Grosseto: differenze tra le versioni

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=== Territorio ===
{{vedi anche|Maremma grossetana}}
[[File:Toscana - Maremma Regional Park - aerial photo with Torre di Collelungo.jpg|miniatura|verticale|Il [[parco regionale della Maremma]], parte del territorio comunale]]
{{citazione|Grosseto è una città di pianura. La luce marina, chiara e parlacea, non trova ostacoli d'ombra, spazia nel cielo aperto sino ai confini dell'orizzonte. Il cupo "tino" di Moscona vigila alle sue spalle come una sentinella chiusa nel pastrano ferrigno, a guardia della pianura. E verso il mare i monti dell'Uccellina sfumano nell'orizzonte di altri cieli lontani.|[[Geno Pampaloni]], ''Fedele alle amicizie''<ref>Geno Pampaloni, ''Fedele alle amicizie'', Milano, Garzanti, 1992, p.&nbsp;13.</ref>}}
 
La città è posta a circa {{M|12|u=km}} dal mare[[Mar Tirreno]], (sul quale si affacciano le frazioni di [[Marina di Grosseto]] e [[Principina a Mare]]), al centro di una pianura alluvionale denominata Piana Grossetana<ref>{{cita web|url=http://www502.regione.toscana.it/cartografia_storica_regionale_gi/cartografia_storica_regionale_smartviewer.html?img=3078&title=%255bPianta%2520della%2520piana%2520grossetana%2520sino%2520alla%2520costa%252c%2520con%2520l%2527indicazione%2520della%2520rete%2520idrica%255d}}</ref>, nel punto di confluenza della [[valle dell'Ombrone]]. In passato, gran parte dell'area pianeggiante era occupata dal [[lago Prile]] che si estendeva quasi fino alla parte occidentale della città. L'antico bacino lacustre costiero dalle caratteristiche palustri è quasi del tutto scomparso a seguito delle opere di canalizzazione rientranti nelle bonifiche settecentesche apportate dai [[Lorena (dinastia)|Lorena]], completate definitivamente tra gli anni 1920 e 1930 dal governo [[fascismo|fascista]].
 
Nella parte nord-orientale del territorio comunale, presso la moderna frazione di [[Roselle (Grosseto)|Roselle]] che è sorta nei pressi dell'[[Roselle (sito archeologico)|antica città]] [[Civiltà etrusca|etrusco]]-[[Civiltà romana|romana]], si trova una [[Terme di Roselle|sorgente termale]] di acqua sulfurea, della stessa natura e origine che contraddistingue le più rinomate [[terme di Saturnia]] e le altre terme sparse tra il [[monte Amiata]], l'[[area del tufo]] e le [[colline dell'Albegna e del Fiora]]. Nella parte orientale e meridionale del territorio comunale scorre il fiume [[Ombrone]], che con il suo corso prima costeggia la frazione di [[Istia d'Ombrone]] e poi lambisce alcuni quartieri della città ([[San Martino (Grosseto)|San Martino]], Alberino, Crespi), per poi proseguire verso la foce situata all'interno del [[parco regionale della Maremma]], denominata [[Bocca d'Ombrone]]. La parte occidentale del territorio comunale è compresa nella [[riserva naturale Diaccia Botrona]], area palustre che si estende dove sorgeva l'antico lago Prile, mentre l'area sud-occidentale rientra nel parco naturale della Maremma, dove si estende l'area palustre della [[Padule della Trappola|Trappola]] e si elevano le prime propaggini dei [[monti dell'Uccellina]] a sud della [[Bocca d'Ombrone|foce dell'Ombrone]].
 
Nella parte orientale e meridionale del territorio comunale scorre il fiume [[Ombrone]], che con il suo corso prima costeggia la frazione di [[Istia d'Ombrone]] e poi lambisce alcuni quartieri della città ([[San Martino (Grosseto)|San Martino]], Alberino, Crespi), per poi proseguire verso la foce situata all'interno del [[parco regionale della Maremma]], denominata [[Bocca d'Ombrone]].
 
La parte occidentale del territorio comunale è compresa nella [[riserva naturale Diaccia Botrona]], area palustre che si estende dove sorgeva l'antico lago Prile, mentre l'area sud-occidentale rientra nel parco naturale della Maremma, dove si estende l'area palustre della [[Padule della Trappola|Trappola]] e si elevano le prime propaggini dei [[monti dell'Uccellina]] a sud della [[Bocca d'Ombrone|foce dell'Ombrone]].
 
Nel territorio comunale sono incluse anche le [[Formiche di Grosseto]], nel cuore del [[parco nazionale dell'Arcipelago Toscano]]; gli isolotti e l'intero tratto di mare che bagna il litorale grossetano rientrano anche nell'area marina protetta europea del [[Santuario per i mammiferi marini]].
 
Il centro cittadino si trova ad un'altezza di circa 10 metri [[s.l.m.]], mentre il restante territorio comunale si estende ad altitudini comprese tra il livello del mare e i 417 metri del poggio Lecci sui monti dell'Uccellina, dove sorgono l'[[abbazia di San Rabano]] e la [[torre dell'Uccellina]]; altro rilievo degno di nota è il [[poggio di Moscona]] (317 metri [[s.l.m.]]) che, con la sua caratteristica [[Tino di Moscona|fortificazione]], domina l'abitato di [[Roselle (Grosseto)|Roselle]] e l'intera città. Comunque, prendendo in esame soltanto lel'area aree urbaneurbana e i centri abitati, l'altezza massima si registra a [[Montepescali]] con 222 metri d'altitudine. Il territorio comunale si estende su un'area interamente classificata a sismicità molto bassa. Storicamente, sono stati pochi gli eventi sismici che hanno interessato la città e le sue frazioni, i cui epicentri erano comunque localizzati a distanza. Il [[terremoto]] più "forte" che si sia mai verificato a Grosseto fu quello della notte del 25 agosto 1909, che ebbe come epicentro [[Murlo]]: in quell'occasione i pur modesti effetti furono compresi tra il IV grado della [[scala Mercalli]] che si registrò nelle aree occidentali e meridionali del territorio comunale e il V grado della medesima scala che interessò il centro storico e le aree a nord e a est della città (nell'epicentro la magnitudo fu di 5,40 della [[scala Richter]] con l'VIII grado della Mercalli). Altri eventi che superarono la soglia delle scosse strumentali furono, per effetto decrescente, quello del 14 agosto 1846 con il IV grado della scala Mercalli (epicentro a [[Orciano Pisano]] ove si ebbe una magnitudo di 5,71 della scala Richter ed il IX grado della Mercalli), e quello del 12 febbraio 1905 che raggiunse il III-IV grado della Scala Mercalli (epicentro [[Santa Fiora]] con magnitudo 4,83 della scala Richter e VI grado della Mercalli).<ref>{{cita web|autore=emidius.mi.ingv.it|url=http://emidius.mi.ingv.it/DBMI04/consultazione/terremoto.php?visualizzazione=svg|titolo=Stucchi et al. (2007). DBMI04, il database delle osservazioni macrosismiche dei terremoti italiani utilizzate per la compilazione del catalogo parametrico CPTI04. Quaderni di Geofisica, INGV.|accesso=21 aprile 2009}}</ref>
 
Il territorio comunale si estende su un'area interamente classificata a sismicità molto bassa. Storicamente, sono stati pochi gli eventi sismici che hanno interessato la città e le sue frazioni, i cui epicentri erano comunque localizzati a distanza. Il [[terremoto]] più "forte" che si sia mai verificato a Grosseto fu quello della notte del 25 agosto 1909, che ebbe come epicentro [[Murlo]]: in quell'occasione i pur modesti effetti furono compresi tra il IV grado della [[scala Mercalli]] che si registrò nelle aree occidentali e meridionali del territorio comunale e il V grado della medesima scala che interessò il centro storico e le aree a nord e a est della città (nell'epicentro la magnitudo fu di 5,40 della [[scala Richter]] con l'VIII grado della Mercalli). Altri eventi che superarono la soglia delle scosse strumentali furono, per effetto decrescente, quello del 14 agosto 1846 con il IV grado della scala Mercalli (epicentro a [[Orciano Pisano]] ove si ebbe una magnitudo di 5,71 della scala Richter ed il IX grado della Mercalli), e quello del 12 febbraio 1905 che raggiunse il III-IV grado della Scala Mercalli (epicentro [[Santa Fiora]] con magnitudo 4,83 della scala Richter e VI grado della Mercalli).<ref>{{cita web|autore=emidius.mi.ingv.it|url=http://emidius.mi.ingv.it/DBMI04/consultazione/terremoto.php?visualizzazione=svg|titolo=Stucchi et al. (2007). DBMI04, il database delle osservazioni macrosismiche dei terremoti italiani utilizzate per la compilazione del catalogo parametrico CPTI04. Quaderni di Geofisica, INGV.|accesso=21 aprile 2009}}</ref>
 
* [[Classificazione sismica dell'Italia|Classificazione sismica]]: '''zona 4''' (sismicità molto bassa), Ordinanza PCM 3274 del 20/03/2003
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=== Clima ===
{{vedi anche|Clima di Grosseto|Clima della Toscana|Clima italiano}}
Il [[clima]] della città di Grosseto è mitigato dalla vicinanza del mare e presenta estati calde ma costantemente ventilate dalla brezza marina di [[ponente]] ed inverni non particolarmente freddi. Secondo la classificazione climatica<ref>Thornthwaite C.W. (1948), ''An approach toward a Rational Classification of Climate'', Geogr Review, 38: 55-94</ref> proposta da [[Charles Warren Thornthwaite|Thornthwaite]] basata sul cosiddetto ''Moisture Index'', la città di Grosseto è contraddistinta da un clima subarido '''C<small>1</small>''', mesotermico '''B′<small>2</small>''', con eccedenza moderata invernale '''s''' (deficit idrico tra aprile e settembre di circa {{M|300|u=m}}m) e concentrazione estiva dell'efficienza termica '''b′<small>4</small>''', caratteristiche comuni a gran parte della fascia costiera della [[Maremma grossetana]] e [[Maremma laziale|laziale]]<ref>Thornthwaite C.W. e Mather J.R. (1957), ''Instructions and Tables for computing Potential Evotranspiration and the Water Balance'', Thornthwaite Associates, Laboratory of Climatology, 10: 185-311, Centerton, N.J.</ref>. Secondo recenti studi condotti da LaMMA CRES, parte dell'area su cui si estende il territorio comunale risulta a rischio [[desertificazione]]<ref>{{cita web|autore=www.lamma-cres.rete.toscana.it|url=http://www.lamma-cres.rete.toscana.it/bollsiccita.asp?mod=1|titolo=Bollettino siccità nel comune di Grosseto|accesso=14 giugno 2008|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20090403064942/http://www.lamma-cres.rete.toscana.it/bollsiccita.asp?mod=1|dataarchivio=3 aprile 2009}}</ref>. A livello [[zona fitoclimatica|fitoclimatico]], l'intero territorio comunale di Grosseto è includibile nella sottozona calda del [[Lauretum]] del 2º tipo, che interessa analogamente l'intero tratto costiero e l'entroterra pianeggiante e di bassa collina di tutta la provincia. Le temperature medie annue si attestano attorno ai 15&nbsp;°C nelle aree pianeggianti, con valori medi attorno agli 8&nbsp;°C in gennaio e prossimi ai 24&nbsp;°C in luglio<ref name="Stazione meteorologica di Grosseto Aeroporto">{{cita web|autore=www.meteoam.it|url=http://www.meteoam.it/modules/tempoInAtto/infoStazione.php?icao=LIRS|titolo=Tabelle e grafici climatici 1961-1990|accesso=11 giugno 2008|urlmorto=sì}}</ref>.
 
A livello [[zona fitoclimatica|fitoclimatico]], l'intero territorio comunale di Grosseto è includibile nella sottozona calda del [[Lauretum]] del 2º tipo, che interessa analogamente l'intero tratto costiero e l'entroterra pianeggiante e di bassa collina di tutta la provincia.
 
