Carcassonne: differenze tra le versioni
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|Didascalia = Panoramica aerea della città vecchia
|Divisione amm grado 1 = Occitania
|Voce divisione amm grado 1 = Occitania (regione
|Divisione amm grado 2 = Aude
|Divisione amm grado 3 = Carcassonne
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|Latitudine decimale = 43.216667
|Longitudine decimale = 2.349987
|Superficie = 65.07
|Abitanti = 46513
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|Voce divisione amm grado 4 = Cantoni di Carcassonne
}}
'''Carcassonne''' (<small>[[Alfabeto fonetico internazionale|AFI]]</small>: {{IPA|[kaʁ.ka.sɔn]|fr}};
Occupata fin dal [[Neolitico]], Carcassonne si trova nella piana del fiume [[Aude (fiume)|Aude]], tra due grandi tratte stradali che collegano l'[[Oceano Atlantico|Atlantico]] al [[mar Mediterraneo]] e il [[Massiccio Centrale]] ai [[Pirenei]].
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[[File:Plan carcassonne vectoriel.svg|miniatura|Mappa topografica di Carcassonne]]
Carcassonne si trova nel sud della [[Francia]], a 62 km di distanza da [[Narbona]], 95 da [[Tolosa]], 152 da [[Montpellier]] e 304 da [[Barcellona]]. La sua posizione strategica sulla rotta tra il [[mar Mediterraneo]] e l'[[Oceano Atlantico]] è nota fin dal [[Neolitico]]. La città si trova in un corridoio tra le [[montagne Noire]] a nord e il massiccio di Corbières a est, la piana di [[Lauragais]] a ovest e la valle dell'Aude a sud. La pianura è costituita da depositi recenti portati dall'Aude e provenienti dai Pirenei, nello specifico della [[molassa]] di Carcassonne, caratterizzata da un'alternanza di [[arenaria|arenarie]], conglomerati e marne arenarie fluviali risalenti all'[[Eocene]].<ref>{{cita libro|url=https://books.google.it/books?id=gt517z302YcC&pg=PA323|p=323|lingua=en|titolo=Terroir: The Role of Geology, Climate and Culture in the Making of French Wines|autore=James E. Wilson|editore=University of California Press|anno=1998|isbn=978-05-20-21936-6}}</ref> Da un punto di vista sismologico, la zona rientra nella fascia di grado 1, ovvero quella esposta a rischi molto bassi.<ref>{{cita web|lingua=fr|url=http://www.aude.gouv.fr/reglementation-parasismique-france-a2056.html|data=17 maggio 2011|titolo=Réglementation parasismique France|accesso=7 settembre 2021|dataarchivio=7 settembre 2021|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20210907215654/http://www.aude.gouv.fr/reglementation-parasismique-france-a2056.html|urlmorto=sì}}</ref> La regione naturale in cui rientra il luogo è chiamata in lingua francese ''Carcassès'' o ''Carcassonnais''.
La superficie del comune è pari a 65 km², una cifra alta se confrontata ai tanti piccoli comuni dell'Aude. La città è attraversata dall'[[Aude (fiume)|Aude]], dal Fresquel e dal [[canal du Midi]]. Si suole per convenzione suddividere in due l'insediamento, con la ''città bassa'' che occupa le rive del fiume a ovest e la ''città alta'' (o ''[[Città fortificata storica di Carcassonne|Cité]]'') che occupa la collina che domina l'Aude. Il centro urbano si sviluppa su un piccolo altopiano formato dall'erosione causata dell'Aude a circa 150 m di altitudine sopra la città bassa, con quest'ultima che si trova a 100 m s.l.m. e nei pressi del corso d'acqua.<ref name="wil183">{{cita libro|url=https://books.google.it/books?id=Uc95NApHcU0C&pg=PA183|p=183|titolo=Languedoc-Roussillon|autore=Nicola Williams|autore2=Miles Roddis|editore=EDT srl|anno=2009|isbn=978-88-60-40489-3}}</ref><ref name="wil667">{{cita libro|url=https://books.google.it/books?id=MyAsDwAAQBAJ&pg=PT667|p=667|titolo=Francia Meridionale|autore=Nicola Williams ''et al.''|editore=EDT srl|isbn=978-88-59-23969-7}}</ref>
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=== Clima ===
La [[stazione meteorologica]] di Carcassonne-Salvaza misura quotidianamente diversi parametri meteorologici dal 1948.
Secondo la [[classificazione di Köppen]], il clima è di tipo "[[Clima temperato umido#Clima temperato umido con estate calda (Cfa)|cfa]]", ovvero temperato umido con estate calda (è il caso, per esempio, della [[pianura padana]]).<ref name="clima"/> Questa condizione è diversa dalla [[Francia metropolitana]], trattandosi nel caso di Carcassonne di una "località di transizione": la città non ha infatti un clima mediterraneo propriamente inteso (''csa'') ma neanche uno interno. La temperatura media annuale è pari a 13,7 °C; in inverno, si aggira intorno ai 5 °C, mentre a luglio si superano di norma i 22,5, con piogge distribuite in maniera uniforme (specie tra
Il record di temperatura massima mai registrata risale al 13 agosto 2003 ed era pari a 41,9 °C, mentre la minima assoluta venne misurata il 15 febbraio 1956 e si attestava intorno a -13,6 °C.<ref>{{cita web|url=https://www.lindependant.fr/2021/06/10/carcassonne-un-week-end-tres-chaud-attendu-et-un-record-probablement-battu-9598028.php|lingua=fr|titolo=Carcassonne: un week-end très chaud attendu, et un record probablement battu|sito=[[L'Indépendant (Pirenei Orientali)|L'Indépendant]]|data=11 giugno 2021|accesso=7 settembre 2021}}</ref><ref>{{cita web|url=https://www.infoclimat.fr/climatologie-mensuelle/07635/fevrier/1956/carcassonne-salvaza.html|accesso=8 settembre 2021|titolo=Carcassonne-Salvaza (febbraio 1956)}}</ref>
La neve cade occasionalmente, in media sette giorni all'anno tra dicembre e marzo. Pare che un manto dallo spessore di un metro si fosse posato a Carcassonne durante l'inverno del 1913/1914, ma la veridicità del dato appare secondo taluni discutibile.<ref>{{cita web|lingua=fr|url=https://www.alertes-meteo.com/vague_de_froid/hiver1900-2004.htm|accesso=10 settembre 2021|titolo=Les hivers de 1900 → A nos jours|autore=M. Garnier|anno=1967}}</ref> Il 13 gennaio 1981, si registrarono 55
Carcassonne affrontò diverse inondazioni dall'Aude nel 1872 nel 1875, nel 1891 e nel 1940.<ref>{{cita pubblicazione|lingua=fr|url=https://www.vie-publique.fr/sites/default/files/rapport/pdf/014000280.pdf|p=19|città=Parigi|data=16 ottobre 2000|titolo=Les crues des 12, 13 et 14 novembre 1999 dans les départements de l'Aude, de l'Hérault, des Pyrénées-Orientales et du Tarn|autore=Claude Lefrou
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Nel [[Neolitico]] il sito originario di Carcassonne era sull'altopiano di Carsac (a circa due chilometri a sud della città medievale), dove ora passa l'autostrada A61. Intorno al VI secolo a.C., i suoi abitanti si trasferirono e si stabilirono sullo sperone roccioso dominato oggi da questa stessa città dando vita a un [[oppidum]].<ref name="tre"/><ref>{{cita libro|lingua=fr|url=https://books.google.it/books?id=p7kAEAAAQBAJ&pg=PA24|p=24|titolo=Petite Histoire de Carcassonne|autore=Jean-Pierre Cros-Mayrevieille|volume=1|editore=Editions des Régionalismes|anno=2020|isbn=978-28-24-05528-2}}</ref> Le attività commerciali e agricole apparivano fiorenti e gli scambi di oggetti coinvolgevano realtà lontane, ovvero [[Etruschi]], [[Antica Grecia|Greci]] e [[Cartagine]]si.
