Carcassonne: differenze tra le versioni

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Clima: corretto periodo di picco pluviometrico
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|Didascalia = Panoramica aerea della città vecchia
|Divisione amm grado 1 = Occitania
|Voce divisione amm grado 1 = Occitania (regione franceseamministrativa)
|Divisione amm grado 2 = Aude
|Divisione amm grado 3 = Carcassonne
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|Latitudine decimale = 43.216667
|Longitudine decimale = 2.349987
|Altitudine = 111
|Superficie = 65.07
|Abitanti = 46513
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|Voce divisione amm grado 4 = Cantoni di Carcassonne
}}
'''Carcassonne''' (<small>[[Alfabeto fonetico internazionale|AFI]]</small>: {{IPA|[kaʁ.ka.sɔn]|fr}}; '''Carcassona''' (in [[lingua occitana|occitano]]: ''Carcassona'' <small>[[Alfabeto fonetico internazionale|AFI]] </small>:{{IPA|[kaɾkasuno]|oc}}); in [[lingua italiana|italiano]] storico: '''Carcassona'''<ref name="DOP"/><ref name="tre">{{Treccani|carcassona_(Enciclopedia-Italiana)|Carcassona|autore=[[Elio Migliorini|E. Migliorini]], G. Bourgin|accesso=4 gennaio 2018}}</ref> ({{IPA|/karkasˈsona/|it}}) e anticamenteo ''Carcasciona''<ref name=DOP>{{DOP|id=1012408|lemma=Carcassonne}}</ref>) è una città francese situata nel dipartimento dell'[[Aude]], del quale è [[capoluogo]], nella regione dell'[[Occitania (regione franceseamministrativa)|Occitania]],. È famosa per la ricostruzione [[XIX secolo|ottocentesca]] della sua [[Città fortificata storica di Carcassonne|cittadella fortificata]] in stile [[Medioevo|medievale]]: quest'ultima è stata nominata [[patrimonio dell'umanità]] dall'[[UNESCO]] nel 1997.<ref name="une">{{cita web|lingua=en|url=https://whc.unesco.org/en/list/345/|titolo=Historic Fortified City of Carcassonne|sito=unesco.org|accesso=7 settembre 2021}}</ref>
 
Occupata fin dal [[Neolitico]], Carcassonne si trova nella piana del fiume [[Aude (fiume)|Aude]], tra due grandi tratte stradali che collegano l'[[Oceano Atlantico|Atlantico]] al [[mar Mediterraneo]] e il [[Massiccio Centrale]] ai [[Pirenei]].
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[[File:Plan carcassonne vectoriel.svg|miniatura|Mappa topografica di Carcassonne]]
 
Carcassonne si trova nel sud della [[Francia]], a 62&nbsp;km di distanza da [[Narbona]], 95 da [[Tolosa]], 152 da [[Montpellier]] e 304 da [[Barcellona]]. La sua posizione strategica sulla rotta tra il [[mar Mediterraneo]] e l'[[Oceano Atlantico]] è nota fin dal [[Neolitico]]. La città si trova in un corridoio tra le [[montagne Noire]] a nord e il massiccio di Corbières a est, la piana di [[Lauragais]] a ovest e la valle dell'Aude a sud. La pianura è costituita da depositi recenti portati dall'Aude e provenienti dai Pirenei, nello specifico della [[molassa]] di Carcassonne, caratterizzata da un'alternanza di [[arenaria|arenarie]], conglomerati e marne arenarie fluviali risalenti all'[[Eocene]].<ref>{{cita libro|url=https://books.google.it/books?id=gt517z302YcC&pg=PA323|p=323|lingua=en|titolo=Terroir: The Role of Geology, Climate and Culture in the Making of French Wines|autore=James E. Wilson|editore=University of California Press|anno=1998|isbn=978-05-20-21936-6}}</ref> Da un punto di vista sismologico, la zona rientra nella fascia di grado 1, ovvero quella esposta a rischi molto bassi.<ref>{{cita web|lingua=fr|url=http://www.aude.gouv.fr/reglementation-parasismique-france-a2056.html|data=17 maggio 2011|titolo=Réglementation parasismique France|accesso=7 settembre 2021|dataarchivio=7 settembre 2021|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20210907215654/http://www.aude.gouv.fr/reglementation-parasismique-france-a2056.html|urlmorto=sì}}</ref> La regione naturale in cui rientra il luogo è chiamata in lingua francese ''Carcassès'' o ''Carcassonnais''.
 
La superficie del comune è pari a 65&nbsp;km², una cifra alta se confrontata ai tanti piccoli comuni dell'Aude. La città è attraversata dall'[[Aude (fiume)|Aude]], dal Fresquel e dal [[canal du Midi]]. Si suole per convenzione suddividere in due l'insediamento, con la ''città bassa'' che occupa le rive del fiume a ovest e la ''città alta'' (o ''[[Città fortificata storica di Carcassonne|Cité]]'') che occupa la collina che domina l'Aude. Il centro urbano si sviluppa su un piccolo altopiano formato dall'erosione causata dell'Aude a circa 150 m di altitudine sopra la città bassa, con quest'ultima che si trova a 100 m s.l.m. e nei pressi del corso d'acqua.<ref name="wil183">{{cita libro|url=https://books.google.it/books?id=Uc95NApHcU0C&pg=PA183|p=183|titolo=Languedoc-Roussillon|autore=Nicola Williams|autore2=Miles Roddis|editore=EDT srl|anno=2009|isbn=978-88-60-40489-3}}</ref><ref name="wil667">{{cita libro|url=https://books.google.it/books?id=MyAsDwAAQBAJ&pg=PT667|p=667|titolo=Francia Meridionale|autore=Nicola Williams ''et al.''|editore=EDT srl|isbn=978-88-59-23969-7}}</ref>
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=== Clima ===
La [[stazione meteorologica]] di Carcassonne-Salvaza misura quotidianamente diversi parametri meteorologici dal 1948.<ref>{{cita web|lingua=fr|url=https://www.annuaire-mairie.fr/ensoleillement-carcassonne.html|titolo=Ensoleillement et climat à Carcassonne|accesso=8 settembre 2021}}</ref> Tuttavia, misurazioni più o meno regolari avvengono dal 1849, su iniziativa di Don de Cépian, un ingegnere del dipartimento che collocò un pluviometro a Carcassonne. Grazie a tali dati, è stato possibile ricostruire le condizioni meteorologiche alla fine del XIX secolo.<ref>{{cita libro|url=https://books.google.it/books?id=83f5bWbszsEC&pg=PA467|lingua=fr|pp=467-468|titolo=Académie royale des sciences, belles-lettres et arts de Bordeaux: séance publique|editore=C. Larvalle|anno=1863}}</ref>
 