Le temperature medie annue si attestano attorno ai 15&nbsp;°C nelle aree pianeggianti, con valori medi attorno agli 8&nbsp;°C in gennaio e prossimi ai 24&nbsp;°C in luglio<ref name="Stazione meteorologica di Grosseto Aeroporto">{{cita web|autore=www.meteoam.it|url=http://www.meteoam.it/modules/tempoInAtto/infoStazione.php?icao=LIRS|titolo=Tabelle e grafici climatici 1961-1990|accesso=11 giugno 2008|urlmorto=sì}}</ref>.
 
Le precipitazioni, piuttosto contenute e concentrate soprattutto nel periodo autunnale, sono generalmente di breve durata, talvolta a carattere temporalesco. Mediamente, oscillano attorno ai {{M|600|u=mm}} annui (valori minori lungo la fascia costiera, maggiori nell'entroterra continentale e collinare), distribuite tra i 60 e i 70 giorni<ref name="Stazione meteorologica di Grosseto Aeroporto" />. Seppur l'area risulti relativamente poco piovosa, la città subì gravi danni durante l'[[alluvione di Grosseto del 4 novembre 1966]], mentre è rimasta ai margini rispetto alle aree maggiormente colpite dall'[[alluvione della Maremma grossetana del novembre 2012]], quando si sono verificati allagamenti nelle frazioni orientali e meridionali, con isolamento delle frazioni di [[Rispescia]] e di [[Alberese]] per due giorni.
 
In base ai dati estrapolati dalle rilevazioni dell'[[eliofania]] in Italia, tra tutti i capoluoghi di provincia, Grosseto è una delle città che conta mediamente il maggior numero di giornate con cielo sereno nell'arco dell'anno. Risultano essere frequenti, specialmente durante la stagione primaverile ed estiva, ma talvolta anche in inverno, prolungati periodi di giornate soleggiate, soprattutto nell'area del territorio comunale che si affaccia sulla costa<ref>Pinna M. (1985). ''L'eliofania in Italia''. Mem. Soc. Geogr. It., 39: pag. 23-58</ref><ref>Lavagnini A., Martorelli S., Coretti C. (1987). ''Radiazione solare in Italia. Mappe mensili della radiazione globale giornaliera''. Roma, CNR, Ist. Fis. Atm., pag. 48</ref>.
 
Le precipitazioni, piuttosto contenute e concentrate soprattutto nel periodo autunnale, sono generalmente di breve durata, talvolta a carattere temporalesco. Mediamente, oscillano attorno ai {{M|600|u=mm}} annui (valori minori lungo la fascia costiera, maggiori nell'entroterra continentale e collinare), distribuite tra i 60 e i 70 giorni<ref name="Stazione meteorologica di Grosseto Aeroporto" />. Seppur l'area risulti relativamente poco piovosa, la città subì gravi danni durante l'[[alluvione di Grosseto del 4 novembre 1966]], mentre è rimasta ai margini rispetto alle aree maggiormente colpite dall'[[alluvione della Maremma grossetana del novembre 2012]], quando si sono verificati allagamenti nelle frazioni orientali e meridionali, con isolamento delle frazioni di [[Rispescia]] e di [[Alberese]] per due giorni. In base ai dati estrapolati dalle rilevazioni dell'[[eliofania]] in Italia, tra tutti i capoluoghi di provincia, Grosseto è una delle città che conta mediamente il maggior numero di giornate con cielo sereno nell'arco dell'anno. Risultano essere frequenti, specialmente durante la stagione primaverile ed estiva, ma talvolta anche in inverno, prolungati periodi di giornate soleggiate, soprattutto nell'area del territorio comunale che si affaccia sulla costa<ref>Pinna M. (1985). ''L'eliofania in Italia''. Mem. Soc. Geogr. It., 39: pag. 23-58</ref><ref>Lavagnini A., Martorelli S., Coretti C. (1987). ''Radiazione solare in Italia. Mappe mensili della radiazione globale giornaliera''. Roma, CNR, Ist. Fis. Atm., pag. 48</ref>.
Le [[neve|nevicate]], eventi molto rari, si verificano in pianura solo in caso di un intenso e persistente raffreddamento al suolo, seguito da rapidissime discese di aria umida artica verso il [[Mar Tirreno]], con conseguente innesco di venti insolitamente gelidi che concorrono a mantenere condizioni termometriche ideali per determinare precipitazioni nevose anche al livello del mare nell'area grossetana (storici eventi accaduti nel febbraio 1956, nel gennaio 1985 e il 29 dicembre 1996). Tra il 2001 e il 2012, in base ai rilevamenti nivometrici effettuati presso la stazione meteorologica dell'[[Aeronautica Militare (Italia)|Aeronautica Militare]], gli accumuli nevosi medi annui si attestano a {{M|0,83|u=cm}}; l'evento con accumulo più rilevante del nuovo millennio risulta quello con {{M|5|u=cm}} di accumulo nelle prime ore del 16 gennaio 2002 (altre nevicate con accumulo si sono verificate il 26 febbraio 2001 e il 10 febbraio 2012 con {{M|2|u=cm}} in entrambe le occasioni e il 2 febbraio 2010 con {{M|1|u=cm}} di accumulo nelle prime ore della giornata).
 
Le [[neve|nevicate]], eventi molto rari, si verificano in pianura solo in caso di un intenso e persistente raffreddamento al suolo, seguito da rapidissime discese di aria umida artica verso il [[Mar Tirreno]], con conseguente innesco di venti insolitamente gelidi che concorrono a mantenere condizioni termometriche ideali per determinare precipitazioni nevose anche al livello del mare nell'area grossetana (storici eventi accaduti nel febbraio 1956, nel gennaio 1985 e il 29 dicembre 1996). Tra il 2001 e il 2012, in base ai rilevamenti nivometrici effettuati presso la stazione meteorologica dell'[[Aeronautica Militare (Italia)|Aeronautica Militare]], gli accumuli nevosi medi annui si attestano a {{M|0,83|u=cm}}; l'evento con accumulo più rilevante del nuovo millennio risulta quello con {{M|5|u=cm}} di accumulo nelle prime ore del 16 gennaio 2002 (altre nevicate con accumulo si sono verificate il 26 febbraio 2001 e il 10 febbraio 2012 con {{M|2|u=cm}} in entrambe le occasioni e il 2 febbraio 2010 con {{M|1|u=cm}} di accumulo nelle prime ore della giornata). La [[nebbia]] risulta un fenomeno rarissimo e di breve durata, mediamente si verifica 3-4 volte all'anno e soltanto nelle prime ore del mattino. La scarsità di tale fenomeno favorisce l'elevata eliofania.
La [[nebbia]] risulta un fenomeno rarissimo e di breve durata, mediamente si verifica 3-4 volte all'anno e soltanto nelle prime ore del mattino. La scarsità di tale fenomeno favorisce l'elevata eliofania.
 
* [[Classificazione climatica dei comuni italiani|Classificazione climatica]]: zona D, 1550 [[Grado giorno|GG]]
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==== Stazioni meteorologiche ====
 
Nel territorio comunale sono ubicate trediverse [[stazione meteorologica|stazioni meteorologiche]]<ref>{{cita web|url=https://www.amsagrosseto.com/index.php?option=com_content&view=article&id=77&Itemid=426}}</ref>; tra le più importanti si ricordano la [[stazione meteorologica di Grosseto Aeroporto]], ufficialmente riconosciuta dall'[[organizzazione meteorologica mondiale]], la [[stazione meteorologica di Grosseto Centro]], la [[stazione meteorologica di Roselle]], inaugurata nel 2022, e la [[stazione meteorologica di Alberese]] (queste ultime duetre non ancora contrassegnate da [[codice WMO]] e/o [[codice aeroportuale ICAO|codice ICAO]]).
 
Nella tabella sottostante sono riportati i valori climatologici medi relativi al trentennio di riferimento climatico 1961-1990<ref>http://www.wunderground.com/global/IY.html {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20080321055721/http://www.wunderground.com/global/IY.html |data=21 marzo 2008 }} Medie climatiche 1961-1990</ref><ref>http://www.eurometeo.com/italian/climate Dati climatologici medi</ref><ref>http://www.meteoam.it Tabelle e grafici climatici</ref><ref>Pinna M. (1985). ''L'eliofania in Italia''. Mem. Soc. Geogr. It., 39 pag. 23-58</ref><ref>Lavagnini A., Martorelli S., Coretti C. (1987). ''Radiazione solare in Italia. Mappe mensili della radiazione globale giornaliera''. Roma, CNR, Ist. Fis. Atm.</ref>, oltre ai valori estremi mensili di [[temperatura]] registrati dal 1951 in poi<ref>[http://www.tutiempo.net/clima/Grosseto/162060.htm Clima en Grosseto - Históricos el tiempo<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref><ref>{{collegamento interrotto|1=http://www.meteoam.it/modules/elementiClima/Estremi/Gennaio.htm |data=marzo 2018 |bot=InternetArchiveBot }}</ref> presso la [[stazione meteorologica di Grosseto Aeroporto]] del [[Servizio Meteorologico dell'Aeronautica Militare]]. Non è da escludersi, vista la non facile reperibilità dei dati antecedenti al 1950, che si siano verificate precedentemente temperature massime più elevate o minime più basse dei valori assoluti annuali e mensili ivi riportati.
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[[File:Roselle Archaeological Park Central area.JPG|thumb|upright=1.2|I ruderi della città di Roselle]]
 
Tuttavia, lL'intero territorio comunale è abitato sin dal periodo [[Preistoria|preistorico]], come è visibile dai resti in alcune grotte situate presso i monti dell'Uccellina, tra la località di [[Alberese]] e la [[Bocca d'Ombrone|foce del fiume Ombrone]], nel [[Parco naturale della Maremma]]: in particolare, nella Grotta della Fabbrica e nella [[Grotta dello Scoglietto]] sono venuti alla luce reperti risalenti rispettivamente al [[Paleolitico]] e all'[[Età del Rame]] e del [[Età del bronzo|Bronzo]].
La prima menzione della città di Grosseto risale ad un documento dell'anno 803 in cui il [[vescovo di Lucca]] Iacopo cede a Ildebrando Aldobrandeschi la [[Chiesa di San Giorgio (Grosseto)|chiesa di San Giorgio]] situata in «loco Grossito», mentre nel 973 è attestata nuovamente come «curtis cum castrum».<ref name=storiasanti>Bruno Santi, ''Guida storico-artistica alla Maremma. Itinerari culturali nella provincia di Grosseto'', Siena, Nuova Immagine, 1995, pp.&nbsp;123–127.</ref>
 
Tuttavia, l'intero territorio comunale è abitato sin dal periodo [[Preistoria|preistorico]], come è visibile dai resti in alcune grotte situate presso i monti dell'Uccellina, tra la località di [[Alberese]] e la [[Bocca d'Ombrone|foce del fiume Ombrone]], nel [[Parco naturale della Maremma]]: in particolare, nella Grotta della Fabbrica e nella [[Grotta dello Scoglietto]] sono venuti alla luce reperti risalenti rispettivamente al [[Paleolitico]] e all'[[Età del Rame]] e del [[Età del bronzo|Bronzo]].
 
