Rodolfo Lanciani: differenze tra le versioni
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{{Carica pubblica
|nome = Rodolfo Lanciani
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Appartenente ad un'antica e nobile famiglia, originaria di Monticelli (dal 1872 Montecelio e dal 1937 [[Guidonia Montecelio]]) poi trasferitasi a Roma, Rodolfo era figlio di [[Pietro Lanciani]], ingegnere ed architetto pontificio. È stato uno dei soci fondatori della [[Società romana di storia patria]].
Dopo il [[matrimonio]] nel 1875 con la statunitense Ellen Rhodes
Rodolfo Lanciani morì a Roma il 21 maggio [[1929]]; il 22 maggio furono celebrati i solenni funerali ed il 23 maggio fu commemorato al [[Senato]], alla presenza di [[Benito Mussolini]].
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Dopo essersi laureato in filosofia e matematica nel [[1865]] e poi in [[ingegneria]] nel [[1868]] presso l'[[Università degli studi di Roma "La Sapienza"|Università di Roma]], si occupò principalmente dell'antica [[Roma]] e fu segretario della Commissione Archeologica Comunale, dalla sua fondazione nel [[1872]], e ingegnere della Direzione Generale dei Musei e Scavi presso il [[Ministero della Pubblica Istruzione]] tra il [[1887]] e il [[1890]]. Protagonista e testimone diretto di un periodo straordinario dell'esplorazione archeologica di Roma, durante il quale la febbre edilizia fu pari soltanto a quella del secondo dopoguerra, in questa attività poté seguire tutti i numerosi ritrovamenti avvenuti nel corso dei lavori per Roma capitale, che descrisse con grande vivacità, come quello del [[Pugile in riposo]].
Nel decennio [[1868]]
== Gli studi ==
I risultati dei suoi studi sulla dislocazione dei monumenti antichi della città furono pubblicati tra il [[1893]] e il [[1901]] con il titolo
Le sue ricerche di archivio e bibliografiche furono pubblicate tra il [[1902]] e il [[1912]] nei quattro volumi della "Storia degli Scavi di Roma e le Notizie intorno alle Collezioni Romane di Antichità", mentre altri volumi riguardanti i ritrovamenti dall'anno [[1000]] al [[1879]] sono stati recentemente pubblicati in sei volumi più un settimo di indici tra il [[1989]] e il [[2002]].
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