Michael Dummett: differenze tra le versioni

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== Filosofia ==
È stato docente di logica all'[[Universitàuniversità di Oxford]]. I suoi interessi spaziano dalla [[filosofia del linguaggio]] alla [[filosofia della matematica]], attraverso la [[logica intuizionista]] e la [[semantica]] verificazionista. Si può considerare tra gli artefici della rinascita dell'interessamento per le dottrine di [[Gottlob Frege]], sul quale ha scritto ponderosi studi. In ''Frege. Filosofia del linguaggio'' ([[1973]], [[1981]]), egli trova nell'opera del logico tedesco la radice della [[filosofia analitica]] contemporanea e individua nella centralità dell'analisi del [[linguaggio]] - e particolarmente nello studio di una «teoria sistematica del significato» - il nucleo centrale del pensiero filosofico. Dopo le grandi reazioni scatenate da questo saggio su [[Frege]], Dummett ha scritto e pubblicato ''L'interpretazione della filosofia di Frege'' ([[1981]]), proprio in risposta ai suoi critici e per rendere chiaro il proprio pensiero. Nel volume ''Alle origini della filosofia analitica'' ([[1988]]) ritorna sul problema dell'origine e della natura della filosofia analitica.
 
Per Dummett dovere fondamentale della filosofia è lo studio del pensiero, tramite l'analisi del linguaggio, attraverso la costruzione di uno schema generale del modo in cui capiamo gli [[Enunciato (logica)|enunciati]] utilizzati. Dummett, riscrivendo la massima di Wittgenstein secondo la quale «il significato è l'uso», dichiara che la comprensione del senso di un'espressione sta nel controllo delle sue condizioni di asseribilità. In questo modo si oppone a Frege, per il quale la comprensione del senso di un enunciato equivale alla comprensione delle sue condizioni di ''verità'', preferendogli le condizioni di ''verificazione''. Si discosta invece da [[Wittgenstein]] e preferisce Frege nel pensare che una teoria del senso debba essere «sistematica», tale da usare una serie di nozioni-chiave sulla cui base rendere chiaro in modo unitario il funzionamento logico-semantico del linguaggio. In particolare una teoria di questo tipo avrebbe come centro le nozioni di riferimento e di verità, come concetto fondamentale il concetto di ''senso'', e come ulteriore essenziale elemento il concetto di ''forza'' assertoria. I complicati sviluppi di questa dottrina si trovano, oltre che nelle parti dedicata a Frege, in una serie di saggi, molti dei quali riuniti nel volume ''La verità e altri enigmi'' ([[1978]]), e nelle «W. James Lectures» del [[1976]], poi largamente riscritte e pubblicate con il titolo ''La base logica della metafisica'' ([[1991]]).
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*''Verità e passato'' (Cortina:Milano, 2006)
*''Pensiero e realtà'' (Il Mulino:Bologna, 2008)
*Migrazione e Profughi (Kaiak Edizioni:Pompei, 2022)
 
=== In Inglese ===