Sicuramente la città di Grosseto, nel luogo in cui la conosciamo oggi, non esisteva nel periodo [[Civiltà etrusca|etrusco]], quando invece l'intera area faceva parte della città di [[Roselle (sito archeologico)|Roselle]], importante centro abitato a pochi chilometri a nord dell'attuale città. Nel VI secolo a.C., periodo di maggiore splendore di Roselle, sono documentati rapporti commerciali con altre città etrusche di rilievo, quali [[Vetulonia]], [[Populonia]] e [[Vulci]], in quanto membro della [[dodecapoli etrusca]]<ref>{{cita web|url=https://www.treccani.it/enciclopedia/roselle_res-5772cdc0-8c61-11dc-8e9d-0016357eee51_%28Enciclopedia-dell%27-Arte-Antica%29/}}</ref>. Fiorente città che governava un vasto territorio che andava dal mare al [[Monte Amiata]], combatté nella guerra contro [[Tarquinio Prisco]] insieme agli altri popoli latini, finendo poi conquistata dai romani nel 294 a.C. e diventando [[municipio romano]]. Nel 205 a.C. contribuì alla fornitura di grano e legna per la flotta di [[Scipione l'Africano]] durante la [[seconda guerra punica]]. Sotto l'impero divenne [[Colonia romana|colonia]] e conobbe un periodo di grande splendore con la costruzione del foro, della basilica, anfiteatro e terme. Nel V secolo fu eretta a [[Diocesi di Roselle|sede vescovile]] (prima attestazione nel 499).
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[[File:B Innozenz II.jpg|thumb|upright=0.8|[[Papa Innocenzo II]]]]
 
La decadenza di ''Rusellae'' iniziò nel VI secolo, invasaparallelamente dallealle popolazioni[[invasioni barbarebarbariche]] provenientie dalall'impaludamento norddel [[lago Prile]].<ref>{{cita web|url=https://www.treccani.it/enciclopedia/grosseto_(Enciclopedia-dell'-Arte-Medievale)/}}</ref><ref>{{cita web|url=https://www.archeomedia.net/michele-zazzi-il-lago-prile-e-gli-etruschi-di-roselle-e-di-vetulonia/}}</ref> Con la fine del VI secolo Roselle era uno dei residui capisaldi bizantini della [[Tuscia]], la [[conquista longobarda]] risale infatti ai primi anni del VII secolo. È in questo periodo che probabilmente si è venuto a formare il primo nucleo del villaggio di Grosseto, che alcuni studi vogliono identificare nell'area nel ventunesimo secolooggi compresa tra [[piazza della Palma]] e [[piazza dei Martiri d'Istia]]. Pur continuando ad essere sede vescovile, Roselle risultavasubiva pressochéun disabitatacostante decremento democrafico a favore di Grosseto, mentrecomunità che a valle, lungo il fiume [[Ombrone]], andava a formarsi la comunità di Grosseto che cresceva sempre più di numeroingrandendosi.
 
La prima menzione delladel cittàtoponimo di Grosseto risale ad un documento dell'anno 803 in cui il [[vescovo di Lucca]] Iacopo cede a Ildebrando Aldobrandeschi la [[Chiesa di San Giorgio (Grosseto)|chiesa di San Giorgio]] situata in «loco Grossito», mentre nel 973 è attestata nuovamente come «curtis cum castrum».<ref name=storiasanti>Bruno Santi, ''Guida storico-artistica alla Maremma. Itinerari culturali nella provincia di Grosseto'', Siena, Nuova Immagine, 1995, pp.&nbsp;123–127.</ref>
 
Nel 1137 si verificò l'assedio portato alla città dalle truppe tedesche del duca [[Enrico X di Baviera|Arrigo di Baviera]],<ref name=storiasanti/> intervenute per contrastare il forte dissidio portato avanti dai cittadini grossetani verso l'imperatore dell'epoca, culminato anche con mancato pagamento di tasse. Infine, [[papa Innocenzo II]], che aveva trascorso del tempo in [[Maremma]] tra il 1133 e il 1137, decise di trasferire a Grosseto la sede vescovile,<ref name=storiasanti/> dando alla comunitàtrasferendo il titolo di ''civitas'' alla nuova comunità. Il 9 aprile 1138, con la bolla ''Sacrosancta Romana Ecclesia'', papa Innocenzo II decretò la nascita della [[diocesi di Grosseto]].
 
Grosseto ormai città a tutti gli effetti, acquisì una nuova fisionomia caratterizzata da costruzioni di pietra e laterizio che soppiantarono con la fine del XII secolo l'edilizia povera di origine altomedievale e fu ben presto una delle roccaforti principali della potente famiglia degli [[Aldobrandeschi]]<ref>S.M. Collavini, ''"Honorabilis domus et spetiosissimus comitatus": gli Aldobrandeschi da "conti" a "principi territoriali" (secoli IX-XIII)'', Pisa, 1998.</ref>: la sua posizione centrale nella piana che diradava sul mar Tirreno e la vicinanza alle principali [[Salina|saline]] daldella litorale (Castiglione, Querciolo)regione la rendevano particolarmente adatta per ilal commercio.<ref name=storiasanti/> Dopo un primo giuramento unilaterale di fedeltà a [[Siena]], sebbene non sia possibile escludere a priori impegni corrispettivi da parte di quest'ultima di cui si sia persa memoria<ref name=":0">{{Cita pubblicazione|autore=M. Mordini|titolo=Le forme del potere in Grosseto nei secoli XII-XIV, Siena, 2007.}}</ref>, per il controllo della dogana del sale, fatto dal popolo grossetano nel 1151,<ref name=storiasanti/> gli Aldobrandeschi furono costretti a studiare un piano che garantisse loro la permanenza al potere e, al tempo stesso, il riconoscimento di una larga autonomia alla città.
 
Dopo alcuni decenni di stallo, si giunse al riconoscimento formale del comune proprio agli inizi del XIII secolo e, nel 1204, venne approvato il primo statuto, la cosiddetta ''Carta delle Libertà'', dove erano stabilite le relazioni di tipo socioeconomico e giurisdizionale tra i conti e i cittadini di Grosseto e in particolare la facoltà, per questi ultimi, di eleggere dei consoli ''sicuti antiquitus consuevit'', istituzionalizzando, quindi, quello che era da tempo uno stato di fatto esistente fin dagli ultimi decenni del 1100<ref name=":0" />. Nel 1222 venne confermata la possibilità ai cittadini di nominare i consoli, un podestà e i consiglieri; tale provvedimento portò i Grossetani a ripudiare l'atto di giuramento fatto a Siena il secolo precedente. Dopo un tentativo dei Senesi di ristabilire l'ordine, con l'assedio del 1224 (con il concorso degli [[Aldobrandeschi]] che si obbligarono a rimanere nel loro palazzo munito di torre e a combattere contro i cittadini grossetani<ref name=":0" />), il libero comune di Grosseto assumeva nel corso del tempo sempre più autonomia, grazie anche alla progressiva diminuzione delle prerogative degli [[Aldobrandeschi]] a cui faceva da contraltare l'ingombrante presenza di Siena, in un sistema di alleanza senese-grossetana (1251, 1262, 1277) con quest'ultima in posizione predominante<ref name=":0" />. Fu in questi anni, tra il 1243 e il 1246, che l'imperatore [[Federico II di Svevia]] raggiungeva Grosseto per trascorrervi l'intera stagione invernale, grazie al clima mite e ad estese aree umide attorno alla città, dove poteva praticare la caccia e la [[falconeria]]: nel marzo del 1246 Federico II abbandonò precipitosamente la città dopo essere stato informato della [[congiura di Capaccio]], evento ricordato anche da un'iscrizione sulla facciata di [[Palazzo Aldobrandeschi]].
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Tra i principali eventi del nuovo secolo, si ricorda soprattutto il tragico [[Bombardamento di Grosseto|bombardamento del 26 aprile 1943]], un [[lunedì dell'Angelo]], che nelle ore centrali della giornata causò numerose vittime innocenti, tra i quali anche bambini e ragazzi che si trovavano per le vie del centro o nei parchi cittadini per trascorrere la giornata di festa. Un altro triste episodio si verificò quasi un anno dopo nelle campagne poco fuori [[Istia d'Ombrone]]. Nella zona avevano trovato rifugio numerosi renitenti alla leva, pacifisti che non avevano risposto alla chiamata alle armi della [[Repubblica Sociale Italiana]]. All'alba del 22 marzo 1944 fu catturato il gruppo di undici persone, tutti giovani, che furono tutti quanti fucilati al termine di un processo sommario tenutosi all'interno della scuola di Maiano Lavacchio che precedentemente era stata appositamente sgomberata: il triste avvenimento è passato alla storia come l'[[eccidio di Maiano Lavacchio]].<ref>{{cita web|autore=www.instoria.it|url=http://www.instoria.it/home/martiri_istia.htm|titolo=I Martiri d'Istia|accesso=6 giugno 2008}}</ref>
 
Nel dopoguerra continuò la crescita esponenziale della città, con la costruzione di moderni quartieri e lo sviluppo urbanistico delle frazioni balneari. Tra gli avvenimenti significativi, si segnala la disastrosa [[Alluvione di Grosseto del 4 novembre 1966|alluvione del 4 novembre 1966]] che devastò la città: si contò una vittima. Grosseto nel ventunesimo secolo è una città dicon circapiù di {{formatnum:80000}} abitanti, la cui crescita non pare arrestarsi,; risulta essere un importante centropolo agricolo, ednonché artigianalecentro di vari servizi e principaleuna cittàlocalità dellabalneare di Toscanarilevanza meridionaleinternazionale.
 
=== Toponimo ===
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== Società ==
=== Evoluzione demografica ===
{{Colonne}}
{{Demografia/Grosseto}}
{{Colonne spezza}}
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==== Comunità veneta ====
 
Nel 1923, dopo il decreto di esproprio del [[prefetto]] di Grosseto, la [[villa granducale di Alberese|tenuta granducale di Alberese]] (6500 ettari) fu assegnata all’[[Opera Nazionale Combattenti]] (ONC). Nel 1928 iniziarono i lavori di bonifica, in quanto l'area meridionale del comune era ancora soggetta alla [[malaria]] per il gran numero di zone acquitrinose, e nel 1930 furono costruiti i poderi da assegnare alle famiglie provenienti dal [[Veneto]]. A ciascun podere veniva assegnato un nome legato alla [[prima guerra mondiale]] (''es.'' Ortigara, Bainsizza, Buccari, Cadore, Carso, Istria, Dalmazia). Il podere era composto da una [[casa colonica]], una stalla per sedici capi, un pollaio, un annesso rustico con il forno, due recinti per i maiali, una concimaia in muratura, un pozzo con la pompa, un abbeveratoio e un lavatoio. Nel 1930 arrivarono le prime famiglie dal Veneto e l’immigrazione veneta ad [[Alberese]] continuò anche negli anni successivi: in tutto arrivarono oltre cento nuclei familiari, soprattutto dalle province di [[provincia di Padova|Padova]], [[provincia di Vicenza|Vicenza]] e [[provincia di Treviso|Treviso]]. La comunità ha lasciato in eredità alcuni cognomi come Caoduro, Bottazzo, Casarin, Riello, Maggiotto, Pegoraro, Zorzi, Segato, Marangon, Bettiol, Perin, Zampieri, Cavallin e a livello familiare la [[lingua veneta]], in [[lingua in pericolo|via di estinzione]].<ref>{{cita web|url=https://www.grossetonotizie.com/2023/07/15/cera-una-volta-una-maremma-amara-ecco-il-documentario-sulla-migrazione-veneta-ad-alberese/}}</ref><ref>{{cita web|url=https://www.serenissima.news/veneti-di-maremma-la-migrazione-di-alberese/}}</ref><ref>{{cita web|url=https://www.iltirreno.it/grosseto/cronaca/2018/11/08/news/mario-maggiotto-novant-anni-che-raccontano-i-veneti-in-maremma-1.17442127}}</ref><ref>{{Cita libro|autore=Paolo Nardini|autore2=Massimo De Benetti|titolo=I veneti di Maremma: storia di una migrazione|url=https://books.google.it/books/about/I_veneti_di_Maremma.html?id=WUhfMwEACAAJ|anno=2004|editore=Comune di Grosseto, Archivio delle tradizioni popolari della Maremma Grossetana}}</ref><ref>{{cita web|url=http://www.quatrociacoe.it/202012/202012-09.php|titolo=I veneti a Alberese|autore=Luigi A. Zorzi|anno=2020}}</ref>
[[File:Alberese, scuola elementare, Grosseto.jpg|thumb|La scuola elementare di Alberese, completata nel 1934]]
 
