Diffusione dell'aikido in Italia: differenze tra le versioni
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Funzionalità collegamenti suggeriti: 2 collegamenti inseriti. Etichette: Modifica visuale Modifica da mobile Modifica da web per mobile Attività per i nuovi utenti Suggerito: aggiungi collegamenti |
|||
| (50 versioni intermedie di 33 utenti non mostrate) | |||
Riga 1:
{{torna a|Aikido}}
I periodi significativi di evoluzione, crescita e sviluppo dell'
#Periodo precedente all'arrivo in Italia (1964) del M°
Sono gli anni della ricerca di un riferimento sicuro dal quale attingere la conoscenza dell'Arte. È il periodo degli entusiasmi pionieristici ed è ancora maggiormente orientato all'Aiki-budô (合気武道) degli [[anni #Periodo dal 1965 fino al 1978. Costituzione della
È il periodo responsabile di un salto di qualità nella pratica aikidoistica italiana dovuta all'arrivo del M° #Periodo dal 1979 al 2004. Negli anni che seguono l'erezione ad
Il fenomeno della [[#Periodo_dal_1979_al_2004|frammentazione dell'aikido]] in varie e sempre più numerose organizzazioni di pratica aikidoistica, inizia a diventare sensibile anche in Italia. #Periodo contemporaneo a partire dal 2004. A partire da questa data, da un lato si assiste ai decessi di alcuni aikidoisti italiani pionieri storici dell'aikido in seno all'Aikikai d'Italia ed all'insorgere di un gravissimo impedimento di salute che ha colpito l'insegnante giapponese
Nel frattempo, mentre l'Aikikai d'Italia compiva questo suo ultraquarantennale percorso ricco di positivi sviluppi, altre organizzazioni di pratica aikidoistica nascevano dall'occasionale distacco di aikidoisti provenienti dall'Aikikai d'Italia, crescendo e sviluppandosi a loro volta sul territorio italiano con alterne fortune fino a raggiungere anch'esse, nell'ultimo periodo contemporaneo, la loro piena maturità come organizzazioni di pratica aikidoistica, talune mantenendosi subordinate all'Aikikai Foundation del Giappone, altre rendendosi indipendenti da essa.
== Storia delle origini e dell'evoluzione dell'aikido in Italia ==
=== Periodo precedente al 1964 ===
La pratica aikidoistica di questo periodo<ref>Fonte: {{en}} [http://www.aikidojournal.com/encyclopedia?entryID=312 Enciclopedia of Aikido] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20110513114029/http://www.aikidojournal.com/encyclopedia?entryID=312 |data=13 maggio 2011 }}</ref> ruotò essenzialmente attorno alla figura del Prof. [[Salvatore Mergè]], a partire dal 1946, anno in cui questi fece ritorno in Italia dal Giappone ove aveva soggiornato numerosi anni per lavoro ed in quel periodo aveva praticato come ''sotodeshi'' all'Hombu [[Dojo]] Aikikai di Tokyo, allievo diretto di Ueshiba Morihei. Quando negli anni
Ma fu solamente a partire dal 1959, in occasione di uno stage che il M° ''Tadashi Abe'' tenne quell'anno a Sanremo, che si accese in Italia un più vasto interesse per l'aikido, grazie anche alla preziosa azione di divulgazione operata dalla scultrice giapponese ''Haru Onoda'' [[Diffusione dell'aikido in Europa#Istruttori giapponesi giungono in Europa|(vedi tabella)]] che in quegli anni stava frequentando l'Accademia di Belle Arti di Roma e collaborava con il prof. Mergè nella presentazione dell'aikido in Italia.<br/>▼
