Brian Michael Bendis: differenze tra le versioni
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Inizia la sua carriera scrivendo e disegnando serie indipendenti di genere [[crime (genere letterario)|crime]] quali ''[[Goldfish (fumetto)|Goldfish]]'', ''[[Jinx (fumetto)|Jinx]]'', ''Fire'' e ''[[Torso (fumetto)|Torso]]''<ref name="log" /><ref name=pow>"Brian Michael Bendis…", in {{cita | Powers Book One}}</ref>. Queste opere diventano la base su cui viene fondato l'imprint ''Jinxworld'' per il quale Bendis realizza le sue opere creator-owned tra cui la serie [[Powers (fumetto)|Powers]] grazie alla quale vince l'Eisner Award, ottenendo consensi e visibilità<ref name=pow/>. A cavallo del nuovo millennio diventa uno degli autori più rappresentativi della [[Marvel Comics]] di cui rilancia gli [[Vendicatori|Avengers]] occupandosene per 8 anni sui titoli ''Avengers'', ''New Avengers'', ''Dark Avengers'' e ''Mighty Avengers''<ref name="log" />. Scrive un celebre ciclo di storie per ''[[Daredevil (fumetto)|Daredevil]]'', dopo il quale gli vengono affidati importanti franchise quale quello sui mutanti (dal 2012 al 2015) e dei [[Guardiani della Galassia]] (dal 2013 al 2017)<ref name="log" />. Bendis riveste un ruolo centrale nella creazione dell'[[Ultimate Universe]] per il quale realizza la serie ''[[Ultimate Spider-Man]]'', albo al quale si dedicherà per più tempo sceneggiandone oltre 200 numeri<ref name="log" />. Gli vengono inoltre affidate importanti saghe evento quali ''Avengers vs X-Men'', [[House of M]], ''Secret War'', [[Secret Invasion]], [[Age of Ultron]], [[Civil War 2|Civil War II]] e [[Assedio (fumetto)|Siege]]<ref name="log" /><ref name=pow/>. Oltre a gestire diversi personaggi Marvel si dedica anche alle sue opere ''creator-owned'' (del Jinxworld) pubblicate per l'imprint [[Icon Comics]] (di proprietà della Marvel) e di cui è uno degli autori più prolifici. Il suo lavoro sui supereroi Marvel contribuisce allo sviluppo cross-mediale dei personaggi con i ''Vendicatori'' e ''Iron Man'' che divengono icone cinematografiche e la sua creazione [[Jessica Jones]] che viene trasposta come serie televisiva [[Netflix]]<ref name="log" />. 
A fine 2017 annuncia il suo passaggio alla [[DC Comics]] per cui firma un contratto in esclusiva<ref name=pow/>. Esordisce sulla storica serie ''[[Action Comics]]'' (con il n. 1000, che è celebrativo) per poi prendere le redini dell'iconico personaggio [[Superman]]<ref name=pow/>. Dal 2018 la DC distribuisce anche l'intero catalogo dei titoli "Jinxworld"<ref name=pow/>. Nel 2020 la ''DC''  
Vive a [[Portland (Oregon)|Portland]] ([[Oregon]]) con la moglie Alisa, le tre figlie Olivia, Tabata, Sabrina e il figlio London<ref name=pow/>. Sua moglie è coinvolta nella gestione manageriale dell'imprint 'Jinxworld', di cui è l'editrice<ref name=pow/>. 
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Nato da una famiglia [[ebreo|ebrea]] in [[Ohio]], frequenta nell'adolescenza una scuola ortodossa, ma fin dalla giovane età aspira a diventare un fumettista<ref name=biog>{{cita web|url:http://comicvine.gamespot.com/brian-michael-bendis/4040-40435/|titolo=Brian Michael Bendis: Profile and Biography|lingua=en|accesso=3 gennaio 2019}}</ref>. A 13 anni confida a dei suoi amici di voler diventare il prossimo [[George Pérez]]<ref name=biog/>. Si pone infatti l'obbiettivo di diventare un autore di comics in grado di scrivere sia le storie sia disegnarne le tavole<ref name=biog/>. Per questo prende come punto di riferimento anche [[Frank Miller]] per il suo lavoro su Batman (quale [[Il ritorno del Cavaliere Oscuro]]) e [[John Byrne (fumettista)|John Byrne]] per Superman (tra cui [[Man of Steel (fumetto)|Man of Steel]])<ref name=p7/>. Dopo aver frequentato una scuola d'arte entra nell'industria dei fumetti negli [[anni 1990|anni novanta]]. 
