Exilles: differenze tra le versioni
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{{Divisione amministrativa
|Nome = Exilles
|Panorama = ExillesForte.JPG
|Didascalia = Il paese di Exilles con l'omonimo forte in primo piano
|Bandiera = Exilles-Gonfalone.png
|Voce bandiera =
|Stemma = Exilles-Stemma.png
|Voce stemma =
|Stato = ITA
|Grado amministrativo = 3
|Divisione amm grado 1 = Piemonte
|Divisione amm grado 2 = Torino
|Amministratore locale = Roberto Segafredo
|Partito = [[lista civica]]
|Data elezione = 8-6-2024
|Data istituzione =
|Sottodivisioni = [[Champbons]] Inferiore e Superiore, Deveys, [[Cels]] (composta da tre borgate denominate ''Morliere'', ''Rif'' e ''Ruinas''), Plantà, San Colombano, Sapé di Exilles, Grange della Valle, Margheria inferiore e superiore
|Divisioni confinanti = [[Bardonecchia]], [[Bramans]] (FR-73), [[Chiomonte]], [[Giaglione]], [[Oulx]], [[Pragelato]], [[Salbertrand]], [[Usseaux]]
|Zona sismica = 3S
|Gradi giorno = 3659
|Nome abitanti = esillesi o exillesi
|Patrono = [[Pietro apostolo|san Pietro]]
|Festivo = 29 giugno
|PIL =
|PIL procapite =
|Mappa = Map - IT - Torino - Municipality code 1100.svg
|Didascalia mappa = Localizzazione del comune di Exilles nella città metropolitana di Torino.
}}
'''Exilles''' (''Isìles'' in [[Lingua piemontese|piemontese]], ''Eissilhas'' in [[Lingua occitana|occitano]]<ref>D. Sumien, 2021, “Eissilhas: un toponim plen d’istòria e de chambiaments lingüistics”, ''Jornalet'' 18.10.2021 [https://opinion.jornalet.com/lenga/blog/3898/eissilhas-un-toponim-plen-distoria-e-de-chambiaments-linguistics] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20220625100719/https://opinion.jornalet.com/lenga/blog/3898/eissilhas-un-toponim-plen-distoria-e-de-chambiaments-linguistics|date=25 giugno 2022}}</ref>; [[Italianizzazione (fascismo)|dal 1937 al 1953]] '''Esille'''), è un [[Comune (Italia)|comune italiano]] di {{Popolazione|ITA}} abitanti<ref name="template divisione amministrativa-abitanti" /> della [[città metropolitana di Torino]] in [[Piemonte]], che si trova in Alta [[Val Susa|Val di Susa]].
È l'antica gallo-romana ''Excingomagus''<ref>Gian Vittorio Avondo e Marco Comello, ''Frontiere contese tra Italia e Francia'', Torino, Edizioni del Capricorno, 2012, ISBN 978-88-7707-160-6, p. 84</ref> e si trova sul percorso storico della [[Via Francigena]], nella variante proveniente dal [[Colle del Monginevro|Monginevro]]; è noto soprattutto perché vi sorge l'omonimo [[Forte di Exilles|forte]].
== Geografia e topografia ==
Exilles sorge a 870 m [[s.l.m.]] in Alta [[Val di Susa]], all'interno di una stretta gola della [[Dora Riparia]], a circa 67 chilometri ad ovest da [[Torino]]. La valle ha qui un suo punto caratteristico, chiudendosi, prima del vasto pianoro di Oulx, nella "Comba di Exilles". La costiera sud (alla destra orografica) sale sino alla [[Testa dell'Assietta]] (2 566 m s.l.m.), quella nord fino al [[Monte Niblè]] (3 365 m s.l.m., massima altezza comunale), una delle vette del [[massiccio dell'Ambin]].
=== Monti ===
* [[Monte Niblè]]
* [[Punta Sommeiller]]
* [[Monte Ambin]]
* [[Testa dell'Assietta]]
== Storia ==
[[File:Exilles - plan-relief 1695.jpg|sinistra|miniatura|Plastico (''plan-relief'', in francese) del forte di Exilles e di una parte del paese, 1695]]
L'abitato di Exilles ha origine antichissima. Grazie alla sua posizione strategica, il sito attualmente occupato dal forte era abitato già in epoca primitiva e poi in epoca celtica, ma solo dal 1155, sotto il dominio dei [[delfini del Viennois|conti d'Albon]], si può confermare l'esistenza di un vero e proprio complesso fortificato. Da quella data il forte di Exilles e il paese passarono di mano in mano, tra la dominazione piemontese e quella francese: una storia lunga, che vide contrapposte per lungo tempo le fazioni del [[Ducato di Savoia]] e quelle del [[Delfinato]], e che diede anche origine alla famosa vicenda del [[miracolo eucaristico di Torino]].