Secondo la [[classificazione di Köppen]], il clima è di tipo "[[Clima temperato umido#Clima temperato umido con estate calda (Cfa)|cfa]]", ovvero temperato umido con estate calda (è il caso, per esempio, della [[pianura padana]]).<ref name="clima"/> Questa condizione è diversa dalla [[Francia metropolitana]], trattandosi nel caso di Carcassonne di una "località di transizione": la città non ha infatti un clima mediterraneo propriamente inteso (''csa'') ma neanche uno interno. La temperatura media annuale è pari a 13,7&nbsp;°C; in inverno, si aggira intorno ai 5&nbsp;°C, mentre a luglio si superano di norma i 22,5, con piogge distribuite in maniera uniforme (specie tra ottobre e maggio) durante tutto l'anno, eccezion fatta per luglio.<ref name="clima">{{cita web|url=https://it.climate-data.org/europa/francia/linguadoca-rossiglione/carcassonne-7870/|accesso=7 settembre 2021|titolo=Clima di Carcassonne}}</ref> Le grandinate estive sono particolarmente temute dai proprietari di vigneti.
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Il record di temperatura massima mai registrata risale al 13 agosto 2003 ed era pari a 41,9&nbsp;°C, mentre la minima assoluta venne misurata il 15 febbraio 1956 e si attestava intorno a -13,6&nbsp;°C.<ref>{{cita web|url=https://www.lindependant.fr/2021/06/10/carcassonne-un-week-end-tres-chaud-attendu-et-un-record-probablement-battu-9598028.php|lingua=fr|titolo=Carcassonne: un week-end très chaud attendu, et un record probablement battu|sito=[[L'Indépendant (Pirenei Orientali)|L'Indépendant]]|data=11 giugno 2021|accesso=7 settembre 2021}}</ref><ref>{{cita web|url=https://www.infoclimat.fr/climatologie-mensuelle/07635/fevrier/1956/carcassonne-salvaza.html|accesso=8 settembre 2021|titolo=Carcassonne-Salvaza (febbraio 1956)}}</ref>
 
La neve cade occasionalmente, in media sette giorni all'anno tra dicembre e marzo. Pare che un manto dallo spessore di un metro si fosse posato a Carcassonne durante l'inverno del 1913/1914, ma la veridicità del dato appare secondo taluni discutibile.<ref>{{cita web|lingua=fr|url=https://www.alertes-meteo.com/vague_de_froid/hiver1900-2004.htm|accesso=10 settembre 2021|titolo=Les hivers de 1900 → A nos jours|autore=M. Garnier|anno=1967}}</ref> Il 13 gennaio 1981, si registrarono 55 &nbsp;cm di neve in città.<ref>{{cita web|titolo=Carcassonne Salvaza (13 gennaio 1981)|url=https://www.infoclimat.fr/observations-meteo/archives/13/janvier/1981/carcassonne-salvaza/07635.html|accesso=7 settembre 2021}}</ref> Durante l'inverno 2009/2010, Carcassonne vide per 20 giorni la neve resistere sul terreno, un evento che non accadeva da più di 50 anni. Il vento rappresenta un fattore non trascurabile a Carcassonne, registrandosi una media di oltre 117 giorni all'anno di venti superiori a 55&nbsp;km/h. Si tratta perlopiù di correnti secche provenienti da nord o nord-ovest (''cers'').<ref>{{cita web|url=https://news.meteogiornale.it/notiza/il-cers-il-vento-che-giunge-dalla-porta-di-carcassonne/|accesso=8 settembre 2021|titolo=Il cers, il vento che giunge dalla "porta di Carcassonne"|data=17 maggio 2004}}</ref>
 
Carcassonne affrontò diverse inondazioni dall'Aude nel 1872 nel 1875, nel 1891 e nel 1940.<ref>{{cita pubblicazione|lingua=fr|url=https://www.vie-publique.fr/sites/default/files/rapport/pdf/014000280.pdf|p=19|città=Parigi|data=16 ottobre 2000|titolo=Les crues des 12, 13 et 14 novembre 1999 dans les départements de l'Aude, de l'Hérault, des Pyrénées-Orientales et du Tarn|autore=Claude Lefrou
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Nel [[Neolitico]] il sito originario di Carcassonne era sull'altopiano di Carsac (a circa due chilometri a sud della città medievale), dove ora passa l'autostrada A61. Intorno al VI secolo a.C., i suoi abitanti si trasferirono e si stabilirono sullo sperone roccioso dominato oggi da questa stessa città dando vita a un [[oppidum]].<ref name="tre"/><ref>{{cita libro|lingua=fr|url=https://books.google.it/books?id=p7kAEAAAQBAJ&pg=PA24|p=24|titolo=Petite Histoire de Carcassonne|autore=Jean-Pierre Cros-Mayrevieille|volume=1|editore=Editions des Régionalismes|anno=2020|isbn=978-28-24-05528-2}}</ref> Le attività commerciali e agricole apparivano fiorenti e gli scambi di oggetti coinvolgevano realtà lontane, ovvero [[Etruschi]], [[Antica Grecia|Greci]] e [[Cartagine]]si.
 
In quanto insediamento tra i più vivaci situato a ridosso del fiume Atax (oggi [[Aude (fiume)|Aude]]), [[Plinio il Vecchio]] è tra i primi a citare il luogo riportandolo come ''Carcasum'' (il nome ufficiale della città era ''Julia Carcaso'').<ref>{{cita libro|autore=[[Plinio il Vecchio]]|titolo=[[Naturalis historia]]|volume=libro III, capitoli 5, 6}}</ref>
 
Nel III secolo a.C., il luogo passò sotto il dominio dei [[Volci (popolo)|Volci Tectosagi]]. Nel 118 a.C., data della creazione della città portuale di ''[[Narbona|Colonia Narbo Martius]]'', la regione passò senza combattimenti sotto la dominazione [[civiltà romana|romana]].<ref>{{cita web|url=https://archeologie.culture.fr/villa/en/southern-france-and-roman-conquest|lingua=en|titolo=Southern France and the Roman conquest|accesso=8 settembre 2021}}</ref> Nel 70 a.C., assume il ruolo amministrativo di [[Provincia (storia romana)|provincia]].
 
Dal 14 d.C., la [[via Aquitania]] che collegava ''Narbo Martius'' a ''[[Bordeaux|Burdigala]]'' attraversava proprio ''Julia Carcaso''.<ref name="pas253273">{{cita pubblicazione|url=https://journals.openedition.org/gallia/614|volume=73|p=1|anno=2016|editore=Gallia|rivista=Archéologie de la France antique|La voie d'Aquitaine entre Tolosa (Toulouse, Haute-Garonne) et Carcaso (Carcassonne, Aude)|lingua=fr|autore=Michel Passelac|accesso=8 settembre 2021|doi=10.4000/gallia.614}}</ref> A quel tempo l'oppidum cessò di esistere e la città aperta di epoca [[gallo-romani|gallo-romana]], con una [[pianta a scacchiera]], rimpiazzò le precedenti costruzioni, con la costruzione di edifici anche nella pianura adiacente.<ref name="pas253273"/>
 
Tra il 234 e il 285, l'[[impero romano]] attraversò una [[Crisi del III secolo|prolungata crisi]] che comportò l'[[anarchia militare]], di cui beneficiarono i [[Invasioni barbariche|barbari]] che scagliarono saccheggi e incursioni su vasta scala in [[Gallia romana|Gallia]]. Si decise di costruire una barriera lunga di oltre un chilometro comprendente più di trenta torri difensive.<ref name="pas253273"/>
 