Mentre cerca di farsi un nome nel mondo dei comics lavora in un negozio di fumetti e ha modo di assistere alla nascita della Image e alla sua folgorante ascesa, con vendite da capogiro e alcuni albi che arrivano addirittura a vendere un milione di copie<ref name=gk10>{{cita | George Khoury | pp. 10-15}}.</ref>. Lavorando in una fumetteria è consapevole che la forte crescita delle vendite di quel periodo (1992-1996) è dovuta a un'isteria speculativa che porta molte persone a comprare più copie dello stesso albo per poi sperare di guadagnarci rivendendolo dopo solo pochi mesi<ref name="gk251">{{cita|George Khoury|pp. 251-260}}.</ref>. La Image Comics riesce a cavalcare perfettamente l'onda, anche grazie alla popolarità dei suoi fondatori tra i quali spiccano [[Rob Liefeld]], [[Todd McFarlane]] e [[Jim Lee]]. Bendis però non apprezza il loro approccio al fumetto dal punto di vista creativo, in quanto si trascurano i contenuti e la storia per dare spazio all'aspetto grafico e a supereroi ipertrofici e poco originali (di questo cita ad esempio gli albi di Rob Liefeld)<ref name=gk251/>. A suo dire l'artista migliore tra i fondatori della Image è Whilce Portacio e ammette che comincia a prendere seriamente questa nuova casa editrice nel momento in cui [[Alan Moore]] decide di pubblicare con loro la miniserie ''1963''<ref name=gk251/>. Il suo obiettivo rimane comunque quello di creare delle opere di genere [[noir]] nella speranza che possano aprirsi una nicchia all'interno di un mercato inflazionato dai supereroi in costume<ref name="gk251" />. 
Gary Reed, il proprietario della Caliber, gli dà però fiducia e Bendis si impegna nel far crescere questa casa editrice indipendente, arrivando a concepire e realizzare un magazine chiamato ''High Caliber'' e pubblicizzando tutte le pubblicazioni dell'editore<ref name="gk251" />. Tra il 1991 e il 1996 collabora con la [[Caliber Comics]], scrivendo ''Fire'', ''[[Goldfish (fumetto)|Goldfish]]'' e ''[[Jinx (fumetto)|Jinx]]''<ref name="gk251" />. Tuttavia, l'editore tendeva a utilizzare materiali di bassa qualità per la pubblicazione dei fumetti<ref name="gk251" />. Bendis ricorda amareggiato che la sua edizione in volume di ''Goldfish'' era stata distribuita con una colla per la rilegatura talmente scadente che tutte le pagine tendevano a staccarsi non appena si apriva il tomo, cosa che avrebbe anche fatto desistere un regista di [[Hollywood]] da adattare l'opera per il cinema<ref name="gk251" />. Bendis dichiara che questo è stato uno dei momenti più imbarazzanti della sua carriera, e perde la stima e la fiducia per Reed<ref name="gk251" />. 
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Bendis decide quindi scrivere una serie su [[Jessica Jones]], un personaggio inserito nell'universo Marvel, ma creato dallo stesso Bendis e destinato a divenire uno dei più popolari dell'autore<ref name=jes>{{cita news|url=http://www.fumettologica.it/2021/02/fumetti-2001/| titolo= 20 fumetti da ricordare usciti nel 2001 | accesso= 16 febbraio 2021}}</ref>. Le viene dedicata una serie regolare che però, per volere di Bendis, deve avere un approccio più maturo al genere supereroistico con la possibilità di affrontare tematiche adulte<ref name=jes/>. La protagonista è difatti una detective privata, ex-super eroina, con un passato da alcolista e propensa a sfoghi di violenza. Un personaggio cinico e nichilista che si trova a indagare negli anfratti più cupi dell'universo Marvel<ref name=jes/>. La Marvel Comics, dopo la chiusura della [[Epic Comics]], non aveva più un imprint editoriale per pubblicare materiale di questo tipo (come invece lo era la [[Vertigo (DC Comics)|Vertigo]] per la [[DC Comics]]), quindi, grazie all'appoggio di Bil Jemas e Joe Quesada, viene lanciata l'etichetta [[MAX (fumetto)|MAX]]<ref name=jes/>. L'imprint esordisce nel [[2001]], con la serie ''[[Alias (fumetto Marvel)|Alias]]'' di Bendis e Michael Gaydos e la limited-series [[War Machine#U.S. War Machine|U.S War Machine]] di Chuck Austen. In copertina non appare il logo ''Marvel Comics'' e vi è il banner con l'avvertenza "Explicit Content" (ovvero ''contenuti espliciti'') a indicare che il materiale trattato può contenere scene di sesso, violenza, linguaggio esplicito e, in genere, tematiche non adatte a lettori non adulti. Nonostante esca dagli stereotipi del genere supereroistico, Jessica Jones diviene uno dei personaggi Marvel più importanti tra quelli creati negli anni duemila, divenendo una protagonista ricorrente nelle serie degli Avengers, avendo dedicate altre serie (dopo la chiusura di ''Alias'') e, tra il 2015 e il 2019 è protagonista di una [[Jessica Jones (serie televisiva)|serie tv live-action]] di [[Netflix]]<ref name=jes/>. La piattaforma streaming la impegna anche come co-star della serie [[The Defenders (miniserie televisiva 2017)|The Defenders]] dove si unisce ad altri super eroi Marvel quali ''Daredevil'', ''Luke Cage'' e ''Iron Fist'' a cui Netflix ha dedicato serie TV<ref name=jes/>. 