La Sig.na ''Haru Onoda'' era stata in Giappone un'allieva diretta di Ueshiba Morihei che le conferì personalmente il grado di ''shodan'' (cintura nera 1º dan) e può a tutti gli effetti essere considerata un pioniere ''giapponese'' dell'aikido italiano. Nel 1969 ritorna definitivamente in Giappone dopo essersi prodigata per oltre un decennio non solo per la diffusione dell'aikido in Italia, ma soprattutto per il suo corretto intendimento.<br />▼
Fra gli anni 1961 e 1964 gli aikidoisti italiani ebbero contatti anche con i maestri giapponesi ''Mutsuro Nakazono'' e ''Masamichi Noro'' giunti dal Giappone in Europa e stabilitisi in Francia. Occasionalmente ebbero modo di avvalersi anche degli insegnamenti di ''Hirokazu Kobayashi'' che saltuariamente effettuava dei viaggi dal Giappone in Europa.▼
▲Ma fu solamente a partire dal 1959, in occasione di uno stage che il M°
==== 8 febbraio 1964: iniziano in Italia i primi corsi regolari di aikido. ====▼
▲La Sig.na
Nel febbraio del 1964 giunse per turismo in Italia dagli U.S.A. il giovane M°. ''Motokage Kawamukai'', diciottenne, allora solo ''shodan'' (cintura nera 1º dan) dell'Hombu Dojo Aikikai di Tokyo ma che in America aveva già aiutato a fondare l'Aikikai dell'Illinois e di New York. Il M° Kawamukai tramite il ''M° Tommaso Betti-Berutto'', pioniere italiano del Judo, entrò in contatto a Roma con la Sig.na Onoda [[Diffusione dell'aikido in Europa#Istruttori giapponesi giungono in Europa|(vedi tabella)]] che già fin dalla fine degli anni 50 si prodigava nell'insegnamento dell'aikido in Roma ed il giorno 8 febbraio 1964 iniziò a tenere un corso regolare di aikido presso la palestra "S.S. Monopoli Judo", diretta da Danilo Chierchini che fu poi a lungo direttore della Scuola Centrale di Roma dell’Aikikai d'Italia e successivamente Presidente dell’Aikikai d'Italia stessa. Nell'estate di quell'anno il Maestro ''Kawamukai'' e la signorina ''Onoda'', visti gli ottimi risultati del corso appena intrapreso e le buone prospettive esistenti, anche consigliati dal M°. ''Hirokazu Kobayashi'' [[Diffusione dell'aikido nel mondo#Ramificazione_del_lignaggio_in_differenti_stili_e_scuole_personali|(vedi tabella)]] che in quei giorni si trovava di passaggio a Roma, decidono di segnalare all'Hombu Dojo Aikikai la promettente situazione italiana suggerendo l'invio in Italia di un maestro giapponese di elevato livello.▼
▲Fra gli anni 1961 e 1964 gli aikidoisti italiani ebbero contatti anche con i maestri giapponesi
==== 26 ottobre 1964: arriva in Italia il maestro ''Hiroshi Tada'' ====▼
Nell'estate del 1964 su proposta del M°. Kawamukai e della Sig.na Onoda<ref>Fonte: [http://www.aikikai.it/riviste/3601/htm/07-SchedaAikikai.htm "La scheda dell'Aikikai d'Italia" dalla rivista "Aikido XXXVI-1, gennaio 2005"]</ref> il Sig. ''Danilo Chierchini'', istruttore della ''palestra di judo dei Monopoli di Stato'' in Roma dove già si tenevano i primi corsi di aikido sotto la guida del M°. Kawamukai e della Sig.na Onoda, inviò al M° ''Tada Hiroshi'' [[Diffusione dell'aikido in Europa#Istruttori giapponesi giungono in Europa|(vedi tabella)]], 7° dan dell'Aikikai di Tokyo con la qualifica di ''Shihan'' (imitabile), una formale lettera di invito a trasferirsi in Italia per l'insegnamento dell'aikido.<ref>Fonte: [http://www.aikikai.it/riviste/3601/htm/05BioAikikai1.htm#_ftnref2 "Biografie: L'Aikikai d'Italia, parte I" dalla rivista "Aikido XXXVI-1, gennaio 2005"]</ref> <br />▼
