Gironico: differenze tra le versioni
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'''Gironico'''<ref>{{Dipi|Gironico}}</ref> (''Girònich'' in [[dialetto comasco]]<ref>{{Cita libro|nome=Dante|cognome=Olivieri|titolo=Dizionario di toponomastica lombarda|url=https://books.google.com/books?id=YPzTAgAAQBAJ|accesso=12 settembre 2016|data=1 gennaio 2001|editore=Lampi di stampa|ISBN=9788848801195}}</ref><ref group="N">Per il dialetto comasco, si utilizza l'[[ortografia ticinese]], introdotta a partire dal 1969 dall'associazione culturale ''Famiglia Comasca'' nei vocabolari, nei documenti e nella produzione letteraria''.''</ref>, <small>[[Alfabeto fonetico internazionale|AFI]]</small>: {{IPA|/ʤiˈrɔnek/|lmo}}), è un centro abitato della [[Lombardia]], frazione del comune sparso di [[Colverde]], di cui costituisce un [[Municipio (Italia)|municipio]].<ref>{{Cita web|url=https://dait.interno.gov.it/documenti/statuti/statuto-comune-co-colverde.pdf|titolo=Statuto comunale di Colverde}}</ref> Fino al 3 febbraio 2014 costituiva un [[Comune (Italia)|comune]] autonomo
== Geografia fisica ==
Il territorio di Gironico, ricco di aree verdi, si compone di una pluralità di colli disposti attorno a una zona pianeggiante.<ref name=":0" />
Dal punto di vista idrografico, la porzione meridionale del territorio è lambita dal [[Lura (torrente)|torrente Lura]].
Un altro corso d'acqua che attraversa il territorio gironichese è il ruscello Riale,<ref name=":0" /> affluente del Lura. In origine, il Riale scorreva liberamente fino alla località Ceré, dove si butta nel Lura; tuttavia, per ragioni sia igieniche che viabilistiche, a partire dagli anni 1960 venne intubato e coperto in più tratti (compreso quello situato nella zona del lavatoio). Per evitare intasamenti del tubo vennero messi in opera dapprima una grata e, infine, una [[cassa d'espansione]], opera idraulica che richiese la realizzazione di un terrapieno e di una chiusa nella località detta Ciüsa (che in dialetto locale, significa appunto, ''chiusa''). Il toponimo di quest'ultima località è tuttavia anteriore a tale opera idraulica, e indicherebbe il fatto che si tratti di una zona di "chiusura" della pianura compresa tra [[Montano Lucino|Montano]], Gironico al Monte, Salvadonica, e i colli del Ronco e del Roccolo.
== Storia ==
La più antica attestazione storica dell'esistenza dell'abitato è costituita da un documento, datato [[2 aprile]] [[724]], attraverso cui il re [[Longobardi|longobardo]] [[Liutprando]] conferiva alla [[Basilica di San Carpoforo]] alcuni diritti tra cui un'area boschiva situata a ''Gelonico''.<ref name=":123">{{cita|Mancini|p. 8|
Al [[962]] risale invece un documento che riporta la presenza di un tal ''Teudebertus [[Presbitero|presbiter]] de vico Geronico'',<ref name="”:17”">{{cita|Mario Bernaschina|p. 83|1212|cid=1212|titolo="Alla scoperta del nostro paese" – Gironico e la sua chiesa}}</ref> dipendente dalla [[pieve di Uggiate]]<ref name=":0">{{Cita web|url=https://mycolverde.it/contenuti/105471/origini-gironico|titolo=Le origini di Gironico {{!}} Comune di Colverde|sito=mycolverde.it|accesso=2020-05-02}}</ref>''<ref name=":06">{{cita|Borghese|p. 236}}.</ref>''. Nello stesso secolo, il paese era inserito nel [[Contado della Martesana]]''<ref name=":06" />''.
In [[età comunale]], Gironico si trovò nel mezzo nelle dispute tra [[Como|comaschi]] e [[Milano|milanesi]], con questi ultimi che riuscirono a ottenere il controllo sul territorio gironichese per una breve parentesi temporale''<ref name=":06" />''.