In quanto insediamento tra i più vivaci situato a ridosso del fiume Atax (oggi [[Aude (fiume)|Aude]]), [[Plinio il Vecchio]] è tra i primi a citare il luogo riportandolo come
Nel III secolo a.C., il luogo passò sotto il dominio dei [[Volci (popolo)|Volci Tectosagi]]. Nel 118 a.C., data della creazione della città portuale di ''[[Narbona|Colonia Narbo Martius]]'', la regione passò senza combattimenti sotto la dominazione [[civiltà romana|romana]].<ref>{{cita web|url=https://archeologie.culture.fr/villa/en/southern-france-and-roman-conquest|lingua=en|titolo=Southern France and the Roman conquest|accesso=8 settembre 2021}}</ref> Nel 70 a.C., assume il ruolo amministrativo di [[Provincia (storia romana)|provincia]].
Dal 14 d.C., la [[via Aquitania]] che collegava ''Narbo Martius'' a ''[[Bordeaux|Burdigala]]'' attraversava proprio ''Julia Carcaso''.<ref name="pas253273">{{cita pubblicazione|url=https://journals.openedition.org/gallia/614|volume=73|p=1|anno=2016|editore=Gallia|rivista=Archéologie de la France antique|La voie d'Aquitaine entre Tolosa (Toulouse, Haute-Garonne) et Carcaso (Carcassonne, Aude)|lingua=fr|autore=Michel Passelac
Tra il 234 e il 285, l'[[impero romano]] attraversò una [[Crisi del III secolo|prolungata crisi]] che comportò l'[[anarchia militare]], di cui beneficiarono i [[Invasioni barbariche|barbari]] che scagliarono saccheggi e incursioni su vasta scala in [[Gallia romana|Gallia]]. Si decise di costruire una barriera lunga
L'''[[Itinerarium Burdigalense]]'' menziona la città nel 333 con il nome di ''[[Castellum]] Carcasonne''.<ref>{{cita libro|url=https://books.google.it/books?id=oFq1CwAAQBAJ&pg=PA20|p=20|lingua=en|titolo=Cathar Castles: Fortresses of the Albigensian Crusade 1209–1300|autore=Marcus Cowper|editore=Bloomsbury Publishing|anno=2012|isbn=978-18-49-08054-5}}</ref>
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[[File:Carcassonne - Rempart de la Bastide saint-Louis (le bastion Saint-Martial).jpg|miniatura|Bastide Saint-Louis (baluardo Saint-Martial)]]
Nel 1067, [[Raimondo Berengario I di Barcellona]] acquistò Carcassonne per 4.000 [[Mancuso (moneta)|mancusi]] d'oro pagati ai discendenti dell'ultimo conte in carica della città, Ruggero III.<ref name="scu84">{{cita libro|url=https://books.google.it/books?id=QUy80GaoeJkC&pg=PA84|p=84|titolo=Sulle tracce del Graal|autore=Mariano Bizzarri|autore2=Francesco Scurria|editore=Edizioni Mediterranee|anno=1996|isbn=978-88-27-21140-3}}</ref> Tuttavia, Raimondo Bernardo Trencavel, genero di quest'ultimo, riuscì a prendere il controllo dell'insediamento, scatenando diversi anni di guerre. Ad amplificare la gravità della situazione, esplose una rivolta degli abitanti sostenuta proprio da Raimondo-Bernardo, che cercava e ottenne il sostegno del conte di Tolosa, funzionale a riconquistare la città. Fece comunque la sua presenza un altro pretendente al potere, [[Ruggero II di Foix]], che non riuscì però a far valere le sue pretese. Trencavel morì nel 1074 e sua moglie Ermengarda rimase in qualità viscontessa nel 1082.<ref name="scu84"/> La struttura fortificata comitale vide la luce all'interno delle mura della città intorno al 1130, per timore di una nuova ribellione.
Alla fine del XII secolo, il [[catarismo]] raggiunse Carcassonne e attirò molti seguaci, protetti dal visconte [[Raimondo Ruggero Trencavel]].<ref>{{cita libro|url=https://books.google.it/books?id=uaVUCwAAQBAJ&pg=PA210|p=210|titolo=Storia Illustrata delle Crociate|autore=Autori Vari|anno=2016}}</ref> Dopo l'assassinio del [[legato apostolico]] [[Pietro di Castelnau]] nel gennaio 1208, la città e tutta la sua regione furono dichiarate terre di eresie dal papa [[Innocenzo III]] e, di conseguenza subirono la [[crociata albigese]], la cui repressione andò diretta da [[Arnaud Amaury]].<ref>{{cita web|url=http://www.storicang.it/a/i-catari-nascita-di-uneresia_14790|sito=[[National Geographic (Italia)|National Geographic]]|titolo=I catari, la nascita di un'eresia|autore=Pilar Jiménez Sánchez|data=7 maggio 2020|accesso=10 settembre 2021}}</ref>
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L'edificio comitale fu poi convertito in fortezza, con la cinta muraria raddoppiata e rinforzata fino alla fine del Trecento. [[Domenico di Guzmán]] trascorse l'intera quaresima del 1213 in un luogo religioso a Carcassonne.<ref>{{cita libro|url=https://books.google.it/books?id=oY5SHsdfbNYC&pg=PA153|p=153|titolo=San Raimondo di Penyafort: padre del diritto canonico|autore=Fernando Valls I Taberner|editore=Edizioni Studio Domenicano|anno=2001|isbn=978-88-70-94405-1}}</ref> Un tribunale dell'[[inquisizione]] aprì i battenti nel 1234.<ref>{{cita libro|lingua=en|url=https://books.google.it/books?id=Ic_pDAAAQBAJ&pg=PA14|titolo=A History of The Inquisition of The Middle Ages|p=14|autore=Henry Charles Lea|editore=Lulu.com|anno=2016|isbn=978-13-65-35560-8}}</ref>
Il 17 settembre 1240, a qualche giorno di distanza da quando la città era stata scossa dalla partenza di 33 membri del clero allontanati con un salvacondotto, Raimondo II Trencavel assediò la città, con i combattimenti che durarono fino all'11 ottobre,
[[File:Interrogatoire des Templiers de la sénéchaussée de Carcassonne - Archives Nationales - AE-II-311.jpg|miniatura|sinistra|upright=0.7|Interrogatorio dei [[cavalieri templari]] del Senechaussee di Carcassonne, 13 novembre 1307 ([[Archivi nazionali (Francia)|Archivi nazionali di Francia]])]]
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L'espulsione degli abitanti dalla cittadella fortificata risultò una tappa importante nella storia di Carcassonne, perché si stabilirono dall'altra parte del fiume, dove [[Luigi IX di Francia|Luigi IX]] creò "la città bassa" o "[[bastide]]".<ref name="wil183"/> A poco a poco, quest'ultima prosperò economicamente e acquisì influenza politica, anche grazie allo stabilimento di un consolato nel 1248. L'organo si componeva di sei membri che governavano il centro abitato con il consiglio dei nobili svolgendo incarichi amministrativi, giudiziari e tributari.<ref>{{cita libro|url=https://books.google.it/books?hl=it&id=OgYwAQAAMAAJ&dq=1248+carcassonne+consulat&focus=searchwithinvolume&q=En+revanche+%2C+un+consulat+apparut+dans+la+ville+basse+dès+1248+%2C+donc+aussitôt+après+sa+fondation+%3B+c%27est+ce+qui+a+fait+croire+à+certains+historiens+que+le+consulat+avait+été+«+transféré+de+la+Cité+au+Bourg+|p=89|lingua=fr|titolo=Histoire de Carcassonne|autore=Jean Guilaine|editore=Privat|anno=1990|isbn=978-27-08-98284-0}}</ref>
Nel XIV secolo
Nel 1348 si verificò un'epidemia di [[peste]], la quale perdurò fino al secolo successivo.<ref name="mar53">{{cita libro|lingua=fr|url=https://books.google.it/books?id=EnQCEAAAQBAJ&pg=PT53|p=53|titolo=Petite Histoire de Carcassonne|autore=Claude Marquié|editore=Éditions Cairn|anno=2020|isbn=978-23-50-68917-3}}</ref> Nel 1355 il [[Edoardo il Principe Nero]] devastò la bastide col fuoco senza tentare di conquistare la città.<ref name="mar53"/> Una metà andò ricostruita e fortificata ancora una volta nel 1359.