L'''[[Itinerarium Burdigalense]]'' menziona la città nel 333 con il nome di ''[[Castellum]] Carcasonne''.<ref>{{cita libro|url=https://books.google.it/books?id=oFq1CwAAQBAJ&pg=PA20|p=20|lingua=en|titolo=Cathar Castles: Fortresses of the Albigensian Crusade 1209–1300|autore=Marcus Cowper|editore=Bloomsbury Publishing|anno=2012|isbn=978-18-49-08054-5}}</ref>
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L'edificio comitale fu poi convertito in fortezza, con la cinta muraria raddoppiata e rinforzata fino alla fine del Trecento. [[Domenico di Guzmán]] trascorse l'intera quaresima del 1213 in un luogo religioso a Carcassonne.<ref>{{cita libro|url=https://books.google.it/books?id=oY5SHsdfbNYC&pg=PA153|p=153|titolo=San Raimondo di Penyafort: padre del diritto canonico|autore=Fernando Valls I Taberner|editore=Edizioni Studio Domenicano|anno=2001|isbn=978-88-70-94405-1}}</ref> Un tribunale dell'[[inquisizione]] aprì i battenti nel 1234.<ref>{{cita libro|lingua=en|url=https://books.google.it/books?id=Ic_pDAAAQBAJ&pg=PA14|titolo=A History of The Inquisition of The Middle Ages|p=14|autore=Henry Charles Lea|editore=Lulu.com|anno=2016|isbn=978-13-65-35560-8}}</ref>
 
Il 17 settembre 1240, a qualche giorno di distanza da quando la città era stata scossa dalla partenza di 33 membri del clero allontanati con un salvacondotto, Raimondo II Trencavel assediò la città, con i combattimenti che durarono fino all'11 ottobre, conquando l'arrivo diarrivò un esercito regio di soccorso.<ref>{{cita libro|url=https://books.google.it/books?id=BEfrDPxlraYC&pg=PA60|p=60|lingua=en|titolo=Crusade, Heresy and Inquisition in the Lands of the Crown of Aragon: (c. 1167 - 1276)|autore=Damian J. Smith|editore=BRILL|anno=2010|isbn=978-90-04-18289-9}}</ref>
 
[[File:Interrogatoire des Templiers de la sénéchaussée de Carcassonne - Archives Nationales - AE-II-311.jpg|miniatura|sinistra|upright=0.7|Interrogatorio dei [[cavalieri templari]] del Senechaussee di Carcassonne, 13 novembre 1307 ([[Archivi nazionali (Francia)|Archivi nazionali di Francia]])]]
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L'espulsione degli abitanti dalla cittadella fortificata risultò una tappa importante nella storia di Carcassonne, perché si stabilirono dall'altra parte del fiume, dove [[Luigi IX di Francia|Luigi IX]] creò "la città bassa" o "[[bastide]]".<ref name="wil183"/> A poco a poco, quest'ultima prosperò economicamente e acquisì influenza politica, anche grazie allo stabilimento di un consolato nel 1248. L'organo si componeva di sei membri che governavano il centro abitato con il consiglio dei nobili svolgendo incarichi amministrativi, giudiziari e tributari.<ref>{{cita libro|url=https://books.google.it/books?hl=it&id=OgYwAQAAMAAJ&dq=1248+carcassonne+consulat&focus=searchwithinvolume&q=En+revanche+%2C+un+consulat+apparut+dans+la+ville+basse+dès+1248+%2C+donc+aussitôt+après+sa+fondation+%3B+c%27est+ce+qui+a+fait+croire+à+certains+historiens+que+le+consulat+avait+été+«+transféré+de+la+Cité+au+Bourg+|p=89|lingua=fr|titolo=Histoire de Carcassonne|autore=Jean Guilaine|editore=Privat|anno=1990|isbn=978-27-08-98284-0}}</ref>
 
Nel XIV secolo, Carcassonne divenne il primo centro di produzione tessile del regno, la cui materia prima era la [[lana]]. Essa proveniva dagli allevamenti delle [[montagne Noire]] e del massiccio di Corbières. Le produzioni finivano persino a [[Costantinopoli]] o ad [[Alessandria d'Egitto]].<ref>{{cita libro|url=https://books.google.it/books?id=FApdDwAAQBAJ&pg=PA19|p=19|titolo=La manifattura cotoniera a Barcellona tra innovazione e persistenza|autore=Roberto Rossi|editore=Lexis|anno=2017|isbn=978-88-78-85393-5}}</ref>
 
Nel 1348 si verificò un'epidemia di [[peste]], la quale perdurò fino al secolo successivo.<ref name="mar53">{{cita libro|lingua=fr|url=https://books.google.it/books?id=EnQCEAAAQBAJ&pg=PT53|p=53|titolo=Petite Histoire de Carcassonne|autore=Claude Marquié|editore=Éditions Cairn|anno=2020|isbn=978-23-50-68917-3}}</ref> Nel 1355 il [[Edoardo il Principe Nero]] devastò la bastide col fuoco senza tentare di conquistare la città.<ref name="mar53"/> Una metà andò ricostruita e fortificata ancora una volta nel 1359.
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[[File:France carcassonne cassini.png|miniatura|Carcassonne intorno al 1780 ([[carta di Cassini]]) con la bastide e la città vecchia]]
 
Fino alla firma, delnel 1659, della [[pace dei Pirenei]], la città mantenne il suo ruolo militare al confine tra Francia e Aragona.
 
Nel XVI secolo, le [[guerre di religione francesi|guerre di religione]] imperversarono nella regione: la città bassa abbracciò in gran parte il [[protestantesimo]], quella alta restò fedele al cattolicesimo. Vari scontri ebbero luogo tra i due siti fino all'emissione dell'[[editto di Nantes]].<ref>{{cita web|lingua=fr|accesso=8 settembre 2021|url=http://elec.enc.sorbonne.fr/editsdepacification/edit_12|titolo=Édit de Nantes. Édit général}}</ref>
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Nel XIX secolo, cominciò a emergere la consapevolezza dei monumenti storici e la volontà di restaurare e valorizzare il patrimonio francese. La città, completamente in rovina e indigente, ricevette il sostegno di intellettuali quali [[Jean-Pierre Cros-Mayrevieille]]<ref group="nota">Una sua statua è presente nella città.</ref> e [[Prosper Mérimée]], ispettore dei [[Monumento storico (Francia)|monumenti storici]].<ref name="sab150">{{cita libro|lingua=en|url=https://books.google.it/books?id=9U5qDwAAQBAJ&pg=PT150|p=150|titolo=France's World Heritage Sites: Travel Guide Best World Heritage Sites|anno=2019|autore=Jérôme Sabatier|editore=Jérôme Sabatier|isbn=979-10-96-11180-0}}</ref> I primi lavori di restauro riguardarono la [[basilica di Saint-Nazaire]].
 
Avvennero più avanti numerosi espropri, che comportarono la demolizione di varie abitazioni.<ref name="sab150"/> Nel cinquantennio dell'ammodernamento che ne seguì, si tentò di riportare al massimo splendore del XIII secolo uno dei più grandi complessi fortificatofortificati del Medioevo presentepresenti in Occidente. Nel 1849, considerato lo stato di decadenza che affliggeva il complesso medievale, il governo francese ne decretò addirittura la demolizione.<ref>{{cita libro|url=https://books.google.it/books?id=5tN0CgAAQBAJ&pg=PA127|lingua=en|p=127|titolo=Destruction of Cultural Heritage in 19th-century France: Old Stones versus Modern Identities|autore=Michael Greenhalgh|editore=BRILL|anno=2015|isbn=978-90-04-29371-7}}</ref><ref>{{cita web|url=https://fashionfortravel.com/carcassonne/|data=26 febbraio 2014|titolo=Carcassonne: storia di un meraviglioso falso|accesso=10 settembre 2021}}</ref> Scosso per la condizione in cui versava, l'architetto [[Eugène Viollet-le-Duc|Viollet-le-Duc]], specialista in restauri in [[Terza Repubblica francese(Francia)|Francia]] e che aveva vissuto ai piedi della fortificazione, avviò e realizzò con successo un progetto di ristrutturazione, ma scatenò una certa polemica sulle modalità con cui esso avvenne.<ref name="mit"/> Le critiche si riferivano, tra le altre, a difformità architettoniche tra le forme vecchie e quelle restaurate e ai materiali con cui realizzare i tetti delle torri (con ardesia anziché tegole romane come in passato).<ref name="mit">{{cita web|url=https://mondointasca.it/2014/09/17/carcassonne-e-viollet-le-duc/|data=17 settembre 2014|titolo=Carcassonne ricorda l'architetto Viollet-le-Duc|autore=Dario Bragaglia|accesso=8 settembre 2021}}</ref> Nel 1853, [[Napoleone III]] approvò il progetto di restauro. Il finanziamento venne sostenuto dallo Stato per il 90% e dal comune di Carcassonne e dal consiglio generale dell'Aude per il restante 10%. Il complesso affrontò un importante e ben curato processo di restauro, che coprì però solo una percentuale compresa tra il 15 e il 30% del totale (merlature e parti superiori).<ref name="mit"/>
 
