Rodolfo Valentino: differenze tra le versioni

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|Nazionalità = italiano
|NazionalitàNaturalizzato =
|Immagine = Rudolph Valentino - A Pictorial History of the Silent Screen.jpg
|Didascalia = Rodolfo Valentino nel 1925
}}
Fu uno dei più grandi [[Divo|divi]] del [[Film muto|cinema muto]] della sua epoca, noto anche per esser stato il [[sex symbol]] di quegli anni, tanto che gli fu dato l'appellativo di ''Latin Lover''. Nonostante l'ineguagliabileil successo negli Stati Uniti, Valentino non avviò mai le pratiche per la naturalizzazione, conservando la nazionalità italiana fino alla morte, avvenuta a soli trentuno anni.
 
== Biografia ==
=== Famiglia ===
Terzo di quattro figli (Beatrice, Alberto e Maria erano i suoi fratelli), era nato a [[Castellaneta]], invicino [[Taranto]], nell'allora [[provincia di TarantoLecce]], da padre italiano, Giovanni Guglielmi, un [[Medicina veterinaria|veterinario]] ex capitano di cavalleria, originario di [[Martina Franca]], appassionato d'[[araldica]] (i suoi studi lo convinsero di essere imparentato a certi nobili papalini e decise, di conseguenza, di aggiungere al proprio cognome il titolo ''"di Valentina D'Antonguella''"), e da madre francese ma di origine torinese, Marie Gabrielle Bardin (Bardini poi francesizzato in Bardin), [[dama di compagnia]] della [[marchese|marchesa]] del posto.
 
=== Studi ===
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|titolo=Primo sex-symbol
|contenuto=[[File:Rodolfo Valentino-Commons.jpg|center|200px|Rodolfo Valentino]]<br />
Di una bellezza considerata straordinaria, Rodolfo Valentino era dotato di un fascino magnetico e ambiguo che ne faceva un ''latin lover'' e un ''tombeur de femmefemmes'' quanto mai moderno e differente dai modelli - un po' stereotipati e per certi versi datati - di un [[Giacomo Casanova|Casanova]] o di un [[Don Giovanni]]; sotto questo aspetto fu anche uno dei primi ''sex symbol'', se non addirittura un vero e proprio ''oggetto del desiderio'', destinato al ''culto di massa''.<br />
Questo suo fascino - oltre che gli indubbi meriti di attore, in un'epoca in cui il cinema muoveva ancora tutto sommato i primi passi - lo consegnerà alla leggenda.}}
 
A [[Castellaneta]] frequentò le classi elementari, per proseguire gli studi dapprima ([[1904]]) a [[Taranto]], dove si trasferì con la sua famiglia in un appartamento sito in via Massari 16, casa del suo migliore amico Vincenzo Albano, e poi ([[1906]]) a [[Perugia]], anche in seguito alla difficile situazione che si ebbe dopo la prematura morte del padre, presso l'ONAOSI (Opera Nazionale Assistenza Orfani Sanitari Italiani), dove rimase tre anni. Il caso vuole che in collegio fu ricordato come "bruttarello" e fu spesso preso in giro per l'accentuata forma a punta delle sue orecchie. Dal collegio fu radiato a causa della sua indisciplina. Nel [[1909]] tentò di entrare all'[[Istituto Tecnico Commerciale Paolo Sarpi|Istituto Nautico]] di [[Venezia]], ma fu scartato per problemi fisici e di vista. Si diplomò a [[Genova]] in agraria, nell'Istituto "Bernardo Marsano" di [[Sant'Ilario (Genova)|Sant'Ilario]], e infine tornò a Taranto.
 
=== L'esperienza a Parigi e l'emigrazione in America ===
Dopo qualche mese a Taranto partì in vacanza per [[Parigi]]. Qui si diede alla vita frivola;: ben presto rimase senza denaro e fu costretto a chiedere aiuto economico alla famiglia per poter tornare a casa. Questa esperienza non fu poidel cosìtutto negativainfruttuosa, poiché affinògli permise di affinare le sue doti di ballerino. Ritornato a Taranto, decise di partire per l'Americagli perStati avverareUniti ilin suocerca di sognofortuna. Ad aumentare il fascino dell'del Nord America su Rodolfo contribuirono anche i racconti dei successi del musicista tarantino [[Domenico Savino]], che, anni addietro,prima era partito: per l'America. Ii Guglielmi conoscevano bene la famiglia Savino e la sorella di Domenico talvolta raccontava a Rodolfo della fama del fratello.
 