Nei primi giorni di giugno 1593 Exilles e dintorni passarono saldamente sotto il controllo di [[Carlo Emanuele I di Savoia]], grazie anche all'operato che ebbe, nella spedizione militare, il suo alleato spagnolo don Rodrigo di Toledo, rimasto ucciso in un conflitto a fuoco nelle montagne e sepolto poi a Plan di [[Savoulx]].
Passato alla [[Francia]], la leggenda vuole che qui, tra il 1681 e il 1687, sia stato detenuto il celebre personaggio poi denominato la "[[Maschera di Ferro]]".
Dopo il [[trattato di Utrecht]], Exilles venne fortificato nuovamente dai Savoia, che ne fecero una piazzaforte inespugnabile. Nel settembre del 1745, nel corso della [[guerra di successione austriaca]], le truppe francesi tentarono di aprirsi la strada verso la [[valle di Susa|bassa valle di Susa]] attaccando il forte di Exilles, ma vennero respinte dalle cannonate della guarnigione del forte al comando del capitano Papacino d'Antoni.<ref>Michele Ruggiero, ''Storia della valle di Susa'', p. 312.</ref>
[[File:DSCF2335 Exilles.jpg|thumb|upright=1.25|Il [[forte di Exilles]] in una foto del 2005]]
Nel 1796 i francesi ne ordinarono lo smantellamento: la città era infatti passata alla repubblica dopo il [[Trattato di Parigi (maggio 1796)|trattato di Parigi]] e [[Vittorio Amedeo III di Savoia]], come ricorda [[Luigi Cibrario]]:
{{Citazione|...cedette alla [[Francia]] la [[Contea di Savoia|Savoia]], [[Contea di Nizza|Nizza]], [[Tenda (Francia)|Tenda]]; si obbligò a demolire le fortezze di Exilles, di [[Susa (Italia)|Susa]] e di [[Demonte]], consentì che fossero occupate dai francesi [[Cuneo]], [[Ceva]], [[Tortona]], [[Alessandria]], [[Casteldelfino]] e l'[[Testa dell'Assietta|Assietta]]...|Luigi Cibrario, ''Storia di Torino'', libro VI}}
Exilles tornò di vitale importanza nell'[[XIX secolo|Ottocento]], durante il periodo in cui l'Italia era membro della [[Triplice Alleanza (1882)|Triplice Alleanza]]: in questo periodo, dovendo difendere i confini con la Francia, il governo italiano stanziò fondi per la ristrutturazione del forte, facendo diventare Exilles uno dei comuni più popolati della Valle Susa; con la decadenza della fortezza, avvenuta in seguito al ritiro delle forze armate, l'importanza del comune venne sempre più a scemare a livello strategico.
[[File:Fontana medievale.JPG|thumb|upright=1.25|Fontana medievale nella piazza del municipio]]
[[File:Exilles Rue Principal.jpg|thumb|upright=1.25|Via Roma o Rue Principal]]
Negli anni del fascismo la denominazione venne italianizzata in "Esille", ma la forma originale fu ripristinata nel 1953<ref>{{Cita legge italiana|tipo=DPR|anno=1953|mese=05|giorno=12|numero=468|titolo=Cambiamento della denominazione del comune di Esille, in provincia di Torino, in quella di "Exilles"|articolo=|originale=si|data=|cid=}}</ref>.
== Società ==
=== Evoluzione demografica ===
Negli ultimi cento anni, a partire dal 1921, la popolazione residente è diminuita dell'80%.
{{Demografia/Exilles}}
=== Etnie e minoranze straniere ===
Secondo i dati ISTAT al 31 dicembre 2009 la popolazione straniera residente era di 11 persone. Le nazionalità maggiormente rappresentate in base alla loro percentuale sul totale della popolazione residente erano:
* [[Moldavia]] 5 (1,91%)
== Arte ==
{{vedi anche|Forte di Exilles}}
* Il [[Forte di Exilles|Forte]], principale attrattiva artistica e storica di Exilles, che ha reso il paese punto di primaria importanza nella rete difensiva sabauda e francese, poiché i confini della zona portarono Exilles a passare dall'una all'altra potenza.