[[File:Carcassonne slogans 1907.jpg|miniatura|sinistra|Manifestanti durante la rivolta dei viticoltori del 19061907]]
 
Nel 1907, i viticoltori di Carcassonne parteciparono ad una grande rivolta finalizzata a denunciare i problemi presenti per il settore in Linguadoca.<ref name="smi101125">{{cita pubblicazione|lingua=en|titolo=Agricultural Workers and the French Wine-Growers' Revolt of 1907|autore=J. Harvey Smith|rivista=Past & Present|numero=79|data=maggio 1978|pp=101-125|editore=Oxford University Press|url=https://www.jstor.org/stable/650250}}</ref> Le frodi ricorrenti di alcuni produttori, la sovrapproduzione, la concorrenza sleale e la necessità di combattere muffa alimentarono la rabbia dei manifestanti, i quali chiedevano allo Stato, che inizialmente non reagì, di introdurre una regolamentazione sulla produzione del vino.<ref name="smi101125"/> Carcassonne aderì nel settembre 1907 alla Confederazione Generale dei Vignaioli del Midi (CGV), il primo sindacato del settore.<ref name="smi101125"/><ref>{{cita web|lingua=fr|url=https://francearchives.fr/fr/pages_histoire/39688|titolo=La révolte des vignerons du Languedoc et du Roussillon|autore=Rémy Pech|accesso=8 settembre 2021}}</ref>
 
Nel 1944, la città di Carcassonne fu occupata dalle [[Wehrmacht|truppe tedesche]], che impiegarono il castello come riserva di munizioni ed esplosivi. Gli abitanti vennero allontanartiallontanati dal comune, spingendo [[Joë Bousquet]], Comandante della Legion d'Onore, siad indignòindignarsi per l'occupazione e chiesea chiedere al prefetto la liberazione della città vecchia, considerata all'estero come un capolavoro architettonico che andava rispettato e lasciato lontano dal teatro di guerra.<ref>{{cita web|lingua=fr|data=19 agosto 2021|titolo=Seconde Guerre mondiale: il y a 77 ans, Carcassonne était libérée de l'occupation nazie|url=https://www.lindependant.fr/2021/08/19/seconde-guerre-mondiale-il-y-a-77-ans-carcassonne-etait-liberee-de-loccupation-nazie-9740152.php|sito=L'Independant|accesso=8 settembre 2021}}</ref>
 
Nell'aprile del 1996, lo storico francese Rémy Cazals organizzò una sontuosa conferenza a Carcassonne sulla [[prima guerra mondiale]], a seguito della quale avvenne la pubblicazione del saggio "Traces de 14-18", inerente alla storiografia della Grande Guerra.<ref>{{cita web|lingua=fr|url=http://www.ac-grenoble.fr/histoire/programmes/lycee/classique/premiere/prog2003/guerre1418.htm|sito=Accademia di Grenoble|titolo=Résumé historiographique à propos de la première guerre mondiale|accesso=8 settembre 2021}}</ref>
 
Nel 1997, il comune di Carcassonne ottenne la consacrazione guadagnandosi il riconoscimento come [[patrimonio dell'umanità]] da parte dell'[[UNESCO]].<ref name="une"/> Oggi, con una media di almeno due milioni di visitatori registrati dal 2012, la città è un affermato centro turistico.<ref>{{cita web|titolo=Carcassonne, cosa fare e vedere|url=https://www.viaggiamo.it/carcassonne-cosa-vedere/|accesso=8 settembre 2021}}</ref><ref>{{cita web|url=https://blog.ruedesvignerons.com/en/guide-des-destinations/visit-carcassonne/|lingua=en|titolo=What to see in Carcassonne|accesso=8 settembre 2021}}</ref>
 
Il 6 novembre 2003 si svolse a Carcassonne, nell'Hôtel de la Cité, il 16º summit franco-spagnolo alla presenza di [[José María Aznar]], capo del governo spagnolo, di [[Jacques Chirac]], Presidente della Repubblica e tredici ministri dei due Paesi.<ref>{{cita web|url=https://www.elysee.fr/jacques-chirac/2003/11/06/conference-de-presse-conjointe-de-mm-jacques-chirac-president-de-la-republique-et-jose-maria-aznar-president-du-gouvernement-espagnol-sur-les-relations-et-la-cooperation-franco-espagnoles-notamment-en-matiere-policiere-et-judiciaire-les-divergence|lingua=fr|data=6 novembre 2003|titolo=Confèrence de Carcassonne|sito=[[Palazzo dell'Eliseo|Eliseo]]|accesso=9 settembre 2021}}</ref><ref>{{cita web|lingua=fr|url=https://www.vie-publique.fr/discours/142614-conference-de-presse-conjointe-de-mm-jacques-chirac-president-de-la-re|titolo=Conférence de presse conjointe de MM (Carcassonne, 6 novembre 2003)|accesso=9 settembre 2021}}</ref>
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==== Attacco terroristico del 2018 ====
 