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Lo stemma e il gonfalone di Gironico erano stati concessi con decreto del presidente della Repubblica del 14 marzo 1955.<ref>{{cita web |titolo= Gironico, decreto 1955-03-14 DPR, concessione di stemma e gonfalone |url= http://dati.acs.beniculturali.it/comuni/comuni.printDetail.html?892 |sito= Archivio Centrale dello Stato |accesso= 5 agosto 2022 }}</ref>
{{citazione|Stemma di verde, alla [[Porta (araldica)|porta]] d'argento.}}
La figura nello scudo è ripresa dal blasone della nobile famiglia dei
Il gonfalone era un drappo partito di bianco e di verde.<ref>{{cita web|url= https://patrimonioacs.cultura.gov.it/patrimonio/491694b2-d54b-494c-8923-08aaceed1785/822-gironico |titolo= Gironico |sito= Ministero della cultura }}</ref>
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==== Chiesa di San Grato ====
La Chiesa di San Grato fu costruita nel centro di Gironico al Piano nel 1672<ref name=":0" /><ref name=":5">{{Cita web|url=http://www.lombardiabeniculturali.it/architetture/schede/CO260-00537/?view=luoghi&hid=2.898&sort=sort_int&offset=1|titolo=Chiesa di S. Grato, Via S. Grato - Gironico (CO) – Architetture – Lombardia Beni Culturali|accesso=2020-05-02}}</ref>.
Originariamente intitolata a [[Domenico di Guzmán|San Domenico]], la chiesa assunse l'attuale dedicazione solamente nella seconda metà dell'800: negli atti di una visita pastorale del 1874, si legge infatti che la chiesa era stata da poco rinominata in San Grato.
L'edificio, a unica navata, al suo interno ospita alcuni affreschi comprensivi di una cinquecentesca ''Adorazione dei pastori'' di uno stile che rimanda al [[Bernardino Luini|Luini]], oltre che di una ''Gloria di San Grato<ref name=":0" />''. La chiesa conserva inoltre una pala d'altare raffigurante [[Grato di Aosta|San Grato]] che blandisce la grandine, oltre che a una tela secentesca su ''San Carlo in adorazione del Crocefisso<ref name=":0" />''.▼
Esternamente, l'edificio si presenta con una facciata scandita da [[Lesena|lesene]] e sovrastata da un [[Timpano (architettura)|timpano]].
▲
L'edificio è oggi proprietà privata<ref name=":5" /> della famiglia Taiana.
==== Chiesa di Santa Caterina ====
Affacciata sulla piazzetta di Gironico al Monte si trova la chiesa di [[Santa Caterina d'Alessandria|Santa Caterina]], compresa nel complesso di Villa Raimondi''<ref name=":0" />''<ref>{{Cita web|url=http://www.lombardiabeniculturali.it/architetture/schede/CO260-00538/?view=luoghi&hid=2.898&sort=sort_int&offset=2|titolo=Villa Raimondi - complesso, Via Raimondi, 7 (P) - Gironico (CO) – Architetture – Lombardia Beni Culturali|accesso=2020-05-02}}</ref>. Come attestato da un'iscrizione conservata all'interno della chiesa, l'edificio fu dedicato nel 1451<ref name=":1232223">{{cita|Mancini|p. 53|storia|titolo=Colverde [...] una sola storia}}</ref> e restaurato nel 1501 su commissione della famiglia [[Rusca (famiglia)|Rusca]]''<ref name=":0" />'''<ref name=":1223">{{cita|Langè|p. 87|Santi}}.</ref>'''''.
La chiesa si presenta cono una facciata caratterizzata da affreschi in pessimo stato di conservazione, tra i quali si trova un ''[[San Cristoforo]]'' di probabile realizzazione Quattrocentesca''<ref name=":0" />''.
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==== Ossario ====
Non lontano dal [[sagrato]] della parrocchiale si trova un ossario [[Arte barocca|barocco]] che al suo interna ospita affreschi di Alessandro Caldani. Nell'ossario trovano inoltre posto un altare con statua lignea della Madonna della cintura e un rilievo policromo che raffigura le ''Anime purganti<ref name=":0" />''.
==== Altro ====
* ''Signùr de Praa'' - Localmente nota anche come ''Signùr de la Ciüsa'', si tratta di una cappella che ospita un Crocefisso ligneo di devozione popolare. Il Crocifisso risale agli anni [[1916]]-[[1918]], mentre la cappella fu costruita, a più riprese, tra gli [[anni 1970]] e il Natale [[1998]]. Le decorazioni floreali che ornano la cappella sono opera di un'artista di [[Albiolo]].