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[[File:France carcassonne cassini.png|miniatura|Carcassonne intorno al 1780 ([[carta di Cassini]]) con la bastide e la città vecchia]]
Fino alla firma,
Nel XVI secolo, le [[guerre di religione francesi|guerre di religione]] imperversarono nella regione: la città bassa abbracciò in gran parte il [[protestantesimo]], quella alta restò fedele al cattolicesimo. Vari scontri ebbero luogo tra i due siti fino all'emissione dell'[[editto di Nantes]].<ref>{{cita web|lingua=fr|accesso=8 settembre 2021|url=http://elec.enc.sorbonne.fr/editsdepacification/edit_12|titolo=Édit de Nantes. Édit général}}</ref>
[[Carlo IX di Francia|Carlo IX]] attraversò la città durante il suo grande giro del Regno durato tra il 1564 e il 1566, accompagnato da [[Enrico III di Francia|Enrico III]], [[Enrico IV di Francia|Enrico IV]], [[Carlo di Borbone-Vendôme]] e [[Carlo di Lorena (1524-1574)|Carlo di Lorena]].<ref>{{cita web|data=1º gennaio 2017|url=https://www.ladepeche.fr/article/2017/01/01/2488570-janvier-1565-charles-ix-a-carcassonne.html|sito=La Dépêche du Midi|lingua=fr|titolo=Janvier 1565: Charles IX à Carcassonne|accesso=8 settembre 2021}}</ref>
Il nucleo storico di Carcassonne perse la sua importanza con il trasferimento di molte istituzioni nella nascente città bassa per tutta l'età moderna. La ricchezza dovuta al commercio della stoffa permise di realizzare nuovi edifici in quest'ultima.<ref name="sab150"/> Con il passare dei secoli, si procedette a portare l'acqua corrente in città, si lastricarono le strade e, infine, si illuminarono le strade con lampioni a gas. I bastioni furono demoliti nel XVIII secolo e andò costruita la porta dei Giacobini.<ref name="eb">{{cita web|lingua=en|url=https://www.britannica.com/place/Carcassonne|sito=[[Encyclopedia Britannica]]|titolo=Carcassonne|accesso=8 settembre 2021}}</ref>
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Nel XIX secolo, cominciò a emergere la consapevolezza dei monumenti storici e la volontà di restaurare e valorizzare il patrimonio francese. La città, completamente in rovina e indigente, ricevette il sostegno di intellettuali quali [[Jean-Pierre Cros-Mayrevieille]]<ref group="nota">Una sua statua è presente nella città.</ref> e [[Prosper Mérimée]], ispettore dei [[Monumento storico (Francia)|monumenti storici]].<ref name="sab150">{{cita libro|lingua=en|url=https://books.google.it/books?id=9U5qDwAAQBAJ&pg=PT150|p=150|titolo=France's World Heritage Sites: Travel Guide Best World Heritage Sites|anno=2019|autore=Jérôme Sabatier|editore=Jérôme Sabatier|isbn=979-10-96-11180-0}}</ref> I primi lavori di restauro riguardarono la [[basilica di Saint-Nazaire]].
Avvennero più avanti numerosi espropri, che comportarono la demolizione di varie abitazioni.<ref name="sab150"/> Nel cinquantennio dell'ammodernamento che ne seguì, si tentò di riportare al massimo splendore del XIII secolo uno dei più grandi complessi
[[File:Carcassonne slogans 1907.jpg|miniatura|sinistra|Manifestanti durante la rivolta dei viticoltori del
Nel 1907
Nel 1944
Nell'aprile del 1996
Nel 1997
Il 6 novembre 2003 si svolse a Carcassonne, nell'Hôtel de la Cité, il 16º summit franco-spagnolo alla presenza di [[José María Aznar]], capo del governo spagnolo, di [[Jacques Chirac]], Presidente della Repubblica e tredici ministri dei due Paesi.<ref>{{cita web|url=https://www.elysee.fr/jacques-chirac/2003/11/06/conference-de-presse-conjointe-de-mm-jacques-chirac-president-de-la-republique-et-jose-maria-aznar-president-du-gouvernement-espagnol-sur-les-relations-et-la-cooperation-franco-espagnoles-notamment-en-matiere-policiere-et-judiciaire-les-divergence|lingua=fr|data=6 novembre 2003|titolo=Confèrence de Carcassonne|sito=[[Palazzo dell'Eliseo|Eliseo]]|accesso=9 settembre 2021}}</ref><ref>{{cita web|lingua=fr|url=https://www.vie-publique.fr/discours/142614-conference-de-presse-conjointe-de-mm-jacques-chirac-president-de-la-re|titolo=Conférence de presse conjointe de MM (Carcassonne, 6 novembre 2003)|accesso=9 settembre 2021}}</ref>
Il 29 giugno 2008, durante le giornate a "porte aperte" a Carcassonne del [[3e régiment de parachutistes d'infanterie de marine|3º Reggimento Paracadutisti di Fanteria di Marina]] e a seguito di un errore nell'utilizzo delle munizioni durante un'esercitazione (proiettili veri invece che a salve), 17 persone tra il pubblico riportarono gravi ferite, tra cui tre bambini.<ref name="gio">{{cita web|url=https://www.ilgiornale.it/news/pugno-ferro-l-esercitazione-finita-tragedia.html|sito=[[Il Giornale]]|titolo=Pugno di ferro per l'esercitazione finita in tragedia|data=1º luglio 2008|accesso=9 settembre 2021}}</ref> La vicenda, divenuta di risonanza nazionale dopo la visita in loco del Presidente della Repubblica, [[Nicolas Sarkozy]], accompagnato dal suo ministro della Difesa, costò le dimissioni del Capo di Stato Maggiore della Difesa.<ref name="gio"/>
==== Attacco terroristico del 2018 ====
Il 23 marzo 2018
=== Simboli ===
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[[File:Carcassonne - Cathédrale St-Michel - Interieur.jpg|miniatura|Interni della [[Cattedrale di Carcassonne|Cattedrale di San Michele]]]]
Tra la città bassa e la città alta, Carcassonne vanta diversi luoghi sacri. Due chiese, la [[Cattedrale di Carcassonne|Cattedrale di San Michele]] e quella di San Vincenzo, facevano prima capo a due villaggi poi accorpati, Saint-Vincent e Saint-Michel, situati fuori dalle mura della città in epoca medievale.<ref name="md">{{cita libro|url=https://books.google.it/books?hl=it&id=b_FnAAAAMAAJ&dq=saint+vincent+saint+michel+carcassonne+deux+villages&focus=searchwithinvolume&q=The+old+suburbs+of+Carcassonne+had+been+dedicated+to+Saint+Michel+and+Saint+Vincent+%2C+and+Louis+ix+instructed+the+citizens+of+his+bastide+to+build+two+churches+in+honour+of+these+saints+|p=36|titolo=Fort Towns of France: The Bastides of the Dordogne & Aquitaine|autore=James Bentley|editore=Tauris Parke Books|anno=1993|isbn=978-18-50-43608-9}}</ref> La cattedrale di San Michele è il luogo di culto della bastide Saint-Louis costruita nel 1247. Si tratta di una chiesa gotica in stile Languedoc divenuta cattedrale nel 1803, dopo il "declassamento" della [[basilica di Saint-Nazaire]] situata in città.<ref>{{cita web|titolo=Cattedrale di San Michele, Carcassonne|url=https://www.turismo-occitanie.it/cathedrale-saint-michel/carcassonne|accesso=9 settembre 2021}}</ref> La parte meridionale della cattedrale poggiava su mura costruite dopo la distruzione del Bourg nel 1355. Il campanile è costituito da tre piani rettangolari e un quarto ottagonale. La cattedrale andò revisionata più volte da [[Eugène Viollet-le-Duc]]. Nel 1886 è stata dichiarata monumento storico e dal 2008 al 2018 ha visto diversi interventi di restauro sia all'esterno sia all'interno.