* [[Cappella di San Rocco (Exilles)|La cappella di San Rocco]], costruita nel 1660 su impianto [[Architettura romanica|romanico]].
* La parrocchiale di S. Pietro Apostolo, originaria dell'[[XI secolo]] a tre navate con pregevole portale gotico e un importante campanile tardoromanico.
* La chiesa di San Colombano nella frazione di San Colombano<ref>[http://www.saintcolumban.eu/index.php/fr/la-famiglia-colombaniana/le-comunita-colombaniane/italia/italia-piemonte/piemonte-exilles-to La Chiesa di San Colombano di Exilles sul portale Saintcolumban.eu]</ref>. L'attuale edificio fu edificato nel 1752 sul sito di una precedente cappella dedicata a Sant'Anna. La riedificazione fu decisa poiché l'antica chiesa di San Colombano venne distrutta durante gli eventi bellici del 1593.
* La [[cappella di Morliere]], dedicata ai Santi Giacomo e Filippo è localizzata nel nucleo storico della piccola frazione del Cels (borgata Morliere), nella quale è caratteristica la connotazione di architetture religiose e civili storicamente molto significative.
== Economia ==
L'economia di Exilles si basa essenzialmente sul turismo, recentemente sviluppatosi attorno al Forte, e sull'agricoltura: grazie a particolari condizioni climatiche a monte del paese esistono dei rari vitigni di montagna ([[Avanà]]).<br />Attualmente la C.M.A.V.S., con sede in [[Oulx]], ha avviato il progetto ''"Mille viti a quota mille metri"'' collocato nella zona "Clote", sopra l'abitato della frazione Deveys.
=== Trasporti ===
Exilles è raggiungibile da un bivio sulla [[Strada statale 24 del Monginevro]] che la collega a [[Torino]]; l'uscita dell'[[Autostrada A32]] Torino-Bardonecchia è a Susa Est; è possibile uscire anche a Oulx Est.
La stazione di Exilles era situata sulla [[Ferrovia del Frejus|linea ferroviaria Torino-Modane]], ma nessun treno vi effettua più la fermata (stazione disabilitata, dipendente da quella di [[Stazione di Salbertrand|Salbertrand]]); rimane solamente un autoservizio in direzione Bardonecchia e l'autolinea feriale festiva della [[Arriva Italia|Arriva]] nella tratta Torino-Susa-Oulx-Alta Valle Susa e [[Briançon]].
== Geografia antropica ==
=== Frazioni ===
Il comune di Exilles è composto dalle frazioni: Cels, Deveys, San Colombano, [[Champbons]] e Plantà. Esse hanno seguito la storia del paese perché dipendenti dall'economia scaturita dalla presenza del forte.<br /> Nello specifico si ricorda:
* [[San Colombano (Exilles)|San Colombano]]: sito a 1 391 m, il paese era noto nel passato per la coltivazione delle patate; noto dai carteggi almeno dal Quattrocento, San Colombano venne completamente distrutto dalla battaglia che qui si svolse tra i francesi e i piemontesi il 5 maggio 1593: a suo tempo, esso sorgeva non nella sua ubicazione attuale, ma spostato verso il torrente Galambra. Resti del paese vecchio sono ancora visibili, semisepolti, ma testimone della distruzione operata dai francesi è la fontana, che riporta ancora la data "1582".
* [[Deveys]], frazione poco lontana dal centro di Exilles, è ricordata per la tremenda valanga che il 18 gennaio 1885 si staccò dal monte Charbiere (o di Papillon, o di Deveis) a quota 2 390 m, travolse la frazione seppellendovi 36 persone, inutilmente soccorse dagli Alpini del battaglione Val Dora di Susa: esse sono ricordate sulla lapide posta sulla parete della cappella.
* [[Cels]], su un poggio del versante sinistro, composta da tre borgate denominate ''Morliere, Rif e Ruinas.''
* [[Champbons]], frazione sita nel fondovalle, a 913 m [[s.l.m.]], è articolata in due gruppi di case: Champbons superiore, in sponda destra, e Champbons inferiore, in sponda sinistra.
* Plantà, sita prima del capoluogo, salendo da [[Chiomonte]], adiacente alla S.S. 24 del Monginevro e prospiciente al Forte (zona casa cantoniera [[ANAS]]).
== Stemma e gonfalone ==
*Stemma: ''partito d'argento e di rosso, al castello merlato alla guelfa, turrito e finestrato, rosso nel campo d'argento e d'argento nel campo rosso''.