Tra il 2004 e il 2005 viene pubblicata il suo primo importante universe-wide event, ovvero ''[[Guerra segreta (fumetto)|Guerra segreta]]'', acclamata miniserie con protagonisti i Vendicatori e disegnata dall'artista italiano [[Gabriele Dell'Otto]]<ref name=nuovo>Andrea Gagliardi, in "Nuovi Eroi per un Nuovo Mondo", in {{cita|Marvel: The Legendary Collection n.9 | p. 5}}.</ref>. Il titolo si ispira chiaramente a [[Guerre Segrete|Secret Wars]], la prima storica limited-series che coinvolgeva tramite tie-in l'intero universo Marvel, voluta e scritta da [[Jim Shooter]] (all'epoca editor-in-chief della Marvel) a metà anni ottanta. Prima della pubblicazione vi lavorano per 18 mesi, ma la storia che ne esce non ha presupposti sci-fi simili a quella del 1984 del trio Jim Shooter, Mike Zeck e Bob Layton. In questo caso la fonte di ispirazione è più radicata nel contesto sociale e storico degli Stati Uniti degli anni duemila, fortemente colpiti dall'attacco terroristico alle Torri Gemelle e turbati da teorie cospirative e dalla sfiducia nelle istituzioni preposte a difenderli<ref name=nuovo/>. L'editor-in-chief della Marvel [[Joe Quesada]] sente che le conseguenze di quanto accaduto devono avere una ripercussione (anche) nello sgargiante e fantastico mondo dei supereroi e in generale nella produzione editoriale della Marvel, da sempre sensibile alle tematiche ed eventi che attraversano la struttura stessa della società<ref name=nuovo/>. Bendis diviene il punto di riferimento per impostare l'universo Marvel attraverso nuovi approcci agli universe-wide crossover, agli eventi fumettistici e soprattutto porre le basi per un nuovo super team Avengers, che deve ritrovare la sua centralità nella continuity e nell'impostazione tematica dell'universo Marvel. Difatti l'autore prende in mano le redini dello storico team della Marvel e decide di stravolgerne lo status quo<ref name=ave>{{cita web|url=http://www.fumettologica.it/2020/04/new-avengers-bendis-marvel-fumetti/| titolo= Guida al binge-reading di New Avengers di Bendis| accesso= 22 aprile 2020}}</ref>. Scrive gli ultimi numeri della serie ''The Avengers'' (nn.500-503) e l'albo unico ''Avengers: The Finale'', iniziando un ciclo di storie di 8 anni che avranno un ruolo fondamentale per il rilancio della serie e la loro introduzione nel [[Marvel Cinematic Universe]]<ref name=divi>"Nascita di una leggenda -Avengers Divisi", nella postfazione del volume {{cita| Avengers Divisi}} </ref>. Ormai già da un anno parlava e scambiava opinioni sul team con [[Mark Millar]] (creatore del [[Millarworld]]) con il quale dal 2001 aveva collaborato per la costruzione dell'Ultimate Universe<ref name=divi/>. Entrambi hanno la loro chance di trasporre le loro idee nelle serie a fumetti. Millar creando gli Avengers dell'Ultimate Universe ovvero ''The Ultimates'' e Bendis avendo le redini dello storico gruppo creato nel 1963 da Stan Lee e Jack Kirby e inserito nel canonico universo Marvel<ref name= divi/>. Il titolo dell'ultimo arco narrativo della serie classica (il primo di Bendis) è ''[[Vendicatori divisi]]'', significativo in quanto si contrappone al classico grido di battaglia ''Avengers Uniti'' ("Avengers Assemble" in originale). La sua intenzione è di distruggere le fondamenta dell'attuale gruppo per poi crearne uno nuovo, lanciando una nuova serie regolare dal titolo [[Nuovi Vendicatori|New Avengers]], a voler segnare il rilancio del gruppo<ref name=ave/><ref name=divi/>. All'epoca le vendite latitavano e il team non era molto seguito neppure dai lettori Marvel, Bendis deve cercare di riportarlo al centro dell'universo Marvel<ref name=ave/>. Siamo in un periodo antecedente la nascita e il successo del [[Marvel Cinematic Universe]] (ovvero il 2008) e la popolarità degli Avengers è a uno dei suoi punti più bassi<ref name=ave/>. L'autore vuole riportare il concetto su cui si è fondato il primo storico gruppo di Lee-Kirby che veniva pubblicizzato come ''Gli Eroi più potenti della Terra''<ref name=divi/>. Arriva ad affermare: «Voglio dire, chi cazzo è Fante di Cuori? Dovrebbe essere la squadra con gli eroi più forti di tutti.»