<ref>{{cita web|url=https://batijournal.com/10-ans-de-travaux-cathedrale-saint-michel-de-carcassonne/98583|lingua=fr|titolo=10 ans de travaux sur la cathédrale Saint-Michel de Carcassonne|data=7 marzo 2018|accesso=10 settembre 1021|dataarchivio=10 settembre 2021|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20210910073905/https://batijournal.com/10-ans-de-travaux-cathedrale-saint-michel-de-carcassonne/98583|urlmorto=sì}}</ref> La chiesa di San Vincenzo, invece, fu costruita nel 1269 e ha la seconda navata più ampia di Francia (20 m), preceduta solo dalla cattedrale di [[Mirepoix (Ariège)|Mirepoix]] (20,50 m), con un altrettanto vasta volta (23,5 m).<ref name="esv">{{cita web|url=https://www.turismo-occitanie.it/eglise-saint-vincent/carcassonne|titolo=Église Saint Vincent|accesso=9 settembre 2021}}</ref> Il campanile della chiesa domina l'intera bastide ad un'altezza di 54 metri e ospita un importante [[Carillon (batteria di campane)|carillon]] di 54 campane. Nel 1907 fu riconosciuta come monumento storico.<ref name="esv"/>
La chiesa di [[Guimerra di Carcassonne|San Guimerra]] si trova nel quartiere Barbacane, ai piedi del centro storico. La costruzione originale risaliva a un periodo compreso tra il 902 e il 931, ma l'edificio attuale risulta più recente, poiché costruito da [[Eugène Viollet-le-Duc]] tra il 1854 e il 1859 al posto del barbacane distrutto in passato.<ref name="r2">{{cita web|lingua=fr|titolo=Eglise Saint Gimer|url=https://www.tourisme-carcassonne.fr/decouvrir-carcassonne/tous-les-sites-et-monuments/eglise-saint-gimer-358135|accesso=9 settembre 2021|dataarchivio=9 settembre 2021|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20210909102033/https://www.tourisme-carcassonne.fr/decouvrir-carcassonne/tous-les-sites-et-monuments/eglise-saint-gimer-358135|urlmorto=sì}}</ref><ref name="r3">{{cita web|lingua=fr|url=https://www.carcassonne.org/article-page/eglise-saint-gimer|titolo=Église Saint-Gimer|accesso=9 settembre 2021}}</ref> Una cappella esisteva nel quartiere ancor prima della costruzione della chiesa. Essa fu eretta nel XVII secolo sul luogo della casa natale di San Guimerra, vescovo di Carcassonne all'inizio del X secolo.<ref name="r3"/> Nel 2020, il sito ha ricevuto il riconoscimento di luogo di interesse storico.<ref name="r3"/><ref>{{cita web|url=https://www.pop.culture.gouv.fr/notice/merimee/PA11000059|lingua=fr|titolo=Eglise paroissiale Saint-Gimer|accesso=10 settembre 2021}}</ref> Non troppo distante, si sviluppa la chiesa di Saint-Martin-de-Poursan, le cui pareti dell'abside e della navata (dal pavimento alla parte superiore), unite a quanto rimane della volta della navata originale, sono state indicate dal 1948 di interesso storico.<ref>{{cita web|url=https://www.pop.culture.gouv.fr/notice/merimee/PA00102591|lingua=fr|titolo=Ancienne église Saint-Martin-de-Poursan|accesso=10 settembre 2021}}</ref>
[[File:Ancienne église des Carmes, dite aussi Chapelle des Carmes - Autel.jpg|miniatura|sinistra|Altare della cappella carmelitana]]
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Esistono anche altre cappelle in città, come quella di Notre-Dame-de-la-Santé risalente al 1527 grazie ai soldi del lascito di Jean de Saix e inclusa nell'ospedale della peste, vicina al ponte Vecchio.<ref>{{cita web|data=2 dicembre 2020|titolo=Chapelle Notre-Dame de la Santé|url=https://www.carcassonne.org/article-page/chapelle-notre-dame-de-la-sante|accesso=9 settembre 2021}}</ref> Un'altra cappella, quella carmelitana, si trova nella bastide Saint-Louis: ricostruita più volte nel XIV secolo, poi nel XVII e, infine, nel XVIII secolo, oggi è annoverata tra i monumenti storici.<ref name="r4">{{cita web|url=https://sauvons-leglise-des-carmes.com/|titolo=L'église des Carmes de Carcassonne|accesso=9 settembre 2021}}</ref>
Un luogo di culto protestante si trova in via Antoine-Marty ed è stato inaugurato nel 1890. La sua facciata è sobria e sembra quella di una chiesa anglicana.<ref>
La parrocchia ortodossa di San Gauderico ha la sua sede principale nella chiesa di San Saturnino di Maquens: si tratta dell'unica affiliata a tale credo nell'intero Aude e dal 1946 figura tra i monumenti storici.<ref>{{cita web|lingua=fr|titolo=L'unique paroisse orthodoxe de L'Aude|url=https://panoramaoccitaniechretienne.over-blog.com/2020/05/l-unique-paroisse-orthodoxe-de-l-aude.html|data=4 maggio 2020|accesso=9 settembre 2021}}</ref>
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{{vedi anche|Basilica di Saint-Nazaire}}
[[File:Carcassonne JPG04.jpg|miniatura|Basilica di Saint-Nazaire]]
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==== Il Canal du Midi ====
{{vedi anche|Canal du Midi}}
[[File:France carcassonne canal du midi.jpg|miniatura|sinistra|Imbarcazioni ormeggiate a Carcassonne]]
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=== Religione ===
La religione più diffusa è il [[Chiesa cattolica|cattolicesimo]], ma non mancano
== Cultura ==
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[[File:France carcassonne ecole.jpg|miniatura|Vecchio istituto femminile di Carcassonne]]
Carcassonne ha sedici scuole materne, quattordici istituti primari e quattro secondari. L'insediamento è dotato di diversi istituti di istruzione superiore come uno di infermieristica, un ramo della [[École nationale de l'aviation civile|Scuola nazionale di aviazione civile]], un Istituto universitario di formazione degli insegnanti e due dipartimenti dell'Istituto Universitario di Tecnologia di Perpignano.<ref>{{cita web|url=https://iut.univ-perp.fr/fr/formations/departement-statistique-et-informatique-decisionnelle-carcassonne|lingua=fr|titolo=Département Statistique et Informatique Décisionnelle - Carcassonne|data=23 luglio 2021|accesso=9 settembre 2021|dataarchivio=25 settembre 2021|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20210925185523/https://iut.univ-perp.fr/fr/formations/departement-statistique-et-informatique-decisionnelle-carcassonne|urlmorto=sì}}</ref>
==== Biblioteche e associazioni culturali ====
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Un ex segretario del municipio di Carcassonne, Édouard Lacombe, compose un inno dedicato alla città e intitolato "La carcassouneso".<ref>{{cita web|url=http://musiqueetpatrimoinedecarcassonne.blogspirit.com/archive/2016/08/24/la-carcassouneso.html|lingua=fr|data=24 agosto 2016|titolo=La carcassouneso|accesso=10 settembre 2021}}</ref> Originario di [[Venerque]], nell'[[Alta Garonna]], oggi l'uomo riposa nel cimitero locale.