Nel [[1913]], così, si imbarcò sul mercantile <nowiki>''Cleveland''</nowiki> e raggiunse [[New York]] il 23 dicembre dello stesso anno<ref>{{Cita news|autore=Nicola Antonio Imperiale|titolo=Storie di Puglia – Rodolfo Valentino, l’attore del cinema americano che veniva dalla Puglia|pubblicazione=https://www.bari-e.it/storie-di-puglia/storie-di-puglia-rodolfo-valentino-lattore-del-cinema-americano-che-venne-dalla-puglia/}}</ref>. Nuovamente Rodolfo rimase in breve tempo al verde e quindi iniziò ada intraprendere mestieri di fortuna, come il cameriere e il giardiniere. Grazie all'amico [[Domenico Savino]], che gli regalò un [[tight]], si presentò al Night-Club Maxim, dove riuscì a fare una buona impressione e venne immediatamente assunto come ''taxi dancer'' (partner a pagamento per balli di coppia). Con le mance cospicue ricevute dalle signore riuscì a superare il periodo di crisi economica nel quale era incappato. Nel frattempo ebbe dapprima una relazione con la nota ballerina [[Bonnie Glass]], che si era appena separata dal compagno [[Clifton Webb]]. Da questa relazione Rodolfo ebbe anche vantaggi economici, poiché fu ingaggiato dalla stessa per 50 dollari alla settimana. In seguito Valentino fece coppia con un'altra ballerina, [[Joan Sawyer]], con la quale lavorò per sei mesi. Valentino, dopo queste esperienze, si trasferì sulla costa occidentale degli [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]], a [[San Francisco]], dove venne ingaggiato da una compagnia teatrale di operetta. Qui incontrò [[Norman Kerry]], vecchia conoscenza newyorkese che lo convinse a trasferirsi a [[Hollywood]]. Qui girò una serie di film di secondo piano da comparsa, prima di interpretare ''[[I quattro cavalieri dell'Apocalisse (film 1921)|I quattro cavalieri dell'Apocalisse]]'' (The Four Horsemen of the Apocalypse, 1921), il film che gli diede il successo a lungo sognato. Al successo arrivò anche e soprattutto grazie alla sua bellezza e al magnetismo che la sua figura sprigionava; fu forse uno dei primi sex symbol maschili portati alla ribalta dal cinema; divenne in breve – forse anche in conseguenza della sua morte precoce – un'icona destinata ad entrare nella [[memoria collettiva]].
 
Nel frattempo ebbe dapprima una relazione con la nota ballerina [[Bonnie Glass]], che si era appena separata dal compagno [[Clifton Webb]]. Da questa relazione Rodolfo ebbe anche vantaggi economici, poiché fu [[Gigolò|ingaggiato]] dalla stessa per 50 dollari alla settimana.
Valentino (come lo chiamavano le sue fan in delirio) recitava e dettava la moda (gli abiti alla Valentino, i capelli alla Valentino, gli stivali alla Valentino e, soprattutto, lo sguardo alla Valentino). Fu il primo "divo" – o, meglio, "iperdivo" maschile del [[cinema]] degli albori. Altri suoi film importanti furono ''[[Lo sceicco]]'' (''The Sheik'', 1921), ''[[Sangue e arena (film 1922)|Sangue e arena]]'' (''Blood and Sand'', 1922), ''[[L'aquila (film 1925)|Aquila nera]]'' (''The Eagle'', 1925) e ''[[Il figlio dello sceicco (film 1926)|Il figlio dello sceicco]]'' (''The Son of the Sheik'', 1926), in cui impersonava l'eroe romantico e mascalzone, che col suo fascino magnetico ipnotizzava l'attraente protagonista.
 
In seguito Valentino fece coppia con un'altra ballerina, [[Joan Sawyer]], con la quale lavorò per sei mesi. Dopo queste esperienze si trasferì sulla [[West Coast (Stati Uniti d'America)|costa occidentale]] degli [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]], a [[San Francisco]], dove venne ingaggiato da una compagnia teatrale di operetta. Qui incontrò [[Norman Kerry]], vecchia conoscenza newyorkese che lo convinse a trasferirsi a [[Hollywood]]. Qui girò una serie di film di secondo piano da comparsa, prima di interpretare ''[[I quattro cavalieri dell'Apocalisse (film 1921)|I quattro cavalieri dell'Apocalisse]]'' (1921), il film che gli diede il successo a lungo sognato.
 
Al successo arrivò anche e soprattutto grazie alla sua bellezza e al magnetismo che la sua figura sprigionava: fu forse uno dei primi ''sex symbol'' maschili portati alla ribalta dal cinema, divenendo in breve – probabilmente anche in conseguenza della sua morte precoce – un'icona destinata a entrare nella [[memoria collettiva]].
 
Valentino recitava e col proprio stile dettava la moda del momento: gli abiti alla Valentino, i capelli alla Valentino, gli stivali alla Valentino e, soprattutto, lo sguardo alla Valentino. Fu il primo "divo" – o "superdivo" – maschile del [[Cinema]].
 
Valentino (come lo chiamavano le sue fan in delirio) recitava e dettava la moda (gli abiti alla Valentino, i capelli alla Valentino, gli stivali alla Valentino e, soprattutto, lo sguardo alla Valentino). Fu il primo "divo" – o, meglio, "iperdivo" maschile del [[cinema]] degli albori. Altri suoi film importanti furono ''[[Lo sceicco (film)|Lo sceicco]]'' (''The Sheik'', 1921), ''[[Sangue e arena (film 1922)|Sangue e arena]]'' (''Blood and Sand'', 1922), ''[[L'aquila (film 1925)|Aquila nera]]'' (''The Eagle'', 1925) e ''[[Il figlio dello sceicco (film 1926)|Il figlio dello sceicco]]'' (''The Son of the Sheik'', 1926), in cui impersonava l'eroe romantico e mascalzone, che col suo fascino magnetico ipnotizzava l'attraentela protagonista.
 
=== La sua casa ===
Arrivato al culmine del suo successo, un anno prima della morte Rodolfo Valentino comprò una sfarzosa villa sulla collina di [[Beverly Hills]] e la battezzò "Falcon Lair" (Nido del falco"). Secondo le poche fotografie scattate, essal'edificio era arredataarredato sfarzosamente con lampadari di cristallo e costosi tappeti di valore.

