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{{Divisione amministrativa
|Nome =
|Panorama =
|Didascalia = Panorama di Partinico
|Bandiera = Partinico-Gonfalone.png
|Voce bandiera =
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|Divisione amm grado 1 = Sicilia
|Divisione amm grado 2 = Palermo
|Amministratore locale = Pietro Rao
|Partito = [[
|Data elezione = 13-11-2022
|Data istituzione =
|Sottodivisioni = [[Borgo Parrini|Borgo dei Parrini]],
▲|Sottodivisioni = [[Borgo Parrini|Borgo dei Parrini]], Zona Industriale, Lago di Poma, Depuratore AMAP
|Divisioni confinanti = [[Alcamo]] ([[Libero consorzio comunale di Trapani|TP]]), [[Balestrate]], [[Borgetto]], [[Carini]], [[Giardinello]], [[Monreale]], [[Terrasini]], [[Trappeto]]
|Zona sismica = 2
|Gradi giorno = 796
|Nome abitanti = partinicesi (in siciliano, partinicoti, già salitani)
|Patrono = [[Leonardo di Noblac|san Leonardo]]
|Festivo = 6 novembre
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|Didascalia mappa = Posizione del comune di Partinico all'interno della città metropolitana di Palermo
}}
'''Partinico''' (''Partinicu'' in [[
== Geografia fisica ==
=== Territorio ===
Partinico
▲Partinico dista 7 km circa dal mare e tra i 25 e i 70 km da alcune mete turistiche di rilevanza regionale, quali: [[Castellammare del Golfo]], la [[Riserva dello Zingaro]], [[Scopello (Castellammare del Golfo)|Scopello]], [[San Vito Lo Capo]] e [[Erice]].
=== Clima ===
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== Storia ==
=== Origini ===
Sin da epoca preistorica, la piana di Partinico è stata frequentata dall’uomo, come dimostrano i numerosi strumenti litici rinvenuti in diverse località e conservati nel Museo Civico di Partinico. In epoca protostorica invece (XIII-X sec.a.C.) la piana ha visto fiorire un regno sicano, con le città di Inico ([[Castello di Calatubo|Calatubo]]), Camico (Monte Bonifato), Crastos (Monte Palamita), Iccara (Monte D’Oro). Le due città di Inico e Camico vengono ripetutamente menzionate dalle fonti storiche come appartenenti alla dominazione agrigentina, fino alla conquista romana (III-IV sec. a.C.) che determinò, oltre alla loro scomparsa, la formazione del nuovo nome
▲Sin da epoca preistorica, la piana di Partinico è stata frequentata dall’uomo, come dimostrano i numerosi strumenti litici rinvenuti in diverse località e conservati nel Museo Civico di Partinico. In epoca protostorica invece (XIII-X sec.a.C.) la piana ha visto fiorire un regno sicano, con le città di Inico ([[Castello di Calatubo|Calatubo]]), Camico (Monte Bonifato), Crastos (Monte Palamita), Iccara (Monte D’Oro). Le due città di Inico e Camico vengono ripetutamente menzionate dalle fonti storiche come appartenenti alla dominazione agrigentina, fino alla conquista romana (III-IV sec. a.C.) che determinò, oltre alla loro scomparsa, la formazione del nuovo nome “Parthenicum”.
Durante il regno di Caracalla, infatti, (III secolo d.C) Parthenicum viene citato nel cosiddetto ''[[Itinerario antonino|Itinerarium Antonini Augusti]]'', e nello stesso viene collocato lungo il percorso [[Panormo]]-[[Lilibeo|Lilybaeum]] che ''"per maritima loca"'' collegava, da Panormus, Hyccara ([[Carini]]) con le ''"Aquae Segestanae sive Pincianae"'' per poi arrivare a [[Drepanon]] e finalmente a Lilybaeum. Parthenicum era una stazione di sosta, posta probabilmente in contrada Sirignano, ove nel secolo scorso sono stati rinvenuti i resti di una sontuosa villa romana, lungo la via che da Panormo passa per il [[santuario della Madonna del Ponte]].
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=== Periodo medievale ===
Nel giugno 1307 Federico II revocò al ''miles'' Giovanni de Cammarana l'amministrazione e la procura sulla foresta di Partinico ("foresta della nostra Curia di Partinico"), concedendo la stessa all'abbazia del monastero di Santa Maria di Altofonte e lasciando per sé la parte costiera del bosco, fino ad un tiro di balestra dalla spiaggia, a condizione che la stessa foresta venisse diligentemente custodita. Nel 1309 lo stesso re fece ulteriori concessioni all'abbazia dando licenza di poter costruire (''"habitationem de novo facere"'') nella "località detta 'Sala' del tenimento del bosco di Partinico", con esenzione delle tasse per i primi cento abitanti: questo si può considerare l'atto di nascita dell'attuale Partinico.