L'''Association des Amis de la Ville et de la Cité de Carcassonne'', co-fondata nel 1927 da Pierre Embry, primo curatore locale, è una delle più importanti associazioni culturali cittadine.<ref>{{cita web|url=https://www.carcassonne.org/association/les-amis-de-la-ville-et-de-la-cite-de-carcassonne|lingua=fr|titolo=Les Amis de la Ville et de la Cité de Carcassonne|data=4 febbraio 2021|accesso=10 settembre 2021}}</ref> Il suo obiettivo primario è quello di arricchire le collezioni dei musei e della biblioteca dell'agglomerato di Carcassonne attraverso acquisti o donazioni (dipinti, oreficerie, sculture, libri). Fu l'associazione a sottolineare la necessità di tutelare quanto portato alla luce da Embry nel 1926, ovvero un mosaico di 40 m² che probabilmente copriva il pavimento di una casa nobiliare romana.<ref>{{cita web|url=https://www.ladepeche.fr/article/2015/02/10/2046931-a-la-recherche-des-tresors-caches-de-la-cite.html|titolo=À la recherche des trésors cachés de la Cité|sito=La Dépêche du Midi|accesso=10 settembre 2021}}</ref> Nel 2016 depositò al Museo delle Belle Arti un delfino in pietra del XVII secolo, unica testimonianza dell'antica fontana monumentale nella piazza principale della bastide Saint-Louis, piazza Carnot, sede del mercato delle erbe.<ref>{{cita web|autore=Elisa Flory|titolo=Ils sauvent un triton du XVIIe siècle|url=https://www.ladepeche.fr/article/2015/08/18/2161008-ils-sauvent-un-triton-du-xviie-siecle.html|lingua=fr|sito=La Dépêche du Midi|data=18 agosto 2015|accesso=10 settembre 2021}}</ref> Nel 2020, entrarono a far parte grazie all'intervento dei membri dell'associazione un dipinto di Jacques Gamelin e un paio di candelabri del XVIII secolo nelle collezioni del museo. L'organizzazione promuove inoltre il patrimonio partecipando ogni anno alle Giornate Europee e organizzando visite e conferenze.<ref>{{cita web|lingua=fr|autore=Laurent Coste|titolo=Les Amis de la Ville et de la Cité ont acquis un tableau de Gamelin|url=https://www.ladepeche.fr/2020/01/28/les-amis-de-la-ville-et-de-la-cite-ont-acquis-un-tableau-de-gamelin,8692087.php|sito=La Dépêche du Midi|data=28 gennaio 2020|accesso=10 settembre 2021}}</ref><ref>{{cita web|autore=Nicolas Boussu|lingua=fr|titolo=Une association passe les flambeaux au musée|url=https://www.ladepeche.fr/2020/10/28/une-association-passe-les-flambeaux-au-musee-9168010.php|sito=La Dépêche du Midi|data=28 ottobre 2020|accesso=10 settembre 2021}}</ref>
Due società scientifiche perpetuano la conoscenza del patrimonio culturale e storico della città e della sua regione, ovvero l'Accademia delle arti e delle scienze di Carcassonne e la Società di studi scientifici dell'Aude.
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* 101.3 Radio Marseillette: radio associativa situata nel vicino villaggio di [[Marseillette]] (91.8 FM);<ref>{{cita web|lingua=fr|accesso=9 settembre 2021|url=http://marseillettefm.com/|titolo=Marseillette Radio FM}}</ref>
* 103.0 [[Radio chrétienne francophone|RCF Pays d'Aude]]: radio cristiana locale;<ref>{{cita web|url=https://tunein.com/radio/RCF-Pays-dAude-1030-s130005/|lingua=fr|titolo=RCF Pays d'Aude|accesso=9 settembre 2021}}</ref>
* 103.8 France Bleu Occitanie: programma in onda con una rassegna stampa sulle notizie dell'Aude dalle ore 6:00 alle ore 9:00;<ref>{{cita web|autore=Sandrine Morin|lingua=fr|titolo=France Bleu Occitanie, votre radio régionale, arrive dans l’Aude|url=https://www.francebleu.fr/infos/societe/france-bleu-occitanie-votre-radio-regionale-arrive-dans-l-aude-1606600897|data=1º dicembre 2020|accesso=9 settembre 2021}}</ref>
* 104.7 Sud Radio: radio generalista del sud francese. Questa frequenza viene trasmessa dal picco Nore, una montagna compresa tra i monti Noire. In virtù della posizione, copre gran parte delle regioni limitrofe.
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[[File:France carcassonne vue generale.jpg|sinistra|miniatura|Il quartiere di Trivalle e la città bassa]]
Ai sensi della zonizzazione pubblicata in Francia nel novembre del 2020, Carcassonne è un comune urbano in applicazione della nuova definizione di ruralità convalidata dal comitato interministeriale delle ruralità.<ref>{{cita web|lingua=fr|url=https://www.observatoire-des-territoires.gouv.fr/kiosque/2020-article-zonage-rural|titolo=Zonage rural|accesso=8 settembre 2021}}</ref> Fa infatti parte di comuni a densità densa o intermedia, ai sensi della griglia di densità comunale stilata dall'[[Institut national de la statistique et des études économiques|Insee]].<ref>{{cita web|lingua=fr|url=https://www.insee.fr/fr/metadonnees/definition/c147|titolo=Commune urbaine-définition|sito=[[Institut national de la statistique et des études économiques|Insee]]|accesso=8 settembre 2021}}</ref><ref>{{cita web|lingua=fr|url=https://www.observatoire-des-territoires.gouv.fr/methodes/comprendre-la-grille-de-densite|titolo=Comprendre la grille de densité|accesso=8 settembre
I due quartieri principali sono rappresentati dalla città vecchia (o città alta) e la bastide Saint-Louis (o città bassa), uniti da quello della Trivalle con il ponte Vecchio che attraversa l'Aude.<ref name="wil667"/> La città vecchia è situata su un alto promontorio e appare circondata da spessi bastioni sin dal [[Medioevo]]; si caratterizza inoltre per la presenza di edifici abbastanza datati e posizionati a poca distanza tra di loro. Il passaggio di veicoli è in virtù di tali ragioni difficoltoso, sottoposto a restrizioni e vietato nei mesi di luglio e agosto. La città bassa si compone di un'antica [[bastide]], la cui organizzazione segue la pianta regolare di un esagono con gli angoli composti dai [[baluardo|baluardi]].<ref name="wil667"/> Le strade si intersecano ad angolo retto e si sviluppano ramificandosi da una piazza centrale, ''Place Carnot''.<ref name="sab3435"/> Un vialone circonda tutta la bastide ripercorrendo i vecchi baluardi della città distrutta nel 1764 per ordine del vescovo Armand Bazin de Bezons. Molte delle vie in tale zona dell'insediamento sono aperte solo ai pedoni.<ref name="sab3435"/>
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* Il cantone di ''Carcassonne-Sud'' è formato dalla parte sud di Carcassonne (8.930 abitanti).