La villa era circondata da un parco di circa sei ettari, dovein cui Valentino andava a cavallo, coltivando la sua passione, e aveva le sue tenute. Poté viverci solo un anno, fino alla sua morte.; Successivamentesuccessivamente fu messa all'asta assieme al suo mobilio per pagare i debiti di Rudy, che ammontavano al triplo dei suoi possedimenti. Dopo di questociò, il "Nido del falco" cambiò molti proprietari fino al 2006, anno della sua demolizione. Ora di Rodolfo Valentino rimangono solo foto, testimonianze e alcuni film, tra cui ''Non desiderare la donna altrui'', ''I 4 Cavalieri dell'apocalisse'', ''Sangue e arena'', ''Cobra'', ''Lo sceicco'' e ''Il figlio dello sceicco'', che uscì nel 1926 subito dopo la sua morte.
 
=== Le donne ===
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[[File:Elinor Glyn & Rudolph Valentino - Project Gutenberg eText 16692.png|thumb|centre|160px|Rodolfo Valentino con Elinor Glyn]]
Idolo sul ''set'', mito post-mortem, Rodolfo Valentino è - al pari di altre ''stelle'' del mondo della celluloide che verranno dopo di lui - un'icona dello ''star system'', un bene di patrimonio comune. Nell'immagine qui sopra è accanto a [[Elinor Glyn]], autrice del romanzo ''[[Oltre gli scogli]]'' da cui venne tratto il film ''[[L'età di amare]]''}}
Si dice che ''il suo sguardo magnetico incantasse senza possibilità di scampo il pubblico'', specialmente quello femminile, che per Valentino stravedeva. Subito dopo la morte della madre ([[1918]]), Valentino conobbe la sua prima moglie, [[Jean Acker]], in occasione di una festa danzante organizzata dal suo amico [[Douglas Gerrard]] (direttore del Circolo Atletico di [[Los Angeles]]). Si sposarono il 5 novembre [[1919]], ma la prima notte di nozze Valentino venne chiuso fuori dalla stanza da letto dalla Acker, in preda ai rimorsi per aver sposato un uomo pur essendo lei [[lesbica]]<ref name="silentology">{{cita web|url=https://silentology.wordpress.com/2019/03/12/rudolph-valentino-the-man-behind-the-image/|titolo=Rudolph Valentino–The Man Behind The Image|sito=Silent-ology|data=12 marzo 2019|lingua=en|accesso=25 dicembre 2022}}</ref>. A seguito di ciò, dopo appena un mese i due si separarono. Grazie al film ''[[La signora delle camelie (film 1921)|La signora delle camelie]]'', Valentino incontrò [[Natacha Rambova]], che sarebbe diventata la sua seconda moglie.
 
Grazie al film ''[[La Rambovasignora fudelle moltocamelie importante(film sia1921)|La persignora ladelle suacamelie]]'', vitaValentino sentimentaleincontrò [[Natacha Rambova]], che persarebbe diventata la sua carrieraseconda artisticamoglie. ALa Rambova, che negli ambienti di Hollywood era molto apprezzata per gli scenari e i costumi che disegnava, fu molto importante sia per la sua vita sentimentale che per la sua carriera artistica. La Rambova era però molto ambiziosa e si indignava quando il marito veniva impiegato in ruoli di scarso valore qualitativo. Valentino sposò la Rambova il 13 maggio del 1922 ma, otto giorni dopo il matrimonio, fu arrestato con l'accusa di [[bigamia]], per non aver rispettato una legge [[California|californiana]] che obbligava i divorziati a non contrarre e consumare matrimonio prima di un anno dalla sentenza di divorzio<ref>{{cita|Morris|p. 114}}.</ref>. I due furono costretti a vivere separati per circa un anno, fino al definitivo matrimonio avvenuto il 14 marzo del 1923<ref>{{cita|Morris|p. 133}}.</ref>.
 
Sia Valentino che Rambova erano spiritualisti[[Spiritismo|spiritisti]], e condividevano innumerevoli interessi tra cui l'arte e la scrittura. Valentino scrisse un libro di poesie, ''Daydreams'', molte delle quali ispirate alla Rambova<ref>{{cita| Leider|2003, pp. 241–2}}.</ref>. La vita domestica dei due fu invece travagliata da concezioni del tutto contrastanti.: Valentino era ancorato agli [[Tradizionalismo cattolico|ideali tradizionali]] che vedevano la donna come moglie e madre, mentre RambovaNatasha non era disposta a rinunciare alla propria carriera per essere relegata al ruolo di moglie. ValentinoLui desiderava figli, Rambovalei non era interessata a diventare madre<ref>{{cita|Morris|p. 177}}.</ref><ref>{{cita|Jorgensen & Scoggins|p. 30}}.</ref><ref name="silentology"/>.
 
La delusione del film ''[[Il giovane Rajah]]'' portò alla rottura definitiva di Valentino con la [[Paramount Pictures|Paramount]]. Fu ingaggiato poi dalla [[United Artists]], che vietò per contratto alla Rambova di intervenire sulle scelte artistiche del marito. Anche per questo motivo i due si separarono. Nell'ultimo periodo della sua vita Valentino ebbe una relazione con l'attrice [[Pola Negri]].
 