*Gonfalone: ''drappo partito di rosso e di verde e caricato dello stemma con l'iscrizione centrata in alto: "Comune di Exilles"''.
== Amministrazione ==
Di seguito è presentata una tabella relativa alle amministrazioni che si sono succedute in questo comune.
{{ComuniAmminPrecTitolo}}
{{ComuniAmminPrec |Nome = Pietro Abbà |Inizio = 13 giugno 1985 |Fine = 9 giugno 1990 |Partito = [[lista civica]] |Note = <ref name=interno>http://amministratori.interno.it/</ref>}}
{{ComuniAmminPrec |Nome = Paolo Sibille |Inizio = 9 giugno 1990 |Fine = 24 aprile 1995 |Partito = [[Democrazia Cristiana]] |Note = <ref name=interno />}}
{{ComuniAmminPrec |Nome = Michelangelo Luigi Castellano |Inizio = 24 aprile 1995 |Fine = 14 giugno 1999 |Partito = - |Note = <ref name=interno />}}
{{ComuniAmminPrec |Nome = Michelangelo Luigi Castellano |Inizio = 14 giugno 1999 |Fine = 14 giugno 2004 |Partito = [[lista civica]] |Note = <ref name=interno />}}
{{ComuniAmminPrec |Nome = Gianfranco Joannas |Inizio = 14 giugno 2004 |Fine = 11 agosto 2008 |Partito = [[lista civica]] |Note = <ref name=interno />}}
{{ComuniAmminPrec |Nome = Michelangelo Luigi Castellano |Inizio = 8 giugno 2009 |Fine = 26 maggio 2014 |Partito = [[lista civica]] |Note = <ref name=interno />}}
{{ComuniAmminPrec |Nome = Michelangelo Luigi Castellano |Inizio = 26 maggio 2014 |Fine = 27 maggio 2019 |Partito = [[lista civica]] Credendo in Exilles |Note = <ref name=interno />}}
{{ComuniAmminPrec |Nome = Michelangelo Luigi Castellano |Inizio = 27 maggio 2019 |Fine = 8 giugno 2024 |Partito = [[lista civica]] Credendo in Exilles |Note = <ref name=interno />}}
{{ComuniAmminPrec |Nome = Roberto Segafredo |Inizio = 8 giugno 2024 |Fine = ''in carica'' |Partito = [[lista civica]] Exilles + Forte |Note = <ref name=interno />}}
{{ComuniAmminPrecFine}}
=== Gemellaggi ===
* {{Gemellaggio|FRA|Château-Ville-Vieille|}} ([[Queyras]], [[Provenza-Alpi-Costa Azzurra]], [[Dipartimenti della Francia|Dipartimento]] delle [[Alte Alpi]])
=== Altre informazioni amministrative ===
Il comune faceva parte della [[Comunità Montana Valle Susa e Val Sangone]].
== Immagini del paese ==
<gallery widths="160" heights="135">
File:Exillesparrocchiale.JPG|La parrocchiale di S. Pietro Apostolo
File:CappellaSanRoccoExilles.JPG|[[Cappella di San Rocco (Exilles)|La Cappella di San Rocco]]
File:FrazionePlantaExilles.JPG|La frazione Plantà
File:Exilles detail - plan-relief 1695.jpg|Il forte di Exilles - Pianta in rilievo del forte nel 1695 – Scala 1:1600 (''Musée des Plans-Reliefs de Paris'')
File:Exilles lapide.jpg|Lapide in memoria dei caduti
File:Sancolombanocampanile.JPG|Il campanile della frazione di San Colombano
File:Cappella dei Santi Giacomo e Filippo.jpg|La facciata principale della [[cappella di Morliere]]
File:Deveys.JPG| La frazione Deveys
</gallery>
== Note ==
<references/>
== Bibliografia ==
* Alfredo Gilibert e Luciano Michelotti, ''Valsusa com'era''. Susa, Delphinus edizioni, 1976
* Alfredo Gilibert e Anna Gilibert Volterrani, ''Valsusa com'era. Vol. 2: Tèra 'D nostri vej'', Susalibri, Susa, 1992
* Marco Cibonfa Ceresetti, ''La cappella di'' Exilles dedicata ai santi ''Rocco e Sebastiano,'' in « Segusium » n.60, Susa 2022.
* Ettore Patria, ''Notizie su un antico borgo romano-medievale: Exilles'', in « Segusium » n.8, Susa 1971.