A seguito della riforma approvata con decreto del 21 febbraio 2014,<ref>{{cita web|url=http://www.legifrance.gouv.fr/affichTexte.do?cidTexte=JORFTEXT000028652386&fastPos=1&fastReqId=1195550169&categorieLien=cid&oldAction=rechTexte|titolo=Décret n° 2014-204 du 21 février 2014 portant délimitation des cantons dans le département de l'Aude|accesso=9 settembre 2021|data=21 febbraio 2014|lingua=fr}}</ref>
* Cantone di Carcassonne-1: comprende parte della città di Carcassonne;
* Cantone di Carcassonne-2: comprende parte della città di Carcassonne e i comuni di [[Cavanac]], [[Cazilhac (Aude)|Cazilhac]], [[Couffoulens]], [[Leuc]], [[Mas-des-Cours]], [[Palaja]], [[Verzeille]], [[Villefloure]];
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[[File:La rue de Verdun, l'une des principales artères commerçantes. .jpg|sinistra|miniatura|''Rue de Verdun'', con le sue facciate in stile moderno, è una delle principali vie dello shopping della bastide Saint Louis a Carcassonne]]
Il settore terziario risulta decisamente il motore principale della regione, considerata la mole di turisti attirata dal fascino della città vecchia di Carcassonne e del canal du Midi. Il tasso di occupazione è paragonabile a quello della costa della Linguadoca.<ref>{{cita pubblicazione|lingua=fr|rivista=Repères Synthese|url=https://www.epsilon.insee.fr/jspui/bitstream/1/5198/1/synthese0602.pdf|p=10|numero=2|data=aprile 2006|autore=Daniel François|editore=INSEE|titolo=25 km autour de Carcassonne: une ville à la campagne|accesso=9 settembre 2021|dataarchivio=9 settembre 2021|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20210909132804/https://www.epsilon.insee.fr/jspui/bitstream/1/5198/1/synthese0602.pdf|urlmorto=sì}}</ref> La città ha pertanto sviluppato la sua offerta di ospitalità con numerosi ristoranti (tre stabilimenti stellati Michelin nel 2020) e 1.200 camere sparse in 34 strutture di cui tre alberghi di lusso, ovvero l'Hôtel de la Cité, il Domaine d'Auriac e l'Hilton Double Tree, inaugurato nel 2018.<ref>{{cita web|lingua=fr|titolo=Services|url=http://www.carcassonne.org/carcassonne2.nsf/vueTitre/docEntreprendreServices1?opendocument&FR&Entreprendre&Sectors%20d'activit%E9s&3&&Sectors%20d'activit%E9s|accesso=9 settembre 2021}}</ref> Carcassonne dispone
== Viabilità e trasporti ==
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Carcassonne è raggiungibile anche in treno grazie al collegamento Tolosa-[[Sète]] via Narbona. La città è anche collegata a Quillan tramite una sezione ammodernata della [[Stazione di Carcassonne|vecchia linea]] di Carcassonne-[[Rivesaltes]].
L'[[aeroporto di Carcassonne Salvaza]], aperto nel 2010, si trova a ovest della città nella zona commerciale di Salvaza. Consente di raggiungere tramite aereo il [[Regno Unito]] ([[Londra]], [[Manchester]] e [[Nottingham]]), l'[[Irlanda]] ([[Dublino]] e [[Cork]]), la [[Scozia]] ([[Glasgow]] e [[Edimburgo]]), il [[Belgio]] ([[Charleroi]]) e il [[Portogallo]] ([[Porto (Portogallo)|Porto]]).<ref>{{cita web|sito=Aeroporto di Carcassonne Salvaza|titolo=Destinazioni raggiungibili dall'aeroporto di Carcassonne|url=https://www.aeroport-carcassonne.com/map|accesso=8 settembre 2021}}</ref> Nel 2002, i lavori hanno permesso di allungare la pista principale per ospitare mezzi più grandi. L'aeroporto ha ricevuto 375.400 persone nel 2018, 351.982 nel 2019 e 75.631 nel 2020 (il calo si deve alla [[pandemia di COVID-19]]).<ref>{{cita web|url=https://www.aeroport.fr/view-statistiques/carcassonne-sud-de-france|lingua=fr|titolo=Visitatori dell'aeroporto di Carcassonne|accesso=8 settembre 2021}}</ref> Dal 2010, sono stati intrapresi importanti lavori per aumentare la capacità dell'aeroporto con la creazione di un nuovo parcheggio per ospitare 4 aeromobili contemporaneamente, la costruzione di una nuova caserma dei vigili del fuoco, il rinnovo delle attrezzature operative, la realizzazione di un nuovo hangar per l'attrezzatura della pista, l'adeguamento delle infrastrutture del terminal per garantire il passaggio dei passeggeri e l'ampliamento delle sale d'imbarco.<ref>{{cita web|lingua=fr|titolo=Carcassonne: l'aéroport continue de s'enrober, pour grossir encore et toujours...|sito=L'Indépendant|url=https://www.lindependant.fr/2016/09/23/l-aeroport-continue-de-s-enrober-pour-grossir-encore-et-toujours-ryanair-reste-engage-avec-l-aeroport-de-carcassonne-jusqu-au-printemps-2018,2261241.php|accesso=8 settembre 2021}}</ref>
Per quanto riguarda i trasporti pubblici, 30 linee di autobus attraversano la città e il circondario di Carcassonne.<ref name="rtca">{{cita web|sito=Régie des Transports de Carcassonne Agglo|url=https://rtca.carcassonne-agglo.fr/|lingua=fr|titolo=Transports en Commun|accesso=8 settembre 2021}}</ref> L'agenzia RTCA gestisce la rete di trasporto pubblico per conto dell'azienda Carcassonne Agglo.<ref name="rtca"/> Durante l'estate, la bastide Saint-Louis è servita da piccole navette elettriche gratuite chiamate ''Les Toucs'' e il collegamento tra il centro città e i quartieri medievali vede un trenino.
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[[File:Hôtel de Rolland .jpg|miniatura|L'hotel de Rolland (XVIII secolo), sede del municipio di Carcassonne]]
La giunta municipale si compone di quarantatré membri, tra cui il sindaco e undici assessori.<ref>
Carcassonne è stata una città fedele alla sinistra per un lunghissimo periodo, inaugurato nel 1896 e terminato nel 1983. Per 87 anni si sono succeduti [[Partito Repubblicano, Radicale e Radical-Socialista|radical-socialisti]], [[Sezione Francese dell'Internazionale Operaia|SFIO]] e [[Partito Socialista (Francia)|socialisti]]. Furono diversi dissidi interni a costare la vittoria alla sinistra nel 1983.