Il 23 marzo 2018, la città divenne teatro di un attacco jihadista presto rivendicato dal sedicente [[Stato Islamico]].<ref name="cor">{{cita web|url=https://www.corriere.it/esteri/18_marzo_23/francia-catturati-ostaggi-un-supermercato-a392d29c-2e88-11e8-bf8b-26a1a7e4d9dd.shtml|accesso=9 settembre 2021|data=23 marzo 2018|titolo=Attentato Francia, terrorista dell'Isis ucciso dalle teste di cuoio. Aveva preso ostaggi e ucciso 4 persone|autore=Antonella De Gregorio|autore2=Stefano Montefiori|sito=[[Corriere della Sera]]}}</ref> Alle ore 10:15, Redouane Lakdime, un 25enne franco-marocchino residente nella città di Ozanam a Carcassonne, rubò un'auto, uccise il passeggero e ne ferì il conducente.<ref name="post">{{cita web|url=https://www.ilpost.it/2018/03/23/attacco-terroristico-trebes-francia/amp/|accesso=9 settembre 2021|data=23 marzo 2018|titolo=L'attentato a Trèbes, in Francia |sito=[[il Post]]}}</ref> Si diresse verso una caserma militare e sparò a quattro [[Compagnie républicaine de sécurité|agenti antisommossa]] che stavano rientrando in caserma dopo avere fatto jogging, ferendone gravemente uno alla spalla.<ref name="cor"/> In seguito, si avviò verso [[Trèbes]], un piccolo comune a circa 7&nbsp;km di distanza, prendendo in ostaggio una cinquantina di persone nel supermercato Super U della città uccidendo due persone. Quando le forze speciali [[Groupe d'intervention de la Gendarmerie nationale|GIGN]] giunsero in zona, dopo quattro ore, era stato imposto lo stato d'assedio, con la popolazione invitata a non uscire per nessun motivo.<ref name="cor"/><ref name="post"/> L'irruzione delle teste di cuoio fece sì che avvenisse l'uccisione del terrorista, conosciuto ai servizi segreti e sorvegliato per reati minori. A proposito dell'accaduto, il ministro dell'Interno francese, [[Gerard Collomb]] affermò: "Era un piccolo delinquente comune, noto per spaccio di stupefacenti [...] che ha agito da solo".<ref name="cor"/> Lakdim era inoltre conosciuto dai servizi segreti, che lo sorvegliavano dal 2013, perché sospettato di radicalizzazione islamica. Nel blitz rimase ferito gravemente un tenente colonnello della gendarmeria che si era offerto come ostaggio al posto di una donna sequestrata: nella notte il suo cuore si arrese alle ferite. Anche un altro militare dovette trascorrere diversi giorni di degenza in ospedale.<ref name="cor"/><ref name="post"/> In seguito, anche la compagna andòfu incriminata per terrorismo.<ref>{{cita web|url=https://www.corriere.it/esteri/18_marzo_28/carcassonne-compagna-lakdim-incriminata-terrorismo-19f8b28a-325d-11e8-99d9-35360f097e9f.shtml|accesso=9 settembre 2021|titolo=Carcassonne, la compagna di Lakdim incriminata per terrorismo|data=28 marzo 2018|autore=Marta Serafini|sito=Corriere della Sera}}</ref>
 
=== Simboli ===
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[[File:Carcassonne - Cathédrale St-Michel - Interieur.jpg|miniatura|Interni della [[Cattedrale di Carcassonne|Cattedrale di San Michele]]]]
 
Tra la città bassa e la città alta, Carcassonne vanta diversi luoghi sacri. Due chiese, la [[Cattedrale di Carcassonne|Cattedrale di San Michele]] e quella di San Vincenzo, facevano prima capo a due villaggi poi accorpati, Saint-Vincent e Saint-Michel, situati fuori dalle mura della città in epoca medievale.<ref name="md">{{cita libro|url=https://books.google.it/books?hl=it&id=b_FnAAAAMAAJ&dq=saint+vincent+saint+michel+carcassonne+deux+villages&focus=searchwithinvolume&q=The+old+suburbs+of+Carcassonne+had+been+dedicated+to+Saint+Michel+and+Saint+Vincent+%2C+and+Louis+ix+instructed+the+citizens+of+his+bastide+to+build+two+churches+in+honour+of+these+saints+|p=36|titolo=Fort Towns of France: The Bastides of the Dordogne & Aquitaine|autore=James Bentley|editore=Tauris Parke Books|anno=1993|isbn=978-18-50-43608-9}}</ref> La cattedrale di San Michele è il luogo di culto della bastide Saint-Louis costruita nel 1247. Si tratta di una chiesa gotica in stile Languedoc divenuta cattedrale nel 1803, dopo il "declassamento" della [[basilica di Saint-Nazaire]] situata in città.<ref>{{cita web|titolo=Cattedrale di San Michele, Carcassonne|url=https://www.turismo-occitanie.it/cathedrale-saint-michel/carcassonne|accesso=9 settembre 2021}}</ref> La parte meridionale della cattedrale poggiava su mura costruite dopo la distruzione del Bourg nel 1355. Il campanile è costituito da tre piani rettangolari e un quarto ottagonale. La cattedrale andò revisionata più volte da [[Eugène Viollet-le-Duc]]. Nel 1886 è stata dichiarata monumento storico e dal 2008 al 2018 ha visto diversi interventi di restauro sia all'esterno sia all'interno.<ref>{{cita web|url=https://batijournal.com/10-ans-de-travaux-cathedrale-saint-michel-de-carcassonne/98583|lingua=fr|titolo=10 ans de travaux sur la cathédrale Saint-Michel de Carcassonne|data=7 marzo 2018|accesso=10 settembre 1021|dataarchivio=10 settembre 2021|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20210910073905/https://batijournal.com/10-ans-de-travaux-cathedrale-saint-michel-de-carcassonne/98583|urlmorto=sì}}</ref> La chiesa di San Vincenzo, invece, fu costruita nel 1269 e ha la seconda navata più ampia di Francia (20 m), preceduta solo dalla cattedrale di [[Mirepoix (Ariège)|Mirepoix]] (20,50 m), con un altrettanto vasta volta (23,5 m).<ref name="esv">{{cita web|url=https://www.turismo-occitanie.it/eglise-saint-vincent/carcassonne|titolo=Église Saint Vincent|accesso=9 settembre 2021}}</ref> Il campanile della chiesa domina l'intera bastide ad un'altezza di 54 metri e ospita un importante [[Carillon (batteria di campane)|carillon]] di 54 campane. Nel 1907 fu riconosciuta come monumento storico.<ref name="esv"/>
 
La chiesa di [[Guimerra di Carcassonne|San Guimerra]] si trova nel quartiere Barbacane, ai piedi del centro storico. La costruzione originale risaliva a un periodo compreso tra il 902 e il 931, ma l'edificio attuale risulta più recente, poiché costruito da [[Eugène Viollet-le-Duc]] tra il 1854 e il 1859 al posto del barbacane distrutto in passato.<ref name="r2">{{cita web|lingua=fr|titolo=Eglise Saint Gimer|url=https://www.tourisme-carcassonne.fr/decouvrir-carcassonne/tous-les-sites-et-monuments/eglise-saint-gimer-358135|accesso=9 settembre 2021|dataarchivio=9 settembre 2021|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20210909102033/https://www.tourisme-carcassonne.fr/decouvrir-carcassonne/tous-les-sites-et-monuments/eglise-saint-gimer-358135|urlmorto=sì}}</ref><ref name="r3">{{cita web|lingua=fr|url=https://www.carcassonne.org/article-page/eglise-saint-gimer|titolo=Église Saint-Gimer|accesso=9 settembre 2021}}</ref> Una cappella esisteva nel quartiere ancor prima della costruzione della chiesa. Essa fu eretta nel XVII secolo sul luogo della casa natale di San Guimerra, vescovo di Carcassonne all'inizio del X secolo.<ref name="r3"/> Nel 2020, il sito ha ricevuto il riconoscimento di luogo di interesse storico.<ref name="r3"/><ref>{{cita web|url=https://www.pop.culture.gouv.fr/notice/merimee/PA11000059|lingua=fr|titolo=Eglise paroissiale Saint-Gimer|accesso=10 settembre 2021}}</ref> Non troppo distante, si sviluppa la chiesa di Saint-Martin-de-Poursan, le cui pareti dell'abside e della navata (dal pavimento alla parte superiore), unite a quanto rimane della volta della navata originale, sono state indicate dal 1948 di interesso storico.<ref>{{cita web|url=https://www.pop.culture.gouv.fr/notice/merimee/PA00102591|lingua=fr|titolo=Ancienne église Saint-Martin-de-Poursan|accesso=10 settembre 2021}}</ref>
 
[[File:Ancienne église des Carmes, dite aussi Chapelle des Carmes - Autel.jpg|miniatura|sinistra|Altare della cappella carmelitana]]
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=== Religione ===
 
La religione più diffusa è il [[Chiesa cattolica|cattolicesimo]], ma non mancano numerose minoranze quali il [[protestantesimo]], i [[Testimoni di Geova]], la [[religione ortodossa]] e l'[[islam]].
 
