Cemile Sultan: differenze tra le versioni

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{{Aristocratico
|nome = Cemile Sultan
|immagine = Cemile Sultan.jpg
|legenda =
|stemma =
|titolo = Sultana dell'impero ottomano
|sottotitolo =
|periodo =
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|data di nascita = [[17 agosto]] [[1843]]
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|data di morte = [[26{{Calcola febbraio]] [[età3|1915]]|2|26|1843|8|17}}
|luogo di morte = [[Istanbul]]
|sepoltura = [[Türbe]] di [[Abdülmecid I]]
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|coniuge 1 = Mahmud Celaleddin Pasha<br/>{{piccolo|(1858-1884, ved.)}}
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|figli = Fethiye Hanımsultan<br/>Sultanzade Besim Bey<br/>Sultanzade Mehmed Mahmud Celaleddin Bey<br/>Sultanzade Mehmed Sakıb Bey<br/>Ayşe ŞıdıkaŞadıka Hanımsultan<br/>Fatma Hanımsultan
|religione = [[Sunnismo|Islam sunnita]]
|motto =
|firma =
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|Nome = Cemile Sultan
|Cognome =
|PreData = [[{{turco ottomano]]: |جمیله سلطان}}, "''{{lett|bellezza radiosa''"}}
|Sesso = F
|LuogoNascita = Istanbul
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== Origini ==
Cemile Sultan nacque il 17 agosto 18531843 a [[Istanbul]], nel [[Palazzo di Beylerbeyi|Palazzo Beylerbeyi]]. Suo padre era il [[Sultani ottomani|sultano]] [[Impero ottomano|ottomano]] [[Abdülmecid I]] e sua madre una delle sue consorti, [[Düzdidil Hanim|Düzdidil Hanım]]. Aveva due sorelle maggiori, le gemelle Neyire Sultan e Münire Sultan, e una sorella minore, Samiye Sultan, tutte morte bambine.
 
Nel 1845 rimase orfana di madre e venne adottata da [[Rahime Perestu Sultan|Rahime Perestu Kadın]], prima moglie legale di Abdülmecid. Qualche anno dopo Rahime Perestu adottò anche [[Abdul Hamid II|Abdülhamid II]], figlio di Abdülmecid e della defunta [[Tirimujgan Kadin|Tirimüjgan Kadın]]. I due fratelli furono sempre molto vicini e Cemile fu politicamente influente durante i primi anni di regno di Abdülhamid<ref>{{Cita|Uluçay 2011, |p. 220-225}}.</ref><ref>Sakaoğlu 2008, p. 618.</ref><ref>{{Cita|Brookes 2010, |p. 134}}.</ref>.
 
Abdülmecid volle per tutti i suoi figli e figlie una formazione di alto livello e il più possibile completa, che comprendesse sia materie tradizionali, fra cui studi coranici, che occidentali. La formazione di Cemile iniziò nel 1847. Seguiva le lezioni insieme ai fratellastri [[Şehzade Mehmed Reşad]] e [[Murad V|Şehzade Murad]], al fratello adottivo [[Abdul Hamid II|Şehzade Abdülhamid]] e alle sorellastre [[Fatma Sultan (figlia di Abdülmecid I)|Fatma Sultan]] e [[Refia Sultan (figlia di Abdülmecid I)|Refia Sultan]]. Studiò, fra le altre materie, arabo, persiano e francese (diventata la lingua franca dell'era [[Tanzimat]]). Studiò anche musica tradizionale e occidentale e prese lezioni di pianoforte da una donna italiana, Teresa Romano.<ref>Kolay 2017, p. 681.</ref>
 
Cemile mostrò sempre un comportamento impeccabile, e per questo era la figlia favorita da suo padre, che la lodava continuamente<ref>{{Cita|Brookes 2010, |p. 134-142}}.</ref>.
 
== Matrimonio ==
Nel 1854, a undici anni, Cemile venne promessa in sposa a Mahmud Celaleddin Pasha, figlio di [[Ahmed Fethi Pascià|Ahmed Fethi Pasha]] e della sua prima moglie, Ayşe Şemsinur Hanım. Ahmed Fethi era all'epoca sposato con [[Atiye Sultan]], zia di Cemile.
 
