose stanze ornate da affreschi e altre decorazioni in stile [[barocco]]'''''<ref name=":0522222242" />'''''.<ref name=":1226">{{cita|Langè|pp. 94-98|Santi}}.</ref>
* Tomba del marchese, in località Pioggera, monumento funerario fatto realizzare da Maria Rosnati in memoria del marito Giorgio Cesare Raffaele Raimondi, figlio di [[Giorgio Giuseppe Raimondi]].<ref name=":12322232">{{cita|Mancini|pp. 57-58|storia|titolo=Colverde [...] una sola storia}}</ref>
 
== Società ==
Riga 148 ⟶ 166:
*{{Cita libro|autore=Annalisa Borghese|titolo=Il territorio lariano e i suoi comuni|annooriginale=1992|editore=Editoriale del Drago|città=Milano|p=236|capitolo=Gironico|cid=Borghese}}
*{{Cita libro|curatore=Touring Club Italiano|titolo=Guida d'Italia - Lombardia (esclusa Milano)|url=|annooriginale=1999|editore=Touring Editore|città=Milano|cid=TCI99|ISBN=88-365-1325-5}}
*{{Cita libro|titolo=Il bollettino parrocchiale|curatore= Parrocchia Santi Nazaro e Celso|città=Gironico|numero=61|mese=dicembre|anno=2012|cid=1212}}
* {{cita libro|Ivo|Mancini|autore2=Giorgio Castiglioni|La comunità di Drezzo nei secoli|2009|Edizioni New Press|Como|cid=Mancini}}
* {{cita libro|Giorgio|Castiglioni|autore2=Ivo Mancini|Colverde da tre comuni a una sola storia|2024|Edizioni Salin|Olgiate Comasco|cid=Castiglionistoria}}
 
== Altri progetti ==