Walter Model: differenze tra le versioni

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|Guerre = [[Prima guerra mondiale]]<br />[[Seconda guerra mondiale]]
|Campagne = [[Campagna di Polonia]]<br />[[Campagna di Francia]]<br />[[Operazione Barbarossa]]<br />[[Fronte orientale (1941-1945)|Fronte orientale]]<br />[[Operazione Bagration]]<br />[[Sbarco in Normandia]]<br />[[Offensiva delle Ardenne]]<br />[[Invasione alleata della Germania]]
|Battaglie = [[Battaglia di Kiev (1941)|Battaglia di Kiev]]<br/>[[Battaglia di Mosca]]<br />[[Battaglia di Ržev]]<br />[[Battaglia di Kursk]]<br />[[Operazione Kutuzov|Battaglia di Orël]]<br/>[[Battaglia di Narva (1944)|Battaglia di Narva]]<br />[[Battaglia di Kam'janec'Kamenec-Podil'sPodol'kyjskij]]<br />[[Battaglia di Radzymin-Wolomin]]<br/>[[Sacca di Falaise]]<br/>[[Operazione Market Garden|Battaglia di Arnhem]]<br/>[[Battaglia della Foresta di Hürtgen]]<br />[[Sacca della Ruhr]]
|Comandante_di = [[3. Panzer-Division (Wehrmacht)|3. Panzer-Division]]<br />[[XXXXI. Panzerkorps]]<br />[[9. Armee (Wehrmacht)|9. Armee]]<br />[[Heeresgruppe Nord]]<br />[[Heeresgruppe Nordukraine]]<br />[[Heeresgruppe Mitte]]<br />[[Heeresgruppe B]]<br />[[Oberbefehlshaber West]]
|Decorazioni = [[Croce di Ferro|Cavaliere della Croce di Ferro con Fronde di Quercia, Spade e Diamanti]]<br />[[Croce di Ferro|Croce di Ferro di I classe]]
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=== La prima guerra mondiale ===
Nato nel 1891 a [[Genthin]] in [[Sassonia]], Model proveniva da una famiglia della piccola borghesia [[Luteranesimo|luterana]]. Non apparteneva quindi a quell'aristocrazia militare che aveva per anni costituito il nerbo dello [[Stato maggiore generale tedesco|Stato maggiore prussiano]]. Nel 1908 entrò nell'accademia militare (''Kriegsschule'') di [[Nysa|Neisse]]. In quel contesto, Model si distinse come uno dei cadetti più brillanti del suo corso, ottenendo la promozione al grado di ''Leutnant'' (tenentesottotenente).
 
Nel 1910 fu assegnato al 6º Battaglione brandeburghese del 52º Reggimento di fanteria, dove ricoprì gli incarichi di aiutante di battaglione e poi di aiutante di reggimento. Con quest'unità prese parte alla [[prima guerra mondiale]] sul [[Fronte occidentale (1914-1918)|fronte occidentale]], partecipando alle prime fasi della [[Battaglia di Verdun]]. I suoi meriti sul campo lo portarono, nel 1916, ad essere destinato al corso accelerato per ufficiali di Stato maggiore, e a ricoprire vari incarichi di Stato maggiore a livello di brigata, oltre che a una breve missione nell'[[Impero ottomano]], alleato della Germania durante la Grande Guerra. In Turchia fu insignito, per il suo aiuto alle truppe ottomane, della [[Stella di Gallipoli|Stella di Gallipoli o Mezzaluna di Ferro]] dal sultano [[Mehmet V]].
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Una volta risolta l'emergenza, Model, organizzò la difesa del fronte facendo ricorso sia a tattiche militari convenzionali, sia a innovazioni da lui studiate negli anni precedenti. Questi erano i principi fondamentali su cui si basò la famosa difesa di Model:
* un moderno sistema di [[intelligence]] militare, basato su ricognizioni e fonti provenienti dalle prime linee e non su rapporti preparati da analisti nelle retrovie;
* linee difensive continue, indipendentemente da quanto sottili fossero sottili;
* divisione delle unità di riserva in piccoli gruppi, così da poter più prontamente intervenire per tappare ogni possibile sfondamento;
* controllo dei battaglioni di artiglieria attribuito ai comandi di divisione o di corpo d'armata, così che potessero meglio stabilire come impiegarli.
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Le posizioni tedesche sul Reno, dunque, erano destinate a crollare, liberando agli Alleati la via per la conquista del [[bacino della Ruhr]], centro fondamentale per l'industria bellica tedesca. Quando agli inizi di aprile del 1945 l'Heeresgruppe B, sotto il comando di Model, venne circondato dalle forze Alleate nella cosiddetta [[sacca della Ruhr]], Model dapprima ordinò un'accanita resistenza, respingendo diverse proposte di capitolazione; poi, resosi conto della disperata situazione, ordinò ai suoi uomini di cessare i combattimenti nella sacca della Ruhr e sciolse il gruppo di armate. Oltre 300.000 soldati e 30 generali tedeschi furono così fatti prigionieri degli Alleati.
 