Il M° Tada accettò e su mandato dell'''Hombu Dojo dell'Aikikai di Tokyo'' il 26 ottobre 1964 arrivò in Italia con la missione ufficiale di diffondere l'aikido in Europa e di realizzare nel continente europeo le strutture organizzative idonee a garantire che lo svolgimento della pratica aikidoistica si mantenesse sotto il pieno controllo dell'''Hombu Dojo dell'Aikikai di Tokyo'', in quanto in quegli anni la pratica dell'aikido in Europa e specialmente in Francia dopo il ritorno in Giappone di ''Tadashi Abe'' [[Diffusione dell'aikido nel mondo#Il_lignaggio_dell.27aikido_in_Giappone:_gli_allievi_diretti_del_Fondatore|(vedi tabella)]] avvenuto nel 1960,<ref>Fonte: {{en}} [http://www.aikidojournal.com/encyclopedia?entryID=201 Encyclopedia of Aikido, "history of Aikido in France"]</ref> si stava sviluppando ancora liberamente, priva di quel controllo e coordinamento da parte delle gerarchie giapponesi auspicato dall'Aikikai di Tokyo.<ref>Fu solo con la costituzione nel 1975 della E.A.F (''European Aikido Federation'') e della I.A.F. (''International Aikido Federation''), che l'Aikikai Foundation riuscì a realizzare una specifica struttura europea di controllo della pratica dell'aikido, nell'ambito della creazione di una più ampia struttura internazionale. Non riuscirà più però a porre sotto il suo completo controllo la pratica dell'aikido nel mondo, così come non vi riuscì nel Giappone stesso.</ref>▼
▲Nel febbraio del 1964 giunse per turismo in Italia dagli U.S.A. il giovane M°.
▲Nell'estate del 1964 su proposta del M°. Kawamukai e della Sig.na Onoda<ref>Fonte: [http://www.aikikai.it/riviste/3601/htm/07-SchedaAikikai.htm "La scheda dell'Aikikai d'Italia" dalla rivista "Aikido XXXVI-1, gennaio 2005"]</ref> il Sig.
▲Il M° Tada accettò e su mandato dell
=== Periodo dal 1965 al 1978 ===
Con l'avvento in Italia di
È quindi terminato il periodo in cui saltuariamente ed a distanza di lunghissimo tempo fra una volta e l'altra, solo alcuni ardenti appassionati venivano individualmente a contatto con gli insegnanti giapponesi in occasione di sporadici incontri di uno o comunque di pochi giorni di pratica, per lasciare il posto ad una pratica aikidoistica sistematica ed organizzata, che può contare sull'assidua e costante presenza sul territorio italiano del maestro Tada, il quale si prodiga in continui spostamenti da città in città per portare il proprio insegnamento presso i nascenti gruppi di pratica. ==== Anno 1965: arriva in Italia il maestro
Arriva in Italia su esplicita richiesta del suo maestro
==== Anno 1967: arriva in Italia il maestro
Nell'estate del 1967 arriva nella città di Torino su esplicita richiesta del suo maestro
==== Anno 1968: iniziano gli stages annualmente ricorrenti del
Da quest'anno il
Nell'agosto del 1968 il M°
Questo corso estivo si svolse nell'arco delle tre settimane centrali del mese di agosto come tutti quelli che si tennero negli anni successivi fino ai primi anni settanta e fu impregnato di quello spirito pionieristico che faceva sopportare allenamenti di ben otto ore giornaliere per tutta la durata del corso.
==== Anno 1969: si forma la ''prima generazione'' di cinture nere italiane ====▼
Questo primo appuntamento estivo è da ricordare anche perché registrò la visita di un ospite di eccezionale importanza, il compianto maestro venerabile [[Taisen Deshimaru|Deshimaru Taisen]] (1914-1982), Primo Patriarca in Europa del [[Soto Zen|Buddhismo Sōtō Zen]], che da pochissimo tempo era arrivato in Francia (1967) quale inviato ufficiale della scuola giapponese buddhista di tradizione Sōtō Zen, con la missione della diffusione del Buddhismo Zen in Europa.