== Cultura ==
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[[File:France carcassonne ecole.jpg|miniatura|Vecchio istituto femminile di Carcassonne]]
 
Carcassonne ha sedici scuole materne, quattordici istituti primari e quattro secondari. L'insediamento è dotato di diversi istituti di istruzione superiore come uno di infermieristica, un ramo della [[École nationale de l'aviation civile|Scuola nazionale di aviazione civile]], un Istituto universitario di formazione degli insegnanti e due dipartimenti dell'Istituto Universitario di Tecnologia di Perpignano.<ref>{{cita web|url=https://iut.univ-perp.fr/fr/formations/departement-statistique-et-informatique-decisionnelle-carcassonne|lingua=fr|titolo=Département Statistique et Informatique Décisionnelle - Carcassonne|data=23 luglio 2021|accesso=9 settembre 2021|dataarchivio=25 settembre 2021|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20210925185523/https://iut.univ-perp.fr/fr/formations/departement-statistique-et-informatique-decisionnelle-carcassonne|urlmorto=sì}}</ref>
 
==== Biblioteche e associazioni culturali ====
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* Il cantone di ''Carcassonne-Sud'' è formato dalla parte sud di Carcassonne (8.930 abitanti).
 
A seguito della riforma approvata con decreto del 21 febbraio 2014,<ref>{{cita web|url=http://www.legifrance.gouv.fr/affichTexte.do?cidTexte=JORFTEXT000028652386&fastPos=1&fastReqId=1195550169&categorieLien=cid&oldAction=rechTexte|titolo=Décret n° 2014-204 du 21 février 2014 portant délimitation des cantons dans le département de l'Aude|accesso=9 settembre 2021|data=21 febbraio 2014|lingua=fr}}</ref>, che ha avuto attuazione dopo le elezioni dipartimentali del 2015, il territorio comunale della città di Carcassonne è suddiviso in tre cantoni:
* Cantone di Carcassonne-1: comprende parte della città di Carcassonne;
* Cantone di Carcassonne-2: comprende parte della città di Carcassonne e i comuni di [[Cavanac]], [[Cazilhac (Aude)|Cazilhac]], [[Couffoulens]], [[Leuc]], [[Mas-des-Cours]], [[Palaja]], [[Verzeille]], [[Villefloure]];
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[[File:La rue de Verdun, l'une des principales artères commerçantes. .jpg|sinistra|miniatura|''Rue de Verdun'', con le sue facciate in stile moderno, è una delle principali vie dello shopping della bastide Saint Louis a Carcassonne]]
 
Il settore terziario risulta decisamente il motore principale della regione, considerata la mole di turisti attirata dal fascino della città vecchia di Carcassonne e del canal du Midi. Il tasso di occupazione è paragonabile a quello della costa della Linguadoca.<ref>{{cita pubblicazione|lingua=fr|rivista=Repères Synthese|url=https://www.epsilon.insee.fr/jspui/bitstream/1/5198/1/synthese0602.pdf|p=10|numero=2|data=aprile 2006|autore=Daniel François|editore=INSEE|titolo=25 km autour de Carcassonne: une ville à la campagne|accesso=9 settembre 2021|dataarchivio=9 settembre 2021|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20210909132804/https://www.epsilon.insee.fr/jspui/bitstream/1/5198/1/synthese0602.pdf|urlmorto=sì}}</ref> La città ha pertanto sviluppato la sua offerta di ospitalità con numerosi ristoranti (tre stabilimenti stellati Michelin nel 2020) e 1.200 camere sparse in 34 strutture di cui tre alberghi di lusso, ovvero l'Hôtel de la Cité, il Domaine d'Auriac e l'Hilton Double Tree, inaugurato nel 2018.<ref>{{cita web|lingua=fr|titolo=Services|url=http://www.carcassonne.org/carcassonne2.nsf/vueTitre/docEntreprendreServices1?opendocument&FR&Entreprendre&Sectors%20d'activit%E9s&3&&Sectors%20d'activit%E9s|accesso=9 settembre 2021}}</ref> Carcassonne dispone di anche di un'area idonea al campeggio.
 
== Viabilità e trasporti ==
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Carcassonne è raggiungibile anche in treno grazie al collegamento Tolosa-[[Sète]] via Narbona. La città è anche collegata a Quillan tramite una sezione ammodernata della [[Stazione di Carcassonne|vecchia linea]] di Carcassonne-[[Rivesaltes]].
 
L'[[aeroporto di Carcassonne Salvaza]], aperto nel 2010, si trova a ovest della città nella zona commerciale di Salvaza. Consente di raggiungere tramite aereo il [[Regno Unito]] ([[Londra]], [[Manchester]] e [[Nottingham]]), l'[[Irlanda]] ([[Dublino]] e [[Cork]]), la [[Scozia]] ([[Glasgow]] e [[Edimburgo]]), il [[Belgio]] ([[Charleroi]]) e il [[Portogallo]] ([[Porto (Portogallo)|Porto]]).<ref>{{cita web|sito=Aeroporto di Carcassonne Salvaza|titolo=Destinazioni raggiungibili dall'aeroporto di Carcassonne|url=https://www.aeroport-carcassonne.com/map|accesso=8 settembre 2021}}</ref> Nel 2002, i lavori hanno permesso di allungare la pista principale per ospitare mezzi più grandi. L'aeroporto ha ricevuto 375.400 persone nel 2018, 351.982 nel 2019 e 75.631 nel 2020 (il calo si deve alla [[pandemia di COVID-19]]).<ref>{{cita web|url=https://www.aeroport.fr/view-statistiques/carcassonne-sud-de-france|lingua=fr|titolo=Visitatori dell'aeroporto di Carcassonne|accesso=8 settembre 2021}}</ref> Dal 2010, sono stati intrapresi importanti lavori per aumentare la capacità dell'aeroporto con la creazione di un nuovo parcheggio per ospitare 4 aeromobili contemporaneamente, la costruzione di una nuova caserma dei vigili del fuoco, il rinnovo delle attrezzature operative, la realizzazione di un nuovo hangar per l'attrezzatura della pista, l'adeguamento delle infrastrutture del terminal per garantire il passaggio dei passeggeri e l'ampliamento delle sale d'imbarco.<ref>{{cita web|lingua=fr|titolo=Carcassonne: l'aéroport continue de s'enrober, pour grossir encore et toujours...|sito=L'Indépendant|url=https://www.lindependant.fr/2016/09/23/l-aeroport-continue-de-s-enrober-pour-grossir-encore-et-toujours-ryanair-reste-engage-avec-l-aeroport-de-carcassonne-jusqu-au-printemps-2018,2261241.php|accesso=8 settembre 2021}}</ref>
 