Il matrimonio venne celebrato quattro anni dopo, il 17 maggio 1858 a [[Baltalimanı]], insieme a quello di una sorellastra di Cemile, [[Münire Sultan (figlia di Abdülmecid I)|Münire Sultan]]. Il costo della cerimonia venne aspramente criticato, perché l'[[esercito ottomano]] era appena stato pesantemente sconfitto in Montenegro e Creta era in rivolta.
Alla coppia venne assegnata come residenza uno dei due [[Università di Belle Arti Mimar Sinan|palazzi gemelli]] di [[Fındıklı (Beyoğlu)|Fındıklı]], che Abdülmecid aveva commissionato per lei e Münire e dove Cemile e suo marito consumarono il matrimonio l'11 giugno. La sua nuova suocera presentò a Cemile come dama di compagnia [[Nazikeda Kadın (consorte di Abdülhamid II)|Mediha Nazikeda Hanim]], che in seguito sarebbe divenuta una consorte del sultano [[Abdul Hamid II|Abdülhamid II]], fratellastro di Cemile, e Aliye Nazikeda Hanim, che divenne la terza moglie di [[Şehzade Yusuf Izzeddin]], figlio maggiore del sultano [[Abdul Aziz|Abdülaziz]] e cugino di Cemile. Inoltre, Cemile Sultan prese a servizio [[Nazikeda Kadin (consorte di Mehmed VI)|Emine Nazikeda Hanım]], futura consorte di [[Mehmet VI|Mehmed VI]], insieme alle sue sorelle Daryal e Naciye Hanım e alle cugine Amine, [[Rumeysa Aredba|Rumeysa]], Pakize, Fatma e Kamile Hanim. Il futuro Mehmed VI chiese a Cemile il permesso di sposare Nazikeda nel 1884, ma lei inizialmente rifiutò, accettando infine dopo un anno di insistenze, quando Mehmed giurò che, se non avesse potuto sposare Nazikeda, allora non si sarebbe mai sposato, e che, se lei fosse diventata sua moglie, non avrebbe preso altre consorti.
 
Il matrimonio fu felice. I due ebbero tre figli e tre figlie ed erano uniti anche in politica. Entrambi sostennero l'ascesa al trono e il regno di Abdülhamid II contro [[Murad V]] ed erano nemici del [[Gran visir dell'Impero ottomano|Gran Visir]] [[Mithat Pascià|Midhat Pasha]]. Cercarono di danneggiarlo in ogni modo lungo tutto il 1877, soprattutto sfruttando il suo supporto ai [[Giovani ottomani|Giovani Ottomani]]. Alla fine, riuscirono a farlo rimuovere e mandare in Europa. Venne invece nominato Gran Visir [[İbrahim Edhem PashaPascià|Ibrahim Edhem Pasha]].
 
Tuttavia, poco dopo, nel 1881, anche Mahmud Celaleddin perse il favore del sultano, che lo esiliò in [[Arabia Saudita]] e lo fece poi strangolare nel 1884. Sconvolta, Cemile per vent'anni si ritirò dalla vita di corte, ma alla fine si riappacificò con il fratello e riprese il suo posto<ref>{{Cita|Brookes 2010, |p. 142, 279, 286}}.</ref><ref>{{Cita|Sakaoğlu 2008, |p. 619}}.</ref><ref>Bardakçı, Murat (2008). Son Osmanlılar: Osmanlı hanedanı'nın sürgün ve miras öyküsü. İnkılâp. p. 283. ISBN 978-9-751-02616-3.</ref><ref>Princess Mevhibe Celâlettin (1987). Geçmiş zaman olur ki ...: Prenses Mevhibe Celalettin'in anıları. Çağdaş Yayınları. p. 10.</ref><ref>Shaw, Stanford J.; Shaw, Ezel Kural (1977). History of the Ottoman Empire and Modern Turkey: Volume 2, Reform, Revolution, and Republic: The Rise of Modern Turkey 1808-1975. ACLS Humanities E-Book. Cambridge University Press. p. 180. ISBN 978-0-521-29166-8.</ref>.
 
== Morte ==
Cemile Sultan morì il 26 febbraio 1915, a settantuno anni. Venne sepolta nel [[Türbe|mausoleo]] [[Abdülmecid I]] nella [[moschea di Yavuz Selim]]<ref>{{Cita|Uluçay 2011, |p. 224}}.</ref><ref>{{Cita|Sakaoğlu 2008, |p. 622}}.</ref>.
 
== Discendenza ==
Dal suo matrimonio, Cemile Sultan ebbe tre figli e tre figlie:<ref>Bardakçı, Murat (2008). Son Osmanlılar: Osmanlı hanedanı'nın sürgün ve miras öyküsü. İnkılâp. p. 165, 283. ISBN 978-9-751-02616-3.</ref><ref>{{Cita|Sakaoğlu 2008, |p. 453, 621}}.</ref><ref>Ertuğrul, Sara (1953). Cec̣miṣ zaman olur ki...anlatan Mevhibe Celalettin. M. Siralar Matbaasi. p. 15.</ref><ref>Kurşun, Zekeriya (2005). Üsküdar sempozyumu II: 12-13 Mart, 2004 : bildiriler. Üsküdar Belediye Başkanlığı. Üsküdar Belediyesi. p. 403. ISBN 978-975-92019-5-1.</ref><ref>Reşad, Ekrem; Osman, Ferid (1912). Musavver nevsâl-i Osmanî. pp. 77, 79.</ref><ref>Açba, Leyla (2004). Bir Çerkes prensesinin harem hatıraları. L & M. p. 67. ISBN 978-9-756-49131-7.</ref>
 