L'anno accademico 1968/1969 merita di essere ricordato anche perché nell'arco di quest'anno il M° Tada Hiroshi rilasciò in Italia i primi certificati con il grado aikidoistico di ''Shodan'' (cintura nera 1º dan) ad un primo gruppo di suoi allievi che lo avevano seguito assiduamente in quegli anni. In quell'epoca, ancora semipionieristica, non esisteva la possibilità di inoltrare una "domanda di esame" per la cintura nera ed era solamente il M° Tada che, nel momento in cui riteneva che un suo allievo avesse completato la preparazione necessaria, decideva a proprio insindacabile giudizio di conferirgli il grado di ''Shodan''.<br /> Il primo gruppo di aikidoisti italiani che in quell'anno accademico ricevettero dal M° Tada Hiroshi il grado di ''Shodan'' riconosciuto ufficialmente dall'Hombu Dojo Aikikai, furono:<ref>Fonte: "Da cintura bianca a cintura nera", di ''Tommaso Betti-Berutto'', 5ª edizione, "Centro Judoista Sakura", 1970 Roma</ref><br />▼
''Bosello Claudio'' (Milano), ''Burkhard Bea'' (Napoli), ''Chierchini Carla'' (Roma), ''Chierchini Danilo'' (Roma), ''Cesaratto Gianni'' (Roma), ''De Compadri Fausto'' (Mantova), ''De Giorgio Sergio'' (Roma), ''Della Rocca Vito'' (Salerno), ''Esposito Brunello'' (Napoli), ''Immormino Ladislao'' (Torino), ''Infranzi Attilio'' (Cava dei Tirreni), ''Lusvardi Francesco'' (Mantova), ''Macaluso Marisa'' (Mantova), ''Peduzzi Alessandro'' (Milano), [[Utente:Claudio Pipitone|''Pipitone Claudio'']] (Torino), ''Ravieli Alfredo'' (Roma), ''Sabatino Nunzio'' (Napoli), ''Sciarelli Guglielmo'' (Napoli), ''Veneri Giorgio'' (Mantova)▼
▲L'anno accademico 1968/1969 merita di essere ricordato anche perché nell'arco di quest'anno il M° Tada Hiroshi rilasciò in Italia i primi certificati con il grado aikidoistico di ''Shodan'' (cintura nera 1º dan) ad un primo gruppo di suoi allievi che lo avevano seguito assiduamente in quegli anni. In quell'epoca, ancora semipionieristica, non esisteva la possibilità di inoltrare una "domanda di esame" per la cintura nera ed era solamente il M° Tada che, nel momento in cui riteneva che un suo allievo avesse completato la preparazione necessaria, decideva a proprio insindacabile giudizio di conferirgli il grado di ''Shodan''.
==== Anno 1970: nasce ''l'Aikikai d'Italia'', la principale organizzazione aikidoistica italiana ====▼
Il primo gruppo di aikidoisti italiani che in quell'anno accademico ricevettero dal M° Tada Hiroshi il grado di ''Shodan'' riconosciuto ufficialmente dall'Hombu Dojo Aikikai, furono:<ref>Fonte: "Da cintura bianca a cintura nera", di Tommaso Betti-Berutto, 5ª edizione, "Centro Judoista Sakura", 1970 Roma</ref>
▲
Il 10 aprile 1970 il M° ''Tada Hiroshi'' fonda la ''Accademia Nazionale Italiana di Aikido Aikikai d'Italia''<ref>costituita in Roma con atto pubblico del 10 aprile 1970, nr. di repertorio 49479 a rogito del notaio Italo Gazzilli</ref>▼
▲==== Anno 1970: nasce
▲Il 10 aprile 1970 il M°
che viene subito riconosciuta dall'Aikikai Foundation del Giappone quale unica organizzazione autorizzata dall'Ente giapponese all'organizzazione della pratica dell'aikido in Italia.<ref>Attestato di riconoscimento del 25/11/1970 tradotto in lingua italiana con certificato di autenticità nr. 681 del 16/06/1971 emesso dall'Ambasciata del Giappone in Roma ed autenticato dall'Ufficio del Ministero degli Affari esteri italiano in data 23/06/1971.</ref>
Il 6 novembre dello stesso anno si riunisce il comitato promotore dell'Aikikai d'Italia per deliberare il cambiamento della denominazione in
Questo evento costituisce una pietra miliare della storia dell'aikido italiano, in quanto segna l'avvio di una nuova era, più organizzata ed efficace, della gestione della pratica aikidoistica italiana da parte della struttura facente capo ai maestri giapponesi ufficialmente riconosciuti dall
==== Anno 1971: arriva in Italia il maestro
Nel luglio del 1971 arrivò a Milano il Sig.