La sceneggiatrice [[June Mathis]] intuì per prima il fascino che Rodolfo Valentino esercitava sulle donne e fu, in sostanza, l'artefice del suo mito. La [[Metro-Goldwyn-Mayer|Metro]] le aveva affidato il compito di sceneggiare ''I quattro cavalieri dell'Apocalisse'' di [[Vicente Blasco Ibáñez]], un romanzo di successo, considerato, tuttavia, poco adatto allo schermo, dal quale, contro ogni previsione, riuscì a trarre un'eccellente sceneggiatura. Richard Rowland, direttore dello Studio, decise allora di ricorrere al suo intuito per la scelta del regista e del protagonista maschile. June Mathis indicò [[Rex Ingram (regista)|Rex Ingram]] per la regia e impose Rodolfo Valentino per il ruolo di Julio, malgrado le resistenze della Metro, riluttante ad affidare il ruolo di protagonista ad uno sconosciuto. Il 6 marzo 1921 il film uscì nelle sale di New York, riscuotendo un enorme successo. Rodolfo Valentino entrò a passo di tango nella storia del cinema mondiale e nell'immaginario femminile, consolidando il mito dell'amante latino, del cavaliere senza macchia e senza paura che muore giovane, come tragicamente accadde, a soli trentuno anni, all'apice di un successo per molti versi ancora insuperato. Nemmeno il genio dissacrante di [[Ken Russell]], nel film (''[[Valentino (film 1977)|Valentino]]'', (1977), interpretato da [[RudolphRudol'f NureyevNureev]]), riuscì a scalfire il suo mito.
 
June Mathis contribuì alla sua folgorante e breve carriera anche dopo il successo dei ''Quattro cavalieri''. Firmò, infatti, la sceneggiatura di ''La signora delle camelie'', dove Valentino interpretava il ruolo di Armand al fianco di [[Alla Nazimova]], regina della Metro e stella delle scene teatrali. Valentino, conscio del richiamo commerciale legato al suo nome, decise, malgrado il diverso parere della Mathis, di firmare un contratto con la Famous Players-Lasky (futura [[Paramount Pictures|Paramount]]), che gli proponeva un considerevole aumento retributivo per interpretare ''[[Lo sceicco (film)|Lo sceicco]]'', un film che avrebbe immortalato l'immagine esotica dell'attore, connotandolo, tuttavia, in modo non sempre positivo. L'anno successivo sceneggiò ''[[Sangue e arena (film 1922)|Sangue e arena]]'', un altro romanzo di Vicente Blasco Ibáñez intriso d'amore, di fatalità e di morte. Il soggetto calzava molto bene con il temperamento di Valentino, che riuscì a trasformarsi realisticamente nel torero Gallardo. Un'interpretazione che lo confermò attore di talento oltre che divo di successo, agevolato in questo dalla duttile regia di [[Fred Niblo]], che assecondò la sua recitazione.
 
Dopo aver girato ''L'aquila'' nel (1925), diretto da [[Clarence Brown]], considerata una delle sue migliori interpretazioni, Valentino ritornò ad interpretare lo “Sceicco”, il ruolo che tanto aveva contribuito alla sua immagine. ''[[Il figlio dello sceicco (film 1926)|Il figlio dello sceicco]]'' (1926), amplificato dalla sua scomparsa a soli trentuno anni all'apice del successo, diretto da [[George Fitzmaurice]], con [[Vilma Bánky]] come attrice protagonista, uscì nelle sale il 6 settembre 1926, pochi giorni dopo la morte del suo protagonista, scatenando scene d'isteria collettiva che non hanno più avuto uguali nella storia del cinema statunitense.
 
===Sessualità===
A Valentino vennero attribuite relazioni [[Omosessualità|omosessuali]], alcune mai confermate altre smentite dai fatti. Secondo alcuni, i matrimoni con la Acker prima e con la Rambova poi, entrambe vicine al circolo lesbico raccolto attorno alla nota attrice [[Alla Nazimova]]<ref>{{cita web|url=https://martinturnbull.com/about-the-garden-of-allah-series-of-books-by-martin-turnbull/about-alla-nazimova/|titolo=About Alla Nazimova|lingua=en|accesso=25 dicembre 2022}}</ref><ref>{{cita web|url=http://www.examiner.com/article/hollywood-s-golden-age-of-lesbian-glam|titolo=Hollywood's golden age of lesbian 'glam'|autore=Leslie Davis|data=27 agosto 2009|lingua=en|accesso=25 dicembre 2022|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20141220090137/http://www.examiner.com/article/hollywood-s-golden-age-of-lesbian-glam}}</ref>, furono matrimoni di copertura sia per Valentino che per le rispettive mogli. Ad ogni modo, Valentino ebbe diverse relazioni di lavoro con uomini che contribuirono al suo successo ad Hollywood.: Tratra queste, quella con il regista dedi ''[[I quattro cavalieri dell'Apocalisse (film 1921)|I quattro cavalieri dell'Apocalisse]]'' [[Rex Ingram (regista)|Rex Ingram]] e con i colleghi [[Paul Ivano]] e André Daven<ref>{{cita libro|titolo=Il mistero Valentino|autore=Leo Pantaleo|editore=Idea Books|anno=1995|isbn=88-7017-122-1}}</ref>. Tuttavia, Paul Ivano negò che il rapporto con Valentino fosse di natura omossessualeomosessuale, asserendo che sia lui che Valentino erano eterosessuali<ref>{{cita|Leider|pp. 111–130111-130}}.</ref>. Diverse furono anche le voci riguardo all'amicizia intima e duratura di Valentino con uno dei suoi truccatori personali,: Giorgio Rea<ref>{{Cita libro|autore=Emilia Costantini|titolo=Rodolfo Valentino. Voci divulgate inutilmente per il solo scopo di demolire il mito di Valentino. Il romanzo di una vita|anno=2013|editore=Fivestore edizioni|città=Milano|p=76|isbn=978-88-97453-80-2}}</ref>.
 