<ref name=ave/> Di conseguenza il primo obiettivo dell'autore è quello di portare nella formazione gli eroi più potenti e carismatici della casa editrice (tra cui Spider-Man, Wolverine, Luke Cage come sua preferenza personale, e [[Sentry (Robert Reynolds)|Sentry]], potente quanto il Superman della DC) 
Nel 2004, sposta la serie ''[[Powers (fumetto)|Powers]]'' dalla Image Comics alla Marvel Comics, che aveva appena creato l'imprint [[Icon Comics]]. Sotto questa etichetta, la casa editrice pubblica serie e miniserie i cui diritti rimangono agli stessi autori, sono le opere "creator-owned". Alla Marvel mancava un imprint di questo tipo dalla chiusura della [[Epic Comics]] nel 1996, mentre la ''DC'' vi aveva rimediato (dal 1993) con l'imprint [[Vertigo (DC Comics)|Vertigo]] gestito da [[Karen Berger]] (fino al 2013). Di fatto si tratta di una politica simile a quella adottata dalla [[Image Comics]], dalla [[Dark Horse Comics]] e altri editori indipendenti, elemento che spesso ha portato grandi autori a preferire questo tipo di case editrici che non le Big-Two (Marvel e DC). 
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Nel [[2010]] con la miniserie ''[[Assedio]]'', si conclude il periodo del ''[[Dark Reign]]'', iniziato dopo ''Secret Invasion''. nello stesso anno, insieme al disegnatore [[Alex Maleev]], crea il personaggio [[Scarlet (Icon Comics)|Scarlet]] e la serie a essa dedicata. Si tratta della prima creazione originale dell'autore espressamente ideata per la Icon.<ref>''Marvel Previews'' n.81, Marvel Worldwide INC., New York, luglio 2010, p.80.</ref> 
Insieme alla disegnatrice [[Sara Pichelli]], nel 2011, crea un nuovo ''Uomo Ragno'' per l'[[Ultimate Marvel|Universo Ultimate]]<ref name=pow/>. A indossare il costume dell'Arrampicamuri è il teenager [[afro-americano]] [[Miles Morales]] che ottiene grande successo e suscita una notevole attenzione mediatica<ref name=pow/>. La nuova versione di Spider-Man riceve l'attenzione della [[Fox News]], [[CNN]], del ''The Daily Show'', dello ''Howard Stern Show'' e di numerosi altri canali<ref name=pow/>. Il personaggio è tra i più utilizzati dalla Marvel  
Nel [[2012]], in seguito alla miniserie-evento ''[[Avengers vs. X-Men]]'', termina il suo lavoro sulle testate dei Vendicatori e gli vengono affidate le redini delle testate ''Incredibili X-Men'', ''Nuovissimi X-Men ''e ''Guardiani della Galassia''. Nel 2013 realizza il crossover ''[[Age of Ultron]]''. 
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A partire dal 2019 Bendis porta un nuovo imprint all'interno dell'universo DC, si tratta del ''[[Wonder Comics]]''<ref name=p7>''DC Previews'' n.7, DC Comics, Burbank, novembre 2018, pp.1-3</ref>. I fumetti pubblicati con questa etichetta vogliono celebrare la meraviglia e lo stupore che ci si trova di fronte quando, sul finire dell'adolescenza, inizia la "vita reale"<ref name=p7/>. Questo è, secondo Bendis, il momento in cui devi scoprire che tipo di persona sarai<ref name=p7/>. In questa epifania della vita Bendis ha trovato voce e ispirazione nei fumetti DC, fondamentali nel suo periodo adolescenziale per creare quel sentimento di meraviglia e audacia che ti spinge ad affrontare la vita<ref name=p7/>. Proprio per questo il primo titolo dell'imprint è ''Young Justice'', serie che vede protagonisti supereroi teenager quali: Superboy, Wonder Girl, Impulse, Amethyst, Teen Lantern e Jinny Hex<ref name=p7/>. 