* Fethiye Hanımsultan (1859 - 22 marzo 1887). Sposò il [[colonnello]] Hayri Bey nel gennaio 1887, ma morì appena due mesi dopo. Sepolta nella [[Moschea di Fatih|moschea Fatih]].
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* Sultanzade Mehmed Mahmud Celaleddin Bey (dicembre 1864 - 1916). Gemello di Sultanzade Mehmed Sakıb Bey. Ebbe due consorti: la circassa Visalinur Hanim, da cui ebbe un figlio, Ziyaeddin Bey, e una figlia, Mevhibe Hanim, e Hayriye Hanım (morta nel 1934), da cui ebbe una figlia, Münire Hanim.
* Sultanzade Mehmed Sakıb Bey (dicembre 1864 - 1897). Fratello gemello di Sultanzade Mehmed Mahmud Celaleddin Bey. Ebbe due consorti: Vicdan Hanim (morta nel 1938), da cui ebbe una figlia, Şehime Hanim (morta nel 1915), e Dilbeşte Hanım, da cui ebbe una figlia, Emine Hanim (morta nel settembre 1926).
* Ayşe ŞıdıkaŞadıka Hanımsultan (20 settembre 1875 - 1938). Sposò in prime nozze, il 29 gennaio 1891, Hacı Bey Efendi, figlio del capo di stato maggiore Ferik Edhem Pasha, con una dote di 250.000 [[kuruş]]. Non ebbero figli. In seconde nozze sposò nel 1900 Ali Fuad Ürfi Pasha, figlio dell'ambasciatore ottomano in Austria, Ali Pasha, e nipote di [[Damat Gürcü Halil Rifat Pascià|Gürcü Halil Rifat Paşah]], marito di [[Saliha Sultan (figlia di Mahmud II)|Saliha Sultan]], zia di Cemile Sultan,; e suocero di [[Seniha Sultan]], sorellastra di Cemile Sultan, dal suo primo matrimonio. Da lui ebbe due figlie, Kerime Hanim e Naime Hanim. Morì in esilio a [[Nizza]] e venne sepolta nel [[cimitero di Bobigny]].
* Fatma Hanımsultan (1879 - 1890). Malata di [[tubercolosi]], venne assistita da [[Nazikeda Kadin (consorte di Mehmed VI)|Nazikeda Hanim]], che divenne poi consorte di [[Mehmet VI|Mehmed VI Vahdeddinin]].
Nel 2005, erano ancora in vita almeno quattordici suoi discendenti.
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Era molto somigliante a suo padre Abdülmecid I, con gli stessi occhi e lineamenti.
 
Era stimata e amata da tutti a corte, giudicata gentile, educata e intelligente. Non rideva mai a sproposito e riservava a ognuno il trattamento appropriato al suo rango, senza mancare mai di rispetto a nessuno<ref>{{Cita|Brookes 2010, |p. 142}}.</ref>.
 
== Onorificenze ==
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* Nella serie TV turca del 2017 ''[[Payitaht: Abdülhamid]]'', Cemile Sultan è interpretata dall'attrice turca Devrim Yakut.
 
== Ascendenza ==
{{Ascendenza|Cemile Sultan|[[Abdülmecid I]]|[[Düzdidil Hanim]]|[[Mahmud II]]|[[Bezmialem Sultan]]|8=[[Abdul Hamid I]]|9=[[Nakşidil Sultan]]|12=}}
 
== Note ==
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== Bibliografia ==
 
* Brookes,{{Cita libro|lingua=en|nome=Douglas Scott (2010). |cognome=Brookes|titolo=The Concubine, the Princess, and the Teacher: Voices from the Ottoman Harem. |anno=2010|editore=University of Texas Press.|cid=Brookes 2010|ISBN =978-0-292-78335-5.}}
* Sakaoğlu,{{Cita libro|lingua=tr|nome=Necdet (2008). |cognome=Sakaoğlu|titolo=Bu mülkün kadın sultanları: Vâlide sultanlar, hâtunlar, hasekiler, kadınefendiler, sultanefendiler. |anno=2008|editore=Oğlak Yayıncılık.|cid=Sakaoğlu 2008|ISBN =978-9-753-29623-6.}}
* Uluçay,{{Cita libro|lingua=tr|nome=Mustafa Çağatay (2011). |cognome=Uluçay|titolo=Padişahların kadınları ve kızları. |anno=2011|editore=Ötüken|città=Ankara: Ötüken.|cid=Uluçay 2011|ISBN =978-9-754-37840-5.}}
[[Categoria:Dinastia ottomana]]