All'epoca la stampa degli Stati Uniti si accanì contro quella sessualità, ritenuta ambigua, di uno "straniero" che rubava i cuori delle donne americane e metteva a repentaglio la mascolinità dell'uomo americano. Accusato di essere un comune dandy effeminato, corruttore dei costumi, nel 1926 venne insultato da un giornalista del ''Chicago Tribune'' come «piumino per cipria rosa»<ref name="silentology"/>. L'articolo mandò su tutte le furie Valentino, che sfidò il giornalista ad un incontro di pugilato (dal momento che i duelli erano illegali) per provare la propria mascolinità<ref>"The Press: Personal Puff". Time. August 2, 1926. Archived from the original on January 31, 2011.</ref>. La sfida non venne raccolta dall'anonimo giornalista<ref>{{cita libro|titolo=The Coon-Sanders Nighthawks: The Band that Made Radio Famous|url=https://archive.org/details/coonsandersnight0000edmi|autore=Fred W. Edmiston|editore=McFarland & Company|città=Jefferson|anno=2003|lingua=en|p=[https://archive.org/details/coonsandersnight0000edmi/page/n46 31]|isbn=0-7864-1340-9}}</ref>. Poco tempo dopo, fu invece Frank O'Neill, un giornalista del ''New York Evening Journal'' appassionato di pugilato, ad offrirsi volontario per un incontro. La sfida si svolse sul tetto del New York's Ambassador Hotel e si concluse con la vittoria di Valentino<ref>{{cita libro|titolo=Sex Lives of the Hollywood Idols|url=https://archive.org/details/sexlivesofhollyw00nige|autore=Nigel Cawthorne|editore=PRION|anno=1997|lingua=en|isbn=1-85375-249-5}}</ref>. [[Jack Dempsey]], campione di pesi massimi e istruttore di pugilato di Valentino e di altre eminenti personalità di Hollywood, disse di lui: «Era il più virile e mascolino degli uomini. Le donne erano attratte a lui come moscerini al miele. Ovunque andasse non riusciva a scrollarsele di dosso. Un uomo adorabile e fortunato»<ref>{{cita libro|titolo=Valentino: The First Superstar|url=https://archive.org/details/valentino00noel|autore=Noel Botham|editore=Metro Books|anno=2002|lingua=en|p=[https://archive.org/details/valentino00noel/page/n334 325]|isbn=1-84358-013-6}}</ref>.
 
Viene citata anche l'esistenza di un presunto diario privato dell'attore, reso celebre nel 1959 dal regista e scrittore d'avanguardia statunitense [[Kenneth Anger]], che nellanel suasuo libro ''[[Hollywood Babilonia|Hollywood Babylonia]]'' (opera criticata per l'infondatezza dei contenuti) punta a mettere a nudo tutti i retroscena e gli scandali della colonia cinematografica di Hollywood, dagli esordi fino agli anni Cinquantacinquanta.
 
La sessualità di Valentino non venne mai significativamente messa in discussione fino agli anni '60. Vari libri (almeno quattro, incluso il sopracitato ''[[Hollywood Babilonia|Hollywood Babylonia]]''), pubblicati in seguito, ipotizzano l'omosessualità dell'attore, nonostante il matrimonio con Rambova (ipotesi scartata dai biografi dell'attrice<ref>{{cita libro|titolo=Lost Hollywood|url=https://archive.org/details/losthollywood0000wall_f6q5|autore=David Wallace|editore=Macmillan Publishers|città=Londra|anno=2002|lingua=en|p=[https://archive.org/details/losthollywood0000wall_f6q5/page/n63 48]|isbn=0-312-28863-8|oclc=49346768}}</ref><ref>{{cita libro|titolo=Twilight of the Idols: Hollywood and the Human Sciences in 1920s America|autore=Mark Lynn Anderson|editore=University of California Press|città=Berkeley|anno=2001|lingua=en|p=74|isbn=978-0-520-94942-3|oclc=721927339}}</ref>). In questi libri viene citata una relazione omosessuale tra Valentino e [[Ramón Novarro]], nonostante quest'ultimo avesse affermato di conoscere appena l'attore italiano di persona<ref name="Mystique">{{cita libro|titolo=The Valentino Mystique|autore=Allan R. Ellenberger|editore=McFarland & Company|città=Jefferson|anno=2005|lingua=en|p=15|isbn=0-7864-1950-4}}</ref><ref name="Paradise">{{cita libro|titolo=Beyond Paradise: The Life of Ramon Novarro|autore=Andre Soares|editore=University Press of Mississippi|città=Jackson|anno=2010|p=295|lingua=en|isbn=978-1-60473-457-7}}</ref>. In ''[[Hollywood Babilonia|Hollywood Babylonia]]'' si cita una storia secondo la quale Valentino avrebbe dato in regalo a [[Ramón Novarro|Novarro]] un dildo in stile art deco che sarebbe poi stato ritrovato nella bocca di [[Ramón Novarro|Novarro]] al momento del suo assassinio. L'esistenza di tale regalo si rivelò essere falsa<ref name="Mystique"/><ref>{{cita|Morris|ppp. 263-264}}.</ref><ref name="Paradise"/>. La sessualità di Valentino venne nuovamente messa in discussione, in seguito, dall'autore Samuel Steward, che sosteneva di aver avuto rapporti sessuali con l'attore in un hotel in Ohio<ref>{{cita pubblicazione|titolo=Sexual Outlaw on the Gay Frontier|autore=Patricia Cohen|rivista=[[The New York Times]]|data=25 luglio 2010|lingua=en}}</ref>. Tali affermazioni vennero poi smentite dai fatti, dal momento che numerosi documenti dimostrano come Valentino si trovasse a New York il giorno del presunto incontro con Steward<ref>{{cita web|url=https://www.huffpost.com/entry/the-secret-historian-and_b_700927|titolo=The Secret Historian and the Silent Film Star: One Was Gay|autore=Thomas Gladysz|sito=[[The Huffington Post]]|data=31 agosto 2010|lingua=en|accesso=25 dicembre 2022}}</ref>.
 