Nel 1923, dopo il decreto di esproprio del [[prefetto]] di Grosseto, la [[villa granducale di Alberese|tenuta granducale di Alberese]] (6500 ettari) fu assegnata all’[[Opera Nazionale Combattenti]] (ONC). Nel 1928 iniziarono i lavori di bonifica, in quanto l'area meridionale del comune era ancora soggetta alla [[malaria]] per il gran numero di zone acquitrinose, e nel 1930 furono costruiti i poderi da assegnare alle famiglie provenienti dal [[Veneto]]. A ciascun podere veniva assegnato un nome legato alla [[prima guerra mondiale]] (''es.'' Ortigara, Bainsizza, Buccari, Cadore, Carso, Istria, Dalmazia). Il podere era composto da una [[casa colonica]], una stalla per sedici capi, un pollaio, un annesso rustico con il forno, due recinti per i maiali, una concimaia in muratura, un pozzo con la pompa, un abbeveratoio e un lavatoio. Nel 1930 arrivarono le prime famiglie dal Veneto e l’immigrazione veneta ad [[Alberese]] continuò anche negli anni successivi: in tutto arrivarono oltre cento nuclei familiari, soprattutto dalle province di [[provincia di Padova|Padova]], [[provincia di Vicenza|Vicenza]] e [[provincia di Treviso|Treviso]]. La comunità, che ha contribuito significativamente allo sviluppo della località, ha lasciato in eredità alcuni cognomi come Caoduro, Bottazzo, Casarin, Riello, Maggiotto, Pegoraro, Zorzi, Segato, Marangon, Bettiol, Perin, Zampieri, Cavallin e a livello familiare la [[lingua veneta]], in [[lingua in pericolo|via di estinzione]].<ref>{{cita web|url=https://www.grossetonotizie.com/2023/07/15/cera-una-volta-una-maremma-amara-ecco-il-documentario-sulla-migrazione-veneta-ad-alberese/}}</ref><ref>{{cita web|url=https://www.serenissima.news/veneti-di-maremma-la-migrazione-di-alberese/}}</ref><ref>{{cita web|url=https://www.iltirreno.it/grosseto/cronaca/2018/11/08/news/mario-maggiotto-novant-anni-che-raccontano-i-veneti-in-maremma-1.17442127}}</ref><ref name="books.google.it">{{Cita libro|autore=Paolo Nardini|autore2=Massimo De Benetti|titolo=I veneti di Maremma: storia di una migrazione|url=https://books.google.it/books/about/I_veneti_di_Maremma.html?id=WUhfMwEACAAJ|anno=2004|editore=Comune di Grosseto, Archivio delle tradizioni popolari della Maremma Grossetana}}</ref><ref name="quatrociacoe.it">{{cita web|url=http://www.quatrociacoe.it/202012/202012-09.php|titolo=I veneti a Alberese|autore=Luigi A. Zorzi|anno=2020}}</ref>
 
==== Comunità giuliano-dalmata ====
 
[[File:Palazzo dei profughi Grosseto.jpg|thumb|Palazzo dei profughi di Piazza Albegna]]
 
Per via dell'[[esodo giuliano-dalmata]], in [[provincia di Grosseto]] giunsero circa 252 profughi. Qui, dove non era stata allestita nessuna struttura, l‘arrivo dei profughi avvenne nel corso di un periodo abbastanza lungo che andò dal 1943 al 1975, due gli anni che registrarono la maggiore affluenza: il 1946, con 41 arrivi, e il 1955 quando si registrarono 57 arrivi. Molti di loro erano transitati dal Centro Smistamento di [[Udine]] e dai Centri di Raccolta di [[Servigliano]], in [[provincia di Fermo]] e di [[Laterina]], in [[provincia di Arezzo]]. A Grosseto, dove la maggior parte dei profughi di seconda generazione risiede ancora, la comunità era composta da circa 110 individui, a cui andarono ad aggiungersi altri 14 che, inizialmente residenti in altri comuni della provincia, si trasferirono successivamente capoluogo.
 
A Grosseto vennero costruiti vari alloggi, tra questi il lavoro più significativo riguardò l’edificazione, in quella che oggi è Piazza Albegna, di un palazzo ancora oggi esistente. Il 22 luglio 1952, e quindi a quattro mesi dalla emanazione della Legge n.137/1952, il Sindaco della città [[Renato Pollini]] venne informato dal [[Prefetto]] che il Ministero dell’Interno aveva disposto la costruzione a Grosseto di un gruppo di abitazioni per la sistemazione dei profughi, per un totale di 100 appartamenti di varia ampiezza. Non disponendo il Comune di terreni propri, questi dovevano essere necessariamente acquistati, dunque venne costituito un comitato che dette vita ad una sottoscrizione per raccogliere la somma occorrente per l’acquisto del terreno, chiamato “Comitato cittadino pro-case profughi giuliani”. Venne individuato il terreno per la costruzione del palazzo in una zona allora lontana dal [[centro storico di Grosseto|centro storico]], sul prolungamento di Via della Pace, quella che in seguito avrebbe preso il nome di Piazza Albegna.
 
I lavori principali per la realizzazone del fabbricato si svolsero dal novembre 1953 al novembre 1954 e la prima consegna degli alloggi avvenne il 24 maggio 1955. Tali alloggi vennero destinati sia ai profughi che provenivano dall’[[Istria]], da [[Fiume (città)|Fiume]] e dalla [[Dalmazia]], ma anche a quelli arrivati dall’[[Albania]] e dalla [[Libia]], tutti comunque assistiti nei Campi di Raccolta, ad eccezione di tre famiglie che arrivarono direttamente dalla zona B del [[territorio libero di Trieste]]. Se quella di Piazza Albegna fu la costruzione che accolse contemporaneamente il numero maggiore di profughi, va ricordato che negli stessi anni vennero costruiti a Grosseto, dall’[[IACP]] e dall’[[INCIS]], altri alloggi di edilizia popolare il cui 15%, in base alla Legge 137/1952, venne riservato ai profughi.<ref>{{cita web|url=https://www.toscananovecento.it/articoli/temi/page/7/?periodo=3&print=print-search}}</ref><ref>{{cita web|url=https://www.regione.toscana.it/documents/10180/348707/ricordo2010grfi.pdf/bfe65ce1-d748-4bc1-824a-53d558b8eff5}}</ref>
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=== Religione ===
{{vedi anche|Diocesi di Grosseto#Cronotassi dei vescovi}}
UnicoLe edificio[[chiesa religioso(architettura)|chiese]] checattoliche costituiscesituate unall'eccezioneinterno èdel l'[[Oratorioterritorio dellacomunale Madonnadi dellaGrosseto Paceappartengono aialla Cerri[[Diocesi Altidi Grosseto]], situatola all'estremitàcui sud-orientale[[chiesa delmadre]] territorioè comunale,la in[[Duomo prossimitàdi deiGrosseto|Cattedrale confinidi amministrativiSan conLorenzo]]; la [[Maglianocuria indiocesana]] ha sede presso [[Palazzo Vescovile (Grosseto)|Palazzo ToscanaVescovile]]. LaUnico edificio religioso che costituisce un'eccezione è l'[[Oratorio della Madonna della Pace ai Cerri Alti]], piccola [[cappella]] rurale, pur essendo ubicata nel comune di Grosseto, rientra all'interno del territorio parrocchiale della chiesa di Sant'Isidoro a [[Preselle]], frazione del comune di [[Scansano]], che risulta invece appartenere alla [[Diocesi di Pitigliano-Sovana-Orbetello]],<ref>{{Cita web|url=http://www.diocesipitigliano.it/pls/pitigliano/bd_dioc_annuario_css.singolo_ente?p_pagina=17&id_dioc=214&id_en=148|titolo=Parrocchia Preselle, Sant'Isidoro|accesso=21 novembre 2021|dataarchivio=21 novembre 2021|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20211121150029/http://www.diocesipitigliano.it/pls/pitigliano/bd_dioc_annuario_css.singolo_ente?p_pagina=17&id_dioc=214&id_en=148|urlmorto=sì}}</ref> il cui vescovo ha la propria residenza all'interno di [[Palazzo Orsini (Pitigliano)|Palazzo Orsini]] a [[Pitigliano]], dopo la definitiva dismissione del [[Palazzo Vescovile (Sovana)|Palazzo Vescovile]] di [[Sovana]] avvenuta nel 1777:<ref>{{cita web|autore=www.sbap-soprintendenza-siena-catalogo.it|url=http://www.sbap-soprintendenza-siena-catalogo.it/index.php?op=comune|titolo=Sorano. Catalogo 00234705, Canonica della Cattedrale dei Santi Pietro e Paolo (Sovana): Storia|accesso=30 ottobre 2008}}</ref> quest'ultima diocesi comprende tre cattedrali, quella originaria del [[Duomo di Sovana]], il [[Duomo di Pitigliano]] e il [[Duomo di Orbetello]].
Le [[chiesa (architettura)|chiese]] cattoliche situate all'interno del territorio comunale di Grosseto appartengono alla [[Diocesi di Grosseto]], che nel centro storico cittadino ha la propria [[cattedrale]], il [[Duomo di Grosseto|Duomo di San Lorenzo]], oltre al [[Palazzo Vescovile (Grosseto)|Palazzo Vescovile]], sede della [[curia diocesana]].
 
[[Nomadelfia]] (derivante dai due termini [[lingua greca|greci]] ''nomos'' e ''adelphia'', che significa "dove la fraternità è legge"<ref>{{cita web|url=https://www.avvenire.it/papa/pagine/il-papa-a-nomadelfia-com-e-nata-e-cos-e}}</ref>) è una comunità cattolica fondata nel 1948 da [[don Zeno Saltini]] a [[Fossoli]], in [[Emilia-Romagna]]. L'attuale villaggio, costruito alle porte della città nel 1953, ufficialmente rappresenta per la [[Chiesa cattolica]] una parrocchia formata da famiglie e laici non sposati (la prima parrocchia comunitaria in [[Italia]]), mentre per la [[Repubblica Italiana]] un'associazione privata di cittadini. Il villaggio, che non si discosta troppo dalla realtà dei [[kibbutz]],<ref>{{cita web|url=https://www.lordinario.it/luoghi/vi-portiamo-a-nomadelfia-il-sogno-di-una-citta-sopra-la-collina-reportage/}}</ref> ha come obiettivo principale quello di dare un futuro a bambini orfani o abbandonati, creando una comunità di famiglie basata sull'accoglienza, la fraternità e la condivisione dei beni, in un'applicazione pratica del [[Vangelo]] e degli [[Atti degli Apostoli]].<ref>{{cita web|url=https://www.vice.com/it/article/nomadelfia-comune/}}</ref><ref>{{cita web|url=https://www.famigliacristiana.it/articolo/nomadelfia-lutopia-di-don-zeno-e-ancora-segno-di-contraddizione.aspx}}</ref> Le famiglie risiedono in prefabbricati e presenta tutti i servizi necessari, tra cui scuole, punti di aggregazione e mense.<ref>{{cita web|url=https://www.vaticannews.va/it/papa/news/2018-05/papa-francesco-nomadelfia-incontro-comunita.html}}</ref><ref>{{cita web|url=https://www.nomadelfia.it/}}</ref>
Unico edificio religioso che costituisce un'eccezione è l'[[Oratorio della Madonna della Pace ai Cerri Alti]], situato all'estremità sud-orientale del territorio comunale, in prossimità dei confini amministrativi con [[Magliano in Toscana]]. La piccola [[cappella]] rurale, pur essendo ubicata nel comune di Grosseto, rientra all'interno del territorio parrocchiale della chiesa di Sant'Isidoro a [[Preselle]], frazione del comune di [[Scansano]], che risulta invece appartenere alla [[Diocesi di Pitigliano-Sovana-Orbetello]],<ref>{{Cita web|url=http://www.diocesipitigliano.it/pls/pitigliano/bd_dioc_annuario_css.singolo_ente?p_pagina=17&id_dioc=214&id_en=148|titolo=Parrocchia Preselle, Sant'Isidoro|accesso=21 novembre 2021|dataarchivio=21 novembre 2021|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20211121150029/http://www.diocesipitigliano.it/pls/pitigliano/bd_dioc_annuario_css.singolo_ente?p_pagina=17&id_dioc=214&id_en=148|urlmorto=sì}}</ref> il cui vescovo ha la propria residenza all'interno di [[Palazzo Orsini (Pitigliano)|Palazzo Orsini]] a [[Pitigliano]], dopo la definitiva dismissione del [[Palazzo Vescovile (Sovana)|Palazzo Vescovile]] di [[Sovana]] avvenuta nel 1777:<ref>{{cita web|autore=www.sbap-soprintendenza-siena-catalogo.it|url=http://www.sbap-soprintendenza-siena-catalogo.it/index.php?op=comune|titolo=Sorano. Catalogo 00234705, Canonica della Cattedrale dei Santi Pietro e Paolo (Sovana): Storia|accesso=30 ottobre 2008}}</ref> quest'ultima diocesi comprende tre cattedrali, quella originaria del [[Duomo di Sovana]], il [[Duomo di Pitigliano]] e il [[Duomo di Orbetello]].
 