Lo sbarco della flotta angioina nella [[baia di San Cataldo]], avvenuta nel 1314, rese alquanto insicura la piana al punto che, nel 1318, su richiesta di frà Pietro fu data licenza di poter costruire nel casale della Sala del bosco di Partinico una fortezza a difesa dello stesso abate, dei monaci e dei familiari. Tale fortilizio fu costruito "vicino alla montagna Cesarò in un sasso vivo": probabilmente si tratta della torre sul cosiddetto ''Castellaccio''. La foresta rappresenta in questo periodo una realtà economica di un certo rilievo: sia il bosco di Partinico che quello limitrofo nord occidentale di Altavilla, costituivano una fonte preziosa per lo sviluppo del commercio, attraverso la produzione di mirto, carbone, legname di quercia, canne, e l'allevamento di maiali.
Resa "commendataria" l'
=== Età moderna ===
A cominciare dalla seconda metà del XVI secolo furono costruite numerose chiese. Fra il 1552 e il 1570 fu costruita la [[Chiesa di Maria Santissima Annunziata (Partinico)|chiesa madre]] che raccolse i simulacri della più antica [[chiesa di San Cristoforo (Partinico)|chiesetta di San Cristoforo]]; dopo fu fondata la [[Chiesa dell'Immacolata (Partinico)|chiesa dell'Immacolata]], concessa all'omonima confraternita e costruita nell'attuale corso dei Mille nell'area oggi occupata dai negozi sottostanti l'ex [[pretore (ordinamenti moderni)|pretura]], e lo stesso retrostante ospedale del 1570 con ingresso dall'attuale piazza Verdi, poi dismesso ed adibito, fino al 1985 a [[pretura mandamentale]], ed oggi a sede del settore [[Urbanistica]] del [[Comune]] di Partinico.
Nel '700, dopo la conquista della Sicilia da parte di [[Carlo III di Spagna|Carlo III di Borbone]] e la cacciata degli austriaci dall'isola (1734-35), l'abbazia di [[Altofonte]], "commendataria" sin dal XV secolo, continuò ad amministrare il territorio di Partinico mediante i suoi abati che cercarono di aumentare i loro profitti attraverso la rivalutazione dei [[feudo|feudi]] dati in [[enfiteusi]] e l'introduzione di nuove tasse sui frutti prima esenti. Secondo {{chiarire|Francesco Maria Emanuele Gaetani, Marchese di Villabianca|nome e cognome}} le condizioni di vita dei partinicesi nel XVIII secolo non erano proprio cattive: la popolazione, passata dai
=== Età contemporanea ===
[[File:College interni.jpg|miniatura|Gli archi interni della cantina borbonica di Partinico]]
L'inizio del XIX secolo portò a Partinico notevoli mutamenti soprattutto nel campo sociale, politico, economico. La permanenza saltuaria del re [[Ferdinando I delle Due Sicilie|Ferdinando]] frutterà infatti l'autonomia locale e il titolo di "[[città]]", la costruzione della cantina e casina reale, e l'abolizione degli ultimi abusi feudali. Nella seduta del Consiglio Civico riunito nella [[chiesa di San Leonardo (Partinico)|chiesa di San Leonardo]] il 10 dicembre 1779, su proposta del marchese della Gran Montagna e dell'avvocato Gaetano Bonura, fu votato all'unanimità un ordine del giorno che tendeva ad ottenere per Partinico il titolo di città e per il Comune la completa emancipazione da [[Palermo]], cui era soggetta sin dal 1616.
Ottenuto il riconoscimento di Comune autonomo con decreto reale del 19 aprile 1800, ed il titolo di città il 25 successivo, gli amministratori del tempo chiesero anche l'abolizione dei diritti feudali ancora esistenti, quali le [[decima|decime]] delle uve e dei terragioli che i contadini dovevano versare nei magazzini dell'azienda abbaziale siti in via Principe Amedeo, angolo via Bellini, all'interno del cortile ancora oggi detto "Cortile della Decima". Tale richiesta venne accolta anche per l'interessamento dell'intendente abbaziale Cavaliere [[Felice
Successivamente tale emblema sarà sostituito dall'aquila reale.
[[File:1860 partinico.jpg|miniatura|Stampa agiografica del tempo che rappresenta lo scontro fra militari borbonici (a sinistra sullo sfondo) e popolani (in primo piano). Al centro della stampa il fumo delle case incendiate.]]