In generale, i biografi di Valentino, tra cui Emily Leider<ref>{{cita|Leider|pp. 81, 126, 271–274}}.</ref> e Allan Ellenberger<ref>{{cita libro|titolo=The Valentino Mystique|autore=Allan R. Ellenberger|editore=McFarland & Company|città=Jefferson|anno=2005|lingua=en|p=16|isbn=0-7864-1950-4}}</ref>, concordano sul fatto che i documenti e le evidenze disponibili non sembrano confermare l'omosessualità di Valentino, avallando piuttosto l'ipotesi che l'attore fosse molto probabilmente eterosessuale.
 
=== La morte ===
[[File:Valentinofuneral.jpg|miniatura|Rodolfo Valentino sul letto di morte, con accanto un’ammiratrice in lutto.]]
Nessun interprete maschile prima di lui era diventato così famoso a livello mondiale grazie alla ''[[Cinema|settima arte]]''. La sua stella era però destinata a non durare a lungo: si spense infatti all'età di trentuno anni al ''Polyclinic Hospital'' di New York, dov'era stato ricoverato per un malore dovuto ad un'[[ulcera gastrica]], di cui soffriva da tempo, e ad un'infiammazione dell'[[Appendice vermiforme|appendice]]. Colpito da un attacco di [[peritonite]] e sottoposto ad intervento chirurgico, tutto si rivelò inutile e alle 12:10 del 23 agosto 1926 Valentino morì. Il suo ultimo film, ''Il figlio dello sceicco'', uscì postumo. All'epoca venne messa in giro la voce che fosse morto avvelenato dal fosforo versato nella sua coppa di champagne da un rivale o una donna gelosa<ref>{{Cita web|url=http://www.fondazionevalentino.it/joomla/index.php?option=com_content&view=article&id=57&Itemid=75|titolo=La Morte|autore=Administrator|accesso=5 novembre 2017}}</ref>.
 
=== Due cortei funebri ===
[[File:ValentinoCrypt.JPG|thumb|upright=0.7|La tomba di Rodolfo Valentino]]
Scene di isteria e fanatismo, oltre che una trentina di suicidi – non si sa quanto legati alla sua morte&nbsp;– si registrarono nel giorno dei suoi funerali a [[New York]]. Nello stesso giorno furono organizzati due cortei funebri, uno appunto a [[New York]], l'altro a [[Hollywood]];. quandoQuando, il 30 agosto, il corteo funebre attraversò un quartiere di New York, furono decine di migliaia le persone che vi parteciparono. C'era anche una corona con nastro che si diceva inviata da [[Benito Mussolini|Mussolini]] e quindici giovanotti in [[Camicia Nera|camicia nera]], ma un giornale scoprì che la corona era una trovata del capoufficio stampa delle pompe funebri, il quale aveva anche provveduto a mascherare almeno due dei quindici giovanotti.
 
Le sue spoglie furono sepolte nel ''Mausoleo della Cattedrale'' all'Hollywood Memorial Park (ora [[Hollywood Forever Cemetery]]) di [[Los Angeles]], [[California]].
 
=== La donna in nero ===
Negli anni a seguire dal [[1927]] al [[1960]], una misteriosa donna, velata di nero, continuò a portare dei fiori sulla sua tomba ogni anniversario della morte dell'attore. Nonostante in molte si siano professate come la "donna in nero", nessuna ha poi saputo comprovare la veridicità delle sue parole e questa figura è tuttora avvolta nel mistero. Alcuni però dicono che fosse una figlia misteriosa. Il mistero ha lanciato una sorta di tradizione, ancora viva adesso, che vede parecchie figure femminili velate di nero portare fiori sulla tomba di Valentino.
 