A Grosseto e nella provincia sono presenti anche un cospicuo numero di fedeli evangelici e di chiese evangeliche (battiste e pentecostali). In via Piave è situato il luogo di culto della [[Unione cristiana evangelica battista d'Italia|Chiesa evangelica battista]],<ref>{{cita libro|cognome=Pozzi|nome=Walter|titolo=Guida toponomastica di Grosseto|editore=Il mio amico|città=Roccastrada|anno=1991|paginap=47}}</ref><ref>{{cita web|url=http://www.ucebi.it/pdf/documenti/CHIESE%20EVANGELICHE%20BATTISTE%20IN%20ITALIA%20-%20WEB.pdf|titolo=Chiese evangeliche battista in Italia|sito=Unione cristiana evangelica battista d'Italia|accesso=12 settembre 2015|dataarchivio=15 marzo 2016|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160315114640/http://ucebi.it/pdf/documenti/CHIESE%20EVANGELICHE%20BATTISTE%20IN%20ITALIA%20-%20WEB.pdf|urlmorto=sì}}</ref> mentre in via Cantore<ref>Pozzi, ''op. cit.'', p.&nbsp;15.</ref> si trova una delle principali chiese di riferimento della [[Chiesa apostolica in Italia|comunità apostolica]]<ref>{{cita libro|url=https://books.google.it/books?hl=it&id=5usPAQAAIAAJ&dq=chiesa+apostolica+grosseto&focus=searchwithinvolume&q=grosseto|titolo=Minoranze religiose in Italia|autore=Alceste Santini|autore2=Alvise Artissi|autore3=Giorgio Capezzani|editore=Religioni Oggi|anno=1969|pagine=101–103}}</ref>, fondata a Grosseto nel 1927 come prima in Italia.<ref>{{cita libro|url=https://books.google.it/books?id=UmfXAAAAMAAJ&q=chiesa+apostolica+grosseto&dq=chiesa+apostolica+grosseto&hl=it&sa=X&ved=0CEAQ6AEwBmoVChMI_-rvhLrxxwIVxm8UCh1yxw2t|titolo=Le religioni in Italia|autore=Massimo Introvigne|editore=Elledici|anno=2006|pagine=245–246}}</ref><ref name=apostolica>''[http://www.cesnur.com/la-prima-ondata-c-gli-apostolici-del-risveglio-gallese/ La Chiesa Apostolica in Italia]''.</ref> In città ha sede anche il centro nazionale della Chiesa apostolica pentecostale e il centro Studi Teologici, situati in località Commendone.<ref name=apostolica/><ref>Introvigne, ''[https://books.google.it/books?hl=it&id=UmfXAAAAMAAJ&dq=pentecostale+commendone&focus=searchwithinvolume&q=commendone op. cit.]'', p.&nbsp;245.</ref> La confessione dei [[Testimoni di Geova]] conta circa 800 membri in tutta la provincia<ref name=geova>{{cita news|url=http://iltirreno.gelocal.it/grosseto/cronaca/2012/03/11/news/sabato-l-inaugurazione-della-nuova-sala-del-regno-1.3280479|titolo=Sabato l'inaugurazione della nuova Sala del Regno|editore=Il Tirreno|data=11 marzo 2012|accesso=12 settembre 2015}}</ref> e possiede un proprio luogo di culto, inaugurato nel 2012 nel quartiere Alberino.<ref name=geova/>
 
La confessione dei [[Testimoni di Geova]] conta circa 800 membri in tutta la provincia<ref name=geova>{{cita news|url=http://iltirreno.gelocal.it/grosseto/cronaca/2012/03/11/news/sabato-l-inaugurazione-della-nuova-sala-del-regno-1.3280479|titolo=Sabato l'inaugurazione della nuova Sala del Regno|editore=Il Tirreno|data=11 marzo 2012|accesso=12 settembre 2015}}</ref> e possiede un proprio luogo di culto, inaugurato nel 2012 nel quartiere Alberino.<ref name=geova/>
 
=== Lingue e dialetti ===
A Grosseto è parlata una variante dei [[dialetti toscani]], comunemente definita ''maremmano'' e diffusa in buona parte della provincia, escludendo alcune [[isole linguistiche]].<ref>{{cita libro|Barberini M. 1994 Vocabolario maremmano, Pisa, Nistri-Lischi}}</ref> La città è inserita all'interno di un contesto linguistico complesso; la difficoltà nel reperire informazioni specifiche sul dialetto cittadino è dovuta al recente e rapido incremento demografico, dovuto a diversi [[flussi migratori]] provenienti non solo dall'entroterra, ma anche da altre province della [[Toscana]] e da varie [[regioni italiane]], cosa che ha favorito un clima [[multiculturale]] in termini di [[linguistica]]: questa condizione non rende possibile l'esistenza di uno specifico [[vernacolo]] urbano grossetano che si differenzi spiccatamente dal resto dei dialetti toscani, tutto ciò aggravato dal recente processo di koineizzazione.<ref>{{cita web|url=https://www.euralex.org/elx_proceedings/Euralex2006/088_2006_V2_Monica%20MARZINI_Lessicografia%20in%20aree%20complesse_il%20caso%20di%20Grosseto.pdf|titolo=Lessicografia in aree complesse: il caso di Grosseto}}</ref>
Nella città di Grosseto e in buona parte della [[Maremma]] è parlata una variante del [[dialetto toscano]], comunemente definita ''maremmano''<ref>{{cita libro|Barberini M. 1994 Vocabolario maremmano, Pisa, Nistri-Lischi}}</ref>.
 
Da menzionare è la frazione di [[Alberese]], dove accanto alla [[lingua italiana]] e al maremmano, è parlato anche il [[Lingua veneta|veneto]], trasmesso dai coloni giunti nel ventesimo[[XX secolo]], ma sufficientemente influenzato dal precedente da essere considerato in [[lingua in pericolo|via di estinzione]].<ref>{{Cita libro|autorename=Paolo Nardini|autore2=Massimo De Benetti|titolo=I veneti di Maremma: storia di una migrazione|url=https://"books.google.it"/books/about/I_veneti_di_Maremma.html?id=WUhfMwEACAAJ|anno=2004|editore=Comune di Grosseto, Archivio delle tradizioni popolari della Maremma Grossetana}}</ref><ref>{{cita web|urlname=http://www."quatrociacoe.it"/202012/202012-09.php|titolo=I veneti a Alberese|autore=Luigi A. Zorzi|anno=2020}}</ref>.
Per via del recente sviluppo economico e della conseguente massiccia immigrazione proveniente da varie [[regioni italiane]], sono parlati colloquialmente numerosi [[dialetti]]<ref>{{cita web|url=https://www.euralex.org/elx_proceedings/Euralex2006/088_2006_V2_Monica%20MARZINI_Lessicografia%20in%20aree%20complesse_il%20caso%20di%20Grosseto.pdf|titolo=Lessicografia in aree complesse: il caso di Grosseto}}</ref>.
 
Da menzionare è la frazione di [[Alberese]], dove accanto alla [[lingua italiana]] e al maremmano, è parlato anche il [[Lingua veneta|veneto]], trasmesso dai coloni giunti nel ventesimo secolo, ma sufficientemente influenzato dal precedente da essere considerato in [[lingua in pericolo|via di estinzione]]<ref>{{Cita libro|autore=Paolo Nardini|autore2=Massimo De Benetti|titolo=I veneti di Maremma: storia di una migrazione|url=https://books.google.it/books/about/I_veneti_di_Maremma.html?id=WUhfMwEACAAJ|anno=2004|editore=Comune di Grosseto, Archivio delle tradizioni popolari della Maremma Grossetana}}</ref><ref>{{cita web|url=http://www.quatrociacoe.it/202012/202012-09.php|titolo=I veneti a Alberese|autore=Luigi A. Zorzi|anno=2020}}</ref>.
 
=== Tradizioni e folclore ===
* Festa di San Lorenzo: [[festa patronale]] della città che si svolge annualmente ogni 9 e 10 agosto. Il momento più simbolico è quello della processione della sera del 9 agosto, che attraversa le vie del centro cittadino, prima di concludersi in cattedrale con la benedizione impartita dal vescovo. La processione è aperta dadall'Orchestra unSinfonica carroCittà trainatodi Grosseto, seguita dai [[Vaccabutteri]] maremmana|buoia maremmani[[cavallo]] dicon Alberese,il attraversoloro tradizionale abbigliamento; subito dopo sfilano lungo il tradizionalecorteo giogo.religioso Suli carro,massimi insiemeesponenti alladella [[campana]]diocesi cinquecentescadi cheGrosseto|Chiesa scandiscegrossetana]] i([[vescovo]], vari[[vescovo passaggi,emerito|vescovi prendeemeriti]]) postononché tutto il vescovoclero e vienele espostaautorità lacivili statuacittadine lignea([[prefetto]], del[[presidente santodella duranteprovincia]], il[[sindaco]]). passaggioLa lungoprocessione legiunge vieal delculmine centrocon storico.il Ilpassaggio carrodel ètradizionale seguitocarro trainato dai [[butteriVacca maremmana|buoi maremmani]] adi [[cavalloAlberese]], conattraverso il loro tradizionale abbigliamento;giogo. subitoSul dopocarro, sfilanoinsieme lungoalla il[[campana]] corteocinquecentesca religiosoche lescandisce autoritài cittadinevari passaggi, iviene sacerdotiesposta dellela variestatua parrocchielignea del [[San Lorenzo Martire|santo]]. In seguito sfilano in preghiera le numerose associazioni di soccorso e di diocesanebeneficenza e successivamente i fedeli indelle preghieravarie parrocchie.<ref>{{cita web|url=https://www.comune.grosseto.it/notizia/san-lorenzo-si-entra-nel-vivo-delle-feste-per-il-patrono/}}</ref><ref>{{cita web|url=https://www.corriereetrusco.it/cultura/san-lorenzo-grosseto-2025/}}</ref><ref>{{cita web|url=https://www.ilgiunco.net/2025/08/01/san-lorenzo-grosseto-si-prepara-a-festeggiare-il-suo-patrono-il-programma-delle-celebrazioni/}}</ref><ref>{{cita web|url=https://www.grossetonotizie.com/2024/08/08/processione-e-pontificale-in-cattedrale-grosseto-festeggia-il-patrono-san-lorenzo/}}</ref>
* Festa di San Rocco: festa della località di [[Marina di Grosseto]], costituisce anche il principale evento turistico e d'attrazione della stagione balneare. Ogni 16 agosto, primain dellaseguito alla processione che sfila per la mezzanottefrazione, prende il via dal [[Porto di Marina di Grosseto|porto turistico]] la Parata del Carnevale dei Bagnini e inizia la Festa dei Folli. Sul lungomare sfilano i carri allegorici dei rioni della località (costruiti con materiale riciclato) seguiti da canti marinareschi. I festeggiamenti raggiungono il culmine con loil tradizionale [[spettacolo pirotecnico]] in riva al mare.<ref>{{cita web|url=https://www.comune.grosseto.it/notizia/marina-si-prepara-a-festeggiare-san-rocco/}}</ref>
* Canti del maggio: canti di [[questua]] della tradizione contadina per l'augurio di un'ottima annata agricola. I canti sono praticati dai cosiddetti "maggiolatori" o "maggiaioli", che in alcune aree rurali, la notte tra il 30 aprile e il 1º maggio, si muovono da un podere all'altro, cantando poesie estemporanee: la principale festa del maggio si svolge nella frazione di [[Braccagni]].
 