* ''Croci di Missione'' - Si tratta di due croci, una posta poco sotto Gironico al Monte ([[1950]]) e l'altra ([[1960]]) fuori dal cimitero, che sono state piantate a seguito di cosiddette "[[missioni popolari]]". Le croci sono prive di crocifisso, a simboleggiare le sofferenze che ciascuno deve sopportare nel corso della propria vita.
* ''Ex-chiesa di San Cristoforo'' - Presente a Salvadonica fino al XX secolo, è stata trasformata in un'abitazione privata.
=== Architetture civili ===
==== Villa Raimondi ====
L'edificio civile di maggiore rilevanza è la Villa Raimondi, anticamente nota come Villa Rusca.'''''<ref name=":6">{{Cita|TCI|p. 284|TCI99|titolo=Guida d'Italia [...]}}.</ref>''''' La costruzione originale è del [[XV secolo]]<ref name=":1223" /><ref name=":1222">{{cita|Langè|p. 86|Santi}}.</ref><ref name=":1232224">{{cita|Mancini|p. 52|storia|titolo=Colverde [...] una sola storia}}</ref>, quando fu fatta costruire dalla famiglia [[Rusca (famiglia)|Rusca]]''<ref name=":0" />'' - forse con funzioni anche difensive.<ref name=":1223" /><ref name=":12322">{{cita|Mancini|p. 49|storia|titolo=Colverde [...] una sola storia}}</ref> La dimora venne
Cinta a occidente dalla chiesa di Santa Caterina e da una serie di [[Rustico (edificio)|rustici]],<ref name=":1222" /> la villa ospita tre cortili,<ref name=":12">{{cita|Langè|p. 18|Santi}}.</ref> disposti in successione lungo l'asse sudovest-nordest e collegati mediante portali in [[Stile Barocco|stile barocco]].<ref name=":122">{{cita|Langè|pp. 92-93|Santi}}.</ref> Al primo cortile, di tipo rustico, segue quello d'onore, di forma quadrangolare.<ref name=":12" /> Una [[serliana]]''<ref name=":0" />'''<ref name=":0522222242" />'''''<ref name=":12322" /> conduce dal cortile d'onore al terzo e più interno cortile,<ref name=":12" /> sul quale si affaccia una doppia fila di [[Loggia|logge]]<ref name=":1222" /><ref name=":12" /> databili al XVII secolo''<ref name=":0" />'''<ref name=":1223" /><ref name=":0522222242">{{cita|Belloni et al.|p. 248}}.</ref>''''' e uno scalone di grande impatto visivo'''''<ref name=":0522222242" />'''''. Questa scala conduce alla galleria del piano nobile, arricchita da una serie di affreschi, tra cui il più antico è una ''Crocefissione'''<ref name=":1223" /><ref name=":6" />''''' quattrocentesca''<ref name=":0" /><ref name=":06" /><ref name=":1222" />'''<ref name=":1223" />'''''. La galleria conduce alla sala d'armi,<ref name=":12322" />'''''<ref name=":1223" />''''' la quale si affaccia a sua volta su una lunga scalinata che, tra due file di statue, attraversa la porzione di parco a est della dimora<ref name=":1225">{{cita|Langè|p. 91|Santi}}.</ref>.▼
Il lato sud-est della villa si apre su un [[Parterre (giardinaggio)|''parterre'']] sorretto da muraglioni, in fondo al quale si trova un portale che conduce a una scenografica doppia scalinata<ref name=":1224">{{cita|Langè|p. 89|Santi}}.</ref>.<ref name=":1222" />'''''<ref name=":1223" />'''''▼
Nella villa trovano posto anche una sala con un grande camino in [[Stile rinascimentale|stile rinascimento]], oltre a numerose stanze ornate da affreschi e altre decorazioni in stile [[barocco]]'''''<ref name=":0522222242" />'''''.<ref name=":1226">{{cita|Langè|pp. 94-98|Santi}}.</ref> Una delle sale è dedicata a Benedetto Odescalchi,<ref name=":1232223" /> meglio noto come [[papa Innocenzo XI]], ivi raffigurato in un dipinto realizzato probabilmente da [[Carlo Maratta]]<ref name=":1232223" />.▼