Prima di arrendersi, Model chiese al suo Capo di stato maggiore: "''Secondo leiLei abbiamo fatto tutto il possibile per giustificare il nostro comportamento agli occhi della storia? C'è dell'altro da fare?''". Poi dopo un breve momento di silenzio aggiunse: "''In passato i condottieri si avvelenavano''". Il 21 aprile 1945 seguì il loro esempio, sparandosi un colpo alla testa in un bosco; il suicidio risparmiò al feldmaresciallo tedesco un processo per [[crimini di guerra]], richiesto con decisione da parte dei sovietici, che lo avrebbe condotto a una sicura condanna a morte. Model fu seppellito nella Ruhr, nello stesso luogo dove si era suicidato. Nel 1955 suo figlio Hansgeorg Model, divenuto alto ufficiale della [[Bundeswehr]], riesumò il cadavere del padre, dandogli sepoltura in un cimitero militare tedesco.
 
Tutti i generali che avevano servito agli ordini di Model resero onore alle sue qualità di comandante, anche se spesso, a causa dei suoi modi bruschi, ebbe scontri violenti sia con i superiori che con i suoi subordinati. Disse di lui il generale [[Hasso von Manteuffel]]: "''Model era un tattico eccellente, migliore nella difesa che nell'attacco. Aveva una particolare abilità nel giudicare quel che la truppa poteva fare e quel che non poteva fare. Le sue maniere erano invise e i suoi metodi non sempre accettabili nell'ambiente più elevato dell'esercito tedesco; ma a Hitler andavano a genio le une e gli altri. Model teneva testa a Hitler come quasi nessun altro ardiva fare''"<ref>[[Basil Liddell Hart]], Storia di una sconfitta, BUR, 2002</ref>.
 
== I rapporti con Hitler e il nazismo ==
Seppur non svolgendo mai direttamente attività politica, Model è stato spesso indicato come un fervente [[nazionalsocialista]]. Ciò sia per i ripetuti atti di fede che manifestò verso il [[Führer]] e la sua politica, sia per le responsabilità che ebbe nel tacere dellesulle atrocità compiute contro i civili dalle [[SS]] nei settori sotto il suo comando. Fallito l'[[Attentato a Hitler del 20 luglio 1944|attentato alla vita di Hitler]] del 20 luglio [[1944]], Model era stato il primo ufficiale a riproclamare la sua fede nel [[Führer]] e a mandargli un telegramma che tale fede riaffermava; tali rassicurazioni rafforzarono le convinzioni di [[Hitler]] nelle capacità del suo generale. Tuttavia il rapporto di Model col suo [[Führer]] non fu di assoluto servilismo e sottomissione: egli infatti non solo seppe tenere testa a [[Hitler]] durante le riunioni ufficiali, ma talvolta non tenne conto nemmeno dei suoi ordini militari, agendo spesso secondo il proprio giudizio.
 
== Onorificenze ==