==== Anno 1972: l'Aikikai d'Italia apre la sua prima (ed unica) succursale in Italia
Nel gennaio 1972 il Dojo accademico di Torino della
==== Anno 1973: il maestro
Nel 1973, ritenendo conclusa la sua missione in Italia, il maestro Tada Hiroshi fa ritorno in Giappone rientrando nei ranghi degli istruttori ufficiali dell'Hombu Dojo Aikikai, ai vertici della gerarchia didattica giapponese. Da tale data mantiene in Italia ed in Europa
==== Anno 1974: arriva in Italia il maestro
Nel luglio 1974 arrivò in Italia il
==== Anno 1974: nasce un gruppo di aikido nella F.I.L.P.J. (Federazione Italiana Lotta Pesi Judo). ====
Fungerà da polo di aggregazione per alcuni gruppi italiani di pratica aikidoistica.<br />
In questi anni il numero dei gruppi italiani che non aderiscono all'Aikikai d'Italia è in continuo aumento. All'interno di questi gruppi però, la maggioranza dei praticanti non ha ancora raggiunto una propria autonoma maturità tecnica e sente la necessità di essere assistita da maestri giapponesi esperti, per poter avanzare nell'apprendimento dell'Arte.<br />Gli aikidoisti italiani praticanti in seno alla F.I.L.P.J. (federazione riconosciuta dal C.O.N.I.) si rivolgono ad alcuni maestri giapponesi che erano stati allievi diretti del Fondatore e che mostrano disponibilità a portare il loro insegnamento in Italia. Fra questi vi sono i maestri
==== Anno 1975: il
Nell'ottobre 1975 per la prima volta il
==== Anno 1977: U.I.S.P. (Unione Italiana Sport Popolare), accordo di collaborazione con l
Nell'estate 1976 l
==== Anno 1978: l
La costituzione dell'Aikikai d'Italia in associazione, sebbene ancora priva del riconoscimento della persona giuridica, consentì di attivare le procedure previste dalla legge italiana al fine di ottenere dallo Stato Italiano il riconoscimento giuridico che, dopo un tentativo infruttuoso presso il Ministero della Pubblica Istruzione dell'epoca, ebbe infine successo presso il
==== Anno 1978: arriva per la prima volta in Italia il M°
In quest'anno il M°
Già fin dal 1971
=== Periodo dal 1979 al 2004 ===
*Frattura anche in Italia fra "
Alcune considerazioni preliminari sono necessarie al fine di poter valutare e giudicare in modo appropriato il notevole incremento delle divisioni che nel tempo si sono succedute negli ambienti aikidoistici italiani fino a raggiungere, in questo periodo storico, proporzioni ragguardevoli.<br />Infatti in questo periodo la pratica aikidoistica si va progressivamente e sensibilmente frammentando sempre più in organizzazioni che, nella maggior parte dei casi, non avendo sul nascere la forza di sopravvivere autonomamente, entrano a far parte di associazioni e federazioni nazionali affini, riconosciute dal C.O.N.I., in grado di mettere a loro disposizione il supporto di una struttura organizzativa consentendo loro al contempo di svolgere l'attività aikidoistica in modo autonomo, libero da politiche gestionali che esorbitano dall'interesse primario di una genuina pratica aikidoistica.<br />
Questo fenomeno ha le proprie motivazioni ed affonda le proprie radici nel dilemma che generalmente colpisce la trasmissione di qualsiasi arte e conoscenza umana nel momento in cui essa si diffonde, cresce e diventa facilmente accessibile a tutti. Il dilemma consiste nella dicotomia
==== Fine anni '70: nasce la U.I.A. (Unione Italiana d'Aikido) ====
A cavallo fra gli ultimi anni '70 ed i primissimi anni '80, per iniziativa di
Questa sua origine d'ispirazione del tutto occidentale, indipendente dalla gerarchia dei maestri giapponesi e dalla loro iniziativa di diffusione dell'aikido in Europa per conto dell'Aikikai Foundation, fu dovuta ad un suggerimento del maestro francese
==== Anno 1980: nasce la "
A seguito della presentazione dello
==== Anno 1983: nasce la L.I.A. (Lega Italiana d'Aikido) ====
*La F.E.A./E.A.F. ratifica le sovrapposizioni di competenze all'interno del proprio ambito.