Per quanto riguarda i trasporti pubblici, 30 linee di autobus attraversano la città e il circondario di Carcassonne.<ref name="rtca">{{cita web|sito=Régie des Transports de Carcassonne Agglo|url=https://rtca.carcassonne-agglo.fr/|lingua=fr|titolo=Transports en Commun|accesso=8 settembre 2021}}</ref> L'agenzia RTCA gestisce la rete di trasporto pubblico per conto dell'azienda Carcassonne Agglo.<ref name="rtca"/> Durante l'estate, la bastide Saint-Louis è servita da piccole navette elettriche gratuite chiamate ''Les Toucs'' e il collegamento tra il centro città e i quartieri medievali vede un trenino.
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* {{Gemellaggio|Spagna|Baeza|2012}}<ref>{{cita web|lingua=fr|url=https://www.ladepeche.fr/article/2012/02/18/1286692-carcassonne-se-trouve-une-jumelle.html|sito=La Dépêche du Midi|data=18 febbraio 2012|titolo=Carcassonne se trouve une jumelle|accesso=9 settembre 2021}}</ref>
* {{Gemellaggio|Estonia|Tallinn|2013}}<ref>{{cita web|lingua=fr|url=https://www.ladepeche.fr/article/2013/02/17/1562760-carcassonne-jumelage-avec-tallinn.html|sito=La Dépêche du Midi|titolo=Jumelage avec Tallinn|data=17 febbraio 2013|accesso=9 settembre 2021}}</ref>
* {{Gemellaggio|Italia|Palma Campania|2025}}
 
== Sport ==
;=== Rugby a 13 ===
Il club di [[rugby a 13]] AS Carcassonne (ASC) è il più rappresentativo della città di Carcassonne. In passato, la squadra, creata nel 1899, giocava nel [[rugby a 15]] e partecipò ad una finale nel 1925, venendo però sconfitto dall'U.S. Perpignanaise per 5 a 0.<ref name="mai"/> Il club milita nella prima divisione nazionale di rugby a 13 dal 1938 e visse il suo massimo splendore tra il 1945-1954, quando era in mano alla famiglia Taillefer.<ref name="mai">{{cita web|lingua=fr|url=http://histoire.maillots.free.fr/rugby/as_carcassonne.html|titolo=Association Sportive Carcassonne XIII|accesso=9 settembre 2021}}</ref> I giocatori Édouard Ponsinet, Puig-Aubert, Claude Teisseire e Gilbert Benausse e l'allenatore Félix Bergèse sono stati protagonisti di spicco nel team di Carcassonne.<ref name="mai"/> L'ASC XIII vanta il maggior numero di titoli nel [[Campionato francese di rugby a 13|campionato nazionale]] (11) e più coppe nazionali di ogni altra squadra nel Paese (15). Le partite vengono disputate allo stadio Albert-Domec.
 
;=== Rugby a 15 ===
 
L'U.S. Carcassonaise (USC) è il principale club cittadino di [[rugby a 15]]. La squadra vanta una sua scuola, la Bassin Carcassonnais Rugby, che ospita i ragazzi di giovani età che si appassionano allo sport e hanno intenzione di intraprendere una propria carriera professionistica.<ref>{{cita web|url=https://www.uscarcassonne.com/|titolo=U.S. Carcassonaise|accesso=9 settembre 2021}}</ref> Il palmares è abbastanza scarno, essendo la squadra retrocessa in divisione nel 1951. La rinascita è avvenuta nel 2008 con l'arrivo di [[Christian Labit]], il quale ha consentito di raggiungere nuovamente la serie maggiore vincendo il titolo di campione di Francia di Federal 2.<ref>{{cita web|url=https://www.ladepeche.fr/article/2009/05/29/613756-demi-finale-federale-1-carcassonne-christian-labit-rechausse-crampons.html|data=29 maggio 2009|sito=La Dépêche du Mid|lingua=fr|titolo=Demi-finale de Fédérale 1. Carcassonne: Christian Labit rechausse ses crampons!|accesso=10 settembre 2021}}</ref> Nel 2010, l'ascesa in PRO D2 gli ha permesso di comparire nella lista dei 30 migliori club francesi.
 
=== Ciclismo ===
; Altri sport e infrastrutture
Carcassonne è stata varie volte città di arrivo delle seguenti tappe del [[Tour de France]]<ref>{{cita web|lingua=fr|url=http://www.ledicodutour.com/villes_etapes/villes_c/carcassonne.htm|titolo=Carcassonne dans le Tour de France depuis 1947|accesso=9 settembre 2021}}</ref>:
{| class="wikitable"
!Anno
!Tappa
!Partenza
!km
!Vincitore di tappa
!Maglia gialla
|-
|[[Tour de France 1947|1947]]
|13ª
|[[Montpellier]]
|172
|{{bandiera|FRA}} [[Lucien Teisseire]]
|{{bandiera|FRA}} [[René Vietto]]
|-
|[[Tour de France 1951|1951]]
|15ª
|[[Bagnères-de-Luchon]]
|213
|{{bandiera|BEL}} [[André Rosseel]]
|{{bandiera|CHE|dim=15}} [[Hugo Koblet]]
|-
|[[Tour de France 1962|1962]]
|14ª
|[[Bagnères-de-Luchon]]
|215
|{{bandiera|FRA}} [[Jean Stablinski]]
|{{bandiera|BEL}} [[Joseph Planckaert]]
|-
|[[Tour de France 1981|1981]]
|4ª
|[[Narbona|Narbonne]] ''(cron. a squadre)''
|77,2
|{{bandiera|NLD}} [[TI-Raleigh]]
|{{bandiera|NLD}} [[Gerrie Knetemann]]
|-
|[[Tour de France 2006|2006]]
|[[Tour de France 2006#12ª tappa|12ª]]
|[[Bagnères-de-Luchon]]
|211,5
|{{Bandiera|UKR}} [[Jaroslav Popovyč]]
|{{bandiera|FRA}} [[Cyril Dessel]]<ref>La vittoria fu inizialmente ad appannaggio del ciclista statunitense [[Floyd Landis]], poi squalificato dalla corsa per doping. Vedi: {{Cita web|url=http://www.gazzetta.it/Ciclismo/Primo_Piano/2008/06_Giugno/30/landis_3006.shtml|titolo=Landis, l'ultima condanna Addio al Tour del 2006|editore=gazzetta.it|data=30 giugno 2008|accesso=1º agosto 2014}}</ref>
|-
|[[Tour de France 2018|2018]]
|[[Tour de France 2018#15ª tappa|15ª]]
|[[Millau]]
|181,5
|{{bandiera|DNK}} [[Magnus Cort Nielsen]]
|{{bandiera|GBR sport}} [[Geraint Thomas]]
|-
|[[Tour de France 2021|2021]]
|[[Tour de France 2021#13ª tappa|13ª]]
|[[Nîmes]]
|219,9
|{{Bandiera|GBR sport}} [[Mark Cavendish]]
|{{Bandiera|SVN}} [[Tadej Pogačar]]
|-
|[[Tour de France 2022|2022]]
|[[Tour de France 2022#15ª tappa|15ª]]
|[[Rodez]]
|202,5
|{{Bandiera|BEL}} [[Jasper Philipsen]]
|{{bandiera|DNK}} [[Jonas Vingegaard]]
|-
|[[Tour de France 2025|2025]]
| align="center" |[[Tour de France 2025#15ª tappa|15ª]]
|[[Muret]]
| align="center" |169,3
|{{Bandiera|BEL}} [[Tim Wellens]]
|{{Bandiera|SVN}} [[Tadej Pogačar]]
|}
È stata inoltre sede di partenza delle seguenti tappe del [[Tour de France]]:
{| class="wikitable"
!Anno
!Tappa
!Arrivo
!km
!Vincitore di tappa
!Maglia gialla
|-
|[[Tour de France 1947|1947]]
|14ª
|[[Bagnères-de-Luchon]]
|253
|{{bandiera|FRA}} [[Albert Bourlon]]
|{{bandiera|FRA}} [[René Vietto]]
|-
|[[Tour de France 1951|1951]]
|16ª
|[[Montpellier]]
|192
|{{bandiera|CHE|dim=15}} [[Hugo Koblet]]
|{{bandiera|CHE|dim=15}} [[Hugo Koblet]]
|-
|[[Tour de France 1962|1962]]
|15ª
|[[Montpellier]]
|196,5
|{{bandiera|BEL}} [[Willy Vannitsen]]
|{{bandiera|BEL}} [[Joseph Planckaert]]
|-
|[[Tour de France 1986|1986]]
|14ª
|[[Nîmes]]
|225
|{{bandiera|BEL}} [[Frank Hoste]]
|{{bandiera|FRA}} [[Bernard Hinault]]
|-
|[[Tour de France 2004|2004]]
|[[Tour de France 2004#14ª tappa|14ª]]
|[[Nîmes]]
|200
|{{Bandiera|ESP}} [[Aitor González]]
|{{Bandiera|FRA}} [[Thomas Voeckler]]
|-
|[[Tour de France 2014|2014]]
|[[Tour de France 2014#16ª tappa|16ª]]
|[[Bagnères-de-Luchon]]
|237,5
|{{Bandiera|AUS}} [[Michael Rogers]]
|{{bandiera|ITA}} [[Vincenzo Nibali]]
|-
|[[Tour de France 2016|2016]]
|[[Tour de France 2016#11ª tappa|11ª]]
|[[Montpellier]]
|162,5
|{{Bandiera|SVK}} [[Peter Sagan]]
|{{Bandiera|GBR sport}} [[Chris Froome]]
|-
|[[Tour de France 2018|2018]]
|[[Tour de France 2018#16ª tappa|16ª]]
|[[Bagnères-de-Luchon]]
|218
|{{bandiera|FRA}} [[Julian Alaphilippe]]
|{{bandiera|GBR sport}} [[Geraint Thomas]]
|-
|[[Tour de France 2021|2021]]
|[[Tour de France 2021#14ª tappa|14ª]]
|[[Quillan]]
|183,7
|{{Bandiera|NLD}} [[Bauke Mollema]]
|{{Bandiera|SVN}} [[Tadej Pogačar]]
|-
|[[Tour de France 2022|2022]]
|[[Tour de France 2022#16ª tappa|16ª]]
|[[Foix]]
|178,5
|{{Bandiera|CAN}} [[Hugo Houle]]
|{{Bandiera|DNK}} [[Jonas Vingegaard]]
|}
 
