Clitonimo: differenze tra le versioni

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'''Cletonimo''' (detto anche '''Clisonimo''' o '''Eanete''') era, nella [[mitologia greca]], un fanciullo figlio di [[Anfidamante (figlio di Busiride)|Anfidamante]] di [[Opunte]]. Si misurò in una partita a [[Dado (gioco)|dadi]]<ref>[[Omero]], ''[[Iliade]]'' 23, 85-89.</ref> con il giovanissimo amico [[Patroclo]], ma l'eroe lo uccise involontariamente per una lite, infiammato d'ira. Per espiare il crimine, il padre [[Menezio (argonauta)|Menezio]] affidò il figlio a [[Peleo]], re di [[Ftia]], che lo crebbe nella sua corte insieme al figlio [[Achille]]. Qui si sviluppò il rapporto intimo tra i due eroi.
 
L'omicidio del giovinetto è raccontato nel ventitreesimo canto dell'<nowiki/>''[[Iliade]]'', ma il suo nome è tralasciato. Apollodoro gli conferisce il nome di Clitonimo, mentre [[Strabone]] quello di Eanete.
 
== FontiNote ==
<references />
 
== Bibliografia ==
* Omero, ''Iliade'', libro XXIII, v. 87.
* [[Pseudo-Apollodoro]], ''Biblioteca'', libro III, 13, 8.