La frammentazione dell'organizzazione della pratica dell'aikido fu e resta tutt'oggi (2008) un fenomeno generalizzato in tutta Europa, dal quale anche l'Italia fu contagiata, nonostante l'eccellente risultato raggiunto dal maestro
==== Anno 1984: la U.I.A. (Unione Italiana d'Aikido) esce dalla U.E.A. ====
Nel 1984 la U.I.A. (Unione Italiana d'Aikido) esce dalla U.E.A. (Union Européenne d'Aïkido) per aderire alla scuola
In quest'anno il Maestro
In quest'anno il fondatore della scuola Takemusu Aiki Iwama Ryu, maestro Morihiro Saito, per la prima volta giunge in Italia, a Osimo, in Provincia di Ancona, invitato ed ospitato dal M.
▲==== Anno 1985: arriva per la prima volta in Italia il maestro ''Morihiro Saito'' ====
Nel 1985
==== Anno 1990: nasce l'A.I.A. (Associazione Italiana Aikido) della scuola Kobayashi Aikido ====
▲In quest'anno il fondatore della scuola Takemusu Aiki Iwama Ryu, maestro Morihiro Saito, per la prima volta giunge in Italia, a Osimo, in Provincia di Ancona, invitato ed ospitato dal M. ''[[Paolo Corallini]]'' (il quale lo inviterà ogni anno fino al 2002,anno della morte del Maestro) per portare ufficialmente e personalmente il suo stile di aikido a dei gruppi di aikidoisti italiani. A partire dalla metà degli anni '80 inizia a diffondersi concretamente anche in Italia lo stile di Aikido Takemusu Aiki Iwama Ryu, principalmente per opera del Maestro ''[[Paolo Corallini]]''. In questi anni il M. ''[[Paolo Corallini]]'' ha occasione di conoscere il maestro Morihiro Saito durante il suo primo viaggio in Giappone nel 1984. Subito colpito dallo stile del maestro, il quale era uno dei più assidui allievi del Fondatore (con il quale praticò a lungo durante il periodo che Ueshiba Morihei trascorse nella cittadina di Iwama), Paolo Corallini divenne suo allievo ed iniziò con lui un nuovo cammino lungo la "Via" dell'apprendimento dell'Arte.
▲Nel 1985 ''[[Paolo Corallini]]'', a capo della sua nuova associazione [[Iwama Ryu]] Italy, invita il maestro a tenere un corso in Italia e Morihiro Saito ha così la sua prima occasione per farsi conoscere di persona presso gli aikidoisti italiani, che reitererà una volta all'anno per diverso tempo su costante invito del M. Corallini il quale a sua volta si recava periodicamente ad Iwama per studiare lo stile Takemusu Aiki direttamente alla fonte.