== Omaggi ==
* Nella sua [[Castellaneta|città natale]] si trovano il "Museo Rodolfo Valentino" e (posta al termine della passeggiata, nel pieno centro cittadino) una scultura ([[1961]]) in maiolica che richiama la sua interpretazione nel film ''[[Il figlio dello sceicco (film 1926)|Il figlio dello sceicco]]'', a tinte molto forti, dello scultore Gheno. Sul prospetto della casa natale è ricordato mediante una targa bronzea donata da un suo fan club di [[Cincinnati]], [[Ohio]].
* In occasione del centenario della nascita, nel [[1995]], [[Castellaneta]] gli ha dedicato una serie di manifestazioni culturali ed eventi, compreso un annullo postale, sotto la direzione artistica dell'attore pugliese [[Michele Placido]]. Per l'occasione era stata preparata una produzione originale, con musica dal vivo composta e diretta dal compositore [[jazz]] [[Bruno Tommaso]] e l'intervento dell'orchestra da lui messa insieme per quella particolare data. Per un problema tecnico dell'organizzazione l'evento non poté essere portato a termine. Si sarebbe trattato della ''sonorizzazione dal vivo'' di due film, tra cui ''[[Il figlio dello sceicco (film 1926)|Il figlio dello sceicco]]'', con musiche originali composte proprio per celebrare la ricorrenza.
* Alla sua vita è ispirata la commedia musicale di [[Garinei e Giovannini]] ''[[Ciao, Rudy]]'' (1966), interpretata da [[Marcello Mastroianni]] e musicata da [[Armando Trovajoli]].
* Nel 1972 venne istituito da Carlo Apollonio il "[[Premio Rodolfo Valentino]]", che venne organizzato in Puglia per i nove anni successivi. Dal 1982 al 1995 siil premio fu trasferìtrasferito a Los Angeles per ritornare l'anno successivo in Europa in varie città, tra cui Parigi, Londra e Berlino. Il premio vede protagonisti gli attori che, come RodolfoValentino, si distinserodistinguono nella costruzione del personaggio che è poi, secondo lo spirito del premio, l'anima dell'essere un divo.
* La Fondazione Rodolfo Valentino di Castellaneta ha istituito a sua volta il "Premio Rodolfo Valentino Italian Excellence" e il "Premio Città di Rodolfo Valentino".
* L'attore è citato nella canzone ''[[Manic Monday]]'' delle [[The Bangles|Bangles]]<ref>{{Cita web|url=https://www.azlyrics.com/lyrics/bangles/manicmonday.html|titolo=The Bangles Lyrics - Manic Monday|lingua=en|accesso=5 novembre 2017}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.infinititesti.com/2011/10/28/bangles-manic-monday-testo-e-traduzione/|titolo=Bangles - Manic Monday (testo e traduzione) - InfinitiTesti|accesso=5 novembre 2017}}</ref>.
* L'attore è menzionato nel brano [[Right Before Your Eyes|''Right'' ''Before Your Eyes'']], originariamente scritto e interpretato da [[Ian Campbell Thomas|Ian Thomas]] e successivamente riproposto dal gruppo musicale [[America (gruppo musicale)|America]].
* Nel 2015 l'attore apparve come personaggio nella [[Episodi di American Horror Story (quinta stagione)|quinta stagione]] della serie televisiva ''[[American Horror Story]]'', interpretato da [[Finn Wittrock]].
* Nel 2016 il fisarmonicista Renzo Ruggieri ha pubblicato un disco jazz, con recitazione dell'attore Umberto Fabi, intitolato "Valentino è Tango". In questo format disc ha ripercorso il mito di Valentino attraverso musica e parole, con traduzioni delle poesie originali di quest'ultimo<ref>{{Cita web|url=http://www.jazzitalia.net/recensioni/valentinoetango.asp#.Wf7SPmjWzIU|titolo=Jazzitalia - Recensioni - Renzo Ruggieri: Valentino è Tango!|accesso=5 novembre 2017}}</ref>.
* ''[[Rudy Valentino - Divo dei divi]]'' (2017), regia di [[Nico Cirasola]], interpretato da Pietro Masotti.
* Nel 2019 la Meridio Popular Band, gruppo di musica popolare di Castellaneta gli dedica "Rudytango".
* Nel 2023, la Compagnia [https://www.tedaca.it/ Tedacà] di Torino mette in scena "[https://www.tedaca.it/produzioni-tedaca/molte-vite-rodolfo-valentino/ Le molte vite di Rodolfo Valentino]", su testo inedito di Livio Taddeo, per la regia di Simone Schinocca, con le musiche di Supershock.
 