* Luigi Cibrario, ''Storia di Torino'', Torino, 1846
* Luigino Bernard, ''Exilles tra storia mito e leggenda'', Supplemento al n. 2/1991 de ''Il Bannie''
* Alberto Fenoglio, ''Il forte di Exilles'', C.M.A.V.S
* [[Luca Patria]], ''Forte di Exilles'', a cura di Cristina Natta-Soleri, Torino, Regione Piemonte e Museo Nazionale della Montagna - Cai
* Museo Nazionale della Montagna - Cai - Torino, ''Exilles guarnigioni al forte: 1672-1943''
* ''San Colombano di Exilles, il borgo, la chiesa, la gente'', Collana ''Issilha'' 1, Supplemento al "Bannie" n. 2/1983
* Pro Exilles, ''I Quaderni del Forte 1989: il forte di Exilles, dal castello dei Delfini alle fortezze sabaude''
* Michele Ruggiero, ''Valle di Susa, alla riscoperta delle valli piemontesi'' (III edizione); Editrice Piemonte in Bancarella - Torino
* Michele Ruggiero, ''Storia della valle di Susa'', Alzani Editore, Pinerolo (TO), 1998, ISBN 88-8170-040-9
* Mauro Minola, ''Il Forte di Exilles'', Edizioni Susa Libri
* Mauro Minola, ''Il Forte di Exilles, guida alla visita'', Edizioni Susa Libri
* {{Cita libro|autore=[[Laura Mancinelli]]|titolo=''La Sacra Rappresentazione ovvero Come il forte di Exilles fu conquistato ai francesi''|url=https://archive.org/details/lasacrarappresen0000manc|città=Torino|editore=Einaudi|anno=2001}}<!--ISBN = 978-88-06-15761-6-->
* {{Cita libro|autore=[[Laura Mancinelli]]|titolo=''La lunga notte di Exilles. Una sacra rappresentazione''|url=https://archive.org/details/lalunganottediex0000manc|città=Torino|editore=[[Giulio Einaudi Editore|Einaudi]]|anno=2006}}<!--ISBN = 978-88-06-18489-6--> [rist. Interlinea Edizioni, 2018]
* Francesco Barrera, ''I sette forti di Exilles, metamorfosi architettonica di un complesso fortificato'', Museo Nazionale della Montagna Duca degli Abruzzi - Cai - Torino - Regione Piemonte
* Riccardo Humbert, ''Exilles, giochi, favole, leggende e del paese altre faccende'', Edizioni Il Bugigattolo, Exilles
* Riccardo Humbert, ''Exilles, piccola guida per visitare il paese e uscirne praticamente incolumi'', Edizioni Il Bugigattolo, Exilles
* Fulvio Norse, ''La Via e lou Vio, la Val e la Varadde, Guida all'esplorazione del territorio exillese'', Edizioni Il Bugigattolo, Exilles
* Andrea Maria Ludovici, ''Deveys: la borgata e la sua cappella'', Edizioni del Graffio
* Massimo Centini, ''Guida insolita ai misteri, ai segreti, alle leggende e alle curiosità dei castelli del Piemonte'', Newton Compton Editori
* Progetto Tesori d'Arte e Cultura alpina, ''Itinerari di arte religiosa alpina, Valle di Susa'', [[Borgone Susa]] 2009
* Progetto Tesori d'Arte e Cultura alpina, ''Itinerari di Cultura e Natura alpina, Valle di Susa'', [[Borgone Susa]] 2010
== Voci correlate ==
* [[Fortificazioni della Provincia di Torino#Piazza di Exilles|Fortificazioni di Exilles]]
* [[Gran Pertus]]
== Altri progetti ==
{{interprogetto}}
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
* {{cita web | 1 = http://www.torinovirtuale.net/territorio/forte%20di%20exilles/TourWeaver_tour.html | 2 = Viaggio virtuale nel forte di Exilles | urlmorto = sì }}
* {{cita web|url=http://www.via-alpina.org/?pageid=page307|titolo=Sito Via Alpina.org su Exilles}}
* {{cita web |1=http://www.fortediexilles.it |2=Forte di Exilles |accesso=25 novembre 2018 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20170606205748/http://fortediexilles.it/# |dataarchivio=6 giugno 2017 |urlmorto=sì }}
{{Exilles}}
{{Comuni della città metropolitana di Torino}}
{{Comuni valsusini}}
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|Piemonte}}
[[Categoria:Exilles| ]]
[[Categoria:Comuni italiani di lingua occitana]]
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