=== Altri sport e infrastrutture ===
La città ha anche squadre impegnate in altri sport come il calcio (F.A. Carcassonne, nata nel 1947), il basket (Sport Olympique Carcassonnais Basket) e la pallamano (Club Carcassonnais). Ultimamente, si sta sviluppando a livello dilettantistico il [[football americano]].
 
In termini di impianti sportivi, Carcassonne offre dieci stadi, tra cui il già citato Albert-Domec che ha una capienza di 10.000 spettatori.<ref>{{cita web|url=https://mapcarta.com/W686317718|lingua=en|titolo=Stade Albert Domec|accesso=10 settembre 2021}}</ref> Dispone inoltre di aree giochi, un centro sportivo di 6.500 m² dove si possono praticare sport di racchetta, arti marziali, ginnastica e un centro fitness con possibilità di praticare il tiro con l'arco, la boxe e il taekwondo. La città ha anche sei palestre e una sala polivalente, oltre a tre [[Piscina|piscine]], di cui due al coperto, e 30 campi da tennis (interni ed esterni). Non mancano inoltre un campo da golf con 18 buche e un ippodromo.<ref>{{cita web|lingua=fr|titolo=Carcassonne: lancement de campagne très "sportif" pour la liste Larrat|data=15 giugno 2020|sito=L'Independant|url=https://www.lindependant.fr/2020/06/15/carcassonne-lancement-de-campagne-tres-sportif-pour-la-liste-larrat,8933228.php|accesso=9 settembre 2021}}</ref>
 
Nell'ottobre del 2015 si svolse la prima edizione del Grand Raid des Cathares, una corsa pedonale semi-autonoma su lunga distanza impostata su tre diversi format di gara: 39, 96 e 170&nbsp;km, partendo dalla città di Carcassonne a sud del dipartimento dell'Aude, passando per il [[sentiero cataro]].<ref>{{cita web|url=http://www.grandraid-cathares.fr/fr/nos-editions-divers-grand-raid-des-cathares/edition-2015-grand-raid-des-cathares.html|lingua=fr|titolo=Sur les traces des cathares: 21,22,23 octobre 2021 - Carcassonne|accesso=10 settembre 2021|dataarchivio=10 settembre 2021|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20210910142931/http://www.grandraid-cathares.fr/fr/nos-editions-divers-grand-raid-des-cathares/edition-2015-grand-raid-des-cathares.html|urlmorto=sì}}</ref>
 
La città ha ospitato molte tappe ciclistiche del [[Tour de France]] nel 1947, 1951, 1962, 1981, 1986, 2004, 2006, 2014, 2016, 2018, 2021 e 2022.<ref>{{cita web|lingua=fr|titolo=Carcassonne dans le Tour de France depuis 1947|url=http://www.ledicodutour.com/villes_etapes/villes_c/carcassonne.htm|accesso=9 settembre 2021}}</ref>
 
== Cultura di massa ==
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=== Giochi e videogiochi ===
 
Nel 2000, la casa editrice tedesca di giochi [[Hans im Glück|Hans im Gluck]] pubblicò ''[[Carcassonne (gioco)|Carcassonne]]'', un [[gioco da tavolo]] [[Gioco in stile tedesco|in stile tedesco]] di Klaus-Jürgen Wrede. Il gioco riscosse un enorme successo commerciale, tanto da aver spinto la pubblicazione nel corso degli anni di numerose espansioni e varianti e vinse vari premi, tra cui il prestigioso ''[[Spiel des Jahres]]'' nel 2001.<ref>{{cita web|url=https://www.balenaludens.it/2017/carcassonne/|accesso=10 settembre 2021|titolo=Carcassonne: il gioco}}</ref>
 
Nel 2007, la [[Vivendi Games]], tramite la [[Sierra Entertainment]] a lei affiliata, rilasciò il videogioco per [[Xbox 360]] intitolato ''Carcassonne'', il quale non costituisce altro che la versione per console del gioco da tavolo tedesco omonimo.<ref>{{cita web|lingua=en|url=http://gamerscoreblog.com/team/archive/2007/06/25/551618.aspx|sito=gamerscoreblog.com|autore=John Porcaro|data=25 giugno 2007|titolo=Build a Medieval Empire on Xbox LIVE Arcade with the Popular German Board Game Carcassonne|accesso=10 settembre 2021|dataarchivio=1 luglio 2007|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20070701165045/http://gamerscoreblog.com/team/archive/2007/06/25/551618.aspx|urlmorto=sì}}</ref>
 
{{wide image|Carcassonne vieux pont.jpg|800px|La [[città fortificata storica di Carcassonne]] e il ponte Vecchio sul fiume Aude}}
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== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
* {{cita web | url = http://www.linguadoca.com/carcassonne.php | titolo = Città di Carcassonne da Linguadoca.com: informazioni riguardanti il Languedoc-Roussilion | accesso = 4 luglio 2009 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20100516181430/http://www.linguadoca.com/carcassonne.php | urlmorto = sì }}
* {{cita web|url=http://mescladis.free.fr/ITALIANO/Benvenuti.htm|titolo=Sito di Carcassonne}}