▲Cinta a occidente dalla chiesa di Santa Caterina e da una serie di [[Rustico (edificio)|rustici]],<ref name=":1222" /> la villa ospita tre cortili,<ref name=":12">{{cita|Langè|p. 18|Santi}}.</ref> disposti in successione lungo l'asse sudovest-nordest e collegati mediante portali in [[Stile Barocco|stile barocco]].<ref name=":122">{{cita|Langè|pp. 92-93|Santi}}.</ref> Al primo cortile, di tipo rustico, segue quello d'onore, di forma quadrangolare.<ref name=":12" /> Una [[serliana]]''<ref name=":0" />'''<ref name=":0522222242" />''''' conduce dal cortile d'onore al terzo e più interno cortile,<ref name=":12" /> sul quale si affaccia una doppia fila di [[Loggia|logge]]<ref name=":1222" /><ref name=":12" /> databili al XVII secolo''<ref name=":0" />'''<ref name=":1223" /><ref name=":0522222242">{{cita|Belloni et al.|p. 248}}.</ref>''''' e uno scalone di grande impatto visivo'''''<ref name=":0522222242" />'''''. Questa scala conduce alla galleria del piano nobile, arricchita da una serie di affreschi, tra cui il più antico è una ''Crocefissione'''<ref name=":1223" /><ref name=":6" />''''' quattrocentesca''<ref name=":0" /><ref name=":06" /><ref name=":1222" />'''<ref name=":1223" />'''''. La galleria conduce alla sala d'armi,'''''<ref name=":1223" />''''' la quale si affaccia a sua volta su una lunga scalinata che, tra due file di statue, attraversa la porzione di parco a est della dimora<ref name=":1225">{{cita|Langè|p. 91|Santi}}.</ref>.
==== Altro ====
▲Il lato sud-est della villa si apre su un [[Parterre (giardinaggio)|parterre]] sorretto da muraglioni, in fondo al quale si trova un portale che conduce a una scenografica doppia scalinata<ref name=":1224">{{cita|Langè|p. 89|Santi}}.</ref>.<ref name=":1222" />'''''<ref name=":1223" />'''''
* Ghiacciaia in località Gironico al Monte<ref name=":1232222">{{cita|Mancini|pp. 50-52|storia|titolo=Colverde [...] una sola storia}}</ref>
▲Nella villa trovano posto anche una sala con un grande camino in [[Stile rinascimentale|stile rinascimento]], oltre a numerose stanze ornate da affreschi e altre decorazioni in stile [[barocco]]'''''<ref name=":0522222242" />'''''.<ref name=":1226">{{cita|Langè|pp. 94-98|Santi}}.</ref>
* Tomba del marchese, in località Pioggera, monumento funerario fatto realizzare da Maria Rosnati in memoria del marito Giorgio Cesare Raffaele Raimondi, figlio di [[Giorgio Giuseppe Raimondi]].<ref name=":12322232">{{cita|Mancini|pp. 57-58|storia|titolo=Colverde [...] una sola storia}}</ref>
== Società ==
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*{{Cita libro|autore=Annalisa Borghese|titolo=Il territorio lariano e i suoi comuni|annooriginale=1992|editore=Editoriale del Drago|città=Milano|p=236|capitolo=Gironico|cid=Borghese}}
*{{Cita libro|curatore=Touring Club Italiano|titolo=Guida d'Italia - Lombardia (esclusa Milano)|url=|annooriginale=1999|editore=Touring Editore|città=Milano|cid=TCI99|ISBN=88-365-1325-5}}
*{{Cita libro|titolo=Il bollettino parrocchiale|curatore= Parrocchia Santi Nazaro e Celso|città=Gironico|numero=61|mese=dicembre|anno=2012|cid=1212}}
* {{cita libro|Ivo|Mancini|autore2=Giorgio Castiglioni|La comunità di Drezzo nei secoli|2009|Edizioni New Press|Como|cid=Mancini}}
* {{cita libro|Giorgio|Castiglioni|autore2=Ivo Mancini|Colverde da tre comuni a una sola storia|2024|Edizioni Salin|Olgiate Comasco|cid=
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