Bombus: differenze tra le versioni
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Dalla metà dell'estate compaiono le prime femmine in grado di riprodursi. Queste deporranno uova non fecondate che daranno origine ai maschi. I maschi feconderanno le nuove femmine nate alla fine dell'estate le quali daranno vita alla colonia dell'anno seguente.
Tra i bombi esistono anche casi di [[parassitismo]] sociale, in cui la specie parassita depone le proprie uova tra quelle dell'ospite, affidando l'onere delle cure parentali alle operaie della specie ospite (''[[Bombus barbutellus|B. barbutellus]]'', ''[[Bombus insularis|B. insularis]]'', ''[[Bombus vestalis|B. vestalis]]'').<ref>{{cita|Ricciarelli D'Albore 2000|p. 5}}.</ref>
=== Nidi ===
I bombi costituiscono delle colonie simili a quelle delle [[Apis|api]], anche se il numero di individui che compongono la comunità è sensibilmente inferiore, sia perché i bombi non creano colonie che durano più di una stagione, sia perché la femmina fecondata si limita a costruire un piccolo nido per l'inizio della comunità. Il numero di individui della comunità varia da un minimo di circa 50 bombi fino a un massimo di 300 individui (come nel caso del ''B. terrestris)''. Anche se nella maggior parte dei casi i bombi non conservano il loro nido per più di una stagione, alcune specie tropicali vivono nei loro nidi per alcuni anni e in questo caso le comunità possono diventare sensibilmente più grandi.
Al termine dell'[[estate]], l'ultima generazione di bombi di un
=== Alimentazione ===
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=== Il volo ===
[[File:Hummel und spitzwegerich.jpg
Secondo una [[leggenda metropolitana]] del XX secolo, le leggi dell'[[aerodinamica]] non permetterebbero al bombo di volare per il fatto che non avrebbe una sufficiente superficie alare ed una sufficiente frequenza di battito d'ali per sostenere il proprio peso.
L'origine di tale credenza non è facile da rintracciare con certezza. John McMasters riportò un aneddoto riguardante un anonimo studioso svizzero di aerodinamica, il quale durante una festa eseguì alcuni calcoli approssimativi e concluse, presumibilmente scherzando, che tali equazioni dimostravano l'impossibilità di volare da parte del bombo.<ref>{{Cita pubblicazione |autore=John H. McMasters |titolo=The flight of the bumblebee and related myths of entomological engineering |rivista=[[American Scientist]] |volume=77 |mese=marzo/aprile |anno=1989 |pp=
Così Magnan nell'introduzione a ''{{lang|fr|Le Vol des Insectes}}'':
▲''{{lang|fr|Tout d'abord poussé par ce qui se fait en aviation, j'ai appliqué aux insectes les lois de la résistance de l'air, et je suis arrivé avec M. Sainte-Laguë à cette conclusion que leur vol est impossible.}}''
Magnan si riferisce qui al suo assistente, il matematico [[André Sainte-Laguë]].
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I calcoli che proverebbero l'impossibilità di volare da parte del bombo sono basati su un trattamento lineare semplificato dei [[Profilo alare|profili alari]] [[Oscillazione|oscillanti]]. Tale metodo presume oscillazioni di bassa ampiezza senza separazione di flusso; ciò non tiene conto dello [[stallo aerodinamico]], una separazione del flusso d'aria che induce un ampio [[vortice]] al di sopra dell'ala, il quale per breve tempo genera una portanza pari ad alcune volte quella del profilo alare durante il volo regolare. Un'analisi aerodinamica più complessa mostra come il bombo possa volare in quanto le sue ali incontrano uno stallo aerodinamico ad ogni ciclo di oscillazione.<ref>{{Cita web |titolo=Bumblebees finally cleared for takeoff |url=http://www.news.cornell.edu/releases/March00/APS_Wang.hrs.html |editore=[[Cornell Chronicle]] |data=20 marzo 2000 |accesso=26 gennaio 2008}}</ref>
Anche [[John Maynard Smith]], un noto biologo con una forte preparazione in campo aerodinamico, ha sottolineato come i bombi non dovrebbero riuscire a mantenersi in volo, in quanto necessiterebbero di una quantità di energia eccessiva a causa della loro piccola superficie alare. In realtà, nel corso di esperimenti di aerodinamica con altri insetti lo stesso Smith trovò che la viscosità dell'aria vista dagli insetti, che sono di piccole dimensioni, faceva sì che persino le loro piccole ali potessero muovere un elevato volume di aria, e ciò riduce la quantità di energia necessaria a mantenersi in volo.<ref>{{Cita web |url=http://www.vega.org.uk/video/programme/84 |titolo=Flight in Birds and Aeroplanes - Science Video |autore=[[John Maynard Smith]] |accesso=20 giugno 2010}}</ref>
=== Il ronzio ===
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== Status e conservazione ==
Vista la continua distruzione del loro habitat e la loro sensibilità agli insetticidi e ai fitofarmaci, il numero di questi utilissimi imenotteri è in continuo calo.<ref>{{Cita web|url=http://qn.quotidiano.net/2000/05/22/913356-SOS-IMPOLLINATORI-FRUTTA-E-VERDURA-A-RISCHIO-ESTINZIONE.shtml|2=|sito=Quotidiano.net|titolo="Sos Impollinatori, Frutta e Verdura a rischio estinzione"|accesso=13 febbraio 2021|urlarchivio=https://archive.
== Uso in agricoltura ==
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