Il 16 maggio 1860 la popolazione si ribellò vittoriosamente contro le truppe borboniche, che tentavano il saccheggio della città. L'episodio è ricordato come l'[[Eccidio di Partinico]]; Partinico ospitò pure [[Giuseppe Garibaldi]] durante la marcia verso Palermo e gli
Gli anni successivi alla caduta dei Borboni e del secolo scorso vedono la crescita della popolazione che raggiunge i
La cittadina è ricordata, tra l'altro, per la sua attiva partecipazione ai [[Fasci siciliani|Fasci siciliani dei lavoratori]], iniziati il 9 dicembre
Nel 1952 [[Danilo Dolci]]
=== Simboli ===
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* [[Chiesa del Sacro Cuore (Partinico)|Chiesa del Sacro Cuore]]: deve la sua costruzione all'omonima associazione nata nel 1861 con l'obiettivo di dare cristiana sepoltura ai condannati a morte che spesso venivano impiccati nella Piazza del Duomo. Di grande importanza perché ivi riposa la salma della Beata [[Pina Suriano]] proclamata tale da Papa Giovanni Paolo II a Loreto nel 2004.
* [[Chiesa di San Giuseppe (Partinico)|Chiesa di San Giuseppe]]: si trova nel Corso dei Mille ed è stata costruita sul vecchio impianto della Chiesa di San Francesco Lo Vecchio fra il 1737 e il 1939. Contiene al suo interno sei dipinti [[XVII secolo|seicenteschi]].
* [[Chiesa del Carmine (Partinico)|Chiesa]] e Convento del Carmine: il convento dei frati Carmelitani (detto Palazzo del Carmine o Palazzo dei Carmelitani), con annessa chiesa del Carmelo, fu costruita nell'odierna Piazza Garibaldi, di fronte alla Chiesa di San Rocco, per volere di tutto il consiglio civico nella seduta del 17 settembre 1634. Il convento è oggi adibito a biblioteca comunale e ospita alcuni uffici comunali.
* [[Chiesa di San Leonardo (Partinico)|Chiesa di San Leonardo]]: si trova nel Corso dei Mille, quasi di fronte al convento dei frati Carmelitani, fu costruita nel 1634. Fino al 1819 venne utilizzata come sede del consiglio civico.
* [[Chiesa di San Salvatore (Partinico)|Chiesa di San Salvatore]]: si trova tra Viale Aldo Moro e la via vecchia di Borgetto, ad essa comprende anche il Campo comunale di San Salvatore dove attualmente gioca l'A.S.D. Audace Partinico Borgetto.<ref name=":0">{{Cita web|autore = |url = http://www.audacepartinicoborgetto.it/|titolo = A.S.D. Audace Partinico Borgetto|accesso = |data = |dataarchivio = 6 settembre 2014|urlarchivio = https://web.archive.org/web/20140906175951/http://www.audacepartinicoborgetto.it/|urlmorto = sì}}</ref>
[[File:Chiesa di San Gioacchino a Partinico 02.jpg|miniatura|Interno della chiesa di San Gioacchino]]
* Chiesa di San Gioacchino
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* Chiesa del Rosario
* Chiesa di Santa Caterina da Siena
* Chiesa di Maria Santissima del Rosario situata a Borgo Parrini
=== Architetture civili ===
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* ''Villa Comunale Regina Margherita'': sorta nel XIX secolo grazie agli amministratori dell'epoca Poma Avolos e Antonino Ragona. Essa sorge nel luogo anticamente denominato "Piano Gambacorta", dove esisteva il convento dei cappuccini e ove venivano spesso effettuate esecuzioni capitali. La villa fu inaugurata il 18 maggio 1883 e venne subito arricchita da un busto di marmo raffigurante [[Giuseppe Garibaldi]] e di uno raffigurante [[Vittorio Emanuele II]].
* ''Villa Falcone'': sita nella centrale via Kennedy, è dedicata a [[Giovanni Falcone]], giudice palermitano ucciso dalla mafia nel 1992, nella vicina [[Capaci]].
* Real Cantina Borbonica.