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A Grosseto vi è la sede del [[4º Stormo]] dell'[[Aeronautica Militare (Italia)|Aeronautica Militare]] (presso l'[[aeroporto di Grosseto|aeroporto Cesare Baccarini]]), del [[3º Reggimento "Savoia Cavalleria"]] e del [[Centro Militare Veterinario|Centro Allevamento Quadrupedi]] dell'[[Esercito Italiano]].
 
La sanità in città è gestita dall'Asl Toscana Sud-Est presso l'[[Ospedale Misericordia di Grosseto|ospedale Misericordia]], struttura sanitaria di riferimento nonper solo pertutta la città, ma anche per l'intera [[provincia di Grosseto|provincia]] e per altre aree della [[Toscana]] meridionale (compreso l'[[Arcipelago Toscano|arcipelago]]) e del [[Lazio]] settentrionale. A Grosseto hanno sede alcune associazioni di soccorso come la [[Venerabile Arciconfraternita della Misericordia di Grosseto]], (sorta in città nel [[Medioevo]]), la [[Pubblica Assistenza]] e la [[Croce Rossa Italiana]].
Di natura religiosa è la [[Nomadelfia|Comunità di Nomadelfia]], fondata nel 1948 da [[Zeno Saltini|Don Zeno Saltini]] nell'[[Nomadelfia|omonima frazione]] della città.
 
La sanità in città è gestita dall'Asl Toscana Sud-Est presso l'[[Ospedale Misericordia di Grosseto|ospedale Misericordia]], struttura sanitaria di riferimento non solo per la città, ma anche per l'intera [[provincia di Grosseto|provincia]] e per altre aree della [[Toscana]] meridionale (compreso l'[[Arcipelago Toscano|arcipelago]]) e del [[Lazio]] settentrionale. A Grosseto hanno sede alcune associazioni di soccorso come la [[Venerabile Arciconfraternita della Misericordia di Grosseto]] (sorta in città nel [[Medioevo]]), la [[Pubblica Assistenza]] e la [[Croce Rossa Italiana]].
 
== Cultura ==
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In città si trovano anche la biblioteca della Fondazione Luciano Bianciardi (via De Pretis)<ref>[http://wwwbibl.gol.grosseto.it/index.php?option=com_content&view=article&id=80 Biblioteca Fondazione Bianciardi] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20150123060406/http://wwwbibl.gol.grosseto.it/index.php?option=com_content&view=article&id=80 |data=23 gennaio 2015 }}, Sistema bibliotecario provinciale grossetano.</ref>, la biblioteca del centro di documentazione pedagogica (via Saffi)<ref>[http://wwwbibl.gol.grosseto.it/index.php?option=com_content&view=article&id=76 Biblioteca Centro documentazione pedagogica] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20150122223353/http://wwwbibl.gol.grosseto.it/index.php?option=com_content&view=article&id=76 |data=22 gennaio 2015 }}, Sistema bibliotecario provinciale grossetano.</ref>, la biblioteca del CEDAV – Centro di documentazione arti visive (via Mazzini)<ref name=autogenerato1 />, la biblioteca del centro di documentazione per l'educazione alla salute ASL9 (via Don Minzoni)<ref>[http://wwwbibl.gol.grosseto.it/index.php?option=com_content&view=article&id=104 Biblioteca C.D.E.S. ASL9] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20150123060331/http://wwwbibl.gol.grosseto.it/index.php?option=com_content&view=article&id=104 |data=23 gennaio 2015 }}, Sistema bibliotecario provinciale grossetano.</ref>, la biblioteca del [[museo archeologico e d'arte della Maremma]] (piazza Baccarini)<ref>[http://wwwbibl.gol.grosseto.it/index.php?option=com_content&view=article&id=75 Biblioteca Museo archeologico e d'arte della Maremma] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20150123060438/http://wwwbibl.gol.grosseto.it/index.php?option=com_content&view=article&id=75 |data=23 gennaio 2015 }}, Sistema bibliotecario provinciale grossetano.</ref> e un cospicuo numero di biblioteche nei vari istituti comprensivi primari e secondari di primo grado<ref>{{cita web|url=https://comprensivogrossetoquattro.edu.it/biblioteche/}}</ref>.
 
==== ScuoleRicerca ====
 
In località Casette di Mota è situato l'Osservatorio Astronomico di Roselle. La [[Osservatorio astronomico|struttura]], finanziata dal Comune di Grosseto e inaugurata il 13 settembre 1986, è stata affidata all'Associazione Maremmana Studi Astronomici (AMSA), in concomitanza del XX congresso dell'[[Unione Astrofili Italiani]] (UAI), della quale AMSA è la delegazione più antica. Dal 10 aprile 2022 è divenuto anche [[osservatorio meteorologico]]. L'osservatorio partecipa a progetti internazionali di [[ricerca scientifica]], organizzati dall'[[Istituto Nazionale di Astrofisica]] (INAF) e dall'Istituto di Geoscienze e Georisorse (IGG) del [[Consiglio Nazionale delle RicerceRicerche]] (CNR).<ref>{{cita web|url=https://www.amsagrosseto.com/index.php?option=com_content&view=article&id=3&Itemid=120}}</ref>
[[File:Scuola Pubblica Ist. Magistrale Antonio Rosmini, Grosseto, Tuscany, Italy - panoramio.jpg|miniatura|Ex palazzo della ''Scuola Regia normale magistrale'']]
Le scuole primarie e secondarie di primo grado sono raggruppate in sette istituti comprensivi.<ref>{{cita web|url:https://new.comune.grosseto.it/web/scuole-primarie-statali/}}</ref>
 
A Grosseto ha anche sede il LaMMA CRES, il Centro di Ricerche sull'Erosione del Suolo del [[Consorzio LaMMA]] inaugurato il 16 maggio 2003, che si occupa di studi sulle [[risorse idriche]], sull'[[erosione del suolo]] e sullo sviluppo sostenibile a misura di territorio.<ref>{{cita web|url=https://www.regione.toscana.it/documents/10180/70974/Metadati+faglie/90f04f5d-c228-4a8c-874b-f23496f19838}}</ref>
La città di Grosseto è inoltre sede di un vario numero di scuole secondarie di secondo grado di diversa tipologia: licei, istituti tecnici commerciali, industriali, professionali e musicali, frequentati anche da studenti pendolari provenienti da tutta la [[Maremma]] e dalle zone adiacenti ad essa.
 
==== RicercaScuole ====
Gli istituti superiori pubblici sono i seguenti<ref>{{Cita web|url=http://cercalatuascuola.istruzione.it/cercalatuascuola/ricerca/risultati?codiceRegione=TO_TOSCANA&codiceProvincia=GR_GROSSETO&codiceComune=&codiceOrdine=4&codiceTipologiaStataleNuovoOrdinamento=&radioBiennioTriennio=Biennio&denominazione=&codMecc=&tipoRicerca=AVANZATA&idform=result-099866|titolo=Ricerca avanzata: 54 risultati trovati|sito=Scuola in Chiaro|lingua=it|accesso=21 marzo 2022}}</ref>:
 
[[File:Scuola Pubblica Ist. Magistrale Antonio Rosmini, Grosseto, Tuscany, Italy - panoramio.jpg|miniatura|Ex palazzo dellaPalazzo dell''ex Scuola Regia normaleNormale Magistrale, oggi liceo ''A. magistraleRosmini'']]
* Polo Liceale P. Aldi: liceo classico e liceo scientifico
Le scuole primarie e secondarie di primo grado sono raggruppate in sette istituti comprensivi.<ref>{{cita web|url:https://new.comune.grosseto.it/web/scuole-primarie-statali/}}</ref> La città è inoltre sede di un vario numero di [[scuole secondarie di secondo grado]] di diversa tipologia, sia [[scuola pubblica|pubbliche]] che [[scuola privata|paritarie]], tra cui [[liceo|licei]], [[istituto tecnico commerciale|istituti tecnici commerciali]], industriali, [[istituto professionale|professionali]] e musicali, frequentati da studenti pendolari provenienti da un esteso bacino che interessa anche province limitrofe. Buona parte degli istituti ha sede presso la "Cittadella dello Studente", moderno [[campus]] studentesco sviluppatosi negli scorsi decenni nella periferia sud della città per raggruppare le principali scuole e fornire agli studenti i vari servizi necessari, tra cui alloggi per studenti pendolari e [[impianti sportivi]] di vario genere.<ref>{{cita web|url=https://www.provincia.grosseto.it/2024/02/19/progetto-cittadella-cult-la-provincia-di-grosseto-e-salty-music-insieme-per-la-valorizzazione-della-cittadella-dello-studente/}}</ref> Tra gli istituti storici più rilevanti si menziona il liceo classico ''Ricasoli-Carducci'', frequentato da varie personalità, tra le quali lo scrittore [[Luciano Bianciardi]].<ref>{{Cita web|url=http://cercalatuascuola.istruzione.it/cercalatuascuola/ricerca/risultati?codiceRegione=TO_TOSCANA&codiceProvincia=GR_GROSSETO&codiceComune=&codiceOrdine=4&codiceTipologiaStataleNuovoOrdinamento=&radioBiennioTriennio=Biennio&denominazione=&codMecc=&tipoRicerca=AVANZATA&idform=result-099866|titolo=Ricerca avanzata: 54 risultati trovati|sito=Scuola in Chiaro|lingua=it|accesso=21 marzo 2022}}</ref> In passato, presso [[Rispescia]], aveva sede la scuola professionale [[Ente nazionale assistenza orfani dei lavoratori italiani|ENAOLI]] (''Ente nazionale di assistenza agli orfani dei lavoratori'').
* Polo Liceale Rosmini: liceo linguistico, liceo delle scienze umane, liceo economico-sociale e dal 2024 liceo del Made in Italy
* Polo Bianciardi: liceo musicale e coreutico, liceo artistico, istituto tecnico tecnologico, istituto professionale
* Polo Manetti-Porciatti: istituto tecnico tecnologico
* Istituto Fossombroni: liceo scientifico, istituto tecnico economico
* Istituto Leopoldo II di Lorena: istituto tecnico tecnologico, istituto professionale.
 
In città sono inoltre presenti lo storico liceo Giovanni Chelli (liceo classico e scientifico) ed il liceo William Blake (liceo linguistico); sono entrambe [[scuole paritarie]]. In passato, nella frazione di [[Rispescia]], aveva sede la scuola professionale [[Ente nazionale assistenza orfani dei lavoratori italiani|ENAOLI]] (''Ente nazionale di assistenza agli orfani dei lavoratori'').
 