== Filmografia ==
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* ''[[Seventeen (film 1916)|Seventeen]]'', regia di [[Robert G. Vignola]] – non accreditato (1916)
* ''[[Il servizio segreto]]'' (''Patria''), regia di [[Jacques Jaccard]], [[Leopold Wharton]], [[Theodore Wharton]] - serial (1917)
* ''[[Alimony (film 1917)|Alimony]]'' , regia di [[Emmett J. Flynn]] – non accreditato (1917)
* ''[[A Society Sensation]]'', regia di [[Paul Powell]] (1918)
* ''[[A letto, ragazzi!]]'' (''All Night''), regia di [[Paul Powell]] (1918)
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* ''[[L'amante fatale]]'' (''Once to Every Woman''), regia di [[Allen Holubar]] (1920)
* ''[[The Wonderful Chance]]'', regia di [[George Archainbaud]] (1920)
* ''[[Stolen Moments (film 1920)|Stolen Moments]]'', regia di [[James Vincent (attore)|James Vincent]] (1920)
* ''[[I quattro cavalieri dell'Apocalisse (film 1921)|I quattro cavalieri dell'Apocalisse]]'' (''The Four Horsemen of the Apocalypse''), regia di [[Rex Ingram (regista)|Rex Ingram]] (1921)
* ''[[Uncharted Seas]]'', conosciuto anche come ''[[Uncharted Seas|Uncharted Sea]]'', regia di [[Wesley Ruggles]] (1921)
* ''[[La commedia umana (film 1921)|La commedia umana]]'' (''The Conquering Power'', conosciuto anche come ''Eugenie Grandet)'', regia di [[Rex Ingram (regista)|Rex Ingram]] (1921)
* ''[[La signora delle camelie (film 1921)|La signora delle camelie]]'' (''Camille''), regia di [[Ray C. Smallwood]] (1921) con [[Alla Nazimova]], [[Rex Cherryman]] e [[Patsy Ruth Miller]]
* ''[[Lo sceicco (film)|Lo sceicco]]'' (''The Sheik''), regia di [[George Melford]] (1921)
* ''[[Il mozzo dell'Albatros]]'' (''Moran of the Lady Letty''), regia di [[George Melford]] (1922)
* ''[[L'età di amare]]'' (''Beyond the Rocks''), regia di [[Sam Wood]] (1922)
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* ''[[Rodolfo Valentino (film)|Rodolfo Valentino]]'' (''Valentino''), film biografia diretto nel 1951 da [[Lewis Allen]] e interpretato nel ruolo del titolo da [[Anthony Dexter]] con [[Eleanor Parker]], [[Richard Carlson]], [[Patricia Medina]].
* ''[[Le dee dell'amore]]'' (''The Love Goddesses'') documentario di [[Saul J. Turell]] - filmati di repertorio (1965)
* ''[[Valentino (film 1977)|Valentino]]'' (1977), regia di [[Ken Russell]], film interpretato da [[RudolfRudol'f NureyevNureev]]
* ''[[The Casting Couch (film 1995)|The Casting Couch]]'', regia di [[John Sealey]] - video con filmati di repertorio (1995)
* ''[[Rodolfo Valentino - La leggenda]]'', miniserie dalla regia di Alessio Inturri - filmati di repertorio (2013)
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== Bibliografia ==
* {{cita libro|autore=Michael Morris|titolo=Madam Valentino: The Many Lives of Natacha Rambova|url=https://archive.org/details/madamvalentinoma0000morr|editore=Abbeville Press|anno=1991|lingua=en|isbn=978-1-558-59136-3|oclc=555726616|cid=Morris}}
* {{cita libro|autore=Ray Stuart|titolo=Immortals of the Screen|url=https://archive.org/details/isbn_0517067846|città=New York|editore=Bonanza Books|anno=1965|lingua=en}}
* {{cita libro|autore=Emily Leider|titolo=Dark Lover: The Life and Death of Rudolph Valentino|url=https://archive.org/details/darkloverlifedea0000leid|editore=Faber and Faber|anno=2003|lingua=en|isbn=978-0-374-28239-4|oclc=901683955|cid=Leider}}
* {{Cita libro |autore = Giannino Malosi (a cura di) |titolo = Latin Lover – A sud della passione |città = Milano |editore = Editrice Cartha |anno = 1995 |isbn = 978-88-8158-048-4}}
* {{Cita libro |autore = Charles Ramírez |titolo = Latino Images in Film: Stereotypes, Subversion, and Resistance |città = Austin |editore = [[University of Texas Press]] |anno = 2002 |isbn = 0-292-70907-2 |cid = Ramírez}}
* {{DBI
|nome = GUGLIELMI, Rodolfo Pietro (in arte Rodolfo Valentino)
|nomeurl = rodolfo-pietro-guglielmi
|autore = Paola Cristalli
|anno = 2003
|pagine =
|volume = 60
|accesso = 25 ottobre 2013
}}
* {{Cita libro |autore = [[Melania Gaia Mazzucco]] |url_capitolo = http://www.treccani.it/enciclopedia/rudolph-valentino_(Enciclopedia_del_Cinema)/ |capitolo = VALENTINO, Rudolph |titolo = Enciclopedia del Cinema |città = Roma |editore = [[Istituto dell'Enciclopedia Italiana]] |anno = 2004 |accesso = 25 ottobre 2013}}
* {{Cita libro |autore = Domenico Sellitti |titolo = Rodolfo Valentino. Danzò e piacque – Consacrazione e dissacrazione di un Mito |città = Taranto |editore = Editrice Edit@ |anno = 2006 |isbn = 978-88-97216-05-6}}
* {{Cita libro |autore = Tracy Terhune |titolo = Valentino the Unforgotten |editore = AuthorHouse |città = Bloomington (Indiana) |anno = 2007 |lingua=en |isbn = 978-1-4259-9673-4}}
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* {{Cita libro |autore = Roberto Parisi |titolo = Rodolfo Valentino |città = Treviso |editore = [[Edizioni Anordest]] |anno = 2013 |isbn = 978-88-96742-84-6}}
* {{cita libro|autore=Emilia Costantini|titolo=Rodolfo Valentino Il romanzo di una vita|editore=Fivestore Editore|anno=2013|isbn=978-88-97453-80-2}}
* {{cita libro|autore=Jay Jorgensen|autore2=Donald L. Scoggins|titolo=Creating the Illusion: A Fashionable History of Hollywood Costume Designers|url=https://archive.org/details/creatingillusion0000jayj|editore=Running Press|anno=2015|lingua=en|isbn=978-0-762-45807-3|oclc=963893175|cid=Jorgensen & Scoggins}}
* {{Cita libro |autore = [[Kenneth Anger]] |traduttore = [[Davide Tortorella]] |titolo = [[Hollywood Babilonia]] |ed = 3 |volume = 2 |città = Milano |annooriginale = 1960 |editore = [[Adelphi]] |anno = 1986 |isbn = 88-459-1558-1}}
 
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== Altri progetti ==
{{interprogetto|q}}
 
== Collegamenti esterni ==
* {{collegamenti esterni}}
* {{cita web|url=http://www.fondazionevalentino.it/|titolo=Fondazione Rodolfo Valentino}}
* {{cita web|url=http://www.deor.com/valentino/rudy2.htm|titolo=Rodolfo Valentino|accesso=7 febbraio 2006|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20060430130447/http://www.deor.com/valentino/rudy2.htm|urlmorto=sì}}
* {{cita web|url=http://www.premiorodolfovalentino.it/|titolo=Premio Valentino|accesso=6 dicembre 2007|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20080129124826/http://www.premiorodolfovalentino.it/|urlmorto=sì}}
* {{cita pubblicazione|titolo=1895, c'era una volta un secolo fa: nove anniversari gay, noti e meno noti|autore=GiovanBattista Brambilla|curatore=G. Dall'Orto|rivista=Babilonia|numero=135|anno=1995|mese=luglio/agosto|url=http://www.culturagay.it/cg/biografia.php?id=3}} (sull'[[omosessualità]] di Rodolfo Valentino)
* Biblioteca Centrale della Regione Siciliana. La poesia di Rodolfo Valentino: saggio di Edvige Cuccarese- Castiglione di Sicilia -Il Convivio 2013.
* {{cita web|url=https://es.geneastar.org/genealogia/valentino/rudolph-valentino|titolo=GeneaStar genealogia di Rodolfo Guglielmi|lingua=es}}
 
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