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La città sta realizzando diversi progetti di gestione ambientale. La raccolta differenziata istituita nel 2005 ha consentito il trattamento di 750 tonnellate di rifiuti domestici. Tale apparato richiese la realizzazione del centro di raccolta rifiuti di La Fajolle, campagne di sensibilizzazione tra cittadini e scuole e l'estensione dell'area di compostaggio al centro ambientale di Salvaza.<ref name="pdf_ville">{{cita pubblicazione|lingua=fr|titolo=Ville de Carcassonne|url=http://archive.wikiwix.com/cache/display2.php/ProjetsVilleCarcassonne.pdf?url=http%3A%2F%2Fwww.carcassonne.org%2Fcarcassonne2.nsf%2FvueTitre%2F0F66DE06DD63A9C3C12571F00031211F%2F%24file%2FProjetsVilleCarcassonne.pdf%3FOpenElement|pp=1-2|sito=carcassonne.org|data=21 settembre 2006|accesso=9 settembre 2021}}</ref> La città ha investito circa 6.000.000 di [[euro]] tra l'impianto di compostaggio e i lavori di realizzazione e poi di riparazione dell'impianto di trattamento delle acque reflue di Saint-Jean.<ref>{{cita web|url=https://www.ladepeche.fr/2019/12/03/une-station-depuration-vouee-a-la-fermeture-en-2012-objet-de-370-000-de-travaux-en-2020,8578548.php|lingua=fr|titolo=Une station d'épuration vouée à la fermeture en 2012, objet de 370 000 € de travaux en 2020|data=3 dicembre 2019|sito=La Dépêche du Midi|accesso=10 settembre 2021}}</ref><ref>{{cita web|data=10 giugno 2005|url=https://www.ladepeche.fr/article/2005/06/10/577040-carcassonne-inaugure-sa-nouvelle-usine-de-compostage.html|lingua=fr|titolo=Carcassonne inaugure sa nouvelle usine de compostage|sito=La Dépêche du Midi|accesso=10 settembre 2021}}</ref>
Dal 2017, la città, nell'ambito della sua partecipazione al programma "zero phyto", utilizza l'eco-pascolo per ripulire le rive dell'Aude e la periferia della città.<ref>{{cita web|lingua=fr|titolo=La ville s'engage: objectif 0 phyto !|url=https://www.carcassonne.org/article-page/la-ville-sengage-objectif-0-phyto|data=1º agosto 2019|accesso=9 settembre 2021}}</ref><ref>{{cita web|lingua=fr|titolo="Zéro phyto 100% bio" à Carcassonne|url=https://www.dahu.bio/component/eventbooking/projections/99-zero-phyto-100-bio-a-carcassonne|accesso=9 settembre 2021}}</ref>
=== Gemellaggi ===
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* {{Gemellaggio|Spagna|Baeza|2012}}<ref>{{cita web|lingua=fr|url=https://www.ladepeche.fr/article/2012/02/18/1286692-carcassonne-se-trouve-une-jumelle.html|sito=La Dépêche du Midi|data=18 febbraio 2012|titolo=Carcassonne se trouve une jumelle|accesso=9 settembre 2021}}</ref>
* {{Gemellaggio|Estonia|Tallinn|2013}}<ref>{{cita web|lingua=fr|url=https://www.ladepeche.fr/article/2013/02/17/1562760-carcassonne-jumelage-avec-tallinn.html|sito=La Dépêche du Midi|titolo=Jumelage avec Tallinn|data=17 febbraio 2013|accesso=9 settembre 2021}}</ref>
* {{Gemellaggio|Italia|Palma Campania|2025}}
== Sport ==
Il club di [[rugby a 13]] AS Carcassonne (ASC) è il più rappresentativo della città di Carcassonne. In passato, la squadra, creata nel 1899, giocava nel [[rugby a 15]] e partecipò ad una finale nel 1925, venendo però sconfitto dall'U.S. Perpignanaise per 5 a 0.<ref name="mai"/> Il club milita nella prima divisione nazionale di rugby a 13 dal 1938 e visse il suo massimo splendore tra il 1945-1954, quando era in mano alla famiglia Taillefer.<ref name="mai">{{cita web|lingua=fr|url=http://histoire.maillots.free.fr/rugby/as_carcassonne.html|titolo=Association Sportive Carcassonne XIII|accesso=9 settembre 2021}}</ref> I giocatori Édouard Ponsinet, Puig-Aubert, Claude Teisseire e Gilbert Benausse e l'allenatore Félix Bergèse sono stati protagonisti di spicco nel team di Carcassonne.<ref name="mai"/> L'ASC XIII vanta il maggior numero di titoli nel [[Campionato francese di rugby a 13|campionato nazionale]] (11) e più coppe nazionali di ogni altra squadra nel Paese (15). Le partite vengono disputate allo stadio Albert-Domec.
L'U.S. Carcassonaise (USC) è il principale club cittadino di [[rugby a 15]]. La squadra vanta una sua scuola, la Bassin Carcassonnais Rugby, che ospita i ragazzi di giovani età che si appassionano allo sport e hanno intenzione di intraprendere una propria carriera professionistica.<ref>{{cita web|url=https://www.uscarcassonne.com/|titolo=U.S. Carcassonaise|accesso=9 settembre 2021}}</ref> Il palmares è abbastanza scarno, essendo la squadra retrocessa in divisione nel 1951. La rinascita è avvenuta nel 2008 con l'arrivo di [[Christian Labit]], il quale ha consentito di raggiungere nuovamente la serie maggiore vincendo il titolo di campione di Francia di Federal 2.<ref>{{cita web|url=https://www.ladepeche.fr/article/2009/05/29/613756-demi-finale-federale-1-carcassonne-christian-labit-rechausse-crampons.html|data=29 maggio 2009|sito=La Dépêche du Mid|lingua=fr|titolo=Demi-finale de Fédérale 1. Carcassonne: Christian Labit rechausse ses crampons!|accesso=10 settembre 2021}}</ref> Nel 2010, l'ascesa in PRO D2 gli ha permesso di comparire nella lista dei 30 migliori club francesi.