Gran parte degli istituti superiori precedentemente segnalati ha sede nella "Cittadella dello Studente", moderno campus studentesco eretto negli scorsi decenni nella periferia meridionale della città per raggruppare le principali scuole e fornire agli studenti i vari servizi necessari.<ref>{{cita web|url=https://www.provincia.grosseto.it/2024/02/19/progetto-cittadella-cult-la-provincia-di-grosseto-e-salty-music-insieme-per-la-valorizzazione-della-cittadella-dello-studente/}}</ref>
 
==== Università ====
[[File:Ex ospedale Misericordia di Grosseto.jpg|thumb|Antico ospedale della città, oggi sede universitaria]]
 
Dal 1998 a Grosseto ha sede laLa fondazione Polo Universitario Grossetano, cheistituita nel 1998, garantisce la [[studi universitari|formazione universitaria]] in città. L'[[università]] svolge i corsi all'interno dell'antico complesso dell'[[ex ospedale della Misericordia]], in [[piazza San Francesco (Grosseto)|piazza San Francesco]], nel [[centro storico di Grosseto|centro storico]].<ref>{{cita web|autore=www.unisi.it|url=http://www.unisi.it/polounigr/PoloUniv/index2.html|titolo=Sito ufficiale del Polo Universitario Grossetano|accesso=7 luglio 2007|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20070622201419/http://www.unisi.it/polounigr/PoloUniv/index2.html|dataarchivio=22 giugno 2007}}</ref>
 
Presso il moderno [[ospedale Misericordia di Grosseto|ospedale Misericordia]], nel quartiere [[Sugherella]], ha sede la Scuola Internazionale di [[chirurgia robotica|Chirurgia Robotica]] (in [[lingua inglese|inglese]] ''International Robotic School of Grosseto''), fondata nel 2004 e gestita dall'Asl Toscana Sud-Est.<ref>{{cita web|url=https://www.roboticschool.it/}}</ref> Primo centro didattico in [[Italia]] e uno dei più importanti a livello internazionale, è stato il primo in [[Europa]] a mandare in onda interventi interamente registrati in [[Tridimensionalità|3D]]. Sede della Scuola speciale di Robotica dell'Associazione Chirurghi Ospedalieri Italiani (ACOI), collabora con centri universitari internazionali tra cui l'[[Università dell'Illinois a Chicago|Università dell'Illinois di Chicago]].<ref>{{cita web|url=https://www.toscana-notizie.it/-/cresce-il-polo-di-chirurgia-robotica-nuovo-robot-alla-scuola-di-formazione-}}</ref><ref>{{cita web|url=https://acoi.it/eventi-scuole/18303-chirurgia-robotica}}</ref>
==== Ricerca ====
 
Presso l'[[Ospedale Misericordia di Grosseto|Ospedale Misericordia]] ha sede la Scuola di [[chirurgia robotica|Chirurgia Robotica]] (Robotic School-Grosseto), istituzione di rilevanza internazionale fondata nel 2004 e gestita dall'Asl Toscana Sud-Est.<ref>{{cita web|url=https://www.roboticschool.it/}}</ref>
 
In località Casette di Mota è situato l'Osservatorio Astronomico di Roselle. La [[Osservatorio astronomico|struttura]], finanziata dal Comune di Grosseto e inaugurata il 13 settembre 1986, è stata affidata all'Associazione Maremmana Studi Astronomici (AMSA), in concomitanza del XX congresso dell'[[Unione Astrofili Italiani]] (UAI), della quale AMSA è la delegazione più antica. Dal 10 aprile 2022 è divenuto anche [[osservatorio meteorologico]]. L'osservatorio partecipa a progetti internazionali di [[ricerca scientifica]], organizzati dall'[[Istituto Nazionale di Astrofisica]] (INAF) e dall'Istituto di Geoscienze e Georisorse (IGG) del Consiglio Nazionale delle Ricerce (CNR).<ref>{{cita web|url=https://www.amsagrosseto.com/index.php?option=com_content&view=article&id=3&Itemid=120}}</ref>
 
A Grosseto ha anche sede il LaMMA CRES, il Centro di Ricerche sull'Erosione del Suolo del [[Consorzio LaMMA]] inaugurato il 16 maggio 2003, che si occupa di studi sulle [[risorse idriche]], sull'[[erosione del suolo]] e sullo sviluppo sostenibile a misura di territorio.<ref>{{cita web|url=https://www.regione.toscana.it/documents/10180/70974/Metadati+faglie/90f04f5d-c228-4a8c-874b-f23496f19838}}</ref>
 
==== Musei ====
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* ''Cava Festival'', evento musicale al Parco di Pietra di [[Roselle (Grosseto)|Roselle]]<ref>{{Cita web|url=https://www.fondazionegrossetocultura.it/index.php/concerti-alla-cava/}}</ref>
* [[Festambiente]], manifestazione nazionale nata nel 1989 e ospitata nel mese di agosto presso il centro nazionale per lo sviluppo sostenibile di [[Legambiente]] "Il Girasole", nella frazione di [[Rispescia]]: durante la manifestazione vengono proposti incontri, dibattiti, concerti e spettacoli volti alla sensibilizzazione del pubblico su temi come la sana alimentazione, la salvaguardia del patrimonio ambientale e culturale italiani e la tutela delle tradizioni e culture locali<ref>{{cita web|url=https://www.festambiente.it/}}</ref>
* [[Fiera del Madonnino]], inaugurata nel 1979 presso l'omonima località, all'interno del Centro Fiere di Grosseto. Si tratta del più grande [[fiera|evento fieristico]] all'aperto in [[Italia]] e si estende su una superficie di circa {{M|250000}} m². La fiera, che include anche le manifestazioni ''Game Fair Italia'' e ''Toscoleum'', è interamente basata sul [[settore primario]] ([[agricoltura]], [[allevamento]], [[caccia]], [[pesca (attività)|pesca]] e [[trattore agricolo|macchinari agricoli]]) e registra ogni anno oltre {{M|40000}} presenze<ref>{{cita web|url=https://www.fieradelmadonnino.it/}}</ref><ref>{{cita web|url=https://www.maremmaoggi.net/la-fiera-del-madonnino-punta-al-record-di-presenze/}}</ref><ref>{{cita web|url=https://www.gazzettadisiena.it/fiera-del-madonnino-tre-giorni-di-eventi-su-agricoltura-e-animali/}}</ref><ref>{{cita web|url=https://www.iltirreno.it/grosseto/cronaca/2015/04/23/news/fiera-del-madonnino-un-successo-senza-tempo-1.11290313}}</ref>
* ''Maremma Archeofilm festival''<ref>{{cita web|url=https://www.bibliotechedimaremma.it/biblioteche/Museo-Archeologico-di-Grosseto/cal/maremma-archeofilm-festival/}}</ref><ref>{{cita web|url=https://www.firenzearcheofilm.it/grosseto/}}</ref>
* ''Margini Fest'', festival musicale ispirato a [[Margini]], film ambientato nelle periferie della città. La prima edizione si è svolta in occasione dell'uscita del film nelle sale, l'8 settembre 2022 presso il parco Schuster di [[Roma]], a cui hanno preso parte i Pegs, insieme ai [[Klaxon]], Gli Ultimi, No More Lies e Iena. Altri Margini Fest si sono poi tenuti a [[Milano]] e [[Genova]], con i Pegs affiancati da vari gruppi musicali della scena hardcore italiana. A Grosseto l'evento si svolge presso il Vallo degli Arceri, sotto le [[Mura di Grosseto|mura medicee]]<ref>{{Cita web|url=https://leoncavallo.org/eventi/concerti/margini-fest-milano|titolo=Margini Fest Milano|sito=Leoncavallo|accesso=12 settembre 2022|dataarchivio=11 settembre 2022|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20220911220338/https://leoncavallo.org/eventi/concerti/margini-fest-milano|urlmorto=sì}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.radiocittaperta.it/podcast/margini-e-roma-hc-fest-punk-on-the-rocks-5-9-22/|titolo=Margini e Roma HC Fest - Punk on the Rocks|data=5 settembre 2022|sito=Radio Città Aperta|accesso=11 settembre 2022}}</ref>
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Le aree attrezzate per i bambini sono invece trentasette, sparse in tutti i quartieri della città e nelle frazioni. Fra queste spicca il parco giochi "Renato Pollini", situato in viale Leonardo Ximenes lungo il perimetro esterno delle mura di [[Porta Corsica]], progettato e realizzato durante l'amministrazione diretta dal sindaco [[Renato Pollini]] alla fine degli anni 1950 e a lui intitolato il 2 ottobre 2010.<ref>{{cita news|url=http://iltirreno.gelocal.it/grosseto/cronaca/2010/10/03/news/finalmente-riaperto-il-parco-giochi-1.2094950?ref=search|titolo=Finalmente riaperto il parco giochi. È stato intitolato alla memoria dell'ex sindaco Renato Pollini|editore=Il Tirreno|data=3 ottobre 2010|accesso=16 maggio 2018}}</ref>
 
=== Suddivisioni storiche ===
 
[[File:Iscrizione via Manin Grosseto.jpg|thumb|Via Manin, lastra dei turni di pulizia del terziere]]
 
Dalla fine del [[XIII secolo]] si iniziò a suddividere il [[centro storico di Grosseto]] in tre [[terzieri]] o ''terzi'':<ref name=atlante3>{{Cita web|url=http://biblio.comune.grosseto.it/atlante/centro_terzosgiorgio.htm|titolo=Terzo di San Giorgio|sito=Atlante Storico Topografico del Comune di Grosseto|accesso=20 aprile 2019|dataarchivio=11 maggio 2006|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20060511231921/http://biblio.comune.grosseto.it/atlante/centro_terzosgiorgio.htm|urlmorto=sì}}</ref><ref name=prisco117>{{Cita|Prisco 1989|pp.&nbsp;117–118.}}</ref>
*Terzo di Città, comprendente la parte centrale del centro storico, intorno a [[Piazza del Duomo (Grosseto)|Piazza Duomo]]
*Terzo di San Giorgio, attestato per la prima volta l'11 agosto 1291<ref name=atlante3/>, comprendente la parte meridionale, ovvero [[Porta Vecchia (Grosseto)|Porta Vecchia]], [[piazza del Sale (Grosseto)|Piazza del Sale]] e in passato l'antichissima [[chiesa di San Giorgio (Grosseto)|chiesa di San Giorgio]]
*Terzo di San Pietro, comprendente la parte settentrionale, dove si trovano la [[chiesa di San Pietro (Grosseto)|chiesa di San Pietro]], il [[chiesa di San Francesco (Grosseto)|convento di San Francesco]] e [[Porta Nuova (Grosseto)|Porta Nuova]].
 
La suddivisione in terzieri è documentata almeno fino al [[XVIII secolo]]: risalgono agli anni intorno al 1590 i provvedimenti sanitari affidati dal granduca [[Ferdinando I de' Medici]] al magistrato dell'[[Ufficio dei fiumi e fossi di Grosseto]], con l'affissione all'ingresso di ogni terziere di una lastra in marmo recante i turni di pulizia delle strade.<ref name=atlante3/> Nei due secoli successivi, fino alla dissoluzione delle suddivisioni circoscrizionali, la ripartizione non era più in terzieri, ma in tre generiche [[contrada (geografia)|contrade]].<ref name=atlante3/><ref name=prisco117/> Con l'espansione della città oltre le [[mura di Grosseto|mura]], le antiche suddivisioni sono cadute in disuso e unite sotto l'unico quartiere oggi chiamato ''Centro Storico''.
 
=== Suddivisioni amministrative ===
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== Economia ==
=== Turismo ===
L'economia è essenzialmente basata sul [[settore terziario]]: è infatti presente una grande attività turistica che si sviluppa principalmente sulla costa, che attira turisti sia a livello nazionale che internazionale. Nel 2023, nel comune di Grosseto, sono state registrate ben oltre un milione di presenze.<ref>{{cita web|url=https://www.regione.toscana.it/statistiche/dati-statistici/turismo/-/asset_publisher/K9qLe9sROu9X/content/movimento-turisti-nelle-strutture-ricettive-e-struttura-dell-offerta-dati-2023?utm_source=chatgpt.com}}</ref><ref>{{cita web|url=https://www.maremmaoggi.net/15-milioni-di-turisti-fanno-ricca-grosseto-con-la-tassa-di-soggiorno/}}</ref> Il turismo balneare, sorto a partire dal XX secolo, ha contribuito significativamente allo sviluppo dei centri di [[Marina di Grosseto]] e [[Principina a Mare]], particolarmente vivaci nella stagione estiva. Il [[turismo culturale]] si sviluppa nel [[Centro storico di Grosseto|centro storico]], nel [[Roselle (sito archeologico)|sito archeologico di Roselle]] e nel [[parco regionale della Maremma]].<ref>{{cita web|url=https://www.provinciagrosseto.com/}}</ref>
 
{{quote|...ch'i' tante volte sia manganeggiato, <br/>quant'ha Grosseto granella di sale...|[[Cecco Angiolieri]], Rima XCII, 5-6}}
Grosseto risulta essere il comune con il più alto numero di [[agriturismo|agriturismi]] in Italia, nel quale si registrano più di 239 attività, nonché l'unico in cui sono censite più di 200 strutture.<ref>{{cita web|url=https://firenze-prato.coldiretti.it/turismo/agriturismo-grosseto-comune-piu-agrituristico-ditalia-poi-cortona-sette-toscani-nella-top-10/#:~:text=Coldiretti%20%2D%20FIRENZE%2DPRATO}}</ref>
 
Nel [[Medioevo]] Grosseto ha rivestito un importante ruolo nell'[[estrazione di sale|estrazione]] e nel commercio del [[sale]], che ha contribuito in modo significativo allo sviluppo della città.<ref name="Atlante1">{{cita web|url=http://atlante.chelliana.it/centro_terzosgiorgio.htm|titolo=Terzo di San Giorgio|sito=Atlante storico topografico dei siti di interesse storico e culturale del Comune di Grosseto|accesso=2 aprile 2017|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20170822153136/http://atlante.chelliana.it/centro_terzosgiorgio.htm|dataarchivio=22 agosto 2017|urlmorto=sì}}</ref><ref name="Visibile">{{cita|Celuzza, Papa 2013|pp.&nbsp;145-146.}}</ref> La maggior parte del sale, estratto da [[saline]] situate nelle immediate vicinanze della città, veniva conservato all'interno del [[Cassero del Sale]], presso [[Piazza del Sale (Grosseto)|Piazza del Sale]], nell'antico terziere di San Giorgio. Già in [[civiltà etrusca|epoca etrusca]] il fiume [[Ombrone]] era un'importante via di comunicazione e di scambio che collegava l'[[Etruria]] interna alla costa.<ref>{{cita web|url=https://www.sabap-siena.beniculturali.it/index.php?it/190/area-archeologica-di-roselle-grosseto}}</ref> Nel [[Medioevo]] il fiume ha rivestito un importante ruolo nel commercio e nel trasporto del sale; tra il 1413 e il 1417, presso [[Torre della Trappola|la Trappola]], località fluviale nella quale erano presenti [[Padule della Trappola|estese saline]], fu istituita una [[dogana]] e furono costruiti dei magazzini, una fortificazione e un porto, azione finanziata dalla [[Repubblica di Siena]] per facilitare il controllo sul territorio e sull'economia della città.
 