Anche la scuola dello stile [[Diffusione dell'aikido nel mondo#Ramificazione del lignaggio in differenti stili e scuole personali|
▲Anche la scuola dello stile [[Diffusione dell'aikido nel mondo#Ramificazione del lignaggio in differenti stili e scuole personali|''Kobayashi Aikido'']] cresce e si diffonde sensibilmente in Italia. Questo stile di aikido, fondato da ''Hirokazu Kobayashi'' (1929–1998), un allievo diretto di Morihei Ueshiba che fin dalla metà degli anni '60 aveva iniziato a compiere a titolo personale numerosi viaggi in Europa per diffondere l'aikido, nel 1982 assume in Giappone la struttura di scuola autonoma e da allora questa nuova organizzazione ha cercato di strutturarsi anche all'estero: il 3 febbraio 1990 alcuni allievi italiani del maestro ''Hirokazu Kobayashi'', guidati dalla cintura nera ''Giampietro Savegnago'', diedero vita a questa nuova associazione italiana per la pratica e la diffusione del ''Kobayashi Aikido'' in Italia.<ref>Fonte: sito dell' [http://www.aikido.it/pages/chisiamo.html A.I.A. (Associazione Italiana Aikido)]</ref>.
All'inizio degli anni '90 Morihiro Saito Sensei riconosce l'Associazione [[Iwama Ryu]] Italy del M.
▲==== Anni 1990-1992: il M° ''Morihiro Saito'' estende la propria influenza in Italia ====
Nel Agosto del 1992 il Maestro Morihiro Saito conferisce al maestro Giorgio Oscari già in possesso dell massimo livello di Bukiwaza 5 Mokuroku, l'autorizzazione ad esaminare per suo conto i gradi Bukiwaza.<ref>{{Cita web|lingua=it-IT|autore=aikidoiwamaryu|url=https://atago.it/giorgio-oscari/|titolo=Giorgio Oscari|sito=ATAGO|accesso=2025-02-25}}</ref>
▲All'inizio degli anni '90 Morihiro Saito Sensei riconosce l'Associazione [[Iwama Ryu]] Italy del M. ''[[Paolo Corallini]]'' come il solo gruppo che lo rappresenta nel territorio italiano, e il M. ''[[Paolo Corallini]]'' è l'unico a poter conferire direttamente gradi Iwama Ryu firmati da Morihiro Saito Sensei. Il M. ''[[Paolo Corallini]]'', assieme ad Ulf Evenas (Svezia) possiede il più alto grado che Morihiro Saito Sensei abbia mai conferito dalla nascita del sistema Iwama Ryu, il 7° Dan Shihan. Negli anni a venire scuola Takemusu Aiki Iwama Ryu del maestro Morihiro Saito trova in Italia un fedele allievo anche nel M° Giorgio Oscari, già responsabile del settore aikido nella federazione F.I.K.T.E.D.A. (F.I.L.P.J.) che aderisce al C.O.N.I. ''Giorgio Oscari'' avanzava nello studio dell'aikido recandosi anche lui periodicamente in Giappone per ricevere gli insegnamenti del ''Takemusu Aiki'' direttamente dal maestro [[Morihiro Saito]] presso il suo Dojo di Iwama e nell'anno 1990 anche ''Giorgio Oscari'' invita il maestro ''Morihiro Saito'' in Italia per tenere dei corsi di ''Takemusu Aiki'' alla F.I.L.P.J..<br />Nel 1992 il M° ''Giorgio Oscari'' ospita presso il suo Dojo di Modena il M° ''Saito'' per un corso di perfezionamento, rafforzando la pratica del ''Takemusu Aiki Iwama Ryu'' presso la federazione F.I.L.P.J.