=== Ciclismo ===
Carcassonne è stata varie volte città di arrivo delle seguenti tappe del [[Tour de France]]<ref>{{cita web|lingua=fr|url=http://www.ledicodutour.com/villes_etapes/villes_c/carcassonne.htm|titolo=Carcassonne dans le Tour de France depuis 1947|accesso=9 settembre 2021}}</ref>:
{| class="wikitable"
!Anno
!Tappa
!Partenza
!km
!Vincitore di tappa
!Maglia gialla
|-
|[[Tour de France 1947|1947]]
|13ª
|[[Montpellier]]
|172
|{{bandiera|FRA}} [[Lucien Teisseire]]
|{{bandiera|FRA}} [[René Vietto]]
|-
|[[Tour de France 1951|1951]]
|15ª
|[[Bagnères-de-Luchon]]
|213
|{{bandiera|BEL}} [[André Rosseel]]
|{{bandiera|CHE|dim=15}} [[Hugo Koblet]]
|-
|[[Tour de France 1962|1962]]
|14ª
|[[Bagnères-de-Luchon]]
|215
|{{bandiera|FRA}} [[Jean Stablinski]]
|{{bandiera|BEL}} [[Joseph Planckaert]]
|-
|[[Tour de France 1981|1981]]
|4ª
|[[Narbona|Narbonne]] ''(cron. a squadre)''
|77,2
|{{bandiera|NLD}} [[TI-Raleigh]]
|{{bandiera|NLD}} [[Gerrie Knetemann]]
|-
|[[Tour de France 2006|2006]]
|[[Tour de France 2006#12ª tappa|12ª]]
|[[Bagnères-de-Luchon]]
|211,5
|{{Bandiera|UKR}} [[Jaroslav Popovyč]]
|{{bandiera|FRA}} [[Cyril Dessel]]<ref>La vittoria fu inizialmente ad appannaggio del ciclista statunitense [[Floyd Landis]], poi squalificato dalla corsa per doping. Vedi: {{Cita web|url=http://www.gazzetta.it/Ciclismo/Primo_Piano/2008/06_Giugno/30/landis_3006.shtml|titolo=Landis, l'ultima condanna Addio al Tour del 2006|editore=gazzetta.it|data=30 giugno 2008|accesso=1º agosto 2014}}</ref>
|-
|[[Tour de France 2018|2018]]
|[[Tour de France 2018#15ª tappa|15ª]]
|[[Millau]]
|181,5
|{{bandiera|DNK}} [[Magnus Cort Nielsen]]
|{{bandiera|GBR sport}} [[Geraint Thomas]]
|-
|[[Tour de France 2021|2021]]
|[[Tour de France 2021#13ª tappa|13ª]]
|[[Nîmes]]
|219,9
|{{Bandiera|GBR sport}} [[Mark Cavendish]]
|{{Bandiera|SVN}} [[Tadej Pogačar]]
|-
|[[Tour de France 2022|2022]]
|[[Tour de France 2022#15ª tappa|15ª]]
|[[Rodez]]
|202,5
|{{Bandiera|BEL}} [[Jasper Philipsen]]
|{{bandiera|DNK}} [[Jonas Vingegaard]]
|-
|[[Tour de France 2025|2025]]
| align="center" |[[Tour de France 2025#15ª tappa|15ª]]
|[[Muret]]
| align="center" |169,3
|{{Bandiera|BEL}} [[Tim Wellens]]
|{{Bandiera|SVN}} [[Tadej Pogačar]]
|}
È stata inoltre sede di partenza delle seguenti tappe del [[Tour de France]]:
{| class="wikitable"
!Anno
!Tappa
!Arrivo
!km
!Vincitore di tappa
!Maglia gialla
|-
|[[Tour de France 1947|1947]]
|14ª
|[[Bagnères-de-Luchon]]
|253
|{{bandiera|FRA}} [[Albert Bourlon]]
|{{bandiera|FRA}} [[René Vietto]]
|-
|[[Tour de France 1951|1951]]
|16ª
|[[Montpellier]]
|192
|{{bandiera|CHE|dim=15}} [[Hugo Koblet]]
|{{bandiera|CHE|dim=15}} [[Hugo Koblet]]
|-
|[[Tour de France 1962|1962]]
|15ª
|[[Montpellier]]
|196,5
|{{bandiera|BEL}} [[Willy Vannitsen]]
|{{bandiera|BEL}} [[Joseph Planckaert]]
|-
|[[Tour de France 1986|1986]]
|14ª
|[[Nîmes]]
|225
|{{bandiera|BEL}} [[Frank Hoste]]
|{{bandiera|FRA}} [[Bernard Hinault]]
|-
|[[Tour de France 2004|2004]]
|[[Tour de France 2004#14ª tappa|14ª]]
|[[Nîmes]]
|200
|{{Bandiera|ESP}} [[Aitor González]]
|{{Bandiera|FRA}} [[Thomas Voeckler]]
|-
|[[Tour de France 2014|2014]]
|[[Tour de France 2014#16ª tappa|16ª]]
|[[Bagnères-de-Luchon]]
|237,5
|{{Bandiera|AUS}} [[Michael Rogers]]
|{{bandiera|ITA}} [[Vincenzo Nibali]]
|-
|[[Tour de France 2016|2016]]
|[[Tour de France 2016#11ª tappa|11ª]]
|[[Montpellier]]
|162,5
|{{Bandiera|SVK}} [[Peter Sagan]]
|{{Bandiera|GBR sport}} [[Chris Froome]]
|-
|[[Tour de France 2018|2018]]
|[[Tour de France 2018#16ª tappa|16ª]]
|[[Bagnères-de-Luchon]]
|218
|{{bandiera|FRA}} [[Julian Alaphilippe]]
|{{bandiera|GBR sport}} [[Geraint Thomas]]
|-
|[[Tour de France 2021|2021]]
|[[Tour de France 2021#14ª tappa|14ª]]
|[[Quillan]]
|183,7
|{{Bandiera|NLD}} [[Bauke Mollema]]
|{{Bandiera|SVN}} [[Tadej Pogačar]]
|-
|[[Tour de France 2022|2022]]
|[[Tour de France 2022#16ª tappa|16ª]]
|[[Foix]]
|178,5
|{{Bandiera|CAN}} [[Hugo Houle]]
|{{Bandiera|DNK}} [[Jonas Vingegaard]]
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=== Altri sport e infrastrutture ===
La città ha anche squadre impegnate in altri sport come il calcio (F.A. Carcassonne, nata nel 1947), il basket (Sport Olympique Carcassonnais Basket) e la pallamano (Club Carcassonnais). Ultimamente, si sta sviluppando a livello dilettantistico il [[football americano]].
In termini di impianti sportivi, Carcassonne offre dieci stadi, tra cui il già citato Albert-Domec che ha una capienza di 10.000 spettatori.<ref>{{cita web|url=https://mapcarta.com/W686317718|lingua=en|titolo=Stade Albert Domec|accesso=10 settembre 2021}}</ref> Dispone inoltre di aree giochi, un centro sportivo di 6.500 m² dove si possono praticare sport di racchetta, arti marziali, ginnastica e un centro fitness con possibilità di praticare il tiro con l'arco, la boxe e il taekwondo. La città ha anche sei palestre e una sala polivalente, oltre a tre [[Piscina|piscine]], di cui due al coperto, e 30 campi da tennis (interni ed esterni). Non mancano inoltre un campo da golf con 18 buche e un ippodromo.<ref>{{cita web|lingua=fr|titolo=Carcassonne: lancement de campagne très "sportif" pour la liste Larrat|data=15 giugno 2020|sito=L'Independant|url=https://www.lindependant.fr/2020/06/15/carcassonne-lancement-de-campagne-tres-sportif-pour-la-liste-larrat,8933228.php|accesso=9 settembre 2021}}</ref>
Nell'ottobre del 2015 si svolse la prima edizione del Grand Raid des Cathares, una corsa pedonale semi-autonoma su lunga distanza impostata su tre diversi format di gara: 39, 96 e 170 km, partendo dalla città di Carcassonne a sud del dipartimento dell'Aude, passando per il [[sentiero cataro]].<ref>{{cita web|url=http://www.grandraid-cathares.fr/fr/nos-editions-divers-grand-raid-des-cathares/edition-2015-grand-raid-des-cathares.html|lingua=fr|titolo=Sur les traces des cathares: 21,22,23 octobre 2021 - Carcassonne|accesso=10 settembre 2021|dataarchivio=10 settembre 2021|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20210910142931/http://www.grandraid-cathares.fr/fr/nos-editions-divers-grand-raid-des-cathares/edition-2015-grand-raid-des-cathares.html|urlmorto=sì}}</ref>
== Cultura di massa ==
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=== Giochi e videogiochi ===
Nel 2000
Nel 2007
{{wide image|Carcassonne vieux pont.jpg|800px|La [[città fortificata storica di Carcassonne]] e il ponte Vecchio sul fiume Aude}}
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== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
* {{cita web | url = http://www.linguadoca.com/carcassonne.php | titolo = Città di Carcassonne da Linguadoca.com: informazioni riguardanti il Languedoc-Roussilion | accesso = 4 luglio 2009 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20100516181430/http://www.linguadoca.com/carcassonne.php | urlmorto = sì }}
* {{cita web|url=http://mescladis.free.fr/ITALIANO/Benvenuti.htm|titolo=Sito di Carcassonne}}
{{Dipartimento Aude}}
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