[[File:Legion-super-heroes-bendis.jpg|thumb|right|Copertina del volume "DC Collection - La Legione dei Super-eroi 1". Disegno di Ryan Sook. Raccoglie "Legion of Super-Heroes (2019)" nn.1-6, la versione dei legionari del XXXI secolo scritta da Bendis. Edizione italiana © 2020 Panini SpA]]  
Una delle sfide che più hanno appassionato Bendis quando è passato dalla Marvel alla DC è stato quello di un rilancio in grande stile dell'iconico team di supereroi del futuro denominato [[Legione dei Super-Eroi]], nato agli albori della [[Silver Age]] (nel 1958) sulle pagine della storica [[Adventure Comics]]<ref name=lsh>{{cita | DC Previews n.15 | pp. 10-11}}.</ref>. Nel corso di oltre sessant'anni di storia editoriale il gruppo ha visto l'avvicendarsi di decine di membri nel suo line-up così come vi sono state diverse incarnazioni della serie che hanno spesso intricato la [[continuity]] sia del futuro sia del presente dell'Universo DC. Bendis vuole cercare di creare una serie che attiri lettori nuovi alle avventure della Legione e che rispetti la storia e l'eredità del gruppo<ref name=lsh/>. Inoltre, in quanto appassionato di continuity del "DC Universe", Bendis vuole cercare di forgiare una precisa timeline che connetta tutti i futuri che nel corso dei decenni sono stati presentati sugli albi ''DC'', da quello raccontato nella serie distopica [[Batman Beyond (fumetto)|Batman Beyond]] a quello post-apocalittico del [[Kamandi]] di [[Jack Kirby]]<ref name=lsh/>. L'ambizioso progetto dell'autore, destinato a ridisegnare mille anni di storia dell'universo DC inizia con la miniserie ''Legion of Super-Heroes: Millennium'' in uscita a settembre del 2019<ref name=lsh/>. Con questo albo racconta la storia di una misteriosa donna che non può invecchiare e, partendo dal tempo presente, la sua vita attraversa i secoli futuri del ''DC Universe'' fino ad arrivare all'epoca della ''Legione'' (il 31º secolo)<ref name=dc17>Brian Michael Bendis, in "Legion of Super-Heroes", in ''DC Previews'' n.17, DC Comics, Burbank, novembre 2019, pp.14-15</ref>. Si tratta di un prequel con cui Bendis introduce una nuova ''Legione dei Super-Eroi'' che non ha nessun legame di continuity con le sue precedenti incarnazioni<ref name=dc17/>. Bendis è chiaro nel dire che le passate storie dei "legionari" non sono canoniche con l'attuale universo della DC, come invece lo sono quelle narrate nella sua nuova serie<ref name=dc17/>. Nonostante questo, sottolinea che rimarrà fedele alle idee e allo spirito che hanno dato vita alla decennale storia del titolo<ref name=dc17/>, fondamenta in gran parte gettate dal run di [[Jim Shooter]] del periodo [[Silver Age]]. Dopo ''Young Justice'', questo è il secondo "teen-heroes' team" (ovvero ''gruppo di eroi teenager'') rifondato dall'autore. 
=== Gli anni duemila e venti (dal 2020) === 
Nel 2020 il gruppo [[WarnerMedia]], di cui la ''DC Comics'' fa parte, va incontro a una profonda ristrutturazione, taglio dei costi e del personale<ref name=ndc/>. La nuova proprietà, subentrata nel 2018 con l'acquisizione del gruppo [[Time Warner]] da parte di [[AT&T]], programma un ridimensionamento della ''DC'', gruppo editoriale non considerato vitale per la nuova Corporation. Nel febbraio del 2020 viene licenziato il publisher ''Dan DiDio'', [[Jim Lee]] viene rimosso dal suo ruolo di co-publisher e qualche mese dopo perde il posto anche il Redattore-Capo [[Bob Harras]] insieme a numerosi altri editor e figure chiave nell'organigramma della compagnia. Questo tocca anche Bendis il cui contratto in esclusiva viene  
== Opere == 
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