==== Anno 1998: nasce l'A.D.O.-U.I.S.P. (Area Discipline Orientali - U.I.S.P.) ====
Nel 1976 la U.I.S.P. aveva già stretto un rapporto di collaborazione con l
=== Periodo contemporaneo ===
Nel nuovo millennio la pratica dell'aikido in Italia può considerarsi giunta alla sua maturità: le attività aikidoistiche dell
*Già nel giugno 1994 era mancato il M°
*Nell'anno 2004 vengono a mancare in un ristrettissimo arco di tempo altri tre pionieri l'aikido italiano:
* Nel 2005 nasce in Italia l'associazione Iwama Shin Shin Aiki Shurenkai. Il responsabile nazionale è il Maestro Alessandro Tittarelli Shihan, che già dal giugno del 1984 seguiva gli insegnamenti del Maestro Saito. Tale associazione è l'estensione italiana dell'Iwama Shinshin Aiki Shurenkai Shinshin Aiki Juku di Iwama, fondata nel 2004 da Hitohiro Saito Sensei dopo essersi staccato dall'Aikaki Foundation. Oggi vi sono numerosi dojo in Italia che, sotto la guida del Maestro Tittarelli, seguono tale scuola dove viene praticato l'Aikido Dentō Iwama Ryu (Dentō Iwama ryu significa, infatti: la scuola tradizionale di Iwama).
*Il 31 marzo 2005 muore
*Il 15 febbraio 2011 muore ''Fausto De Compadri'', un pioniere dell'aikido italiano formatosi nelle file dell'''Aikikai d'Italia''. Successivamente è passato alla Federazione Italiana Judo, Lotta, Karate e Arti Marziali (F.I.J.L.K.A.M.) dove dall'anno 2006 ha ricoperto la Direzione Tecnica del Settore Aikido di detta federazione e dal 2007 l’incarico di Presidente della Commissione Nazionale▼
*Nel 2007 Il Maestro Giorgio Oscari fonda Association Takemusu Aiki Giorgio Oscari, con l'obbiettivo di diffondere il Takemusu Aikido come da lui appreso dal suo Maestro Morihiro Saito.
*Poco dopo, il 22 febbraio 2011 viene a mancare anche il Maestro ''Giovanni Gerbi'', un altro pioniere dell'aikido in Italia, che iniziò la pratica nel 1967 con maestri del calibro di Andrè Noquet, Kawamukai, Kobajashi, Noro e Filippini. Nel 2007, in occasione della celebrazione dei suoi 40 anni di aikido, ricevette il grado di 5° Dan Shin Shin Aikido da Hitohiro Saito sensei, figlio di Morihiro Saito sensei.▼
▲*Il 15 febbraio 2011 muore
▲*Poco dopo, il 22 febbraio 2011 viene a mancare anche il Maestro
Questo tipo di accadimenti che seguono da vicino il raggiungimento di gradi dan elevati (5°dan ed oltre) da parte di numerosi allievi delle generazioni più giovani di aikidoisti, segna l'avvio di un periodo di mutamento degli equilibri storici di potere e gerarchici, sia nell'Aikikai d'Italia sia in altre organizzazioni italiane di pratica aikidoistica.
==== Anno 2009: il maestro
L'anno 2009 vede il ritorno all'aikido del M° Kaoru Kurihara (allievo del M° Tada) che era già stato in precedenza (dal 1990 al 1996) direttore didattico del Dojo centrale dell'Aikikai d'Italia, portandone il numero degli iscritti a quasi 400.
Kaoru Kurihara visita
Nel 1996
Nel settembre del 2009 il suo ritorno all'insegnamento dell'aikido in Italia.
Riga 152 ⟶ 170:
L'Aikido Tendoryu è stato fondato dal [[Kenji Shimizu|Maestro Kenji Shimizu]], uno degli ultimi allievi diretti e uchi deshi del fondatore. Il [[Kenji Shimizu|Maestro Shimizu]] affida al maestro Massimiliano Gandossi di Milano, che si reca in Giappone per studiare sotto la guida del Maestro e lo segue nei diversi seminari in Europa, la guida della delegazione Italiana<ref>[http://www.tendoryu.it associazione Tendoryu Italia]</ref> e nel mese di luglio 2011 ha tenuto il suo primo seminario in Italia organizzato a Milano dalla associazione Tendoryu Italia.
==
<references
== Voci correlate ==
* [[Morihei Ueshiba]]
* [[
* [[Dō
* [[arti marziali giapponesi]]
Riga 165 ⟶ 183:
==Collegamenti esterni==
<!-- NON inserire link di dojo o palestre private, né associazioni minori, è considerato SPAM e saranno rimossi -->
| |||