=== Turismo ===
LNel [[XXI secolo]] l'economia della città è essenzialmente basata sul [[settore terziario]]: è infatti presente una grande attività turistica che si sviluppa principalmente sulla costa, che attira turisti sia a livello nazionale che internazionale. Nel 2023, nel comune di Grosseto, sono state registrate ben oltre un milione di presenze.<ref>{{cita web|url=https://www.regione.toscana.it/statistiche/dati-statistici/turismo/-/asset_publisher/K9qLe9sROu9X/content/movimento-turisti-nelle-strutture-ricettive-e-struttura-dell-offerta-dati-2023?utm_source=chatgpt.com}}</ref><ref>{{cita web|url=https://www.maremmaoggi.net/15-milioni-di-turisti-fanno-ricca-grosseto-con-la-tassa-di-soggiorno/}}</ref> Il turismo balneare, sorto a partire dal XX secolo, ha contribuito significativamente allo sviluppo dei centri di [[Marina di Grosseto]] e [[Principina a Mare]], particolarmente vivaci nella stagione estiva. Il [[turismo culturale]] si sviluppa nel [[Centro storico di Grosseto|centro storico]], nel [[Roselle (sito archeologico)|sito archeologico di Roselle]] e nel [[parco regionale della Maremma]].<ref>{{cita web|url=https://www.provinciagrosseto.com/}}</ref> Grosseto risulta essere il comune con il più alto numero di [[agriturismo|agriturismi]] in Italia, nel quale si registrano più di 239 attività, nonché l'unico in cui sono censite più di 200 strutture.<ref>{{cita web|url=https://firenze-prato.coldiretti.it/turismo/agriturismo-grosseto-comune-piu-agrituristico-ditalia-poi-cortona-sette-toscani-nella-top-10/#:~:text=Coldiretti%20%2D%20FIRENZE%2DPRATO}}</ref>
 
Nel 2023 il comune di Grosseto si è aggiudicato a [[Bruxelles]] il riconoscimento "European green pioneer of tourism 2024", premio assegnato dalla [[Commissione Europea]] per promuovere un turismo intelligente e sostenibile. Si tratta della prima premiazione a livello italiano.<ref>{{cita web|url=https://new.comune.grosseto.it/web/progetti/grosseto-vince-leuropean-green-pioneer-of-smart-tourism/#:~:text=Il%20Comune%20di%20Grosseto%20si,il%20turismo%20intelligente%20e%20sostenibile}}</ref>
 
=== Settore primario ===
Il [[settore primario]] si basa sull'agricoltura che non presenta caratteri moderni. Le colture maggiormente presenti sono cereali, girasoli, ortaggi, ulivi e viti, con la produzione di alcuni vini come [[Monteregio di Massa Marittima rosso|Monteregio di Massa Marittima]], [[Montecucco rosso|Montecucco]], Sangiovese di Maremma e [[Morellino di Scansano]].
 
Nelle estese praterie attorno alla città si alleva la [[vacca maremmana]], [[bovino]] di razza autoctona dal quale si produce la Carne Maremmana. I bovini sono allevati allo stato brado dalla figura storica del [[buttero]], tradizionale mandriano tipico della [[Maremma grossetana]] e del [[Lazio]].
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=== Industria ===
Tra le attività più rilevanti si menziona la presenza della sede di un noto marchio di abbigliamento,<ref>{{cita web|url=https://forbes.it/2023/02/08/come-questa-azienda-grossetana-riscopre-eleganza-made-italy}}</ref><ref>{{cita web|url=https://www.maremmaoggi.net/toscano-collezioni-leleganza-artigianale-che-nasce-in-maremma/}}</ref> di un rilevante stabilimento per la produzione di [[zattera di salvataggio|zattere di salvataggio]],<ref>{{cita web|url=https://eurovinil.it/}}</ref> di una delle aziende più importanti al mondo nella produzione di [[anodo sacrificale|anodi sacrificali]],<ref>{{cita web|url=https://www.tecnoseal.it/}}</ref><ref>{{cita web|url=https://www.nauticareport.it/dettnews/news/58_salone_nautico_tecnoseal_premia_ucina_alla_i_edizione_sailing_to_the_sunshine-3763-16668/}}</ref> e di una azienda [[multinazionale]] nota per la ricerca, la fabbricazione e l'esportazione in 130 [[stati del mondo|paesi del mondo]] di macchinari per la produzione di [[ossigeno]] e [[azoto]].<ref>{{cita web|url=https://www.noxerior.com/}}</ref><ref>{{cita web|url=https://www.lanazione.it/grosseto/cronaca/made-in-italy-noxerior-ambasciatrice-6054abbb}}</ref><ref>{{cita web|url=https://www.provincia.grosseto.it/2025/03/09/grosseto-il-presidente-della-provincia-in-visita-alle-aziende-di-via-genova/}}</ref> È attivo anche il settore dell'industria di materie plastiche e della fornitura di materiale idraulico.
La città è sede di noti marchi di abbigliamento<ref>{{cita web|url=https://forbes.it/2023/02/08/come-questa-azienda-grossetana-riscopre-eleganza-made-italy}}</ref> e di una catena di profumerie diffusa in tutta [[Italia]]. Vi è anche uno stabilimento dell'industria di materie plastiche. Da più di vent'anni vi è anche un'azienda specializzata nella fabbricazione di prodotti in [[vetroresina]], tra i quali anche i caschi da moto e da auto. Sono presenti anche aziende di produzione di [[windsurf]] e [[kitesurf]], con una specifica linea di abbigliamento sportivo.
Attivo anche il settore della fornitura di materiale idraulico.
 
==== Aree artigianali ====
Nel 2010 il comune di Grosseto ha denominato e classificato le zone artigianali presenti nel territorio comunale, riorganizzandole, e favorendone l'individuazione anche grazie all'incremento della cartellonistica stradale. La zona artigianale [[Europa (Grosseto)|Europa]], presentesviluppatasi in cittàa giàpartire dagli anni cinquantaCinquanta, non è stata confermata ed è l'unica delle precedenti aree a non essere stata classificataconfermata: questo perché negli ultimi anni l'area è stata lentamente trasformata in una zona residenziale e sono poche le attività artigianali rimaste.
 
Nel comune al momento sono individuate otto aree artigianali:
* Area artigianale Aurelia, situata lungo la via Aurelia nord, all'interno della grande zona industrialein dellalocalità Rugginosa.
* Area artigianale Casalone, situata nell'omonimo quartiere a sud, nei pressi dell'[[ippodromo del Casalone.]]
* Area artigianale Marina, situata nelle vicinanze della costa, presso la frazione balneare di [[Marina di Grosseto.]]
* Area artigianale Orcagna, si sviluppa lungo via Orcagna, alla periferia ovest tra i quartieri di [[Gorarella]] e [[Barbanella.]]
* Area artigianale Poggetti Nuovi, situata lungo la via Aurelia nord, appena fuori dal limite urbano cittadino.
* Area artigianale Scansanese, si sviluppa lungo via Scansanese, alla periferia est tra il cimitero di Sterpeto e i quartieri Alberino e [[San Martino. (Grosseto)|San Martino]]
* Area artigianale Senese, si sviluppa lungo la via Senese, pressoe la tenuta del Poggione, in direzione divia Roselle.Genova
* Area artigianale Stati e Nazioni, precedentemente nota col nome di ''Poponaio'', situata a nord tra il [[canale diversivo dell'Ombrone]] e la [[ferrovia Tirrenica]].
 
== Infrastrutture e trasporti ==
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== Amministrazione ==
=== Sindaci ===
{{per approfondire|Sindaci di Grosseto}}
 
=== Gemellaggi ===
 
* {{gemellaggio|Malta|Birchircara|2002}}<ref>{{Cita web|url=https://localgovernment.gov.mt/en/DLG/Local%20Councils%20Info/AnRep/Ratification%20of%20Town%20Twinning%20Agreements.pdf|titolo=Ġemellaġġi|accesso=5 aprile 2020|formato=PDF|lingua=MT|dataarchivio=28 marzo 2022|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20220328221531/https://localgovernment.gov.mt/en/DLG/Local%20Councils%20Info/AnRep/Ratification%20of%20Town%20Twinning%20Agreements.pdf|urlmorto=sì}}</ref>
* {{gemellaggio|Germania|Cottbus|1967}}<ref>{{cita web|url=http://www.cottbus.de/buerger/rathaus/ob/buero_ob/cbinternational/255001242.html|titolo=Unsere Partnerstädte|editore=cottbus.de|accesso=18 luglio 2010|lingua=de|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20071031100033/http://www.cottbus.de/buerger/rathaus/ob/buero_ob/cbinternational/255001242.html|dataarchivio=31 ottobre 2007}}</ref>
* {{gemellaggio|Bulgaria|Dimitrovgrad (Bulgaria){{!}}Dimitrovgrad}}<ref>{{cita web|url=https://www.regione.toscana.it/documents/10180/885771/Aggiornamenti+2004.doc/4c4857a9-d126-4ffa-94e4-ea286c325aa0?version=1.0&t=1369768698646&targetExtension=pdf&download=true}}</ref>
* {{gemellaggio|Kazakistan|Şımkent}}{{cn}}
* {{gemellaggio|Giappone|Kashiwara|1999}}<ref>{{cita web|url=https://www.comune.grosseto.it/notizia/grosseto-e-kashiwara-25-anni-insieme/}}</ref>
* {{gemellaggio|Francia|Montreuil (Senna-Saint-Denis){{!}}Montreuil|1971}}{{cn}}
* {{gemellaggio|Francia|Narbona|1999}}<ref>{{cita web|url=https://www.ilgiunco.net/2025/07/21/il-console-di-francia-in-visita-a-grosseto-verso-nuove-sinergie-dallarte-allistruzione/}}</ref>
* {{gemellaggio|Francia|Saintes-Maries-de-la-Mer|2000}}{{cn}}
 
Nel 2023, inoltre, è stato stipulato un [[patto d'amicizia]] tra il comune di Grosseto e il comune di [[Ortignano Raggiolo]] ([[provincia di Arezzo|AR]]), per volontà di istituzionalizzare il legame tra le località di [[Alberese]] e [[Raggiolo]], unite dalla pratica della [[transumanza]].<ref>{{cita web|url=https://www.lanazione.it/cronaca/un-patto-di-amicizia-tra-i-comuni-di-grosseto-e-di-ortignano-raggiolo-jqq38hvq}}</ref>
 
== Sport ==