=== Architetture militari ===
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{{Demografia/Partinico}}
=== Etnie e minoranze straniere ===
Gli stranieri residenti a Partinico al 1° gennaio 2024 sono 1.115 e rappresentano il 3,6% della popolazione residente.<ref>{{cita web|url=https://demo.istat.it/app/?i=P03&l=it|titolo=Cittadini stranieri: popolazione residente per sesso e bilancio demografico al 1° gennaio 2024 Comune: Partinico}}</ref>La comunità straniera più numerosa è quella proveniente dalla Romania con il 26,9% di tutti gli stranieri presenti sul territorio, seguita dal Marocco e dalla Tunisia.<ref>[https://www.tuttitalia.it/sicilia/96-partinico/statistiche/cittadini-stranieri-2024/ Cittadini stranieri Partinico 2024] tuttitalia.it</ref>
== Cultura ==
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* Istituto professionale di Stato per l'agricoltura "[[Danilo Dolci]]"
* Istituto commerciale e per geometri "[[Carlo Alberto dalla Chiesa]]"
* Liceo Statale "Felicia e Peppino Impastato"
* Istituto comprensivo "Privitera Polizzi"
* Istituto comprensivo "Archimede La Fata"
* Istituto comprensivo "Cassarà-Guida"
* Istituto comprensivo "Casa del Fanciullo"
=== Media ===
==== Televisione ====
Partinico è sede
TV 7 con il passaggio al digitale terrestre nel 2012 ha avuto una serie di difficoltà gestionali ed economiche e qualche anno dopo la tv dovette chiudere.<ref>[https://www.partinicolive.it/2025/01/18/partinico-pizzo-cannizzo-muore-tv7-editoria-televisione/ Partinico, muore Pippo Cannizzo, un pezzo di storia dell’editoria] partinicolive.it</ref>
==== Radio ====
Radio Amica da gennaio 2025 presente anche sul DAB+: basta sintonizzarsi con l'autoradio sul canale 10C Mux GoDab, oltre che attraverso la FM frequenze 91.5 e 90.8 MHz.
Primaradio emittente commerciale che serve le province di Palermo, Trapani e parte dell'agrigentino. Queste le frequenze in fm:
* 90.6 MHz – PALERMO
* 101.8 MHz – CARINI (PA)
* 93 MHz – PARTINICO (PA)
* 102 MHz – ALCAMO (TP)
* 105.9 MHz – TRAPANI
* 94.2 MHz – PANTELLERIA
==== Cinema ====
A Partinico sono state girate alcune scene dei film ''[[Il Santo prende la mira]]'' di [[Christian-Jaque]] e del film ''[[Il giorno della civetta (film)|Il giorno della civetta]]'' di [[Damiano Damiani]] con [[Franco Nero]] e [[Claudia Cardinale]].<ref>{{Cita web|url=https://www.corriere.it/cultura/16_gennaio_29/cardinale-franco-nero-damiani-sciascia-lamattina-sicilia-partinico-333a5604-c6c1-11e5-bc00-4986562dd09c.shtml|titolo=E il cinema arrivò a Partinico
Tutti pazzi per la Cardinale|sito=Corriere della sera
=== Cucina ===
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{{F|centri abitati della Sicilia|giugno 2023}}
;[[Spine Sante]]
Il quartiere più antico della città di Partinico, il nome deriva da alberi [[Acacia horrida]] o (
;[[Casa santa]]
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==Infrastrutture e trasporti==
===Ferrovie===
La città è servita dall'[[Stazione di Partinico|omonima stazione]] posta sulla [[Ferrovia Palermo-Trapani|Palermo-Trapani]], dove circolano i treni regionali operati da [[Trenitalia]] sulla relazione Trapani-Castelvetrano-Palermo.
Uno svincolo dell'[[Autostrada A29 (Italia)|Autostrada A29]] [[Palermo]] - [[Mazara del Vallo]] conduce alla città.
==Sport==
Ha sede nel comune la società di calcio Partinicaudace.
▲===Calcio===
== Amministrazione ==
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{{ComuniAmminPrecTitolo}}
{{ComuniAmminPrec|Nome=Giacoma Cannizzo|Inizio=16 dicembre [[1993]]|Fine=8 novembre [[1999]]|Partito=[[La Rete (partito politico)|La Rete]]|Carica= Sindaco}}
{{ComuniAmminPrec|Nome=Lino Buscemi|Inizio=8 novembre [[1999]]|Fine=1
{{ComuniAmminPrec|Nome=Giuseppe Giordano|Inizio=1
{{ComuniAmminPrec|Nome=Giuseppe Motisi|Inizio=31 maggio [[2005]]|Fine=8 ottobre [[2007]]|Partito=[[Democrazia è Libertà - La Margherita|DL]]|Carica= Sindaco}}
{{ComuniAmminPrec|Nome=Saverio Bonura|Inizio=8 ottobre [[2007]]|Fine=1
{{ComuniAmminPrec|Nome=Salvatore Lo Biundo|Inizio=1
{{ComuniAmminPrec|Nome=Maurizio Agnese|Inizio=31 maggio [[2017]]|Fine=26 giugno [[2018]]|Partito=|Carica=''Commissario''}}
{{ComuniAmminPrec|Nome=Maurizio De Luca|Inizio=26 giugno [[2018]]|Fine=23 maggio [[2019]]|Partito=[[DiventeràBellissima|#DB]]}}
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